MAXI -OPERAZIONE ANTIMAFIA IN DIVERSE CITTA’ ITALIANE, NOTIFICATE 82 MISURE CAUTELARI

 

 

Maxi-operazione antimafia a Foggia:  82 misure cautelari sono state notificate da circa 500 militari dell’Arma dei Carabinieri  a soggetti di vertice, affiliati e contigui all’organizzazione criminale di matrice mafiosa nota come “Società foggiana”.

L’operazione, denominata “Game Over”, è la più vasta operazione antimafia mai eseguita nella città di Foggia. Arresti e perquisizioni anche in altre parti dell’Italia.

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Molti dei destinatari dei provvedimenti sono già detenuti.

Tra i reati contestati il traffico di stupefacenti, in particolare cocaina, sul quale la ‘società’ basava tutte le proprie attività. A tutti gli indagati viene contestata l’aggravante del metodo mafioso, uno solo di loro è accusato anche di estorsione.

 

L’operazione ha richiesto la messa in atto di arresti e perquisizioni non solo sul territorio della Capitanata, ma anche in altre province del territorio nazionale.

Si registra un commento intanto , del  componente della Commissione regionale per lo studio delle mafie in Puglia Paolo Dell’Erba ha esultato per gli esiti dell’operazione, considerata una “grande opportunità di rinascita” per Foggia inquinata dalla “Quarta Mafia”

Ero certo che il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo avrebbe chiesto ed ottenuto un impegno importante per contrastare la mafia foggiana. Ma forze dell’ordine e magistrati hanno fatto molto di più liberando la città dalla cosiddetta Quarta Mafia. Solo con la cultura della legalità  sarà possibile estirpare le radici di questa piaga”.

 

Emergenza idrica a Catania: domani vertice in Prefettura, il sindaco Trantino chiama il Ministro per il SUD Musumeci

Giornata mondiale dell'acqua: ecco come parlarne in classe

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Vertice domani mattina a Catania, – si apprende – convocato dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, per affrontare la emergenza acqua potabile. L’incontro si terrà in prefettura alle 9.30 e vi parteciperanno, oltre al prefetto Librizzi ed al sindaco Enrico Trantino, il capo dipartimento nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio, quello regionale Salvo Cocina, i vertici militari, i rappresentanti di Enel Distribuzione e di Sidra.

In questi ultimi giorni in particolare, poi, caldo con temperature record proprio nella provincia etnea fino all’emergenza idrica, provocata da quella elettrica tanto in città quanto in diversi centri della provincia con gravi carenze di energia elettrica e idrica.

Il Ministro  Musumeci : “Al momento la città è in gran parte senza acqua e non sono possibili previsioni sul tempo di ripristino. “Occorre risolvere al più presto il problema, che va a complicare la già difficile situazione dovuta alla elevata temperatura che sta attanagliando la città con oltre 45 gradi: vedremo cosa sarà possibile fare. Ho ritenuto di accogliere subito l’appello rivoltomi dal sindaco, d’intesa con il prefetto e la Regione”….

Napoli,Giovani in Biblioteca: progetto dell’Assessorato ai Giovani per potenziare i servizi della Mediateca Santa Sofia

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Napoli

Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili ed il servizio civile universale il progetto del Comune di Napoli “Juke Book: diamo voce ai libri!” Il progetto “Juke Book: diamo voce ai libri!” promosso dall’Assessorato alle Politiche giovanili e al Lavoro è stato finanziato con 120.000 euro nell’ambito dell’Avviso pubblico “Giovani in biblioteca 2022” pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche giovanili ed il servizio civile universale.

L’avviso era finalizzato a finanziare progetti che potenziassero l’offerta di servizi innovativi all’interno delle biblioteche pubbliche, intercettando un target di giovani compresi tra i 14 ed i 35 anni. Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale si propone di potenziare i servizi offerti dalla Mediateca “Santa Sofia”, rientrante nella rete dei centri giovanili curati dall’Assessorato ai giovani, nel cuore della Municipalità 4 in Via S. Sofia, gestita in partenariato con l’Associazione di promozione sociale “ARTICOLO 45”, che è anche partner del progetto.

La Mediateca ospita un vastissimo patrimonio audiovisivo (film, documentari, cortometraggi), una biblioteca di cinema e di letteratura legata al cinema, e una fonoteca, che rende fruibili, a titolo gratuito, nella forma del prestito e/o della visione, della consultazione, dell’ascolto in sede; organizza e promuove iniziative culturali e formative in campo cinematografico e non solo. La biblioteca del centro si compone di 5.000 libri tematizzati su cinema e comunicazione: saggi, manuali, cataloghi, dizionari, monografie, riviste.

