Napoli: arrestato per minacce aggravate e tentato omicidio contro un addetto alla vigilanza ferito profondamente sulla fronte con un affilato coltello

 

Napoli: arrestato per tentato omicidio avvenuto ad Arezzo

 

 

DI  ALESSIO EVANGELISTA

Napoli,

È stato arrestato a Napoli dai poliziotti della Squadra mobile di Arezzo l’uomo che il giorno di San Valentino aveva ferito gravemente l’addetto alla sicurezza di un supermercato del capoluogo toscano. Per l’uomo è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentata rapina impropria, minacce aggravate e tentato omicidio.

I fatti si sono svolti all’interno di un supermercato aretino, dove l’arrestato aveva tentato di rubare diversi prodotti occultandoli nelle tasche del giubbotto. L’uomo, cittadino extracomunitario di origini tunisine già noto alle autorità, però, non è rimasto indifferente all’addetto alla vigilanza che lo ha osservato mentre nascondeva la merce.

Arrivato alle casse, infatti, il vigilante ha intimato all’uomo di pagare tutto ciò che aveva tentato inutilmente di nascondere, ma, in tutta risposta, quest’ultimo ha gettato a terra la merce, prima di allontanarsi, ha spintonato il dipendente del supermercato minacciandolo che di lì a poco sarebbe tornato per fargliela pagare.

L’arrestato, a quel punto, si è recato presso un rivenditore di armi da taglio del centro cittadino e, acquistato un lungo ed affilato coltello da caccia, è tornato per attuare la sua vendetta.

Subito prima di fuggire si è posizionato alle spalle del vigilantes  e ha tentato di colpirlo alla testa con un fendente che, grazie alla prontezza di riflessi dell’uomo, è riuscito solo a ferirlo sul lato destro della fronte, provocandogli un profondo taglio.

I poliziotti della Squadra mobile di Arezzo hanno iniziato immediatamente le indagini, visionando le immagini di videosorveglianza e ascoltando le testimonianze dei presenti, tra cui quella del vigilante che ha riconosciuto il suo aggressore tra le varie fotografie di sospettati presentategli dagli agenti.

Gli investigatori attraverso la consultazione di varie banche dati sono riusciti a localizzare il sospettato che, dopo diversi spostamenti, si era recato a Napoli per far perdere le proprie tracce

Gli agenti quindi, coordinati dal loro dirigente, si sono recati nel capoluogo campano dove hanno rintracciato l’uomo presso la stazione centrale, lo hanno fermato, identificato e condotto in carcere. (  Comunicato)..

 

 

MAFIA A CATANIA, OPERAZIONE “MERCURIO”, CHI ERA NELL’ANTIMAFIA-G.CASTIGLIONE- E’ ORA ACCUSATO DI MAFIA INSIEME AD ALTRI

 

 

Sala d'Ercole, l'aula dell'Assemblea regionale

Catania,

l Raggruppamento operativo speciale dell’Arma . si apprende – ha notificato  un provvedimento cautelare nei confronti di 19 indagati.

E cioè: Antonino Bergamo; Emanuele Bonaccorso; Rosario Bucolo; Giuseppe Coco; Antonino Della Vita.

In stato di fermo pure i Antonio Di Benedetto; Domenico Di Gaetano; Pierpaolo Luca Di Gaetano; Vincenzo Fresta; Salvatore Fornaro; Matteo Marchese; Ernesto Marletta; Rosario Marletta; Salvatore Mendolia; Salvatore Mirabella; Santo Missale; Vincenzo Rizzo; Nunzio Vitale.

Sequestrate la «Società Nicotra Biagio Alessio» e la «Onoranze Funebri San Marco».

Nei loro confronti è stata emessa un’ordinanza dal Gip etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale, che indica a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso,
estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e scambio elettorale politico mafioso.

Contestualmente alle misure cautelari, nell’ambito della medesima  operazione denominata «Mercurio»,  si aggiunge  un decreto di sequestro preventivo di aziende e beni per un valore di 300 mila euro. Il provvedimento notificato  dal Ros con il supporto in fase esecutiva del Comando provinciale Carabinieri di Catania, dello squadrone eliportato Cacciatori Sicilia e del XII nucleo elicotteri dell’Arma.

