“Belliniana”: dal 14 settembre 17 appuntamenti per celebrare il compositore Nel programma anche i lavori di compositori coevi

 

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Catania

Per il quarto anno consecutivo la Regione Siciliana celebra il genio di Vincenzo Bellini con una prestigiosa rassegna promossa dall’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo, dal titolo “Belliniana-Omaggio al Cigno di Catania” che si svolgerà dal 14 al 28 settembre, tra il capoluogo etneo e Messina. Quindici giorni di musica, teatro, danza e conversazioni e diciassette appuntamenti a ingresso gratuito in onore del grande compositore romantico siciliano considerato tra i massimi esponenti del mondo dell’opera insieme a Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini.

«Una straordinaria iniziativa che consolida sempre di più la forte sinergia tra le diverse istituzioni coinvolte – dice l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata – e che, oltre a rendere costantemente vivo l’omaggio al compositore Vincenzo Bellini, punta a un’offerta culturale completa, integrata e coerente con la visione della programmazione del governo regionale. Il ricco calendario di eventi in programma che vede, tra l’altro, oltre alla musica, generi artistici di variegata natura, contribuirà certamente ad appassionare la vasta platea di spettatori e di turisti presenti nel nostro territorio. Nell’attesa di partecipare ai tanti appuntamenti artistici e culturali, desidero manifestare il mio più vivo apprezzamento a tutti coloro che hanno condiviso ogni sforzo finalizzato ad assicurare la migliore riuscita della rassegna». 

Su www. belliniana.it  è possibile richiedere i biglietti gratuiti che garantiscono il posto a sedere per gli appuntamenti a Villa Bellini, Teatro Sangiorgi, Teatro Bellini, a Catania, e Teatro Vittorio Emanuele, a Messina, oppure accedere alle liste d’attesa per gli appuntamenti “sold out”. Nelle serate di spettacolo sarà poi possibile recarsi direttamente nei diversi luoghi per accedere agli eventuali posti non prenotati, fino ad esaurimento della disponibilità. Le attività in programma al Palazzo della Cultura (ex Platamone), alla Basilica Cattedrale di Sant’Agata e al foyer del Teatro Bellini, a Catania, sono invece a ingresso libero senza prenotazione, sempre fino a esaurimento dei posti disponibili.

«La Belliniana – sottolinea la coordinatrice artistica Gianna Fratta – sulla scia delle manifestazioni dedicate a Bellini cui la Regione Siciliana e l’assessorato al Turismo, allo sport e allo spettacolo hanno sempre riservato la massima attenzione, vuole essere un grande contenitore culturale intitolato al Cigno catanese, pronto ad accogliere artisticamente non solo la musica di Bellini, che rappresenta il fulcro della programmazione, ma anche i lavori di compositori coevi, dando slancio contestualmente a composizioni contemporanee a lui dedicate o ispirate. Non solo musica, alla Belliniana anche teatro, danza, conversazioni, incontri. Nell’ottica di una concreta diffusione dell’opera di Bellini anche presso le giovani generazioni, ecco che la rassegna spazia sia all’interno dei linguaggi artistici, sia all’interno dei generi e delle forme: dalla musica classica al jazz, dall’opera ai galà, dai recital ai programmi sinfonici, dalla musica sacra a quella popolare, per una kermesse che diventa strategica occasione di promozione artistica e culturale sotto il segno del Cigno di Catania».

Le pagine di Bellini naturalmente animano i programmi di tutti gli appuntamenti in calendario, tra concerti lirico-sinfonici, cameristici, spettacoli in cui la musica si unisce al teatro di parola, a quello di figura, alla danza, al jazz, senza dimenticare alcuni momenti di approfondimento, conversazioni e una mostra per riscoprire i tesori dell’archivio del Teatro Bellini di Catania dove, lunedì 23 settembre, è in programma l’esecuzione in forma di concerto di un titolo operistico raro come La straniera diretta da Fabrizio Maria Carminati (che seguirà l’edizione critica di Ricordi a cura di Marco Uvietta) e un cast di rilievo internazionale che vanta nei ruoli principali Jessica Pratt, Aya Wakizono, Valerio Borgioni e Franco Vassallo.

