Concerto di fine anno a Catania: countdown in diretta su Canale 5 Conduzione di Federica Panicucci

 

 

 

 

 

Catania,

La suggestiva Piazza Duomo di Catania, martedì 31 dicembre in prima serata, ospiterà “Capodanno in musica” condotto in diretta da Federica Panicucci con Fabio Rovazzi che  Canale 5 trasmetterà in diretta in prima serata. Il concerto che festeggia l’arrivo del nuovo anno prenderà il via al termine del discorso del Presidente della Repubblica.

La presentazione dell’evento, a ingresso gratuito, promosso dalla Regione Siciliana in partnership con Mediaset è avvenuto nel palazzo degli elefanti, il Municipio di Catania, alla presenza del vicesindaco Paolo La Greca, dell’assessore regionale siciliana al Turismo Elvira Amata, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi.

Tra i presenti anche il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri e l’Amministratore Delegato di Radiomediaset Paolo Salvaderi.

Sul palco si avvicenderanno musicisti e interpreti che hanno fatto la storia della canzone italiana e gli idoli dei più giovani.

Ci saranno Alberto Urso, Baby K, Berna, Cioffi, El Ma, Grelmos, I Desideri, LDA, Ludwig, Marco Masini, Mida, Mietta, Orietta Berti, Paola e Chiara, Paolo Meneguzzi, Riccardo Fogli, Riki, Spagna, Umberto Tozzi, Vida Loca. Prevista anche la partecipazione dei talenti della scuola di “Amici”. “Capodanno in Musica” si avvarrà poi di una partecipazione speciale di Gigi D’Alessio.

Controlli a tappeto in Sicilia della Guardia di Finanza che sequestra artifizi pirotecnici del peso di circa 1800 kg

 

Quasi 300mila articoli pirotecnici sequestrati dalla Finanza di Palermo -  CanaleSicilia

 

 

Palermo,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con l’approssimarsi del Capodanno, hanno effettuato una serie di interventi operativi che hanno permesso di sequestrare 288.413 artifici pirotecnici dal peso complessivo di 1.774 kg.

Le attività, anche nel solco delle recenti direttive impartite dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono il frutto dell’analisi integrata dei traffici commerciali che interessano gli snodi presenti nel capoluogo e la provincia, ma anche del monitoraggio delle vendite illegali via social.

In particolare un primo intervento è stato eseguito all’interno dell’area portuale, dove i finanzieri del Gruppo di Palermo che operano in porto hanno sottoposto a controllo un furgone, al cui interno erano riposti 19 colli contenenti materiale esplodente quantificato in 88.108 artifici pirotecnici, aventi un peso complessivo pari a circa 178 kg.

I tre soggetti a bordo del furgone, oltre a non essere in possesso delle necessarie autorizzazioni previste dalla normativa vigente in tema di trasporto di materiale esplodente, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria anche per aver posto in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti e per l’inosservanza delle disposizioni previste dal Codice della Navigazione.

Le norme in vigore, infatti, prevedono che il trasporto di tale materiale venga preventivamente segnalato e, se del caso, riposto all’interno di un’apposita area protetta della nave, al fine di evitare che un’esplosione accidentale dei fuochi possa recare danni all’incolumità dei passeggeri.

Sul territorio urbano, invece, i militari del Gruppo delle fiamme gialle operanti in città, a Carini e a Partinico, nell’ambito di un dispositivo di prevenzione e repressione del transito su gomma e successivo commercio illegale di materiale pirotecnico, hanno eseguito controlli presso le filiali di diverse ditte di spedizioni che hanno consentito di individuare, numerosi colli provenienti dalla Campania, per complessivi 17.124 artifici pirotecnici, contenenti un totale di 620 kg di materiale esplodente, aventi come destinatari sette soggetti palermitani, successivamente segnalati alla locale Procura, per la violazione della normativa che disciplina il trasporto di materiale esplodente.

