Siccità Sicilia, riunione operativa per trasferire volumi d’acqua alla diga Castello nell’Agrigentino

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Si è tenuta ieri pomeriggio- si apprende da un comunicato regionale-  nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura a Palermo una riunione operativa, convocata dall’assessore Luca Sammartino, per affrontare le problematiche idriche relative al comprensorio di Ribera, in provincia di Agrigento. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, dell’Autorità di bacino, del Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale e di Enel Green Power.

L’assessore Sammartino ha chiesto e ottenuto da Enel e dall’Autorità di bacino l’impegno ad attivare le procedure per trasferire volumi d’acqua dalle dighe Prizzi e Gammauta, gestite dall’azienda, verso la diga Castello attraverso l’adduttore consortile. L’operazione sarà attuata con immediatezza non appena le piogge consentiranno di accumulare acqua a sufficienza, considerato che ad oggi non ci sono volumi idrici disponibili.

I teatri delle provincie siciliane saranno riqualificati Ecco i finanziamenti città per città

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L’assessore ai Beni culturali Francesco P.Scarpinato

Palermo,

Oltre due milioni di euro per riqualificare 13 teatri siciliani. Lo prevede un decreto dell’assessorato regionale dei Beni culturali che impegna le somme per lo scorrimento della graduatoria che era rimasta priva della copertura finanziaria. Si tratta di interventi destinati alla ristrutturazione, al ripristino e alla messa in sicurezza degli edifici. «Attraverso questi fondi – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – preserviamo luoghi simbolo dei territori e, al tempo stesso, mettiamo in circolo economie consentendo a tecnici, aziende e operatori del settore di prestare la propria opera».

 

Le somme, che ammontano complessivamente a 2,34 milioni di euro, sono già disponibili e i beneficiari possono avviare le procedure di spesa. Nel dettaglio, i finanziamenti sono così ripartiti per provincia:

Agrigento: ex cinema Odeon, 231.073,80 euro; sala teatro “Luigi Pirandello nel cerchio del caos”, 196.367,77 euro; teatro ex chiesa di San Libertino, 231.073,80 euro.

Caltanissetta: teatro Antidoto di Gela, 207.818,50 euro; teatro Gaudium della Casa del Fanciullo di Campofranco, 184.241,54 euro.

Catania: Piccolo teatro della Città, 184.241,54 euro; teatro Grotta Smeralda 79.727,56 euro; ex cinema Palumbo di Paternò, 230.457,60 euro.

Messina: cineteatro comunale Aurora di Sant’Agata di Militello, 181.113,33 euro.

Palermo: teatro Santa Cecilia,186.475,88 euro.

Ragusa: teatro di Donnafugata, 135.023,41.

Polizia amministrativa, dalla giunta della Regione Sicilia disco verde alla legge per trasferire le competenze ai Comuni (licenze, spettacoli ecc.)

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Il governo Schifani – comunica – di aver approvato il disegno di legge contenente le norme di attuazione del comma 4 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che prevede il trasferimento ai Comuni delle funzioni di polizia amministrativa, così come avviene già nel resto d’Italia. In particolare, si tratta delle disposizioni previste dagli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che riguardano il rilascio di licenze per lo svolgimento di spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari da parte dell’autorità locale.

Nel testo, che si compone di 4 articoli, si specifica che il trasferimento non determinerà oneri aggiuntivi a carico dei Comuni o della stessa Regione, in quanto la portata delle nuove funzioni è assimilabile a quella di procedimenti autorizzativi comunali ordinariamente gestiti con personale già in servizio. E ancora che, i provvedimenti adottati e le segnalazioni ricevute saranno comunque comunicate al prefetto territorialmente competente che avrà potere di sospensione o annullamento per motivate esigenze di pubblica sicurezza. 

Il disegno di legge, approvato dalla giunta nella seduta di stamattina, nasce dall’esigenza di applicare le forme di semplificazione in materia di autorizzazioni, licenze e concessioni che in Sicilia sono ancora di competenza dell’autorità pubblica statale. Nelle Regioni a statuto ordinario tali funzioni sono state trasferite agli enti locali attraverso un decreto del presidente della Repubblica del 1977. Il testo passerà ora al vaglio dell’Ars e successivamente alla Commissione paritetica prevista dall’articolo 43 dello Statuto.

