Archivi -Sud Libertà
Anno: 2023
Corsi di formazione della Regione Sicilia, finanziati con oltre 16 milioni di euro, per giovani che intendono conseguire un diploma tecnico
Conferenza stampa e confronto di Giorgia Meloni sulle riforme ma le opposizioni- Elly Schlein in testa- bocciano le sue valutazioni
Giorgia Meloni si è voluta confrontare con le opposizioni sul tema delle riforme che rappresentano la vera stabilità del governo. “In questa interlocuzione le posizioni espresse dai partiti di opposizione sono state molto variegate tra loro. Cerchiamo ora di elaborare una nostra proposta che possa tenere in considerazione queste valutazioni”.
“Non abbiamo proposto – afferma la Meloni -una soluzione preconfezionata per arrivare ad una convergenza più ampia. . Abbiamo discusso molto con tutte le delegazioni. Da parte delle opposizioni c’è stata “una chiusura più netta su un modello di presidenzialismo o semi presidenzialismo e mi pare la valutazione sia più variegata sull’ipotesi elezione diretta del presidente del Consiglio”
“Molto importante che ci sia una condivisione, ma non a costo di venir meno all’impegno assunto con i cittadini. L’instabilità ha prodotto danni alla nostra nazione, a differenza di paesi come Francia e Germania””Questa instabilità ha prodotto la nostra debolezza economica,e la disaffezione dei cittadini, per i governi che sono stati fatti all’interno dei palazzi senza che i cittadini potessero dire la loro”.
“….., abbiamo una maggioranza solida, possiamo arrivare a una democrazia più forte e più matura”. “Io – – sono disponibile -afferma la Meloni – maal confronto, ho idee chiare su cosa sia efficace, ma se si propone solo la sfiducia costruttiva non mi apre una riforma risolutiva” allora “mi pare che non c’è la voglia di fare quello che bisogna fare”.
“Proprio perché abbiamo una maggioranza solida siamo tra i pochi che possono cercare di trasformare quello che sta accadendo in termini, si spera, di stabilità in un orizzonte temporale del governo in carica, cercare una riforma che renda questa novità strutturale”, ha detto, a quanto si apprende, la premier alla segretaria del Pd, Elly Schlein, durante il confronto sulle riforme.
“Ho sentito dire in questa interlocuzione ‘voi volete rafforzare il governo ma avete già la maggioranza’, guardate questa non è una riforma che stiamo facendo per noi stessi -ha sottolineato la premier-: se dovesse andare bene, se dovesse andare in porto, se dovesse superare le sue articolate fasi, passare il referendum, per entrare forse in vigore nella prossima legislatura. Forse”.
“Banalmente, io credo che proprio perché allo stato abbiamo questa possibilità, dati la solidità e i numeri della nostra maggioranza, sarebbe da parte nostra miope limitarci a gestire la quotidianità. Non porci il problema di come possiamo utilizzare questa forza che altri non hanno avuto per lasciare un segno che possa migliorare il futuro di questa nazione. Io immagino una riforma per la quale domani potrei essere paradossalmente ringraziata da qualcuno”, ha sottolineato ancora.
“Ogni sistema democratico ha bisogno dei suoi contrappesi. Io credo che una democrazia abbia bisogno dell’opposizione, siamo persone che capiscono il tema dei contrappesi. Sicuramente il nostro obiettivo è portare a casa questa riforma, bisogna cercare di capire qual è la convergenza. Mi pare di capire che c’è una convergenza sulla considerazione che l’instabilità è un problema”, Le opposizioni non concordano sulla figura del “sindaco d’Italia”, come afferma Elly Schein, non esiste in alcun Paese democratico, chiussura anche da parte di Conti del Movimento cinque stelle che si allinea nelle idee a Schlein.
Blitz dei Carabinieri di Cosenza contro la ‘ndrangheta: 37 misure cautelari
Nelle prime ore di stamane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con l’ausilio di Squadre operative dei Cacciatori di Calabria e unità Cinofile, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Tribunale di Catanzaro nei confronti di 37 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, relativamente a due sodalizi operanti a San Lucido e a Paola.
