Il Procuratore Maurizio De Lucia va avanti e scopre altri complici del Capoboss Matteo Messina Denaro

 

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Si scoprono altri complici che hanno protetto la trentennale latitanza di Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros hanno arrestato oggi per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso Emanuele Bonafede, nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e la moglie Lorena Ninfa Lanceri.

L’inchiesta è  coordinata dal Procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo.

 

Secondo gli inquirenti, la coppia avrebbe ospitato «in via continuativa e per numerosi giorni», nella sua casa di Campobello di Mazara, il padrino all’epoca latitante. Abitualmente, dunque, il boss sarebbe andato a pranzo e a cena nell’appartamento dei due, entrando e uscendo indisturbato grazie ai controlli che i Bonafede svolgevano per scongiurare la presenza in zona delle forze dell’ordine.

I coniugi – secondo l’accusa – avrebbero dunque fornito al boss “prolungata assistenza finalizzata al soddisfacimento delle sue esigenze personali e al mantenimento dello stato di latitanza». Lorena Lanceri, inoltre, secondo gli inquirenti, era inserita nel circuito di comunicazioni che ha consentito all’ex latitante di mantenere contatti e interessi on alcune persone a lui particolarmente care.

Un frame tratto dal video dei Ros all'interno del covo del boss Matteo Messina Denaro, Palermo, 27 Gennaio 2023. ANSA/US CC

Il nipote del boss di Campobello, Emanuele Bonafede e fratello di Andrea Bonafede, arrestato nelle scorse settimane con l’accusa di aver fatto avere al Capoboss le prescrizioni sanitarie compilate dal medico Alfonso Tumbarello, finito in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, ed è cugino di un altro Andrea Bonafede, il geometra di Campobello che ha prestato l’identità a Messina Denaro per consentirgli di sottoporsi alle terapie oncologiche. Le indagini e le novità proseguono….

Operazione ‘Catito’: stop allo spaccio di droga

Droghe: cosa si vende in Piazza di Spaccio? - Focus.it

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 Trapani –
I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della competente D.D.A., nei confronti di 4 indagati (2 divieti di dimora nella provincia di Trapani e 2 obblighi di presentazione alla p.g.) per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, in relazione al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, mentre ulteriori sette sono stati deferiti all’A.G. in stato di libertà per i medesimi reati.
Il provvedimento trae origine dalle meticolose indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Erice e della Sezione Operativa della Compagnia di Trapani, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, volte a reprimere la fiorente attività di spaccio insistente nel centro storico trapanese, alla via “Catito”.
Secondo gli inquirenti, la cessione della droga era gestita da un gruppo di spacciatori trapanesi ed extracomunitari che agivano, in concorso fra loro, negli stretti vicoli del centro cittadino durante l’intero arco della giornata, con un modus operandi ormai ben collaudato. Parte dello stupefacente veniva invece periodicamente inviato sull’isola di Marettimo, utilizzando come copertura il locale commercio ambulante della frutta.
Durante le investigazioni, mediante lo svolgimento di attività tecniche e di molteplici servizi di osservazione e pedinamento, i militari dell’Arma hanno raccolto gravi elementi indiziari a carico degli indagati per numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti, avvenuti tra i mesi di settembre 2019 ed ottobre 2021. Durante l’indagine erano stati già arrestati in flagranza di reato dieci soggetti, nonché segnalati numerosi assuntori non terapeutici alla Autorità Amministrativa, residenti nel capoluogo trapanese e nel comune di Favignana.

