Inchiesta della Procura sulla " scomparsa" di un neonato

La Procura di Caltagirone ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia di una migrante nigeriana ospite del Cara di Mineo che il 9 dicembre ha partorito una bambina, sostenendo di essere in attesa di due gemelli. La migrante ha prodotto un’ecografia eseguita in un’ospedale di Catania in cui si evidenzia la presenza di due feti.

La donna, sottoposta a parto cesareo, e che parla soltanto inglese, ha visto sua figlia solo quattro giorni dopo il parto. Secondo l’ospedale di Caltagirone l’ecografia fatta nel nosocomio evidenziava la presenza di un feto e che è poi nato, una bambina. “Stiamo svolgendo gli accertamenti del caso – afferma il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera- e al momento il fascicolo e’ conoscitivo. Aspettiamo l’esito di esami e perizie. Stiamo verificando cosa sia veramente accaduto”.

INDAGINE  INTERNA DELL’ ASP

 “Nessun neonato scomparso, l’ecografia documenta la presenza di un solo feto”, afferma l’Asp di Catania che, “nel rispetto delle indagini in corso da parte della magistratura”, si difende dalle accuse avanzate. “La vicenda, così com’è raccontata – scrivono dall’Azienda sanitaria che ha aperto un’indagine interna – ha dell’inverosimile. E’ inaudito immaginare che un’intera équipe di operatori, almeno nove, complottino per far sparire un neonato dopo un parto cesareo, con anestesia spinale, eseguito su una donna”. L’azienda ha dalla sua anche un’ecografia, eseguita alla donna all’arrivo al Pronto soccorso e che documenta la presenza di un solo feto.

Secondo quanto riferito dall’Asp, le prime risultanze delle verifiche interne già avviate avrebbero documentato che la paziente è giunta al Pronto soccorso dell’Ospedale di Caltagirone alle 10 del mattino per algie pelviche in gravidanza alla fine della 40esima settimana di gestazione. Da qui la donna è stata trasferita all’Uoc di Ginecologia e Ostetricia dove, dopo gli accertamenti dovuti, fra cui un’ecografia, è stata sottoposta a un parto cesareo e ha dato alla luce un bimbo di 3,570 chili, secondo le procedure previste.

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