Incentrato sulla voce anche l’appuntamento inaugurale: sabato 14 settembre, alla Villa Bellini di Catania, concerto con il soprano Desirée Rancatore, il tenore Vittorio Grigolo – celebri interpreti noti in tutto il mondo – e l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianluca Marcianò; il programma, intitolato Le melodie infinite, comprende pagine operistiche celebri di Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini, Jules Massenet e Georges Bizet. Giovedì 19 settembre, Villa Bellini sarà sede di un secondo concerto lirico-sinfonico con protagoniste altre due voci di fama internazionale come il soprano Marina Monzó e il tenore Francesco Demuro, dirette questa volta da Alessandro Cadario con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania che interpreteranno un’antologia di famose pagine d’opera del compositore catanese e anche di Richard Wagner, Gaetano Donizetti e Giacomo Puccini. A quest’ultimo, del quale si ricordano nel 2024 i cento anni dalla morte, è dedicata domenica 22 settembre al Teatro Sangiorgi la pièce di teatro e musica Vissi d’arte, vissi d’amore su testo di Bruno Torrini e Riccardo Viagrande, con Marianna Cappellani (soprano), l’attore Bruno Torrisi e il pianista Ruben Micieli.

 

 

Tre gli appuntamenti ideati insieme all’Università di Catania, tornano al Teatro Sangiorgi le conversazioni Un Bellini, s’il vous plaît! domenica 15 e mercoledì 25 settembre dedicate, la prima, ai Puritani con Candida Billie Mantica (Università di Pavia-Cremona) e, la seconda, a vocalità e ruoli “en travesti” nel melodramma italiano di primo Ottocento con Daniele Carnini (Fondazione Rossini di Pesaro). Quindi lunedì 23 settembre nel foyer del Teatro Bellini Straniera reloaded. Retrospettiva multimediale degli allestimenti della Straniera al Teatro Massimo Bellini a cura di Maria Rosa De Luca, Giuseppe Montemagno e Graziella Seminara, con la ricerca iconografica di Marco Impallomeni e la collaborazione del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania.

Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, domenica 15 settembre, andrà in scena DiNcAnToPassi di danza sull’opera belliniana: omaggio al belcanto, coreografia e regia video sono di Massimiliano Volpini, concept di Luciano Carratoni; arrangiatore delle musiche belliniane è Roberto Molinelli, impegnato anche sul podio dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Protagonisti in palcoscenico “Le DIV4S Italian Sopranos” e il Balletto di Roma.

Ampio spazio a una serie di concerti che presentano, come nel caso dello spettacolo di danza, anche alcune trascrizioni delle pagine del compositore catanese, realizzate in epoche diverse e per differenti organici strumentali, o ancora pagine sinfoniche originali oppure composizioni a lui ispirate. È il caso, martedì 17 settembre al Palazzo della Cultura (ex Platamone), Corte Mariella Lo Giudice, del concerto dell’Orchestra del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania diretta da Giovanni Ferrauto che, accanto a Bellini, eseguirà in prima assoluta Echi di Sicilia: Bellini e la sua terra di e con il clarinettista Giovanni Nicosia e sempre in prima La luna, il sol, le stelle di Andrea Amici e Bellini reloaded. Reperti d’archeologia futuribile dello stesso Ferrauto. Venerdì 20 settembre a Villa Bellini, il concerto della Massimo Youth Orchestra – organico giovanile della Fondazione Teatro Massimo di Palermo – diretta da Michele De Luca che proporrà una serie di pagine belliniane tra cui il Concerto per oboe e orchestra in mi bemolle maggiore con Carmelo Ruggeri e poi il Vorspiel da Parsifal e l’Overture dall’opera Das Liebesverbot oder Die Novize von Palermo di Richard Wagner, compositore che ammirava molto il Cigno di Catania. Ispirazione Bellini è quindi il titolo del concerto di martedì 24 settembre di nuovo al Palazzo della Cultura (ex Platamone), Corte Mariella Lo Giudice, dell’Orchestra di Fiati del Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina diretta da Lorenzo Della Fonte che presenterà una serie di celebri pagine trascritte per questo organico tra cui la Sinfonia da I Capuleti e i Montecchi, la Fantasia sulla Sonnambula per clarinetto solo di Ernesto Cavallini (solista Francesco Manuli), una rilettura della Madama Butterfly di Puccini e della Strada di Nino Rota. Si guarda alla Musica strumentale dei Catanesi coevi del Cigno nel concerto di lunedì 16 settembre al Teatro Sangiorgi protagonista il Quartetto di Catania (Augusto Vismara e Marcello Spina violini, Gaetano Adorno viola, Alessandro Longo violoncello) che eseguirà il Quartetto n. 1 in do maggiore di Salvatore Pappalardo e il Quartetto n. 2 in do maggiore di Giovanni Pacini.