Al contempo tra i controlli eseguiti sui rivenditori al dettaglio di tutta la provincia, tra cui uno effettuato in un grande magazzino nel Comune di Carini e uno in un deposito abusivo a Palermo, si sono conclusi con il sequestro di 919 kg di fuochi d’artificio destinati alla vendita al pubblico poiché privi dei previsti presidi antincendio o non conformi alla normativa nazionale ed europea circa la sicurezza dei prodotti. Complessivamente sono stati sottoposti a vincolo giudiziale preventivo 182.738 artifici pirotecnici e i responsabili deferiti alla locale autorità giudiziaria.

Infine, mediante il monitoraggio dei social network, i finanzieri hanno individuato e tratto in arresto un soggetto e denunciato un secondo in quanto pubblicizzavano ed illecitamente detenevano per la vendita 440 candelotti artigianalmente prodotti pari a oltre 20 kg di esplosivo.

All’attività di monitoraggio delle spedizioni in arrivo, si affianca anche quella relativa alle merci in partenza. Le fiamme gialle, infatti, hanno sequestrato tre pericolosi manufatti artigianali del peso di 37 kg circa, contenenti materiale esplodente per complessivi 500 grammi di massa attiva (polvere da sparo) e destinati in Olanda.

In particolare in questi ultimi due casi, le attività – svolte con la collaborazione del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della Polizia di Stato – hanno evidenziato l’estrema pericolosità degli ordigni in procinto di essere immessi sul mercato.

L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza di Palermo si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, nonché a tutela dell’incolumità pubblica in ragione dell’estrema pericolosità dei prodotti acquistati “fuori – filiera” e, successivamente, maneggiati da soggetti non autorizzati.

Si evidenzia che l’attività in argomento è stata eseguita sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Cecilia Sala arrestata “per violazione della legge islamica” Si lavora con riservatezza e cautela

 

 

 

La giornalista italiana Cecilia Sala  è stata arrestata per “violazione della legge islamica”. Lo riportano i media statali.
“Cecilia Sala, cittadina italiana, si è recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed è stata arrestata il 19 dicembre 2024 per violazione della legge della Repubblica islamica dell’Iran”, ha riferito l’agenzia di Teheran IRNA, che cita il dipartimento generale dei Media Esteri del ministero della Cultura e dell’orientamento islamico dell’Iran.Intanto l’ambasciata locale lavora con riservatezza  perchè la giornalista nonsia usata come mezzo di scambio.

“L’arresto è stato eseguito secondo la normativa vigente e l’ambasciata italiana è stata informata. Le è stato garantito l’accesso consolare ed il contatto telefonico con la famiglia”…..

Botti illegali in Sicilia, a Napoli, sequestri per oltre tre tonnellate

 

 

Botti illegali: sequestri per oltre 3 tonnellate in tutta Italia

 

 

In vista dei festeggiamenti della notte di Capodanno sono aumentati i controlli per prevenire la vendita non autorizzata di artifici pirotecnici e il commercio di botti illegali. In tutta Italia, infatti, sono stati numerosi i sequestri effettuati dalla Polizia di Stato che hanno consentito di togliere dal mercato oltre 3 tonnellate di materiale illegale.

A Campobasso, il sequestro fatto dai poliziotti della Questura rappresenta il più ingente operato dalle Forze di polizia negli ultimi 20 anni. Gli agenti hanno scovato in un negozio 10 quintali di fuochi d’artificio illegalmente detenuti, che non potevano essere venduti. Dalla successiva perquisizione del magazzino in uso al titolare, è venuto fuori un vero e proprio arsenale composto da 200 batterie di razzi da cui sarebbero derivati circa 20mila colpi e 120 candele romane. Tutto il materiale rinvenuto avrebbe fruttato sul mercato nero oltre 50mila euro. Il negoziante è stato denunciato per detenzione abusiva e omessa denuncia di materie esplodenti.

Botti illegali: sequestri per oltre 3 tonnellate in tutta Italia

 

Ad Aprilia (Latina) un uomo controllato degli agenti del commissariato di Cisterna è stata trovato in possesso di sei scatoloni contenenti fuochi d’artificio ad alto potenziale e per i quali non è stato in grado di mostrare certificazioni tecniche. Dentro il suo garage, è stato scoperto un deposito del peso complessivo di 850 chili, per un totale di 208 batterie di razzi pirotecnici del valore di oltre 20mila euro.

