Caldo record in Italia con l’anticiclone Caronte, domani Catania bollino rosso

 

Resistere è la parola d’ordine in questo periodo.Caldo record in Italia e l’anticiclone Caronte oggi spinge in alto le temperature in un quadro meteo estremo. L’anticiclone africano farà toccare oggi, martedì 18 luglio, una temperatura di 42-43°C. La tempesta di calore, detta ‘hot storm’, si candida a diventare un’ondata storica. Fino a mercoledì 19 luglio il caldo aumenterà e, con l’elevatissimo tasso di umidità, si raggiungeranno temperature eccezionali.

Come proteggere i nostri cani dal caldo
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Se di giorno il clima sarà rovente, di notte l’afa peggiorerà la situazione. Con Caronte le temperature non scenderanno mai sotto i 20-24°C e nelle città più grandi le temperature potrebbero non scendere sotto i 30 gradi fino a quasi mezzanotte.

Il bollino rosso – che segnala l’allerta caldo più alta tra i 3 livelli con rischi per la salute non solo di anziani, bambini e fragili – oggi caratterizza Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Milano e Reggio Calabria dal bollino giallo (livello 1) passeranno all’arancio (livello 2). Domani respira Bolzano, che torna torna gialla, ma passano dall’arancione al rosso Bari, Catania, Civitavecchia e Torino.

 

Ecco alcune regole da adottare per evitare ai nostri beniamini malesseri e rischi gravi:

– i cani tenuti in giardino devono sempre poter avere a disposizione una zona d’ombra, soprattutto i cani che sono legati. Se hanno delle cucce in giardino, queste d’estate dovrebbero essere poste sotto una tettoia, trovarsi cioè in una zona che rimanga all’ombra tutto il giorno a prescindere dagli spostamenti del sole. Ricordate che le cucce devono essere ben areate e, preferibilmente, avere una doppia parete che eviti il surriscaldamento;

– ai nostri cani e gatti occorre sempre lasciare a disposizione una ciotola di acqua fresca non esposta al sole, onde evitare che si surriscaldi a causa dei raggi diretti;

– cambiate spesso l’acqua;

– nei giorni più caldi bagnate il vostro cane con acqua fresca. Ai cani che trascorrono tutto il giorno in giardino, sarebbe opportuno dare la possibilità di rinfrescarsi da soli saltando ogni tanto in una grande bacinella piena d’acqua, anch’essa, naturalmente, posizionata all’ombra;

– non lasciate mai il cane solo in auto. La temperatura nelle auto raggiunge d’estate livelli altissimi in poco tempo e potrebbero rapidamente trovarsi in pericolo di vita. Non fa differenza se i finestrini siano aperti o chiusi! Se per qualche motivo imprevisto dovete “per forza” lasciarlo in auto, accendete l’aria condizionata;

– se il vostro pet viaggia con voi in auto, creategli dell’ombra sul sedile posteriore con una tendina protettiva e portate sempre con voi un’abbondante quantità d’acqua;

– non costringete il vostro cane a sostare o a camminare su superfici surriscaldate (strade, sabbia, marciapiedi..), perché non solo potrebbe scottarsi le zampe e altre parti del corpo, ma questo potrebbe anche impedirgli di espellere calore. Nelle ore di caldo maggiore sarebbe opportuno farlo passeggiare soltanto sull’erba;

– se fa molto caldo, non costringete il vostro cane a passeggiate estenuanti. In ogni caso, portate sempre con voi acqua da potergli fare bere. Se il cane è anziano o malato, gli sforzi dovrebbero essere minimi;

 i cani possono scottarsi la pelle proprio come noi. Ѐ consigliabile proteggere la loro epidermide con un filtro solare, soprattutto sulle estremità delle orecchie..