In particolare, 18 indagati sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, 7 a quella degli arresti domiciliari, 9 dell’obbligo di dimora nel comune di residenza ed all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, 1 del divieto di dimora e n. 2 del divieto di esercitare l’attività di impresa.
Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, scaturisce dall’ampia attività di indagine coordinata dalla DDA di Catanzaro che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio.
La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico, sul territorio ricompreso tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi con tendenza all’espansione verso le aree limitrofe, con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali operanti nella città di Cosenza.
In tale contesto, nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati attinti dalle rispettive misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, per i delitti, in materia di armi, l’intestazione fittizia, abusivo esercizio del credito, estorsione, tentata e consumata, anche mediante danneggiamenti, ai danni sia aziende, piccole e grandi, di esercizi commerciali e imprese del territorio, nei diversi settori economici, ovvero ai danni di imprese provenienti da altre aree geografiche ed impegnate in lavori pubblici.
La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare ha riguardato, altresì, la struttura e il modus operandi di due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, cocaina, marijuana e hashish, una operante in San Lucido, sotto l’egida degli esponenti dell’articolazione di ‘ndrangheta, e l’altra operante nel territorio del Comune di Paola, in stretto contatto con il primo gruppo criminale, e organizzata mediante una struttura di spacciatori operante per livelli, in una intensa attività di commercializzazione della sostanza stupefacente, e con canali di approvvigionamento operanti anche nell’area di Gioia Tauro. Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.
Ursula van der Leyen difende a Kiev i valori della libertà
Kiev pronta all’offensiva senza soste della Russia Stanotte altri bombardamenti aerei su Kiev, con i sistemi di difesa in azione e l’allarme che è scattato in gran parte del Paese: 25 i missili lanciati da Mosca, 23 abbattuti. Questa mattina la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è arrivata nella capitale ucraina in treno. “È bello essere di nuovo a Kiev – scrive – i valori che ci stanno a cuore vengono difesi ogni giorno. È un posto così adatto per celebrare il giorno dell’Europa. Saluto con favore la decisione del presidente Volodymyr Zelensky di celebrare il 9 maggio la Festa dell’Europa anche qui in Ucraina”. Non si parla più di negoziati di pace perchè ognuno dei contendenti è convinto di vincere la guerra
Si apprende che le difese aeree ucraine hanno distrutto circa 15 missili da crociera lanciati dalla Russia nelle prime ore di martedì. Lo ha detto riferito in un post su Telegram, Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare della città, aggiungendo che al momento non risultano vittime. Si tratta del quinto assalto aereo lanciato dalla Russia contro Kiev dall’inizio di maggio. Popko ha detto che l’attacco è stato “effettuato da quattro bombardieri strategici Tu-95MS della regione del Mar Caspio”.
Presentato stamane a Palazzo d’Orleans il Giro di Sicilia 2023
Il percorso del Giro di Sicilia Crédit Agricole
11/04/2023 1ª tappa – Marsala-Agrigento, 159 km
12/04/2023 2ª tappa – Canicattì-Vittoria, 193 km
Putin: Il piano di pace della Cina può essere la base per la soluzione del conflitto in Ucraina”
Il Presidente cinese Xi linping al termine dell’incontro con il Presidente sovietico Putin, dichiarato criminale di guerra dal Tribunale internazionale dell’Aia, ha affermato che Pechino sta “promuovendo in modo attivo la ripresa dei negoziati” tra Kiev e Mosca ”per la risoluzione della crisi ucraina” e la fine della guerra.
La Cina, assume una ”posizione imparziale” rispetto al conflitto ucraino. Per risolvere la crisi ucraina, hanno affermato i due leader, le “legittime preoccupazioni di sicurezza” di tutti i Paesi devono essere rispettate e va evitato lo scontro.