Sarà una prima assoluta mercoledì 18 settembre alla Villa Bellini lo spettacolo Bellini – Paganini: un dialogo (im)possibile su testo di Giampiero Mancini in cui la musica del Cigno di Catania e quella del virtuoso dell’archetto sono rilette anche in chiave jazz da Stefano Di Battista con il suo Quartetto, la voce di Nicky Nicolai, la partecipazione degli attori Vincenzo De Michele e Giampiero Mancini, il violinista Ettore Pellegrino e Roberto Molinelli sul podio dell’Orchestra del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina.

Spazio a uno spettacolo con e per i più piccoli, sabato 21 settembre al Teatro Sangiorgi, dove andranno in scena le Baruffe Belliniane – tre favolette d’incanti e sentimenti di e con Lina Maria Ugolini con le musiche di Vincenzo Bellini e Luciano Maria Serra e le illustrazioni realizzate dal vivo da Alfredo Guglielmino autore anche delle figure di Cartura; Orchestra e Coro sono quelle giovanissime di Musicainsieme a Librino dirette dal compositore Luciano Maria Serra e con Alessandra Toscano maestra del coro.

Due, infine, le occasioni di ricorrenza istituzionale: lunedì 23 settembre alle ore 10.30, nella Basilica Cattedrale di Sant’Agata, sarà celebrata una Messa in onore di Vincenzo Bellini con il Coro del Teatro Massimo Bellini diretto da Luigi Petrozziello. Quindi per la conclusione del festival sabato 28 settembre, al Teatro Massimo Bellini, Concerto di gala per Vincenzo Bellini e per il 2753° anno della fondazione della Città di Catania; sul podio dell’Orchestra del teatro catanese Salvatore Percacciolo impegnato in un programma con pagine di Bellini, Pacini, Wagner, Puccini (con la partecipazione anche del Coro del Teatro) ma anche tre prime esecuzioni celebrative di Marco Taralli (Figlia del fuoco, testo di Emanuela Abbadessa), Giovanni Ferrauto (“Kore” e “Dioniso” da Dioniso in Sicilia su libretto di Paolo Cipolla) e Joe Schittino Giufà (un Till Eulenspiegel siciliano); le illustrazioni di Gitrop accompagneranno alcuni dei brani in programma.

“Belliniana” (rassegna precedentemente chiamata “Bellini International Context”) è un’iniziativa direttamente promossa e organizzata dall’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali dell’Isola: Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Teatro di Messina, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Università degli Studi di Catania, Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania, Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina e l’Arcidiocesi di Catania. Fondamentale la collaborazione con le Città di Catania, Palermo e Messina.

 

Reggio Calabria: scoperta dai Carabinieri maxi discarica di rifiuti

 

Abbandono rifiuti, reato e quali sono le sanzioni

Archivi -Sud Libertà

 Reggio Calabria – San Ferdinando 

Nuovo duro colpo contro l’abbandono illecito di rifiuti: i Carabinieri di San Ferdinando hanno scoperto e sequestrato una discarica abusiva di dimensioni notevoli nell’ambito di un’operazione volta a contrastare il degrado ambientale nel territorio.

L’area sequestrata, estesa quanto cinque campi da calcio, contiene rifiuti di ogni genere, tra cui amianto, materiali edili, plastica, ferro, legno, vetro, ceramica e rifiuti speciali derivanti da attrezzature domestiche. Il sito, di gran lunga più esteso rispetto alla discarica scoperta di recente nel centro cittadino (circa 150 metri quadrati), ospitava anche un camioncino abbandonato.

Grazie all’intervento dei Carabinieri, l’intera zona è stata sottoposta a sequestro, interrompendo l’accumulo incontrollato di materiali potenzialmente pericolosi. Le indagini per risalire al proprietario del terreno e del veicolo sono tuttora in corso.

Gli investigatori puntano a identificare chi ha consentito che nell’area si accumulasse una quantità così rilevante di rifiuti che rappresenta una minaccia per la salute pubblica e per l’ambiente di San Ferdinando. La scoperta di questa discarica e il sequestro che ne è seguito dimostrano la determinazione dei Carabinieri di tutto il Comando Provinciale di Reggio Calabria nel contrastare con decisione l’abbandono illecito di rifiuti, un fenomeno che continua a rappresentare una sfida costante per il territorio.

