Una due giorni interamente dedicata alla tutela della salute nei luoghi di lavoro si svolgerà venerdì 26, a partire dalle 9, e sabato 27 gennaio al Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo (via dei Cartari, 18). Il titolo del convegno nazionale, organizzato e promosso dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato regionale della Salute, è “La prevenzione al centro” e sarà l’occasione per sviluppare e approfondire con professionisti ed esperti qualificati del servizio sanitario tutte le prospettive del tema, alla luce dei piani nazionali e regionali della prevenzione.
Responsabili scientifici sono Salvatore Requirez, dirigente generale del Dasoe; Antonio Leonardi, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, e Francesco Grasso Leanza, responsabile del servizio Promozione della salute della Regione Siciliana.
Protagonisti degli interventi che si susseguiranno nelle due giornate saranno dirigenti del sistema pubblico della prevenzione (tra gli altri, ministero della Salute, Regioni, procure della Repubblica, Inail, vigili del fuoco), professionisti ed esperti della materia. A conclusione del convegno, è prevista anche una tavola rotonda alla quale parteciperanno istituzioni, associazioni datoriali e sindacali, ordini professionali, per fare un bilancio, valutare le prospettive e ricercare le sinergie necessarie a promuovere iniziative comuni per il miglioramento del sistema attuale di tutela.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di una somma di denaro di oltre 23 milioni di euro nei confronti di diversi soggetti gravemente indiziati di appartenere a due distinte associazioni per delinquere dedite alla raccolta clandestina di scommesse sportive sul territorio di Marsala, della Provincia di Trapani, con raccolta di denaro anche all’estero.
I fatti fanno riferimento ad una indagine condotta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Marsala, sotto la direzione della Procura, che ha permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza nei confronti di nove soggetti che sono stati attinti da diverse misure cautelari sia per la partecipazione alle associazioni di che trattasi sia per i singoli reati scopo.
L’ordinanza del G.I.P. dà atto della creazione di un sistema illecito per la raccolta di scommesse clandestine che ha determinato un volume d’affari pari a circa 23 milioni di euro, con giocate da parte di oltre 1000 scommettitori alcuni dei quali addirittura residenti in Tunisia.
Le indagini preliminari sono in corso ed hanno preso spunto dalla segnalazione di un privato cittadino.
Sono stati così sottoposti a particolare attenzione alcuni conti gioco regolarmente accesi da parte di una coppia di coniugi trapanesi, conti che risultavano presentare una elevata sproporzione tra il volume delle giocate eseguite rispetto alla capacità economica manifestata dagli stessi.
Nel prosieguo delle articolate indagini, anche di natura tecnica, veniva rilevato che detti coniugi erano inseriti in due distinte associazioni a delinquere che operavano separatamente, ma con le medesime modalità: una consisteva nel porsi come intermediari tra i privati scommettitori e i siti sui quali i soggetti avevano acceso regolarmente i propri conti gioco, permettendo cosi a detti scommettitori di rimanere anonimi; l’altro metodo, invece, consisteva nella raccolta delle scommesse e il successivo utilizzo di siti di scommesse esteri a ciò dedicati, privi delle autorizzazioni necessarie per poter operare in Italia.
Una volta eseguita la giocata in contanti veniva rilasciata apposita ricevuta cui seguiva, sempre in contanti, l’eventuale liquidazione della vincita.
Le indagini, inoltre, grazie allo scambio di e-mail, al contenuto di chat e alle intercettazioni telefoniche, hanno permesso di individuare gli ulteriori soggetti coinvolti e di definire il ruolo ricoperto da ciascuno nell’illecita attività.
Dei 12 soggetti coinvolti nelle indagini in corso, fermo restando il principio di non colpevolezza, 9 sono stati destinatari di un provvedimento restrittivo in quanto – allo stato – raggiunti da gravi indizi di colpevolezza e, in particolare:
– n. 4 colpiti da una misura cautelare personale degli arresti domiciliari;
– n. 2 colpiti da una misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza;
– n. 3 colpiti da una misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare la professione e attività imprenditoriali.
