Progetti -Contrada Amabilina -Iacp Trapani e Catania premiati a Barcellona. L’Assessore Aricò: «L’edilizia popolare- per la sua efficienza – incontra ora il futuro»

 

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Palermo,

Riconoscimenti nazionali e internazionali per il progetto di social housing “Contrada Amabilina – Marsala” dello Iacp di Trapani su progetto dell’architetto Francesca D’Amico: inserito nella pubblicazione di Federcasa sugli interventi che riguardano il welfare, la gestione sociale e i progetti innovativi di settore, è stato anche presentato a Barcellona in occasione del Festival di Housing Europe, la Federazione europea dell’edilizia pubblica, durante il workshop sul programma europeo dedicato all’efficientamento energetico “Super I”. Nell’ambito della manifestazione è stato presentato anche il progetto dello Iacp di Catania che ha realizzato ben due comunità energetiche nella provincia etnea. 

Presente anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. «L’edilizia residenziale pubblica – dice l’esponente del governo Schifani – va incontro al futuro e grazie a progetti come quello di Amabilina diventa sinonimo di efficienza, sostenibilità, comunità. È una grandissima soddisfazione assistere agli enormi passi avanti che la Sicilia sta portando avanti in questo settore, il chiaro segnale di un cambio di visione. I progetti degli Iacp di Trapani e di Catania stanno dando lustro alla nostra Regione e, per questo, è nostra intenzione promuoverli il più possibile come modello per tutti i progetti di edilizia popolare futuri che porteremo avanti».

Il progetto, finanziato dalla Comunità europea con i fondi Po-Fesr 2014-2020 (azione 9.4.1), permetterà, entro il 2023, di ricavare 25 case popolari, di diversa metratura, da una ex scuola. La riqualificazione dell’area si completerà, inoltre, con la creazione di aree verdi e spazi socio-educativi, ricreativi, sportivi e culturali, oltre ad un poliambulatorio, con lo scopo di fornire servizi essenziali a categorie di cittadini più fragili, puntando soprattutto alla costruzione di un forte senso di comunità.

Nel corso del Festival di Barcellona, i gestori dell’edilizia residenziale pubblica di Italia, Portogallo e Spagna – rispettivamente Federcasa, Aphm e Avs – hanno anche dato vita all’Asse del Mediterraneo, un protocollo che consentirà di affrontare con una strategia comune le sfide future dell’edilizia popolare, accendendo un riflettore europeo sul settore degli alloggi sociali.
«Un percorso che terremo ben presente nella nostra attività politica – aggiunge l’assessore Aricò – perché identifica l’edilizia popolare con un servizio pubblico di qualità e ci impegna a lavorare sempre di più e meglio per garantire la dignità delle persone nell’ambito di una vita autonoma e responsabile nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità».

Il Vicepresidente della Regione siciliana, Luca Sammartino tira le orecchie ai sindaci: “Lavorate per rendere più efficiente la rete di distribuzione (spesso fatiscente) dell’acqua…e per garantire l’acqua “

