Mafia Sicilia: confiscati beni per oltre 1 Milione di euro a sodalizio mafioso- Provvedimento del Tribunale di Palermo

 

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Archivi-Sud Libertà

 – Palermo,
In Palermo e Carini i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali: – un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, a seguito di Sentenza della Corte di Appello di Palermo del giugno c.a., è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di CIRESI Girolamo, facendo entrare a far parte definitivamente l’ingente patrimonio allo stesso riconducibile in quello dello Stato;
– un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione in data 27.09.2024, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a FIORENTINO Salvatore. CIRESI Girolamo, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.
Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità del CIRESI, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro:  nr. 01 appartamento sito in Palermo;  nr. 01 villetta sita in Carini (PA);  nr. 01 appezzamento di terreno con insistente fabbricato sito in Carini (PA).  nr. 08 rapporti bancari.
Il 42enne FIORENTINO Salvatore era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale.
Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro:  nr. 01 locale ufficio composto da 15 vani sito in Palermo, zona via Perpignano;  nr. 01 autovettura;  nr. 01 rapporto bancario

Catania, manutenzioni: mezzo milione per interventi negli alloggi popolari di Librino di proprietà comunale

 

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Librino, alloggi     di edilizia popolare di proprietà comunale

 

Catania,

500mila euro per lavori di manutenzione straordinaria in immobili di Librino con alloggi di edilizia popolare di proprietà comunale.
Il piano di interventi, voluto dal sindaco Enrico Trantino e dall’assessore alle Manutenzioni Giovanni Petralia, è stato messo a punto dopo una serie di sopralluoghi e tavoli tecnici ai quali hanno partecipato anche i consiglieri della quinta commissione consiliare Lavori Pubblici del Comune di Catania.
La gara d’appalto è stata già  pubblicata e i lavori dovrebbero partire entro l’anno con una durata di circa tre  mesi.
Tra gli interventi da realizzare ci sono la ristrutturazione delle terrazze e di un prospetto dell’edificio di  viale Nitta 12, dove spesso si sono verificati infiltrazioni di acqua piovana nelle abitazioni, e la ristrutturazione dell’impianto fognario in altri due immobili con alloggi, in viale Moncada 12 e viale Moncada 10, per fermare il riversamento dei liquami sulla strada.

“L’avvio delle attività di messa in sicurezza negli alloggi di edilizia popolare dopo decenni di incuria – ha detto Petralia – è un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione dell’Amministrazione Trantino per le periferie più disagiate. L’obiettivo è quello di un progressivo miglioramento delle condizioni generali degli alloggi per le famiglie residenti. Sono interventi che avvengono in immobili comunali dove per oltre trent’anni non sono stati effettuati lavori di ristrutturazione straordinaria”.

 

 

 

Roller Skating Festival: torna a Napoli l’evento rotellistico più importante del Sud Italia

 

 

 

Napoli,

Sabato 26 e domenica 27 ottobre, sul lungomare Caracciolo, seconda edizione della manifestazione con gare federali ed esibizioni Conto alla rovescia per l’evento più atteso dagli amanti degli sport a rotelle: il Roller Skating Festival.

Il 26 e 27 ottobre il lungomare Caracciolo si trasformerà in una grande pista di pattinaggio a cielo aperto dove professionisti, atleti e amatori potranno dilettarsi tra competizioni federali, show ed esibizioni.

Alla presentazione della manifestazione, che si è tenuta questa mattina a Palazzo San Giacomo, ha preso parte l’assessora allo Sport Emanuela Ferrante. Sono intervenuti il delegato provinciale Coni Napoli Agostino Felsani, il presidente della Federazione Italiana Sport Rotellistici Campania Francesco Rossi, il presidente della Federazione Italiana Sporti Invernali Antonio Barulli e gli organizzatori Rossella Montagna e Tommaso Conte.

