TRAPANI,PROVA A VENDERE 19 TARTARUGHE DI SPECIE PROTETTA-SENZA DOCUMENTAZIONE- SUL WEB. DENUNCIATO DAI CARABINIERI

 

Gravidanza tartaruga di terra: periodo, tempi, uova e cosa ...

Archivi -Sud Libertà

 Trapani – Valderice (TP),
I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo, nell’ambito di specifici servizi volti al contrasto alla vendita illegale di esemplari di specie protetta, hanno denunciato un 37enne ericino per detenzione per vendita di specie animali senza la prescritta documentazione. Da una analisi dei siti di vendita on line, i Carabinieri hanno attenzionato l’uomo che avrebbe messo in vendita 19 esemplari di Testudo Hermanni (testuggine di terra), privi di documentazione giustificativa e di sistemi di marcaggio.
Considerata l’appartenenza degli esemplari alle specie protette dalla convenzione di Washington (e pertanto non prelevabili in natura e per i quali vige il divieto di detenzione e vendita senza la prevista documentazione), i militari hanno proceduto alla denuncia del venditore e al sequestro degli animali con successivo affidamento presso il centro di recupero della fauna selvatica di Ficuzza (PA).

ll Presidente Mattarella esprime solidarietà al Ministro Roccella

 

Il Presidente Mattarella con la Ministra Roccella

 

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato alla Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, per esprimerle solidarietà per quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della natalità, sottolineando che: “Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione”.

 

Contestata Eugenia Roccella, urlando -Vergogna,vergogna ministro – ma nessuno degli studenti la fa parlare. Ferita alla democrazia

La contestazione a Roccella agli Stati Generali della Natalità oggi a Roma

 

 

Contestazione agli Stati generali della Natalità in corso a Roma all’indirizzo del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella. “Vergogna, vergogna!”, hanno urlato alcuni giovani dalla platea appena la ministra ha preso la parola, esponendo alcuni cartelli. Una di loro è poi stata invitata a salire sul palco: “Sui nostri corpi, decidiamo noi”, ha detto leggendo un comunicato

Il  ministro Roccella. “Ragazzi, ma noi siamo d’accordo: nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno. È per questo che siamo qui, perché oggi le donne non decidono sul proprio corpo, non decidono fino in fondo liberamente se vogliono avere figli

La titolare del dicastero ha poi lasciato gli Stati Generali. Anche dopo l’intervento della giovane dal palco sono infatti proseguiti i fischi e gli slogan: la ministra ha quindi rinunciato a intervenire, “sperando anche che questo faccia calmare gli animi”, ha detto il presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi De Palo. “Ci organizzeremo in un altro momento”, ha aggiunto.

La contestazione ha proseguito anche nel corso dell’intervento di una futura mamma precaria e di Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle Famiglia.Dibattiti politici si sono susseguiti immediatamente dopo l’episodio   La contestazione degli studenti – è il coro unanime- ha nel caso specifico- il sapore di una “censura” nei confronti della ministra Roccella      Sarebbe stato più opportuno da parte degli studenti contestare il ministro rivolgendole specifiche domande  Non far parlare gli altri, soprattutto un’elevata carica istituzionale, è una ferita alla democrazia italiana.

Forfait     i ministri  Giorgetti e Valditara

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha comunicato la disdetta della sua partecipazione agli Stati generali della natalità. Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha chiesto di non trasmettere il videocontributo preparato per l’evento.

 

Domani , venerdì 10, parte la campagna di comunicazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina

Al via domani la campagna di comunicazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina

Messina-             Comunicato stampa

Prende il via domani, venerdì 10 maggio, la campagna di divulgazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina”. Lo comunica il sindaco di Messina, Federico Basile, di concerto con l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli.

