Aree industriali, l’assessore della Regione Sicilia, alle Attività produttive, Tamajo a Caltanissetta: «Puntiamo ad attrarre imprese»

 

 

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Caltanissetta,

Si è concluso alla Camera di commercio di Caltanissetta il primo workshop del ciclo di incontri dedicati al Piano di investimenti per le aree industriali siciliane. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale delle Attività produttive in collaborazione con l’Irsap Sicilia, ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese e promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha espresso il suo ringraziamento per l’accoglienza ricevuta dagli ex precari della Camera di commercio di Caltanissetta, sottolineando l’importanza del loro contributo e il forte legame con il territorio.

«Questa è una giornata che non dimenticherò. L’affetto e l’accoglienza ricevuti sono una testimonianza di stima e vicinanza da parte dei dipendenti e per questo voglio ringraziare tutti di cuore – ha dichiarato Tamajo – Il workshop rappresenta un passo fondamentale per la crescita economica regionale. La pianificazione strategica degli investimenti nelle aree industriali consentirà di attrarre nuove imprese, creare occupazione e garantire uno sviluppo sostenibile».

Nel corso dell’incontro, il commissario dell’Irsap Sicilia, Marcello Gualdani, ha evidenziato il ruolo sempre più centrale dell’ente nella governance regionale. «L’Irsap Sicilia è diventato un protagonista fondamentale nella gestione e nella riqualificazione delle aree industriali – ha detto Gualdani – favorendo la competitività delle imprese e promuovendo una programmazione strategica degli interventi attraverso una stretta collaborazione con le istituzioni regionali, gli enti locali e gli investitori privati».

 

Dopo la tappa di Caltanissetta, i prossimi incontri toccheranno le diverse province siciliane, con l’obiettivo di coinvolgere amministrazioni locali, imprenditori e stakeholder nella definizione di una strategia condivisa per lo sviluppo delle aree industriali della regione.

Messina,la Regione Sicilia con il Presidente Schifani sostiene i sindaci della Fua: «Piena collaborazione con gli enti locali»

 

 

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«La Regione è al fianco dei territori per portare avanti progetti di sviluppo e realizzare tutti gli interventi spendendo al meglio le risorse a disposizione. I fondi già ci sono, tutto sta nella capacità di canalizzare la spesa. La programmazione regionale delle risorse destinate alle aggregazioni territoriali, come le tre Aree funzionali metropolitane e quelle medie così come per tutte le altre modalità previste, vede il governo regionale disponibile a un’interlocuzione preventiva per condividere e discutere della fattibilità dei progetti che si intendono realizzare. Oggi, ai sindaci dei Comuni della Fua metropolitana di Messina, abbiamo assicurato il nostro impegno nel rafforzamento delle risorse umane destinate a potenziare gli organici del territorio e nell’applicazione del metodo di una completa cooperazione e collaborazione. Un metodo che confermerò anche per le altre Fua e che intendo adottare in generale verso tutte le amministrazioni territoriali».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante l’incontro con i sindaci dei Comuni dell’Area urbana funzionale (Fua) metropolitana di Messina che si è svolto questa mattina nella Prefettura del capoluogo peloritano.

Schifani, accompagnato dall’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata e dal dirigente generale del dipartimento della Programmazione, Vincenzo Falgares, è stato accolto dal prefetto, Cosima Di Stani. Presenti i primi cittadini Federico Basile (Messina, Comune capofila), Daniele Laudini (Itala), Antonino Cirino (Rometta), Giuseppe Merlino (Saponara), Gianfranco Moschella (Scaletta Zanclea), Letterio Pistone (Spadafora) e il vice sindaco di Alì Terme, Nino Melato.

Nel corso della riunione è stata illustrata la strategia territoriale approvata dall’assemblea della Fua Messina a novembre 2024. Le risorse disponibili per questa aggregazione di territori contigui del Messinese, con una popolazione totale di circa 250 mila abitanti, ammontano nel complesso a 72,5 milioni di euro più una quota premiale del 15% da assegnare. Il sindaco metropolitano di Messina, Basile, ha spiegato che il cronoprogramma elaborato dalla Fua prevede una ripartizione della spesa sino al 2028.

