Roma,settimana di Ferragosto: controlli a tutela dei turisti e bliz antiabusivismo nel settore strutture ricettive tra Ostia, Civitavecchia e Roma Nord

 

Il bilancio dell’attività, durata una settimana, è di 249 B&B controllati, dei quali 8 sono risultati abusivi (2 nell’area di Ostia, 1 in quella di Civitavecchia, 1 zona Ponte Galeria, 2 Cesano e 2 Bracciano – per i quali è stata disposta l’immediata chiusura dell’attività) e in 25 strutture sono emerse irregolarità amministrative di varia natura (elevate complessivamente 39 sanzioni per un ammontare di 78.513 euro), pari a circa il 10% di quelli controllati.

 

 

Controlli nelle strutture turistiche sulla sponda piemontese ...

Archivi-Sud Libertà

 

 

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 – Roma,

Al fine di prevenire truffe ai danni dei turisti, riversatisi nei luoghi di villeggiatura della Provincia di Roma nella settimana di Ferragosto e contrastare fenomeni di illegalità nel settore della gestione delle strutture ricettive, in particolare B&B, i Carabinieri delle Compagnie dipendenti dal Gruppo di Ostia hanno avviato un servizio straordinario di controllo.

In particolare, è stata data massima attenzione alle strutture ricettive presenti nell’area costiera tra Ostia e Civitavecchia, nonché nelle zone di villeggiatura a nord della Capitale (area di Bracciano, Monterotondo e lungo la via Cassia). Il bilancio dell’attività, durata una settimana, è di 249 B&B controllati, dei quali 8 sono risultati abusivi (2 nell’area di Ostia, 1 in quella di Civitavecchia, 1 zona Ponte Galeria, 2 Cesano e 2 Bracciano – per i quali è stata disposta l’immediata chiusura dell’attività) e in 25 strutture sono emerse irregolarità amministrative di varia natura (elevate complessivamente 39 sanzioni per un ammontare di 78.513 euro), pari a circa il 10% di quelli controllati.

 Pur del tutto illegali, i B&B controllati venivano pubblicizzati anche a mezzo dei principali portali web di prenotazione. L’attività, condotta anche nei confronti delle strutture ricettive regolari, ha permesso di individuare 9 gestori che hanno omesso di comunicare le generalità delle persone alloggiate all’autorità di Pubblica Sicurezza, ovvero non hanno completamente identificato gli ospiti. Per tale motivo, i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria (per violazioni ai sensi dell’art. 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza – l’obbligo di registrazione degli alloggiati nelle tempistiche previste trova applicazione non solo nei confronti dei gestori professionali, ma anche di coloro che svolgono attività ricettive con carattere saltuario). Nel corso di un controllo, un gestore è stato denunciato per violazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, per non aver inviato taluni lavori dipendenti alla visita medica periodica. Nel dettaglio, tra le principali violazioni amministrative riscontrate troviamo la mancata esposizione della tabella dei prezzi massimi praticati all’ingresso della struttura ovvero nelle camere, l’applicazione ai turisti di prezzi massimi difformi da quelli esposti, la dotazione, in modo permanente, di un numero di posti letto superiore a quello indicato dalla “segnalazione certificata di inizio attività” (SCIA), la mancata residenza, da parte del gestore, nella sede del B&B.

Tra i 422 occupanti identificati all’atto dei controlli, 46 sono risultati con precedenti di polizia (in un caso, i Carabinieri si sono trovati davanti anche due coniugi con precedenti per associazione di tipo mafioso). Nell’ambito dei controlli i Carabinieri hanno anche eseguito un servizio coordinato di controllo del territorio, effettuato nelle aree di maggiore afflusso di persone nelle località di Fregene e Ostia, finalizzato in particolare a rafforzare la “percezione di sicurezza” del cittadino, nonché alla repressione ed al contrasto dei reati predatori, dello spaccio di sostanze stupefacenti e alla ricerca di armi.

Il bilancio dell’attività ha portato all’arresto di una persona e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di altre 10 persone per reati a vario titolo, sottoposto a controllo speditivo con “precursore alcool test” 3462 veicoli, identificato 270 persone, controllato quasi 200 veicoli. Nel dettaglio, una persona è stata arrestata poiché rintracciata in strada, è risultata gravata da ordinanza di aggravamento della pregressa misura detentiva dell’affidamento in prova a quella della custodia in carcere.

