Roma, al semaforo uno straniero vagabondo si introduce nell’auto di una donna, l’afferra per il collo e la minaccia. Intervento di un Carabiniere libero dal servizio , arresto e custodia in carcere

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 Roma –
I Carabinieri della Stazione di Roma Eur hanno arrestato uno straniero di 49 anni, senza fissa dimora, gravemente indiziato del reato di tentata rapina.
Nello specifico, in via Rhodesia, una donna alla guida della propria autovettura e con a bordo un uomo che la stava minacciando, si è diretta verso un gruppo di persone, chiedendo loro aiuto. Ragion per cui, un Carabiniere libero dal servizio e in borghese, facente parte del gruppetto di persone, appurata sin da subito la gravità della situazione, dovuta dalla forte agitazione della donna, ha immediatamente bloccato l’uomo, per poi chiedere i rinforzi ai colleghi dell’Eur.
I Carabinieri sono così riusciti ad accertare, anche dalla denuncia presentata dalla vittima che, il 49enne, poco prima si era allontanato dal pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio” e una volta giunto all’esterno della struttura ospedaliera si era introdotto all’interno dell’auto della donna che era ferma al semaforo, per poi afferrarla per il collo, intimandole di proseguire la marcia, impossessandosi successivamente della borsa.   
Per questo motivo, l’indagato è stato arrestato e condotto presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura della custodia cautelare in carcere.

La morte dell’architetto Onorato, dall’analisi delle immagini di videosorveglianza emerge la tesi del suicidio Improbabile infatti che il Killer possa essere un acrobata

La polizia sul luogo del ritrovamento dell'imprenditore Angelo Onorato, trovato morto nella sua auto con una fascetta di plastica che gli stringeva il collo

 

Analisi delle immagini di videosorveglianza .  Supposizioni  e,forse certezze a questo punto, degli investigatori.  Il suv di Angelo Onorato, l’architetto marito dell’europarlamentare Francesca Donato trovato morto in auto, era parcheggiato in un punto cieco-si apprende –  tra due telecamere di sorveglianza.
Dalle registrazioni delle immagini appare chiaro -informano gli investigatori -e che nessun veicolo si è fermato nei pressi del Range Rover del professionista perché tutte le macchine «filmate» sono passate in un tempo incompatibile con una sosta.   Così come è vero che non risulta alcuna registrazione di passante -Killer- a piedi.

 

Angelo Onorato e Francesca Donato

 

Dunque?  Le circostanze avvalorerebbero la tesi del suicidio.. Emerge dai primi accertamenti medico-legali sul corpo depositato nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo Così come è possibile dall’altro lato che l’avv (tributarista) sia stato ucciso perchè aveva dei nemici con interesse a toglierlo di mezzo. E forse il piano di uccisione prevedeva l’idea di un killer atletico per eludere la videosorveglianza

Mio marito Angelo non si è suicidato, ripete  l’eurodeputata Francesca Donato. Sono state lei e la figlia Carolina a trovare ieri nel primo pomeriggio l’imprenditore, era al lato guida della sua vettura col capo riverso sul volante e una fascetta in plastica attorno al collo. Donato aveva detto subito che il marito era stato ucciso, ieri per l’intera giornata ha continuato a sostenerlo e a non credere al suicidio, una delle ipotesi al vaglio degli investigatori della squadra mobile che stanno indagando su delega della Procura di Palermo.

Appare poco credibile che il  killer sia un acrobata e  si sia allontanato arrampicandosi sul muro, alto almeno due metri, che delimita l’autostrada per evitare di essere ripreso.

 

Un’anziana donna di quasi 90 anni uccisa nella sua villetta a Borgetto dove viveva da sola con il figlio malato psichiatrico

horse head - uomo pazzo foto e immagini stock

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Omicidio a Borgetto, piccolo paese del palermitano, dove una donna di 89 anni, Maria Benfante, è stata uccisa a colpi di martello in testa nella sua villetta dove viveva con il figlio.
L’uomo, 60 anni, con problemi psichici è stato accompagnato nella caserma dei Carabinieri di Partinico (Palermo) per l’interrogatorio e verbale . L’allarme è stata data dall’altra figlia che ha sentito le urla della madre. Gli inquirenti stanno raccogliendo tutti gli elementi del caso.

 

Ucraina, Nato lancia proposta di fuoco: “Kiev deve colpire obiettivi in Russia con le armi dei partner occidentali”

Jens Stoltenberg

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato

 

La Nato affila le “armi” e lancia proposte  che sorprenderanno certamente il leader sovietico  L”Ucraina deve essere libera di colpire obiettivi militari in Russia con le armi fornite dai partner occidentali. E’ Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, a invocare la svolta nel rapporto tra Kiev e gli alleati. L’Ucraina, in particolare, non può utilizzare i missili Atacms a lungo raggio, forniti dagli Usa, per colpire obiettivi in territorio russo. Il tema viene dibattuto anche negli Stati Uniti, dove il segretario di Stato Antony Blinken è in pressing per l’ok della Casa Bianca.

