Landini (cgil) :” Rivolteremo il Paese come un guanto, basta ingiustizie..” Con lo sciopero generale coinvolti tutti i settori pubblici e privati

Sciopero generale, corteo a Genova

Lo sciopero generale di oggi proclamato da Cgil e Uil contro la manovra ha coinvolto tutti i settori pubblici e privati, a esclusione dei trasporti ferroviari che si erano già fermati lo scorso weekend.

Ascoltiamo i due protagonisti sindacali, Bombardieri e Landini

Bombardieri  (UIL): “Grande dimostrazione di  democrazia pacifica….riassume le sofferenze di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese…

Lo sciopero di oggi è stata una “grande dimostrazione di democrazia pacifica, una richiesta di ascolto da parte della massa, di condividere le sofferenze di tutti i giorni”: lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Le sofferenze – ha aggiunto – di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese perché i salari non bastano e sono ancora troppo bassi. La storia di tante persone che hanno bisogno di essere curate”.

Landini  ( Cgil): “Una giornata straordinaria

“Una giornata straordinaria, con una  partecipazione di 500mila persone in 50 piazze. C’è stata anche  un’adesione molto importante agli scioperi e credo che sia un  messaggio molto forte di chi chiede di essere ascoltato”. .

Cgil-Uil: su scontri Torino prendiamo distanze

La Cgil e la Uil  condannano gli scontri di Torino: non hanno nulla a che vedere con la manifestazione sindacale”, afferma il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri t. Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha sottolineato che si tratta di persone “che non c’entrano nulla con le manifestazioni sindacali e questo deve essere chiaro”.

Sciopero, Landini: “Rivolteremo il Paese come un guanto, basta ingiustizie”

 

A Torino bruciate sagome e foto di premier e ministri
A Torino bruciate sagome e foto di premier e ministri (ANSA)

Fiom e Uilm: adesioni fino a 90%, Governo ascolti.Bisogna cambiare modello di sviluppo dell’impresa…”

“E’ stata altissima l’adesione tra le metalmeccaniche e i metalmeccanici allo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil per la giornata di oggi per cambiare la manovra di bilancio, aumentare i salari, ridurre l’eta’ pensionabile, finanziare sanita’, istruzione, servizi pubblici, investire nelle politiche industriali”. . “Con lo sciopero generale di oggi anche i metalmeccanici chiedono al Governo e controparti un cambiamento radicale del modello di sviluppo e di fare impresa” si legge. “Mai come in questa fase servono investimenti per difendere l’industria e salvaguardare l’occupazione, anche con il blocco dei licenziamenti”. Di seguito i primi dati parziali rilevati in alcune aziende metalmeccaniche.

Con il 90% e oltre di adesione hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori della Siapra de L’Aquila, dell’Italtractor di Matera, degli addetti alla produzione della Kone industrial di Milano, della Lamborghini di Bologna, della Trigano di Siena, della Electrolux di Pordenone, della Cnr di Ancona, della Valeo di Cuneo, della Hiab di Taranto, dell’Asso Werke di Pisa, della produzione Leonardo di Firenze, della Acciai speciali Terni, della Bonferraro di Verona. La totalita’ dei dipendenti ha scioperato alla Transnova di Napoli, azienda dell’indotto Stellantis, alla Dana di Reggio Emilia, all’Alfa Derivati di Brescia, alla Lagostina di Omegna, all’Isma controlli di Genova, alla Ficomirrors di Benevento, alla Dab Pumps di Padova.

Ma ottima anche la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori della Leonardo di Caselle e della Schindler di Palermo (80%), della Marcegaglia di Mantova (85%), della Fincantieri di Venezia e dell’Abb di Frosinone (60%), della Bekaert di Cagliari (70%), della Baker Hughes di Vibo Valentia (65%), della Cogne di Aosta (75%).

A Palermo 15mila in piazza, in fabbrica punte di adesione al 100%    Dov’è il lavoro in Sicilia?