L’avvio della campagna informativa del Piano comunale di protezione civile, approvato di recente dal Consiglio comunale, vedrà impegnato il servizio protezione civile con il supporto degli esperti comunali alle attività rispettivamente, di pianificazione territoriale di protezione civile l’ingegnere Antonio Rizzo; di difesa del suolo il geologo Sebastiano Monaco; e di valutazione dei rischi associati a fenomeni atmosferici il metereologo Daniele Ingemi, e il coinvolgimento delle sei Municipalità cittadine. Il programma prevede lo svolgimento di assemblee territoriali e momenti di confronto con le Associazioni e le Parrocchie presenti sul territorio urbano. L’attività di informazione del Piano di Emergenza cittadino prevede anche un calendario di incontri con gli istituti scolastici della Città, già coinvolti attraverso i programmi di formazione ed informazione nell’ambito della Campagna “Io non rischio” del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

L’appuntamento inaugurale di domani, venerdì 10, è fissato alle ore 18, presso la Parrocchia S. Maria Assunta di Faro Superiore, retta da Padre Orazio Anastasi. “Si invita la comunità a partecipare a questa importante attività di formazione in quanto rappresenta un valido aiuto per il regime di autoprotezione, previsto anche dal Codice di Protezione Civile introdotto dalla Legge n°1/2018”, raccomanda l’assessore Minutoli.

Commercianti in fuga alla pescheria di Palermo per una ispezione della G-Costiera Sequestrati oltre mille chili di pesce senza tracciabilità

 

Come riconoscere il pesce fresco - Ittica Brianza

 

Guardia costiera:  sequestro di oltre mille chili di pesce sequestrati al mercato ittico di Palermo. I militari nel corso di un’ispezione a tutela dei consumatori hanno scoperto una decina di commercianti  in fuga non appena vedevano gli ispettori  abbandonando il pesce pronto per essere venduto.

Sequestro di 1.025 chili di prodotto ittico che non aveva la documentazione necessaria per  la tracciabilità e altri informazioni utili ai consumatori. Non è stato possibile contestare ai trasgressori le violazioni amministrative, di circa 15 mila euro. Il pescato dopo l’analisi del veterinario dell’Asp è stato ritenuto fresco e idoneo al consumo e devoluto in beneficenza al Banco alimentare della Sicilia occidentale. L’attività è proseguita controllando l’altro pesce, circa una tonnellata e mezzo, esposto alla vendita da parte di altri commercianti, risultato conforme alle norme.

SI ALLARGA IL SISTEMA DI FAVORI E “TANGENTI” – E ,NON C’E’ NIENTE DI PIU’ INDECENTE – SI SCOPRE CHE LA CORRUZIONE PUBBLICA SI REALIZZA CON L’ABUSO DI POTERE PER AVERE VANTAGGI PRIVATI

 

 

il giovane impacchetta i soldi in una discoteca scarsamente illuminata e mette la valigetta per il gioco d'azzardo - mafia foto e immagini stock

 

di  RAFFAELE  LANZA

 

L’inchiesta su Toti, il presidente della Regione Liguria, prosegue a largo raggio e gli elementi che il Gip , dottssa Paola Faggioni scopre – ci accorgiamo- sono davvero inquietanti.   Soprattutto il punto di accusa ” Voleva privatizzare la spiaggia libera di Punta dell’Olmo per favorire l’amico….”

La pratica della corruzione costituisce infatti una dimensione di quel desolante “pianeta che abitiamo tutti i giorni, che formiamo come comunità”. Si manifesta quando qualcosa di insinuante, quasi sempre impercettibile, va a corrodere e infine “spezzare” il legame fiduciario che anima tutte le relazioni sociali, permettendoci di attribuire loro significato e valore. L’etimologia del reato  corruzione di cui è accusato il presidente sospeso ci permette di cogliere la radice del concetto: il termine latino corruptio è composto da con e rumpere rompere, ossia spezzare qualcosa che prima era unito: fiducia da un lato, responsabilità dall’altro. 

Sgombriamo il campo da un primo fraintendimento. La corruzione si associa inesorabilmente alla vicenda dell’imputato Giovanni Toti  e funzionari coinvolti accusati di legami con la Mafia..     Si realizza così una sovrapposizione tra la realtà della corruzione e la violazione del codice penale, cui fa seguito l’azione repressiva dello Stato. La dimostrazione giudiziaria di una responsabilità penale si trasforma nella cartina di tornasole dell’esistenza di corruzione. Questo consente a imputati più o meno eccellenti – essi stessi pubblici ufficiali  –  di essere considerati pubblicamente immuni da qualsiasi forma di responsabilità.