Subito dopo i Carabinieri hanno denunciato un vocalist di un locale, sorpreso mentre allertava gli avventori della presenza di un posto di blocco delle forze dell’ordine. Controllate d’iniziativa e denunciate altre due persone che a seguito di perquisizione personale sono state trovate in possesso di oggetti atti ad offendere, tra cui due coltelli a scatto, che sono stati sequestrati. Durante i controlli alla circolazione stradale i Carabinieri hanno ritirato 8 patenti di guida, denunciato 5 automobilisti, per guida in stato di ebrezza, e altri due per la recidiva di guida senza patente poiché mai conseguita. In totale sono state elevate sanzioni al codice della strada per complessivi 32.000 euro circa.

ALAIN DELON NON E’ PIU’ TRA NOI, ICONA DEL CINEMA INTERNAZIONALE

Video Y.Tube – La Repubblica  Da Archivi Sud Libertà

 

Nato a Sceaux (Seine) l’8 novembre 1935, figlio del gestore di un piccolo cinema e di una commessa, separati, Alain Delon fa l’impiegato di macelleria e a 17 anni si arruola nella marina militare francese. Nel 1953 viene destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico, gruppo impegnato nella Guerra d’Indocina. Congedato nel 1956, il futuro divo inizia a frequentare l’ambiente parigino conoscendo intellettuali e protagonisti dello spettacolo. Recita in teatro finché la sua bellezza e le sue virtù sono notate da alcuni produttori cinematografici. Inizia così la brillante carriera di Alain Delon, che raggiunge la fama mondiale negli anni ’60 recitando in “Rocco e i suoi fratelli”, “Il Gattopardo”, “L’eclisse”, “La piscina” e “Frank Costello faccia d’angelo”.

Alain Delon ultimo atto: la malattia, le dispute familiari e le contese giudiziarie tra i figli

Negli ultimi tre anni le dispute tra i suoi tre figli, hanno travolto Delon: da una parte Anouchka, la seconda, dall’altra Anthony e Alain-Fabien: la figlia voleva trasferire il padre in Svizzera, i due maschi volevano restasse a Montargis.

Crisi idrica in Sicilia, individuate risorse per colture dell’Agrigentino. Il governatore Schifani: «Salviamo produzioni d’eccellenza»

 

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Agrigento,

Potrà essere effettuata la seconda irrigazione di soccorso delle coltivazioni delle arance di Ribera Dop e della pesca di Bivona Igp, nei territori serviti dal Consorzio di bonifica 3 di Agrigento. Il commissario delegato per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, ha firmato un’ordinanza che stabilisce i volumi di acqua da prelevare per fronteggiare l’emergenza ed evitare la morte per disseccamento di colture pregiate in un’area di 7 mila ettari in provincia di Agrigento.
«È nostra priorità – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – tutelare le produzioni d’eccellenza dell’Isola e andare in soccorso di tutti gli agricoltori e gli allevatori che stanno subendo le conseguenze peggiori della grave siccità che stiamo vivendo. Siamo costantemente al lavoro con il commissario Cartabellotta e con la cabina di regia guidata da Salvo Cocina, oltre che con gli assessori interessati, per portare soluzioni tempestive alle urgenze. Il confronto con agricoltori, allevatori e amministratori è quotidiano per avere un quadro aggiornato sulla crisi e intervenire immediatamente dove c’è più bisogno, pur con risorse sempre più scarse».
Il provvedimento scaturisce dalla riunione che si è svolta il 14 agosto nella sede della Prefettura di Agrigento, nella quale i sindaci del comprensorio agrumicolo di Ribera hanno evidenziato la necessità della seconda irrigazione di soccorso per evitare la morte delle coltivazioni e le gravissime conseguenze economiche e sociali. In particolare, l’ordinanza commissariale, fatti salvi gli usi idropotabili, prevede l’utilizzo delle acque dell’invaso Castello per la seconda irrigazione di soccorso esclusivamente degli agrumeti e dei pescheti impiantati nelle aree irrigue servite dal Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, anche fuori comprensorio consortile, nonché per l’utilizzo in zootecnia, di un volume complessivo di 600 mila metri cubi da incrementare in caso di necessità.
Per le medesime finalità è previsto l’utilizzo di 120 mila metri cubi d’acqua dell’invaso Prizzi e di altri 70 mila di quello Gammauta, da veicolare attraverso la messa in esercizio dell’adduttore consortile San Carlo Castello. Inoltre, 200 mila metri cubi d’acqua della diga Gorgo potranno essere utilizzati per l’irrigazione degli agrumeti e dei pescheti e per la zootecnia delle aree del comprensorio di Borgo Bonsignore. Fino a 120 mila metri cubi di acqua accumulati nella traversa Favara di Burgio e quelli ulteriormente invasabili dal Sosio Verdura potranno essere impiegati per le coltivazioni del comprensorio del basso Verdura.
Questo quantitativo dovrà essere fornito alla vasca Martusa. Durante il trasferimento sono vietati i prelievi e gli attingimenti di terzi in alveo, in galleria Enel e nello specchio liquido e dietro la traversa Favara di Burgio, anche autorizzati. I gestori delle dighe Castello, Prizzi e Gammauta dovranno garantire il monitoraggio dello stato della fauna ittica e avviare, in caso di necessità, il trasferimento dei pesci per garantire la disponibilità dell’acqua degli invasi anche per l’uso idropotabile.