– ricordiamo che per salvaguardare gli occhi dei nostri pet dai raggi UV e dalle lunghe esposizioni a riflessi troppo forti, esistono anche “OCCHIALI DA SOLE” progettati per loro.

caldo

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COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE?I principali segnali di un colpo di calore sono: aumento della temperatura corporea; ansimare crescente e disordinato; respirazione difficile; visibile arrossamento delle gengive e delle membrane degli occhi; forte affaticamento; collasso; perdita di coscienza; immobilità;

Se il vostro cane o il vostro gatto presentano uno di questi sintomi, portateli immediatamente all’ombra, immergeteli in una vasca di acqua tiepida. Se non è possibile, bagnateli a ripetizione con degli asciugamani bagnati. Non usate acqua troppo fredda e meno che mai il ghiaccio, perché entrambi potrebbero stringere i vasi dell’animale e impedire al suo corpo di rilasciare calore. Fatto questo, chiamate subito il veterinario.

COME AIUTARE I CANI IN DIFFICOLTÀ PER STRADA O CHIUSI IN AUTO?

Se, durante l’estate, incontrate dei cani che presentano i sintomi di un colpo di calore, prestate loro soccorso, portandoli all’ombra e dandogli da bere. Se sono chiusi in una macchina, cercate urgentemente il proprietario. Potete anche rivolgervi ai Carabinieri, alla Polizia, ai Vigili Urbani

NEL SUD IL GRAN NUMERO DELLE OPERE INCOMPIUTE LA SICILIA DETIENE LA MAGLIA NERA (CENSITE 138 OPERE RIMASTE IN STALLO)

 

Comunicazione delle ultime ore.  L’Agenzia  informa   .   Eccola riportata  “. Una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati forniti dalle regioni pone in luce che le incompiute sparse sul territorio italiano  sono diminuite del 3 per cento   

Si apprende che al 31 dicembre 2022 erano 367 le opere in stallo, contro le 379 dell’anno precedente. Per completarle occorrono più di 1,4 miliardi di euro. Ciò che non cambia è la collocazione geografica di questo lungo elenco di lavori non portati a termine nei tempi previsti. La lista delle opere incompiute è caratterizzata infatti, così come lo scorso anno, da una netta prevalenza delle regioni del sud che ne ospitano sette su 10 (262). Le opere incompiute localizzate nelle regioni del centro Italia sono 54 (15% del totale); 40 quelle del nord 40 (11%). Le restanti undici opere al palo sono di competenza delle amministrazioni centrali.

Un dato, quello sulla concentrazione nelle regioni del sud, che è fortemente condizionato dalla performance siciliana. La Sicilia detiene sempre la maglia nera Nell’isola sono infatti state censite ben 138 opere incompiute. Un numero che, rapportato al totale di quelle del meridione, equivale al 53% e che pesa per il 38% se messo in rapporto invece con il dato nazionale.Nella maggior parte delle regioni italiane il numero delle opere incompiute è rimasto invariato o è calato rispetto all’anno precedente. Le uniche in controtendenza sono state la Campania, passata da cinque a nove opere (+80%), l’Emilia Romagna (+33%, da 6 a 8) e la Liguria (+50%, da due a 3 opere).

Per opere incompiute – spiega il Csel – si intendono lavori il cui termine contrattualmente previsto per l’ultimazione è passato e che sono rimasti in stallo per problemi di non facile o immediata risoluzione, quali: mancanza di fondi, cause tecniche, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell’impresa appaltatrice, risoluzione o recesso dal contratto e mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore.

Il parco progetti rimasti al palo comprende interventi dei più svariati: dalla costruzione di strade, impianti di depurazione e collettori fognari alla costruzione di palazzetti dello sport, piscine e campi da tennis o da calcetto. Dall’edificazione di case popolari, scuole, mattatoi alla realizzazione di canili, centri ippici alla realizzazione di acquedotti, centri diurni e case protette per anziani.

Aeroporto di Catania in fiamme, panico fra i viaggiatori in attesa nei locali invasi dal fumo

 

Aeroporto di Catania
Disagi per chi era prenotato e aveva organizzato le vacanza  prendendo l’areo  a Catania       L’aeroporto della città etnea è andato in fiamme e i  voli  sono stati sospesi fino al prossimo mercoledì 19 luglio.   La comunicazione proviene dalla  Società di gestione dell’aeroporto: “A causa dell’incendio sviluppatosi nell’aerostazione, le operazioni di volo sono sospese fino alle 14 di mercoledì 19 luglio“. L’incendio è divampato nella tarda sera di ieri ed è stato spento.
“Non si registrano danni a persone – spiegano i vertici dell’aeroporto -. Ringraziamo vigili del fuoco,la centrale operativa, enti di Stato, primo soccorso e comunità aeroportuale per aver agito tempestivamente”.