I militari dell’Arma stanno agendo con pervasività e fermezza per prevenire e reprimere questi episodi proteggendo l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso un monitoraggio continuo e interventi mirati.

La Giustizia presenta il conto a Cosa nostra: Calvaruso, il Capo di Pagliarelli, riporta una condanna a oltre 18 anni, Caruso dodici anni, Costa dovrà scontare oltre 10 anni in carcere

Palermo,

Siamo  alla resa dei conti con la Giustizia. E sono abbastanza pesanti per i boss di Cosa nostra.  Il boss di Pagliarelli a Palermo, Giuseppe Calvaruso, è stato condannato a 18 anni e sei mesi di carcere, dopo l’assoluzione in primo grado, per traffico di droga.

La Corte di appello di Palermo ha confermato la ricostruzione dei Pm e ha condannato anche Giovanni Caruso, che ha avuto 12 anni; Angelo Costa, 10 anni, 10 mesi e 20 giorni (in primo grado aveva avuto 12 anni), Francesco Duecento, 6 anni e 8 mesi (ne aveva avuto 10).

Il boss Giuseppe Calvaruso

Confermate le assoluzione della moglie di Calvaruso, Rosa Rita Catalano, e di Barbara Vilardo. Nell’agosto scorso Calvaruso è stato coinvolto in un’operazione antiriciclaggio tra Italia e Brasile.

Napoli, ordinanze sindacali per lo sgombero di oltre 50 alloggi comunali delle “Vele di Scampia”

 

Vela di Scampia (Fotogramma/Ipa)

Nel fotogramma, le Vele di Scampia

 

Napoli,

Sgombero immediato di oltre 50 alloggi comunali delle Vele di Scampia. E’ quanto previsto dalle due ordinanze, firmate ieri dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Questo “in relazione alle attuali condizioni d’uso delle rampe di accesso alle unità abitative della Vela Gialla e Rossa”.

Lo sgombero delle persone presenti è dovuto a “motivi urgenti e di sicurezza pubblica al fine di scongiurare qualsiasi rischio per la pubblica e privata incolumità” e sarà a cura della Polizia Locale.

Da oggi ci saranno i servizi sociali a incontrare le famiglie per istruire la pratica così che anche loro potranno accedere al contributo economico di autonoma sistemazione, deciso dal Governo dopo la discussione e le richieste col sindaco e la mediazione con la Prefettura.

Gaza, raid Israele su Khan Younis.Strage di persone

Khan Younis, Gaza - Fotogramma /Ipa

 

 

Un attacco israeliano avvenuto nella notte contro una zona umanitaria nei pressi di Khan Younis, creata per dare rifugio agli sfollati nel sud di Gaza, ha provocato una strage di persone Almeno 40 si afferma da più parti.. 

Secondo la Protezione civile di Gaza, nell’attacco sarebbero rimaste ferite anche oltre 60 persone, con i soccorritori che starebbero affrontando “grandi difficoltà” nel recuperare le vittime – molte delle quali si ritiene dormissero al momento degli attacchi – a causa della mancanza di risorse e “dell’assenza di una fonte di luce”.

L’attacco ha colpito Al-Mawasi, una regione costiera vicino a Khan Younis dove sono fuggiti decine di migliaia di palestinesi sfollati, molti dei quali vivono nelle tende in un’area con scarse infrastrutture, scarso accesso a rifugi o aiuti umanitari spiega la Cnn.

Secondo le Forze di Difesa Israeliane, l’attacco ha “colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo incorporato all’interno dell’area umanitaria”, ma l’organizzazione palestinese ha negato di aver schierato combattenti nella zona. .

Hamas ha quindi affermato che “decine di civili disarmati, la maggior parte dei quali erano bambini e donne” sono stati uccisi nell’attacco. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal, ha detto inoltre che i palestinesi della zona non sono stati avvertiti in anticipo dell’attacco.

Tragedia familiare a Gela. Con un coltello uccide la madre e si consegna alla polizia. L’assassino -si scopre – soffre di precario stato di salute mentale

 

Gela,

Tragedia familiare  a Gela. Con un  coltello uccide la madre e si consegna alla polizia   In caserma Filippo Tinnirello, 43 anni, primogenito  racconta il delitto e spiega che in casa erano erano frequenti in casa le liti tra Francesca Ferrigno, 62 anni  .