Sono 246 gli avvistamenti Ufo nel 2023. Vi sono anche avvistamenti di oggetti non identificati o spiegabili (anche in Sicilia, Palermo)

ufo hovering over the pyramids of giza

Archivi -Sud Libertà

 

Nel 2023 le segnalazioni Ufo giunte al servizio UFOLINE sono state in totale N. 246, in calo rispetto agli anni precedenti.
Dal database del Centro ufologico nazionale è stata suddivisa la casistica avvistamenti nel modo seguente: N. 96 (39%) Segnalazioni non considerate per insufficienza di dati, in quanto i testimoni non hanno risposto alle ulteriori richieste di informazioni aventi lo scopo di valutare ed approfondire gli avvistamenti.
N. 87 (36%) Testimonianze di avvistamenti analizzati, catalogati ed inseriti nella banca dati come riportato dai grafici.
N. 34 (13%) Segnalazioni di anni precedenti e/o altre informazioni non ufologiche.
N. 29 (12%) Post-Ufo, foto e/o video di fenomeni non rilevanti dal punto di vista ufologico. In genere sono da attribuirsi a fenomeni naturali.

Anche questa tipologia non è stata presa in considerazione.
TIPOLOGIE DI AVVISTAMENTI 2023 (n. 87) N. 23 (27%) avvistamenti dei satelliti Starlink; N. 18 (21)% aerei, satelliti, mongolfiere; N. 10 (12%) luci, Oggetti non Identificati (UFO);N. 08 (9%) pianeti e/o stelle;
N. 08 (9%) lanterne cinesi e/o palloni giocattolo;N. 07 (8%) riflessi – errori fotografici; N. 05 (6%) fari discoteca; N. 03 (3%) droni; N. 02 (2%) falsi avvistamenti; N. 01 (1%) pallone sonda;

Lo scorso anno i mesi con più segnalazioni sono stati settembre e dicembre, rispettivamente con 13 e 15. Le regioni in cui sono stati registrati più avvistamenti sono state Lombardia, Toscana, Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia e Veneto. Le province con più segnalazioni sono state Roma e Piacenza (6), Milano (5) e Napoli (4).

Oggi, alle ore 10,30, convocazione del Consiglio dei Ministri: tra altri interessante il tema sui provvedimenti contro i reati informatici degli hacker

 

Palazzo Chigi - Fotogramma

 

 

Oggi, 25 gennaio, alle ore 10.30 a Palazzo Chigi, convocazione del Consiglio dei Ministri. Sono diversi i temi sul tavolo dell’esecutivo che figurano nel corposo ordine del giorno. ‘, il tema ad es.  sulla missione militare in Mar Rosso, i provvedimenti per i reati  informatici commessi dagli  hacker e più risorse da destinare agli anziani.

l Election day, il nodo terzo mandato

All’ordine del giorno, dunque, lo schema di decreto-legge recante “disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell’anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale (Presidenza – Interno)”, che tra le altre misure contiene anche quella sull’election day.      il testo sul mandato (terzo) richiesto dai goernatori: .

I provvedimenti contro i reati informatici  degli hacker

Finalmente la stretta sugli hacker con lo schema di disegno di legge “in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale (Presidenza – Giustizia)”.  Resta ora da capire come procedere per l’individuazione di chi  – italiano o straniero – mira allo stravolgimento dell’informazione

All’attenzione dei ministri anche lo schema di disegno di legge “in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti (Presidenza – Imprese e Made in Italy)”. In poche parole, quello che è stato già ribattezzato il ‘ddl Ferragni’ che, tra le altre misure, prevede multe da 5mila a 50mila euro per chi viola le disposizioni previste dalla legge. Il provvedimento, costituito da cinque articoli, arriva dopo l’inchiesta sul pandoro-gate che coinvolto l’influencer Chiara Ferragni.

La missione militare in Mar Rosso

E ancora: ddl recante “modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145 recante disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali – collegato alla legge di bilancio 2024 (Affari esteri e cooperazione internazionale)”. Spazio quindi anche alla missione militare in Mar Rosso nel Consiglio dei ministri. Secondo fonti parlamentari, il governo si appresta a rendere più ‘flessibile’ la legge che norma le missioni militari all’estero, la 145 del 2016. Missioni già in atto potranno essere impiegate “nella medesima area” con forze di “prontezza operativa” a disposizione per nuove crisi o situazioni di emergenza senza necessitare di un nuovo provvedimento. 

