Archivi -Sud Libertà
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Il padre Vincenzo Agostino che non tagliò mai la barba in attesa di avere giustizia E’ morto lo scorso aprile …
Condanna all’ergastolo per Gaetano Scotto accusato dell’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino ucciso con la moglie Ida Castelluccio il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini (Palermo).
La sentenza è stata emessa pochi minuti fa dalla Corte d’Assise di Palermo presieduta da Sergio Gulotta. E’ stata così accolta la richiesta della Procura generale di Palermo. In aula anche la procuratrice generale Lia Sava, con i Pg Nico Gozzo e Umberto De Giglio.
Durante il processo è emerso che il poliziotto Agostino, che all’epoca era in servizio al Commissariato di San Lorenzo di Palermo raccoglieva informazioni sui latitanti nel territorio del mandamento di Resuttana.
“Un fatto importante da risultare decisivo nella valutazione di quella che deve essere la responsabilità di chi faceva parte di questa compagine criminale”, hanno spiegato le difese di parti civili, durante le arringhe. Non ci sono state repliche, né dalla Procura generale né dalle difese, prima che i giudici entrassero in camera di consiglio.
In passato il boss Nino Madonia era stato giudicato in un procedimento parallelo con rito abbreviato. Adesso sul banco degli imputati Gaetano Scotto, suo stretto collaboratore, per il quale la Procura generale nelle scorse settimane ha chiesto l’ergastolo. Per la difesa di Scotto non si sarebbe trattato di un omicidio di mafia.
Ma il delitto sarebbe stato di ben “altra natura che trae origine da ben altri rapporti”. Elementi che porterebbero “alla assoluta mancanza di prova nei confronti di Scotto Gaetano. Per tali motivi concludo, così come il mio precedente difensore, chiedendo l’assoluzione di Scotto Gaetano per non aver commesso il fatto contestato”, ha detto l’avvocato Giuseppe Scozzola. Oggi la decisione della Corte d’Assise. Ergastolo per Scotto.
Catania
E’ alle corde sul ring con la Procura. Ma il sindaco non vuol dimettersi e comunica al prefetto di Catania la volontà di far controllare il Comune dagli ispettori. Sono sette anni da primo cittadino, «atto per atto» e per «passare al setaccio» il suo operato certo che “non c’è stata alcuna collusione, tolleranza o accondiscendenza con la mafia”.
Il sindaco di Paternò, Antonino Naso,ha ribadito la sua innocenza a Palazzo Alessi, alla presenza della stampa. Indagato dalla Procura distrettuale di Catania per voto di scambio politico mafioso, reato che, secondo l’accusa, sarebbe stato commesso con esponenti del clan Morabito-Rapisarda legato alla “famiglia” Laudani, durante le elezioni comunali del 2022.
«Qualsiasi decisione – ha spiegato il sindaco Naso – l’ho presa sempre ascoltando la città. Non mi nascondo. Ho invitato tutti i consiglieri comunali, opposizione e maggioranza perché tutti siamo a servizio della città. In questo momento particolare ho sentito il calore e ho deciso di metterci la faccia come ho sempre fatto. Perché vivo la mia città e non la rinnegherò mai. Il valore della libertà è incommensurabile, ma ancora più grande è il valore della verità. Vogliamo la verità. Possiamo aprire il comune sotto e sopra, ma vogliamo la verità. Vengano a controllare i conti in banca del sindaco».
Il Tribunale del riesame di Catania, il 30 settembre scorso, ha accolto il ricorso della Procura di Catania contro la decisione del Gip di rigettare la richiesta di emettere un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di cinque indagati nell’operazione Athena, compreso il sindaco Naso, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio assieme ad altri 48 imputati. Il Tribunale ha disposto la sospensione dell’ordinanza agli arresti domiciliari, fino alla decisione della Cassazione.
Le forze israeliane , nel momento dell’anniversario del 7 Ottobre, comunicano di aver “sventato una minaccia immediata, dopo aver individuato i preparativi da parte dell’organizzazione terroristica Hamas di aprire il fuoco su Israele”.
Israele: “Presunto ostaggio morto al festival Nova, il corpo è ancora a Gaza”
Il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che Idan Shtivi, 28 anni, che si credeva fosse tenuto in ostaggio da Hamas, è stato assassinato il 7 ottobre al festival musicale Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza. Idan Shetewi lascia i genitori, Eli e Dalit, tre fratelli e il compagno, Stav.
Il 7 ottobre – raccontano i media israeliani – arrivò la mattina presto al festival Nova per documentare i suoi amici che si esibivano e conducevano workshop. Shtivi partì in macchina con due amici, Lior e Yulia, ma venne blocato dai terroristi sulla strada che andava a nord. Girò quindi la macchina e iniziò a guidare verso sud, ma andò fuori strada.
L’ultima volta che è stato visto è stato in quel luogo, e l’auto è stata ritrovata in seguito, piena di fori di proiettile e sangue. Sono stati trovati i corpi dei suoi amici, mentre Shtivi si era creduto fosse stato preso in ostaggio a Gaza. Si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 persone la cui morte è stata confermata dalle Idf.