Arte, a Messina l’evento “Verso_Altrove” con la mostra di Michela Sbuelz “che incarna afferma l’assessore Scarpinato- lo spirito dell’isola”

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Messina,

Un incontro sul tema del viaggio come paradigma della vita e la mostra delle sculture dell’artista friulana Michela Sbuelz. “Verso_Altrove. Appunti di un Viaggio” è l’iniziativa promossa dalla Biblioteca regionale universitaria di Messina “Giacomo Longo”, in collaborazione con i Club per l’Unesco di Messina e Udine e il Museo del Novecento, che si apre con un doppio appuntamento in calendario per sabato 18 e domenica 19 marzo. 
Si comincia sabato 18 marzo alle ore 17, nella sala lettura della Biblioteca regionale universitaria, con l’incontro-conferenza sul viaggio come percorso esistenziale e identitario. Interverranno il direttore della Biblioteca, Tommasa Siragusa, i presidenti dei Club per l’Unesco di Messina e Udine, Santa Schepis e Renata Capria D’Aronco, il direttore del Museo del Novecento, Angelo Caristi e il presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti, Maria Teresa Prestigiacomo. Sarà presente anche Michela Sbuelz, con un campionario esemplare delle sue opere. Saranno messi a disposizione dei fruitori anche numerosi testi sull’argomento, corredati dalle bibliografie tematiche d’Istituto, che resteranno visitabili fino al 28 aprile (lunedì-venerdì, dalle 9 alle 13; mercoledì anche di pomeriggio dalle 15 alle 17,30).
Domenica 19 marzo, alle 10,30 al Museo del Novecento, sarà invece inaugurata la mostra delle opere scultoree di Michela Sbuelz. L’esposizione sarà visitabile sino al 30 aprile nei seguenti orari: la mattina, dalle 10 alle 13, nei giorni di martedì, giovedì e sabato; il pomeriggio, dalle 16 alle 19, il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
«Questa iniziativa dedicata al tema del viaggio – sottolinea l’assessore regionale ai beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – incarna lo spirito della nostra Isola che è un universo all’interno del quale si incontrano e si fondono diverse culture. Confrontarsi con la ricerca di artisti provenienti da altri territori è un’intuizione felice degli organizzatori, che apre i confini della Sicilia al resto d’Italia e del mondo».
L’artista
Friulana, Michela Sbuelz si interessa per un primo periodo della sua vita alla pittura e al restauro, per avvicinarsi poi alla tridimensionalità affrontando temi come il viaggio, la cura e la dimensione sacra della vita. Prendendo spunto dall’antica tecnica giapponese “Kintsugi”, che letteralmente significa “riparare con l’oro” e consiste nel riparare oggetti in ceramica per le sue sculture sceglie vecchi legni consumati sui quali interviene in modo minimale con la foglia oro, mantenendo la forma originaria per rispettarne la storia e metterne in risalto l’essenza. 
Una metafora che parla di riscatto, di fiducia e ascolto e di necessaria reciprocità. Nelle sue opere tutto è simbolico: il legno e la foglia oro, le pietre e la corda, i nodi e gli specchi. Ogni elemento rimanda a un’altra lettura, a un significato ulteriore e più profondo. Le creazioni di Michela sono impregnate della sua persona, parlano dei suoi valori, raccontano la sua visione del mondo e il suo leggere il senso delle cose.

Regione Sicilia, “concreto impegno del Mimit per garantire lavoratori nel 2023»

 

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Palermo,

«Il governo nazionale, attraverso il ministero delle Imprese e del made in Italy guidato dal ministro Urso, ha mantenuto l’impegno preso al recente tavolo romano a salvaguardia dei posti di lavori Almaviva per i restanti mesi dell’anno. Un segnale chiaro di attenzione e interesse verso il futuro di questi lavoratori e verso le vertenze occupazionali aperte nell’isola che il governo regionale non può che apprezzare a garanzia e tutela dei lavoratori».
Affermazone del  presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il provvedimento che arriverà sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri annunciato dal ministro Urso per consentire la continuità lavorativa agli addetti Almaviva dei siti produttivi di Palermo, Catania, Rende, Napoli e Milano.
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«Esprimo soddisfazione nei riguardi del ministro Urso e delle rassicurazioni che ha dato ai lavoratori, ad oggi in cassa integrazione – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive. Edy Tamajo – La disponibilità del ministro del Mimit, rispetto alle problematiche siciliane, è indispensabile per la nostra Isola e per tutto il comparto produttivo. È fondamentale creare sinergie tra le amministrazioni e il tessuto sociale per il bene comune».