L’amministratore -il Sindaco di Nicolosi, A. Pulvirenti – che trascura la dottrina dei doveri più semplici , “illumina solo gli amici residenti”

 

 

DI   R. LANZA

Abbiamo detto che la  sicurezza, a 360 gradi, di una zona  extraurbana non passa soltanto dalla presenza più o meno costante delle forze dell’ordine -Carabinieri e Polizia locale -municipale  ma anche della corretta illuminazione nelle ore serali e notturne. e un luogo buio si presta maggiormente a hi è dedito ad azioni malavitose  o anche a qualche incidente rispetto a quello in cui non manca la luce. Vedasi  recenti cronache di Sud Libertà  .

L’ncompiuta della Via Ragalidda di Nicolosi  della quale ci siamo già occupati , ripropone  la domanda. Perché il sindaco Pulvirenti  destinatario di numerose segnalazioni sull’illuminazione pubblica carente in via Ragalidda, telefonate e.mail dirette al sindaco – come un controllo del Prefetto o del Comando dei carabinieri di Nicolosi potranno  effettuare – non provvede ad eseguire i doveri più semplici  e civili della sua carica pubblica?

Lampioni spenti altri da integrare      Quando un lampione non funziona dovrebbe essere lo stesso Ente , il servizio di pubblica illuminazione, a segnalarlo  immediatamente alla ditta incaricata                     Questo fa parte della regola più elementare della dottrina dei doveri.. Non solo ma si incoraggiano  anche i turisti a visitare una via ridente del Comune di   Nicolosi

 

Angelo Pulvirenti

Nella foto d’Archivio il Sindaco del Comune di Nicolosi  dr Angelo Pulvirenti     Nella foto a dx  il Prefetto  dr Maria Carmela Librizzi

 

Perchè dunque si perde così il Sindaco Pulvirenti?     Non è assolutamente possibile condividere l’assunto espresso dal sindaco Angelo Pulvirenti in una email di riscontro ad una nostra di chiarimenti  che ” chi è residente a Nicolosi  può fare la richiesta di avere illuminazione pubblica…..

E’ una email  che  un amministratore non può fare ad un cittadino che attende risposte ad un disservizio e che segnaliamo al Prefetto di Catania perchè possa esercitare, con la Polizia di Stato,  la sua facoltà di ispezione della posta elettronica del sindaco e ( dell’assessore Bonanno -allineata al Pulvirenti) che non risponde sull’argomento alla ciitadinanza nè ai giornalisti

Maria Carmela Librizzi

Nella foto l Prefetto  dr Maria Carmela Librizzi

 

 Lasciare a lungo dei lampioni spenti -come in via Ragalidda, oltre due mesi circa- e non mantenere la quantità di luce necessaria e stabilita dalla legge specifica del 2016, dunque, può rappresentare un serio problema in primis per ch abita nella zona che si collega dal campo sportivo PulvIrenti alla via Guardia Ragala ma anche per chi vi transita occasionalmente, per gli stessi Vigili urbani e Carabinieri che combattono contro la delinquenza e chi si deve occupare della gestione degli impianti.