‘il presidente russo Vladimir Putin ricevendo a Mosca il leader cinese Xi Jinping. ha affermato dal canto suo che ‘Il piano di pace elaborato dalla Cina” per l’Ucraina ”può essere preso come base per una soluzione pacifica del conflitto”, ovvero ”per un accordo di pace in Ucraina quando l’Occidente e Kiev saranno pronti”.
L’Inferno a Parigi – e altre città francesi- per la”protesta “contro la riforma delle pensioni
C’è l’inferno a Parigi messa sottosopra dai manifestanti. Disordini anche in altre città francesi Sono 234 le persone arrestate ieri sera , nel corso di manifestazioni spontanee di protesta contro la riforma delle pensioni che vede elevare l’età pensionabile da 62 a 64 anni.. Guerriglie iniziate dopo l’annuncio dell’esito del voto all’Assemblea Nazionale, con la sfiducia respinta per nove voti. Ci sono stati inoltre -si apprende – 240 interventi a seguito di incendi, soprattutto di cassonetti o cestini dei rifiuti.
Chiamato più volte direttamente in causa, anche dai sindacati, che hanno chiesto inutilmente di essere ricevuti dal capo dello Stato per discutere del progetto di riforma, Macron si è finora tirato indietro, dicendo di voler lasciare la parola al Parlamento e aprendo al confronto, ma attraverso i ministri del suo esecutivo.
L’inquilino dell’Eliseo ha però deciso ora di intervenire personalmente, all’indomani del voto in Assemblea Nazionale che ha visto la sfiducia respinta per appena nove voti e la riforma approvata, con l’immediata reazione di protesta della piazza.
Oggi, il capo dello Stato riceve la premier Borne alle 9, avrà poi una colazione con i presidenti dell’Assemblea e del Senato, Yaël Braun-Pivet e Gérard Larcher, mentre in serata ha in programma una riunione con i parlamentari della maggioranza presidenziale.
Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Uun lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Nessuna Regione ha l’esclusiva, ogni città ricorda i propri morti. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai.
Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati,ricorderemo, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Inps e Carabinieri scoprono e denunciano a Catania 267 percettori del Reddito di cittadinanza, privi dei requisiti richiesti dalla legge
Catania,
Documenti falsi e dichiarazioni non veritiere per rientrare nell’istituto del Reddito della cittadinanza. Scoperta inevitabile prima o poi. Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, al termine di una complessa attività investigativa intrapresa congiuntamente alla Direzione Provinciale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (I.N.P.S.), hanno denunciato alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania 267 indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza, distribuiti su tutta la provincia etnea.
Le indagini, partite da soggetti che non avevano dichiarato di essere già riscossori dell’“Indennità di disoccupazione agricola”, hanno poi accertato altri escamotage per ottenere il beneficio. Oltre infatti alle false attestazioni su composizione e redditi dei nuclei familiari, i militari dell’Arma e il personale dell’INPS hanno scovato anche diversi extracomunitari che incassavano il sussidio, pur non residenti in Italia da almeno 10 anni. Tra questi, emblematico il caso di un 44enne di Gravina di Catania, che pur vivendo con il padre in una casa popolare (per la quale il genitore non versa il canone da quasi 30 anni), ha falsamente asserito di dover pagare 500 euro mensili d’affitto, al fine di ottenere una quota maggiorata del beneficio.
Nei 267 deferiti, figurano numerosi soggetti gravati da pregiudizi per gravi reati come “associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e all’immigrazione clandestina”, “estorsione”, “rapina”, “riciclaggio”, “maltrattamenti in famiglia” e “atti persecutori”. Presenti inoltre anche alcuni parcheggiatori abusivi e ben 11 appartenenti alla etnia semi-nomade dei “Camminanti di Adrano”.Il recupero della somma indebitamente percepita a oltre 1,3 Milioni di Euro.
Oltre agli odierni indagati, il Comando Provinciale di Catania, sin dal 2021, ha già deferito ulteriori 640 persone che godevano senza diritto del “Reddito di Cittadinanza”, per un danno alle casse dello Stato, nel triennio 2020 – 2022, di complessivi 5 Milioni di Euro circa.