Fsc 2021-2027, per la Sicilia 6,8 miliardi. Firmato a Palermo l’accordo con il governo nazionale per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale Ora vedremo in quali anni saranno spesi

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La Sicilia potrà contare su 6,8 miliardi di euro- informa un comunicato della Regione Sicilia –  per portare avanti lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio nei prossimi anni. È il frutto dell’accordo per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Presidenza della Regione Siciliana firmato questo pomeriggio al Teatro Massimo di Palermo, alla presenza dei sindaci di tutta l’Isola e di autorità civili, religiose e militari.
L’intesa garantisce con 5,5 miliardi la copertura finanziaria a 580 interventi in nove diversi ambiti e con ulteriori 1,3 miliardi il cofinanziamento regionale al progetto della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, ponendo la Sicilia al primo posto tra le regioni per risorse assegnate. Nel dettaglio, la parte più consistente delle somme, 2,5 miliardi è destinato ad “Ambiente e risorse naturali”: agli 800 milioni previsti per la realizzazione dei termovalorizzatori si aggiungono, tra gli altri, finanziamenti per risorse idriche (527 milioni), rifiuti (164 milioni) depurazione (354 milioni), interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e all’erosione costiera (circa 700 milioni). All’ambito “Trasporti e mobilità” è assegnato 1 miliardo di euro, di cui 710 milioni serviranno a interventi di manutenzione stradale e per nuove infrastrutture viarie. A “Competitività imprese” vanno 548 milioni; a “Sociale e salute” 392 milioni, di cui 271 milioni includono investimenti in strutture e attrezzature sanitarie; a “Riqualificazione urbana” 100 milioni; alla “Cultura” 182 milioni. Per “Istruzione e formazione” sono previsti 80 milioni; per il settore “Energia” 67,5 milioni; infine alla linea di azione “Capacità amministrativa-assistenza tecnica” andranno 89 milioni.
Inoltre, 331,9 milioni di risorse Fsc 2021-2027 sono destinati al cofinanziamento dei Programmi europei della Regione Siciliana. A questi fondi si aggiungono 234 milioni di euro di anticipazione Fsc. La Regione Siciliana nella definizione della programmazione riguardante il Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 ha beneficiato del supporto di Cassa depositi e prestiti.

Mattarella a Brescia per il 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Piazza della Loggia a Brescia, accolto da Marco Alparone, Vice Presidente e Assessore al Bilancio e Finanza della Regione Lombardia, Laura Castelletti, Sindaco di Brescia, Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Piazza della Loggia a Brescia, accolto da Marco Alparone, Vice Presidente e Assessore al Bilancio e Finanza della Regione Lombardia, Laura Castelletti, Sindaco di Brescia, Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Piazza della Loggia depone una corona di fiori alla stele dei caduti della strage

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Piazza della Loggia depone una corona di fiori alla stele dei caduti della strage

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande incontra i familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande incontra i familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande incontra i familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande con i familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande in occasione della cerimonia commemorativa del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Grande in occasione della cerimonia commemorativa del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per il 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per il 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Manlio Milani in occasione della cerimonia per il 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Manlio Milani, Presidente dell’Associazione Casa della Memoria e dell’Associazione Famigliari delle Vittime, in occasione della cerimonia per il 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia, si è recato a Brescia.

Al suo arrivo ha deposto una corona sulla stele dei caduti della strage, in Piazza della Loggia.

Al Teatro Grande, il Presidente Mattarella ha incontrato i familiari delle vittime ed è intervenuto alla cerimonia commemorativa che è stata aperta da un filmato rivocativo dell’evento.

Nel corso della commemorazione hanno preso la parola il Sindaco di Brescia, Laura Castelletti, il Presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, e il Presidente dell’Associazione Casa della Memoria e dell’Associazione Famigliari delle Vittime, Manlio Milani.

