Israele adesso “vuol chiudere la partita” con i terroristi di Hamas

L'ospedale bombardato a Gaza, cosa sappiamo dell'attacco. Israele: «È stato  un razzo palestinese»- Corriere.it

Nelle scorse ore l‘esercito israeliano ha circondato nel complesso tre ospedali a Gaza City e l’ospedale indonesiano nel nord della Striscia. Si ritiene che i terroristi di Hamas siano nascosti sotto gli ospedali o nei pressi.   Con  carri armati e veicoli blindati, hanno chiuso un perimetro di circa 100 metri intorno a questi ospedali, dove sono rifugiati migliaia di feriti e di sfollati.

Secondo altre fonti, cecchini israeliani hanno sparato contro l’ospedale di al-Quds uccidendo una persona e ferendone altre 20. Due delle persone ferite versano in gravi condizioni. ”Sono in atto scontri feroci e cecchini dell’occupazione che sparano contro l’ospedale al-Quds, ci sono vittime tra gli sfollati” palestinesi che si rifugiano nella struttura ..”.

Israele in ogni caso ha sotto controllo l’intera città e punta casa per casa, quartiere dopo quartiere, all’individuazione e all’uccisione dei terroristi

Contratto regionali, l’assessore Messina della Regione Sicilia aveva incontrato difformità sulle proposte dell’Aran ma afferma di«accelerare su rinnovo»

 

 

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Palermo

L’assessore regionale alla Funzione Pubblica Andrea Messina ( nella foto) rende noto di aver  incontrato ieri il commissario straordinario dell’Aran Accursio Gallo, il cui incarico è stato rinnovato dalla giunta regionale per altri tre mesi.

 

Oggetto dell’incontro è stato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione per il triennio 2019-2021, per il quale qualche settimana fa l’assessore Messina aveva evidenziato difformità tra la proposta diramata dall’Aran ai sindacati e gli indirizzi approvati dalla giunta.

 

«È stato un incontro utile e produttivo – sottolinea l’assessore Messina – nel corso del quale, insieme al commissario dell’Aran Gallo e alla dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica Madonia, abbiamo affrontato il tema del rinnovo del contratto del personale regionale. Abbiamo ribadito al commissario Gallo la necessità di articolare una proposta coerente con le linee di indirizzo formulate dalla giunta regionale. La mia richiesta – ha aggiunto Messina – è stata quella di accelerare i tempi di convocazione dei sindacati, atteso il notevole ritardo già accumulato. Sul punto ho raccolto l’impegno a convocare i sindacati la prossima settimana, per avviare il percorso di definizione delle procedure e giungere alla sottoscrizione del rinnovo del contratto, che il personale attende ormai da troppo tempo».

 

Nel corso della riunione l’assessore ha inoltre sottoposto al commissario dell’Aran la necessità di definire la vertenza circa l’applicazione dell’art. 70 del Ccrl 2016/2018 per la liquidazione della retribuzione di risultato 2022 alla dirigenza. Anche riguardo a tale aspetto il commissario Gallo ha preso l’impegno di convocare i sindacati la prossima settimana. 

Impegno, infine, sul fronte del rinnovo del contratto dell’area dirigenza 2019-2021 e per definire le trattative relative ai fondi accessori per il 2023 sia per il comparto che per la dirigenza.

Approvata oggi in Giunta della Regione Sicilia la Finanziaria che vale 900 milioni di euro su un bilancio di 16,5 miliardi, Schifani: «Scende il debito pubblico, previsti incentivi per le aziende siciliane che assumeranno giovani

 

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Palermo,

Rafforzamento finanziario, contributi alle imprese che assumono, aumento delle risorse per i Comuni, fondi per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali e per la stabilizzazione del precariato storico, investimenti nei servizi essenziali e per il contrasto agli incendi. Sono questi alcuni punti del disegno di legge di stabilità regionale che vale 900 milioni di euro (su una mole complessiva del bilancio di 16,5 miliardi) e che è stato approvato oggi dal governo Schifani e presentato in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore all’Economia, Marco Falcone.