 

Fenomeno Immigrazione, Mattarella: “Occorre una congiunta azione europea attraverso il Mediterraneo e la rotta balcanica”

 

Il  richiamo del Presidente della Repubblica in visita di Stato in Kenya: “Collaborazione con Paesi origine. Attenzione a rotta mediterranea ma anche balcanica”

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(Foto Quirinale)

Per affrontare il problema dell’immigrazione “cerchiamo un rapporto di collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, ma sappiamo che la dimensione epocale di questo fenomeno, crescente in ogni parte del mondo, non è affrontabile a livello bilaterale, è affrontabile soltanto con una congiunta, lucida, ben organizzata azione europea, che affronti in maniera sistemica questo grande problema epocale, che si presenta attraverso il Mediterraneo, ma non soltanto attraverso il Mediterraneo, anche attraverso la rotta balcanica”.  Sono parole del  Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro con l’omologo kenyota William Ruto, primo appuntamento della sua Visita di Stato in Kenya in programma fino a giovedì prossimo….

Cambio della Guardia solenne al Palazzo del Quirinale in occasione del 162° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia

 

Sergio Mattarella, il presidente sfinge che lascia a ...

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C o m u n i c a t o-  Quirinale

Venerdì 17 marzo 2023, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, nel 162° anniversario dell’Unità d’Italia, si svolgerà con inizio alle ore 16.00 in Piazza del Quirinale, il cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo che, durante il cambio solenne, eseguirà i seguenti brani:

G. Massetti: Cavalleria;
M. Conzatti: Diana;
V. Borgia: Fanfara Solenne;
F. Tassinari/A. Moretti: Opening;
F. Tassinari/A. Moretti: Inno al 4° Reggimento;
G. Mameli Canto degli Italiani;
V. Borgia: On Horseback;
E. Elgar: Pomp and Circumstance;
D. Di Martino: Verona;
F. Tassinari/A. Moretti: Sciabole al vento..

 

 Roma, 14/03/2023 (II mandato On. Prof. Mattarella)

 

Ucraina: morire in nome della libertà

 

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L’Ucraina si è indebolita e ha necessità immediata di soldati esperti e di armi per progettare la controffensiva di primavera nella guerra con la Russia. Dopo 13 mesi di conflitto, il quadro è cambiato. La qualità delle forze militari ucraine, un tempo considerata un punto di forza sostanziale rispetto alla Russia, si è degradata nel corso di un anno di guerra, di feriti e vittime, che ha ridotto il numero dei più esperti presenti sul campo di battaglia. Tanto da far dubitare alcuni funzionari ucraini dell’immediata capacità di Kiev di organizzare la tanto attesa offensiva primaverile.

L’analisi americana, sottolinea che secondo le stime di “funzionari statunitensi ed europei, fino a 120mila soldati ucraini sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione della Russia, rispetto ai circa 200mila da parte russa. Mosca ha un esercito molto più numeroso e una popolazione circa tre volte più grande alla quale attingere per richiamare i coscritti. L’Ucraina mantiene il massimo riserbo sul numero delle sue vittime, anche ai suoi più fedeli sostenitori occidentali”.

“Cifre a parte – l’afflusso di coscritti inesperti, introdotti per colmare le perdite, ha modificato il profilo delle forze ucraine, che soffrono anche di una carenza di munizioni di base, dai proiettili di artiglieria alle bombe di mortaio, secondo il personale militare sul campo”.

La cosa più preziosa in guerra è l’esperienza di combattimento”,  citando un comandante di battaglione della 46a brigata d’assalto aereo, identificato con il solo indicativo di chiamata, Kupol, in linea con il protocollo militare ucraino. “Un soldato sopravvissuto a sei mesi di combattimento e un soldato uscito da un poligono di tiro sono due soldati diversi. Come cielo e terra. E ci sono solo pochi soldati con esperienza sul campo“, ha aggiunto Kupol. “Purtroppo sono già tutti morti o feriti”.