La seconda edizione dell’evento più importante del centro sud per gli sport rotellistici è organizzata dall’Asd OneLine Skating School e dall’Ads Sebs Fiera dello sport. La manifestazione è ad ingresso gratuito e aperta a quanti vorranno provare ed approfondire questa cultura. Spazio anche per le discipline inclusive, con istruttori certificati a disposizione nella due giorni.

Sette le competizioni previste, tra gare federali e gare dimostrative. Fiore all’occhiello di questa edizione del Roller Skating Festival è la prima maratona europea master di pattini in linea. È possibile consultare il programma completo della due giorni collegandosi al sito Rollyskatingfestival.it.

Il nostro impegno è dare spazio a tutti gli sport – ha affermato l’assessora Ferrante – con l’obiettivo di farli conoscere ai ragazzi e anche agli adulti. Dopo l’ottimo riscontro dello scorso anno, torna il Roller Skating Festival che è un’altra occasione per godere delle bellezze di Napoli e praticare sport. È un connubio che portiamo avanti e che sarà anche un po’ la caratteristica di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026. Tutto questo valorizzando l’aspetto sociale della pratica sportiva, che è l’elemento che ci ha consentito di conquistare il titolo”.

“Abbiamo previsto aree dedicate alle diverse discipline, dall’hockey al pattinaggio artistico, e ci sarà una zona in cui sarà allestito uno skate park in cui i ragazzi potranno dar vita ad acrobazie ed evoluzioni. Oltre alle gare e ai trofei regionali – ha spiegato Tommaso Conte – ci saranno spazi dedicati a chi vuole avvicinarsi agli sport rotellistici, con dei maestri federali che insegneranno l’approccio giusto”. “In occasione di questa seconda edizione del Festival – ha aggiunto Rossella Montagna – per la prima volta si terrà a Napoli un campionato europeo di pattini in linea, una vera e propria Champions di questa disciplina. Avremo due giorni di full immersion nelle attività sportive. Chi vuole avvicinarsi agli sport rotellistici potrà venire a trovarci alla Rotonda Diaz e provare le nostre discipline”.

Attività di contrasto alle frodi IVA e accise sui prodotti energetici Catania – misure cautelari personali e reali nei confronti di un sodalizio criminale di 15 soggetti

 

 

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Catania,

Nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione di funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Territoriale VII Sicilia/Gruppo Operativo Regionale Antifrode e Ufficio delle Dogane etneo hanno dato esecuzione, nelle Province di Catania, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa, ai provvedimenti del Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale con cui sono state disposte misure cautelari personali e reali nei confronti di 15 soggetti, a vario titolo indagati per associazione a delinquere, sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento delle accise su prodotti energetici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode in commercio e autoriciclaggio.

Le indagini, condotte da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, hanno riguardato un sodalizio criminale dedito alla commercializzazione in evasione di IVA e accise, su vasta scala e in tutto il territorio della Regione Sicilia, di ingenti quantitativi di “gasolio agevolato ad uso agricolo”.

In particolare, gli approfondimenti svolti, anche mediante attività tecniche, servizi di osservazione, pedinamento e controllo, accertamenti bancari e analisi di documentazione contabile e extracontabile, avrebbero evidenziato un collaudato sistema fraudolento promosso e organizzato da un soggetto catanese del 1983.

Quest’ultimo, nel ruolo di ideatore dell’associazione criminale, avrebbe operato come amministratore di fatto di una società di Palermo e di una ditta individuale di Catania, legalmente rappresentate da altri sodali, al fine di poter acquistare gasolio a uso agricolo per poi destinarlo ad usi soggetti a maggiore imposta (uso autotrazione), con sensibili guadagni illeciti. Difatti, il prodotto energetico destinato all’agricoltura sconta un’aliquota ridotta rispetto a quella ordinaria sia per l’IVA (10% anziché 22%) che per le accise (- 50 cent. al litro).