Vede la luce un testo di 40 articoli che prevede anche l’accantonamento prudenziale di 900 milioni sul triennio nelle more del recepimento della riforma dell’accordo Stato-Regione sul ripiano decennale del disavanzo. Il ddl approderà adesso all’Assemblea regionale siciliana, per l’esame delle commissioni di merito e poi dell’Aula.

«Questa manovra – dice Schifani – si fonda esclusivamente su fondi regionali per metterla al riparo da eventuali impugnative. È una legge che intende rilanciare l’economia e lo sviluppo della nostra Isola. Vanno in questa direzione i complessivi interventi di rafforzamento degli equilibri di finanza pubblica e la misura degli incentivi alle aziende siciliane che assumeranno o che stabilizzeranno i propri dipendenti, per la quale stanziamo cento milioni di euro. Intendiamo migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, ponendo attenzione alla salute e ai diritti della persona, alla cultura e al turismo, alla promozione sociale. Vari interventi riguardano la prevenzione e il contrasto degli incendi, mentre aumentano le risorse per le autonomie locali, raccogliendo le aspettative di sindaci e amministratori, per la scuola, per la disabilità e il disagio sociale, per i teatri, cinema e spettacolo, ma anche per gli aeroporti, per le aree naturali protette, per l’agricoltura. La Regione grazie alla conclusione di una accordo finanziario di rilievo storico con lo Stato, che trova riscontro adesso nella manovra nazionale, raggiungerà l’obiettivo, dopo un ventennio, di vedersi riconosciute risorse sino a 630 milioni di euro all’anno.

Questo grazie a una Sicilia finanziariamente credibile, dove scende ancora l’indebitamento e migliorano gli equilibri finanziari e i flussi di cassa. Le risorse aggiuntive saranno orientate agli investimenti, linfa vitale per garantire la crescita nel cammino che inauguriamo con questa manovra. Siamo nel pieno rispetto della tabella di marcia che ci siamo prefissati, ora lavoriamo per conseguire l’obiettivo, di valenza storica, di approvare la Finanziaria entro dicembre».

«La Finanziaria che abbiamo elaborato – aggiunge Falcone – poggia su quattro macro-linee d’intervento, mantenendo sempre pieno rigore contabile. Il primo, il sostegno al governo del territorio, attraverso l’aumento del 20 per cento con proiezione triennale dei trasferimenti a Comuni ed enti locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dare stabilità finanziaria alle amministrazioni. Si passa poi al mondo del lavoro, per favorire l’occupazione e la crescita economica, prevedendo il contributo per le aziende siciliane che nel 2024 assumeranno a tempo indeterminato.

Una leva di crescita saranno anche i 60 milioni per i fondi di progettazione di Comuni e Regione. Terzo pilastro, il rafforzamento della macchina amministrativa regionale con i nuovi concorsi e grazie agli adeguamenti e alle riclassificazioni da tempo attese del nostro personale, e la lotta al precariato per dare serenità e stabilizzazioni ai bacini Asu ed ex Pip. Infine, garantiamo i servizi essenziali in tutti i campi di competenza della Regione, investendo nuove risorse. Meno tasse, inoltre, grazie allo sconto del 20 per cento sul bollo auto per chi è in regola. Tutto ciò è reso possibile dalla storica riforma dell’Accordo Stato-Regione».

Scoperto dalla Finanza rivenditore online di prodotti di telefonia, aveva omesso di dichiarare oltre 11 milioni di euro

Ma la Finanza ha ricostruito l’intero volume d’affari della ditta che aveva occultato le scritture contabili

 

Evasione fiscale: diventa più facile commettere reato

 

Palermo,

 Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, hanno ricostruito l’effettivo volume d’affari di una ditta individuale attiva nel commercio online di prodotti di telefonia che, tra il 2017 e il 2018, aveva totalizzato ricavi, mai dichiarati, per complessivi € 11.712.026. Il titolare dell’impresa, con l’intento di sfuggire al fisco, aveva cessato l’attività già nei primi mesi del 2019.