Non c’è niente di più indecente quando  la corruzione  si realizza con l’abuso del suo potere per vantaggi privati . Vi sono elementi innegabili come la “privatizzazione di una spiaggia libera”       Di  conseguenza un’amministrazione come la Regione Liguria – ha ora l’immagine devastante di un apparato che non funziona bene o se funziona serve solo gli amici e gli “amici degli amici”: una vera rivoluzione copernicana

Cogliere e ovviare a questo cortocircuito politico-giudiziario richiede un ampliamento di prospettiva.  La dottssa Faggioni si sofferma sulla  corruzione per “situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, essa ha  riscontrato -prove ed intercettazioni alla mano-  l’abuso da parte di un soggetto del potere -Toti- al fine di ottenere vantaggi privati. ”. Passata quasi inosservata, in realtà questa ridefinizione “amministrativa” di una più estesa nozione di corruzione ha rappresentato a livello concettuale una vera rivoluzione copernicana, che ancora tarda però a tradursi in una corrispondente evoluzione culturale di politiche e prassi amministrative. 

Un approfondimento. Il punto dell’identità pubblica oppure privata del corrotto. La pratica della corruzione è  stata associata a Toti, forse perché il  coinvolgimento, avendo a che fare con la res publica – è più facilmente riconoscibile e fonte di indignazione nazionale.

Ma la corruzione realizza una qualche distorsione (o “abuso”) anche nelle relazioni tra soggetti privati.  Intendiamo tra imprenditori E le ricadute tossiche dei molti “tradimenti di fiducia” osservabili nelle relazioni sociali o di mercato sono altrettanto deprecabili e nocive di quelle osservabili nell’apparato pubblico.

Altro punto La nozione di “abuso” di un potere delegato si presta a molteplici e discordanti interpretazioni. Si vuole dare un salvagente al presidente sospeso affermando -come va a dire in giro l’avv Stefano Savi, difensore – “che questo modo di fare è pienamente legittimo”     Idem lascia intendere il Ministro Nordio con la sua difesa personale-  vergognosa ed antideontologica – allorquando   la durata dell’indagine quando supera il periodo di diversi anni non può determinare l  arresto dell’indagato.Nella mia attività di magistrato -raramente ho fatto una cosa del genere”.          Anche questa affermazione non potrebbe passare inosservata perchè lesiva del prestigio e dell’azione giudiziaria dei PUBBLICI MINISTERI e, in particolare della dottssa Paola Faggioni che sta conducendo l’inchiesta.

Di conseguenza, diventerebbe  variabile tanto il perimetro delle condotte riconducibili a manifestazioni di corruzione, quanto l’identità degli attori che – accanto alla magistratura – possono assumersi la responsabilità di valutare, giudicare ed eventualmente punire quelle condotte devianti. Dall’algido rigore delle leggi, fino alla materia incandescente della morale, passando per tutte le sfumature intermedie: associata ai valori culturali, agli interessi collettivi, ai beni comuni, la stessa nozione di corruzione si frammenta e diventa una costruzione sociale, materia di divergenze, contrapposizioni e dibattito, si fa arma dialettica, utilizzabile nel confronto e nello scontro politico.

 

L’avv Stefano Savi

LA  CRONACA E GLI SVILUPPI ODIERNI –

 

Nuovi indagati nell’inchiesta della Procura di Genova che ha portato all’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti . Un’altra decina di nomi, oltre ai 25 indicati nell’ordinanza di custodia cautelare.      Un altro nome di spicco: figura  Paolo Piacenza, commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, indagato per abuso d’ufficio e perquisito ieri dalla Guardia di finanza.

Giovanni Toti - Italia al Centro | LinkedIn

Intanto, al Palazzo di giustizia si fissano le date degli interrogatori di garanzia per i protagonisti dell’inchiesta.

Giovanni Toti,da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione  sarà interrogato venerdì in Procura a Genova dal Gip dottssa Paola Faggioni.

Il primo, domani, a essere convocato per l’interrogatorio di garanzia è invece l’ex presidente dell’Autorità portuale e ad (sospeso) di Iren, Paolo Emilio Signorini, l’unico detenuto (a Marassi) di un’inchiesta che conta 25 indagati e che ha portato a dieci misure cautelari detenuto nel carcere di Marassi.

Sono infine previsti per la giornata di sabato gli interrogatori del capo di gabinetto del presidente Toti, Matteo Cozzani , quest’ultimo accusato pure di Mafia per un collegamento al Clan Cammarata e dell’imprenditore genovese Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari.