Rientrano -decisione della RAI- la giornalista Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini dalla regione “russa” del Kursk

 

La Rai “ha ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare, temporaneamente in Italia, la giornalista Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini”. Lo ha annunciato l’amministratore delegato, Roberto Sergio, dopo le minacce di ritorsioni e di azioni penali avanzate dalla Russia a carico dei giornalisti.

Stefania Battistini e Simone Traini

Di ieri la notizia che il Ministero degli Interni sovietico intenderebbe avviare un procedimento penale contro i due giornalisti del Tg11  che hanno realizzato un reportage dalla regione di Kursk, dove da giorni è in corso un’incursione delle forze ucraine.

Secondo Telegram Baza, canale vicino ai servizi russi, secondo cui si tratterebbe di un procedimento penale ai sensi dell’articolo 322 del codice penale russo “Attraversamento illegale del confine di Stato”. Stefania Battistini e Simone Traini hanno trasmesso un servizio dalla città russa di Sudzha, al confine con l’Ucraina, che è sotto il controllo delle forze di Kiev. Durante il servizio sono stati mostrati i veicoli colpiti vicino al confine e i giornalisti hanno parlato con i residenti locali rimasti in città.

Si apprende che già vi sono sviluppi della situazione, l’ambasciatrice italiana in Russia Cecilia Piccioni è stata convocata presso il Ministero degli interni russo, ” causa dell’ingresso illegale di giornalisti della Rai nella regione di Kursk per coprire l’attacco dei militanti ucraini”.

 

Palermo, bimbo di 10 mesi ingerisce, non visto forse dai geneitori ventenni, cannabis e finisce in ospedale in difficoltà respiratorie

 

Il piccolo è stato trasportato  al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello  di Palermo  dai due giovanissimi genitori, poco più che ventenni, residenti  nella  provincia

 

Ospedale Di Cristina - Palermo

Appena visitato dai medici del  Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello di Palermo  con respiro affannoso  , hanno diagnosticato subito che quella strana intossicazione era stata provocata dall’assunzione  di una droga o sostanza affine.

Il bambino – si apprende – è arrivato nell’area della massima emergenza  attorno alla mezzanotte di Ferragosto.

Disposto dai  sanitari del Cervello  le relative analisi  da dove con  l’esame delle urine i  valori avrebbero mostrato la presenza di Thc, il principio attivo della cannabis che probabilmente il piccolo avrebbe ingerito mentre era a casa. L’ipotesi è che, approfittando di un momento di distrazione dei genitori, abbia preso la droga che era nell’appartamento e non visto  se la sia portata alla bocca. Indagini in corso

Sorpreso a sparare in giardino con pistola illegale. Agli arresti domiciliari

Insieme di vettore di coppia spia. Illustrazione di detective uomo e donna, arma e pistola

 