Il controllo, eseguito dai militari del II Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, ha permesso quindi di ricondurre a tassazione l’intero ammontare degli introiti dell’attività commerciale grazie alla ricostruzione dei flussi di acquisto e vendita degli smartphone, core business dell’azienda ispezionata. Inoltre, per far luce sul volume di affari realizzato, le fiamme gialle si sono affidate allo strumento delle indagini finanziarie attraverso cui, con una capillare ricostruzione delle movimentazioni bancarie, è stato possibile quantificare le imposte evase. A conclusione delle attività la titolare è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’art. 10 del D.Lgs. 74/2000, per aver occultato le scritture contabili con il precipuo fine di impedire la ricostruzione dei profitti, e per quello previsto all’art. 4 in relazione all’ammontare di imposte evase superiore alla soglia penalmente rilevante rispetto a quanto infedelmente dichiarato.

L’attività posta in essere conferma l’impegno profuso dal Corpo a contrasto delle forme più perniciose e seriali di evasione fiscale. L’intervento infatti è espressione dell’obiettivo di concreta riduzione dell’evasione fiscale e del recupero del tax gap a tutela dell’economia sana e della corretta concorrenza dei mercati. Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato disposto sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

 

Netanyahu: “Gaza deve essere deradicalizzata e smilitarizzata..” Problema (drammatico) ostaggi : si discute e si vuole trattare il rilascio

 

L'attacco di Hamas a Israele: come si è arrivati ad al-Aqsa Flood

 

di E.L.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu   sul conflitto in corso sulla striscia di Gaza ha dichiarato:”Israele non cerca di conquistare, occupare o governare Gaza”.  Qui sarà necessaria “una forza credibile” per porre fine al dominio di Hamas sul territorio. Dovrebbe scattare intanto da oggi la tregua quotidiana di 4 ore concessa da Israele per  l’assistenza umanitaria e la fuga dei civili.

Non si sanno ancora le proposte politiche per creare l’autonomia di Hamas o gettare le basi per il nuovo Stato della Palestina.   Il premier israeliano sembra determinato ad andare fino in fondo Dichiara al mondo: “Ciò che vogliamo è una Gaza smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita”. “Dobbiamo distruggere Hamas, non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutti”. Il suo commento arriva giorni dopo aver suggerito che Israele manterrà il controllo su Gaza indefinitamente dopo la fine della guerra contro Hamas, affermando che il suo Paese si assumerà la “responsabilità generale della sicurezza” del territorio. 
     Hamas ormai è circondata dalle forze israeliane. Proseguire il conflitto significa soltanto liberare  Hamas da ogni intento terroristico, individuare chi vorrà deporre le armi e pensare   ad un governo obiettivo , di pace con Israele e il mondo

Si discute dall’altro lato sul rilascio degli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre. Si apprende che  sceicco Tamim bin Hamad Al Thani ha lasciato questa mattina il Qatar e si sta dirigendo al Cairo per colloqui che dovrebbero concentrarsi sul rilascio di alcuni prigionieri. L’emiro è accompagnato dal primo ministro e ministro degli affari esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e da una delegazione ufficiale.

Il Presidente Mattarella nella Repubblica dell’Uzbekistan

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent in occasione della visita Ufficiale

Tashkent, 09/11/2023 (II mandato)Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent in occasione della visita Ufficiale

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent,accolti da Abdulla Aripov,Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent,accolti da Abdulla Aripov,Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent,accolti da Abdulla Aripov,Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent,accolti da Abdulla Aripov,Primo Ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura all’aeroporto di Tashkent

 

Domani mattina Mattarella deporrà una corona di fiori al Monumento dell’Indipendenza

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in Visita ufficiale nella Repubblica dell’Uzbekistan (9-11 novembre). Venerdì 10 novembre mattina, il Presidente Mattarella deporrà una corona al Monumento dell’Indipendenza a Tashkent. Sarà, quindi, ricevuto al Palazzo Presidenziale Kuksaroy dal Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev.