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Palermo,

«Siamo al lavoro per garantire la migliore distribuzione possibile delle acque irrigue nei mesi estivi, per rendere più efficiente la rete di distribuzione gestita dai Consorzi di bonifica e ottenere da Roma ristori per gli imprenditori che hanno subito danni alle strutture aziendali e alle coltivazioni a causa del maltempo dello scorso febbraio e delle piogge di maggio. Siamo al fianco degli enti locali e dei territori, con i quali teniamo attivo un confronto costante e nella massima trasparenza per risolvere le criticità e sostenere imprese e coltivatori». Lo ha detto il vice presidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, ai sindaci del comprensorio della Piana di Catania che ha incontrato nel capoluogo etneo.  
Presenti i primi cittadini Giuseppe Mistretta (Mineo), Giovanni Burtone (Militello Val di Catania) Nunzio Vitale (Ramacca), il vicesindaco di Palagonia, Francesco Favata, e l’assessore all’Agricoltura di Grammichele, Rossella Ledda. Alla riunione hanno preso parte anche Giuseppe Spartà, Gaetano Punzi ed Emilio Cocimano, rispettivamente commissario straordinario, vice direttore generale e dirigente dell’area agraria del Consorzio di bonifica della Sicilia orientale, oltre al consulente dell’assessore per i Consorzi di bonifica e la ricerca in agricoltura, Salvatore Barbagallo.
«Ho già chiesto un incontro al ministro dell’Agricoltura – ha aggiunto Sammartino – per discutere di misure straordinarie per i territori colpiti dal maltempo dello scorso febbraio. Conosciamo bene le problematiche esposte dai sindaci e siamo al lavoro su più fronti per garantire al meglio il servizio irriguo questa estate, supportati dal miglioramento della capacità degli invasi registrato nell’ultimo mese e dalla presenza dei laghetti aziendali, di cui è dotato il 70% del territorio». 
L’assessore ha spiegato che per l’efficientamento e una maggiore infrastrutturazione delle reti di distribuzione con il Consorzio di bonifica della Sicilia orientale, con risorse del Psr 2014-2022, «abbiamo messo in campo alcuni interventi straordinari che potranno prendere il via dal primo luglio, con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti. Il Consorzio di bonifica 9 Catania, inoltre, ha ottenuto un finanziamento di oltre 15,6 milioni con i fondi di “Casa Italia” (Dpcm 18 giugno 2021) per gli interventi di ripristino e adeguamento funzionale del canale Cavazzini a valle del torrente Monaci, nel territorio di Palagonia. Nel Calatino, grazie a un finanziamento di 10,6 milioni a valere sui fondi della legge 178/2020, potremo mandare in gara entro il 2023 un importante intervento di ristrutturazione e riduzione delle perdite della rete irrigua dipendente dal Dittaino-Ogliastro, nel territorio di Castelluccio-Favarotta. Nell’ambito dello stesso complesso irriguo sono già in gara anche altri lavori per un importo di 8,3 milioni, finanziati dal ministero. Inoltre, abbiamo recuperato sul Fondo di sviluppo e coesione quasi tutti i progetti legati alle reti distributive in tutta la Regione, che in un primo momento non erano stati ammessi al Pnrr».
Per quanto riguarda i Consorzi di bonifica, ha concluso Sammartino, «la riforma a cui sto lavorando e che il governo varerà nelle prossime settimane prevederà anche un canone irriguo commisurato al beneficio che l’agricoltore riceve. Spero che l’Ars la possa approvare in breve tempo».

Il Presidente Mattarella incontra il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev

 

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. il Signor Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. il Signor Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale

 

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. il Signor Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale

 

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. il Signor Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale

 

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. il Signor Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. Shavkat Mirziyoyev, in visita ufficiale, intrattenendolo successivamente a colazione.

Era presente il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

 

 Roma, 08/06/2023 (II mandato)

V I D E O

Napoli come Gomorra, duplice omicidio (cognati)

 

 

Napoli come Gomorra.   Ancora cadaveri nella città. I corpi ritrovati in Piazza Sant’Antonio e via Caruso. Le vittime, uccise da colpi di pistola, sono cognati. Non si esclude alcuna pista

 

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Napoli

Duplice omicidio a Sant’Antimo a Napoli. Le vittime sono un uomo e una donna, cognati, uccisi da colpi d’arma da fuoco. Sul posto  questa mattina sono stati i Carabinieri della compagnia di Giugliano per la segnalazione di alcuni spari nella piazzetta Sant’Antonio.     Qui i militari hanno trovato a terra il cadavere di un 29enne colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. Ma i Carabinieri sono intervenuti pure in un appartamento di via Caruso 17, dove all’interno è stato rinvenuto il cadavere di una 24enne, anch’essa uccisa con alcuni colpi di pistola.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri della sezione di Giugliano e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. 