Le accuse:  “sistema di potere di favori e tangenti…..tra Regione e aziende private  Anche Mafia con il capo gabinetto Cozzani…”

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – l’imputato principale Giovanni Toti risulta intercettato già a partire dal 2021 e la richiesta di arresto è del dicembre scorso – esiste un sistema di potere fatto di favori e tangenti tra amministrazione pubblica (Regione e Autorità portuale) e aziende. Uno schema in cui il governatore, Signorini, l’imprenditore della logistica Aldo Spinelli – tratteggiato come lo ‘zar’ del porto in città – e Matteo Cozzani capo di gabinetto del governatore avrebbero un ruolo da protagonisti.

 Durante la campagna elettorale per le regionali del 2020 figure vicine alla comunità siciliana riesina (i gemelli Testa) avrebbero portato voti (almeno 400) in cambio della promessa di posti di lavoro e case popolari: meccanismo di cui, secondo i pm della Procura guidata da Nicola Piacente, Toti ne era già informato..

Tra le accuse, c’è anche quella che il governatore avrebbe accettato da Spinelli 74mila euro per “trovare una soluzione” per privatizzare la spiaggia di Punta Dell’Olmo e avrebbe facilitato la concessione di spazi portuali. A Toti – che trascorrerà i domiciliari nella casa di Ameglia – e Cozzani, viene contestato inoltre di avere accettato la promessa di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione Esselunga (società estranea, ndr), di un finanziamento illecito attraverso il pagamento occulto della pubblicità per il voto del 2022 a fronte dell’impegno di sbloccare le pratiche per aprire due supermercati.

Il legale: “Toti  ha sempre perseguito l’interesse pubblico e non privato”

“Il giorno 10 maggio, alle ore 14, c’è l’interrogatorio di garanzia e successivamente vedremo come comportarci, nel frattempo stiamo esaminando ed esamineremo tutti gli atti processuali”, afferma l’avvocato Stefano Savi, difensore di Giovanni Toti.

“Il presidente – prosegue il legale – è ben determinato a esaminare e approfondire gli atti per presentare una difesa che spieghi come i fatti che sono richiamati negli atti” della procura di Genova “siano in realtà da interpretare differentemente alla luce della politica che ha sempre seguito lui e la Regione da lui guidata a tutela esclusivamente di interessi pubblici e non privati”, afferma Savi che difende il governatore ligure. “Interessi del territorio che sono stati perseguiti anche attraverso forme che hanno potuto indurre ad equivoci, ma che in realtà non hanno mai sconfinato in nulla di illecito“, conclude il difensore.

Pm indaga su altri  eventuali  finanziamenti a comitato Toti che “lui stesso richiede agli imprenditori”

Intanto la Procura di Genova indaga su altri imprenditori, non solo quelli i cui nomi compaiono tra gli indagati, che potrebbero aver finanziato la campagna elettorale di Toti, secondo quanto emerge nell’ordinanza cautelare di circa 650 pagine e nella ben più corposa richiesta della Procura, di oltre 1300 pagine. Il focus è sempre il mondo della logistica portuale e dei trasporti.

La dottssa Faggioni  spiega le esigenze cautelari per l’esponente di ‘Noi Moderati’ e la “sorprendente disinvoltura con cui Toti manifesta il proposito di ricorrere a richieste di denaro agli imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per gli obiettivi imprenditoriali realizzati anche in seguito al proprio intervento”. Ad esempio, in una conversazione all’indomani della proroga della concessione trentennale del Terminal Rinfuse, Toti esclama “va beh con l’anno nuovo bisogna fare il giro di tutti i grandi del porto…Aponte…Spinelli è abbastanza tranquillo se Signorini gli dà quel…”. E ancora più significativa “è l’emersione, dalle indagini di ulteriori vicende (ancora oggetto di approfondimenti investigativi) che hanno visto il coinvolgimento di ulteriori imprenditori e nelle quali, a fronte di richieste di interessamento per pratiche amministrative di loro interesse, sono seguite elargizioni di finanziamenti in favore del Comitato Toti”.

Arrestato in Spagna, a Pamplona, Sebastian Gutuman, catturando sfuggito all’operazione “Perseverant”da Reggio Calabria

illustrazioni stock, clip art, cartoni animati e icone di tendenza di concetto di liberazione con una colomba che scappa rompendo le catene, simbolo di prigione. - evasione dalla prigione

 

 Reggio Calabria – Pamplona (ES),

Sebastian Ionut Gutuman aveva trovato rifugio a Pamplona, la città spagnola famosa per la corsa dei tori, sfuggendo così all’operazione Perseverant, la retata del 29 febbraio scorso condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria che, coordinati dal Procuratore Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Davide Lucisano della Procura di Palmi, avevano fatto luce sui flussi di droga fra i giovani della Piana di Gioia Tauro.