Sono presenti, inoltre, una sezione dedicata alla letteratura e al teatro, una sezione di poesia, la sezione sull’arte e un’ampia raccolta di narrativa, classica e soprattutto contemporanea. In particolare, il progetto “Juke Book: diamo voce ai libri!” prevede: – il potenziamento delle attività già in essere (tutela e gestione del patrimonio audiovisivo e librario conservato nella Mediateca, ivi compreso il prestito dello stesso; consulenza e informazione bibliografica, ecc.); – laboratori di lettura e scrittura creativa; – laboratorio artistico incentrato, vista la specificità del luogo e la vocazione dello stesso, sulla cinematografia con la realizzazione di una masterclass che preveda la lettura, lo studio di testi sulla cinematografia con la realizzazione di un’esperienza con professionisti del settore, ma anche la realizzazione di rappresentazioni teatrali del target; – laboratori di realizzazione di audio book.

Le biblioteche rappresentano un luogo di incontro e di scambio culturale fondamentale per la realtà giovanile del nostro territorio – spiega l’Assessora ai Giovani, Chiara Marciani- Per questo vogliamo cogliere l’importante opportunità data dall’Avviso “Giovani in biblioteca” per rendere gli spazi della Mediateca più inclusivi, attrattivi, innovativi e accessibili, proponendo nuove offerte culturali e nuove iniziative volte all’incontro e alla socializzazione dei giovani, affinché diventi sempre più uno spazio di aggregazione giovanile della nostra Città” .

Rodi in fiamme, la Protezione civile greca organizza centri di accoglienza

Emergenza incendi a Roma

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L’Unità di Crisi della Farnesina e l’ambasciata ad Atene- si apprende – stanno tenendo da ieri stretti contatti con le autorità greche, la Protezione Civile e i connazionali presenti a Rodi devastata dagli incendi.

 La Protezione Civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l’aeroporto di Rodi e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. La località di Lindos, per cui si temeva inizialmente la possibilità d’incendi e dove sono presenti molti italiani, è comunque al momento al sicuro.

In generale la circolazione sull’isola è piuttosto congestionata. Per chi prevedeva di partire per Rodi è consigliabile considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze e comunque tenere conto delle difficoltà di trasporto, consiglia la Farnesina in una nota.

La Farnesina ricorda di contattare per assistenza o segnalazioni +390636225 anche via SMS e scrivere a unita.crisi@esteri.it.

I russi lanciano un attacco al villaggio di Nyu-York -presso Donetsk , quattro morti

PONTE DI CRIMEA OBIETTIVO LEGITTIMO”, 

E’ di almeno quattro morti e tre feriti il bilancio dell’attacco russo condotto sul villaggio di Nyu-York vicino a Donetsk, nell’Ucraina orientale.  L’ufficio del procuratore generale ucraino, che ha aperto un’indagine per crimini di guerra, ha affermato che il numero delle vittime è destinato ad aumentare.

Si apprende che sono  intanto 640 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo riferisce lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino nel suo ultimo bollettino aggiornando a 241.330 il totale dei militari russi morti dall’inizio del conflitto il 24 febbraio del 2022.

E’ stato chiuso temporaneamente il ponte di Crimea che il presidente ucraino Volodymyr Zelenski aveva definito un obiettivo       perché ”porta la guerra e non la pace”.   Si apprende pure che  il traffico autostradale è stato sospeso ed è stato rivolto un invito a ”seguire le istruzioni degli agenti di sicurezza dei trasporti” e a ”mantenere la calma”.

L’Ucraina avrebbe tentato oggi di attaccare con droni la penisola di Crimea. Questa l’accusa del governatore della regione insediato dalla Russia, Sergei Aksyonov, secondo il quale l’attacco ha preso di mira le infrastrutture nel distretto di Krasnohvardiiske, vicino al centro della penisola. ”I soccorritori sono sul posto per verificare le possibili conseguenze”, ha detto.

Patrick Zaki mantiene la scelta di indipendenza e libertà di parola e”non incontrerà le autorità italiane nè l’esecutivo”

Patrick Zaki, ricercatore egiziano detenuto al Cairo

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Cambio di programma per Patrick Zaki che tornerà in Italia- si apprende adesso-  con un aereo di linea di una compagnia egiziana. Sempre a quanto risulta, il ricercatore avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano e non intenderebbe incontrare nè farsi assistere da autorità dell’esecutivo di Roma.

La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza“. Così il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, sulla scelta che avrebbe fatto Patrick Zaki per rientrare in Italia.

 

Bilancio, via libera ai dipartimenti regionali per liquidare pagamenti fino a dicembre 2022

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«A seguito della definizione del riaccertamento ordinario dei residui al 31 dicembre 2022, tutti i titolari della gestione della spesa della Regione, Dipartimenti e non solo, possono procedere all’emissione dei mandati di pagamento di propria competenza, con l’urgenza del caso derivante dal momento socio-economico che stiamo vivendo».

Lo comunica l’assessore all’Economia Marco Falcone, a seguito dell’invio di una noto firmata anche dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, indirizzata a tutti dipartimenti regionali e uffici equiparati. La comunicazione segue l’approvazione del riaccertamento dei residui, avvenuta lunedì scorso da parte della Giunta Schifani, per una mole di spesa complessiva di circa 1,5 miliardi.

«Stiamo dando un deciso impulso alla spesa – afferma il presidente Renato Schifani – per avere sempre più le carte in regola, mantenere gli impegni e contribuire a migliorare il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni».

