Israele e Hezbollah, uccidere chiunque senza pietà alcuna – anche donne e bambini – nel sud del Libano alla maniera di Hitler

 

 

Siria e Libano, l'altro fronte: scontri e missili a nord ...

 

 

I combattenti di Hezbollah , nel sud del Libano, hanno colpito un veicolo blindato militare con un missile guidato. Il veicolo ha preso fuoco e i soldati a bordo sono rimasti uccisi e feriti. Non c’è stata al momento alcuna conferma da parte dell’esercito israeliano.

Si apprende dai media che vi sono in corso combattimenti molto aspri in corso ad Aita el Chaeb, Ramiyeh e Qaouzah, nella zona di Bint Jbeil.

Altri quattro soldati dell’Idf sono stati uccisi e altri 58 sono stati feriti da un attacco di droni di Hezbollah contro una base militare vicino a Binyamina, nel centro-nord di Israele. L’attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha dichiarato di aver preso di mira una base di addestramento con uno “sciame di droni” e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.

Mentre è di 19 morti e 7 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano contro la zona di Aitou a maggioranza cristiana nel nord del Libano, nel distretto di Zgharta. E’ la prima volta, dall’inizio del conflitto con Hezbollah un anno fa, che Israele colpisce questa zona.

Idf: “25 razzi Hezbollah da zone vicino Unifil contro Israele in un mese”

”Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf”.           Israele afferma  che ”Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele”.

”I raid mirati dell’Idf sono diretti solo contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono dirette alle postazioni, alle forze o alle infrastrutture Unifil”, chiariscono le Forze di difesa israeliane spiegando che ”giovedì 30 settembre, prima dell’inizio dell’operazione, i rappresentanti dell’Idf hanno presentato una richiesta all’organizzazione di spostare il suo personale lontano dalle postazioni situate entro cinque chilometri dalla Blue Line, poiché questa zona sarebbe diventata una zona di combattimento attiva”.

Inoltre ”le Idf mantengono una comunicazione continua con l’Unifil per evitare, per quanto possibile, qualsiasi danno al personale dell’Unifil nella zona e continueranno a farlo, nonostante la complessità della presenza dell’Unifil all’interno della zona di combattimento”.

Unifil: “L’Italia non prende ordini da nessuno”  Ma occorre una soluzione politica

”La situazione” nel sud del Libano è grave, ma ”la missione resta”. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti , sulla base dell’affermazione del Ministro alla difesa Crosetto “L’Italia non prende ordini da nessuno”, che ha  assicurato che “il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni”.

Certo, ha ribadito, ”la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione” perché ”non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale”. Infine un auspicio: ”Occorre trovare una soluzione politica e diplomatica”.

Intanto continuano gli attacchi da parte di Israele anche su Gaza. E’ di almeno 10 morti e 30 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas.    Si apprende anche  che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini……

Un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, è morto dopo essere stato ferito da schegge su gambe e al petto l’8 ottobre a Jabalia. Lo rende noto l’organizzazione in un comunicato, sottolineando di essere ” inorridita dall’uccisione di un membro del suo staff”.

Colpito un campo tendato che serviva “per pianificare operazioni terroristiche”

E’ di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l’emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

Il portavoce in lingua araba dell’Idf, Avichai Adraee, ha dichiarato che i caccia hanno colpito “terroristi che operavano in un complesso di comando e controllo allestito in un’area che in precedenza era l’ospedale dei Martiri di Al Aqsa”. “I membri di Hamas usavano il complesso dell’ospedale per pianificare ed eseguire operazioni terroristiche”….

Raid anche contro una scuola dove sono state uccise 22 persone

Le autorità di Gaza hanno inoltre dichiarato che un attacco israeliano alla scuola ‘Mufti’ ha ucciso 22 persone, tra cui 15 bambini e donne, e ferito 80 persone. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che l’esercito israeliano “sapeva” che nella scuola “c’erano migliaia di bambini e donne sfollati dalle loro case e i cui quartieri sono stati bombardati”. “Hanno attaccato la scuola nonostante si trovasse in un’area che l’occupazione non ha classificato come zona di combattimento”.