“Oggi abbiamo registrano in Sicilia un’ampia adesione allo sciopero generale e una grande partecipazione alla manifestazione di piazza a Palermo. Questo è un segnale preciso per il Governo: c’è una Sicilia che dice basta e che rivendica politiche di sviluppo, per il lavoro, per la dignità sul lavoro, per i servizi”.      L’affermazione proviene dai  segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti al termine della manifestazione che ha visto sfilare per il centro di Palermo, secondo una stima dei due sindacati, oltre 15 mila persone provenienti da tutta Sicilia.  “Questa è una manovra di bilancio – ribadiscono Mannino e Lionti – che non dà nulla a lavoratori e pensionati e non prevede misure per lo sviluppo e l’occupazione della Sicilia. I siciliani già vivono una situazione più difficile che nel resto del paese, per quanto riguarda il lavoro ma anche servizi essenziali come la sanità”.

I sindacati hanno anche diffuso alcuni dati sull’adesione allo sciopero: “A Siracusa, 95% alla Versalis, 95% all’Isab e 95% alla Sasol; Anello ferroviario Palermo 100%; Fincantieri Palermo 75%; A Siracusa Marisicilia ed Eurospin 100%; Zara 99%; A Catania 50% all’azienda Libretti; Congela Palermo 100%; Centro Seia Ragusa 30%; Pomagri 4.0 Trapani 75%; Campanio agricola SR 52%; Cooemi Siracusa 90%; Lamail 60% (Messina); M.G.C Gela 30%; Firma impianti (Rg) 100%; Nicosia Scarl 50%; Est Europa terminalisti (Ct) 95%; Global service (Ct) 45%; Just eat (Cy) 50%; Caronte e tourist isole minori (Me) 70%”.

 

Salute, Regione Sicilia ,Schifani: «Sì da Roma a rimodulazione piano sanitario, sbloccati 800 milioni»

 

ospedale garibaldi

 

 

 

«La Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole alla rimodulazione del piano sanitario per le strutture ospedaliere da finanziare con le risorse ex articolo 20 in Sicilia. Si sbloccano sostanzialmente 800 milioni di euro per l’edilizia sanitaria che serviranno per costruire tre nuovi ospedali e ristrutturarne un quarto nella città di Palermo».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha partecipato in videoconferenza alla riunione.

«Oggi – ha aggiunto il governatore – compie un fondamentale passo in avanti l’azione del mio governo, che oggi ha trovato la condivisione dello Stato, per riqualificare e innovare la sanità siciliana, partendo dalle opere infrastrutturali, premessa essenziale per un’assistenza efficiente e adeguata agli standard moderni che vogliamo garantire ai nostri concittadini Per questo, a luglio scorso, abbiamo già stipulato una convenzione con Invitalia che ci supporterà nella realizzazione degli interventi, garantendo tempi veloci. Abbiamo chiara la strategia complessiva per dotare la Sicilia, utilizzando anche i fondi del Pnrr e quelli del Fsc, di un sistema sanitario che garantisca cure adeguate ai cittadini, fermando, e magari invertendo, i flussi della migrazione ospedaliera, diventando un punto di riferimento nel bacino del Mediterraneo, come avviene già nel settore dei trapianti, che è un’eccellenza della nostra sanità».

Le opere inserite nell’accordo tra Stato e Regione hanno un valore complessivo di 747,7 milioni di euro. In particolare, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas Civico-Di Cristina; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del Polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale Cervello (padiglione A).

Il prossimo passo sarà la firma di un accordo di programma-quadro tra Ministero della Salute e Regione per avviare la fase che porterà alla predisposizione dei bandi di gara e alla esecuzione dei lavori.

La convenzione firmata a luglio scadrà nel dicembre 2026 e prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei quattro interventi, svolgendo attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo nella predisposizione e nella gestione delle procedure di gara e attività per accelerare la realizzazione di questi investimenti. Il rispetto dei tempi di attuazione sarà sottoposto al costante monitoraggio della Regione per il tramite del dipartimento di Pianificazione strategica, guidato da Salvatore Iacolino.