A dare avvio alle investigazioni dei militari dell’Arma, in quella occasione, era stata la denuncia sporta dal padre di una giovane assuntrice di sostanze stupefacenti che, vista la brutta china che stava prendendo la figlia, aveva deciso di deporre l’orgoglio di genitore e confidare la dipendenza della ragazza ai Carabinieri delle Stazioni di Taurianova e di San Martino di Taurianova. Gli approfondimenti successivi fatti dagli investigatori, avviati nel marzo del 2020 e conclusi anni dopo, accertavano i timori dell’uomo, riscontrando l’esistenza di un florido mercato della droga leggera e pesante, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove avevano base i fornitori del narcotico.
Sottrattosi fortuitamente all’arresto e convinto di essere ormai fuori dal raggio di azione dei militari dell’Arma, il catturato e la sua famiglia conducevano a Pamplona una vita normale, in totale anonimato. Non immaginavano, distanti migliaia di chilometri dalla Calabria, di avere comunque il fiato dei Carabinieri sul collo. Già prima delle catture, infatti, gli investigatori erano riusciti a bucare il circuito di telefoni “citofoni” utilizzato dal Gutuman e dai suoi correi e ne monitoravano la quotidianità. Non è così sfuggito loro quando la madre dell’odierno arrestato, parlando con un parente, ha rivelato di aver lasciato l’Italia e di essere in Spagna.
Immediata l’attivazione del Servizio di Cooperazione Internazionale del Ministero dell’Interno, che, presi contatti con la controparte spagnola, ha permesso lo scambio di informazioni fra Carabinieri e i gendarmi della Guardia Civil. Ed è così che, in forza del Mandato di Arresto Europeo emesso dal Tribunale di Palmi, per il ricercato 23enne sono scattate le manette. Ritornato ora in Italia, attende il processo sottoposto a misura cautelare.
Con Gutuman, i Carabinieri hanno assicurato alla giustizia tutti gli indagati dell’operazione “Perseverant” colpiti da provvedimento restrittivo del GIP di Palmi.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.

 

 

Reggio Calabria , discariche abusive in strada. 16 avvisi di garanzia

 

Ambiente, 550 mila euro per la bonifica del sito 'Ex Sogeri' di Tollo -  DIRE.it

Archivi -Sud Libertà
 Reggio Calabria – Scilla 
I Carabinieri della Stazione di Scilla hanno portato a termine un’importante operazione di polizia ambientale attraverso un’indagine durata circa 4 mesi e conclusa con la notifica di 16 avvisi di garanzia nei confronti di uomini impiegati per la maggior parte nell’ambito del settore edile.
L’attività dei militari dell’Arma, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha consentito di accertare come gli indagati alimentavano anche quotidianamente due discariche abusive site in località Solano Superiore del Comune di Scilla e in località Melia del Comune di San Roberto. Varie erano le tipologie di rifiuti sversati, tra materiale inerte, mobili, sanitari, nonché rifiuti speciali di vario tipo, anche pericolosi, tra cui batterie di automezzi. Prendersi cura di queste problematiche e vigilarvi sull’inquinamento ambientale è la sfida odierna dell’Arma dei Carabinieri a salvaguardia della popolazione locale con un’attenzione particolare alla salubrità dei centri cittadini. Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.

Rafah, Usa fermano consegna bombe- 827 milioni di dollari di armi – a Israele senza un piano per proteggere i civili. Riaperto valico di Kerem Shalom

Costruzione del molo di Gaza

Si completa la ostruzione del molo di Gaza

 

Gli Stati Uniti  stoppano l’ordine dell’invio  di bombe ed armi a Israele visto che Israele ha annunciato l’operazione di terra a Rafah.

La spedizione, trattenuta la settimana scorsa, comprende 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili.

Si apprende che Israele vuol chiudere la partita con Hamas alla sua maniera e ha riaperto il valico di Kerem Shalom con la Striscia, chiuso domenica a seguito dell’attacco nel quale erano rimasti uccisi quattro militari. Il Coordinatore delle attività governative nei Territori ha dichiarato che il valico è stato riaperto questa mattina ai camion per l’ingresso a Gaza, secondo le “direttive adottate a livello politico”.