Gli agenti del Nucleo artificieri della questura di Catania, invece, sono risaliti a un 42enne che proponeva la vendita di materiale esplodente, in modo del tutto illegale, facendosi pubblicità su un noto social network e avvalendosi dell’aiuto della moglie. Nel soggiorno di casa della coppia erano accatastati oltre 8mila prodotti per un peso di quasi 70 chili. Ancora a Catania, un 34enne, che era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per reati legati alla criminalità organizzata, è finito in carcere perché aveva trasformato un suo appartamento sfitto in un deposito abusivo di fuochi d’artificio. Mezza tonnellata era la quantità conservata nella casa, senza nessuna precauzione.

Botti illegali: sequestri per oltre 3 tonnellate in tutta Italia

 

Infine, nella città etnea, i poliziotti della Squadra volanti, hanno arrestato due uomini per porto in luogo pubblico e detenzione di ordigni. In pratica, i due sono stati fermati per un controllo e sono stati trovati in possesso di 640 “bombe Sinner”, in omaggio al celebre campione sportivo, caratterizzate da un involucro arancione. Il controllo è stato esteso nelle loro abitazioni, una delle quali organizzata come un vero e proprio laboratorio per la fabbricazione di ordigni e al cui interno sono state trovate altre 110 bombe Sinner, il cui alto potenziale esplodente, in caso di incidente, avrebbe potuto causare effetti disastrosi per tutto il vicinato.

Nel comasco, l’equipaggio di una Volante ha fermato un uomo di 69 anni a bordo della sua autovettura mentre trasportava illegalmente un grosso quantitativo di materiale esplosivo privo della dicitura “CE”. Nel suo box auto, controllato successivamente dagli esperti della Polizia amministrativa della questura di Como, sono stati recuperati quasi 110 chilogrammi di fuochi d’artificio. L’uomo è stato così denunciato all’Autorità giudiziaria.

A Taranto, gli agenti dei Falchi della Squadra mobile hanno denunciato un uomo e sequestrato 150 chilogrammi di artifici pirotecnici che lo stesso deteneva illegalmente in casa per la vendita al dettaglio.

A Settimo Milanese, i poliziotti del Commissariato Lorenteggio hanno denunciato un 47enne per commercio di prodotti esplodenti non riconosciuti e classificati dal ministero dell’Interno e per l’omessa denuncia della loro detenzione. All’interno della sua abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto 10 razzi pirotecnici, 28 batterie di tubi da lancio di fuochi d’artificio di diverse dimensioni, per un valore illecito di oltre 2mila euro.

Botti illegali: sequestri per oltre 3 tonnellate in tutta Italia

 

In Sicilia infine, i poliziotti del Commissariato di Taormina (Messina), in seguito a un controllo amministrativo, hanno scoperto il titolare di un’attività commerciale, poi denunciato, che voleva mettere in vendita circa 800 chili di fuochi d’artificio, un quantitativo in esubero rispetto a quello autorizzato e di categoria diversa da quella consentita in licenza. La merce pericolosa è stata sequestrata e affidata in custodia a un deposito specializzato.

A Bagnoli, in provincia di Napoli, gli agenti del locale Commissariato hanno arrestato un pregiudicato per possesso di droga. Avendo il sospetto che l’uomo potesse nascondere altro materiale illegale, hanno esteso i controlli nelle altre proprietà dello stesso. In un deposito, in effetti, sono stati trovati e sequestrati 54 batterie di fuochi d’artificio e 118 confezioni contenenti circa 1200 pezzi di artifici pirotecnici, con un contenuto esplosivo del peso complessivo di circa 40 chili.

Questo tipo di materiale, a volte, viene incautamente custodito all’interno di negozi, garage, cantine o addirittura abitazioni e in caso di esplosione può mettere a rischio la vita stessa dei residenti. Denominatore comune di questo tipo di illegalità è il pericolo per l’incolumità pubblica che la Polizia di Stato cerca di scongiurare quotidianamente con una mirata attività di contrasto.

