Roma e Napoli,smascherati finti fabbri e finti Carabinieri. Tre arresti.

 

Truffe telefoniche agli anziani: il sindaco Bevilacqua e l'assessore  Masiero avvertono la cittadinanza – In Arzignano

 

Roma,
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma continuano senza sosta la lotta contro l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani, un crimine vile che colpisce persone particolarmente fragili ed emotivamente vulnerabili che fa leva sulla loro fragilità e sul senso di protezione verso i familiari.
Grazie a una capillare vigilanza svolta sul territorio e a rapidi interventi, nelle ultime ore i militari hanno arrestato in flagranza di reato, in due distinti episodi, tre persone, ritenute gravemente indiziate di truffa aggravata ai danni di due anziane vittime.
Nel primo caso, una 82enne della provincia di Perugia ha denunciato di essere stata contattata telefonicamente da un uomo, il quale le aveva prospettato che sua figlia stava male e aveva urgente bisogno di denaro per delle presunte cure mediche. Ma i soldi erano in cassaforte che lei non era in grado di aprire. Da qui, pochi minuti dopo, alla sua porta hanno bussato un uomo e una donna che, fingendosi fabbri, hanno iniziato a forzare la cassaforte della sua abitazione in via Fontanarosa, nel tentativo di aprirla alla ricerca del denaro. La donna, insospettita dall’anomalia della situazione, ha avuto la lucidità di contattare subito il 112, consentendo un rapido intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. I militari sono arrivati in pochi istanti riuscendo a bloccare in flagranza i due. Durante la perquisizione dell’auto da loro utilizzata, i Carabinieri hanno trovato arnesi da scasso, telefoni probabilmente utilizzati per raggirare le vittime e numerosi oggetti in argento, presunto provento di altri furti. L’uomo 54enne e la donna di 50anni, entrambi romani, sono stati arrestati in flagranza e, su disposizione della Procura della Repubblica, accompagnati presso le aule di Piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi gli arresti domiciliari.
Nel secondo caso, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato un 27enne della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di truffa ai danni di un’anziana. L’uomo è stato intercettato dai Carabinieri in via Laurentina, mentre usciva di corsa da un’abitazione con un atteggiamento sospetto. Fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di 800 euro in contanti e numerosi oggetti in oro per un valore stimato di circa 20.000 euro. Attraverso una serie di accertamenti, i Carabinieri sono riusciti in breve tempo a ricostruire l’esatta dinamica e ad individuare l’abitazione della vittima, una 90enne della provincia dell’Aquila, alla quale hanno immediatamente restituito la refurtiva.
Le indagini hanno consentito di accertare che l’uomo, pochi istanti prima, aveva telefonato all’anziana spacciandosi per un carabiniere, raccontandole che la figlia era stata arrestata dopo aver causato un grave incidente stradale. Per evitarle il carcere, le aveva chiesto di consegnare denaro e gioielli ad un suo “incaricato”.
Anche in questo caso, i Carabinieri, d’intesa con la Procura della R

Sanremo 2025: Roberto Benigni ..”gli italiani salgono tutti sul carro del vincitore..” L’apprezzamento per Mattarella :”Orgogliosi di essere rappresentati da lui, per la sua dignità ed umanità “

 

Roberto Benigni, la sua carriera da La Vita è bella al Leone ...

 

 

 

Sanremo 2025 , quarta serata dedicata alle cover che si apre con Roberto Benigni,  di nuovo sul palco dell’Ariston. Carlo Conti è affiancato nel giorno dei duetti da  Geppi Cucciari con il suo    lungo show , e dal cantante Mahmood ..o.  E tra i protagonisti d’eccezione della serata ecco spuntare anche Topo Gigio.      La palma della vittoria spetta stasera a Giorgia e Annalisa con ‘Skyfall’ di Adele.

Intervento di Benigni

“Non potete farmi regalo più bello”, dice Benigni che porta sul palco l’ironia su Sanremo e sulla politica, nonché un duetto con Carlo Conti sulle note dell’Inno del Corpo Sciolto.   Conti è sempre vicino a Roberto Benigni per poter intervenire su eventuali frasi e parole dell’ex premio Nobel  che potrebbero offendere persone od istituzioni…

Benigni affronta l’Ariston alla sua maniera, da disinvolto attore comico: “Figurati se mi perdevo il tuo debutto a Sanremo. Il tuo primo festival da presentatore”. Conti ribatte: “Veramente ne ho fatti quattro”. “Vabbè, a parte gli altri tre, li ho visti tutti”. “Il festival è bellissimo – prosegue Benigni – tutti parlano solo del festival, hai bloccato l’Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti”. Poi aggiunge: “Non parliamo di politica, che la situazione è tesa. Ho incontrato Marcella Bella, le ho detto: ‘Bella, ciao’, è successo un casino. Per par condicio ho dovuto salutare i Neri per Caso”.