L’inchiesta Mercurio rappresenta la prosecuzione del procedimento Agorà e, secondo la Dda di Catania, ha consentito di «acquisire un grave quadro indiziario sulla base del quale sono stati ricostruiti gli affari criminali della famiglia catanese dei Santapaola-Ercolano sviluppati attraverso gruppi a loro storicamente collegati quali quello del Castello Ursino e quello della famiglia di Ramacca, quest’ultima egemone nel territorio anche dopo l’arresto nel 2022 del suo esponente di vertice, Pasquale Oliva. Il quadro indiziario anche evidenziato la capacità dei clan di infiltrarsi nelle istituzioni, attraverso soggetti politici locali dei quali hanno sostenuto la candidatura rispettivamente per le tornate elettorali per i Comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021 e dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2022.

 

Ma sotto i riflettori , per la carica di deputato e i numerosi incarichi di antimafia, ‘è il deputato regionale siciliano Giuseppe Castiglione, capogruppo del movimento Popolari e autonomisti, tra i destinatari del provvedimento cautelare dell’operazione Mercurio dei Ros contro Cosa nostra etnea coordinata dalla Procura distrettuale di Catania. Eletto nel novembre del 2022 ha ricoperto infatti  ruoli in commissione regionale Antimafia e nelle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive. Prima di essere eletto all’Ars era stato eletto al consiglio comunale di Catania, di cui era presidente d’Aula.

L’indagine Mercurio dei carabinieri del Ros, coordinata dalla Dda di Catania, ha fatto luce sulla capacità della famiglia Santapaola Ercolano di «penetrare all’interno della pubblica amministrazione per coltivare i propri interessi economici nel settore degli appalti pubblici». In questo senso, scrive la Procura di Catania, sarebbero «documentate relazioni tra i vertici del gruppo del Castello Ursino ed esponenti della politica locale e regionale, come Giuseppe Castiglione».

Sempre dalle indagini del Ros, ricostruisce la Procura, «sarebbe emerso a livello di gravità indiziaria, in epoca prossima alle consultazioni elettorali per l’Assemblea Regionale Siciliana, avvenute il 15 ottobre del 2022, un accordo tra i vertici dell’articolazione mafiosa dei Santapaola Ercolano, individuati dalle indagini in Ernesto Marletta, Rosario Bucolo e Domenico Colombo, e Giuseppe Castiglione, quale candidato della lista Popolari e Autonomisti per l’Ars, che, in quel periodo, era già presidente del Consiglio Comunale di Catania».

Forum Palermo-Milano, il governatore siciliano Schifani: «Confronto fra città fa crescere competitività dell’Italia»

 

 

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«Collegare Palermo e Milano, due aree metropolitane a vocazione diversa e due grandi regioni della nostra Nazione, è l’occasione per rafforzare la relazione feconda e reciproca fra le due realtà, rafforzare capacità di dialogo e confronto su prospettive di crescita e orientare le azioni della Regione sul capoluogo per migliorare la competitività dell’Italia».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo al “Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo“, che si è svolto stamani al Teatro Massimo di Palermo, a cui hanno partecipato esponenti delle istituzioni pubbliche, i sindaci di Palermo e Milano e operatori culturali ed economici.
«Questa città sta facendo grandi sforzi – ha aggiunto il governatore – ha avuto momenti di crisi, ma sta iniziando un percorso di industrializzazione, cresce il Pil, cresce l’occupazione. Per l’area metropolitana di Palermo la Regione è intervenuta finanziariamente per quasi 700 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che proprio in questo teatro, la scorsa estate, abbiamo sottoscritto con la presidente Meloni, ai quali vanno aggiunti investimenti europei, nazionali e regionali. Abbiamo tanti interventi in corso d’opera, fra cui la realizzazione del termovalorizzatore di Bellolampo, per il quale a brevissimo sarà pubblicata la gara per la progettazione, insieme a quello di Catania. Potremo liberare la Sicilia dalle discariche ma occorre accelerare il passo, fare di tutto perché Palermo raggiunga il target del 60 per cento di raccolta differenziata previsto, cosi da eliminare la spesa per l’invio all’estero dei rifiuti, produrre energia per la città e ridurre i costi per i siciliani».