Un pessimismo palpabile, anche se per lo più tacito, che dalle linee del fronte ha raggiunto le stanze del potere a Kiev, la capitale. L’incapacità dell’Ucraina di eseguire una controffensiva tanto pubblicizzata alimenterebbe peraltro nuove critiche verso gli Stati Uniti e i loro alleati europei, in particolare “per aver aspettato troppo a lungo, fino a quando le forze non si erano deteriorate, per approfondire i programmi di addestramento e fornire veicoli corazzati da combattimento, inclusi i carri armati Bradley e Leopard”.

Archeologia subacquea, ritrovato a Brucoli (Sr) il relitto del rimorchiatore Curzola

 

 

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Brucoli (Siracusa)

A quasi 90 anni dalla sua scomparsa è stato ritrovato il relitto del  rimorchiatore “Curzola”, del quale si erano perse le tracce al largo delle coste di Brucoli, nel Siracusano, il 12 marzo del 1935. Causa del naufragio furono verosimilmente le avverse condizioni meteo o una collisione con una nave ignota. A bordo del rimorchiatore un equipaggio composto da 18 uomini, 3 sottufficiali e 15 marinai. Non fu trovato nessun superstite. 
Le operazioni che hanno poi permesso, in maniera del tutto casuale, di identificare l’imbarcazione affondata, grazie alla presenza del nome ben evidente sulla poppa, sono state condotte dall’ispettore onorario per i beni subacquei di Siracusa, Fabio Portella, che si era messo sulle tracce di un sommergibile della seconda guerra mondiale, in stretto contatto con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. 
Il relitto è stato rinvenuto, all’apparenza pressoché intatto, ad una profondità di circa 120 metri e ad una distanza di 2,3 miglia dalla costa, al traverso di Capo Campolato, nei pressi di Brucoli. A causa dell’elevata profondità e delle difficili condizioni in cui operare, dovute alla completa oscurità, alla bassa temperatura e a problemi di decompressione, sarà improbabile riuscire a portare a galla parti del rimorchiatore. Certamente si procederà ad una documentazione video e fotografica. 
«Il ritrovamento del rimorchiatore Curzola –  afferma l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – è per noi motivo di orgoglio e al tempo stesso di sorpresa. Desidero esprimere un plauso all’ispettore Portella e ai suoi collaboratori. Un professionista del mare dalle elevate capacità tecniche che ha operato in condizioni estremamente complesse…

Quando si “può sopprimere un articolo on line pubblicato su un quotidiano diretto da giornalista- Sentenza della Cassazione

 

Diritto e Letteratura a Giurisprudenza | In Ateneo

 

 

Diritto all’oblio. Il 13 maggio 2014 la Corte di Giustizia Europea ha introdotto il diritto all’oblio nel senso che ha stabilito che i cittadini UE hanno diritto di richiedere ai motori di ricerca la rimozione di informazioni associate al proprio nome quando queste siano “inadeguate, irrilevanti, non pertinenti o non più pertinenti”.

Qualora il motore non ottemperi, l’interessato può adire le competenti autorità nazionali che valutano la fattispecie e, se del caso, possono imporre allo stesso motore di ricerca la soppressione del link. Le autorità nazionali, scriveva allora la Corte, dovranno bilanciare il diritto alla protezione dei dati personali con l’interesse generale ad una corretta e completa informazione. Il Regolamento europeo sulla protezione dei dati del 2016 ha dedicato un apposito articolo, il 17, al diritto alla cancellazione, al diritto all’oblio, attribuendo al soggetto interessato il diritto alla cancellazione dei dati personali che lo riguardino con conseguente obbligo ad adempiere a carico del titolare del trattamento dei dati e ciò al verificarsi di alcune condizioni tra cui la mancata attuale corrispondenza e necessarietà rispetto alla finalità per cui essi erano stati trattati.

