CARABINIERI E LA CULTURA DELLA LEGALITA’

 

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 Catania
Nonostante le temperature estive e la chiusura delle scuole, continua l’attività dei Carabinieri per diffondere la “Cultura della Legalità” tra giovani e giovanissimi, come parte integrante della “strategia di prevenzione” attuata a livello nazionale.
Un progetto, quello degli incontri con i ragazzi, in cui i più giovani hanno la possibilità di confrontarsi direttamente con i militari dell’Arma che gli illustrano tematiche d’attualità, per contribuire a sviluppare in loro una coscienza civica, quale strumento fondamentale per combattere dalla base e in “maniera avanzata” i vari fenomeni delinquenziali, spesso alimentati dalla connivenza di parte della società.
In tale quadro, i Carabinieri della Compagnia di Giarre, coadiuvati da militari del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi e del Nucleo Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di una collaborazione nazionale con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, hanno incontrato i 24 ragazzi, tra i 13 ed i 17 anni, che all’interno dell’aviosuperficie di Calatabiano stanno partecipando al progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”, consistente in un campo scuola estivo della durata di 8 giorni, organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana e gestito dall’associazione di volontari “Coordinamento F.I.R.”, avendo così modo di trasmettere loro i valori che da più di 200 anni caratterizzano la “Benemerita” e rinsaldando allo stesso tempo quel sentimento di vicinanza e di dialogo con i più giovani.
Durante la calda mattinata trascorsa insieme, quindi, i ragazzi hanno avuto modo di scoprire che le attività istituzionali dell’Arma non si esauriscono nella prevenzione e repressione dei reati, ma che la capillarità sul territorio e le competenze militari e di polizia sono anche messe a disposizione del Dipartimento di Protezione Civile, che le impiega nei più disparati contesti emergenziali, sempre a supporto delle popolazioni colpite da eventi tragici.
Momento particolarmente avvincente è stato quello che ha visto come protagoniste le dimostrazioni pratiche tenute rispettivamente dal personale del Nucleo Cinofili e del Nucleo Artificieri Antisabotaggio, che hanno suscitato un vivo interesse nei ragazzi, i quali hanno seguito con grande attenzione e partecipazione le spiegazioni offerte loro dai militari. Impossibile indicare il reparto che ha incuriosito in misura maggiore. “Athos”, il pastore tedesco dei cinofili, veterano nella ricerca di armi ed esplosivi, ha impressionato per la “professionalità” profusa nell’addestramento e nello svolgimento del suo delicato “lavoro”, ma ha anche entusiasmato tutti i presenti per il rapporto d’affetto condiviso con il suo conduttore e per la disponibilità al gioco e alle carezze elargite dai ragazzi.
Molto interessante anche la presenza degli artificieri che hanno illustrato con chiarezza la loro attività mostrando le attrezzature indossate in missione e spiegando il funzionamento del modernissimo robot artificiere radiocomandato che consente, a debita distanza, in condizioni di sicurezza per l’operatore, di effettuare le necessarie analisi sul potenziale oggetto esplodente individuato e, quindi, di procedere al suo disinnesco mediante un potente getto d’acqua “sparato” dal cannoncino del robot. In ultimo, facile immaginare, poi, la curiosità suscitata dalla presenza di un’Autoradio Alfa Romeo Giulia, di recente acquisto per l’Arma, all’interno della quale i ragazzi sono potuti sedere, scoprendone dotazioni e particolarità, provando l’emozione di attivare “sirene e lampeggianti”, immaginando di essere per un istante nel pieno dell’azione.
L’estate, si sa, per i più giovani è il momento in cui ricaricare le batterie, abbandonare i libri scolastici per qualche settimana dedicandosi al divertimento con i propri amici ed alle proprie passioni, è quindi di particolare buon auspicio per il futuro vedere ragazzi che decidono di trascorrere una parte delle loro vacanze estive facendo un’esperienza diversa, sviluppando capacità da mettere un domani al servizio della collettività e, chissà, forse qualcuno dei presenti ha trovato, proprio nell’incontro con i militari dell’Arma, uno stimolo da sviluppare in futuro. Intanto, grazie alla capacità di relazionarsi e dialogare anche con gli interlocutori più giovani espressa dall’Arma dei Carabinieri, nonché alla favorevole occasione creatasi grazie al Dipartimento della Protezione Civile, l’interazione positiva tra Arma e nuove generazioni si consolida come strumento di promozione del valore delle Istituzioni, del senso di responsabilità e di appartenenza ad una società fondata sul rispetto di diritti e doveri, sui principi di libertà, democrazia e partecipazione attiva.
Blackout, Controlli dei Carabinieri scovano allacci alla rete elettrica pubblica per piscina abusiva, congelatori e condizionatori nei garage: 30 denunciati I Carabinieri della Stazione di Adrano, al termine di una mirata serie di controlli eseguiti unitamente a personale della società E-Distribuzione volti a contrastare il fenomeno del furto di energia anche a seguito dei numerosi distacchi avvenuti nei giorni scorsi, hanno riscontrato il collegamento diretto alla rete elettrica, mediante “allaccio con fili volanti”, degli impianti domestici di diverse unità alloggiative site in area urbana degradata del comune di Adrano (CT). Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno riscontrato l’allaccio abusivo non solo per appartamenti ma anche per unità immobiliari dotate di giardino, in un caso anche servente ai motori di una piscina riscaldata.
Emblematici, inoltre, il caso riscontrato in uno stabile dove addirittura l’allaccio abusivo alimentava dei condizionatori e dei congelatori posti nei locali garage, utilizzati per tenere stabile il livello di umidità e per “rinfrescare” d’estate derrate alimentari e autovetture. Fondamentale è stata la fattiva collaborazione fornita dall’Arma che ha permesso di individuare e denunciare i 30 soggetti, tutti residenti ad Adrano, fortemente indiziati di furto aggravato di energia elettrica all’azienda erogatrice. Le verifiche hanno riguardato anche ulteriori 75 allacci di fornitura domestica ad altrettante abitazioni, identificando i 64 domiciliati.

 

 

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