In materia di impianti per l’energia rinnovabile, il presidente ha sottolineato nel suo intervento «la consapevolezza che la diffusione delle fonti debba contribuire alla riduzione del costo delle forniture elettriche per cittadini ed imprese, favorendo condizioni di mercato tali da rendere più vantaggiosa l’attrazione di investimenti. Purtroppo – ha proseguito Schifani – questo non accade ancora, e in tal senso avvieremo uno specifico confronto con il governo centrale e con gli operatori di settore per la drastica riduzione dei costi energetici della Sicilia chiamata a offrire il maggiore spazio per l’allocazione degli impianti.

Oltre al piano energetico, l’impegno del governo regionale è crescente anche sul fronte del digitale. La Sicilia, e in particolare Palermo, costituiscono un hub della connettività digitale del Mediterraneo; l’obiettivo è quello di rafforzare il percorso proficuamente intrapreso adesso dalla Sicilia, che aveva maturato troppi ritardi in passato, nella convinzione che la transizione ecologica e la digitalizzazione siano mete ineludibili per la modernizzazione».

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo, si congratula per l’operazione che, oggi, ha colpito importanti famiglie mafiose

 

Salvatore Luongo nuovo comandante generale dei Carabinieri ...

 

Comando Generale – Ufficio Stampa  – Roma,

Mi congratulo, ancora una volta e con vero piacere, con le donne e gli uomini che hanno partecipato a quest’importante esecuzione – dichiara il Generale Luongo – per la loro dedizione e il coraggio dimostrati soprattutto nel corso delle indagini. Il loro diuturno lavoro rappresenta un vero valore aggiunto nella lotta contro le mafie”.

Così il Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, al termine dell’operazione, condotta oggi dai carabinieri del ROS, supportati dai colleghi delle diverse articolazioni dell’Arma, che hanno eseguito 19 provvedimenti restrittivi e un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 300.000 euro.

Il Vertice dell’Arma ha manifestato la propria soddisfazione con una telefonata in tempo reale ai Comandanti del ROS e del provinciale di Catania.

L’impegno e la professionalità dei militari”, ha sottolineato ancora la prima Carica dell’Arma, “hanno consentito di infliggere un duro colpo a storici sodalizi criminali, confermando ancora una volta il ruolo fondamentale dell’Arma nella difesa della legalità e della sicurezza dei cittadini”.

“Infine, i complimenti miei personali e di tutti i Carabinieri d’Italia alla Magistratura, a cui va anche la nostra sincera gratitudine, per il costante sostegno e la proficua collaborazione, elementi imprescindibili per il successo di operazioni di tale portata”, ha concluso il Comandante Generale.

 

Messina, consegnato oggi il parcheggio di interscambio a raso “San Licandro”

 

Realizzati 50 posti auto, un sistema di sorveglianza e uno di bigliettazione con lettura targhe in ingresso ed uscita

Consegnato oggi il parcheggio di interscambio a raso "San Licandro"

 

 

Messina,

E’ stato consegnato stamani il parcheggio di interscambio a raso “San Licandro”, alla presenza del vicesindaco con delega alla Mobilità Urbana Salvatore Mondello, del Rup Alfio Giovanni D’Aquino, del direttore dei Lavori Giovanni Caminiti e dei rappresentanti dell’impresa appaltante.

Il progetto, per un importo a base d’asta di € 642.104,35 oltre IVA, fa parte del Programma straordinario per la realizzazione di nuovi parcheggi di interscambio, finalizzato al miglioramento della funzionalità e della sostenibilità ambientale della mobilità urbana nel territorio del Comune di Messina. I lavori sono stati consegnati in data 21/11/2022 e ultimati in data 05/02/2025 (incluse sospensioni varie), ad eccezione di piccole finiture di dettaglio.