Questa è una guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina. L’Ucraina ha il diritto di difendersi. E questo include attacchi contro obiettivi sul territorio russo”, dice Stoltenberg in un’intervista all’Economist ampiamente rilanciata dai media ucraini.

“È giunto il momento che gli alleati considerino se eliminare alcune delle restrizioni che hanno posto sull’uso delle armi fornite all’Ucraina. Non parteciperemo direttamente dal territorio della Nato alle operazioni di combattimento” nei cieli “o sul territorio dell’Ucraina, soprattutto adesso che a Kharkiv, vicino al confine, ci sono molti combattimenti. L’Ucraina non ha la capacità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, è durissima difendersi in questo modo“.

Con le operazioni nella regione di Kharkiv, la Russia mira a creare una zona cuscinetto che costringa l’artiglieria ucraina a arretrare: in questo quadro, Kiev non può colpire territori controllati da Mosca. Con gli Atacms, che possono centrare obiettivi a 300 km, il quadro cambierebbe.

“La Nato non invierà truppe”

Stoltenberg ribadisce che l’invio di truppe Nato non è ipotizzato. “Il nostro obiettivo era duplice: sostenere l’Ucraina, come facciamo, ma anche garantire che il conflitto non si trasformi in una guerra su larga cala. Non saremo parte del conflitto”, dice.

Stoltenberg lancia quindi un messaggio alla Russia: gli attacchi informatici potrebbero far scattare l’articolo 5 se fossero di portata estremamente rilevante. Se la cyberoffensiva fosse “massiccia, potremmo invocare l’articolo 5 e rispondere non solo nel cyberspazio ma anche in altri ambiti per proteggere gli alleati della Nato”.

Kharkiv, Ucraina prepara contrattacco

Le parole di Stoltenberg arrivano nel momento in cui l’Ucraina rivendica progressi nella regione di Kharkiv. Kiev afferma di aver “fermato” l’attacco russo nel nord dell’oblaste di aver avviato un contrattacco in quest’area nel nord del Paese. “Per quanto riguarda l’asse di Kharkiv, il nemico ha portato avanti dal 10 maggio un’operazione di offensiva nel tentativo di creare una zona cuscinetto nella regione”, dice Ihor Prokhorenko dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine.

“La situazione è stabile, sotto controllo, le truppe russe sono state fermate” e, aggiunge citato da Rbc-Ukraine, “le forze di difesa ucraine pianificano e portano avanti operazioni di offensiva per ripristinare le posizioni perdute”.

Salva casa, ecco il decreto che sana le piccole irregolarità a beneficio del cittadino che non digerisce i rospi della burocrazia delle Soprintendenze e dei Genio civili, spesso corrotti e lumache nei tempi. : ostaggio di una normativa rigida ed ottusa”

L'abusivismo edilizio continua a essere un problema in ...

Archivi -Sud Libertà-   Il nuovo decreto riguarda solo le difformità e i piccoli abusi commessi per non aver a che fare con la corruzione delle Soprintendenze

 

L’obiettivo del decreto ‘salva casa’ “è liberare gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi”. è  il comunicato del Ministero delle Infrastrutture in una nota, dopo il disco verde del governo   Il decreto, si legge, “interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità”.

Sostanzialmente il nuovo intervento legislativo viene in soccorso del cittadino che lotta contro la lumaca burocrazia della Soprintendenza – e a volte del Genio civile- per tutti quei casi in cui ci vogliono mesi ed anche  anni per avere una risposta da questi Enti. Spesse volte il cittadino scopre che per avere un parere favorevole  dal la Soprintendenza locale e/o dal  Genio civile  sono costretti a versare al funzionario la classica “bustarella” o tangente
E’ noto a tutti come per alzare un muretto nel giardino di casa propria il cittadino debba attraversare un autentico calvario: geometri, progetto e disegno, appuntamenti con la Soprintendenza, accordi di modifica, e tanti soldi: una vera Torre di Babele.

In particolare, il provvedimento interessa le difformità: formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione; sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della doppia conformità”.

Il decreto inoltre ”semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l’amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera”. La norma ”mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche”.

Afferma il Ministero: “Il decreto legge salva casa ”prevede sanzioni che sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana”

Nel testo del decreto legge, invece, ”non c’è la cosiddetta norma salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie del capoluogo lombardo su cui si è acceso l’interesse della Procura. L’idea di Salvini, già condivisa con il sindaco Giuseppe Sala, è di intervenire in fase di conversione del testo”.

Le misure del decreto: “edilizia libera”

Nel decreto legge “ci sono interventi su piccole irregolarità che riguardano la vita di tutti giorni: verande, tende, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne. Tutto quello che c’è all’interno delle abitazioni”, ha spiegato il ministro Salvini in conferenza stampa.