Il comparto del gioco pubblico, in considerazione delle significative prospettive di guadagno offerte, si conferma uno dei settori di maggiore interesse per la criminalità economica. Da ciò- comunica il vertice della Finanza- discende il costante impegno da parte della Guardia di Finanza a presidio della legalità nella repressione del gioco d’azzardo e di contrasto alle ludopatie, a salvaguardia del Fisco e degli attori della filiera che operano regolarmente, tenuto conto oltretutto che secondo l’ultimo report annuale della D.I.A. il settore delle scommesse clandestine è spesso appannaggio delle più pericolose associazioni di tipo mafioso.
Numerose inchieste degli ultimi anni hanno infatti mostrato con chiarezza che la criminalità organizzata ha ampliato le sue prospettive intercettando i settori potenzialmente più redditizi.
Addio a Gigi Riva. Il cuore del giocatore simbolo del Cagliari. Rombo di Tuono, il più prolifico attaccante della storia della nazionale italiana, aveva 79 anni.L’uomo che ha fatto sognare gli italiani sportivi. L’uomo che era coerente con le sue idee, sempre rispettoso degli altri e seppe dire di no a ciò che non rappresentava il suo ideale.
Da ieri era ricoverato in cardiologia all’ospedale Brotzu di Cagliari per un malore.
Verrà osservato un minuto di raccoglimento per disposizione della Fgc ,prima delle gare di tutti i campionati in programma da domani a tutto il fine settimana, così come un minuto di silenzio all’inizio del secondo tempo stasera della Supercoppa.
Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha disposto il lutto regionale fino al giorno delle esequie.
Questo il commento del Presidente Sergio Mattarella:”Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza”,
La Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico guidato dal governatore Renato Schifani, ha pianificato un servizio di monitoraggio ambientale su tutti e quattro i versanti di Monte Pellegrino, a Palermo, interessati dalle opere di messa in sicurezza. Attraverso questo sistema ci si assicurerà che i lavori di consolidamento delle pareti rocciose sul promontorio che sovrasta la città, attualmente in fase di aggiudicazione, saranno svolti nel pieno rispetto dell’ecosistema esistente, in modo da non interferire minimamente sulla vita delle specie animali e vegetali.
Per il cosiddetto lotto D della Riserva, che comprende i pendii che dominano la borgata di Vergine Maria, le verifiche per la salvaguardia dell’habitat naturale sono state affidate al raggruppamento di professionisti che fa capo alla Dream Italia di Arezzo. La gara, espletata dagli uffici diretti da Maurizio Croce, è stata aggiudicata per un importo di 407 mila euro.
Il monitoraggio, che servirà a individuare le varie aree di nidificazione e quelle in cui vivono piante protette, sarà eseguito in maniera preventiva ma anche durante l’esecuzione dei lavori e alla loro conclusione.
Una violenta lite tra due coniugi degenerata in un omicidio e suicidio
Tragedia familiare ad Agropoli, in provincia di Salerno dove marito e moglie, un pizzaiolo di 51 anni e una dipendente di banca di 43 anni, sono stati trovati morti oggi 22 gennaio nel loro appartamento di via Donizetti. Si suppone, secondo prime ipotesi, ad un femminicidio con conseguente suicidio dell’uomo.
Di mattina tra i due coniugi si sarebbe infatti verificata una lite violenta e le urla avrebbero spinto i vicini a chiedere l’intervento dei carabinieri. Ma, troppo tardi, perchè ,si apprende, lui avrebbe ucciso la donna e si sarebbe tolto la vita. In casa, al momento dei fatti, era presente la figlia della coppia di 13 anni, tuttora sotto choc.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per approfondire le indagini e sono attesi il Pm di turno alla Procura di Salerno e il medico legale.