Inoltre questo modo di agire sui servizi – e disservizi del Comune il sindaco lo potrà fare solo a casa sua. Non in una comunità che attende ancora lìilluminazione per una semplice sostituzione di lampioni fulminati.   Vergogna. Vergogna pure chi sostiene questa maniera criminale di lasciare a lungo-per anni – il disservizio rispondendo al telefono del Comune :”Ora segnaliamo agli uffici competenti”

 

 

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Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica, e quindi  fare il possibile per evitare che ci siano dei lampioni spenti, e integrare i pali dove risultano mancanti le lampade ,come  rappresentato,ci dicono è a carico dell’Ufficio tecnico    e -Vigili urbani – delle strade. segnalano anch’essi , nelle vie urbane o extraurbane, a seconda della propria competenza, o le condizioni di sicurezza sulla quantità di luce.      E allora, perchè non si provvede?    Che diavolo fa firmare il sindaco ai cittadini che fanno la segnalazione?   Non è sufficiente l’email, la Pec, o la semplice telefonata al Comando dei vigili urbani?    E perchè la ditta incaricata non controlla la sostituzione dei fari spenti?  Non ha il suo compenso?     Perchè il Comandante dei vigili urbani non stigmatizza questi inaccettabili “ritardi”?

 

Quel che è singolare è l’appalto del Comune di Nicolosi dall’intestazione: Lavori di interventi di Riduzione dei consumi energetici dell’illuminazione pubblica ed implementazione dei sistemi “Smart City” PO FESR 2014-2020 – Asse Prioritario 4 – Azione 4.1.3 II.1.2)        Sfidiamo noi di SUD LIBERTA’ che il Comune riduce i consumi energetici, con questo modus operandi……….

Altro punto., altro appalto:  Installazione di impianti di illuminazione stradale. II.1.7) Lotti – L’appalto è suddiviso in lotti: NO II.1.8) Informazioni sulle varianti – Sono ammesse varianti (Nei limiti dei Criteri di valutazione di cui al punto IV.2.1) II.2) Quantitativo o entità dell’appalto II.2.1) Importo complessivo di gara (IVA esclusa): € 754.453,33 Riportiamo   questi esempi di amministrazione dove il tecnico -Rup – comunale richiama il principio della legge 241 del 90. 

   Con quale coraggio si azzardano in questo Comune a parlare di trasparenza?

 

Affidamento per la fornitura di armatura stradale per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale.       Ecco testualmente (tolte solo le ripetizioni) il documento del Comune : “. PREMESSO che a seguito di segnalazione di diversi cittadini, in particolar modo del sindaco, è stato riscontrato che occorre fare la manutenzione straordinaria della pubblica illuminazione con sostituzione di pali ed armature divelte; VISTO il computo metrico redatto dell’ufficio tecnico da cui risulta un costo di € 7.315,00 iva al 10 %; VISTO l’art 36 lettera b) del D.lgs. 50/2016 che dispone che : per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie di cui all’articolo 35 per le lavori e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le lavori, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in amministrazione diretta, fatto salvo l’acquisto e il noleggio di mezzi, per i quali si applica comunque la procedura di cui al periodo precedente. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento contiene l’indicazione anche dei soggetti inviti; CONSIDERATO che occorre avviare le procedure per l’indizione dell’affidamento dei lavori di cui sopra nel più breve tempo possibile; VISTO il preventivo, per la fornitura di armatura stradale (ARMATURA VSL 120W 4000K CL2 1/2 NOTTE VIRT quantità n° 29) assunto al prot n 7364 del 30/03/2022 per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale, redatto dalla ditta Pancavi s.r.l. – Strada Cardillo, sn 95045 Misterbianco (CT) P.IVA: 00697120871 – di importo netto € 5.796,23 oltre IVA al 10% per un importo complessivo di € 6.375,85; TENUTO CONTO che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 32 comma 2 del Dlgs n. 50/2016, è necessario, prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, stabilire le fasi per la scelta dell’operatore economico; Stimata  l’entità