L’uomo, stravolto, è uscito di casa e a piedi si è diretto al vicino commissariato di polizia. . Nel frattempo i carabinieri del Reparto territoriale di Gela, che indagano sul fatto, allertati dai vicini di casa, erano già arrivati in via Vitali, nel quartiere Cantina Sociale, nella casa dove i due abitavano.

Secondo quanto è stato ricostruito, l’uomo ha ucciso la madre con due coltellate, una al ventre e una alla gola. Fendenti che si sono rivelati fatali. Quando le forze dell’ordine e il 118 sono arrivati nella casa di via Vitali la donna era già morta.

 

Chi era Tinnirello ?  Disoccupato e con precedenti penali per droga, era seguito dal Dipartimento di salute mentale per i suoi problemi di tossicodipendenza. Il movente del delitto sarebbe proprio da ricercare nel precario stato di salute mentale dell’uomo. Probabilmente la droga ha portato l’assassino ad un punto tale di  essere ormai incapace di ragionare o riflettere. A quanto pare tra madre e figlio i litigi erano continui e avvenivano per qualsiasi motivo. Nella notte Tinnirello è stato interrogato a lungo dai carabinieri che conducono le indagini. L’arma con cui è stata uccisa la donna è stata sequestrata.

Addio a Maria Mattarella, «Esempio d’amore, di professionalità, garbo e gentilezza, per le istituzioni e i siciliani»

 

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«A nome personale e dell’intera Regione Siciliana esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa del segretario generale della Presidenza della Regione Maria Mattarella. In questo momento di dolore, desidero rivolgere un pensiero affettuoso ai suoi figli, Giovanni e Piersanti e a tutti i suoi familiari, a cui va il nostro sincero abbraccio». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Maria Mattarella con il fratello Bernardo e lo zio Sergio Mattarella in una foto del 6 gennaio 2010 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Mattarella, 62 anni, avvocato, ebbe l’incarico di  segretaria generale della Regione siciliana, figlia dell’ex Presidente della Regione, Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 .

Lascia due figli, Giovanni e Piersanti. Aveva una malattia incurabile.

Sposata con Alessandro Argiroffi, docente universitario di Filosofia del Diritto, morto prematuramente nel 2015. Ex capo legislativo della Regione, era stata battezzata dallo zio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato è da ieri a Palermo.

Era in auto quando uccisero il padre. Quando fu assassinato dalla mafia il 6 gennaio del 1980 Piersanti Mattarella era alla guida della propria Fiat 132 e stava per recarsi a messa insieme alla moglie Irma Chiazzese, al suo fianco, alla suocera e alla figlia Maria, allora 18enne, sedute sul sedile posteriore. Un killer  uccise il presidente della Regione siciliana con colpi di rivoltella calibro 38 attraverso il finestrino dell’automobile, che venne frantumato. Tra i primi a soccorrerlo ci fu il fratello Sergio, che lo prese tra le sue braccia.

Ad aprile del 2017 il governo regionale presieduto da Rosario Crocetta aveva nominato Maria Mattarella avvocato generale della Presidenza della Regione siciliana.   Successivamente venne nominata  segretario generale della Regione . Laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti nel 1986, avvocato dal 1995, era stata assunta alla Regione dal 1993 dove aveva sempre fatto parte dell’ufficio legislativo e legale che ha guidato fino al nuovo incarico.

 

«L’avvocato Mattarella – afferma  il presidente della Regione Sicilia – è stata un esempio straordinario di professionalità, garbo e dedizione al lavoro. Il suo ruolo di segretario generale della Regione è stato caratterizzato da una profonda competenza e da un impegno ineguagliabile. La sua dolcezza d’animo e la serenità, che riusciva a trasmettere nonostante le difficoltà della vita, resteranno impresse nei nostri cuori. Maria Mattarella ha servito fino all’ultimo con dignità e dedizione la nostra terra, lasciando una testimonianza esemplare di amore per le istituzioni e per la comunità siciliana. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore, ricordandola con affetto e ammirazione». Il presidente della Regione ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere a Palazzo d’Orléans e ha annullato tutti gli impegni pubblici.

 

CORDOGLIO   DI  SUD  LIBERTA’

 

SUD LIBERTA’ E IL DIRETTORE RAFFAELE LANZA  RIVOLGONO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ON SERGIO MATTARELLA LE PIU’ SENTITE CONDOGLIANZE PER LA SCOMPARSA DELLA NIPOTE MARIA Ai familiari desideriamo  esprimere  il cordoglio della Ns testata giornalistica che ha sempre seguito l’attività del Presidente della Repubblica.