Regione- Webuild, 1823 siciliani hanno risposto alla chiamata delle selezioni – «Chance per giovani e disoccupati»

 

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Palermo,

Sono stati 1.823 i siciliani che hanno risposto alla chiamata di Webuild nei recruiting day organizzati a Palermo e Catania in collaborazione con la Regione Siciliana. Dopo le due giornate nel capoluogo, che hanno registrato un’affluenza record alle selezioni, con 863 candidati di cui 88 studenti, il successo dell’iniziativa è stato replicato anche nella città etnea: al palazzo ex-Ese si sono presentati in 960, di cui 40 studenti.
Entrambe le tappe sono state suddivise in due giornate: la prima aperta a persone con e senza esperienza, inoccupate, in stato di disoccupazione o intenzionate a intraprendere un nuovo percorso nel settore edilizio. L’altra, che ha visto il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale, rivolta ai giovani diplomati degli istituti tecnici e professionali.
«Quest’iniziativa è un atto concreto – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – verso chi cerca un’occupazione, chi vuole migliorare la propria situazione professionale e chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro. Per questo il governo regionale l’ha promossa e supportata. L’auspicio è che il maggior numero possibile di giovani e disoccupati siciliani prosegua nei percorsi formativi avviati da Webuild e possibilmente trovi uno sbocco in uno dei tanti cantieri con i quali il gruppo sta contribuendo all’ammodernamento delle infrastrutture della Sicilia e del nostro Paese».
I recruiting day sono il risultato di un protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre tra il presidente Schifani e l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini. Gli eventi rientrano nell’ambito del programma “Cantiere Lavoro Italia” che ha l’obiettivo di selezionare personale per l’avvio di corsi di formazione pre-assunzione per le figure di operatori da impiegare nei cantieri del Gruppo. In Sicilia la società è impegnata nei lavori per il raddoppio ferroviario della linea ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e per uno dei lotti dell’autostrada Ragusa-Catania.

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della 74°Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

discorso scrivania

 

 

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato all’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro il seguente messaggio:
«Nella Giornata odierna l’Italia rivolge il pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro.
Oggi è un giorno di riflessione, ricordo e di rinnovato impegno.
La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la Repubblica.
Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora.
La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana.
Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità.
Rinnovo oggi la vicinanza della Repubblica alle famiglie di quanti hanno perso un proprio caro a causa di incidenti sul lavoro e un sentito apprezzamento alle attività dell’ANMIL, che da decenni contribuisce a promuovere la cultura della sicurezza, dando voce alle vittime e fornendo sostegno alle loro famiglie in momenti di grande difficoltà.
Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili».

Palermo-Sciacca teatro oggi di un drammatico incidente: tre morti nello scontro fatale e tre bambini in gravi condizioni

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Drammatico incidente stradale sull’autostrada Palermo- Sciacca:   tre persone morte e tre bambini rimasti feriti e trasportati in codice rosso in ospedale a Palermo.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco per estrarre le vittime dalle lamiere. La statale è chiusa al traffico. L’incidente è avvenuto al chilometro 13 della Statale.

Due auto nello scontro mortale, una Mercedes classe C, con a bordo una famiglia tunisina, e una Toyota Rav guidata da un palermitano: un impatto violento che ha distrutto e fatto cappottare una delle vetture. I bambini feriti sono stati trasportati dall’elisoccorso del 118 all’ospedale Di Cristina di Palermo. I vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a estrarre i corpi dagli abitacoli. I rilievi sono eseguiti dai carabinieri.

La Mercedes viaggiava in direzione Palermo. A bordo c’erano una coppia (44 anni lui, 42 lei) e i tre figli di 4, 6 e 8 anni. I coniugi sono morti sul colpo, i bambini sono stati portati in elisoccorso all’ospedale Di Cristina di Palermo e le loro condizioni sono molto gravi. Niente da fare purtroppo neanche per  l’uomo, 51 anni, alla guida dell’altra vettura.