Il dipartimento regionale della Programmazione, lo scorso dicembre, ha stabilito la ripartizione delle risorse finanziarie destinate alle otto Aree urbane funzionali (Fua) individuate nell’Isola: si tratta delle aggregazioni territoriali metropolitane di Palermo, Catania e Messina, e di quelle di Trapani, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e Gela, riconosciute dalla Regione come “Autorità urbane” per l’attuazione delle relative strategie territoriali e la selezione degli interventi da finanziare all’interno del Pr Fesr 2021/2027, per un ammontare complessivo di 647,8 milioni di euro (oltre ad alcune somme accantonate).

L’Area urbana funzionale è un sistema di enti locali territoriali finalizzato a impiegare le risorse europee della programmazione 21-27. Nell’ambito di tre assi – innovazione e competitività, attrattività e vivibilità, transizione ecologica e digitale – la strategia messa a punto dalla Fua di Messina prevede: interventi per la ricerca collaborativa e l’incontro tra gli agenti dell’innovazione e il rafforzamento del tessuto produttivo, nell’ambito del primo asse; rigenerazione urbana, rafforzamento dei sistemi di accoglienza turistica, accessibilità e fruibilità degli attrattori turistici, riqualificazione del patrimonio storico, artistico e culturale, infrastrutture verdi e misure per  conciliare vita e lavoro e contro il disagio abitativo, per il secondo asse; trasporto pubblico locale, logistica e intermodalità, riduzione dei consumi pubblici di energia, miglioramento del servizio idrico e riduzione della produzione di rifiuti e potenziamento della raccolta, per quanto riguarda il terzo asse.

Pubblicizzavano sui social abbigliamento e accessori contraffatti e poi li vendevano nei negozi Palermo – Denunciati 3 commercianti di Palermo, sequestrati oltre 7.000 prodotti

 

personaggio del film noir - mafia foto e immagini stock

Palermo,

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposto dal Comando Provinciale di Palermo a tutela del commercio dei beni e dei servizi, hanno sequestrato più di 7.000 prodotti contraffatti, tre soggetti sono stati denunciati.

Le Fiamme Gialle, in considerazione dell’attuale periodo storico, nel quale sono sempre più le persone che tramite l’utilizzo dei social network pubblicizzano le proprie attività commerciali e la vendita dei relativi prodotti, hanno avviato un costante monitoraggio delle numerose piattaforme social, in particolare Facebook, Instagram e TikTok. Grazie a tale attività è stato possibile individuare alcuni soggetti titolari di attività commerciali, che, tramite i propri profili, promuovevano la vendita di orologi, giocattoli, capi di abbigliamento nonché pelletteria, verosimilmente contraffatti.

Il successivo accesso effettuato dai baschi verdi in uno di tali esercizi commerciali, ubicato in zona Montepellegrino, ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro capi d’abbigliamento, pelletteria e scarpe di note griffe e marchi quali Louis Vuitton, Gucci, Fendi, Balmain, Armani, Adidas e Nike.

E’ stato poi individuato un secondo profilo Facebook tramite il quale un commerciante, con foto e video, promuoveva la vendita di vari prodotti di alta gamma. Anche in questo caso, una volta individuato il negozio situato nel quartiere Noce, grazie all’analisi dei video, venivano scoperti e sequestrati oltre 2.000 prodotti contraffatti di lusso, in particolare diversi orologi Rolex, borse e portafogli Chanel, Louis Vuitton e Gucci, nonché profumi dei migliori brand in commercio, quali Bulgari, Dior, Chanel.

Tutti i prodotti erano esposti sui banconi e gli scaffali del negozio, che appariva a tutti gli effetti come una vera e propria boutique di prodotti di lusso.

Infine, sempre grazie al monitoraggio dei social, è stato individuato un soggetto che, dall’interno del magazzino della sua attività commerciale, pubblicava video su TikTok, nei quali reclamizzava la vendita a prezzi stracciati di vari articoli tra cui giocattoli e biancheria riportanti il noto marchio Disney.