POLIZIOTTI SENZA ONORE: GRAVI ACCUSE-A VERONA – PER CINQUE POLIZIOTTI DI “FALSO, OMISSIONI ATTI, ABUSO D’UFFICIO, TORTURE,VIOLENZE,LESIONI, PECULATO”

 

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Archivi- Sud Libertà – ( Immag.ironica)

 

 

Poliziotti intoccabili sotto il profilo giudiziario?          No visti i casi registrati dalle cronache e l’emissione delle sentenze  . Non solo nel Nord ma anche in Sicilia si hanno sentenze esemplari  contro ispettori di polizia specialisti   nella redazione di atti fasulli per richiedere ai malcapitati  cospicuo risarcimento giudiziario   .   Esempio: ispettori di polizia che, a Catania        nel recente passato avevavo inventato una  querela corredata di elementi fantasiosi contro il giornalista – scrittore  Raffaele Lanza .  Solo che qui il giornalista etneo -che scrive queste righe ,direttore di questo Quotidiano Antimafia- ha messo in luce i comportamenti illeciti e d’abuso d’ufficio dei “poliziotti”.   Primo caso, affermano penalisti del Foro di Catania, in cui i poliziotti della stradale perdono la faccia e ,nel caso  anche l’onore-    I   poliziotti, devono tenere a mente bene, non sono i padroni della legge e tanti di essi -as esempio nella sezione “stradale” sono ancora impreparati.   Pensate, quando non conoscono un articolo del Codice e fermano un automobilista, telefonano al Comando per avere ragguagli .   Che si mettano a studiare !

Ora un caso di tortura e lesioni nel Nord , a Verona. E’ questa l’accusa per 5 poliziotti nei confronti dei quali il personale della Polizia di Verona ha eseguito questa mattina un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. dei  “colleghi ” Sotto accusa un ispettore e quattro agenti per presunti atti di violenza tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia perché momentaneamente private della libertà personale.

                                                                                                                                                                                          R.Lanza

LA CRONACA

Questa mattina un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Sotto accusa un ispettore e quattro agenti per presunti atti di violenza tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia perché momentaneamente private della libertà personale.

Le indagini, condotte per otto mesi dalla Squadra mobile di Verona, su delega della locale Procura, hanno previsto anche l’uso di supporti tecnici e hanno riguardato comportamenti che sarebbero sfociati anche in atti gravemente lesivi della dignità delle persone sottoposte ad accertamenti di polizia. Ai cinque indagati, oltre al reato di tortura, sono stati contestati, a diverso titolo, anche i reati di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio.

Poliziotti già trasferiti ad altri incarichi, per la vergogna degli atti commessi e d’abuso evidente

Una nota -comunicato della Questura di Verona: “I poliziotti destinatari ”delle misure cautelari erano già stati trasferiti ad altri incarichi all’indomani della chiusura delle attività di indagine e quindi da alcuni mesi

Dopo i successivi accertamenti giudiziari”, il questore della provincia di Verona, ”ha altresì disposto – si chiarisce nella nota – la rimozione dagli incarichi di altro personale che, pur non avendo preso parte a episodi di violenza, si presume possa non aver impedito o comunque non aver denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi’‘.

Le gravi vicende oggetto di accertamenti hanno formato oggetto di accurate e rigorose indagini delegate dall’autorità giudiziaria alla Polizia di Verona, sottolinea in una nota la questura, ”la cui professionalità nell’azione investigativa è stata, peraltro, evidenziata dal gGp nell’ordinanza che ha disposto le misure cautelari segnatamente in riferimento all’encomiabile efficienza e sollecitudine dimostrata nello svolgimento delle investigazioni”.

Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa ( il 13 giugno 2023) per motivi di guerra e del conflitto in Ucraina

 

Il Presidente Mattarella presiede il Consiglio Supremo di Difesa

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per martedi 13 giugno 2023, alle ore 17.00.

La riunione del Consiglio sarà l’occasione per un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura.

Inoltre, il Consiglio affronterà il tema dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella difesa e della complessiva politica industriale del Paese.

 

 Roma, 06/06/2023 (II mandato)

L’avv Enrico Trantino: ” Ho chiesto agli amici di fermarmi semmai dovessi usare la carica come strumento di potere”

 

 

Si è insediato- informa un Comunicato stampa pervenuto in redazione –  in Municipio a palazzo degli elefanti il nuovo Sindaco di Catania l’avvocato Enrico Trantino, 59 anni, proclamato ufficialmente eletto con il 65,83% dei consensi, pari a 85.479 voti.

