PISTE CICLABILI A CATANIA: «INFRASTRUTTURE INSUFFICIENTI,
PUNTARE SU PROGETTAZIONE PER REPERIRE FONDI EUROPEI»
«Non circuiti singoli, ma itinerari interconnessi soprattutto col trasporto pubblico»
CATANIA – Una visione strategica e integrata della mobilità sostenibile deve necessariamente tenere conto della presenza di piste ciclabili: questa la premessa che ha guidato i contributi e gli interventi del convegno “Mobilità ciclistica. Pianificazione delle reti e progettazione degli spazi”, organizzato da Ordine e Fondazione Ingegneri di Catania, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università di Catania e la sezione siciliana dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria del traffico e dei trasporti(Aiit). Professionisti e docenti si sono dati appuntamento negli spazi della Cittadella Universitaria per delineare i possibili scenari d’intervento: «La progettazione di piste ciclabili nel nostro territorio, in cui queste infrastrutture sono quasi del tutto assenti, può costituire una concreta opportunità professionale e di sviluppo della mobilità sostenibile nella nostra città – ha commentato il presidente degli Ingegneri etnei Santi Maria Cascone – la presenza a Catania dei massimi esperti del settore, in quest’occasione, è finalizzata all’accrescimento delle competenze professionali degli ingegneri. L’Europa ha messo in campo notevoli risorse economiche sui progetti per la ciclabilità in ambito urbano ed extraurbano – ha continuato – è necessario che le amministrazioni locali si dotino di progetti cantierabili per non perdere l’opportunità di reperire queste risorse. La mobilità dolce consente una riduzione delle automobili in circolazione e un aumento significativo della qualità della vita».
Con l’obiettivo di porre l’accento sul ruolo rilevante ricoperto da questo tipo di mobilità in un modello di sviluppo urbano in linea con gli standard europei, il presidente nazionale dell’Aitt Matteo Ignaccolo, docente di Pianificazione dei Trasporti al Dicar, ha ribadito «la necessità di progettare non solo piste, ma itinerari che formano reti interconnesse con altri modi di trasporto, specialmente pubblico. In vista della potenziale attività professionale in questo settore – ha continuato – è stata proposta un’ipotesi di classificazione delle piste e nuovi criteri di progettazione della geometria delle infrastrutture».
All’incontro sono intervenuti il direttore del Dicar Enrico Foti, il presidente della Fondazione etnea degli Ingegneri Mauro Scaccianoce, il docente universitario Massimo Cuomo – che coordina il dottorato di ricerca in ‘’Valutazione e Mitigazione dei Rischi Urbani e Territoriali’’ – e il consigliere nazionale Aiit Ugo Giunta.
Sicurezza, circolazione e intermodalità sono stati gli aspetti approfonditi dai relatori: Giulio Maternini (Università di Brescia); Felice Giuliani(Università di Parma); Giuseppe Salvo (Università di Palermo); Giuseppe Inturri (Università di Catania).