In Cdm anche lo schema di decreto legislativo “in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33 – esame preliminare – (Presidenza – Lavoro e politiche sociali – Salute)”. Il dl “stanzierà risorse per garantire all’anziano una vita serene a dignitosa”, afferma la premier Giorgia Meloni rispondendo ieri al question time alla Camera e precisando che le risorse ammonteranno a oltre un miliardo di euro.

All’ordine del giorno anche un decreto legislativo “sul funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario militare ai sensi dell’articolo 40, comma 2, lettere d) ed e), della legge 17 giugno 2022, n. 71 – esame definitivo (Difesa)”; schema di decreto legislativo recante “disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale – esame definitivo (Economia e Finanze); leggi regionali; varie ed eventuali.

Enna, un acceso contrasto tra padre e figlio causa l’uccisione del padre a coltellate. Ricercato e subito arrestato.

 

 

Polizia - Fotogramma

Enna,

Una lite tra padre e figlio ha causato l’uccisione del   padre a coltellate per poi scappare e convincersi poi di rientrare ad Enna in Questura.

La Polizia del luogo ha posto M.M.,in stato di fermo,quale  presunto responsabile dell’omicidio del genitore convivente. Il delitto si sarebbe consumato all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima sarebbe stata colpita da numerosi fendenti inferti con un’arma da taglio, presumibilmente un coltello da cucina, ritrovato sui luoghi. Il presunto autore, in seguito, si è allontanato facendo perdere le sue tracce.

Sono scattate le ricerche dei  poliziotti della squadra mobile  e dislocate numerose pattuglie su tutto il territorio ennese alla ricerca del sospettato, alcune delle quali si sono estese anche nelle province limitrofe dove, per un certo tempo, era stata localizzata l’utenza in uso dal presunto assassino. Il tempestivo intervento delle forze di Polizia ed il contestuale avvio delle indagini condotte dalla Procura di Enna hanno consentito agli agenti di agganciare telefonicamente il presunto autore del reato, che con estenuanti attività di convincimento è stato invitato a far rientro ad Enna. Nonostante ciò, nel frattempo, lo stesso è stato intercettato nei pressi degli uffici della Questura.

Dai primi accertamenti sarebbero emersi accesi e forti contrasti tra padre e figlio, accresciuti nel tempo, per motivi verosimilmente di carattere economico e, comunque, in fase di ulteriore indagine .  Il Pubblico Ministero di turno, dopo aver proceduto all’immediato interrogatorio dell’arrestato, durante il quale lo stesso ha parzialmente ammesso il tragico gesto, ne ha disposto il trasferimento in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del Gip.

Il Questore di Enna ha espresso massima soddisfazione per l’attività d’indagine svolta dal personale della Squadra Mobile di Enna 

 

 

Librino(Catania) 14 arresti nel corso dell’operazione “Sottosopra” per giro d’affari sulla droga

 

Blitz a Librino  che gestiva tre piazze di spaccio 

Catania,

Pacchetto di sigarette” o “cibo per cani” per la marijuana, o “una birra”, “mezza birra” o “una lampadina da 40 watt” stabilivano le corrette quantità di cocaina richieste dal cliente. Tra i servizi offerti c’era anche la disponibilità di un intero appartamento, una vera e propria “Drug Room” dove i clienti potevano drogarsi in tutta sicurezza al riparo da occhi indiscreti. 

Riportiamo dagli archivi di Sud Libertà il video della precedente Operazione di contrasto al traffico di droga a Catania

 

Vecchio eletto presidente di Confindustria Sicilia, gli auguri di Schifani e Falcone e la speranza di nuove occupazioni

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Auguri e complimenti di buon lavoro a Gaetano Vecchio per l’elezione a presidente di Confindustria Sicilia.
Il mio governo continuerà ad avere un confronto aperto e libero nei riguardi dell’organizzazione rappresentativa delle imprese che, nell’ultimo anno, si è contraddistinta per un rapporto di idee proficuo e leale con la Regione in tema di politiche imprenditoriali. Un percorso che ha prodotto risultati positivi per lo sviluppo della nostra Isola, sia per l’aumento dell’occupazione sia per il notevole aumento del gettito erariale legato soprattutto alle imposte provenienti dalle società giuridiche».
Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, commentando l’elezione del neo presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio. Anche l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone si congratula per l’elezione di Vecchio: «Conosciamo bene le capacità e le qualità umane e professionali indiscusse di Gaetano Vecchio, nuovo presidente di Confindustria Sicilia, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro. Siamo certi saprà lavorare proficuamente nell’interesse non solo dell’imprenditoria isolana, ma anche dell’economia e della società della nostra regione. Industria, capitale umano, ambiente e infrastrutture sono le sfide che la Sicilia deve saper cogliere, per poter finalmente colmare il gap con le regioni più virtuose d’Italia e d’Europa ed è un bene che siano al centro dei programmi della nuova governance di Confindustria. Il governo Schifani è pronto a fare la propria parte, proseguendo nel dialogo con il comparto industriale e imprenditoriale della Sicilia».