della spesa necessaria pari a € 6.375,85 compresa iva e considerata la particolare natura dell’intervento, il sistema più rispondente alle esigenze dell’Ente, viene individuato nella procedura di cui alla parte II, titolo I, “Contratti sotto soglia”, del Dlgs n. 50/2016; Pagina 2/4 VISTO l’art. 36 comma 2 lett.a) del Dlgs n. 50/2016 che stabilisce che per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a € 40.000,00 è possibile procedere all’affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due operatori economici; CONSIDERATO che sia appropriato, anche nel rispetto dell’art. 3 della legge 241/1990, quale principio di ordine generale dell’azione amministrativa, dare conto delle motivazioni del perché si ritiene opportuno nel caso di specie procedure mediante un affidamento diretto secondo quanto segue: 1. per parte di motivazione in diretto: il valore della prestazione da affidare è inferiore a € 40.000,00 e come tale la legge ne ammette l’acquisizione in via diretta; 2. per parte di motivazioni di fatto: 1) detta procedura consente di assicurare un procedura più snella e semplificata per acquisire lavori, servizi o forniture di importo non elevato, nei casi in cui, come quello in oggetto, il ricorso alle ordinarie procedure di gara comporterebbe un rallentamento dell’azione amministrativa oltre ad un notevole dispendio di tempi e risorse; 2) l’affidamento non è assegnato in ragione della convenienza del prestatore, ma per rispondere alle esigenze tecniche del comune, che attraverso l’esecuzione del contratto colma il fabbisogno di quanto in oggetto, permettendo dunque di rendere il servizio/fornitura in modo corretto e puntuale, a beneficio dell’utenza. 3. Ravvisano che trattasi di lavori urgenti ed improrogabili che potrebbero recare danni certi e gravi;

VERIFICATO dal R.U.P. che, al momento del presente atto, non sono attive convenzioni Consip di cui all’art. 26 comma 1, della Legge 488/1999 aventi ad oggetto beni/servizi comparabili con quelli relativi alla presente procedura di approvvigionamento e che per tanto è necessario avviare autonoma procedura per l’acquisizione del servizio/fornitura; STABILITO di procedere, appunto, mediante affidamento diretto e non attraverso le procedure ordinarie poiché la scelta della procedura affidamento diretto che si attiva con il presente provvedimento garantisce adeguata apertura del mercato e l’individuazione dell’operatore economico in modo da non ledere, bensì attuare, i principi enunciati dall’art. 30 del Dlgs 50/2016, cosi da rispettare il presupposto per non avvalersi delle procedure ordinarie, nel rispetto, appunto, dei principi generali codicistici;

RITENUTO, pertanto, di procedere all’affidamento in questione, in forma diretta, nel rispetto dei principi di cui all’art. 30 del Dlgs n. 50/2016, a tal fine è stato invitando tre ditte del settore individuati a seguito indagine di mercato, (effettuata mediante: la rete internet, conoscenza di maestranze locali, conoscenza di operatori di fiducia che operano nella zona), con la quale è stato negoziato dal R.U.P., per l’esecuzione della prestazione in parola adoperando un ribasso sulle lavorazioni, ; VISTA la determina Sindacale n° 6 del 14.01.2022 con la quale ha attribuito al Dott. Ing. Angelo Lupica Cordazzaro, ai sensi dell’art.109, comma 2 del D.lgs. n. 267/2000, le funzioni dirigenziali definite dall’art.107, commi 2 e 3 del medesimo decreto legislativo; DETERMINA · Di approvare il preventivo di spesa per armatura stradale per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale. CIG: Z4F347D0FD ditta Pancavi s.r.l. – piano tavola Belpasso Strada Cardillo………

 

 

 

Zelensky: ” Il mondo crede nell’Ucraina”. Putin: ” La fornitura di bombe a grappolo deve essere considerato un crimine..”

 

  Volodymyr Zelensky, pubblicando immagini della guerra, informa : “Il mondo crede nell’Ucraina, è ispirato dal nostro coraggio, dai nostri eroi”. “E, cosa più importante, gli ucraini credono nell’Ucraina, gli ucraini vedono quello di cui siamo capaci quando siamo insieme, siamo i più forti quando siamo uniti”

Dal canto suo Vladimir Putin avverte che la Russia si riserva il diritto di utilizzare bombe a grappolo in risposta al loro utilizzo da parte dell’Ucraina. Intervistato dal canale Russia 1, il presidente russo ha sostenuto che Mosca finora non ha mai usato questo tipo di munizioni. “In Russia esiste uno stock sufficiente di vari tipi di bombe a grappolo, di vario genere. Fino ad ora non l’abbiamo fatto, non l’abbiamo utilizzato e non ne abbiamo avuto tale necessità”,  Ma ha ribadito che se verranno usate contro la Russia, si riserva “il diritto di rispecchiare le azioni”…