Ragusa, omicidio al culmine di una rissa. Filmati di videosorveglianza e testimonianze consentono ai Carabinieri di arrestare tre persone

 

Maxi rissa a Gallarate, i giovani si sono organizzati sui social e sono  arrivati con mazze, catene e pietre: denunciato un 18enne - Open

Archivi -Sud Libertà

 Ragusa – Santa Croce Camerina (RG),

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 3 cittadini di origine tunisina, emesso nella giornata odierna dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale ibleo, che ha coordinato sul posto una rapida e complessa attività d’indagine avviata a seguito dell’omicidio di un connazionale 21enne al culmine di una violenta rissa nella zona centrale di Santa Croce Camerina, nella serata di sabato 7 settembre.

Una dozzina i soggetti a vario titolo coinvolti negli scontri ed in relazione ai quali proseguono le indagini finalizzate a definire le esatte responsabilità di ognuno.

L’identificazione dei tre fermati, due fratelli di 22 e 25 anni ed un terzo soggetto 28enne, è stata possibile grazie alle attività d’indagine effettuate nell’immediatezza dai Carabinieri, allertati dalla Polizia Municipale camarinense che ha fornito un fattivo contributo.

In particolare, l’acquisizione di alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza, suffragati da testimonianze circostanziate dei fatti e dai rilievi tecnici espletati dal personale specializzato del Nucleo Investigativo, hanno permesso di ricostruire minuziosamente ed in tempi brevissimi la dinamica e lo sviluppo del tragico episodio delittuoso.

Da quanto finora emerso, la giovane vittima, raggiunta da un fendente al petto nel corso della rissa e deceduta pochi secondi dopo, avrebbe avuto una colluttazione con i due fratelli fermati, a loro volta successivamente aggrediti dal 28enne.

Un 36 enne, infine, è stato trasportato all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Ragusa per delle ferite lacero contuse al capo apparse inizialmente piuttosto serie; medicato dai sanitari è stato però dimesso poche ore dopo con una prognosi di dieci giorni.

Lettere -email al direttore Raffaele Lanza di Sud Libertà “Sono estraneo ai fatti, assolto pienamente, cancellate il mio nome…”

Riceviamo e pubblichiamo:

La legge “Cartabia” tra pene sostitutive e sorveglianza. Il giudice di  cognizione diventa finalmente (ma solo se vuole) giudice della pena, oltre  che del fatto-reato di Giovanni Maria Pavarin - www.giustiziainsieme.it

Spett.Ufficio,

la presente comunicazione è riferita al Vostro articolo, denominato “OPERAZIONE FAKE CREDIT: LA “MENTE ANTONIO PALADINO, REATI TRIBUTARI E INDEBITE COMPENSAZIONI”  pubblicata sulla Vostra Testata on line in data 10 Luglio 2020  raggiungibile sul seguente link:  (omissis)  –

L’articolo in questione afferisce al procedimento penale n. 6218/2019 R.G.N.R. conseguente all’indagine  “Fake Credit” che ha portato all’arresto di decine di imprenditori e professionisti in tutto il territorio italiano , compreso il sottoscritto che in data 10.7.2023 è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari come da Voi stessi riportato.

Poichè il sottoscritto Dott.D.N. ha ottenuto la completa archiviazione e cancellazione totale di ogni posizione accusatoria, ai sensi degli artt. 409-411 c.p.p. in data 11/9/2023 (peraltro in soli due mesi -agosto compreso- dagli avvenuti arresti domiciliari) riuscendo a dimostrare la completa estraneità ai fatti e poichè la professione del sottoscritto, ossia quella di Dottore commercialista, è una professione  che richiede anche onorabilità oltre che perizia professionale, Vi invitiamo a rimuovere completamente le informazioni e/o le immagini che riguardano il Sottoscritto: questa cagionano già da diverso tempo  un danno ingiusto all’immagine e alla dignità professionale del sottoscritto e possono essere oggetto di richiesta risarcitoria nei Vostri confronti.

Per Vostra maggiore utilità, si allega provvedimento di archiviazione  In attesa di Vostro cortese riscontro, si porgono cordiali Saluti

 

Risponde Raffaele Lanza, direttore di Sud Libertà

 

E’ Vostro diritto  – diciamo  subito al professionista che, per ovvi motivi,  abbiamo indicato solo con le iniziali – richiedere l’oscuramento o cancellazione del nominativo dalla vicenda giudiziaria che Vi ha coinvolti vs malgrado.    La fonte europea, sul punto determina il diritto soggettivo di ogni cittadino europeo alla cancellazione dei propri dati dagli archivi di ogni titolare del trattamento, a condizioni date.