Gli Usa hanno comunicato nuovamente  la loro contrarietà  ad  un attacco senza un piano per proteggere i civili e  causare  una tragedia umanitaria di proporzioni immani nell’enclave palestinese.

Gli Stati Uniti hanno avuto un paio di incontri virtuali con alti funzionari israeliani negli ultimi mesi per esprimere le loro preoccupazioni riguardo a una potenziale operazione a Rafah e per presentare alternative su come Israele potrebbe colpire Hamas nella città senza ricorrere ad un’invasione su larga scala. I colloqui proseguiranno, ma la Casa Bianca ha ritenuto che non fossero sufficienti a tranquillizzare gli Stati Unitiio. “Quando il mese scorso i leader israeliani sembravano avvicinarsi ad una decisione sull’operazione, abbiamo iniziato a rivedere attentamente i trasferimenti proposti di particolari armi a Israele che avrebbero potuto essere utilizzate a Rafah”

Gli Stati Uniti-si apprende pure – avrebbero ritardato un trasferimento a Israele di JDAM, Joint Direct Attack Munition, sistemi in grado di trasformare bombe a caduta libera in bombe guidate, chiarendo però che questo è avvenuto molto prima rispetto alla spedizione ritardata la scorsa settimana. “Per alcuni altri casi, presso il Dipartimento di Stato – e questo include i kit JDAM – stiamo continuando la revisione. Nessuno di questi casi riguarda trasferimenti imminenti. Si tratta di trasferimenti futuri”    Siamo impegnati a garantire che Israele riceva ogni dollaro stanziato nel supplemento”,  gli Stati Uniti hanno appena approvato altri 827 milioni di dollari di armi e attrezzature per Israele.

Israele controlla il valico di Rafah

Ieri Israele ha effettuato quella che gli Stati Uniti hanno descritto come un’operazione “limitata” a Rafah, chiudendo il valico di frontiera con l’Egitto  dalla quale passano gli aiuti umanitari per la popolazione. “Questa sembra essere un’operazione limitata, ma ovviamente molto dipende da ciò che verrà dopo”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller. “Hanno detto chiaramente che vogliono condurre lì una grande operazione militare. Abbiamo chiarito che siamo contrari a tale operazione”.

-CORRUZIONE E MAFIA ANCHE AL NORD. IN STATO DI FERMO IL PRESIDENTE DELLA LIGURIA G.TOTI ACCUSATO DI CORRUZIONE “AGGRAVATA DALL’AGEVOLAZIONE MAFIOSA AL CLAN CAMMARATA……”

 

 

uomo d'affari mettendo busta di euro in tasca del giubbotto - corruzione foto e immagini stock

 

QUANDO  L’ATTRAZIONE DEL DENARO E DEL POTERE POSSONO ROVINARE L’INTERA VITA DI UNA PERSONA INTELLETTUALE

DI     R.  LANZA

Non solo la Sicilia ma corruzione e Mafia anche al Nord E le dimensioni del fenomeno sembrano molto vaste.Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è da oggi in stato di fermo nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Genova condotta dalla Guardia di finanza. L’accusa per Toti è di corruzione. Misure cautelari anche per manager e imprenditori, tra i quali l’ad di Iren Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore Aldo Spinelli. Fra gli arrestati anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti

E’ stata un pò una sorpresa perchè Giovanni Toti il pubblico lo conosce anche come opinionista sociale a Mediaset in alcune trasmissioni vivaci ed aperte alle diverse forze sociali-politiche e giornalistiche.  I suoi interventi mostravano senso dell’  equilibrio, capacità di sintesi giornalistica e un pò tutti lo apprezzavano per le sue puntuali osservazioni. Supportate dalle conduttrici delle trasmissioni del dibattito serale.   Certo, non bisogna condannare fino al la sentenza del Giudicato, è vero, ma l’accusa della dottssa Faggioni è molto grave e pone in luce un perverso meccanismo corruttivo affiancato da quello mafioso con il supporto del Clan Cammarata, che darà certamente molto lavoro ai difensori dell’ex presidente G.Toti       Il potere -e il denaro- nella vita si possono rovesciare, e non sono tutto se è vero che in questo mondo dobbiamo ad un certo punto salutare tutti, amici e parenti cari

Minimizza-ovviamente, il suo avvocato Stefano Savi che  afferma che “non si parla di dimissioni, ma di sospensione dalla funzione”. Toti  avrebbe dovuto recarsi nel Ponente ligure per partecipare a una conferenza stampa a Ventimiglia con Flavio Briatore e il sindaco Flavio Di Muro per l’apertura del nuovo Twiga e a un’altra sulla sanità a Bordighera all’ospedale Saint-Charles. Toti, ha ripetuto Savi, “continuerà a lavorare. Come abbiamo potuto vedere fino a questo momento sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell’ambito di una legittima attività di amministrazione per l’interesse pubblico”.