Castellaneta (TA),
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, impegnati h24 in servizi preventivi di controllo del territorio, anche nelle zone più impervie, in particolar modo in questo periodo estivo, caratterizzato dalla presenza in zona di numerosi turisti provenienti da ogni parte d’Italia, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato un turista 56enne dell’hinterland milanese, presunto responsabile di “detenzione abusiva di un’arma da fuoco” ed “esplosioni pericolose”.
I militari dell’Arma, transitando vicino all’abitazione presa in affitto dall’arrestato per trascorrere le vacanze in Puglia, hanno sentito degli spari. Avvicinatisi alla villetta, i Carabinieri si sono resi conto di quanto stesse verosimilmente accadendo: l’uomo avrebbe esploso almeno 3 colpi da una pistola cal. 7,65, all’interno del giardino dell’abitazione, mirando presumibilmente ad un albero. All’arrivo dei militari, lo stesso avrebbe tentato di nascondere l’arma, che è stata, poi, subito trovata e messa in sicurezza dai Carabinieri, che l’hanno, successivamente, sottoposta a sequestro.
Nel giardino sono stati, poi, rinvenuti tre bossoli, relativi ad altrettanti colpi appena esplosi. Il luogo dove sarebbero avvenuti gli spari è distante poche decine di metri da una strada molto trafficata, soprattutto per il transito dei bagnanti, che in questo periodo affollano le località turistiche. La successiva ed accurata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire ulteriori 85 cartucce dello stesso calibro.
In uno dei due pacchi contenenti le stesse, ne mancavano 15. Sia l’arma che le munizioni erano detenuti senza nessun titolo autorizzativo. L’arma trovata sarà inviata al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma per accertamenti tecnico-balistici, finalizzati ad accertare anche l’eventuale utilizzo in pregresse azioni delittuose. Il 56enne, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

A Ortigia il G7 Agricoltura e Pesca. La Regione Sicilia ospiterà i rappresentanti di Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito e di nove Paesi africani

 