La problematica, in linea teorica, non sussisterebbe, se non fosse per la pervasività degli archivi informatici e per la pervasività della cronaca giudiziaria nei media tradizionali e online.

Ciascuno, infatti, può chiedere -e ottenere, ragionevolmente- la rimozione dei propri dati al titolare del trattamento in un quotidiano on line , ma non per questo il suo nome – è il mio modesto pensiero -verrà “cancellato” dai motori di ricerca e dai risultati eventualmente  ad esso associati, come, per esempio, articoli o servizi giornalistici.

La giurisprudenza della Cassazione e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea hanno stabilito che, di regola, non è possibile invitare le testate giornalistiche alla  rimozione degli articoli collegati a un nome.

L’unica soluzione percorribile, gentile professionista estraneo ai fatti giudiziari,  è la deindicizzazione della notizia (Nominativo n.d.r.) dai motori di ricerca: in altri termini, un “ordine” dato ai motori di ricerca di non “mostrare” più i risultati di cui l’interessato ha chiesto l’oscuramento.

 

L’emendamento trasfuso nell’articolo 1, comma 25, della legge 134 del 2021 , a sua volta, ha portato al testo dell’articolo 64 ter delle Norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale. 

Peccato che i Signori   Presidenti dei tribunali compreso quello di Catania non dispongano, una volta avvenuta l’archiviazione degli interessati, ad un Ufficio stampa interno agli uffici giudiziari di inviare il decreto di assoluzione alle testate on line che hanno pubblicato gli articoli -comunicati delle forze dell’Ordine.  Prima o poi forse ci arriveremo , ringrazio il professionista per l’opportunità che ci dà di averlo segnalato   Chissà, un sasso nell’oceano. 

Letto il decreto di archiviazione, da parte mia ho trasmesso il  messaggio e la sua istanza alla Redazione che procederà oggi stesso all’oscuramento e cancellazione del Suo nominativo… La Saluto”

 

 

 

 

LA FINE DEL MINISTRO ALLA CULTURA SANGIULIANO -CHE RAGGIRATO(INGENUAMENTE) DA BOCCIA, RICORDA QUELLA DELLA STORIA DI SANSONE E DALILA

 

 

 

 

di  Raffaele   Lanza

 

Questa storia mi fa venire in mente la leggenda di Sansone che comincia con una violazione della legge di Dio..  Il personaggio biblico si innamorò di una ragazza filistea contro il parere dei proprie genitori .Quando incontrò Dalila, e lei lo pregò di rivelarle il segreto della sua forza, egli violò la parte finale della legge dei nazirei

  Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano, a dieci giorni dallo scandalo emerso per l’incarico di consigliera dei grandi eventi promesso e mai formalizzato al ministero della Cultura   La prima figura, da porre in luce, è una donna molto bella ed attraente.

Le affermazioni della Boccia : “Lui meritava quel posto, è una persona molto competente.  È anche una brava persona, si è trovato in un situazione che non ha saputo gestire, e mi dispiace”, ha poi aggiunto Boccia, seconda la quale Sangiuliano poteva non dimettersi: “Poteva non farlo dicendo la verità dall’inizio”. ù

Boccia ha ribadito il desiderio delle scuse: “Io voglio le scuse dall’uomo, per me e la mia famiglia. Mi ci ha messo lui in pubblica piazza. Fino a pochi giorni fa la mia vita era fantastica, ora non è proprio semplice”

Apprendiamo che il  caso Boccia viene fuori alla luce  a fine agosto, quando la 41enne di Pompei ringrazia pubblicamente via social il ministro Sangiuliano dell’incarico di consigliera per i grandi eventi del ministero della Cultura.

Un incarico che il dicastero smentisce. L’operazione di smentita però si rivela artificiosa,scomposta. E mentre nel palazzo del Collegio Romano tutti si affrettano a prendere le distanze da Boccia, dicendo di non conoscerla o di non sapere, Boccia fa sapere di aver inviato tante email ufficiali, di essere in possesso di biglietti di viaggio, foto nel seguito del ministro Sangiuliano durante un sopralluogo a Pompei in vista dell’organizzazione del G7 della Cultura, video girati con un paio di smart glass dentro la Camera dei deputati.