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

Quirinale: le iniziative per il 78° anniversario della Repubblica Italiana

 

PALAZZO QUIRINALE

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 78° anniversario della Repubblica, ha invitato il 1°giugno i Capi Missione accreditati in Italia al Concerto eseguito al Quirinale dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta dal Maestro Michele Gamba.

In programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Ottorino Respighi, Franz Joseph Haydn, Gioacchino Rossini. Il Concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno, a partire dalle 17.50 e sarà aperto dal saluto del Presidente Mattarella.

Al termine seguirà il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale.Domenica 2 giugno, alle ore 9.15, il Presidente Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto.

Successivamente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei Reparti schierati per la rivista e assisterà dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali alla tradizionale Parata Militare.

Nel pomeriggio del 2 giugno l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, dalle ore 16.30 alle 18.30, sarà riservata alle fasce deboli della popolazione coinvolte tramite invito.
L’individuazione degli ospiti è stata curata dalle Federazioni e dalle Associazioni a carattere nazionale del Terzo settore e da Roma Capitale.

Durante l’apertura, si esibiranno nei Giardini la Banda Anbima delle Marche, il Coro giovanile Campano e Pugliese Feniarco e la Banda Interforze.

Sabato 1° giugno, alle ore 15.00, nella Piazza del Quirinale si svolgerà il cambio della guardia a cavallo in forma solenne da parte del Reggimento Corazzieri con la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo.

 

Sicurezza: 27 arresti in Sicilia per porto abusivo di armi, droga , furto ed estorsioni

I Padrini che hanno fatto la storia della mafia - Focus.it

 

 Palermo –

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica,  nei confronti di 27 persone indagate – a vario titolo – per i reati di detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e clandestinericettazioneattività organizzate per il traffico illecito di rifiutiassociazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacentifurto ed estorsione.

L’attività d’indagine è stata condotta dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo – San Lorenzo e ha consentito di delineare un grave quadro indiziario, sostanzialmente recepito nel provvedimento cautelare, circa la sussistenza di un sodalizio criminale, attivo nei quartieri San Giovani Apostolo – ex C.E.P., Borgo Nuovo e Cruillas, composto da persone, già note alle cronache, che, avendo anche la disponibilità di armi comuni da sparo di provenienza illecita e clandestine, erano dediti alla gestione di 4 piazze di spaccio, di un’attività organizzata, priva di alcuna autorizzazione, per il traffico di rifiuti e alla commissione di furti di veicoli finalizzati per lo più alle conseguenti estorsioni con il cd. metodo del “cavallo di ritorno”.

L’azione investigativa, portata avanti da settembre 2020 a marzo 2021, ha fatto emergere un grave quadro indiziario su un 34enne del C.E.P., all’epoca dell’indagine ristretto in regime di detenzione domiciliare e attualmente in carcere, quale figura di riferimento per tutte le attività criminali sopra descritte, che, grazie agli altri indagati, sarebbe riuscito a:

  • dirigere un’attività organizzata, priva delle autorizzazioni previste, di gestione di rifiuti, svolta con la compartecipazione di altri 5 indagati e che, oltre allo stoccaggio dei materiali raccolti illecitamente (ferro e altri metalli), ne prevedeva la lavorazione presso un terreno adiacente alla sua abitazione abusiva e il successivo trasporto effettuato tramite il titolare compiacente, raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, di un’azienda operante nel settore che, mettendo a disposizione i propri mezzi, consentiva la compilazione dei formulari per la successiva vendita a ditte della Sicilia e di altre regioni, impegnate nel campo edile, siderurgico e del trattamento di materiale metallico, con guadagni stimati che potevano arrivare anche a 50mila euro mensili;
  • promuovere un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestendo in prima persona il rapporto con i fornitori, emanandone le strategie operative criminali e raccogliendone i proventi illeciti stimati in circa 40mila euro su base mensile. Il gruppo era strutturato su un’organizzazione piramidale con al vertice il 34enne e alle sue dipendenze 2 figure incaricate di rifornire le 4 “piazze di spaccio” – la cui operatività nelle predette aree della città era garantita da altri 5 indagati ritenuti intranei al sodalizio – con cocainamarjuana e hashish, approvvigionate da fornitori del capoluogo – tra cui figura un indagato con precedenti riconducibili all’ambito della criminalità organizzata e in particolare alla famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù;
  • esercitare il controllo sul giro di furti di auto finalizzati soprattutto alla successiva richiesta estorsiva con il metodo del cd. “cavallo di ritorno”, in cui le vittime, per vedersi restituiti i veicoli sottratti, erano costretti a versare fino a 1000 euro.