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Palermo,

«La Regione Siciliana – dichiara il presidente Renato Schifani – è profondamente onorata di ospitare questa importantissima iniziativa internazionale, un evento che evidenzia l’importanza strategica della nostra Isola come fulcro di dialogo e cooperazione tra gli Stati. La Sicilia si conferma protagonista non solo come terra di storia e cultura, ma anche come punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità in ambito agroalimentare. Gli eventi collaterali organizzati dalla Regione non solo celebreranno la nostra millenaria tradizione culturale, ma mirano anche a mettere in luce il potenziale dell’agricoltura siciliana nel contesto globale. Questa è un’occasione straordinaria per evidenziare il nostro impegno verso la crescita economica e la valorizzazione delle risorse locali, creando ponti di collaborazione con le nazioni partecipanti. Sono convinto che il G7 a Ortigia, e di questo ringrazio il ministro Lollobrigida, sarà un momento cruciale per promuovere la Sicilia, non solo come destinazione turistica, ma come leader nell’agricoltura e pesca sostenibili».
È stato proprio il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, infatti, a scegliere l’isola storica di Siracusa come sede della riunione internazionale, che per la prima volta riunisce agricoltura e pesca.
«Abbiamo scelto Ortigia per rappresentare al meglio il Sistema Italia – dice Lollobrigida –. L’appuntamento che si terrà a fine settembre sarà un’occasione unica per mostrare al mondo l’eccellenza e la validità del nostro modello agroalimentare, in un luogo che racchiude storia, cultura, incontro fra i popoli, terra, mare, cibo. Questo G7 non sarà solo una riunione tra le Nazioni più industrializzate, ma rappresenterà anche un ponte verso i Paesi africani, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza alimentare, la sostenibilità e uno sviluppo legato ai territori e al benessere delle comunità locali. Da Ortigia, cuore della Sicilia, puntiamo a rilanciare il futuro dell’agricoltura globale».
«Occasioni di confronto come il G7 – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca Salvatore Barbagallo – rivestono un’importanza cruciale per affrontare nell’ambito di una rete internazionale le sfide legate alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico. La nostra terra è in grado di produrre una vasta gamma di prodotti di alta qualità, dal vino agli agrumi, dalle olive agli ortaggi. L’agricoltura sta vivendo trasformazioni significative a causa dei cambiamenti climatici, che influenzano le condizioni meteorologiche, le risorse idriche e la biodiversità. Anche la pesca affronta sfide simili ed è necessario cominciare a gestire in maniera più responsabile le risorse ittiche. La Sicilia è pronta a giocare un ruolo da protagonista in questi due settori vitali per l’economia mondiale».
Il G7, che coinvolgerà attivamente il tessuto produttivo della Sicilia, sottolineando il ruolo centrale dell’Italia come leader globale nella qualità e nella sostenibilità del settore, sarà anche una vetrina per le eccellenze agroalimentari italiane, attraverso una expo dedicata, dal 21 al 29 settembre, intitolata “Divinazione Expo 24”. La Sicilia, inoltre, si prepara ad accogliere il summit con una serie di iniziative che renderanno l’evento ancora più memorabile, valorizzando il patrimonio culturale e turistico della regione.
«Siamo orgogliosi di accogliere un evento di grande rilevanza come il G7 Agricoltura e Pesca sull’isola di Ortigia, luogo rappresentativo della ricchezza storica e culturale della Sicilia – sottolinea Elvira Amata, assessore al Turismo della Regione Siciliana –. Questo summit è anche un’opportunità straordinaria per mettere in luce le bellezze della nostra terra e rafforzare così il brand “Sicilia”. Attraverso questo evento, la nostra Isola non solo si pone al centro di un dibattito dal respiro internazionale su temi cruciali, ma si presenta al mondo con il suo patrimonio ricco di storia, cultura e innovazione, potenziato dal cartellone di eventi che abbiamo realizzato ‘ad hoc’. Siamo convinti che questa sia un’occasione imperdibile per consolidare la nostra identità turistico-culturale e per attrarre visitatori e investimenti, contribuendo in maniera significativa alla crescita del turismo e dello sviluppo economico della Regione».
La Regione Siciliana ha organizzato una serie di spettacoli ed eventi che faranno da cornice al G7, offrendo ai numerosi turisti presenti sull’Isola l’opportunità di immergersi nelle bellezze della nostra terra, coniugando la “divinazione” dell’Expo ai luoghi della cultura siciliana, attraverso importanti rappresentazioni artistiche.
Il calendario degli eventi, curato dall’assessorato regionale del Turismo, in collaborazione con l’Istituto nazionale del dramma antico (Inda) di Siracusa, si aprirà già il 24 agosto al Teatro Antico con la performance “Season” del Kataklò – Athletic Dance Theatre, con la partecipazione di solisti di fama internazionale come Federico Guglielmo, Dino De Palma, Alessandro Quarta, I Solisti Filarmonici Italiani e la direttrice Gianna Fratta. Il 15 settembre, sempre il Teatro Greco di Siracusa ospiterà il concerto di Noemi, celebre cantante italiana, divenuta nota per la sua partecipazione alla seconda edizione italiana di X Factor. L’artista torna a esibirsi live con il tour estivo che da maggio a settembre la sta portando sui palchi di diverse città italiane e annuncia la tappa importante a Ortigia, in una delle location più suggestive della Sicilia. Ad aprire ufficialmente l’Expo Agricoltura e Pesca del 21 settembre saranno due grandi eventi organizzati e prodotti dall’Inda: “Let’s st’ART – Una marcia… a ritmo di danza e musica” e “Horai – Le quattro stagioni”, due creazioni di Giuliano Peparini, rinomato regista, coreografo e direttore artistico di fama internazionale. “Let’s st’ART” è una marcia artistica e intergenerazionale che il 21 settembre aprirà l’Expo Agricoltura, coinvolgendo artisti, attori e gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico dell’Inda e della Peparini Academy. Il simbolico atto di piantare alberi in uno speciale giardino rappresenterà l’unità e l’universalità, valori da preservare e condividere tra i giovani dei Paesi del G7. Il 27 e 28 settembre, al Teatro Greco di Siracusa, sarà messo in scena “Horai – Le quattro stagioni”, uno spettacolo diretto da Giuliano Peparini con la straordinaria partecipazione dell’étoile Eleonora Abbagnato. Lo spettacolo racconta le stagioni dell’amore e i sentimenti della vita attraverso un dialogo intenso tra danza, musica classica (di Vivaldi e Scarlatti) e contemporanea, e i versi dei grandi classici della lirica greca e latina selezionati da Francesco Morosi. Sul palco, insieme a Eleonora Abbagnato, ci sarà anche il primo ballerino dell’Opera di Roma Michele Satriano, accompagnato da 25 artisti e dagli allievi dell’Accademia dell’Inda e della Peparini Academy.

Messaggio del Presidente Mattarella alla Presidente della Repubblica Ellenica, Katerina Sakellaropoulou

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso delle dichiarazioni alla stampa

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla Presidente della Repubblica Ellenica, Katerina Sakellaropoulou, il seguente messaggio:
«Cara Presidente,
purtroppo anche quest’anno siamo testimoni della devastazione causata dal cambiamento climatico.
L’Italia vi è vicina in questa terribile emergenza causata dagli incendi che stanno minacciando la vostra bellissima capitale, così ricca di tesori dell’umanità intera.
Questa nuova emergenza testimonia ulteriormente che la Comunità internazionale deve agire con più convinzione e più velocemente.
Spero avremo modo di parlarne presto insieme, anche nel corso della prossima riunione Arraiolos».