Le vittime dell’incidente sono il palermitano Riccardo Pardi, di 51 anni; i tunisini Walid Moussa, 42 anni, e Zina Koski Moussa, di 44 anni, marito e moglie. Ricoverati all’Ospedale dei Bambini di Palermo i loro tre figli di 4, 6 e 8 anni che versano in gravi condizioni.

Napoli, aperta la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (GIRD) in Consiglio comunale

 

Napoli,

La Presidente del Consiglio Comunale di Napoli, Enza Amato, ha aperto oggi l’incontro inaugurale dell’evento nazionale organizzato in occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri, con un importante intervento durante la sessione dei saluti istituzionali.

L’incontro, promosso dal Corpo Italiano di San Lazzaro, ha come obiettivo la sensibilizzazione sulla riduzione dei disastri e la promozione di una strategia integrata per la salute, nota come One Health, che sottolinea il legame inscindibile tra la salute umana, animale e ambientale. Nel suo intervento, la Presidente Amato ha sottolineato l’importanza di affrontare queste sfide con un approccio interdisciplinare e ha ribadito l’impegno delle istituzioni locali nel sostenere iniziative che mirino alla protezione delle persone e del territorio, alla luce delle crescenti emergenze ambientali.

“Napoli è da sempre attenta a queste tematiche – ha dichiarato la Presidente – e il dialogo tra istituzioni, scienza e società civile è cruciale per costruire una comunità resiliente e consapevole.” L’evento ha visto la partecipazione di esperti di rilievo nei campi della salute e dell’ambiente, che hanno discusso delle implicazioni della questione ambientale e sanitaria, e di progetti innovativi come il “Progetto Rosella”, dedicato alle patologie da impatto ambientale.

Il Presidente Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa per il 23 ottobre 2024

 

Mattarella presiede il Consiglio Supremo di Difesa

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per mercoledì 23 ottobre 2024 alle ore 10.
L’ordine del giorno prevede l’esame dell’evoluzione dei conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, delle iniziative in ambito internazionale ed europeo e dello stato delle missioni militari italiane nella regione mediorientale.

Polizia Municipale di Catania, processo per direttissima agli autori dell’aggressione agli agenti che verbalizzavano la sosta selvaggia e contro un commerciante ieri sera

 

Municipio

Foto Comunicato Comune di Catania

 

L’Amministrazione Comunale di Catania esprime massima solidarietà ai due agenti di Polizia Municipale aggrediti ieri sera nel centro storico, nella piazzetta Sebastiano Addamo, durante lo svolgimento del servizio di pattugliamento notturno del territorio e contrasto alla sosta selvaggia.

Il sindaco Enrico Trantino e l’assessore Alessandro Porto si sono anzitutto sincerati delle condizioni di salute dei due operatori considerato che entrambi hanno avuto comminati sette giorni di prognosi dai medici ospedalieri.

Gli aggressori, titolari di un bar della zona, sono stati prontamente arrestati. Gli stessi autori della violenza, si sono anche scagliati contro un altro commerciante che opera nei pressi che stava riprendendo l’accaduto con uno smartphone.

Domani ci sarà il processo per direttissima considerata la flagranza degli atti di violenza nei confronti di pubblici ufficiali di cui sui si sono resi autori.

“Un fatto molto grave -hanno commentato il sindaco Trantino e l’assessore Porto- che non rimarrà neanche questa volta impunito. Si illude chi pensa che a Catania ci siano zone franche e attuare condotte violente restando impunito, evitando le prevedibili azioni della Giustizia, il fronte istituzionale e della sicurezza cittadino è compatto nel contrasto e la repressione a ogni forma di sopraffazione”.