Benigni si complimenta con Conti per il ritmo del festival: “Sei un orologio svizzero, mica come i festival infiniti di Amadeus. Qui dietro ci stanno dei cantanti che ancora aspettano di entrare dall’anno scorso”.

Poi passa all’ironia sui cantanti in gara: “Mi sono presentato a Tony Effe, gli ho detto: ‘sono Roberto B, sto andando da Carlo C…’ E lui mi fa: ‘Prestame na’ collana’”, dice tra le risate della platea.

E quando Carlo sottolinea che il festival va in eurovisione, Benigni reagisce: “Sai chi ci sta guardando? Elon! Su X ha già votato per il vincitore. Per chi ha votato? Per Giorgia. Giorgia ci stava pure l’anno scorso, e ci starà l’anno prossimo e per un bel po’ di tempo, te lo dico io che di musica me ne intendo”, ironizza. Per poi passare a parlare della presunta simpatia di Elon Musk per Giorgia Meloni: “Oggi è il 14 febbraio, Giorgia è sul satellite con lui, quelli so’ capaci di sposarsi e andare in luna di miele su Marte”. Da Musk a Trump il passo è breve: “Anche lui è innamorato dell’Italia, vedo già cappellini rossi, ‘make Sanremo great again’. Dopo la Groenaldaia e il Canada, vuole la Liguria. Oppure mette il dazio sulle trofie al pesto”.

Quindi l’affondo di satira sugli italiani che salgono tutti “sul carro del vincitore: c’è gente che era dichiaratamente di sinistra che è passata a destra e ai noi di fratelli d’Italia – dice scatenando una fragorosa risata dell’Ariston – ‘sta cosa non ci piace, ne parlavo ieri con Ignazio”.     Infine, l’affermazione che l’Italia è il Paese più bello del mondo e, il grande apprezzamento per il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Benigni ricorda quando due anni fa a Sanremo parlò davanti a lui in occasione del 75mo anniversario della Costituzione: “Lui si commosse e si divertì. E vedere divertirsi e commuoversi il Presidente della Repubblica è una cosa che fa veramente una cosa dentro il corpo e l’anima, ti fa stare bene.

Perché Mattarella è una persona straordinaria e volevo dire a tutti voi e al Presidente della Repubblica che siamo sempre vicini alle sue parole, a ciò che dice. Ci riconosciamo nelle sue parole. Non ho mai sentito uscire una parola dal Presidente della Repubblica che non fosse di verità e di pace e quindi siamo orgogliosi di essere rappresentati da Sergio Mattarella nel mondo, per la sua dignità e la sua umanità. Grazie Presidente”.

 

Nuovo ospedale di Siracusa, Il governatore siciliano Schifani: «Chiedo responsabilità e sinergia»

 

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Riunione questa mattina a Palazzo d’Orléans sul nuovo ospedale di Siracusa. Un incontro con tutti i soggetti coinvolti convocato e presieduto dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. 

«Si tratta di un progetto di edilizia ospedaliera molto importante, del valore di circa 400 milioni di euro, per cui mi sono impegnato in prima persona – ha detto il governatore -. Oggi, anche alla luce di alcune polemiche che di recente ho letto sulla stampa, ho voluto incontrare tutte le parti in causa per fare chiarezza e chiedere una decisa assunzione di responsabilità da parte di tutti sulla questione.

La Regione ha fatto sempre puntualmente la sua parte». Nel corso della riunione, infatti, Schifani ha potuto appurare che l’assessorato regionale della Salute ha prontamente risposto a tutte le richieste di chiarimenti arrivate da Roma, in ultimo confermando la natura di Dea di II livello dell’ospedale, anche nell’ambito della nuova rete ospedaliera, e confermando i 438 posti letto, di cui 26 di terapia intensiva. E il ministero della Salute ha comunicato che già il 24 febbraio il suo Nucleo di valutazione degli investimenti esaminerà, alla luce della corrispondenza intercorsa con la Regione, il progetto relativo alla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.

«Da questo momento – ha concluso Schifani – chiedo che si vada avanti con la giusta sinergia. La mia attenzione resta alta perché il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto alla gara e all’avvio dei lavori».