Nel corso dell’accesso, anche in questo caso, le Fiamme Gialle hanno sequestrato più di 5.000 prodotti per bambini potenzialmente rischiosi per la sicurezza e la salute degli stessi.

Le operazioni descritte testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza a contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini e insicuri che danneggiano il mercato, sottraendo opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole. Si tratta di un fenomeno illegale che colpisce in modo trasversale tutti i settori produttivi. Nel tempo anche tali forme di attività illegali si sono evolute con l’uso di nuovi veicoli divulgativi rendendo necessari rinnovati presidi a tutela della legalità.

I controlli delle Fiamme Gialle continueranno in tutta la provincia palermitana al fine di contrastare ogni forma di illegalità economica.

I finanzieri informano pure che in attesa del giudizio definitivo sussiste la presunzione di innocenza.

Liberazione di ostaggi nella mattinata di oggi Altri 602 prigionieri palestinesi usciranno dalle carceri di Israele

 

Quattro bare e la foto di Netanyahu come vampiro. Hamas consegna i corpi degli ostaggi

 

 

 

 

Liberati 5 ostaggi nella mattinata di oggi, sabato 22 febbraio. Tal Shoham e Abera Mengistu, dopo essere saliti sul palco allestito da Hamas per la loro liberazione, sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale che a loro volta li ha affidati alle Idf a Gaza.

Altri tre ostaggi – Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert – sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas. Anche loro sono stati affidati all’Idf.

Hamas ha intanto dichiarato di essere pronto a “uno scambio totale di prigionieri con Israele”, ovvero a liberare tutti gli ostaggi ancora trattenuti, in cambio della fine permanente della guerra, del ritiro delle Idf dall’enclave palestinese e della ricostruzione della Striscia di Gaza.

Il sesto e ultimo ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. E questo per ”rispetto alla comunità beduina”, ha denunciato l’Idf. Al-Sayed è trattenuto a Gaza dal 2015 e dove essere rilasciato a Nuseirat insieme ad altri tre ostaggi, ma all’ultimo minuto Hamas ha fatto sapere che verrà liberato separatamente ”senza cerimonie”. In una nota l’Idf ha scritto che “Hamas non terrà la sua ‘cerimonia’ per l’ostaggio Hisham al-Sayed nel rispetto della comunità beduina-israeliana, non esponendolo a questa esperienza disumanizzante e traumatica”. Le Idf si sono chieste: “Dov’era questo ‘rispetto’ per la comunità arabo-israeliana quando hanno tenuto Hisham in ostaggio per oltre un decennio?”.

Omer Shem Tov ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas in segno di gratitudine mentre era sul palco durante la liberazione. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, Omer Shem Tov ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio.

Dalle prigioni di Israele usciranno oggi  602 prigionieri palestinesi

La giornata odierna prevede la liberazione di sei ostaggi.  In cambio Israele libererà 602 prigionieri palestinesi dalle sue carceri. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.

Questa è l’ultima tornata di rilasci previsti dalla fase iniziale di sei settimane dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Il passo finale della prima fase dell’accordo sarà la consegna di altri quattro corpi di ostaggi la prossima settimana.

Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui “Noi siamo il diluvio”, così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle Idf il 7 ottobre 2023. Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto ‘Ravshatz’, l’acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre.

PAROLA D’ORDINE DI PUTIN:”SCREDITARE ZELENSKI E FUNZIONARI CORROTTI”

Vladimir Putin

 

 

 

La Russia mira a seminare disperazione tra gli ucraini, destabilizzare la situazione nel paese e screditare l’Ucraina tra i suoi alleati.

I servizi segreti russi hanno in programma di diffondere la narrazione che “l’Ucraina è stata tradita” dall’Occidente e dagli Stati Uniti, ha affermato HUR. La propaganda russa continuerà inoltre a mettere in discussione la legittimità del presidente Volodymyr Zelensky e “dei funzionari ucraini corrotti che rubano gli aiuti statunitensi”.

I servizi di intelligence militare ucraini affermano inoltre che il Cremlino potrebbe sfruttare i comunicati di Trumpta per imporre al mondo le sue condizioni di pace, tentando di dipingere i governi europei che sostengono Kiev come “nemici della pace”.