Le risultanze dell’indagine, compendiate nella misura cautelare, avrebbero messo in luce come alcuni cittadini dei quartieri in cui il 34enne esercitava il controllo delle attività criminali si sarebbero rivolti a lui per la risoluzione di problematiche di vita quotidiana o per avere un’intercessione a seguito del patito furto del proprio veicolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per 17 persone e la misura cautelare degli arresti domiciliari per le restanti 10. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro preventivo, con decreto emesso dalla stessa A.G., l’area in cui venivano stoccati i rifiuti, adiacente all’abitazione del 34enne, e un autocarro di proprietà della ditta incaricata del trasporto del materiale lavorato.

Nel corso delle investigazioni, si è delineata la responsabilità di tre persone all’epoca dei fatti minorenni, attivamente coinvolte nelle illecite attività ed indagati per i reati di “detenzione abusiva di armi da fuoco”, “ricettazione” e “traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per i quali l’indagine, proseguita anche sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, ha portato all’emissione di 3 decreti di perquisizione, eseguiti nella mattinata odierna.

La Procura per i minorenni, a seguito degli accertamenti svolti dai Carabinieri, sta valutando inoltre di adottare provvedimenti di competenza a tutela dei minori appartenenti alle famiglie degli indagati.

 

È obbligo rilevare- informa il Comando Carabinieri -che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

 

Napoli, smaltite illecitamente 1.000 tonnellate di rifiuti speciali – Arrestate per corruzione 12 persone. Oltre mezzo milione di euro di costi extra per la S.A.P.NA., sequestrate due aziende

 

Arghillà, via alla bonifica: ruspe in azione per rimuovere ...

Archivi -Sud Libertà

 

Napoli,

Traffico illecito di rifiuti e corruzione. Sono 12 le persone arrestate nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno. L’accusa, a vario titolo, è di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.

Durante l’operazione sono stati accertati smaltimenti illeciti per oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali che hanno determinato un aggravio di costi alla S.A.P.NA. per circa mezzo milione di euro. La cifra è stata calcolata senza tenere conto dei danni spesso causati all’impiantistica dallo sversamento di rifiuti anche ferrosi, che hanno bloccato anche per lunghi periodi il ciclo di trattamento dell’impianto pubblico.

L’indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche quali intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, ha avuto origine nel gennaio 2023 a seguito delle segnalazioni della S.A.P.NA. s.p.a., società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano, in merito ad anomalie nel trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto di Tufino, nel quale venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale e dunque estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani.

I carabinieri hanno sottoposto a sequestro le due aziende private produttrici di rifiuti industriali. Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli indagati agivano con un metodo ormai consolidato: gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, fungevano da tramite tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello STIR, nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici. Il tutto avveniva in cambio di mazzette ai dipendenti pubblici. Essenziale sarebbe stato il ruolo degli addetti al TMB di Tufino, perfettamente organizzati per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla S.A.P.NA., e consentire agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente.