Alla riunione erano presenti l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni; il dirigente generale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino; il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano; il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone; il commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale, Guido Monteforte, e il rup, Santo Pettignano.

 

In attesa che giunga il via libera dal ministero, il presidente Schifani ha convocato una nuova riunione tra sei giorni, giovedì 20 febbraio, per delineare le prossime azioni da mettere in campo per la realizzazione del nuovo nosocomio.

Regione siciliana, il governo nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi

 

 

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Palermo,

Cinque nuovi ingressi e altrettante rotazioni, oltre a sette confermati: il governo Schifani ha proceduto nella seduta di oggi della giunta regionale a nominare i dirigenti generali dei 17 dipartimenti in scadenza e per i quali lo scorso 24 gennaio erano stati pubblicati gli atti di interpello per il conferimento degli incarichi.

 

Applicata, così come aveva già anticipato il presidente della Regione nei giorni scorsi, la direttiva dell’Anac che prevede una durata massima di cinque anni per gli incarichi dirigenziali nelle aree ad elevato rischio corruttivo, a eccezione di quelli che si occupano di calamità naturali per i quali è prevista una deroga di 18 mesi. Un principio, quello della rotazione, introdotto già da una delibera del 26 gennaio 2017 e che la giunta ha confermato lo scorso 30 gennaio, aggiornando il Piano integrato di attività e organizzazione per il prossimo triennio.

Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.

Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.

«Oggi il governo regionale compie un importante passo avanti nella riorganizzazione della macchina amministrativa, con la nomina dei nuovi dirigenti generali. Abbiamo rispettato il principio della rotazione negli incarichi, in conformità con le direttive Anac e nel segno della trasparenza e dell’efficienza. Voglio rivolgere un augurio di buon lavoro ai cinque nuovi dirigenti che entrano a far parte della squadra, certi che porteranno un contributo significativo nei rispettivi ambiti. Un ringraziamento va anche agli uscenti che hanno guidato i dipartimenti negli ultimi due anni». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«Un segnale importante – prosegue – arriva anche dalla nomina del nuovo comandante del Corpo forestale: per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani. È un momento storico che testimonia il valore della competenza e della professionalità, senza distinzione di genere, in un settore strategico per la tutela del nostro territorio. Siamo pronti a proseguire il lavoro per una Regione sempre più moderna, efficiente e vicina ai cittadini».

«È con grande soddisfazione che ho accolto il via libera della giunta di governo alla nomina dei due dirigenti generali del mio assessorato, Rino Beringheli e Beppe Battaglia, nel rispetto delle linee guida anti-corruzione dell’Anac, ma soprattutto della terza nomina, quella di Dorotea Di Trapani per la guida del Corpo forestale della Regione Siciliana. Si tratta della prima volta di una donna a capo di questo importantissimo corpo di polizia regionale. Un cambiamento significativo che rappresenta una vittoria per la parità di genere e per l’istituzione stessa, che si arricchisce oggi di nuove visioni e competenze nella protezione dell’ambiente, nell’antincendio e nella gestione delle risorse naturali». A dirlo l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino.

«Siamo impegnati in un grande e necessario progetto di riforma e valorizzazione di questa Istituzione, anche con l’arrivo di nuove risorse umane, e il cambiamento nella leadership può portare a nuove idee e metodi di gestione. Sono certa – ha concluso Savarino – che con il nuovo comandante Di Trapani lavoreremo bene, con l’obiettivo comune di portare nuova linfa al Corpo forestale siciliano, che ha sempre dimostrato di essere fondamentale non solo nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente, ma anche a tutela della salute pubblica».

«Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al direttore generale Carmelo Frittitta per l’eccellente lavoro svolto in questi tre anni alla guida del dipartimento Attività produttive. La mia stima nei suoi confronti, così come quella dei miei collaboratori e, in primis, del presidente della Regione, Renato Schifani, rimane immutata». Lo dichiara l’assessore regionale Edy Tamajo commentando le nomine dei nuovi dirigenti generali ufficializzate oggi dalla giunta regionale.

«Rivolgo, anche a nome del mio staff, il benvenuto al nuovo direttore generale, Dario Cartabellotta, un dirigente di comprovata esperienza nell’amministrazione regionale, pragmatico e capace. Sono certo – aggiunge Tamajo –  che darà il suo contributo a quel processo di rinnovamento del tessuto imprenditoriale che abbiamo avviato in questi anni. Continueremo a lavorare insieme per sostenere e valorizzare il mondo imprenditoriale siciliano».