Con il suo completamento, si sono realizzati 50 posti auto, di cui due dedicati a persone con ridotte capacità motorie, due destinati a stalli rosa e due per la ricarica di veicoli elettrici alla collocata e installata colonnina. Il parcheggio è dotato di sistema di videosorveglianza dell’area tramite 5 telecamere collocate in modo da dare completa contezza e controllo dell’area parcheggio, dell’ingresso e dell’uscita, del sistema di bigliettazione con lettura targhe in ingresso e in uscita, e del collegamento dei suddetti sistemi al CED tramite ponte radio. E’ stata realizzata la segnaletica orizzontale e verticale all’interno dell’area a parcheggio, all’ingresso e all’uscita dello stesso, nonché lungo la strada circostante. La struttura presenta un impianto di illuminazione a led ad alta efficienza, asservito all’intera area a parcheggio.

“Un nuovo importante tassello si aggiunge al sistema viabile cittadino – ha dichiarato il sindaco Federico Basile – nell’ottica della rimodulazione che l’Amministrazione De Luca prima e l’attuale in continuità, hanno programmato per restituire alla città una mobilità efficiente e all’avanguardia“.

Prende sempre più forma – ha aggiunto il vicesindaco Mondello – il disegno immaginato per portare la città di Messina agli standard europei. L’individuazione di aree a parcheggio, opportunamente attrezzate, consente un assetto della mobilità che risponde a criteri di ordine e sicurezza, a dispetto di una cultura del caos da rimuovere, per una città vivibile e moderna”.

Fermati dalla Finanza due soggetti dell’area metropolitana di Bari per vendita illecita di stupefacenti. Sequestrati 610 chili di marijuana

 

Immagine del luogo

 

 

 

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito nei giorni scorsi un decreto di sequestro preventivo di 610 chili di marijuana nei confronti di due soggetti dell’area metropolitana di Bari indagati per la vendita illecita di sostanze stupefacenti.

Il servizio trae origine da un’articolata attività investigativa della Compagnia di Monopoli, all’esito della quale è emersa la vendita illecita di cannabis con modalità e finalità in aperto contrasto con la normativa di settore.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che la produzione di canapa sativa non era finalizzata all’inserimento in una filiera industriale destinata ad usi consentiti dalla legge di riferimento (L. n. 242/2016) – produzione di alimenti, cosmetici, materiale organico o semilavorati artigianali – ma, al contrario, era ceduta a soggetti privati previo minuzioso confezionamento in bustine di plastica contenenti poche quantità di prodotto.

Non solo, la vendita avveniva anche tramite un sito web gestito direttamente dai coltivatori e sul quale era sponsorizzata la commercializzazione di confezioni di diversa qualità di cannabis in quantitativi dai 3 ai 100 grammi. L’acquisto poteva essere effettuato con le note modalità di e-commerce di inserimento nel carrello, pagamento e spedizione all’indirizzo richiesto.

L’attività illecita, ancorché avvenuta dietro lo schermo di un’attività economica, si è tradotta nella vendita al dettaglio di una sostanza di cui è stata anche provata la capacità drogante in concreto.

L’azione di servizio testimonia l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle baresi, in sinergia con la locale Procura della Repubblica, a presidio della sicurezza del Paese, con particolare riferimento al contrasto delle condotte delittuose che hanno un particolare riverbero negativo sulla collettività. La promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa non consente, di certo, che si possa raggirare il dettame normativo attraverso una vendita di fatto condotta “al dettaglio”.

Si precisa che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le ipotesi di accusa dovranno essere valutate ed eventualmente trovare conferma nella fase processuale con il contributo della difesa, dovendosi presumere l’innocenza degli indagati sino alla irrevocabilità della eventuale sentenza di condanna.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari in ottemperanza alle disposizioni del D.lgs. n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione con riguardo alla tutela a tutela della sicurezza e della salute pubblica, soprattutto delle nuove generazioni.

Scicli, arrestato papà di un bimbo di 4 anni per averlo picchiato brutalmente provocandogli diverse fratture

 

 

Scicli (Ragusa)

Un uomo è stato arrestato a Scicli (Ragusa) con l’accusa di aver brutalmente picchiato il proprio figlioletto di appena quattro anni, procurandogli la frattura di un braccio e di una gamba. Il piccolo è giunto nell’ospedale di Modica grazie all’intervento dei sanitari del 118, che hanno subito compreso la gravità della situazione e hanno allertato le forze dell’ordine.