 

Aree industriali, sì della giunta siciliana a 100 milioni per lavori di riqualificazione

 

 

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Palermo,

Un pacchetto di interventi da 100 milioni di euro per la riqualificazione delle infrastrutture negli agglomerati industriali della Sicilia è stato varato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo. Sono fondi della linea di intervento “Infrastrutture per le imprese” della programmazione Fsc 21/27.

«Attraverso le risorse dell’Accordo di coesione – dice il presidente Schifani – interveniamo concretamente nelle aree industriali della Sicilia per risolvere una serie di problemi infrastrutturali, in qualche caso accumulatisi negli anni, che si riflettono negativamente sull’efficienza dei servizi alle imprese. Il mio governo continua a essere vicino al mondo produttivo per metterlo nelle condizioni di essere sempre più competitivo sui mercati, anche internazionali».

«Si tratta – dice l’assessore Tamajo – di interventi strategici nelle aree e negli agglomerati industriali siciliani per adeguarne le condizioni di efficienza, funzionalità e sicurezza in favore delle imprese che vi operano. Anche questi interventi, eliminando diseconomie, possono contribuire a elevarne la competitività e la produttività, favorendo la crescita della nostra economia. Un esempio concreto di utilizzo di fondi Fsc per lo sviluppo della Sicilia».

Cinquanta milioni di euro saranno impiegati per interventi sulla rete viaria della zona industriale di Catania. Fondi che saranno utilizzati per la manutenzione straordinaria della rete stradale interna all’area industriale, che versa in condizioni di diffuso deterioramento. «Una situazione – si legge nella relazione tecnica a supporto del progetto presentato dal Comune di Catania – che influisce negativamente sull’intero sistema produttivo e sulla qualità della vita dei lavoratori e delle imprese». Il progetto prevede il rifacimento dell’intera rete stradale, per un totale di 26 chilometri, la manutenzione straordinaria dei canali di scolo, la sistemazione del verde urbano. La conclusione degli interventi è prevista per giugno 2026.

Con altri cinquanta milioni di euro saranno finanziati gli interventi di riqualificazione infrastrutturale e di messa in sicurezza delle aree industriali siciliane contenuti in un elenco predisposto dall’Irsap. I progetti più consistenti riguardano i lavori sulla rete fognaria dell’area industriale di Trapani, le opere di urbanizzazione primaria dell’agglomerato industriale di Melilli, in provincia di Siracusa, la riqualificazione del sistema stradale dell’area industriale di Ragusa, di Carini, nel Palermitano, di Milazzo-Giammoro, in provincia di Messina, la costruzione dei canali della acque bianche dell’area industriale di Dittaino, nell’Ennese. Gli altri progetti riguardano l’esecuzione di opere negli agglomerati industriali di Aragona-Favara, nell’Agrigentino, nell’agglomerato Calderaro di Caltanissetta, in quelli di San Cataldo Scalo e di Gela, sempre nel Nisseno, nell’agglomerato di Lercara Friddi, nel Palermitano, e infine, a Modica-Pozzallo, nel Ragusano.

Finanziaria Regione Sicilia, ok a manovra da quasi un miliardo. Si prevedono investimenti contro la crisi idrica

 

 