Promuovere le eccellenze dei territori: fondi della Regione siciliana per sette Comuni palermitani

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Promuovere le eccellenze enogastronomiche e artigianali dei territori della provincia di Palermo attraverso la realizzazione di eventi mirati, da avviare tra ottobre e novembre. È questo l’obiettivo dell’accordo “I prodotti che uniscono il territorio” siglato oggi nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive con i Comuni di Corleone, Altofonte, Caccamo, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello e San Giuseppe Jato.
La Regione Siciliana contribuisce al progetto con lo stanziamento di 140 mila euro, somme che saranno erogate ai sette Comuni, costituitisi in Ambito territoriale sociale (Ats) lo scorso 25 settembre, nel limite massimo di 20 mila euro per ciascun Ente. «L’accordo siglato oggi – afferma l’assessore Edy Tamajo – è una testimonianza concreta dell’impegno della Regione nel promuovere e valorizzare i piccoli Comuni e le loro eccellenze. Vogliamo sostenere comunità locali e prodotti tipici che rappresentano una parte fondamentale del patrimonio siciliano. Grazie alle risorse economiche messe a disposizione dalla Regione, sarà possibile organizzare molte iniziative che daranno maggiore visibilità al nostro territorio, creando nuove opportunità per l’economia locale e, allo stesso tempo, contribuiranno a rafforzare il legame esistente tra le comunità e le loro eccellenze. Si tratta, quindi, di una strategia di valorizzazione dei piccoli territori e del tessuto imprenditoriale locale, con un impatto diretto sull’economia e sulla promozione del made in Sicily».

Economia in Sicilia , approvata manovra da 350 milioni. «Fondi per emergenze e crescita» Il capitolo siccità vale 42 milioni di euro

 

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Palermo,

«Emergenza siccità con investimenti nelle reti idriche e sostegni alle imprese agricole, iniziative a favore delle aziende e dei sistemi produttivi. E ancora, fondi per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori regionali, per le persone con disabilità gravissima, caro voli e comarketing per gli aeroporti minori». Sono queste le principali linee di intervento annunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e contenute nelle variazioni di bilancio deliberate oggi in giunta.
La manovra vale complessivamente 350 milioni di euro che dovranno essere spesi dall’amministrazione regionale entro il 2024: la somma di 250 milioni originariamente prevista è lievemente cresciuta passando a 260 milioni, ai quali si aggiungono economie di bilancio per 90 milioni.
«Uno degli obiettivi principali della manovra – dice il presidente Schifani – è quello di destinare risorse per continuare ad affrontare in maniera decisa e con interventi strutturali le emergenze che stanno colpendo la Sicilia come conseguenza della siccità: dal comparto agricolo alle difficoltà di approvvigionamento idrico dei territori. Con questa legge di variazioni di bilancio, però, punteremo a rafforzare anche il sostegno alla crescita economica con provvedimenti in favore del tessuto produttivo, mirando all’aumento dell’occupazione. Abbiamo, inoltre, previsto misure per continuare a contrastare il caro-voli, per supportare i Comuni e per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani».
Il capitolo siccità vale circa 42 milioni di euro stanziati per gli interventi della Protezione civile e per alcune opere di manutenzione straordinaria e ripristino nel settore agricolo. Ulteriori 14,2 milioni, all’interno del capitolo per gli investimenti nelle reti idriche, serviranno per le nuove condotte idriche di Agrigento e Caltanissetta. Collegati alla stessa emergenza anche gli stanziamenti a favore degli agricoltori: 18,9 milioni di euro con i quali si interverrà aumentando le disponibilità di bilancio per il bonus fieno, gli indennizzi per il mancato raccolto del settore cerealicolo, l’abbattimento dei canoni dei consorzi di bonifica e il sostegno agli apicoltori.
Previsto anche un fondo di progettazione per i Consorzi di bonifica e la manutenzione del sistema meteorologico regionale. Trenta milioni di euro sono affidati all’Irfis FinSicilia per agevolare le aggregazioni tra imprese e per favorire gli investimenti nell’ambito dei diversi settori del Fondo Sicilia. Un ulteriore plafond di 4 milioni viene destinato, accogliendo una proposta della Commissione parlamentare Antimafia, all’erogazione di finanziamenti agevolati a tasso zero alle imprese soggette all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale. Con l’aumento delle risorse per la misura del caro voli per 7,2 milioni, la Regione garantisce non solo che l’intervento prosegua fino a fine anno, così comprendendo il periodo delle festività natalizie, ma, soprattutto, che il contributo per i residenti sia elevato dal 25 al 30 per cento del costo del biglietto per tutte le tratte italiane.
A favore dei Comuni, il governo stanzia circa 15 milioni nel settore della depurazione per la bonifica delle discariche, per i ristori dovuti all’emergenza della cenere vulcanica e per il trasferimento della gestione delle infrastrutture delle aree per lo sviluppo industriale. Rimpinguati i capitoli per le persone con disabilità gravissima (12 milioni), per gli oneri contrattuali dei dipendenti regionali (31 milioni) e coperte le spese obbligatorie per garantire il trasporto pubblico su gomma (19 milioni) e il trasporto marittimo verso le isole minori (10 milioni).
«Il disegno di legge – spiega l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – è il frutto di un complesso bilanciamento tra le più importanti priorità. Abbiamo mantenuto l’impegno del governo di fronteggiare con il massimo sforzo la crisi idrica destinando il 19% delle risorse a interventi legati all’emergenza siccità e un ulteriore 12% per reti idriche, depurazione e rifiuti. È confermato anche il particolare sostegno allo sviluppo delle imprese con l’attesa misura da 30 milioni per le aggregazioni, che verrà erogata attraverso l’Irfis, la quale, cumulata con altri interventi, incide per il 28% della manovra, di cui il 9% per le imprese agricole. Siamo, inoltre, riusciti nell’importante obiettivo di focalizzare gli interventi su spese di investimento che incidono per il 97% del totale delle spese discrezionali contenute nella manovra».