Sono qui non per servire una carica ma la mia città –ha detto il neo sindaco visibilmente emozionato-. Sono abituato a lottare e non mi interessano i ruoli di potere ma quelli di servizio; la fascia tricolore è certo un simbolo pesante,  i catanesi stiano certi che non tradirò mai Catania”. Trantino, giunto nel palazzo degli elefanti con la moglie Tiziana, i figli Francesca e Alessandro (il più grande Vincenzo non ha potuto partecipare perché fuori sede) ha anzitutto firmato il libro d’onore del Comune con una breve dedica: “A Catania, con amore e devozione”. Poi ha ringraziato per l’impegno profuso nel ruolo di reggenza del Comune il commissario straordinario Piero Mattei e il suo vice Bernardo Campo. Si è quindi soffermato coi cronisti e sulle priorità da affrontare come capo dell’Amministrazione Comunale: ”Sono a lavoro da alcuni giorni  per non perdere neppure un attimo di tempo -ha detto il primo cittadino-. Già domani faremo un incontro con i rappresentanti delle imprese e dell’associazionismo per la prima di otto riunioni sui Piani Integrati del Pnrr che riguardano un investimento per la nostra città di 86 milioni di euro. Avremo –ha aggiunto Trantino- anche un confronto con il Ministro Salvini per sollecitare il finanziamento del nodo ferroviario di Catania di cui si parla da tanti anni, per ridare alla città il rapporto con il mare. Inoltre, il prossimo 9 giugno, verrà a Catania il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per presiedere una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, un tema che considero strategico per la nostra Catania e che più volte ho sollecitato ai massimi livelli di governo”.

Tra i presenti, diversi rappresentanti istituzionali tra cui il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale Marco Falcone, il senatore Salvo Pogliese, i parlamentari alla Camera Valeria Sudano e Francesco Ciancitto, il parlamentare regionale Dario Daidone.

Il sindaco, prima di recarsi in Cattedrale, ha anche incontrato per un breve saluto e di reciproco augurio di buon lavoro il professore Maurizio Caserta, suo sfidante principale nella competizione elettorale.

Dopo l’insediamento in municipio, Enrico Trantino, indossando per la sua prima uscita pubblica la fascia tricolore, si è recato in Cattedrale, accompagnato dalla moglie e i figli, per l’omaggio floreale a Sant’Agata.
Ad accogliere il primo cittadino, mons. Barbaro Scionti, che ha officiato un breve rito nella Cappella dedicata alla Santa Patrona, con una speciale preghiera per la città e per chi è chiamato a governare e amministrare, oltre che per tutti i cittadini. Il parroco della Cattedrale ha poi invitato il sindaco Trantino e i presenti ad un momento di raccoglimento davanti all’urna reliquiaria del Beato Cardinale Dusmet e  dinanzi alla tomba di Vincenzo Bellini. Tanti i cittadini che hanno voluto stringere la mano al nuovo Sindaco.
“Avere chiesto a Sant’Agata di aiutarmi a sostenere il peso di questo gravoso impegno – ha commentato con commozione Trantino – mi fa sentire meglio, adesso proseguiamo con maggiore forza e dedizione per servire Catania”.

 

Duro colpo a quattro afgani che favorivano il traffico di migranti clandestini e l’esercizio abusivo della mediazione finanziaria

 

Flussi migratori in Europa a giugno: calano gli arrivi, Spagna meta più raggiunta

Archivi -Sud Libertà

 Reggio Calabria – Estero
I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questo capoluogo, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione, in Francia e Germania, ad una misura cautelare personale in carcere nei confronti di 4 cittadini afghani, ritenuti a vario titolo responsabili di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria. Sono stati sequestrati, inoltre, il veicolo utilizzato per il trasporto dei migranti e il denaro profitto del reato.