Più in dettaglio, nell’attuale fase del procedimento in cui non si è pienamente instaurato il contraddittorio con le parti, sarebbe stato ricostruito un sistema fraudolento per mezzo del quale l’impresa palermitana, una volta acquistato il prodotto agevolato, avrebbe provveduto alla sistematica cessione, solo formale, a favore della ditta individuale etnea, risultata una mera “cartiera”, priva di deposito e struttura organizzativa.

In realtà, il prodotto sarebbe stato invece destinato a 4 diversi depositi situati principalmente nell’agrigentino, gestiti da altrettanti membri del sodalizio criminale che avrebbero provveduto alla rivendita “in nero” come gasolio da autotrazione.

Peraltro, allo scopo di evitare il rischio di sequestri e sanzioni nel corso di eventuali controlli su strada delle autobotti, la società palermitana sarebbe stata solita emettere apposito documento di trasporto (e-das), successivamente distrutto od occultato una volta raggiunta la destinazione concordata.

Parallelamente, la ditta individuale catanese, formale ricevente del gasolio agricolo, risulterebbe non aver emesso alcuna fattura di rivendita nei confronti degli effettivi destinatari e utilizzatori in modo da far perdere le tracce del prodotto energetico.

Nell’associazione a delinquere, sarebbe inoltre emersa la figura di un soggetto di origine paternese il quale, titolare di società di trasporti, avrebbe messo a disposizione del promotore le autobotti utilizzate per il trasferimento delle partite di carburante verso i suddetti depositi. Nello specifico, il predetto, di concerto con l’ideatore del sodalizio, avrebbe avuto un ruolo di organizzatore, impartendo ordini e disposizioni a 3 autisti coinvolti nella frode.

I proventi illeciti accumulati a seguito della rivendita del prodotto energetico sarebbero stati riciclati mediante trasferimento operato a favore della società di Palermo in modo da perpetuare il meccanismo di frode e al contempo ostacolare l’identificazione della provenienza illecita della provvista.

Infine, sarebbe stato appurato che tale ultima impresa, allo scopo di abbattere i ricavi e il debito IVA sorti per effetto delle vendite fittizie alla ditta individuale di Catania, in aggiunta alle fatture reali di acquisto di prodotti energetici da altri operatori economici, avrebbe ricevuto da altre società, gestite sempre da membri dell’associazione a delinquere, anche fatture per operazioni inesistenti, accompagnate da numerosi documenti di trasporto falsi, per attestare l’acquisizione, mai avvenuta, di ulteriori quantitativi di gasolio agricolo.

Nel corso dell’attività investigativa, a riscontro delle evidenze raccolte, sono stati effettuati tre distinti interventi che hanno portato al sequestro di complessivi 41.000 litri di prodotto energetico a uso agricolo, n. 4 autocisterne, n. 1 semirimorchio e altre attrezzature utilizzate per il trasporto e la commercializzazione illecita del carburante.

Sulla scorta del quadro indiziario prospettato, il GIP presso il Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura, ha dunque disposto misure cautelari:

– reali, nella forma del sequestro preventivo di beni e attività finanziarie nella disponibilità degli indagati per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro nonché di 6 depositi di stoccaggio di prodotti energetici coinvolti nel meccanismo fraudolento (n. 5 in provincia di Agrigento e n. 1 in provincia di Palermo);

– personali nei confronti di 14 indagati (2 custodie cautelari in carcere, 4 arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora abbinati alla sospensione dall’esercizio di impresa per 4 indagati e all’obbligo di presentazione alla pg per altri 3 indagati). Tale decisione è stata assunta dopo che, in ossequio alle recentissime novità legislative introdotte dalla riforma c.d. “Nordio”, sono stati effettuati interrogatori preventivi dei soggetti coinvolti dinanzi al medesimo G.I.P., al cui esito sono state ritenute sussistenti le esigenze cautelari a carico dei predetti.