Napoli, scoperta una stamperia di banconote false che ha prodotto finora oltre 15 milioni di euro in bancanote

Dentro la mega-stamperia di euro falsi a Napoli, il covo ...

 

Napoli,

Una stamperia clandestina per la produzione di banconote false è stata scoperta ieri mattina  a Napoli, nel quartiere Barra, zona orientale della città.

Sequestrate banconote false per 2,7 milioni di euro su disposizione della Procura di Napoli  da tempo sulle tracce di una ’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di banconote false da 20, 50 e 100 euro. I carabinieri hanno eseguito una perquisizione e arrestato in flagranza un uomo ritenuto responsabile dell’allestimento e della gestione della stamperia clandestina realizzata nella propria abitazione. È stato localizzato un vano interrato completamente chiuso e ricavato alle spalle del garage, esclusivamente accessibile tramite una parete mobile realizzata su rotaie azionabile con un telecomando.

All’interno del vano è stata trovata la stamperia clandestina allestita con la collocazione in serie di stampanti digitali e altri strumenti tecnico-grafici e informatici. Sono state sequestrate banconote del taglio da 20, 50 e 100 euro false per un valore complessivo di circa 2,7 milioni di euro, oltre a 31 stampanti digitali e numeroso materiale tecnico-grafico funzionale alla stampa digitale. Le indagini hanno consentito di accertare che la stamperia aveva generato ingenti quantitativi di banconote false del taglio da 20, 50 e 100 euro, a partire dal 2021, ascrivibili a 5 classi di contraffazione definite dalla Banca Centrale Europea quali “common”. Si è stimato che la stamperia, considerata la diffusione nell’intera eurozona, abbia monopolizzato circa il 30% della valuta falsa circolante, avendo prodotto complessivamente oltre 15 milioni di euro in banconote false.

Salerno, Incendi: individuati e denunciati i responsabili di 5 roghi boschivi, ora agli arresti domiciliari

 

Stato di massima pericolosità per incendi boschivi | Regione ...

Archivi-Sud Libertà

Salerno,
Nella provincia di Salerno, come del resto in tutta l’area geografica a sud del Mediterraneo, il fenomeno degli incendi boschivi sta assumendo, a causa dei cambiamenti climatici, nuove connotazioni che impongono un deciso cambiamento di paradigma.
 La virulenza e la frequenza degli eventi evidenziano l’importanza della azione di prevenzione, nella quale deve essere profuso il maggiore sforzo conoscitivo, impiegato il maggior numero di risorse umane e la maggiore quantità di quelle strumentali disponibili, coinvolgendo società civile e cittadinanza in un disegno di sicurezza partecipata. In quest’ottica, il Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno ha implementato fin dai mesi primaverili una attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini ed agli operatori economici che svolgono le loro attività a contatto e/o nelle aree rurali, anche richiamando prescrizioni, sollecitazioni, procedure e consigli riportati nella “Dichiarazione dello stato di grave pericolosità degli incendi boschivi” della Regione Campania e delle discendenti ordinanze Comunali.
Tale attività preventiva si è anche sostanziata, nel corso di detto periodo di “grave pericolosità” in una rilevante attività sanzionatoria, 21 sanzioni per un importo di 3.140 euro, nei confronti di chi pur dovendo provvedere a mettere in atto le semplici cautele previste da detti provvedimenti non vi dava corso, o addirittura accendeva fuochi in assenza di qualsiasi accortezza, in aree suscettibili ad espandersi in aree boscate.
Inoltre, a seguito di eventi ripetuti o particolarmente rilevanti, vengono messi in campo attività di indagine specialistiche quali il M.E.F. –metodo delle evidenze fisiche- che si basa sulle tracce lasciate dalle fiamme e dal calore sulla vegetazione e sul materiale inorganico giacente sul terreno, al fine di individuare il punto o un’area circoscritta da cui è iniziato l’evento e da qui, risalire ad altri indizi che possono ricondurre all’autore dell’incendio.
Le indagini hanno consentito di individuare i responsabili di cinque incendi boschivi in diversi areali della provincia: Costiera Amalfitana, Valle dell’Irno, Monti Picentini, Vallo di Diano, Cava de’ Tirreni. Gli autori individuati sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo previsto dall’art.423 bis del codice penale; in quattro dei casi riportati si tratta di incendi boschivi colposi cagionati per imprudenza e/o negligenza, mentre in un caso si tratta di incendio boschivo doloso il cui autore è sottoposto a misura degli arresti domiciliari.