Secondo l’accusa, una intera squadra forniva i propri turni di servizio ai complici esterni, che dunque pianificavano in totale tranquillità gli illeciti sversamenti nella certezza della compiacenza di tutti i componenti di quel turno, remunerati dal capo squadra, ciascuno in proporzione del contributo fornito. Al fine di incrementare ulteriormente gli illeciti profitti, alcuni degli indagati, sia dipendenti dello STIR che autisti, dopo aver effettuato gli smaltimenti illeciti, completavano la loro collaborazione rendendosi protagonisti del furto delle bobine di ferro, del valore di circa 20mila euro, utilizzate nell’impianto di Tufino per imballare i rifiuti, occultando le stesse all’interno degli stessi autocompattatori.

Raid Israele su Rafah, 45 morti, riunione emergenza Onu e premier israeliano: “Tragico incidente”

Rafah sotto assedio. Carri armati e blindati schierati al confine. Israele  verso l'attacco

 

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione di emergenza per discutere del raid israeliano contro una tendopoli a Rafah in cui sono morte almeno 45 persone tra cui i due comandanti di Hamas, veri obiettivi d’Israele.. La riunione, ha reso noto un diplomatico delle Nazioni Unite citato dalla Cnn, è stata richiesta dall’Algeria. L’incontro a porte chiuse è previsto per le 15.30 locali….

Intanto un nuovo attacco di Israele a Tal as-Sultan, a ovest di Rafah, avrebbe provocato 7 morti si legge su Al Jazeera che riferisce di un bombardamento da parte dell’Idf sulle tende che ospitano i palestinesi sfollati nell’area.

Sono saliti a circa un milione i palestinesi fuggiti da Rafah nel corso delle ultime tre settimane, ha annunciato l’agenzia dell’Onu Unrwa. “Non hanno nessun posto sicuro dove andare tra i bombardamenti” e si spostano in condizioni di “mancanza di cibo e acqua”, tra “cumuli di rifiuti e in condizioni di vita inadeguate”. Fornire loro assistenza e protezione sta diventando quasi “impossibile”…

Netanyahu: “Tragico incidente, volevamo colpire solo due comandanti nemici”

Il premier israeliano ha definito il raid un tragico incidente: le vittime provocate dall'”omicidio mirato” di “terroristi” di Hamas sono state un tragico incidente , volevamo colpire solo due comandanti nemici. “Nonostante i nostri sforzi per non fare loro del male, c’è stato un tragico incidente – – Stiamo indagando sull’incidente”. “Per noi è una tragedia, per Hamas è una strategia”..Anche l’Onu ha disposto un’indagine a riguardo..

Sarebbero 45 le persone rimaste uccise e 249 quelle rimaste ferite nel raid: 23 delle 45 vittime sarebbero donne, bambini e anziani. “Io continuerò a combattere fino a quando sarà issata la bandiera della vittoria” e “non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti” perché “se cedessimo tornerebbe il massacro, se ci arrendessimo consegneremmo una grande vittoria al terrore, all’Iran”, ha detto ancora Netanyahu.

Negoziati lontani

Dopo il massacro di Rafah: Hamas ha infatti informato i mediatori che non parteciperà ad alcun negoziato con Israele  che non ferma la guerra. I negoziati si sono interrotti tre settimane fa dopo che Israele ha respinto l’ultima bozza approvata da Hamas, accusando l’Egitto di avere “unilateralmente apportato modifiche fondamentali”.

Mutui a tasso fisso e variabile ,i tassi scendono: il problema vero -ed occulto- è controllare le grandi banche italiane se ridurranno davvero i tassi e, soprattutto, in che misura

 

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di   E.Lanza

Controllare le banche italiane se osserveranno la prevista riduzione dei tassi.     Chi lo fa in Italia?     Oppure: controllare se sarà rispettata la percentuale prevista di riduzione dei tassi.    Quasi alla fine del mutuo  occorrerà fare queste valutazioni di controllo insieme con un esperto richiedendo alla propria banca l’intero estratto conto del Mutuo. 

Dopo il 5% superato nel 2023, i tassi sui mutui scendono al 3,69%. Passando dalla teoria alla pratica: per un mutuo a 25 anni da 200mila euro, le famiglie italiane risparmieranno 54mila euro, spendendo il 14,9 per cento in meno.

Parlando invece dei mutui erogati nel 2023, si è osservato che le rate dei mutui a tasso fisso erano raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il rincaro mensile è stato del 60-70% o anche superiore. Per quanto riguarda i vecchi mutui, mentre sul tasso fisso non c’è stato alcun rincaro, quelli a tasso variabile hanno subìto aumenti fino al 78&. I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,93%, dopo picchi superiori al 14 per cento.

In Italia, 3,5 milioni di famiglie hanno un mutuo per un valore complessivo di 423 miliardi

In Italia sono 6,8 milioni le famiglie indebitate. Tra queste 3,5 milioni hanno un contratto un mutuo per l’acquisto di un immobile. Nel 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5%.     Il disagio delle famiglie è stato notevole. Tanti non hanno potuto pagare i mutui.  Da alcuni mesi la curva si è invertita e “le banche, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell’Eurotower, dovrebbero pensare già alla  prevista riduzione dei tassi”.

ANTICIPAZIONE  RIDUZIONE TASSI?       CHI CI CREDE?

Anticipazione?    Nessuno lo crede, le banche italiane ridurranno all’ultimo minuto.

Sul totale di 423,4 miliardi erogati, circa un terzo, cioè 144 miliardi, è a tasso variabile e i restanti 279 miliardi sono a tasso fisso. 

Mutui a tasso fisso e variabile: le nuove percentuali

A partire da luglio 2022, osserva  la Fabi, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa l’1,8% anche fino a oltre il 6% con le rate mensili che, pertanto, sulla base delle offerte delle banche, erano anche più che raddoppiate. Negli ultimi mesi, le banche hanno cominciato a ridurre complessivamente i tassi praticati alle famiglie, con un tasso medio fisso che è calato al 3,69% a marzo scorso.

La riduzione c’è stata, ma è stata meno accentuata sui mutui a tasso variabile con la media stabile sopra il 4%. Nel corso del 2023, i nuovi mutui a tasso variabile erano arrivati anche oltre il 6% dallo 0,6% di fine 2021, oggi la media è pari al 3,67%: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile è di 1.180 euro, ben 515 euro in più (+77,4%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta due anni fa ovvero 665 euro.

Cosa accadrà nel futuro? Nei prossimi 18-24 mesi, “la Bce verosimilmente-osservano gli analisti – ridurrà drasticamente il costo del denaro, sperando che l’inflazione resti ai livelli bassi di oggi, per arrivare attorno al 2%: quello è il livello sostanzialmente ottimale a cui dobbiamo abituarci”  Gli agenti e consulenti immobiliari avranno anche loro una boccata d’ossigeno

Linee guida in materia di misure di prevenzione personali, 3° edizione

 

Linee guida misure di prevenzione 3° edizione

 

Ormai da tempo, nel nostro sistema giuridico, il contrasto delle condotte illecite avviene seguendo un doppio binario. Alle “classiche” indagini, che sfociano in misure cautelari personali e reali, si affiancano le misure di prevenzione personali e patrimoniali. Questi utili strumenti, che in un passato recente erano stati pensati per sferrare un duro attacco da parte dello Stato alla criminalità organizzata di stampo mafioso, sono oggi sempre più applicate anche alle condotte violente dei singoli.

E’ su questo solco che si inserisce il  lavoro realizzato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato in materia di misure di prevenzione personali.

Con l’intento di fornire un utile strumento di lavoro a chi, tutti i giorni, opera in prima linea per il contrasto alla criminalità, il Servizio centrale anticrimine della Polizia di Stato ha realizzato nel 2020 delle ” Linee guida ” per l’applicazione delle misure di prevenzione personali, giunte quest’anno alla 3° edizione.     Il testo aggiornato, anche alla luce dell’entrata in vigore della legge 24 novembre 2023, n. 168, che ha potenziato gli
strumenti per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, è il frutto dell’esperienza maturata dalle singole Questure negli anni ed evidenzia, ancora una volta, l’attenzione che la Polizia di Stato riserva all’approfondimento giuridico-scientifico, che si affianca, sostenendola, all’attività investigativa ed operativa.

Il quadro esaustivo ed innovativo fornito dalle” Linee guida” è divenuto in breve tempo un punto di riferimento anche per il mondo accademico e giudiziario. Lo testimoniano la pubblicazione sul sito del Sistema Penale Italiano e l’inserimento del volume all’interno della biblioteca di diritto penale dell’Università di Milano.

Un lavoro, quindi, che si pone un duplice e ambizioso obiettivo: supportare gli operatori di polizia nel loro lavoro quotidiano, assicurando un’applicazione uniforme delle misure da parte dei Questori su tutto il territorio nazionale e, di conseguenza, rendere più agevole anche l’interpretazione giurisprudenziale in materia.

 

Contrasto al crimine-prevenzione -dac- direzione anticrimine -Servizio Centrale anticrimine

Reggio Calabria, maxi operazione contro una cosca della ‘ndrangheta, indiziata di associazione mafiosa ed estorsione: numerosi arresti e misure cautelari

Foto Ministero I.

Reggio Calabria,

I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria con il supporto dello Squadrone Eliportato ‘Cacciatori’ Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria–Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di numerose persone indiziate a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e armi.

Le indagini  ricostruiscono  dinamiche e assetti di un’articolazione di ndrangheta riconducibile ad una ‘locale’ operante nel territorio del comune di Reggio Calabria, ricostruendone l’imposizione del controllo del territorio ed un diffuso sistema estorsivo nonché la gestione occulta di diverse imprese.

Imprese, incontri digitali sulle misure a sostegno dell’internazionalizzazione-La Sismet sostiene la crescita delle aziende

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Un ciclo di incontri digitali gratuiti rivolti alle imprese siciliane con il duplice obiettivo di avvicinare le istituzioni al mondo produttivo e di fornire tutte le informazioni necessarie sulle misure in campo per sostenere chi guarda ai mercati esteri. È un’iniziativa dello Sportello per l’internazionalizzazione delle imprese (Sprint) della Regione Siciliana nel quadro del protocollo d’intesa firmato lo scorso marzo firmato con Simest, società del gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo. Gli incontri, della durata di 30 minuti ciascuno, si terranno da giugno a dicembre di quest’anno. Si tratta di appuntamenti mattutini, per questo chiamati “Morning coffee” che si svolgeranno in remoto (i cosiddetti “webinar”).

Di seguito il calendario dei webinar e i temi che saranno trattati agli esperti Simest.

4 Giugno 2024 ore 09:00: “Fiere ed eventi”, misura con la quale si supporta la partecipazione delle imprese a eventi di carattere internazionale e missioni di sistema per promuovere il business su nuovi mercati.

2 Luglio 2024 ore 09:00:  “E-commerce”, misura volta al finanziamento per la realizzazione e sviluppo di soluzioni e-commerce.

3 Settembre 2024 ore 09:00:  “Temporary manager”, misura che sostiene le spese per l’inserimento temporaneo nelle aziende di manager temporanei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’impresa.

 

1 Ottobre 2024 ore 09:00: “Certificazioni e consulenze”, misura che sostiene le spese per l’attività consulenziale destinata ad investimenti per una crescita sostenibile sui mercati esteri;

5 Novembre 2024 ore 09:00 “Transizione digitale ed ecologica”, misura con la quale si sostiene la transizione digitale e la transizione ecologica, nonché il rafforzamento patrimoniale.

“3 Dicembre 2024” “Inserimento mercati esteri”, misura con la quale sono finanziate le spese per realizzare nel paese estero una struttura fisica configurabile come ufficio, showroom, negozio, spazio in area commerciale (corner).