Quattro misure cautelari in carcere per associazione mafiosa e “controllo” delle “piazze di spaccio”

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Archivi -Sud Libertà

 Palermo –
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni personali e porto abusivo di armi da fuoco.
Il provvedimento, emesso dall’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è frutto delle risultanze di una complessa attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo tra il febbraio 2022 e dicembre 2023, che hanno riscontrato a pieno le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Le investigazioni che vanno a corroborare le risultanze emerse nell’attività che aveva portato alle misure cautelari eseguite nel luglio 2022 nell’ambito della cosiddetta – operazione “Vento”, hanno consentito di delineare gli assetti interni e le attività criminali del mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova, facendo emergere la pericolosità dei personaggi che per suo conto svolgono le attività criminali. Ai destinatari dell’odierno provvedimento viene contestato di aver preso parte a un’associazione che per conto della compagine mafiosa controllava le “piazze di spaccio”, ricorrendo sovente ad atti di violenza e d’intimidazione, anche con l’uso di armi imponendo a chi operava nel commercio al dettaglio, l’acquisto dello stupefacente (prevalentemente cocaina) ad un costo prestabilito (più alto del prezzo di mercato), nonché il pagamento di una somma sui ricavi delle vendite.
L’indole violenta degli indagati emerge in diverse circostanze, e tra queste rilevano un pestaggio commesso ai danni di un uomo nel quartiere Zisa, avvenuto in pieno giorno e a volto scoperto nonché le pesanti minacce esercitate nei confronti di alcuni pusher, sparando nell’occasione contro un muro un colpo di arma da fuoco a scopo intimidatorio, per imporre le regole del sodalizio mafioso in materia di traffico di stupefacenti.
Nel corso delle attività pertanto oltre ai significativi quantitativi di stupefacenti imposti sulle piazze di spaccio emergeva una costante presenza di armi. Durante le perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria, sono state arrestate altre due persone, una donna e un uomo, trovate in possesso di più di mezzo chilo tra hashish e cocaina oltre a un’ingente quantità di denaro in contante.
L’operazione di oggi è il frutto della costante azione di contrasto a cosa nostra, condotta dal Comando Provinciale di Palermo, in coordinazione con la Procura della Repubblica, attraverso l’incessante azione di controllo del territorio e la capillare presenza in città e in provincia. È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.