Dall’inizio della guerra morti 728 uomini e donne in servizio
Appunti di guerra.Un soldato israeliano di 25 anni è rimasto ucciso nella notte durante un combattimento al confine con il Libano. Altri due soldati sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale. Dall’inizio della guerra, un anno fa, sono morti 728 uomini e donne in servizio, aggiunge l’esercito israeliano.
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha ribadito l’incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele, un cessate il fuoco a Gaza e una risoluzione diplomatica che consenta ai cittadini di tornare sani e salvi alle loro case su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano.
Un tunisino, che pensava di nascondersi sotto un tir rimanendo illeso, per arrivare e sbarcare a Palermo, è finito schiacciato dal pesante automezzo. Tragedia avvenuta ieri sera al porto di Palermo sulla nave Splendid della Gnv partita dal porto di Tunisi de La Guolette. Secondo una ricostruzione sommaria il giovane, che aveva eluso i controlli, è rimasto schiacciato dall’autoarticolato durante le operazioni di manovra.
Si vuol capire adesso come il giovane tunisino sia finito sotto l’autoarticolato ..e come sia sfuggito ai controlli di rito. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di porto.
Martedì 8 ottobre, ore 11 presso la Cavea, il sindaco di Napoli ,Manfredi e le forze del territorio presentano ‘La bella piazza’.
Al via a Napoli il primo progetto di co-gestione pubblico/privata degli spazi pubblici urbani.
Una sperimentazione che parte dagli spazi pubblici dell’Area Nord di Piazza Garibaldi, fortemente voluta dal Sindaco Gaetano Manfredi per rispondere alle diverse esigenze del territorio con soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita garantendo rigenerazione degli spazi, inclusione sociale, sicurezza, proposte culturali con un occhio alla socialità e allo sviluppo economico di un’area che si presenta come una delle porte della città.
Il percorso di sperimentazione parte quindi dall’Area Nord di piazza Garibaldi dove – martedì 8 ottobre 2024, alle ore 11:00, presso la Cavea – il Comune di Napoli e le organizzazioni del civismo attivo presenteranno il progetto denominato la “La bella piazza – rigenerazione partecipata degli spazi pubblici di piazza Garibaldi” sostenuto dalla Fondazione Con il Sud insieme ad una rete di altri enti e fondazioni
Afp
Il conflitto russo-ucraino prosegue senza soste ognuno con la propria strategia e difesa. La Russia avanza nel Donbass e si prepara all’assedio di Pokrovsk, nodo cruciale per l’Ucraina. Le forze di Mosca continuano a progredire, la spinta iniziata la scorsa estate prosegue. I soldati russi, però, presto dovranno fare i conti con un nuovo avversario. E’ in arrivo la Rasputitsa, la stagione delle piogge fra metà ottobre e i primi di novembre che a breve trasformerà le trincee in paludi e impedirà lo spostamento dei mezzi pesanti bloccando le operazioni al fronte.
“Il ritiro delle forze ucraine è stato un passo “assolutamente necessario” per risparmiare altre vittime fra i civili, ha dichiarato il Presidente Volodymir Zelensky. I militari di Kiev, che quest’anno possono contare su unità più preparate per l’inverno e su più munizioni rispetto ai mesi scorsi, stanno combattendo a Selydove, a sud, a venti chilometri da Pokrovsk.
“Se riusciamo a mantenere il controllo su Selydove fino alla stagione delle piogge, possiamo tenere Pokrovsk per tutto l’inverno”, spiegano fonti militari al fronte, . Kiev qualche settimana fa ha spostato la 68esima brigata e la 15esima su questo fronte e la situazione sembra stabilizzata, ma nessuno può dire per quanto. La disponibilità di munizioni è il frutto dell’iniziativa del Presidente ceco, Petr Pavel che è riuscito a far arrivare quasi un milione di proiettili dagli alleati in tutto il mondo.
Ma l’avanzata dei russi è innegabile e ben visibile sulla strada che da Pokrovsk raggiunge Kramatorsk, passando da Dobropillia, dove escavatori costruiscono trincee e decine di denti di drago ammassati su camion sono in attesa di essere dispiegati.
Mosca nelle ultime ore ha bombardato la regione di Donetsk, le località di Stara Mykolayivka e Kreminnaya Balka, dove due persone sono rimaste uccise e altre due ferite, ha denunciato il governatore, Vadym Filashkin. Un altro raid russo contro 14 insediamenti della regione di Kherson ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre 4.
Mosca ha inviato 19 droni contro le regioni di Kiev, Cherkasy, Kirovohrad e Kherson, nove dei quali sono stati abbattuti. Un drone ucraino ha colpito un grande deposito di carburante nella regione russa di Voronezh dove si è sviluppato un vasto incendio.
l Presidente Sergio Mattarella con Fabrice Fries, Presidente EANA e CEO Agence France Press, Giulio Anselmi, Presidente ANSA e Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato, in occasione dell’incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies – EANA)
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri pomeriggio al Quirinale – informa un Comunicato- una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee.
Dopo gli interventi del Presidente dell’ European Alliance of New Agencies, Fabrice Fries, del Presidente dell’ Agenzia di Stampa ANSA, Giulio Anselmi e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alberto Barachini, il Capo dello Stato dopo essersi soffermato sull’informazione obiettiva ed autentica ,ha rivolto un saluto ai presenti.