Napoli, sequestrate 3 tonnellate di carne destinate allo street food

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -Sud Libertà

 Napoli – Torre Annunziata ,
I Carabinieri del NAS di Napoli, collaborati dai militari della Compagnia di Torre Annunziata e da personale dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno individuato un’attività totalmente abusiva di sezionamento e lavorazione carni all’interno di una palazzina privata.
L’ispezione ha evidenziato che i sottoprodotti e gli organi di origine animale, nonché le parti anatomiche di poco valore economico di bovini e suini, venivano lavorati mediante l’utilizzo di attrezzature gravate da significative condizioni igienico sanitarie e stoccati in ambienti malsani e igienicamente compromessi dalla presenza di rifiuti di varie tipologie.
L’alimento in questione, conosciuto in Campania con il nome di “O pere e o’ musso,” emblema dello street food napoletano, era destinato alla vendita ambulante sulle aree pubbliche.
L’attività è stata sospesa con immediata chiusura dell’intero impianto sprovvisto del “Bollo CE” e di riconoscimento produttivo e nella circostanza sono state sottoposte a sequestro amministrativo 3 tonnellate di carne bovina e suina risultata priva di documentazione attestante la tracciabilità e la provenienza e di conseguenza potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Il valore della merce e della struttura oggetto di vincolo è stimato in circa 400.000 euro. Le sanzioni amministrative contestate superano i 50 mila euro.

Venerdì 29 Nov. Sciopero generale di 8 ore proclamato da Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil) ….. Il Ministro Matteo Salvini firma la precettazione

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FINALMENTE   UNA  PROVA DI FORZA E DI CORAGGIO  DI  LANDINI E BOMBARDIERI

 

Venerdì 29 novembre si svolgerà lo sciopero generale di 8 ore, proclamato da Cgil e Uil, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Una mobilitazione che si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale, indetta per contrastare le scelte ingiuste e sbagliate del Governo.

I segretari generali, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri concluderanno rispettivamente le manifestazioni di Bologna (corteo ore 9.30, da Porta Lame a Piazza Maggiore) e Napoli (corteo ore 9.30, da Piazza Mancini a Piazza Matteotti). In contemporanea, in alcune città, i comizi saranno conclusi dai dirigenti sindacali delle segreterie nazionali confederali di Cgil e Uil.

Per la Cgil, – informa un comunicato sindacale- Luigi Giove sarà a Pordenone (ore 10.30 corteo da piazza Risorgimento a piazza XX Settembre); Christian Ferrari a Treviso (dalle ore 10 in Piazza dell’Università); Pino Gesmundo parteciperà alla manifestazione a Fabriano (dalle ore 9.30 al Palaguerrieri, via Beniamino Gigli); Maria Grazia Gabrielli sarà a Terni (ore 9 corteo da piazza Rivoluzione Francese a Piazza Solferino); Francesca Re David parteciperà al corteo di Roma (ore 9.30 da Piazza dell’Esquilino a via dei Fori Imperiali); Daniela Barbaresi manifesterà a Pescara (ore 10 presidio davanti alla Prefettura in Piazza Italia); Lara Ghiglione a Bari (ore 9.30, Piazza Massari).

Per la Uil, Santo Biondo sarà a Campobasso (ore 10 manifestazione Piazza della Vittoria); Vera Buonomo a Torino (ore 9 corteo da Piazza XVIII dicembre a Piazza Castello); Emanuele Ronzoni parteciperà al corteo a Palermo (ore 9.30 da Piazza Croci a Piazza Verdi), e, infine, Ivana Veronese a quello di Firenze (corteo ore 9.30 da Piazza Santa Maria Novella a Piazza Poggi).

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini – si apprende –  ha firmato la precettazione: “Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente, riducendo a quattro ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì”, ha spiegato Salvini in un videomessaggio.

Il ministro ha poi aggiunto: “Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo, 949 scioperi effettuati in Italia. Quindi diritto allo sciopero sì, ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”, ha aggiunto.

Cgil e Uil: “Impugneremo”

“Noi rispettiamo le regole”, risponde il segretario generale della UilPierpaolo Bombardieri, a margine di un’iniziativa, aggiungendo che “se ci sarà una precettazione, la impugneremo dinanzi all’Autorità Giudiziaria”

Altre manifestazioni di Cgil e Uil si terranno anche nelle seguenti città:

L’Aquila, Chieti, Teramo, Potenza, Cosenza, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Lecco, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Cagliari, Trento, Bolzano, Aosta, Venezia, Padova, Rovigo, Belluno, Verona, Vicenza.

Istruzione,Sicilia L’assessore regionale Turano: «1,5 milioni per iniziative contro la dispersione scolastica»

 

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Un’azione strategica per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa degli studenti siciliani del primo ciclo di istruzione. È l’obiettivo della circolare firmata dall’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, che stanzia 1,5 milioni di euro in favore delle scuole primarie con un indice di dispersione, nell’anno scolastico 2023/24, pari o superiore a 1,5.