Resta in ogni caso ‘ il segnale -molto chiaro- dopo quello recente della Sicilia con l’on Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Sicilia, che la politica vera non esiste più da tempo e che ognuno pensa solo alle proprie cose.Vi sono le eccezioni ma rimangono tali e poche.  Questo spiega il fenomeno delle  astensioni della gente nelle consultazioni elettorali. E, a pensarci bene, anche se è un dovere votare, perdoni Toti e l’avv.Savi,  non hanno tutti i torti  se stanno a casa evitando il rischio di votare, cone dicono i provvedimenti giudiziari,  persone “corrotte e mafiose”  (r.l).

 

 

 

LA   CRONACA 

Per il Gip di Genova  dottssa  Paola Faggioni che ha firmato l’ordinanza   dalle condotte del governatore “traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo“. In particolare, in occasione e in concomitanza delle quattro competizioni politiche che si sono susseguite nell’arco temporale dell’indagine (circa 18 mesi) – elezioni amministrative di Savona (ottobre 2021), elezioni amministrative di Genova (giugno 2022) elezioni politiche nazionali (25 settembre 2022) ed elezioni amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023) “Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori (gli Spinelli e Moncada)”. In alcuni casi, si legge nell’ordinanza, “era lo stesso Toti, a chiedere esplicitamente il finanziamento, promettendo al privato comportamenti o provvedimenti a lui favorevoli o addirittura ricordandondogli ‘di aver fatto la sua parte’ e quindi di aspettarsi conseguentemente una “mano” in vista delle elezioni”.

Nel provvedimento di oltre 650 pagine, si specifica inoltre che l’arresto ai domiciliari si lega al pericolo di reiterazione del reato. In particolare nei confronti di Toti paiono ricorrere le esigenze cautelari per “il pericolo attuale e concreto che l’indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri”. “Tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta” e “dalla stessa sorprendente disinvoltura con cui Toti manifesta il proposito di ricorrere a richieste di denaro agli imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per gli obiettivi imprenditoriali realizzati anche in seguito al proprio intervento”.

Ma c’è di più:  il Gip dottssa Faggioni ha posto altri rilievi significativi:  “l’emersione, dalle indagini di ulteriori vicende (ancora oggetto di approfondimenti investigativi) che hanno visto il coinvolgimento di ulteriori imprenditori e nelle quali, a fronte di richieste di interessamento per pratiche amministrative di loro interesse, sono seguite elargizioni di finanziamenti in favore del Comitato Toti”. Ma il pericolo “traspare anche dalla stessa genesi delle condotte criminose contestate… mosse tutte evidentemente dal medesimo scopo di ottenere l’elezione o la rielezione, per il raggiungimento del quale è stata ‘svenduta’ la propria funzione e la propria attività in cambio di finanziamenti, abdicando in tal modo ai propri importanti doveri istituzionali”,,,,

Arrestati anche Matteo Cozzani,  Aldo Spinelli e altri ancora………

Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, accusato di corruzione elettorale aggravata dall’agevolazione mafiosa in particolare al clan Cammarata del Mandamento di Riesi. Eguale  accusa per Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, per i quali è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, e per Venanzio Maurici, per i quali il Gip ha disposto l’obbligo di firma.

In particolare, in occasione delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 avrebbero promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli appartenenti alla comunità riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e dei siciliani verso la lista ‘Cambiamo con Toti Presidente’, e verso l’indagato Stefano Anzalone ed alcuni altri candidati della lista. Venanzio Maurici, come elettore e referente ‘genovese’ del clan Cammarata del Mandamento di Riesi, in occasione delle regionali, per dare il proprio voto alla lista ‘Cambiamo con Toti Presidente’, avrebbe accettato la promessa di un posto di lavoro in favore del compagno convivente della figlia.

Misure anche nei confronti di Paolo Emilio Signorini   di Iren già presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, in carcere con l’accusa di corruzione. Ai domiciliari anche Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, accusato di corruzione nei confronti di Signorini e del presidente Toti.