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Palermo,

«Con la legge di Stabilità, superiamo un’altra pagina di precariato, variamo misure per la crescita del tessuto economico siciliano e per sostenere i consumi, prevediamo investimenti contro la crisi idrica e stanziamo importanti risorse, a vario titolo, a favore degli enti locali».
Così il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia alcuni dei principali capisaldi della manovra finanziaria votata oggi dall’Assemblea regionale siciliana. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di Bilancio, la legge di Stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento.
«Oggi – sottolinea Schifani – governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Viene evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, ma anche alla gestione provvisoria, che erano diventati una consuetudine. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal mio governo che conferma la nostra volontà di rafforzare il percorso di affidabilità della Regione nei confronti dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Al conseguimento di questo risultato hanno lavorato tutti i deputati di maggioranza e di opposizione e in particolare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i suoi uffici, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. A loro va il mio personale ringraziamento».
Negli ultimi 25 anni, Bilancio e legge di Stabilità sono stati approvati entro l’anno solamente in altri due esercizi finanziari, nel 2004 e nel 2005. «L’approvazione prima della fine dell’anno è un risultato storico per la Regione e per il governo Schifani, la cui portata viene resa ancora più significativa dall’ampiezza degli interventi previsti. La manovra contiene, infatti, norme altamente caratterizzanti, a partire da quelle per lo sviluppo economico, con le quali vengono introdotte alcune misure coerenti con il disegno di politica economica tracciato dalla Nadefr (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale).
Il governo, in particolare, punta ad attrarre gli investimenti dall’esterno dell’area attraverso l’istituzione di un’apposita task force e a rafforzare il tessuto economico stanziando 12,5 milioni per le imprese che decideranno di aggregarsi, diventando più competitive; 15 milioni saranno inoltre dedicati a sostenere, con una contribuzione in conto interessi da parte dell’Irfis, l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie.
Oltre un quarto del valore della manovra, 280 milioni di euro, è destinato a investimenti, mentre il fondo sanitario cresce di 120 milioni di euro». L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino illustra i punti qualificanti della legge di Stabilità appena approvata dall’Ars.
«Di rilievo anche le disposizioni sui contributi per il servizio pubblico svolto da Ast – aggiunge l’assessore – che costituiscono l’ultimo tassello con il quale si completa in tempi record il processo di risanamento dell’azienda regionale, avviato soltanto lo scorso luglio».
La Finanziaria regionale stanzia, inoltre, circa 700 milioni di euro a favore degli enti locali: 350 milioni sul fondo ordinario per i Comuni, 115 milioni sul fondo investimenti per i Comuni, 105 milioni sul fondo per le ex Province e un inedito fondo di 4,5 milioni per incentivare i comuni virtuosi nella riscossione dei tributi propri. E ancora 10 milioni per i contributi agli enti in crisi economico-finanziaria, 6 milioni di maggiore contributo per le comunità alloggio per i disabili psichici e per il trasporto degli alunni pendolari, 5 milioni per la progettazione a favore dei Comuni.
In tema di siccità, il governo stanzia circa 60 milioni di euro: 10 per la realizzazione di un impianto di dissalazione, 20 milioni per gli investimenti contro la siccità da parte degli operatori agricoli pubblici e privati, 9,5 milioni per opere di manutenzione straordinaria nel settore agricolo e 10 milioni per iniziative e interventi di riutilizzo delle acque reflue. Tra le norme approvate, particolarmente qualificante è infine il superamento di un’ulteriore pagina di precariato con l’assunzione in Sas dei precari Asu in servizio nei luoghi della cultura, cui vengono anche aumentate a 36 le ore di lavoro settimanali.

Ancora mistero sulla notizia dell’arresto della giornalista Cecilia Sala

 

Cecilia sala arresto

 

 

 

 

Fermata il 19 dicembre scorso, nessuno ne sapeva niente. Da nove giorni in isolamento nel carcere di Evin, in Iran.. E’ ancora mistero sui motivi dell’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, mentre Tajani, Farnesina, ambasciata e il consolato a Teheran concentrano la massima attenzione sul caso, ma osservano anche la “massima riservatezza sulla vicenda” come accadde per la travel blogger Alessia Piperno.

Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la giornalista è “in buona salute”, “detenuta in una situazione tranquilla, è sola in una cella” e “ha già avuto la possibilità di parlare due volte con i propri familiari”, mentre ieri ha ricevuto la “visita consolare da parte della nostra ambasciatrice a Teheran Paola Amadei, che è stata più di mezz’ora con lei”.

“Non possiamo dire altro al momento, stiamo monitorando la situazione con molta attenzione”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, precisando che al momento non si conoscono i capi di imputazione della giornalista.

La giovane giornalista muove i suoi primi passi nel mondo della stampa ben prima della fine dei suoi studi all’Università Bocconi di Roma: coraggiosa e con uno spiccato senso critico, tra il 2013 e il 2014 muove i primi passi nel mondo dell’informazione prendendo a programmi di approfondimento di La7 come Piazzapulita di Corrado Formigli e Announo di Michele Santoro..