«Il fenomeno dell’abbandono della scuola – dice l’assessore Turano – è ancora troppo diffuso in Sicilia e la Regione punta a intervenire su alcune delle cause, coinvolgendo le stese istituzioni scolastiche, le famiglie e gli altri attori del mondo dell’educazione che operano sul territorio. La dispersione penalizza i nostri giovani, non soltanto sul piano della crescita educativa e delle competenze, ma impoverisce anche la formazione di una cultura sociale e relazionale, oltre a limitare lo sviluppo emotivo. Per questo l’azione strategica che abbiamo avviato punta sul dialogo con i nuclei familiari, ma anche su attività sportive e culturali che si affianchino a quelle didattiche».

Le scuole statali potranno redigere e presentare i progetti entro quindici giorni dalla pubblicazione della circolare, avvenuta oggi, prevedendo iniziative in favore di ragazzi e ragazze a rischio di esclusione dai percorsi scolastici. Le attività, che potranno essere realizzate anche con il ricorso a organizzazioni non profit, prevedono la costituzione di equipe di supporto che dovranno mirare a individuare eventuali casi di disagio e conflittualità, promuovendo interventi a sostegno di docenti, studenti e famiglie, fornire assistenza per orientare gli alunni nella scelta dei cicli scolastici successivi. I progetti dovranno prevedere anche attività co-curriculari per il rafforzamento delle competenze e di didattica esperienziale extracurricolare come visite guidate, corsi di orienteering, di problem solving, lavoro di squadra, per lo sviluppo di competenze critiche, abilità manageriali, autonomia e autostima.

Il contributo per le scuole è ripartito tra una quota fissa di cinquemila euro e una variabile proporzionata al numero di studenti iscritti al primo ciclo.

Economia, Sicilia : «Anche i dati diffusi dalla Svimez- dice il governatore della Regione Schifani- confermano che la Sicilia cresce»

 

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Palermo,

«Sono estremamente orgoglioso dei dati diffusi oggi dalla Svimez. La crescita del Pil siciliano del 2,2% è l’ennesima conferma di un’inversione di tendenza che non è casuale, ma frutto del duro lavoro e delle politiche liberali che abbiamo attuato, con una maggiore capacità di investire nelle infrastrutture e nei settori strategici per rilanciare l’economia. Dati che fanno il paio con quelli già diffusi nei giorni scorsi anche da Bankitalia e Unioncamere». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il rapporto dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, presentato oggi a Roma. 

 

«Inoltre – prosegue Schifani – è motivo di orgoglio sottolineare come l’occupazione nel post-pandemia sia cresciuta in maniera significativa, con una ripresa più marcata rispetto ad altre aree del Paese: la Sicilia, con un +5,2%, è infatti la seconda regione più dinamica di tutto il Sud. Questo è il risultato delle politiche regionali a sostegno delle imprese, che hanno contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e a ridurre il disagio sociale. Ottimi segnali arrivano anche dalla blu economy: la filiera navale e cantieristica dell’Isola è prima per valore aggiunto (700 milioni di euro) in tutto il Sud».

 

«Questi dati, però – sottolinea il presidente della Regione – non ci devono fare abbassare la guardia su alcuni ambiti, in particolare sull’emigrazione giovanile. La fuga dei nostri talenti, soprattutto dei laureati, è un tema sul quale siamo concentrati. Il nostro fine è creare un futuro in cui i giovani siciliani possano vedere la loro terra come un luogo di opportunità e crescita, senza dover cercare altrove le condizioni per realizzare i propri sogni. Per questo la nostra azione mira a coniugare sviluppo e occupazione di qualità. Lavoriamo a questo obiettivo, da un lato, dialogando con le imprese e, dall’altro, con la modernizzazione e il rinnovamento dell’apparato burocratico regionale. Infatti, grazie al nuovo accordo Stato-Regione, dopo decenni, siamo riusciti a sbloccare le assunzioni con circa duecento giovani già in servizio e altri 600 che saranno selezionati nel prossimo triennio. A questi – conclude Schifani – si aggiungono anche i concorsi espletati per i Centri per l’impiego con 500 persone già assunte e altre circa cento che lo saranno nel 2025. Dati che contribuiranno a farci lasciare l’ultima posizione in classifica tra le regioni italiane come tasso di turnover tra il personale, che deve essere considerato una risorsa e non un costo e che va gratificato attraverso percorsi incentivanti e premiali, anche di carriera». 