Politica e malaffare, eseguite 14 misure cautelari personali Trapani -Contributi pubblici milionari non dovuti – Sequestri per circa 9 milioni di euro- illeciti commessi da ex Senatore della Repubblica (non rivelato dalla G.di Finanza il nome)

 

Trapani,

Nel corso della mattinata odierna oltre 60 finanzieri del Comando Provinciale di Trapani stanno dando esecuzione a 14 misure cautelari personali emanate dai Tribunali di Marsala e di Trapani, su richiesta della Procura Europea – sede di Palermo – e della Procura della Repubblica di Marsala, nei confronti di noti esponenti politici del trapanese che hanno rivestito e/o rivestono importanti incarichi a livello comunale, regionale e, in un caso, nazionale.

Contestualmente, sono in corso nelle provincie di Trapani e di Palermo anche molteplici perquisizioni domiciliari e locali tese a ricercare e acquisire ulteriori elementi probatori e riscontri d’indagine.

Le operazioni odierne s’inseriscono nel contesto di una complessa e articolata attività di indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza trapanese sotto la direzione della Procura Europea e della Procura della Repubblica di Marsala, che ha consentito di disvelare la commissione di plurimi delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e di condotte di riciclaggio e autoriciclaggio.

Principale promotore e organizzatore degli illeciti perpetrati un ex Senatore della Repubblica nonché ex Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana e Assessore della Regione Siciliana, (il Comunicato della GUARDIA DI fINANZA non rivela tuttavia il nome del politico….) coadiuvato stabilmente – tra gli altri – da un Dirigente di M.P.A. (“Movimento per l’Autonomia”) nonché del Movimento V.I.A. (“Valori, Impegno, Azione”), da un esponente del movimento V.I.A. di Marsala, e da un ex consigliere del comune di Cinisi (PA), interessati a ricercare e acquisire crescenti consensi intorno al movimento politico V.I.A., allargandone la composizione e l’area di influenza sul territorio trapanese e regionale, anche in vista di successive tornate elettorali.

Al fine di conseguire illeciti arricchimenti e di perseguire l’ambizioso progetto politico, i principali indagati, avvalendosi strumentalmente degli enti CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la formazione professionale), I.R.E.S. (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e Associazione Tai, hanno ottenuto indebitamente finanziamenti gravanti sul Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per oltre 8,7 milioni di euro da destinare allo svolgimento di corsi di formazione e di progetti in ambito sociale, taluni dei quali non tenuti, come accertato nell’ambito delle indagini. Di detta somma, circa ottocentomila euro sono stati già percepiti e impiegati per il sostenimento di spese voluttuarie personali o connesse a iniziative di sostegno del movimento politico V.I.A. e a campagne elettorali, e ulteriori 2,5 milioni sarebbero stati a breve erogati. Le Fiamme Gialle, in esecuzione dei provvedimenti emanati dalle AA.GG. procedenti, hanno pertanto operato il sequestro, anche per equivalente, di circa 1 milione di euro, pari all’ammontare delle somme malversate o riciclate, nonché il sequestro preventivo dei circa 8 milioni di euro residui già finanziati.

Le indagini hanno altresì consentito di accertare come a sei esponenti politici locali – quattro dei quali attualmente consiglieri presso i Comuni di Marsala e Custonaci – e, soprattutto, a loro congiunti, pur privi dei requisiti e delle competenze richieste, siano state assegnate o promesse posizioni lavorative, nomine e promozioni presso i citati enti di formazione, in cambio del sostegno garantito al predetto movimento politico.

Tra i 24 soggetti nel complesso indagati risultano, a vario titolo, coinvolti nei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e riciclaggio anche altri sei esponenti politici che rivestono o hanno rivestito cariche presso i Comuni di Marsala, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo ed Erice.