 

Sequestro finalizzato alla confisca definitiva di beni per un valore di oltre 850.000 euro ad un affiliato alla ‘Ndrangheta Catanzaro –

Comando Provinciale Catanzaro

 

I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili riconducibili ad un soggetto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta “SCALISE” operante nei comuni del Reventino, identificata anche come “gruppo storico della montagna”.

Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, su conforme richiesta della Procura Generale, sulla base delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle, nell’ambito del procedimento di esecuzione della pena definitiva comminata al condannato, a conclusione del processo nei confronti dei membri dell’organizzazione criminale degli SCALISE.

Nello specifico, con sentenza passata in giudicato, il destinatario attinto dalla misura ablatoria è stato riconosciuto colpevole dei reati di associazione mafiosa ed estorsione e condannato alla pena di anni 7 di reclusione in quanto affiliato alla cosca e pienamente inserito nelle dinamiche criminali della stessa, poiché partecipe in attività estorsive sul territorio con azioni intimidatorie e di danneggiamento nei confronti di potenziali concorrenti di ditte e imprese rientranti nella sfera di controllo del gruppo malavitoso.

In particolare, la Guardia di Finanza ha eseguito mirati accertamenti di polizia economico-finanziaria, all’esito dei quali è stata ricostruita la posizione reddituale del prevenuto e dei suoi familiari conviventi accertando l’esistenza di una sperequazione tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali accumulate nel tempo.

Le risultanze investigative hanno così determinato l’emissione della misura ablatoria eseguita dai finanzieri di Lamezia Terme che ha riguardato beni mobili, immobili, aziende e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 850.000 euro.

Nel dettaglio sono stati sottoposti a sequestro una villa con annessi 3 terreni e una villetta autonoma ubicate nel comune di Decollatura (CZ), l’intero compendio aziendale di una società di costruzioni e due imprese edili costituite sotto forma di ditta individuale, nonché disponibilità finanziarie per circa 4.000 euro.

L’attività di polizia giudiziaria rientra nel più vasto dispositivo di contrasto alla criminalità organizzata, attraverso il quale la Guardia di Finanza tende, oltre che ad accertare i vari gravi reati commessi, anche a privare gli autori dei crimini di ogni provento illecito indebitamente conseguito negli anni.

Attenzione ai SMS: alcuni svuotano il conto corrente

 

personaggio del film noir - mafia foto e immagini stock

 

Napoli,

Siamo nel cuore dello storico rione Sanità e i carabinieri della stazione Napoli Stella sono pronti per il blitz.

Nel vicolo coperto dai ciottoli c’è un immobile diroccato. La struttura è disabitata ma su quel terrazzo i carabinieri hanno notato nei giorni scorsi un via vai sospetto di giovani. Si potrebbe pensare a un traffico di droga ma l’irruzione permette di individuare dei locali allestiti come una vera e propria centrale operativa per le truffe online. Un portatile e cinque smartphone vengono sequestrati e quel che appare a prima vista roba di poco conto nasconde in realtà ben altro.

Il pc – attraverso applicativi web – è collegato direttamente agli smartphone che sfornano migliaia di link fraudolenti per poi inviare centinaia e centinaia di SMS. “Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi”. Questo uno dei messaggi che arriva all’ignara vittima, portata a cliccare su quello che sembra essere il link al sito del proprio istituito di credito. Accade anche che l’SMS si inserisca maliziosamente nella cronologia dei messaggi realmente già ricevuti dal proprio istituto di credito.

Fa tutto parte della truffa e la vittima, inseriti i dati personali nei campi obbligatori del sito esca, finisce per essere raggirata. Dai primi accertamenti i carabinieri riescono a documentare cinque truffe già consumate per un importo complessivo di 10mila euro e a sventarne tre. Le perquisizioni permettono di sequestrare anche 44 sim “vergini”. Un 27enne è stato denunciato ma le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire la complessa vicenda.

Dissalatori in Sicilia , arrivano 20 milioni di euro per avviare gli impianti e gestire i tre dissalatori nel primo anno di attività

 

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«Dal governo nazionale arriveranno 20 milioni di euro per la fase di avvio dei dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle. È stata infatti accolta la nostra richiesta che permetterà di far partire i nuovi impianti con la massima efficienza e nei tempi previsti».