Putin ha poi affermato che la fornitura di bombe a grappolo da parte degli Stati Uniti e il loro utilizzo da parte di Kiev devono essere considerati un crimine. “La stessa amministrazione americana ha dato una valutazione di queste munizioni per bocca dei suoi dipendenti qualche tempo fa – ha dichiarato – quando l’uso di munizioni a grappolo è stato definito un crimine dalla stessa amministrazione americana. Penso che sia così che dovrebbe essere trattato”

Napoli, crolla una palazzina, tre persone estratte vive dalle macerie

 

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Foto Ag.

 

Napoli

Crollo della palazzina a Napoli.  Il prefetto  Claudio Palomba che si è recato sul posto per seguire da vicino le operazioni dei soccorritori informa che non  risultano altre persone disperse nel crollo della palazzina avvenuto questa mattina nel centro di Torre del Greco, in provincia di Napoli. 

 Il bilancio è di tre persone estratte vive dalle macerie, una ragazza di 19 anni e due uomini, uno dei quali ha riportato le ferite più gravi. Tutti e tre sono stati portati in ospedale. A loro si aggiungono un adulto e una bambina feriti lievemente mentre passeggiavano su corso Umberto I nei pressi della palazzina al momento del crollo; la bimba è stata portata all’ospedale pediatrico Santobono ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Il Comune ha disposto l’evacuazione di alcuni palazzi adiacenti, operazione che vedrebbe coinvolti circa trenta residenti.

Si trova in pieno centro storico il luogo in cui si è verificato il crollo di un’ala del palazzo di tre piani. La palazzina, in cui vivono 5 nuclei familiari, si trova in corso Umberto I, la parte crollata è quella all’angolo con vico Pizza, strada stretta al cui ingresso erano posti due archi in pietra che collegavano il palazzo parzialmente crollato con quello all’altro lato del vicolo.

La Procura di Torre Annunziata ha avviato le indagini sul crollo della palazzina, affidate ai Carabinieri della compagnia di Torre del Greco, mentre i rilievi sono stati effettuati dai Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Al momento non sono state formulate ipotesi sulle cause del crollo.Saranno i consulenti  tecnici a trarre le conclusioni da presentare alla Magistratura.

 

Sicurezza stradale, nuovo video dell’Anas in collaborazione con la Polizia

 

È stato presentato oggi il nuovo video sulla sicurezza stradale nell’ambito della campagna “Quando guidi, Guida e Basta” realizzato da Anas in collaborazione con Polizia di Stato e con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Lo spot intende sensibilizzare sul rispetto delle regole chi si mette alla guida.

Basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare. Basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità.

L’obiettivo della campagna di educazione stradale “Quando guidi, Guida e Basta” nata nel 2015 è la riduzione degli incidenti del 50 per cento entro il 2030 e zero vittime entro il 2050.

“Purtroppo, quest’anno stiamo registrando, nell’incidentalità stradale, un trend lineare con dati che devono far riflettere seriamente sulle strategie da adottare per aggredire l’obiettivo europeo del 2030 del dimezzamento del numero di vittime sulle nostre strade” ha dichiarato Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio Polizia Stradale “fra le altre, la prevenzione realizzata attraverso la comunicazione è senza dubbio la chiave di volta per affrontare efficacemente il fenomeno dell’incidentalità che vede, quale prima causa, la distrazione seguita dalla velocità. Telefonare, chattare o riprendersi mentre si guida, sono comportamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati. Guidare con prudenza deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.”

Oltre il 93 per cento degli incidenti stradali, infatti, deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione e anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida.