L’odierna operazione conferma il ruolo centrale svolto dalla Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria – europea e nazionale -, quale garante degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea e dei bilanci nazionali e regionali, nonché quale fondamentale presidio a tutela della legalità nella pubblica amministrazione.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

Napoli – Sequestro beni per circa 19 milioni di euro a un soggetto pluripregiudicato,condannato per reati di mafia, affiliato a clan camorristici

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Napoli,

Militari del Nucleo di Polizia Economico- inanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dalla Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, avente ad oggetto un patrimonio mobiliare e immobiliare del valore di circa 19 milioni di euro.

Il provvedimento scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali eseguiti nei confronti di un pluripregiudicato in stato di detenzione dal 2004 (con fine previsto nel 2077), a seguito di condanne definitive per i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, sequestro di persona, distruzione di cadavere, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

Il predetto soggetto era già stato ritenuto portatore di pericolosità qualificata e, perciò, destinatario della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (misura rimasta ineseguita in ragione dello stato di detenzione). È stata infatti giudiziariamente accertata, anche grazie all’apporto di vari collaboratori di giustizia, la sua affiliazione, dapprima, al clan D. L. e, in seguito, al gruppo degli “Scissionisti”, nato da una contrapposizione interna al clan che, dalla fine del 2004, ha originato una violenta faida nei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia e nei comuni di Melito, Mugnano, Arzano e Casavatore.

In particolare, il destinatario dell’odierno provvedimento è risultato gestire e controllare le vendite di cocaina nella zona delle c.d. “case celesti” di Secondigliano per conto e sotto il controllo dei Di Lauro, ai quali ha fornito un rilevante contributo in numerose vicende delittuose, tra cui quattro omicidi consumati nel 2004.

Transitato con un ruolo di vertice nel gruppo degli “Scissionisti” capeggiato dal clan A.-P., egli ha poi gestito le attività criminali anche di quest’ultimo sodalizio nonostante lo stato detentivo, avvalendosi dei parenti dei detenuti ai quali affidava l’incarico di portare all’esterno le direttive da lui impartite.

Su queste premesse, sono state svolte indagini patrimoniali che hanno permesso di individuare cinque soggetti appartenenti a tre distinti gruppi familiari, risultati privi di adeguate capacità reddituale, a cui il proposto ha intestato fittiziamente numerosi beni mobili e immobili, tra cui, in particolare, 18 unità immobiliari site a Napoli, Melito di Napoli (NA), Vitulazio (CE) e Corigliano Calabro (CS) e i compendi aziendali di 2 imprese con sedi a Napoli ed Arzano, esercenti le attività di distribuzione di carburanti e compravendita immobiliare.

In applicazione delle disposizioni del “Codice Antimafia”, i predetti beni sono stati sottoposti a sequestro in data odierna ed affidati alla gestione di un amministratore giudiziario dal Tribunale di Napoli – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione.

Il provvedimento eseguito è una misura di prevenzione patrimoniale non ancora definitiva e avverso cui è possibile far valere i mezzi di impugnazione previsti dalla legge.

 

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Reggio Calabria, controlli dei Carabinieri di Bagnara Calabra nei cantieri edili- Sanzioni di 25 mila euro..

Cantieri edili, migliorie tecniche per la sicurezza e il ...

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Reggio Calabria,
Nell’ambito di una serie di controlli congiunti, i Carabinieri delle Stazioni di Bagnara Calabra e Campo Calabro, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, hanno ispezionato diversi cantieri edili della zona.
Le verifiche, condotte nell’ultima settimana, hanno portato alla scoperta di numerose irregolarità, tra cui gravi carenze nelle misure di sicurezza a tutela dei lavoratori. Particolarmente rilevante è stato il caso di un cantiere in cui è stata riscontrata la presenza di un lavoratore impiegato in nero. Le violazioni accertate hanno portato al deferimento in stato di libertà dei titolari di tre imprese edili, mentre le sanzioni amministrative comminate ammontano a circa 25.000 euro. Non solo multe: in uno dei cantieri controllati, a causa delle irregolarità rilevate, è stata disposta l’immediata sospensione dei lavori fino alla risoluzione delle problematiche riscontrate.
L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro il lavoro irregolare e la mancata osservanza delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Ancora una volta, l’Arma dei Carabinieri e gli organi ispettivi ribadiscono il loro impegno nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella vigilanza sul rispetto delle leggi. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per gli indagati vige la presunzione di innocenza fino all’emissione di una sentenza definitiva.

