Madri di famiglia rovistano nella spazzatura alimentare dei mercati : a questo siamo arrivati!
Azione governativa tesa al contrasto alla povertà incentrata su tre ambiti: il riordino delle prestazioni assistenziali, il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali e il varo del reddito di inclusione. Quest’ultimo, introdotto con la legge delega sulla povertà approvata nel marzo scorso, rappresenta una misura dedicata alle famiglie in difficoltà. Di cosa si tratta?
Il reddito di inclusione andrà a sostituire il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), una misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico, condizionata all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico.
A caratterizzare il disagio economico si dovrebbe considerare un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti. Ogni nucleo familiare riceverà mensilmente la somma necessaria a colmare la differenza tra la soglia di povertà e il proprio reddito disponibile
(Agenzia)