Hashish “conservato” in frigorifero (Sicilia)

 

Droga: 950 le nuove sostanze monitorate nel 2023 in Europa | Panorama della Sanità

Archivi- Sud Libertà

 Siracusa,
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa hanno arrestato un 22enne per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati legati agli stupefacenti, è stato controllato lunedì mattina dai Carabinieri della Sezione Radiomobile che, insospettiti dal suo atteggiamento irrequieto, lo hanno sottoposto a perquisizione personale e domiciliare rinvenendo e sequestrando circa 20 grammi di hashish, già suddiviso in dosi e pronto per lo spaccio.
La sostanza stupefacente, il materiale necessario per il confezionamento delle dosi e oltre 300 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio, erano occultati all’interno di un frigorifero sul balcone di casa. L’arresto è stato convalidato e l’uomo associato alla casa circondariale “Cavadonna”.

Agricoltura in Sicilia, ecco un bando da due milioni. La Regione Sicilia con l’assessore Barbagallo: «Un volano per la crescita delle aziende»

 

 

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Due milioni di euro per sostenere la promozione per il rafforzamento della competitività del settore agricolo siciliano. È stato pubblicato il bando a valere della sottomisura 3.2 del Psr Sicilia 2014/2022 rivolto ad associazioni di consumatori e consorzi. L’obiettivo è incentivare le attività di informazione e promozione rivolte ai consumatori e migliorare ulteriormente le prestazioni economiche delle aziende agricole siciliane, promuovendo le produzioni regionali di qualità.

«Con questa misura – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – stimoliamo la promozione delle nostre aziende nel mercato interno ed europeo. È un modo per dare slancio alla produzione di qualità che potrà fare da volano per la crescita delle nostre imprese».

I progetti dovranno riguardare campagne di partecipazione a fiere in Paesi Ue, iniziative di informazione e promozione rivolte ai consumatori esclusivamente sul mercato nazionale, regionale e dell’Unione (punti vendita, workshop, incontri B2b, seminari, eventi promozionali), campagne di partecipazione a fiere in regioni Italiane. La spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare la somma di  750mila euro. Le istanze vanno presentate entro il 10 di marzo.

 

Frane, appaltati in Sicilia i lavori di messa in sicurezza del centro storico di Carlentini

 

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La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico ha aggiudicato i lavori di consolidamento del centro storico di Carlentini, in provincia di Siracusa. A eseguire le opere, in base alla graduatoria di gara, per un importo di 1,2 milioni di euro sarà la Kara srl di Favara, che ha offerto un ribasso del 31,9 per cento.

«Il recupero dei quartieri storici dei nostri Comuni è per noi prioritario – commenta il presidente della Regione Renato Schifani, al vertice della struttura – unitamente alla salvaguardia della pubblica incolumità e alla valorizzazione delle aree più antiche che rappresentano il cuore pulsante dei nostri centri».

I lavori, aggiudicati dagli uffici diretti da Sergio Tumminello, riguarderanno il versante adiacente a via Giovanni da Procida, un’area con alto livello di rischio (R4) e importanti fragilità geomorfologiche. È prevista la realizzazione di un muraglione della lunghezza di cento metri, nel rispetto dei parametri architettonici e paesaggistico-ambientali, e la stabilizzazione del costone roccioso mediante una serie di tiranti di ancoraggio. Per la pavimentazione delle arterie limitrofe, si procederà in parte con betonelle policrome con bordi in pietra calcarea e, per la parte restante, con conglomerato bituminoso.

Disco verde della Corte dei conti al rinnovo del contratto dei dirigenti : “La Regione siciliana-afferma Schifani- deve essere moderna e meritocratica..”

L'orlandino Cono Catrini nominato dirigente del dipartimento regionale  Turismo

 

 

Disco verde della Corte dei conti al rinnovo del contratto dell’area della dirigenza della Regione Siciliana e degli enti regionali per il biennio 2019/2021. L’ipotesi di contratto dell’area della dirigenza regionale, firmata il 27 novembre scorso nella sede dell’Aran a Palermo, è stata notificata agli assessorati regionali all’Economia e alla Funzione pubblica, all’ufficio legislativo della Regione e all’Aran Sicilia, che potrà ora procedere alla convocazione delle parti per la firma definitiva del contratto. Dopo il via libera dello scorso dicembre al rinnovo del contratto di comparto per lo stesso triennio 2019/2021, si tratta del secondo risultato che testimonia il lavoro delle istituzioni regionali con le organizzazioni sindacali, in linea con le direttive del governo Schifani.