Nel pomeriggio, il Presidente Mattarella terrà un discorso al Politecnico di Torino a Tashkent nell’ambito della sessione conclusiva del seminario: “Direzione 4.0: collaborazione tra Istruzione e Innovazione per la Trasformazione dell’Industria dell’Uzbekistan”.

Sabato 11 novembre, prima di far rientro a Roma, Mattarella visiterà a Samarcanda.

Cercasi esorcisti preparati: perchè il Clero non istituisce specifici corsi?

Lezioni di esorcismo a scuola, sacerdote: «Sarebbe servito» - La Gazzetta  del Mezzogiorno

 

 

Esorcisti preparati cercansi. L’Sos arriva dall’Associazione internazionale esorcisti (Aie), l’unico ente riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede. “Non pochi vescovi, più che mai desiderosi di poter contare su uno o più esorcisti, impegnati nella pastorale della liberazione dall’azione straordinaria del maligno, lamentano di non avere nel loro clero sacerdoti adatti a svolgere il ministero di esorcista – ha detto il nuovo presidente dell’Aie, mons. Karel Orlita, al Sir -.

Non basta, dicono, avere una buona preparazione teologica ed essere bravi preti per fare l’esorcista: occorre qualcosa d’altro”. Alcuni esorcisti affermano che “Il fatto è –   – che non è entrata l’idea di inserire nelle facoltà teologiche dei corsi specifici per esorcisti per cui spesso siamo in presenza di sacerdoti che i vescovi si vedono costretti a cooptare. Ma non è che tutti siano predisposti per questo ministero”.

 

Laici a caccia di Satana, riparte il corso per diventare esorcisti: boom di  iscrizioni

 

Satana incontra scetticismo anche tra i preti: “E’ facile trovare qualche sacerdote scettico anche tra coloro che vengono incaricati. Ciò che manca è la forte convinzione -che deve partire dal Vangelo – che la realtà di Satana oggi è presente. Non possiamo eluderla o ridurla solo ad un mito o a qualcosa che sia il simbolo astratto del male. Questo crea disorientamento anche tra i fedeli”. Tra i sacerdoti,  “quando si tratta dell’azione straordinaria del diavolo c’è la tendenza a ridurla ad una forma di malattia , a un fatto di natura psichiatrica. Beninteso: non dobbiamo entrare nella facile creduloneria che tutto sia opera del diavolo, ma neanche escludere a priori che certe manifestazioni non sono naturali ma sono opera del maligno. Il Papa ne parla sempre del diavolo. Eppure oggi c’è la tendenza a considerarlo un simbolo, un male in astratto”.

Scuola, la Regione Sicilia destina 1,8 milioni alla sperimentazione intelligenza artificiale in classe

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Palermo

Utilizzare l’intelligenza artificiale al fianco degli insegnanti per aiutare e sostenere i ragazzi nello studio. Con questo obiettivo la Regione Siciliana, attraverso l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale, mette a disposizione 1,8 milioni di euro per i bienni delle scuole superiori.

I progetti, presentati dagli istituti, potranno essere finanziati fino a un massimo di 80 mila euro ciascuno e dovranno essere realizzati negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, coinvolgendo almeno due classi prime per almeno tre o più materie del corso di studi.

«Per i nostri ragazzi, l’intelligenza artificiale è già realtà – dichiara l’assessore regionale al ramo, Mimmo Turano –. La scuola deve gestire questo cambiamento, non per sostituire la didattica tradizionale con le nuove tecnologie ma per integrarla. L’elemento umano è imprescindibile, come lo è il ruolo degli insegnanti. L’IA, tra l’altro, può anche aiutare contro la dispersione scolastica, che caratterizza i primi due anni delle scuole superiori, offrendo ai ragazzi un sostegno nella comprensione degli argomenti e un aiuto virtuale sempre disponibile».