Episodio di violenza a Menfi, in Agrigento. Automobilista scende dal veicolo dopo aver investito il vicino e lo colpisce ripetutamente alla testa.
. Secondo una prima ricostruzione, un uomo, che avrebbe avuto un diverbio con un altro individuo, poi identificato nel vicino di casa, con la propria vettura si sarebbe scontrato con l’auto sull’uomo che a sua volta stava salendo a bordo della propria auto.
La vittima è caduta a terra e l’aggressore sarebbe sceso e lo avrebbe colpito ripetutamente alla testa, per poi fuggire. Non sono noti ancora i motivi dell’aggressione..
Alcuni passanti -si apprende – avrebbero allertato i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza e i carabinieri della stazione di Menfi. La vittima è stata soccorsa e trasferita all’ospedale di Sciacca: ha riportato la frattura del bacino e gravi traumi sparsi sul corpo… L’uomo si trova attualmente ricoverato. Indagini dei militari..
I magistrati non ci stanno.In un documento approvato a maggioranza dal Comitato direttivo centrale dell’Anm, le toghe pongono in luce come il disegno di legge in discussione al Senato sulla cancellazione della fattispecie di reato rischi di «rendere priva di sanzione la violazione degli obblighi di astensione, la dolosa alterazione di concorsi pubblici, l’assegnazione di appalti, lavori o servizi pubblici: una fascia di impunità che non appare in linea con le esigenze, riconosciute dallo stesso Guardasigilli, di serio ed effettivo contrasto ai fenomeni corruttivi».
Anche la relazione del Guardasigilli alle Camere, non è esente da vibrate contestazioni ,l’Anm si sofferma poi sulla legge sulle intercettazioni e parla di una «nuova manifestazione del timore per il preteso eccessivo potere degli uffici di procura e per i pretesi abusi delle intercettazioni o di altri strumenti di ricerca della prova, essenziali nel contrasto delle forme di criminalità organizzata o di gravi delitti contro l’economia e la pubblica amministrazione.
Nel doveroso rispetto delle decisioni delle corti nazionali e sovranazionali in materia di utilizzazione delle conversazioni acquisite tramite i telefoni cellulari — continuano — e nel parimenti dovuto rispetto dei principi costituzionali di tutela della riservatezza delle conversazioni private, va quindi riaffermata la necessaria difesa e salvaguardia dello strumento delle intercettazioni».
Il divieto del funerale pubblico a Francesco Bacchi, (nella foto sopra) il ragazzo di 20 anni ucciso davanti ad una discoteca di Balestrate la scorsa settimana al culmine di una rissa, non è passato inosservato alla madre della vittima.. Si apprende infatti che l’avv Cinzia Pecoraro ha ricevuto il mandato da Daniela Vicari, madre del ragazzo ucciso. Secondo l’avvocato il provvedimento del questore non sarebbe stato adeguatamente motivato e per questo è partito il ricorso. Il Tar si riunirà il forma collegiale e si esprimerà a febbraio.
Francesco è morto all’alba dello scorso 14 gennaio all’ospedale di Partinico, dove era stato ricoverato in seguito ad una rissa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate. Il ragazzo fu colpito da due calci da Andrea Cangemi, 20 anni di Partinico. Uno di questi lo ha colpito vicino al collo facendolo cadere all’indietro e non si è più rialzato.
Attorno ai funerali vietati dal questore c’è stato molto sdegno dei presenti oltre che stupore.
Il questore di Palermo Vito Calvino ha motivato il provvedimento sostenendo che potevano esserci problemi di ordine pubblico e sicurezza in relazione alla situazione del papà di Francesco, Ninì Bacchi, principale imputato nel processo «Game over» sugli interessi della mafia sui centri scommesse.
Si è tenuto a Palazzo San Giacomo, organizzato dalla Segretaria Generale dell’Ente nella qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione, un momento di riflessione dal titolo “PNRR tra Legalità e Sviluppo – L’efficacia della cooperazione istituzionale”.