Catania, Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

 

Catania,

La Polizia di Stato ha eseguito la più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia ed in Europa. Oltre 270 operatori della Polizia Postale hanno effettuato 89 perquisizioni in quindici regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. Nel medesimo contesto, la polizia croata ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.
E stata smantellata la più vasta organizzazione criminale transnazionale dedita alla pirateria audiovisiva che si avvaleva di una complessa infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali.

L’Operazione basata su oltre due anni di indagini dirette dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania e condotte dai poliziotti del locale Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale, coordinati dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Roma. Grazie al coordinamento di   Europol e Eurojiust e il supporto della rete operativa @ON (Operation network), finanziata dalla Commissione europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia (Dia), l’inchiesta ha permesso l’esecuzione di provvedimenti di perquisizione e sequestro in Italia e in quasi tutta Europa.

Oltre 270 poliziotti hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane, mentre altre 14 perquisizioni, sono state fatte dalle polizie dei relativi paesi in Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania, Croazia, e Cina nei confronti di 102 persone.

Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

La risonanza internazionale delle investigazioni partite dal capoluogo siciliano ha sviluppato diversi filoni di indagini che, ad esempio, hanno permesso alla polizia croata di eseguire 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.

L’operazione di oggi ha smantellato una complessa, estesa e capillare infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali, dentro e fuori i confini nazionali. Infatti, attraverso strutture informatiche disseminate su tutto il globo, utilizzando il sistema informatico delle Iptv (Internet protocol television) illegali, venivano illecitamente captati e rivenduti i palinsesti delle più note piattaforme televisive nazionali e internazionali come Sky, Mediaset, Amazon prime, Netflix, Paramount, Disney+.

Grazie alle indagini svolte, sono stati spenti e sequestrati oltre 2500 canali illegali e server che gestivano la maggior parte dei segnali illeciti in Europa e che generavano un giro d’affari illegale di oltre 250 milioni di euro al mese.

Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

Secondo le ricostruzioni degli investigatori la struttura criminale, con una organizzazione di tipo verticistico, al cui interno ognuno degli indagati rivestiva ruoli distinti e ben determinati, era ben congeniata per commettere una serie di reati, in particolare inerenti lo streaming illegale, l’accesso abusivo in sistemi informatici, frode informatica e riciclaggio.

I poliziotti della postale hanno rintracciato in Romania e ad Hong Kong 9 server attraverso i quali veniva diffuso in tutta Europa il segnale audiovisivo piratato, che in collaborazione con le locali forze di polizia hanno provveduto a spegnere. Sono stati individuati, inoltre, in Inghilterra e Olanda 3 amministratori di livello superiore e 80 pannelli di controllo dei flussi streaming per i vari canali Iptv.

Nel corso delle perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate criptovalute per un valore di circa 1.650.000 di euro e oltre 40.000 euro di denaro contante, ritenuto frutto dell’attività criminale. Si stima che il denaro sequestrato, infatti, sia solo una minima parte del giro d’affari illegale che ogni anno frutta circa 3 miliardi di euro e provoca oltre 10 miliardi di euro di danno economico alle aziende che gestiscono le pay tv.

Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

Per tentare di eludere le investigazioni gli indagati usavano app di messaggistica crittografata, identità e documenti falsi utili per intestarsi utenze telefoniche, carte di credito, abbonamenti televisivi e noleggio di server. I poliziotti hanno rilevato inoltre che, utilizzando piattaforme social di canali, gruppi, account, forum e blog, gli indagati hanno pubblicizzato nel tempo i loro prodotti di streaming illegale anche con l’offerta di abbonamenti mensili.

Oltre agli indagati nel Regno Unito, Svezia, Svizzera, Olanda, Germania, i server collocati in Olanda, Romania e Cina, l’inchiesta ha toccato oltre 40 città italiane.