L’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata per proporre esercizi, apportare correzioni e generare esempi, informando allo stesso tempo gli insegnanti dei progressi degli studenti. Il funzionamento dell’IA dovrà basarsi, inoltre, su materiali didattici come lezioni, esercitazioni e libri, in modo da offrire contenuti attendibili che possano essere gestiti dagli stessi insegnanti anche in base alle esigenze dei singoli studenti.

Un requisito indispensabile dei progetti dovrà essere la collaborazione con università o enti di ricerca italiani, cui spetterà anche il compito di garantire la formazione dei docenti. In aggiunta, gli istituti, che potranno presentare una sola proposta progettuale, avranno facoltà di scegliere come partner pure enti internazionali con esperienza nel settore. Nel caso di risultati positivi, le applicazioni dovranno poter essere adottate anche dalle altre scuole.

 

Ipab, dall’assessorato della Regione Sicilia, delle Famiglie, impegnati 3,6 milioni di euro per stipendi e contributi ai dipendenti

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Palermo

 

Circa 3,6 milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) dell’isola. La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali, ha impegnato i fondi per il 2023, dei quali quasi 2,9 milioni per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e circa 721 mila euro riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni previdenziali dei dipendenti degli Istituti definitivamente inattivi.

«Questo contributo – dichiara l’assessore Nuccia Albano in una nota informativa – servirà agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti. Così come prevede la legge, il 20% del totale viene corrisposto per il pagamento dei contributi previdenziali di coloro che sono a carico di quelli inattivi. Ancora una volta il governo Schifani dimostra sensibilità verso lavoratori e lavoratrici che, in molti casi, si ritrovano con un credito di numerose mensilità»

Operazione Polizia e Fbi statunitense: 17 arresti per mafia nella zona sull’asse Palermo, Roma, New York

 

 

 

Palermo

La Polizia di Stato, su delega della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione al provvedimento di fermo disposto nei confronti di sette indagati ritenuti responsabili di associazione mafiosa e altri reati connessi.

Contestualmente, il Federal bureau of investigation (Fbi) di New York (Stati uniti) ha arrestato ulteriori dieci persone accusate di associazione per delinquere, estorsione, incendio doloso, cospirazione e turbativa d’asta.

L’operazione, che coinvolge investigatori della Polizia di Stato e dell’Fbi statunitense, fa parte di un ampio contesto investigativo avviato sui componenti di un’importante famiglia mafiosa di New York e su alcuni suoi referenti italiani attivi in Sicilia.

Nel nostro Paese le operazioni sono state eseguite dagli investigatori del Servizio centrale operativo, della Squadra mobile di Palermo e della locale Sezione investigativa del Servizio centrale operativo, con la collaborazione dei poliziotti dei Reparti prevenzione crimine, Unità cinofile e del Reparto volo.

Le indagini congiunte, avviate nell’aprile 2021, sono state supportate da un constante scambio info-investigativo e da una serie di servizi di osservazione nelle zone di frontiera sull’asse Palermo-Roma-New York.

L’attività ha dimostrato l’attuale attività del mandamento mafioso di Partinico (Palermo), legato al boss Vito Vitale, la cui ascesa al vertice negli anni ’90 fu supportata dai corleonesi di Totò Riina.

Gli investigatori hanno quindi accertato l’esistenza di solidi rapporti esistenti sull’asse Usa-Italia, con una trasposizione a New York del metodo estorsivo adottato dalla mafia palermitana e suggerito ai “colleghi” americani da un anziano boss di Partinico.

Gli indagati hanno anche manifestato un’elevata capacità di controllo del territorio, nel quale avevano sviluppato un redditizio traffico di stupefacenti, accompagnato da numerosi reati predatori autorizzati dal boss locale.

In occasione dell’esecuzione congiunta degli arresti, avvenuta in simultanea a New York e Palermo, è stato previsto anche il reciproco impiego di investigatori italiani e statunitensi, intervenuti in qualità di osservatori sugli opposti scenari operativi.