L’indagine è stata sviluppata avvalendosi dei canali di cooperazione internazionale, con particolare riguardo a Eurojust, sul lato giudiziario, che ha coordinato l’esecuzione di diversi ordini di indagini europei, comprese attività intercettive all’estero, nonché le rogatorie internazionali, così come – in maniera omologa per lo scambio di polizia – Europol ha fornito apporto di analisi e il contributo delle banche dati in uso all’Ufficio europeo di polizia.  

A collaborare i carabinieri reggini, in Germania, il Direttorato per la lotta al crimine della Bundespolizei e, in Francia, la Police Nationale, le Brigate Mobili di ricerca della Direzione Centrale della Polizia di frontiera di Bordeaux e Marsiglia.

È il 2020 quando, a seguito dell’innalzamento del numero di sbarchi di migranti registrato sul litorale reggino, in particolare sulla costa ionica, i Carabinieri avviano una manovra informativa, finalizzata a verificare gli elementi di convergenza di tale fenomenologia, attesa la probabile sussistenza di una rete di trafficanti di esseri umani.

L’attenzione dell’Arma, attraverso le Stazioni territoriali, si concentra sui movimenti dei migranti successivi allo sbarco, allorquando – in ragione dell’allora vigente emergenza epidemiologica – venivano posti in isolamento fiduciario presso i centri di contenimento sanitario temporaneo.

Ed è proprio dall’osservazione sul campo che i militari notano un 40enne afgano, residente in Francia, del quale viene registrata la presenza a bordo di un furgone con targa transalpina a Bova Marina.

Le indagini, avviate sotto il coordinamento della DDA reggina, hanno consentito di registrare i movimenti dell’afgano che, dopo avere fatto salire a bordo 10 connazionali, percorre l’intero territorio nazionale, facendo tappa in Abruzzo, in Lombardia e in Liguria, uscendo successivamente dal territorio nazionale dal valico del Frejus.

A seguire, lo straniero varca più volte nuovamente il confine, non dopo essere stato controllato dai Carabinieri di Susa prima di fare ingresso nel traforo del Frejus, circostanza questa che ha cristallizzato in maniera univoca l’intenzione del conducente di lasciare l’Italia per far accesso in Francia.

Nel corso del controllo, i militari operanti avevano modo di constatare come l’indagato fosse l’unico occupante del mezzo anche se, da una successiva ispezione, veniva accertata la presenza sui sedili posteriori di alcuni bagagli, dentro i quali venivano rinvenuti pannolini per bambini ed altri vestiti chiaramente non appartenenti all’indagato. Inoltre, è stata censita la presenza di un vano, creato ad hoc nella parte posteriore del mezzo per nascondere le persone.

Proprio le circostanze con cui i migranti hanno raggiunto la destinazione agognata ha portato la Procura reggina a contestare le aggravanti, confermate nel provvedimento del GIP, di avere esposto le persone trasportate a pericolo per la loro vita (avendoli abbandonati in una zona di montagna, al freddo ed alle intemperie, su sentieri scoscesi ed impervi) e quella di aver commesso il fatto sottoponendo i trasportati a trattamento inumano e degradante (nascondendoli nel furgone).

 A questo punto, in ragione di una segnalazione inserita nella Banca dati Schengen viene tratto in arresto dalla Polizia francese a Montgeneve (nel lato transalpino della località di frontiera) sorpreso nel valicare il confine con sei connazionali clandestini.

Le indagini, proseguite con l’ausilio dei canali Eurojust ed Europol, al fine di ricostruire i contatti e ulteriori componenti della catena di trasbordo dei migranti, hanno consentito di definire una filiera criminale di immigrazione clandestina localizzata in Turchia, Italia, Francia e Germania.

Sono stati infatti ricostruiti dettagliatamente i ruoli degli altri soggetti coinvolti, tutti di origine afgana: -il primo, di cui è stato ampiamente detto, quale promotore ed organizzatore ed autista; -un secondo uomo, con il ruolo di intermediario tra il passeur e i parenti dei trasportati; -un sodale, localizzato a Marsiglia, preposto all’accoglienza dei migranti. -un ulteriore soggetto, stanziale in Germania, individuato quale terminale delle somme erogate a titolo di compenso per il viaggio.