Napoli: XIV edizione del Premio Ammaturo Legalità

 

 

Commemorazione Ammaturo

 

Napoli

Questa mattina alla presenza del vicecapo della Polizia, direttore centrale della Polizia criminale, Raffaele Grassi, si è svolta la XIV edizione del “Premio Ammaturo – Legalità Città di Napoli”. Il premio è stato dedicato alla memoria del dirigente della Squadra mobile di Napoli Antonio Ammaturo ucciso il 15 luglio 1982 insieme all’agente scelto Pasquale Paola.
Una giornata per non dimenticare i caduti della Polizia di Stato e ricordare chi ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere, ma anche per premiare chi si è distinto in brillanti operazioni di Polizia, seguendo l’esempio tracciato da chi li ha preceduti.

Commemorazione Ammaturo

 

La giornata commemorativa è stata aperta, alla presenza dei familiari delle vittime, dalla deposizione delle corone d’alloro in piazza Nicola

 

Amore, luogo dell’attentato, per poi proseguire al Teatro Trianon Viviani dove si è svolto un dibattito moderato da Francesco de Core, direttore del quotidiano “Il Mattino”. Presenti il neo questore di Napoli, Maurizio Agricola, Francesco Cirillo, in passato funzionario e dirigente della Squadra mobile partenopea e vice capo della Polizia e Carlo Alemi ex presidente del tribunale di Napoli.

La manifestazione è stata accompagnata dall’esibizione musicale dei giovani talenti della piccola orchestra di Forcella e dell’orchestra giovanile Sanitansamble, diretti dal maestro Paolo Acunzo e si è conclusa con la premiazione dei poliziotti che hanno portato a termine importanti operazioni di polizia giudiziaria.

Commemorazione Ammaturo

 

Antonio Ammaturo, dirigente della Squadra mobile di Napoli, la mattina del 15 luglio 1982, mentre si recava in Questura, fu assassinato da un commando di brigatisti che raggiunse la sua auto, guidata dall’agente scelto Pasquale Paola, e aprì il fuoco, uccidendo entrambi. Gli autori furono arrestati e ai due poliziotti fu assegnata la medaglia d’oro al Valor civile alla memoria.

Scoperta al sito archeologico di Selinunte: forse uno dei porti della città,centro di commercio del Mediterraneo.

 

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Comunicato della Regione Sicilia