«Un risultato fondamentale che consente alla Regione Siciliana di allinearsi agli standard nazionali della pubblica amministrazione – dice l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Messina – Questo contratto, al quale abbiamo lavorato con la dottoressa Madonia, già dirigente generale della Funzione pubblica che ha seguito l’iter istruttorio fin qui svolto, colma un primo gap e rappresenta un passaggio cruciale verso una maggiore efficienza e stabilità amministrativa. Nonostante la rilevanza del traguardo raggiunto, però, è già necessario guardare al futuro: il contratto per il triennio successivo 2022/2024, anch’esso scaduto, rappresenta il prossimo obiettivo per completare il riallineamento con il resto del Paese e riportare la gestione dei contratti del personale regionale in una condizione di normalità. Il nostro impegno prosegue senza sosta per assicurare alla Regione Siciliana una pubblica amministrazione moderna e meritocratica, capace di rispondere efficacemente alle sfide attuali».

Operazione anti droga. Arresti e 700mila euro di beni sequestrati

 

 

personaggio del film noir - mafia foto e immagini stock

 

 

 Territorio nazionale,

Nelle prime ore della mattina, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, con il supporto dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria, Agrigento, Como e Sassari, ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre cittadini italiani residenti nella provincia di Reggio Calabria, uno in carcere e due condotti in regime di arresti presso il proprio domicilio, nonché alla notifica di sei obblighi di dimora nelle province e comuni di residenza nei confronti di altri sei soggetti (tre residenti a Imola, uno nella provincia di Reggio Calabria, uno a Sassari e uno in provincia di Como).

Altri due, dei quali uno, residente a Palmi, da condurre in carcere, sono attivamente ricercati. Nell’ambito dello stesso procedimento penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Bologna e che vede indagati complessivi 26 soggetti, tutti italiani, già lo scorso 21 gennaio, sempre su mandato dell’Autorità Giudiziaria, erano stati tratti in arresto altri due italiani, residenti ad Imola di origine calabrese, eseguite numerose perquisizioni domiciliari nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Calabria, Sardegna, Lombardia e Lazio, nonché sottoposti a sequestro beni per complessivi 700.000,00 euro circa tra immobili, patrimoni societari, quote sociali e autovetture.

La complessa attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura felsinea nasce da un’accurata analisi condotta dal Nucleo Investigativo di numerose chat crittografate di messaggistica istantanea SKY ECC acquisite grazie alla cooperazione internazionale di polizia con Europol. Le informazioni raccolte hanno permesso di svelare l’esistenza di un sodalizio criminale operante principalmente a Bologna e provincia, attivo nel traffico di droga e armi tra il 2020 e il 2021.

L’attività investigativa, sviluppata negli anni 2022 e 2023 attraverso intercettazioni, videoriprese, servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito di delineare il modus operandi del gruppo, responsabile dell’importazione e distribuzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti – cocaina, hashish e marijuana – provenienti da diverse località, tra cui Sardegna, Milano, Calabria e Spagna, e destinate proprio al mercato bolognese.

Parallelamente, l’organizzazione gestiva un traffico illecito di armi, tra cui pistole e fucili d’assalto. A seguito della stessa attività di analisi delle chat crittografate, si è giunti, sempre in collaborazione con Europol, alla cattura di due latitanti calabresi dimoranti nella Repubblica Dominicana e Colombia. Complessivamente, agli indagati sono stati contestati 47 capi di imputazione, tra cui reati in materia di stupefacenti, detenzione e traffico illecito di armi, reati finanziari ed estorsione. L’operazione ha inoltre portato al sequestro di 1 kg di cocaina, 21,5 kg di marijuana, 100 kg di hashish, due pistole semiautomatiche e numerose munizioni.