In stato di fermo il deputato regionale Dario Safina per aver turbato la procedura di gara sull’illuminazione ed aver informato prima un imprenditore

 

Dario Safina

 

Trapani,

Turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio. Nei guai il deputato regionale del Pd, Dario Safina (nella foto)in stato di fermo. Applicate misure cautelari nei confronti di dirigenti della Trapani servizi spa e dell’energy manager per la Sicilia di una società che opera nel settore dell’illuminazione.

Terremoto nel mondo della politica trapanese. Ai domiciliari da stamane il deputato regionale del Partito Democratico, già assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani. Il provvedimento emesso dal Gip del tribunale del capoluogo è stato notificato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani.

Misure cautelari anche nei confronti di Carlo Guarnotta e Giuseppe Ullo, rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo di Trapani servizi spa (che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti a Trapani), entrambi destinatari del divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice. Divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi per un anno per Christian Valerio, l’energy manager per la Sicilia una società operante nel settore dell’illuminazione pubblica.

Al centro dell’indagine, condotta dai carabinieri sotto la direzione della Procura di Trapani,  l’attività di dirigenti e collaboratori della Trapani Servizi  che -comunicano gli investigatori – «accordatisi preventivamente fra loro, avrebbero turbato le due procedure concorsuali ad evidenza pubblica del 2020 e 2021 per la selezione e designazione del direttore generale della citata società (inserendovi requisiti strettamente correlati ai titoli e alle esperienze professionali dell’amministratore unico uscente, condizionandone l’esito in suo favore) e avrebbero adottato atti contrari ai doveri d’ufficio nelle nomine di collaboratore esterno e direttore tecnico della medesima società».

Per quanto riguarda il ruolo di Safina, da assessore ai lavori pubblici del Comune di Trapani, «accordatosi preventivamente con un imprenditore 45enne di Messina (manager ed energy manager per la Sicilia di una importante società operante nel settore della pubblica illuminazione), avrebbe turbato la procedura ad evidenza pubblica di project financing per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informandolo preventivamente sulle tempistiche di pubblicazione, sui contenuti e l’importo di base del bando, consentendo quindi alla citata società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di una offerta congrua rispetto a quelle degli altri concorrenti. Avrebbe promesso l’affidamento alla citata società, al di fuori di ogni procedura concorsuale ad evidenza pubblica, dei lavori di rifacimento dell’illuminazione degli impianti sportivi denominati Campo Aula e Campo Coni».

 

 

Ex Fiat Termini Imerese, la Regione siciliana: «Accelerare la riconversione» “Il lavoro usurante”

 

 

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«È necessario fare il punto, con tutti gli enti interessati, sul futuro dell’area ex Fiat di Termini Imerese. Dopo vent’anni di fallimenti, ci sono grandi aspettative sulla concreta possibilità di rilancio di questo polo e sullo sviluppo dell’intero territorio». Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, che ha indetto una riunione per giovedì 25 gennaio, alle 10 negli uffici dell’assessorato in via degli Emiri a Palermo, in merito alla riqualificazione del sito industriale di Termini Imerese, nel Palermitano.

«Aspettando il risultato del bando indetto dai commissari Blutec – sottolinea Tamajo – vogliamo accelerare rispetto all’accordo di programma del valore di 105 milioni di euro per la riconversione dell’area, firmato anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il 4 aprile dello scorso anno. Inoltre, attendiamo dai vertici dell’Inps risposte certe rispetto alla possibilità di riconoscere il “lavoro usurante” agli operai che hanno svolto mansioni in catena di montaggio. Una promessa assunta dai responsabili dell’Istituto di previdenza, qualche mese fa, in una delle riunioni svolte al Mimit».

All’incontro, oltre a Tamajo, saranno presenti rappresentanti del Ministero, l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano, il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova, i commissari straordinari di Blutec, tutte le sigle sindacali, i dirigenti regionali dell’Inps, i dirigenti  generali dei dipartimenti regionali della Programmazione Vincenzo Falgares e della Formazione professionale Maurizio Pirillo.