La moglie di Sangiuliano chiedeva di strappare la nomina

Io non sarei qui se il ministro avesse detto la verità dal primo momento – ha detto Boccia -. Io ho solo rettificato le bugie del ministro. Io non spiavo il ministro, io lavoravo con il ministro”.

Boccia ha detto che lei e Sangiuliano si sono sentiti di continuo in questi giorni, fin dopo il primo incontro con Meloni.

. “Il ministro è diretto da una squadra”, ha aggiunto la 41enne, che ha criticato la gestione della comunicazione da parte del ministero e dello staff di Sangiuliano del caso. “In questa verità ci sono coinvolte tante donne, che io non posso menzionare”. “Io non ero con il ministro quando parlava con la moglie, non conosco la signora [la giornalista Federica Corsini, ndr] – ha detto Boccia -. Io questa conversazione l’ho potuta ascoltare perché il ministro mi ha chiamato e ha lasciato il telefono aperto”. In quella conversazione, la moglie chiedeva “di strappare la nomina. Vorrei sapere se la nomina è stata stracciata per un capriccio di una donna”.

documenti del ministero, dati dal gabinetto

““Io ho solo custodito i documenti che mi sono stati dal gabinetto”, ha poi aggiunto, precisando di non aver mai registrato incontri e altre conversazioni con i parlamentari della destra con cui ha collaborato in precedenza. “Io sono sicura che la scelta di andare in video non è stata del ministro”, ha poi aggiunto.

Io non ho mai avuto un computer quando ero con il ministro – ha detto – e non ho mai scaricato Whatsapp del ministro“.

La donna ha anche smentito che il ministro e lei siano usciti da uno studio medico, circostanza di cui, secondo alcune testate, ci sarebbero delle fotografie acquistate e mai pubblicate da alcuni giornali. Boccia ha riferito che un direttore avrebbe fatto sapere al ministro di avere in mano delle foto dell’ex direttore del Tg2 e della donna, che non avrebbe pubblicato, con l’obiettivo di acquisire credito agli occhi del ministro.

. Boccia ha anche affermato . di non  conoscere il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al quale alcune testate l’hanno accostata.

Vicenda antipatica per il giornalista Sangiuliano, l’attrazione per la Boccia e i contesti non istituzionali in cui i due sono stati visti e fotografati, fa capire come un uomo di cultura, attento alle proprie cose professionali, possa perdere la testa -anche se per poco tempo- per una bella donna quale è in effetti la Boccia. Troppo tardi si accorge di essere sfruttato come uomo delle Istituzioni e a quel punto l’errore -umano- gli costa la carica  Addio Sangiuliano      , ti hanno cucinato e messo da parte. Chi riceve i benefici da questa fastidiosa vicenda sarà senza dubbio  Maria Rosaria Boccia che potrebbe cambiare i suoi metodi di comunicazione e metterli al servizio dei massimi social.     Riportiamo qui sotto l’analisi dei post rilevanti della faccenda

 

 Elaborata un’analisi dei 50 top post per engagement per ogni social network. Solo su X si ritrovano 4 post sulla vicenda nella classifica dei primi 50 per interazione, mentre sulle altre piattaforme dominano tematiche sportive (calcio, F1, paralimpiadi) e dello spettacolo (Festival del Cinema di Venezia, nuovi film in uscita).

È stata infine analizzata la crescita del profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia. Solo nella prima settimana di settembre l’imprenditrice ha guadagnato oltre 89K followers dei 119K totali che la seguono. La media like a post è di 5,8K, mentre la media commenti è di 1,2K. Ipotizzando quale possa essere oggi il valore economico del profilo Instagram di Boccia, si può stimare un guadagno di 2.000 euro per 1 post e 1 storia. Se Boccia decidesse di diventare un influencer, potrebbe dunque guadagnare fino a 20mila euro al mese, pubblicando una media di 20 contenuti al mese (10 post e 10 stories).

“ Tra i primi 50 post per engagement pubblicati in Italia sui social dal 27 agosto, nessuno tratta il caso Sangiuliano. I temi più discussi riguardano invece lo sport (calcio e Paralimpiadi), l’intrattenimento (Festival di Venezia e musica in generale) e le vacanze”. Nel frattempo, “il profilo Instagram della Boccia sta crescendo esponenzialmente, sia in termini di numero di follower sia per il potenziale valore economico associato”.