Il sito archeologico di Selinunte continua a regalare sorprese che potrebbero rivelarsi clamorose e contribuire a ridefinire la storia antichissima della città siceliota. Una struttura lunga 15 metri e quattro filari di blocchi per un’altezza di circa 1,80 metri, è stata scoperta casualmente a pochissima distanza da quella che doveva essere la darsena collegata al mare, a un centinaio di metri dalla riva attuale.
Potrebbe essere parte di uno dei due porti dell’antica ex colonia di Megara iblea, ampio e imponente come richiedeva una delle più importanti città del Mediterraneo, centro di traffici commerciali. «Appena pochi giorni dopo il ritrovamento a Segesta, arriva un’altra scoperta che conferma la Sicilia un inesauribile giacimento di reperti che contribuiscono a riscostruire una storia millenaria gloriosa e figlia di scambi culturali e economici incessanti – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – .
È il patrimonio di cui siamo eredi e orgogliosi portatori, ma anche custodi. Per questo abbiamo la responsabilità di riscoprirlo, di studiarlo e di proporlo alle nuove generazioni. Insieme a questo, abbiamo un’opportunità unica per rendere l’offerta culturale una proposta turistica sempre più ricca che diventi risorsa di sviluppo per la nostra Regione. Mi congratulo con gli archeologi del Parco archeologico di Selinunte per questo nuovo rinvenimento». «Un’altra grande scoperta di un parco archeologico siciliano.
Questa volta – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – si tratta della straordinaria Selinunte e del suo antico porto che la rendeva uno dei centri di commercio del Mediterraneo. Siamo sempre più certi che bisogna sostenere nuove missioni di scavo, e Selinunte sarà tra le priorità: il nostro impegno è quello di riportarla alla luce nella sua complessità e interezza. Siamo felici che la scoperta sia interamente del Parco con i suoi archeologi». Di questa costruzione non c’è traccia nei documenti dei viaggiatori tra Settecento e Ottocento, né nelle descrizioni dei ricercatori dell’epoca: è di certo molto antica, probabilmente fu distrutta o comunque sommersa, in epoca lontana. Ad oggi gli archeologi non arrischiano teorie ma solo ipotesi sulla forma e funzione originale dell’imponente architettura: forse una struttura di contenimento sul fiume – il georadar registra molte altre strutture sotto la sabbia -, forse le pareti di una darsena per le barche (si intravedono scanalature a intervalli regolari) magari collegata alle 80 antiche fornaci scoperte molto più a monte, forse addirittura la base di un ponte sul fiume. Di una cosa gli studiosi sono certi: è un ritrovamento di grandissimo interesse che potrebbe far riscrivere la topografia della città antica.
Ed è una scoperta del Parco archeologico, diretto da Felice Crescente, che si sta infatti già impegnando per sviluppare un progetto multidisciplinare e avviare le ricerche a partire dal ritrovamento. La scoperta è avvenuta durante dei semplici lavori di disboscamento e ripristino del Vallone del Gorgo Cottone, alla foce del fiume omonimo, lungo la riva occidentale; all’inizio è affiorato solo l’angolo di un blocco, il resto era sepolto sotto lo strato massiccio di sabbia e di vegetazione recente, probabilmente ammassata nel dopoguerra durante la sistemazione della zona dell’acropoli.
L’archeologa Linda Adorno, responsabile della sorveglianza dei lavori, ha intuito subito l’importanza della struttura e ha fatto sì che fosse portata alla luce. Sono stati immediatamente sospesi i lavori per consentire indagini più approfondite ed è stata avviata una pulizia più accurata della zona. Linda Adorno, di origine castelvetranese, profonda conoscitrice e studiosa dell’antica Selinunte, è collaboratrice scientifica dell’Istituto archeologico Germanico di Roma; è stata spontaneamente assistita dalla collega Melanie Jonasch che era in missione in zona per un altro progetto; al primo intervento ha partecipato anche un gruppo di studenti dell’Università di Palermo, che negli stessi giorni erano impegnati in una campagna di ricognizione sul territorio urbano.
Grazie alla preziosa collaborazione di tutti, è stato possibile far affiorare l’intera larghezza della facciata della struttura: di cui non si comprende ancora l’utilizzo antico, ma è necessaria al più presto un’indagine più ampia ed approfondita. Secondo gli archeologi, la posizione della struttura sulla sponda occidentale del Gorgo Cottone indicherebbe un collegamento con il traffico navale del porto orientale, su cui sta studiando in questi giorni l’Università di Bochum. Senza dubbio è una parte integrante dell’impianto urbano della città greca, visto che è perfettamente in linea con la rete stradale del sistema meridionale. Intuizione, questa, che è stata accettata da uno dei più grandi conoscitori dell’impianto urbanistico della colonia di Selinunte, Dieter Mertens, non appena è stato informato della scoperta. Bisognerà comunque aspettare i risultati di nuove ricerche per definire con più esattezza, forma e funzione della struttura: saranno di certo di grande aiuto i carotaggi dei geoarcheologi che in questi giorni indagano l’andamento del fiume e l’estensione della foce del Cottone in epoca antica.

Napoli, due episodi e identica tragica fatalità, giocano a calcetto, accusano malore e si accasciano a terra

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Napoli

Forse il gran caldo, forse lo sforzo agonistico, accusano un malore durante una partita di calcetto e muoiono. Due distinti episodi, avvenuti entrambi nel napoletano, accomunati da una identica tragica fatalità. Il primo episodio è avvenuto ad Arzano, dove un 51enne, mentre giocava una partita di calcetto, ha accusato un malore e si è accasciato a terra. La rianimazione da parte dei sanitari del 118 intervenuti,non ha dato esiti positivi tant’è che ne hanno dovuto constatare il decesso. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della tenenza di Arzano. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro della salma.

Dopo circa un’ora i Carabinieri della stazione ​di Casoria ​sono intervenuti a via Mario Pagano​, d​ove poco prima un 48enne, ​anch’egli impegnato in una partita di calcetto, si ​era sentito male.​ Anche in questo caso il personale del 118 ha tentato di rianimare l’uomo​, ma inutilmente. La salma è stata affidata ai familiari.