Il premier italiano, Gentiloni, nel corso della conferenza stampa ha rilasciato queste dichiarazioni: “Il G7 di Taormina – ha esordito il presidente del Consiglio – ha ospitato delle discussione vere, schiette, libere e democratiche e credo si possa dire che sia stato più autentico delle passate edizioni. È servito certamente a mettere in chiaro le posizioni dei leader e ad avvicinarli nel confronto“. Poi, Gentiloni ha detto che “il risultato più importante del vertice, quello su cui ci sono state le maggiori convergenze, è l’impegno nella lotta contro il terrorismo. La dichiarazione di Taormina firmata ieri, a pochi giorni dall’attentato di Manchester e a poco più di due giorni dall’attacco contro gli egiziani copti, lascerà una traccia per l’impegno preso dai leader del G7. Nessuno deve sottovalutare – ha proseguito Gentiloni – la forza che potranno mettere in campo i 7 leader mondiali per far pressione sui server provider“. E questo perché, come aveva anche sottolineato la premier inglese Theresa May, oggi internet rappresenta un indiscutibile mezzo di reclutamento e propaganda terroristica.
Gentiloni ha poi posto i riflettori sull’intesa degli altri temi geopolitici di attualità. Sulle situazioni “calde” di alcune parti del mondo: dalla Libia alla Siria alla Corea del Nord. Riguardo le convergenze sull’immigrazione, si è osservato che “dal vertice sono venute fuori soluzioni a medio e lungo termine“. Ma in questo campo,obiettivamente, i leader del G7, nel loro documento approvato, “riaffermano il diritto sovrano degli Stati, individualmente e collettivamente, a controllare i loro confini e a stabilire politiche nel loro interesse nazionale e per la sicurezza nazionale“.
Positivo, per il premier italiano, anche l’inserimento in agenda dei temi riguardanti l’Africa. Con la riunione allargata ad altri Capi di Stato interessati (Etiopia, Nigeria, Kenya, Niger e Tunisia). “Un focus – ha concluso sostanzialmente Gentiloni – che avrà un seguito nel G20 di Amburgo del prossimo luglio. Un’attenzione particolare che prelude ai temi dello sviluppo, delle nuove tecnologie, della formazione, dell’occupazione e, per certi versi, anche del clima”.
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