La prima collaborazione da reporter è quella per Vice Italia ottenuta nel 2015. L’anno dopo lascia Milano e reporter per Servizio Pubblico: il primo passo per portare avanti  il praticantato per diventare giornalista professionista.

Nel corso della sua carriera si specializza in politica estera

 Cecilia Sala: un giornalismo presente nelle zone di conflitto

Sala è uno dei volti più noti del giornalismo italiano. Nata a Roma nel 1995, è da sempre molto attiva sui social e da anni ormai tratta di politica estera documentando quello che succede in varie zone di conflitto. Sala si è recata diverse volte in Ucraina per raccontare la guerra ancora in corso con la Russia, ma si trovava anche in Afghanistan nel 2021 durante il ritorno al potere dei Talebani. In quella occasione dovette interrompere una diretta con La7 a causa di alcuni spari contro l’hotel dove si trovava. Una scena che è diventata subito virale sui social.

Cecilia Sala ha da sempre avuto un’attenzione particolari alle nuove frontiere del giornalismo digitale. Molto attiva sui social network, nel 2020 ha esordito con il podcast ‘Polvere’, un’inchiesta condotta insieme a Chiara Lalli che trattava dell’omicidio di Marta Russo, giovane uccisa alla Sapienza nel 1997. Il podcast ha avuto tanto successo da essere trasformato in un libro pubblicato, con lo stesso titolo, da Mondadori nel 2021. L’anno successivo diviene protagonista di un altro podcast, ‘Stories’, prodotto da Chora Media, in cui ogni giorno racconta storie dal mondo.

Sala si trova da una settimana “in una cella di isolamento” del carcere di Evin, “dove vengono tenuti i dissidenti” e che “il motivo del suo arresto non è ancora stato formalizzato”. “Non sappiamo” perché è stata arrestata in Iran. “E questa è la grande domanda. Fino ad oggi, e sono passati 9 giorni con oggi, non è stata formalizzata alcuna accusa, non si sa perché è nel carcere di Evin, non si sa perché è in isolamento. È incomprensibile ed è una cosa intollerabile per l’Italia che accada questo”, dice il direttore di Chora Media, Mario Calabresi, intervistato a ‘Il Cavallo e la torre’ su Rai3. Chora Media, è la Podcast company italiana per la quale la giornalista realizza ‘Stories’ (Cecilia Sala lavora anche per ‘Il Foglio’).

Parcheggio Sanzio,Catania, aperta una porzione per 120 auto con sosta gratuita

 

Apertura Parcheggio Sanzio

 

Catania,

In anticipo rispetto alla data di consegna dei lavori in variante al progetto originario, prevista per fine gennaio, da stamattina una porzione della vasta area a parcheggio di piazzale Raffaello Sanzio, è aperta per accogliere circa centoventi automobili.

L’ingresso all’area di sosta, per ora, è consentita solo da via Imperia, attraverso un varco che permette anche ai pedoni di raggiungere gli stalli, in questa fase transitoria utilizzabili gratuitamente.

La superficie di parcheggio disponibile, infatti, è solo una parte della grande struttura intermodale e polifunzionale, attrezzata con un’ampia zona a verde e  per il fitness, su cui si stanno ancora ultimando i dettagli dei lavori di completamento.

Anche in questa fase temporanea il parcheggio verrà presidiato da operatori dell’Amts in attesa della consegna totale dell’opera tra circa un mese -ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, che stamani ha condotto un sopralluogo insieme ai tecnici– per dare seguito all’impegno del sindaco Trantino di accorciare i tempi di utilizzo delle aree di sosta per il periodo delle festività. E’ una struttura che quando verrà interamente consegnata è destinata a rimanere un fiore all’occhiello della città e anche per questo il sindaco ha voluto fosse intitolata alla memoria dell’avvocato Serafino Famà, illustre avvocato catanese ucciso dalla mafia”.

Il parcheggio è già costantemente monitorato dalle telecamere di videosorveglianza.

Il selciato è costituito da pavimentazione autobloccante, grigliati erbosi che permettono il drenaggio dell’acqua piovana, al fine di evitare formazioni di ristagni d’acqua piovana.