In definitiva, gli esiti investigativi evidenziano come gli odierni indagati rappresentino la cellula localizzata sul territorio continentale che, attraverso modalità operative ben pianificate, era addetta a consentire ai migranti, una volta giunti nel reggino, dopo l’arrivo in Italia a bordo di natanti e a seguito della collocazione in centri di accoglienza, di allontanarsi e partire verso località del centro Europa.

È stato inoltre individuato il canale finanziario per le transazioni economiche, che utilizza il metodo informale noto come hawala.

Si tratta di un sistema di trasferimento di denaro basato sul brokeraggio informale e su relazioni non contrattuali che prevede che il soggetto che intende trasferire una somma di denaro a altro soggetto, di norma residente in un diverso paese, contatti un broker intermediario (c.d. hawaladar) e gli versi la somma da inviare; l’intermediario locale contatta quindi un suo omologo nel paese ricevente, dandogli ordine di pagare al soggetto destinatario la somma indicata, trattenendo una commissione. La somma versata al destinatario (nell’odierna indagine quantificata in 1500 euro per ogni migrante per il servizio di trasporto), verrà successivamente rimborsata dal primo al secondo intermediario, con tempi e mezzi variabili, secondo le circostanze.

Trattandosi di provvedimento cautelare, restano salve-informano i vertici dei Carabinieri – le successive determinazioni in fase processuale.

 

 

 

Mattarella ha ricevuto una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri – Video e Galleria fot.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

Palazzo del Quirinale, 05/06/2023 (II mandato)Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i Signori Giannino Bortolo SALVI e Lorenzina VITALI, genitori del Maresciallo Capo Filippo SALVI, deceduto a Bagheria

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i Signori Giannino Bortolo SALVI e Lorenzina VITALI, genitori del Maresciallo Capo Filippo SALVI, deceduto a Bagheria

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 209° anniversario della costituzione dell’Arma

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 209° anniversario di costituzione dell’Arma dei Carabinieri, ha ricevuto al Quirinale il Generale C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Forza Armata.

Dopo l’intervento del Generale Luzi, il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti.

 

 Roma, 05/06/2023 (II mandato)

 

v i d e o 

SOLDI, SANGUE, SEQUESTRI, NUOVE FAMIGLIE, CAMORRA ED ARRESTI

 

 

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Archivi -Sud Libertà

Napoli,

, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna ed i Finanzieri del Gruppo di Giugliano in Campania hanno eseguito – con il contributo delle rispettive componenti aeree – un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone (di cui 3 già detenute), gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan).

Le indagini hanno consentito di:

– documentare, in Villaricca (NA), la perdurante operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti, storicamente rientrante (con quello Nuvoletta di Marano di Napoli e dei Casalesi) nel cartello camorristico denominato Nuova famiglia, collegato all’ala corleonese dell’associazione di tipo mafiosa denominata Cosa Nostra e militarmente contrapposto a quello denominato Nuova Camorra Organizzata (capeggiata dal defunto CUTOLO Raffele);

– ricostruire la struttura del clan, stabilmente articolato in due distinti gruppi, l’uno facente capo alla famiglia Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti, identificandone vertici – tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo – e parte degli affiliati (l’organico del clan, per come è emerso delle indagini, si attesta su 50 unità, alle quali in caso di detenzione spetterebbe “stipendio” e copertura delle spese legali);

– individuare in quella dei Ferrara la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale (in particolare, nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari);

– confermare lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi;

– accertare che il clan – che comunque trae parte delle proprie risorse dal traffico di stupefacenti – ha inteso preservare il territorio da attività ed attenzioni delle FF.PP. attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a Villaricca;

– acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi (in quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere € 70 per ciascun apparato presente in sala), tenuti a versare somme per importi variabili (all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese) e destinate ad alimentare la cassa comune;

– riscontrare il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del noto C. E., capo dell’omonimo clan che, unitamente a quelli denominati L. e M., rientra nel cartello camorristico denominato Alleanza di Secondigliano e si contrappone a quello dei Mazzarella;

– acquisire elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti.

Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.