Nella foto ,Raffaele Lombardo Negli anni scorsi, l’ex governatore disse che se “potesse tornare indietro non farebbe più politica”. Oggi ripensamento?
Magistrati di opinioni diverse. Il fascicolo è enorme sul caso Lombardo. Gli intrecci con la Mafia Ma oggi fa spicco la parola assoluzione per un personaggio che in tutti questi anni è diventato un personaggio unico con la Mafia siciliana. Così, coloro i quali nel 2005 fondarono il Movimento per l’Autonomia e parteciparono al primo congresso insieme a Raffaele Lombardo, commentano la notizia della decisione della Cassazione di ritenere inammissibile il ricorso della Procura generale contro l’assoluzione dell’ex Presidente della Regione Siciliana.
“La grande fiducia nei confronti della magistratura e soprattutto nell’operato di Raffaele Lombardo – proseguono i fondatori del Mpa – ha sempre permesso di guardare con ottimismo alla decisione finale che ha definitivamente chiuso una vicenda e un bombardamento mediatico che dura da 13 anni e precisamente dal 29 marzo del 2010”.
“Oggi più che mai, la Sicilia e il Sud hanno bisogno di un partito autonomista in grado di arginare e fermare il costante e scientifico depotenziamento di queste aree a vantaggio del nord – continuano- e con la chiara complicità di certa politica e apparati d’affari. Dalle infrastrutture negate, ai finanziamenti europei che sempre più spesso diventano per essere sostitutivi e non aggiuntivi rispetto a quelli nazionali“.