 

 

Palermo , contrasto allo spaccio di droga. In manette due persone

 

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Archivi-Sud Libertà

Palermo,
I militari della Stazione San Filippo Neri hanno arrestato un 23enne, palermitano, già noto alle forze dell’ordine, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio nel quartiere “Zen 2” finalizzato alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di droga hanno notato il giovane che cedeva alcuni involucri ad alcuni avventori. Immediato l’intervento dei Carabinieri che hanno bloccato l’uomo che, perquisito, è stato trovato in possesso di 13 dosi tra cocaina e hashish ingegnosamente occultate all’interno del doppio fondo di una bottiglietta d’acqua che i militari hanno recuperato nei pressi del luogo dove il presunto pusher è stato osservato intento a cedere la sostanza. Inoltre l’attività di ricerca ha permesso di rinvenire nella disponibilità dell’indagato quasi 150 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’illecita attività di spaccio.
Il Tribunale di Palermo – Quarta Sezione ha convalidato l’arresto.
Nell’ambito di un’altra attività effettuata sempre nel quartiere “Zen 2,” la Stazione della San Filippo Neri ha arrestato, in flagranza di reato con l’accusa di detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un palermitano, di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine. Anche in questa circostanza, gli insoliti movimenti del presunto pusher, non sono sfuggiti allo sguardo attento dei militari che hanno osservato il 36enne intento a spacciare.
L’uomo è stato immediatamente fermato e perquisito dai Carabinieri che hanno rinvenuto nella sua disponibilità quasi 30 dosi di cocaina nascoste sotto un vaso di plastica poggiato per terra in prossimità del punto dove l’indagato era stato poco prima notato mentre cedeva lo stupefacente. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto.
La droga sequestrata è stata trasmessa al Laboratorio di Analisi delle Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per gli accertamenti di rito. È obbligo rilevare- informanoi Carabinieri in un Comunicato –  che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Arte presepiale Napoli, siglato patto di amicizia con Greccio per promuovere relazioni culturali ed economiche

 

Dove vedere a Napoli i presepi più belli del mondo | Napoli ...

 

Napoli,

Le Amministrazioni di Napoli e Greccio (provincia di Rieti nel Lazio) hanno avviato un percorso- si apprende –  volto a condividere e a promuovere attività ed iniziative legate al Presepe e all’arte presepiale.

A Greccio è avvenuta la firma di un Patto di amicizia che costituisce atto formale che prefigura una particolare continuità di rapporti preparatori al gemellaggio per sviluppare relazioni sempre più strette in campo economico, turistico e culturale.

Per il comune di Greccio erano presenti il sindaco Emiliano Fabi, il vicesindaco e assessore al turismo e ai grandi eventi Fiorenzo Marchetti e il consigliere con delega alla cultura Alessio Valloni. Per la città di Napoli era presente il dirigente del Servizio promozione della Città, progetti internazionali, Unesco, afferente al Gabinetto del sindaco Gaetano Manfredi, Valeria de Lisa.

L’obiettivo dell’intesa è quello di produrre nel breve e nel lungo periodo, una serie di effetti positivi dal punto di vista culturale, turistico ed economico, oltre che un arricchimento in termini di scambi di esperienze e di rapporti umani – ha sottolineato Fabi – Lo faremo attraverso l’arte presepiale su cui Greccio sta lavorando da tempo attraverso la Mostra mercato dell’artigiano e dell’oggettistica per il Presepe e il Museo internazionale, che speriamo possa crescere ulteriormente grazie alla città di Napoli che ha fatto della Rappresentazione della Natività un punto qualitativo altissimo a livello internazionale”.

Tale Patto di amicizia consentirà di lavorare per implementare, conservare e sviluppare l’arte presepiale e più in generale l’artigianato artistico anche attraverso visite reciproche, idee e attività, scambio di buone pratiche e tutto quello che può essere utile per far crescere e rafforzare la collaborazione.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla comunità di Greccio attraverso una lettera di ringraziamento e di condivisione del percorso intrapreso, che lega le due Città attraverso il Presepe, e l’invio di un’opera d’arte che rappresenta la Natività della tradizione napoletana.