Il piano prevede “l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici”. Il decreto prevede inoltre “l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità” (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi)

. Con il decreto legge vengono quindi introdotte ”tolleranze costruttive tra il 2% e 5% in base alla superficie“. La misura, “è una grande opera di semplificazione, sburocratizzazione e liberazione di denari, immobili e energie. Conto che, con questa quantità di immobili regolarizzati che possono tornare sul mercato, possano anche avere un riscontro positivo in termini di diminuzione del costo del mattone”.

E ancora: semplificazione del cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, “nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”, continua il ministro. Il provvedimento prevede, inoltre, “la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata

Peggiora la condizione economica degli italiani. Non vi è alcuna fiducia nel Fisco , i conti di ogni italiano non tornano più ogni mese, e non si prospetta, secondo il Rapporto Eurispes, crescita economica dell’Italia

Foto l'uomo d'affari analizza i dati della ricerca di mercato azionario.

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La maggior parte degli italiani, il 55,5%, ritiene che la situazione economica del Paese abbia subito un peggioramento nel corso dell’ultimo anno.  Pochi pensano ad una collaborazione con il fisco, l’Agenzia delle entrate. Tanti rilevano errori ed abusi di questa struttura fiscale .E’ quanto emerge dal Rapporto Italia Eurispes, giunto alla 36esima edizione.
Per il 18,6% la situazione è rimasta stabile, mentre solo un italiano su dieci ha indicato segnali di miglioramento. Il 15,6% non sa o non ha voluto fornire alcuna risposta.

Guardando al futuro, i cittadini sono invece cauti: per un italiano su 3 la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, pensano che le cose precipiteranno        tanto oltre 30 per cento, , mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica.
4 italiani su 10 ritengono che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi sia rimasta stabile. Anche se con diversa intensità, complessivamente il 35,4% degli italiani denuncia un peggioramento della propria condizione economica, mentre il 14,2% parla di un miglioramento.

Il Presidente Mattarella ha ricevuto una delegazione dell’Unicef

Il Presidente Sergio Mattarella incontra Catherine M. Russell,Direttrice esecutiva dell’Unicef

l Presidente Sergio Mattarella incontra Catherine M. Russell,Direttrice esecutiva dell’Unicef

 

Il Presidente Sergio Mattarella incontra Catherine M. Russell,Direttrice esecutiva dell’Unicef

Il Presidente Sergio Mattarella incontra Catherine M. Russell,Direttrice esecutiva dell’Unicef

 

Il Presidente Sergio Mattarella incontra Catherine M. Russell,Direttrice esecutiva dell’Unicef unitamente a una delegazione

 

l Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione dell’Unicef guidata dalla Direttrice esecutiva Catherine Russell.

 

Anything to say, un monumento al coraggio . Napoli, inaugurazione sabato 25 maggio

Napoliclick - Anything to say?: l'opera dedicata alla ...

 

Napoli,

Sarà inaugurata domani, sabato 25 maggio alle ore 20:00 in piazza Dante l’opera di Davide Dormino Anything to Say, un monumento al coraggio.

Sarà presente l’autore dell’opera e prenderanno voce dalla sedia vuota, tra gli altri: Anna Motta, madre di Mario Paciolla Luca Persico aka ZULU, frontman 99 Posse Igor Esposito, drammaturgo Giovanni Block, cantautore Desirée Klein portavoce Articolo21 Campania, direttrice “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”

Nelle giornate successive ( l’opera rimarrà in piazza dante fino a venerdì 31) si avvicenderanno eventi programmati e non:

26 maggio, domenica: ore 11:00

– Aret ‘e cancell : intervento musicale 20 min di Dolores Melodia

– Anything to Say: 6 interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno

da lunedì 27 maggio a venerdì 31 maggio,

alle ore 12 visite guidate con le scuole 31 maggio, venerdì: finissage

alle ore 18 – Anything to Say: altri interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno Pina Di Gennaro, attrice Omar Suleiman, Comunità palestinese Napoli Lucia Vitrone, performer Guido Piccoli, giornalista Ultima Generazione, un attivista Samuele Ciambriello, garante per i detenuti della Regione Campania Vincenzo Vita, giornalista de Il Manifesto

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci

 

discorso

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«L’attentato di Capaci fu un attacco che la mafia volle scientemente portare alla democrazia italiana. Una strategia criminale, che dopo poche settimane replicò il medesimo, disumano, orrore in via D’Amelio. Ferma fu la reazione delle Istituzioni e del popolo italiano. Ne scaturì una mobilitazione delle coscienze. La lezione di vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino divennero parte della migliore etica della Repubblica.
A trentadue anni da quel tragico 23 maggio è doveroso ricordare anzitutto il sacrificio di chi venne barbaramente ucciso: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. Insieme a loro ricordiamo Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Testimoni di legalità, il cui nome resta segnato con caratteri indelebili nella nostra storia.
I loro nomi sono affermazione di impegno per una vittoria definitiva sul cancro mafioso e il pensiero commosso va ai loro familiari che ne custodiscono memoria ed eredità morale.
Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno. I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti.
L’eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo che appartiene all’intera comunità nazionale. Portare avanti la loro opera vuol dire lavorare per una società migliore».