Napoli, approvata in Commissione la bozza del nuovo regolamento per il sistema educativo 0-6 anni

 

Rispetta le regole- diritti e doveri -20 novembre-educazione civica-  canzone- link con attività - YouTube

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Approvata in commissione Istruzione e Famiglie, presieduta da Aniello Esposito, la bozza del nuovo regolamento per il sistema educativo rivolto ai bambini da 0 a 6 anni, segnando un’importante innovazione nell’organizzazione dei servizi educativi per la prima infanzia e le scuole dell’infanzia comunali. Presente la dirigente dell’Area Educazione Barbara Trupiano.

Tra le principali novità, una riorganizzazione del sistema di iscrizioni che consente anche ai non residenti di accedere ai servizi comunali e un approccio più trasparente nella gestione delle liste d’attesa, con priorità per le famiglie in maggiore difficoltà. Nello specifico saranno equiparati ai residenti gli stranieri, i figli di genitori appartenenti alle forze militari e di pubblica sicurezza domiciliati nel comune, i bambini residenti in altri comuni che abbiamo almeno un genitore residente del comune e i figli dei dipendenti comunali non residenti, quale misura di welfare aziendale integrativa.

Il regolamento introduce i Poli per l’Infanzia, strutture innovative che superano la tradizionale separazione tra nidi (0-3 anni) e scuole dell’infanzia (3-6 anni), garantendo una continuità educativa. Attualmente, la sperimentazione coinvolge 20 realtà sul territorio cittadino.

Viene disciplinata per la prima volta l’integrazione di attività educative aggiuntive, come laboratori teatrali, musicali e ludici, definite in collaborazione con le famiglie. Per garantire trasparenza, sarà istituito un albo di soggetti accreditati che supporteranno le municipalità nell’offerta formativa. Un’altra importante innovazione riguarda il rafforzamento degli organi collegiali, che includeranno anche i nidi. Questo permetterà alle famiglie di partecipare attivamente alla programmazione delle attività educative, consolidando l’alleanza tra scuola e genitori. I prossimi passaggi per rendere il testo definitivo saranno l’approvazione in giunta e in Consiglio comunale.

“Con l’approvazione del nuovo regolamento per il sistema educativo 0-6 anni prodotto dopo un lungo lavoro in commissione, si compie un passo importante verso un sistema dell’istruzione cittadina più equo e trasparente, che mette al centro le famiglie e i bambini – ha detto Il presidente Esposito – L’introduzione dei Poli per l’Infanzia e il rafforzamento della partecipazione delle famiglie rappresentano una svolta innovativa per garantire continuità educativa e maggiore supporto ai territori”.

 

Catania,Borgo-Sanzio, apre oggi alle ore 10,15 – la quinta isola ecologica per conferire i rifiuti

Borgo Sanzio isola ecologica

 

 

Oggi, mercoledì 27 novembre 2024 alle ore 10,15, in via Patanè Romeo, traversa di via Vagliasindi, zona Borgo Sanzio, alla presenza del sindaco Enrico Trantino, dell’assessore comunale all’ambiente Massimo Pesce e di quello alle politiche comunitarie Sergio Parisi, con i responsabili di Gema Spa, azienda che opera in appalto nel Lotto Centro, verrà ufficialmente aperto al pubblico il quinto Centro Comunale di Raccolta (isola ecologica) della città di Catania.

La nuova isola ecologica di via Carmelo Patané Romeo, nell’area del III Municipio, è ampia 4000 metri quadrati e contiene due aree di deposito rifiuti con casse scarrabili e contenitori di varie tipologie di rifiuto.

Un avanzato sistema di registrazione dei conferimenti con i sistemi di pesatura e il riconoscimento dell’utente tramite tessera sanitaria, garantisce ai cittadini che vanno a conferire i rifiuti differenziati di poter usufruire degli sgravi tributari della Tari.

Anche la realizzazione del nuovo Centro Comunale di Raccolta di via Carmelo Patané Romeo, come quella di via Cairoli e del viale Biagio Pecorino a San Giorgio-Librino aperti recentemente, è avvenuta con i fondi comunitari Pon Metro, grazie a una procedura di progetto avviata nel dicembre del 2021 dalla giunta del sindaco Pogliese e coi successivi step portati avanti dall’attuale amministrazione del sindaco Trantino.

Il Centro Comunale di Raccolta rifiuti sarà aperto al pubblico, dal lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle 15.30, domenica e festivi esclusi.