Nuovo taglio dei tassi di 25 punti, scendono- da fine ottobre – i mutui a tasso variabile

 

La Banca centrale europea - Unione Europea

 

 

 

Nuovo taglio dei tassi dalla Bce di 25 punti base oggi, giovedì 17 ottobre.

Il capo economista della Bce Lane ha proposto un taglio da 25 punti, sul quale abbiamo discusso, le discussioni sono legittime, ma alla fine la decisione è stata unanime” rivela la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio Direttivo, che si è svolta a Lubiana. Nella dichiarazione dopo il meeting del Consiglio direttivo – aggiunge – “abbiamo ribadito di essere dipendenti dai dati, e questo caso lo dimostra chiaramente”.
Il taglio è stato deciso perché “crediamo che il processo disinflazionario è sulla buona strada e le informazioni ricevute vanno nella stessa direzione, al ribasso, ma così anche gli altri indicatori”. Per l’Eurozona alla Bce “in base ai dati non vediamo una recessione” in arrivo, ma piuttosto “un soft landing” dopo gli ultimi anni difficili. “Quanto alla crescita ci preoccupa per il suo impatto sull’inflazione” aggiunge. “Non abbiamo ancora ‘spezzato le reni’ all’inflazione, ma ci siamo quasi. Nei prossimi mesi non avremo numeri al di sotto del nostro target” anzi in rialzo, ma “non ne saremo sorpresi ne’ balzeremo a conclusioni affrettate”.

Dunque, cambia ora la storia sui mutui a tasso variabile : i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal prossimo 23 ottobre. L’Eurotower  afferma  in particolare, che “la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono, inoltre, influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive”.

La Bce, come già anticipato, “si attende che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno. L’inflazione interna resta elevata, in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto. Al tempo stesso, le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero seguitare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l’impatto sull’inflazione”.

 

Roma, reati contro la pubblica amministrazione,perquisizioni della Guardia di Finanza , disposte dalla Procura per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti

Reato continuato e particolare tenuità del fatto. L'art. 13 - Avvocato  Penalista a Trapani

Archivi -Sud Libertà

Roma,

Nell’ambito di una indagine in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni Pubblici Ufficiali e di talune imprese, per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti nell’ambito di diverse procedure di appalto/affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da SOGEI S.p.A., dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa.
Il provvedimento in questione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che sino a un giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI LA MANOVRA PER CIRCA 30 MILIARDI-INCENTIVI NEL SUD PER L’OCCUPAZIONE MA IL GRANDE DISAGIO LAVORATIVO RESTA

 

Disoccupazione: arriva la proroga di 2 mesi per i consumatori percettori di  NASpI e DIS-COLL - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

 

 

 

La manovra prende luce  Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra pari a circa 30 miliardi lordi. Il ddl Bilncio vale circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Ecco le principali misure.

LA MANOVRA IN SINTESI

 Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE. Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

 Nella manovra si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.

 Sono state incrementate le risorse anche per finanziare nella Sanità  il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del pil nominale.

SGRAVI LAVORO GIOVANI E DONNE SUD, DIGITALE E GREEN.

Nel SUD  si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

 Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori

 Sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.

 Il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa.

TAGLI SPESA E CONTRIBUTO BANCHE E ASSICURAZIONI. Misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche. Tra le altre coperture rilevanti, contributi del settore bancario e assicurativo.