La situazione oggi, dallo  scorso 1 marzo,prevede in virtù di una Sentenza della   terza sezione civile della Corte di Cassazione  (6116/2023) che da ampio riscontro al diritto all’oblio nel nostro Paese, la risarcibilità del danno derivante da una prolungata esposizione mediatica (sul Web) subita da un uomo imputato in un procedimento penale e poi assolto con formula piena.

La vicenda era stata riportata da un quotidiano on line che poi aveva ‘dimenticato’ di citare l’epilogo a favore dell’imputato. Atteso che sul web se non avviene rettifica una o una cancellazione tutto resta e raramente viene messo in disparte (qui la grande differenza con la carta stampata, che il giorno dopo serve ‘ad incartare i pesci’) c’è, secondo la Cassazione, il diritto dell’interessato ad ottenere il giusto aggiornamento  sulla testata     e se non lo fa, paga i danni. Dovrà essere riportato il vecchio testo e il nuovo aggiornamento Roba da avvocati….

 

Presentate ieri a Messina ( Palazzo Zanca) dallo scalatore Nunzio Bruno le tappe del progetto “In Cima con Me”.

 

Messina,

Presente il sindaco Basile, nel corso di un incontro ierii a Palazzo Zanca, cui hanno preso parte gli Assessori alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore e alle Politiche Giovanili Liana Cannata, lo scalatore messinese Nunzio Bruno ha illustrato il progetto “In Cima con Me”, dedicato alla mamma che soffre da alcuni anni di SLA. L’iniziativa, condivisa dall’Amministrazione comunale, è finalizzata ad offrire un supporto concreto a pazienti e familiari nella lotta e la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) attraverso il compimento di imprese straordinarie.
Il Sindaco Federico Basile ha esordito, sottolineando che “ho il piacere di stringerti la mano non soltanto per le tue formidabili imprese sportive di scalare il Kilimangiaro fino a 5.895 metri, Aconcagua fino a 6.961 e l’Ojos del Salado, tra Cile e Argentina, di 6.893 metri, ma soprattutto per il tuo progetto virtuoso dal grande valore sociale, dove dimostri un’infinita forza di volontà. L’Amministrazione comunale è al tuo fianco nel percorso di sensibilizzazione dell’intera collettività nella lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica, al fine di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie neurodegenerative. Nunzio Bruno interpreta perfettamente anche il valore educativo dello sport attraverso il quale possono lanciarsi messaggi di speranza e di fiducia”.

 

 

L’Assessore Calafiore, nel suo intervento, ha, precisato infatti che: “Attraverso un lavoro sinergico con l’ASP di Messina, è nostra intenzione produrre azioni concrete e non la redazione di semplici atti, che siano di supporto ai malati e alle loro famiglie nella lotta alla SLA. Esiste un sottile confine tra servizi socio-assistenziali e servizi sanitari, oltre il quale le Istituzioni devono intervenire con attività di supporto e contrasto ad una malattia degenerativa e poco conosciuta”.
L’Assessore Cannata ha ricordato infine “la raccolta fondi, sempre attiva, cui hanno già aderito numerose aziende ed altre, insieme a privati, continueranno a farlo, stimolati dalle imprese di Nunzio, ancora più nobili in considerazione delle motivazioni che spingono a compierle”.
Bruno, visibilmente emozionato, ma carico di orgoglio e soddisfazione, ha annuciato che, nell’anno in corso scalerà il Monte Bianco e altre cime europee, mentre “nel 2024 potrei tentare una vetta da 8.000 metri sull’Himalaya. Alla base di tutto, oltre ad una grande preparazione fisica, c’è un percorso interiore e spirituale dalle motivazioni veramente speciali, che mi consentono di portare sui luoghi più alti del pianeta il nome di Messina e della Sicilia”.