Ad introduzione degli interventi, moderati da Monica Cinque, ha parlato il Sindaco Manfredi che ha offerto importanti spunti di confronto sulla genesi e lo svolgimento degli investimenti effettuati con i fondi del PNRR. I lavori si sono articolati in due momenti. Nel primo, Raffaele Cantone, attuale Procuratore della Repubblica di Perugia, ha esaminato gli aspetti della normativa sull’anticorruzione stigmatizzando, tra l’altro, l’importanza della trasparenza come primo baluardo per la prevenzione della corruzione.
A seguire l’intervento di Pasquale Granata, Direttore Generale del Comune che ha illustrato gli effetti della riforma della macchina comunale anche alla luce del notevole aumento del personale in servizio grazie al programma di assunzioni che ha avuto inizio nel 2023. A conclusione del primo momento di analisi ha parlato il Vice Procuratore della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, Raffaella Miranda, che si è soffermata sul ruolo della Corte dei Conti a garanzia delle risorse pubbliche.
Il secondo momento, introdotto dal Capo di Gabinetto, Maria Grazia Falciatore, è stato incentrato sul modello di governance che il Comune di Napoli ha scelto per affrontare la sfida del PNRR e sui rapporti instaurati e mantenuti con le istituzioni territoriali proprio per coniugare legalità e sviluppo, esigenze di trasparenza ed esigenze derogatorie e acceleratorie.
Sono intervenuti il Comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, Paolo Consiglio, che ha illustrato l’efficacia del Protocollo di Intesa stipulato con il Comune di Napoli per il rafforzamento delle attività di prevenzione, controllo e tutela delle misure di finanziamento pubblico e di investimento ai fini dell’attuazione del PNRR; il Dirigente della Banca d’Italia, Italo Borrello, che ha illustrato i doveri antiriciclaggio delle pubbliche amministrazioni e si e’ soffermato sulla recente direttiva del Segretario Generale per la gestione delle comunicazioni su operazioni di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
I lavori si sono conclusi con alcune riflessioni sul tema dell’Assessore alla Legalità, Antonio De Iesu.
Vladimir Putin minaccia il mondo, la Nato , adesso la Lituania, Lettonia e Estonia. I Paesi baltici avviano la costruzione di difese comuni ai confini con la Russia e la Bielorussia. Le parole del leader del Cremlino, che recentemente ha definito i Paesi baltici ”una minaccia” per la sicurezza della Russia, hanno provocato già una reazione difensiva. Le 3 repubbliche ex sovietiche hanno raggiunto un’intesa per la realizzazione di una difesa comune, ritenuta cruciale nel quadro caratterizzato dalla guerra tra Ucraina e Russia.
Si apprende che i ministri” della Difesa “a Riga hanno firmato un accordo in base al quale Estonia, Lettonia e Lituania realizzeranno installazioni difensive anti-mobilità nei prossimi anni con funzioni di deterrenza e, se necessario, di difesa contro minacce militari”. Lettonia e Lituania confinano con Russia e Bielorussia. L’Estonia, invece, solo con la Russia. Le installazioni citate nel comunicato saranno realizzate lungo i confini.
I Paesi baltici sono membri della Nato e fanno parte dell’Unione Europea. Dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, nel febbraio 2022, hanno sostenuto con convinzione l’Ucraina fornendo aiuti. Volodymyr Zelensky, ha completato un tour tra le capitali delle 3 nazioni.
L’eterno conflitto dell’Ucraina contro la Russia
Afferma il presidente Zelensky”L’attuale follia dei leader russi porta un periodo di incertezza e pericolo per ogni nazione del mondo. Sempre più spesso il mondo sente e si rende conto che altre guerre potrebbero essere all’orizzonte“. “Ma abbiamo la forza per fermarlo. Abbiamo la forza di difendere la vita normale. Il mondo ha questa forza. E questa forza deve agire ora per fermare la Russia”, aggiunge.
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