I sanitari, constatando le lesioni compatibili con i maltrattamenti, hanno segnalato il caso ai carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini per chiarire l’origine delle fratture. L’episodio, che risale al 4 febbraio scorso, è stato reso noto solo oggi. L’uomo sarebbe stato arrestato nella sua casa di Scicli mentre il bambino è stato ricoverato in pediatria. La madre del piccolo avrebbe coperto il compagno con l’affermazione che il bimbo era caduto dal letto. Contraddetta però dalle osservazioni dei medici che avevano dichiarato che “le ferite riportate dal piccolo non fossero accidentali”:

Il Presidente Mattarella ha ricevuto il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, in visita di Stato

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accoglie lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, in visita di Stato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, S.A. lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, in visita di Stato, intrattenendolo successivamente a pranzo.
Erano anche presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri-Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso.

Germania, affluenza record dell’84%, “la priorità assoluta-afferma ora il vincente Merz- sarà l’indipendenza dagli Stati Uniti indifferenti all’Ucraina”

 

 

Elezioni in Germania, i risultati e le reazioni in diretta - La Stampa

 

 

La Cdu-Csu vince le elezioni federali in Germania, l’Afd sfonda il muro del 20% ed è la seconda forza nel paese dopo il crollo della Spd, che registra un crollo storico. I Verdi, in calo, sono il quarto partito in un Bundestag frazionato. Friedrich Merz, leader della Cdu, sarà il prossimo cancelliere e raccoglierà l’eredità di Olaf Scholz. L’obiettivo è formare un esecutivo stabile, ma il cammino per arrivare al traguardo rischia di complicarsi in base ai risultati definitivi del voto, in archivio con l’affluenza record dell’84%, la più alta dal 1990.

Le proiezioni e i seggi, le circoscrizioni elettorali

L’emittente Ard ha fornito alcune proiezioni che riportiamo in attesa dei risultati definitivi . Cdu-Csu al 28,6%, Afd al 20,4%, Spd al 16,3%, Verdi al 12,3% e Linke all’8,5% . La ripartizione dei seggi potrebbe variare in caso di ‘promozione’ di Fdp – il partito liberale – o della Bsw di Sahra Wagenknecht che si collocano per ora sotto o nei pressi della soglia di sbarramento del 5%.

Il nuovo esecutivo appare legato alla coalizione Cdu-Spd, ma il binomio potrebbe non essere sufficiente per formare una maggioranza. Potrebbe essere necessaria un terz o polo: riflettori puntati sui Verdi o, in caso di ingresso al Bundestag, dei liberali.

Questo secondo voto rappresenta la percentuale finale di seggi che il partito avrà al Bundestag. Sono ammessi al riparto solo i partiti che conseguono almeno il 5% dei voti o almeno tre mandati diretti. Alle elezioni corrono 29 partiti

Merz: “Priorità assoluta   Germania indipendente dagli Stati Uniti  visto che sono indifferenti al futuro dell’Ucraina””

“Abbiamo vinto queste elezioni del Bundestag 2025. La cosa principale è creare un governo stabile il più rapidamente possibile. Il mondo là fuori non ci sta aspettando. Ora dobbiamo essere capaci di agire rapidamente”, dice Merz, che delinea anche il ruolo della ‘sua’ Germania nello scacchiere internazionale.

Per me la priorità assoluta sarà raggiungere l’indipendenza dagli Stati Uniti” sul tema della difesa, “dalle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana, sembra chiaro che gli Stati Uniti sono relativamente indifferenti al futuro dell’Ucraina”, dice, ribadendo la sua posizione sull’invio di soldati tedeschi da dispiegare nell’ambito di una forza di peacekeeping in Ucraina. “La vedo come il cancelliere: al momento non è affatto un tema”, afferma sposando la linea indicata sinora da Scholz.

Scholz si prepara ad uscire di scena

Il cancelliere uscente  si prepara a uscire di scena. “Mi assumo la responsabilità di questa sconfitta amara. Non sarò il capo negoziatore della Spd. Qualcun altro dovrà condurre i negoziati con l’Unione. Se la Spd dovesse negoziare con l’Unione, i socialdemocratici dovrebbero trovare un negoziatore.