Ad annunciarlo il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la presentazione di un emendamento da parte dei relatori al ddl di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2024 n.208, attualmente in fase di esame congiunto da parte delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera dei deputati. Il provvedimento adottato alla fine dell’anno scorso prevede all’articolo 2 misure urgenti per l’adeguamento delle infrastrutture idriche in Sicilia.

«Queste somme aggiuntive – spiega Schifani – permetteranno di coprire i costi di avviamento e di gestione temporanea dei tre dissalatori nel primo anno di riattivazione. Si tratta di un risultato raggiunto ancora una volta attraverso una forte sinergia istituzionale. Ringrazio il governo nazionale e il Commissario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, per la vicinanza e la collaborazione che, ancora una volta, stanno dimostrando verso la Sicilia».

Per quanto riguarda le altre risorse necessarie per i tre impianti di dissalazione, il governo Schifani ha già individuato 90 milioni all’interno dell’Accordo di coesione e 10 milioni a valere sul bilancio regionale. L’iter di realizzazione degli interventi in via d’urgenza è stato affidato, come chiesto dal presidente Schifani, al commissario Dell’Acqua per via dei poteri di deroga dei tempi conferiti dalla legge. La Cabina di regia regionale per l’emergenza idrica continuerà a monitorare l’andamento delle procedure per la realizzazione dei tre impianti.

Reddito di povertà in Sicilia,il governatore Schifani: «Un aiuto per le famiglie, dal 25 febbraio al via le domande»

 

 

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Il Presidente Schifani

 

 

Palermo, 

Da martedì 25 febbraio sarà possibile presentare la domanda per richiedere il contributo una tantum a fondo perduto fino a 5 mila euro destinato alle famiglie in difficoltà residenti in Sicilia. È stato pubblicato stamattina il decreto dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che rende attiva la misura del “reddito di povertà” e che stabilisce le tempistiche e i criteri di assegnazione. A disposizione ci sono 30 milioni di euro. L’erogazione avverrà attraverso l’Irfis, incaricata della gestione del fondo. Le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile 2025 esclusivamente online sulla piattaforma dedicata che sarà attivata nei prossimi giorni dalla finanziaria regionale. La selezione avverrà sulla base di criteri economici e sociali, con priorità ai nuclei con minori, persone in situazioni di disagio e famiglie monogenitoriali.

«Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato. Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato. Questo intervento non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro».

Al contributo potranno accedere i soggetti residenti in Sicilia da almeno cinque anni, con Isee relativo all’anno 2023 inferiore a 5 mila euro. Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo le seguenti fasce: 5.000 euro euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.

Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito quello con disagio sociale. I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.

Eruzione dell’Etna, la cenere-al momento – ha risparmiato Catania e paesi limitrofi- Riaperti gli spazi aerei e l’aeroporto

 

 

 

L'Etna in eruzione… intermittente! Cosa succede? - INGVvulcani

Il risveglio dell’Etna

 

 

Sono stati riaperti gli spazi aerei chiusi ieri attorno all’Etna per l’attività eruttiva del vulcano.

Il comunicato  dell’Unità di crisi dell’aeroporto di Catania in seguito ad un Vona (Volcano Observatory Notices for Aviation) emesso dall’Ingv perché l’attività esplosiva è in diminuzione e l’emissione di cenere è debole e confinata alle zone sommitali. La cenere non si è depositata sulle strade e terreni della città diCatania nè     nei paesi etnei come si temeva inizialmente..

In un primo momento era stata disposta la chiusura, fino alle 16 di oggi .

 

La Corte Costituzionale ritrova il plenum con quattro nuovi giudici eletti

 

Consulta, eletti 4 nuovi giudici, intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli

consulta giudici feb2025

Dopo 460 giorni la Corte costituzionale ritrova il plenum.

Parlamento, in seduta comune, ha eletto quattro nuovi giudici della Consulta: Massimo Luciani, che ha ottenuto 505 voti; Roberto Cassinelli, 503; Maria Alessandra Sandulli, 502; Francesco Saverio Marini, 500. Preferenze sono andate anche al senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, 5, e al senatore di Forza Italia e viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, 4. I voti dispersi sono stati 6, le schede bianche 10, le nulle 4.

Corte costituzionale ritrova plenum

Dopo 460 giorni la Corte costituzionale ritrova così il plenum, anche se ne trascorrerà ancora qualcun altro prima che i nuovi giudici prestino giuramento dinanzi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ed entrino formalmente in carica. Tanti ne sono passati infatti dalla fine del mandato di Silvana Sciarra, l’11 novembre del 2023, prima che il 21 dicembre scorso concludessero il loro ruolo anche Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperretti.