Rivendicato dall’Isis l’attentato in un teatro a Mosca di un commando terroristico che spara all’impazzata

 

Il commando in azione, forze speciali sul posto. I danni dell'incendio

 

Finora sono almeno 60 i morti e oltre 145 feriti, compresi bambini. Sarebbero 80 le persone ricoverate negli ospedali. L’attentato terroristico alla Crocus City Hall, la più grande sala concerti di Mosca, sorprende i vertici della Russia in un momento di grande tensione per il conflitto con l’Ucraina,

Rivendicazione dell’Isis. Stati Uniti e Gran Bretagna avevano diffuso l’allerta .una quindicina di giorni fa tramite l’ambasciata americana

Mosca, subito dopo l’attentato, chiama in causa indirettamente l’Ucraina. Annullati tutti gli eventi a Mosca.Non ci sono segni per accusare ma i vertici sovietici sono abbastanza chiari: se l’Ucraina è responsabile, pagherà.Tutti saranno uccisi. Li prenderemo” Kiev respinge tutto e nega categoricamente il coinvolgimento nell’attacco.
Putin augura pronta guarigione  a tutti i feriti.    Anche il Presidente Mattarella condanna l’accaduto e afferma che bisogna lottare contro ogni forma di terrorismo

L’attacco del commando. la sala concerti ospitava 6200 persone

 Nella serata di Mosca, la sala concerti è affollata da 6200 persone, secondo i dati relativi ai biglietti. In programma, in particolare, un concerto del gruppo Pic Nic. Il lancio di almeno una granata contribuisce a provocare un incendio che verrà domato solo nella notte di Mosca: il tetto del complesso viene divorato dalle fiamme.

I video mostrano il panico anche nella sala concerti, con la platea che si svuota tra grida di panico e colpi di armi automatiche.Centinaia di persone abbandonano la Crocus City Hall correndo per le strade di Mosca.   Sul  posto arrivano le forze speciali,teste di cuoio, polizia e decine di ambulanze. I feriti vengono trasferiti negli ospedali: secondo il bollettino delle autorità sanitarie, quelli in gravi condizioni sono 9. Ricoverati anche 5 bambini, uno in pericolo di vita.

L’Isis : la Guardia russa ricerca i responsabili dell’attentato

L’Isis, su Telegram, rivendica l’attacco e afferma che i responsabili dell’azione sono rientrati in sicurezza alle loro basi. “I combattenti dello Stato islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grandi distruzioni al posto prima di ritirarsi nelle loro basi in sicurezza

Unità speciali della Guardia nazionale russa lavorano sulla scena dell’attacco alla ricerca dei responsabili dell’attentato.

l presidente Vladimir Putin, subito informato, si esprime attraverso le parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Il presidente -dice Peskov – viene costantemente informato da tutti i servizi competenti di quanto sta accadendo e delle misure che sono state adottate. Il presidente ha già dato tutte le istruzioni necessarie“.

Afferma Zakharova. “Gli Stati e altre Nazioni devono condannare tutti l’attentatoSe gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese hanno prove affidabili , dovrebbero immediatamente condividerle con la parte russa. Se non ci sono tali prove, allora né la Casa Bianca né nessun altro è in grado di postulare l’innocenza di qualcuno”.

Ucraina: “Noi non c’entriamo”

L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico alla Crocus” City Hall a Mosca, dice il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

L’intelligence militare ucraina si spinge oltre, affermando che l’attacco sarebbe una provocazione organizzata dal regime di Putin, che la comunità internazionale aveva anticipato.

Aggiornamento
Si apprende che è’ di 133 morti adesso  il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato terroristico alla sala concerti Crocus alla periferia di Mosca.       La comunicazione proviene dal  Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, mentre prosegue il lavoro dei soccorritori fra le macerie dell’edificio            I feriti sono 107 di cui tre bambini, due dei quali in condizioni critiche

 

Adesso il Consiglio di sicurezza dell’Onu richiede con una risoluzione il “cessate il fuoco” a Gaza e il rilascio degli ostaggi

 

 

Gli Stati Uniti hanno diffuso una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un “cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi” nella Striscia di Gaza.  Il Segretario di Stato Antony Blinken, nel corso del suo sesto tour in Medio Oriente ha diffuso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Bene, in effetti, abbiamo una risoluzione che abbiamo presentato proprio ora davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi, e speriamo vivamente che i paesi lo sostengano”, ha affermato Blinken.

“Penso che ciò manderebbe un messaggio forte, un segnale forte”, ha commentato il capo della diplomazia saudita all’emittente televisiva “al Hadath” durante una visita in Arabia Saudita per discutere della guerra tra Israele e Hamas, scatenata dal devastante attacco del gruppo terroristico del 7 ottobre.
 Durante la guerra durata cinque mesi, ha posto il veto su tre progetti di risoluzione, due dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Tale azione del consiglio -secondo gli Stati Uniti- avrebbe potuto mettere in forse gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per mediare una pausa nella guerra e il rilascio degli ostaggi.
Blinken ha affermato che ciò che sta accadendo nel Mar Rosso è un problema internazionale, non solo americano, sottolineando che continuano le pressioni sull’Iran affinchè usi la sua influenza sugli Houthi per fermare gli attacchi nel Mar Rosso. .
La tendenza generale è che siamo vicini al raggiungimento di un accordo di scambio tra Israele e Hamas..
Blinken è atteso oggi al Cairo per discutere con il presidente Abdel Fattah al Sisi della crisi di Gaza e di come arrivare ad una tregua. Il viaggio del capo della diplomazia Usa in Egitto è la seconda tappa del suo sesto tour in Medio Oriente che lo vedrà domani in Israele. Ieri Blinken è stato in Arabia Saudita dove è stato ricevuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman a Jeddah. L’incontro ha visto discutere degli “sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi compiuti per fermare le operazioni militari e affrontare le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario”, ha aggiunto. I due leader “hanno esaminato le relazioni bilaterali e le aree di cooperazione congiunta, oltre agli ultimi sviluppi regionali e internazionali”. In precedenza, il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, e Blinken avevano discusso dell’”importanza di un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
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Messina, XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno: iniziativa patrocinata dal Comune alla rotatoria Giostra dedicata alle vittime della mafia

 

 

Ripudiate la mafia e i perversi meccanismi di promesse di benefici a chi si lascia corrompere: il monito della Giornata dedicata alle vittime innocenti delle mafie”.

 

Messina, XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno: iniziativa patrocinata dal Comune alla rotatoria Giostra dedicata alle vittime della mafia
          Foto  Comune di Messina

Messina,

In occasione della XXIX Giornata nazionale dedicata alla memoria e all’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, si è tenuta in città l’iniziativa patrocinata dal Comune di Messina e promossa dal Kiwanis Club Antonello da Messina e CittadinanzAttiva Sicilia – Assemblea Territoriale Giostra An.tu.do guidata dal presidente Giuseppe Previti, e supportata dall’ associazione “Libera”, l’ANIOMRID, il comitato civico “Messina La città dimenticata”, Legambiente dei Peloritani, il Movimento Azzurro associazione di protezione ambientale, la Parrocchia di San Matteo –  Giostra, la Fondazione di partecipazione Antonello da Messina, la V Municipalità “Antonello da Messina”, e l’Associazione Europa Mediterraneo.

All’evento, tenutosi alla rotatoria “Vittime e Martiri della Mafia” a Giostra, hanno presenziato la prefetta Cosima di Stani e in rappresentanza del sindaco Federico Basile, l’Assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, e il Comandante della Polizia metropolitana Giovanni Giardina.  Alla manifestazione, moderata dalla vicepresidente nazionale dell’A.N.I.O.M.R.I.D – Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati Silvana Paratore nonchè legale esperta di politiche sociali, hanno preso parte tra gli altri, il presidente della V Municipalità Raffaele Verso; il presidente del Comitato civico MESSINA CITTA’ DIMENTICATA Giuseppe Ruggeri; Enzo Colavecchio presidente di Legambiente dei Peloritani; e Loredana Intersimone dell’ Ufficio servizi sociali  Minorili di Messina.

La cerimonia si è avviata con la deposizione della corona di fiori sulla targa “Vittime e Martiri della mafia” a cura della Prefetta e del segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia Concetto Trifilo, donata dal club Kiwanis Antonello da Messina, rappresentato dal lgt. Salvatore Sciliberto.

Alla cerimonia hanno partecipato anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo Villa Lina Ritiro accompagnati dai docenti Grazia Scalise, Simona Sottile, Lucia Lucchesi, Sara Ursino, Agata Bertia, Marco Grassi, Giovanni De Domenico, Salvatore Fiorello, Carmela Maiorana e Chiara Pellegrino. Le alunne e gli alunni hanno dato lettura dei nomi delle 1.081 vittime della mafia dal 1861 ad oggi; cui è seguito il momento conclusivo con la recita della preghiera per le vittime della mafia a cura di mons. Francesco Miccichè.

La Giornata in ricordo delle vittime di mafia-

 

 

Vittime di mafia

 

 

Ricorre oggi la “XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Una data che unisce l’Italia nel ricordo di magistrati, appartenenti alle Forze dell’ordine, giornalisti, politici e comuni cittadini che hanno sacrificato la loro vita per combattere e non piegarsi alla criminalità organizzata.

Promossa dalle associazioni “Libera”  e Avviso pubblico, quest’anno è stata scelta Roma come città simbolo del ricordo. “Roma città libera” è uno slogan che evoca il capolavoro del neorealismo “Roma città aperta”: un’opera d’arte che parla di resistenza e della lotta per la libertà. A ottant’anni dalla liberazione dell’occupazione nazi-fascista, oggi Roma torna ad aprirsi e liberarsi.

L’evento, che vede la partecipazione dei familiari delle vittime innocenti delle mafie, ha come scopo quello di smuovere le coscienze e diffondersi dal centro verso le periferie della Capitale, per ribadire che la “Città eterna” può e dev’essere liberata da mafie e corruzione.

Vittime di mafia

Al Circo Massimo, punto di arrivo del corteo, vengono scanditi i nomi delle 1.081 vittime di mafia. Centotrentaquattro sono donne, come ad esempio Emanuela Loi, prima donna della Polizia di Stato ad essere caduta in servizio. Come lei, sono molti i poliziotti che hanno combattuto la criminalità organizzata di stampo mafioso a discapito della vita.

Le loro storie e il loro coraggio vengono raccontati alle nuove generazioni affinché possano rappresentare un esempio da seguire in nome della libertà, della giustizia e della democrazia.

Il capo della Polizia Pisani riceve familiari poliziotti uccisi dalla mafia

 

Nel pomeriggio, i familiari dei poliziotti vittime di mafia presenti alla manifestazione di Roma: Claudia Loi, sorella di Emanuela, Dario e Gigi Montana, fratelli di Giuseppe, commissario della Squadra mobile di Palermo ucciso nel 1985 e Matilde Montinaro, sorella di Antonio, capo scorta del giudice Falcone, sono stati ricevuti, con Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera,(nella foto a  dx) dal capo della Polizia Vittorio Pisani. Il prefetto Pisani li ha ringraziati per l’impegno con cui si fanno portatori della cultura della legalità soprattutto tra le nuove generazioni, testimoniando concretamente i valori che Claudia, Beppe e Antonio hanno difeso fino all’estremo sacrificio.

La “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” è divenuta nel 2017 giornata nazionale con la legge n.20 dell’8 marzo. L’idea però ha radici molto più profonde, che si generano dal dolore di due donne: Saveria, mamma di Roberto Antiochia, poliziotto morto al fianco del commissario Antonino “Ninni” Cassarà nel 1985 e Carmela, mamma di Antonio Montinaro, assistente della Polizia di Stato, ucciso insieme al giudice Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo nella strage di Capaci del 1992.

Gli ideali, che questo giovani servitori dello Stato hanno difeso senza indugi, sono ancora vivi e vengono raccontati agli studenti e ai ragazzi di tutta Italia anche da Tina Montinaro, moglie di Antonio, da sempre impegnata nel mantenere vivo il ricordo del marito e delle vittime delle stragi di mafia, con l’associazione Quarto Savona 15

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

 

Giornata delle vittime di mafia, Mattarella a Casal di Principe sulle orme di don Diana: la prima volta di un presidente nella roccaforte dei casalesi

Archivi -Sud Libertà

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è ricorrenza significativa per la comunità nazionale.

Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali.

Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie.

Videomessaggio del Presidente Sergio Mattarella agli ...

La lettura dei nomi delle innocenti vittime delle mafie è atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia.

Le Istituzioni sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà.

Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali.

La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro».

 

Oggi hanno inizio le celebrazioni per il 250 Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza Coniate pure due monete commemorative

Per l’evento alla Nuvola di Fuksas, tantissime le Autorità presenti.

 

Realizzato un percorso espositivo Hi-Tech – aperto al pubblico il 21 marzo – per far conoscere le numerose attività del Corpo.

Presso il Centro Congressi “La Nuvola” di Roma, hanno avuto inizio le celebrazioni per il 250° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza. L’evento si è aperto alla presenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la presentazione del logo ideato appositamente per l’anniversario, insieme al motto “Nella tradizione il futuro”. A introdurre la serata Alberto Angela che, con l’ausilio di immagini e cimeli provenienti dal Museo Storico della Guardia di Finanza, ha raccontato l’evoluzione del Corpo negli anni.

Dopo i saluti istituzionali, il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro, ha annunciato il programma degli eventi celebrativi che si terranno nei prossimi mesi in varie città italiane.

In particolare: dal 23 aprile al 25 giugno, presso il Museo del Vittoriano di Roma, sarà allestita la mostra “250 anni – Tradizione e Futuro”, che ripercorrerà la storia del Corpo; dal 22 al 24 giugno, a Roma in Piazza del Popolo e sulla terrazza del Pincio si potrà visitare il “Villaggio Guardia di Finanza”, un’opportunità per far conoscere più da vicino il mondo delle Fiamme Gialle; il 24 giugno, a Piazza di Siena, all’interno del parco di Villa Borghese a Roma, avrà luogo la cerimonia militare celebrativa del 250° Anniversario di fondazione; il 10 e 11 luglio a Gaeta, presso la Scuola Nautica della Guardia di Finanza, si terrà un convegno internazionale con esibizione dei mezzi aerei e navali; infine, il 5 ottobre a Torino, sarà riproposta a Palazzo Madama la mostra “250 anni – Tradizione e Futuro”, accompagnata per l’occasione da una rievocazione storica in Piazza Castello e

un concerto della Banda Musicale del Corpo, presso le Officine Grandi Riparazioni. Il 5 ottobre è una data emblematica per la Guardia di Finanza poiché proprio in quel giorno del lontano 1774, il Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, istituì la Legione Truppe Leggere, un Corpo a difesa dell’erario e delle frontiere, precursore della moderna polizia economico-finanziaria italiana.

La serata è proseguita con l’intervento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che si è soffermato sull’importanza dell’operato della Guardia di Finanza sul territorio, a beneficio dei cittadini e della sana imprenditoria.

Presentazione di due monete commemorative

In occasione dell’evento celebrativo, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), nella collezione numismatica 2024, ha coniato due monete commemorative.

Nel corso dell’evento, il Presidente IPZS, Paolo Perrone, ha consegnato il primo conio al Comandante Generale.

Si tratta di una rielaborazione dell’emblema araldico della Guardia di Finanza, stilizzato in chiave moderna dalla Fondazione Triennale di Milano, che ne celebra il passato, coniugandolo con il futuro e le sfide che l’attendono.

L’incisione incorpora diversi elementi: la montagna, il mare e il cielo – rappresentativi degli ambienti in cui la Guardia di Finanza opera -, la corona turrita e il Grifone, animale mitologico che, secondo la leggenda, vigila a tutela dell’Erario.

Presentazione del francobollo celebrativo

Successivamente il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, e l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, hanno raggiunto sul palco il Comandante Generale, Andrea De Gennaro, per presentare il francobollo celebrativo dei 250 anni della fondazione della Guardia di Finanza. Per l’occasione si è proceduto all’annullo filatelico del francobollo apponendo un timbro e firmando la gigantografia stampata dello stesso.

A conclusione dell’evento, il Coro dei Bambini di Santa Cecilia ha eseguito l’Inno Nazionale, suscitando grande emozione nei presenti. In seguito gli ospiti sono stati invitati a visitare il percorso espositivo Hi-Tech,uno spazio con futuristiche modalità di interazione per descrivere compiti, attribuzioni e attività del Corpo e che sarà aperto al pubblico il 21 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 21.00.

Percorso espositivo Hi-Tech

Tra gli spazi tematici troviamo:

  • l’area “Operazioni”, con la raccolta di oltre 600 filmati, proiettati su più di 50 schermi di differenti dimensioni, installati sulle pareti e sul soffitto di un tunnel multimediale. I video riproducono scene girate dai Reparti del Corpo nel corso delle operazioni di servizio e immagini d’epoca tratte dall’archivio del Museo Storico della Guardia di Finanza. Un modo coinvolgente per ripercorrere, in pochi minuti, le più significative tappe evolutive del Corpo, dalla seconda metà del secolo scorso a oggi;
  • l’area “People”, dove sono posizionati 7 totem digitali bifacciali nei quali 14 finanzieri, appartenenti a diversi ruoli e specializzazioni, parlano della loro esperienza professionale. Quattordici storie di vita, da cui emerge un patrimonio comune di tradizioni e valori.
  • l’area “Data Challenge”, installazione che rappresenta quanto la gestione dei dati sia importante per una moderna forza di polizia;
  • “Proiezione Internazionale”, ove, attraverso uno schermo touchscreen, è possibile acquisire informazioni sulle missioni internazionali e sulla composizione del network estero della Guardia di Finanza;
  • “Soccorsi”, con video di interventi di soccorso del Corpo in occasione di calamità e catastrofi naturali;
  • l’”Area 5.0″, in cui un’intelligenza artificiale, realizzata in collaborazione con il partner tecnologico Microsoft, assume le sembianze di un Finanziere virtuale capace di interagire con i visitatori e rispondere alle domande sulla storia del Corpo.

Infine, lungo il percorso, attraverso un simulatore di realtà aumentata interattivo, è possibile provare l’esperienza di volare a bordo di un elicottero della Guardia di Finanza o ritrovarsi al comando di un’unità navale

 

 

 

 

Operazione Chrysalis. in corso sequestri per oltre 2,5 milioni di euro per frodi fiscali, fatture per operazioni inesistenti e false dichiarazioni redditi.

Centomila euro in casa, l'ombra del riciclaggio di soldi “sporchi”: tre  donne a giudizio | Quotidiano di Gela

Oltre 40 i militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Emilia, su delega della locale Procura della Repubblica, stanno dando esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo e ad un Decreto di perquisizione locale e personale e Informazione di garanzia e sul diritto di difesa.

L’attività d’indagine, denominata CHRYSALIS, che ha visto una collaborazione tra il Nucleo Investigativo dei Carabinieri e il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, coordinati dalla locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo Dott. Gaetano Calogero Paci, muove da accertamenti svolti sul conto di un nucleo familiare, il cui tenore di vita si era improvvisamente modificato, con l’acquisto di un’abitazione di pregio ed il possesso di numerose autovetture di grossa cilindrata.

I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare la costituzione di società cartiere, intestate fittiziamente a soggetti prestanome ma di fatto gestite da un soggetto di origine calabrese contiguo alla criminalità organizzata della c.d. “Cosca Emiliana”, che hanno emesso, nel periodo 2016 – 2019 fatture per operazioni inesistenti per circa 10.000.000,00 di euro. Tali società ricevevano giornalmente numerosi bonifici che venivano prelevati in contanti presso vari uffici postali, per essere poi restituiti ai disponenti il bonifico.

A riscontro del c.d. giroposta, si era già proceduto al sequestro di denaro contante e del saldo presente sul conto corrente di due società ritenute essere delle cartiere, per un totale complessivo di € 69.926,33.L’attività di indagine ha permesso di accertare la sussistenza di sei società cartiere, con oggetto sociale dichiarato lavori edili, lavori di meccanica e commercio di autovetture, costituite al solo scopo di emettere fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, al fine di consentire ai beneficiari delle F.O.I. l’evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva.

I provvedimenti odierni sono stati emessi dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 5 società e di 15 soggetti risultati essere, nel tempo, loro rappresentanti legali e/o amministratori, dislocate nelle province di Reggio Emilia e Parma. Al termine delle attività d’indagine, è stato appurato come due tra le società interessate abbiano utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per oltre 10.000.000,00, mentre ulteriori tre società hanno omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi, procurandosi un profitto illecito totale quantificato in circa € 2.500.000.Il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca è stato operato, agli esiti di mirati riscontri all’Anagrafe dei Rapporti, sulle somme presenti sui conti correnti nella disponibilità delle società e delle ditte utilizzatrici le FOI, poiché considerato esso stesso profitto diretto del reato, e, per equivalente, sulle somme e sui valori comunque nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza dell’imposta evasa calcolata. Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro sono state eseguite n. 6 perquisizioni locali e personali nei confronti dei soggetti destinatari del citato provvedimento giudiziario.

Nel corso delle operazioni si è provveduto a notificare, nei confronti di tutti i 15 soggetti indagati, un’informazione di garanzia emessa dall’A.G. inquirente in ordine alla predetta ipotesi di reato. In virtù del principio della presunzione di innocenza di cui all’art. 3 del D. Lgs. 188/2021, la colpevolezza dei soggetti sottoposti ad indagine in relazione alla vicenda giudiziaria sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Rifiuti, ok al Piano regionale. Il Presidente della Regione Sicilia e commissario straordinario Schifani: «Due termovalorizzatori per chiudere ciclo e garantire risparmio»

 

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Palermo,

 

Integrare e adeguare la rete impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione dell’ambiente, anche attraverso la realizzazione di due termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, apprezzato dal governo Schifani nel corso della giunta di oggi pomeriggio.

I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del Piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.

 

«Il provvedimento adottato oggi in giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è il segnale tangibile dell’accelerazione che il mio governo intende dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800 milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura ad evidenza pubblica. Questo significa che l’investimento a carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione della Tari per i cittadini. Vogliamo cambiare approccio rispetto al tema: i rifiuti sono una risorsa che va valorizzata e trasformata in energia per realizzare così, e per la prima volta, una vera economia di scala. Senza perdere di vista, comunque – evidenzia Schifani -, il raggiungimento del target fissato dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea che prevede al 2035 una percentuale di recupero e riciclaggio, legati all’incremento della raccolta differenziata, pari ad almeno il 65%. Un obiettivo che vogliamo raggiungere, nel più breve tempo possibile, attraverso campagne mirate di sensibilizzazione, miglioramento dell’impiantistica esistente, controllo del territorio e contestuali sanzioni».

 

Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo Piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.

 

Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.

Il Presidente della Regione Sicilia On Schifani assicura e promette: “Il disavanzo regionale sarà recuperato perchè i conti ora migliorano..”

 

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Via libera dal governo Schifani al Piano di rientro dal disavanzo regionale al 31 dicembre 2022. Il documento, approvato nel corso dell’ultima seduta della giunta, certifica il pieno recupero del disavanzo emerso nel rendiconto del 2018 grazie a un miglioramento dei conti pari a 2,1 miliardi di euro. Un risultato che va ben oltre gli obblighi contenuti nell’Accordo firmato dalla Regione con lo Stato nello scorso ottobre.

Il Piano dovrà ora essere sottoposto all’esame del Collegio dei revisori dei conti della Regione e successivamente inviato  anche alle Sezioni riunite della Corte dei conti. 

A esprimere soddisfazione per il lavoro svolto e gli ottimi risultati ottenuti nella politica di risanamento dei conti regionali, il presidente Renato Schifani. «I provvedimenti adottati oggi dalla giunta – evidenzia il governatore – dimostrano la solidità della legge di Bilancio 2024/2026 predisposta dal mio governo, mettendo in chiaro con dovizia di numeri il recupero finanziario conseguito dalla Regione al 31 dicembre del 2022. Un risultato che ritengo verrà confermato e rafforzato grazie alle attività poste in essere nel 2023 e che saranno oggetto di verifica con il rendiconto 2023 in corso di predisposizione».

 

 

Conte: la Meloni ” ha tradito tutte le promesse e ci porterà alla terza guerra mondiale Sui profitti delle banche due milioni di famiglie stanno perdendo casa per gli alti mutui

 

Affondo del capo pentastellato contro la presidente Giorgia Meloni.   ll  leader del Movimento 5 stelle, Avv Giuseppe Conte interviene in maniera vibratissima poco dopo le comunicazioni della premier, Giorgia Meloni, alla Camera.    L’attacco è fortissimo, demolitivo e lascia stupiti l’assemble adella Camera : «C’è stato un vertice» nei giorni scorsi con Francia, Germania e Polonia «per decidere anche delle nostre sorti e lei non è stata invitata ne è venuta a conoscenza dalla conferenza stampa, il formato di quella conferenza è stata scelta per escludere chi è irrilevante», è la prima accusa, ma poi Conte urla di essere preoccupato dalla prospettiva futura, in particolare sulla situazione in Ucraina: «Tiri fuori il coraggio, elabori un piano di pace per evitare la terza guerra mondiale. Lei oggi si presenta senza soluzioni, non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare con Putin, non vuole partecipare a un tavolo di pace, ha messo l’Italia in un vicolo cieco.

Negoziare le migliori condizioni per l’Ucraina è l’unico modo per evitare la terza guerra mondiale». E ancora: «Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale dove lei ci sta portando». Duro poi il commento sull’intervento di ieri di Roberto Menia, di Fratelli d’Italia, che aveva accusato Macron di essere femmineo ”: «Si rende conto che un senatore del suo partito si è permesso di fare una battuta omofoba, veramente degradante su Macron? Ma cos’è un copione comico? Lei è la presidente del Consiglio e non un capocomico. Ma secondo lei il problema degli italiani è la mia pochette o l’elmetto che si è messa in testa?».  Aumenta le tasse e fa battute su di me?

 

VIDEO  DELL’INTERVENTO   DI  GIUSEPPE   CONTE