Trump, il demone che distrugge i valori della libertà e della saggezza con la richiesta di soldi all’Ucraina che si pensava di liberare dal tiranno Putin

 

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DI   RAFFAELE LANZA

 

Adesso la novità è che l’ Ucraina avrebbe un debito” con gli Stati Uniti per i miliardi  concessi al leader ucraino. Nel suo discorso alla convention dei conservatori americani di Washington, il presidente americano è autore pubblico più spregevole dei valori umani : “Sto cercando di recuperare i soldi, voglio che ci diano qualcosa per tutti i soldi che abbiamo messo” sul terreno per Kiev. Ed è per questo che chiediamo terre rare e petrolio, tutto quello che possiamo ottenere”. Trump, aggiunge, di non voler essere ricordato come un conquistatore. “La mia speranza è che la mia più grande eredità sia quella di essere un pacificatore, non un conquistatore”

 

Le  mani di Trump  sul mondo

Altro che la difesa dei valori della libertà e del saper vivere nel mondo. Trump “distrugge” l’immagine positiva del suo onesto predecessore che ha affiancato l’Ucraina economicamente per fermare    e/ o rallentare i ritmi di guerra del  tiranno leader russo Putin.        Biden non chiese nulla in cambio.   

Neppure un accenno di Trump alla violazione del diritto internazionale di Putin, considerato criminale ricercato in Europa dall’Aja, ma parla di soldi tanti soldi  in questa riunione di demoni ed indiavolati uomini del potere mondiale -Olimpo del mondo intero -come se questi avessero  eguale peso ai valori della vita, della libertà, della famiglia degli ucraini e di tutte le nazioni europee.

No, non siamo di fronte ad uomini normali ma ad un altro girone dell’Inferno dove Trump con i suoi demoni più raffinati e dorati vuole interpretare il ruolo di Caronte e trasportare Putin e Zelenski, ciascuno sulla propria sponda, per dare un monito al mondo intero:”Chi non sta alle condizioni di questo nuovo demone (Trump) il mondo è avvertito..”

Come avrebbe potuto firmare la cessione delle terre rare agli Usa se da questa operazione voltastomaco, in una riunione che ha sapore nazista nella forma più evidente del saluto, traspare una bella presa per i fondelli e l’invio “a quel paese”  di Zelenski dopo le tante sofferenze patite da quest’ultimo e dal suo popolo?

Trump è uno sciacallo dei nostri tempi, un demone che per i pensieri che tiene in testa dovrebbe stare lontano pure dall’Italia e dal nostro Presidente  Sergio Mattarella di cui tutta l’Italia è orgogliosa di come rappresenta e difende i valori della libertà e della pace.

Dove sono i valori della liberta’ , della saggezza, della pace, dell’amore fraterno?
Afferma candidamente Trump :”Sto trattando con il presidente Zelensky. Sto trattando con il presidente Putin. Sto cercando di ottenere i soldi indietro o garantiti”  affermando che l’Europa “ha dato i soldi all’Ucraina sotto forma di prestito, hanno riavuto i loro soldi. Noi non li abbiamo dato sotto forma di nulla. Quindi voglio che ci diano qualcosa per tutti i soldi che abbiamo messo”.

, “Stiamo chiedendo terre rare e petrolio, tutto ciò che possiamo ottenere” ha insistito il presidente, che ha ribadito l’impegno a “cercare di porre fine a tutte queste morti”. “Ci riprenderemo i nostri soldi perché non è giusto. Vedremo, ma credo che siamo abbastanza vicini a un accordo, e sarà meglio che lo siamo perché la situazione è stata orribile”.

Se questi sono i presupposti per arrivare alla pace, se Putin “vuole ad ogni costo dare l’annuncio della vittoria”, con il placet di Trump, se Zelenski eroe della libertà dei popoli deve essere ancora umiliato,se l’Europa non ha mai pensato ad avere un esercito e una polizia autonoma e propria, se la Difesa degli Stati europei non ha mai pensato in questo secolo di dotarsi di armi speciali come deterrente, allora -poveri noi – siamo davvero messi male un pò tutti   Risuonano le parole del leader ucraino: “I prepotenti avranno sempre la meglio…!   Sotto a chi tocca la prossima volta..