«Confidiamo – aggiunge l’assessore Falcone – che i dipartimenti possano raggiungere entro i prossimi quindici giorni l’obiettivo di liquidare pagamenti pendenti per almeno un miliardo».

Palermo, la Finanza sequestra, con numerosi mezzi aerei e navali, oltre 5,3 tonnellate di cocaina

 

 

Palermo

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e della componente aeronavale del Corpo, nell’ambito di un articolato dispositivo di contrasto ai traffici illeciti via mare, hanno portato a termine un’eccezionale operazione di servizio che ha portato, al momento, al fermo, disposto dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, di 5 soggetti – un italiano, 2 tunisini, un francese ed un albanese – e il sequestro di 1 imbarcazione e di oltre 5,3 tonnellate di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Si tratta del più importante sequestro di cocaina mai eseguito sull’intero territorio nazionale e uno dei più rilevanti a livello mondiale.

L’intervento, condotto con l’impiego di numerosi mezzi aerei e navali – costieri e alturieri – del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare (RM) e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, in coordinamento con gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Palermo e sotto la costante direzione della Procura della Repubblica – DDA Palermo, ha interessato il tratto di mare prospiciente le coste dell’agrigentino.

In particolare, nella serata di martedì scorso – su segnalazione del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – un ATR 72 del Comando Operativo Aeronavale, in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, impiegato da alcuni giorni nel monitoraggio di una nave mercantile di interesse investigativo battente bandiera di Palau, rilevava l’avvicinamento alla stessa da parte di un motopeschereccio partito dalle coste calabresi, emerso nell’ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo.

Veniva quindi predisposto uno strutturato dispositivo di polizia, con l’impiego di ulteriori mezzi aerei e navali in forza al Gruppo Aeronavale di Messina, al Gruppo Esplorazione Aeromarittima e al Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e con il supporto investigativo degli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo.

Lo sviluppo dello scenario operativo portava ad accertare, di notte, che la “nave madre” stazionava ai limiti delle acque territoriali ove aspettava il peschereccio, verosimilmente per un trasbordo illecito.

In particolare, nelle prime ore di mercoledì 19 luglio, si rilevavano anomale operazioni di accumulo di numerosi pacchi sul ponte della nave “madre”, che venivano successivamente scaricati in mare con il repentino avvicinarsi del peschereccio italiano, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione AIS, per le operazioni di recupero del carico gettato nel canale di Sicilia.

Il dispositivo di intervento si attivava immediatamente sottoponendo a fermo il peschereccio che stava facendo rientro verso le acque territoriali, a bordo del quale, abilmente occultato dietro una pannellatura che celava un ampio locale, veniva rinvenuto un enorme quantitativo di stupefacente.

Immediatamente dopo le unità navali del Corpo si lanciavano all’inseguimento della nave mercantile che nel frattempo stava cercando, senza successo, di riprendere il largo in direzione della Turchia.

Il peschereccio è stato condotto presso il porto di Porto Empedocle (AG) mentre la “nave madre”, con equipaggio composto da 15 soggetti di nazionalità ucraina, turca e azera, è, al momento, scortata da mezzi navali del Corpo in navigazione verso il porto di Palermo.

Le oltre 5,3 tonnellate di cocaina sottoposte a sequestro, destinate a rifornire l’intero mercato nazionale, avrebbero fruttato introiti per oltre 850 milioni di euro.

I soggetti sottoposti a fermo sono stati condotti presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.Il Mar Mediterraneo si conferma, ancora una volta, uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti.

In questo scenario, la Guardia di Finanza svolge il suo ruolo esclusivo di “polizia del mare”, potendo sfruttare le potenzialità di un dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale, costiera e di proiezione, tanto per il controllo delle frontiere esterne, quanto per la difesa degli interessi economicofinanziari del Paese e dell’Unione Europea.

 

 

Mafia, Ricordo di Boris Giuliano a 44 anni dalla morte

 

boris giuliano

 

Fu un poliziotto e investigatore lungimirante, un uomo generoso e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Grazie al suo intuito e all’innovativo metodo d’indagine, che si concentrava sui conti correnti bancari, Boris Giuliano, negli anni ’70, condusse importanti indagini sulla mafia palermitana arrivando a scoprire legami nel traffico di droga con quella americana.

Fu questo uno dei motivi per i quali la mattina del 21 luglio 1979 venne ucciso all’interno del bar Lux, a Palermo, mentre stava bevendo un caffè. A sparare vigliaccamente fu il mafioso corleonese Leoluca Bagarella, che esplose vari colpi di pistola alle spalle del capo della Squadra mobile del capoluogo siciliano, per poi darsi alla fuga.

 

boris giuliano

 

Oggi, nel giorno del 44° anniversario della morte, la Polizia di Stato ricorda questo valoroso funzionario di Polizia con delle celebrazioni a Palermo e a Messina, città dove Boris Giuliano ha vissuto e trascorso il periodo universitario e dove un ulivo, oggi rigoglioso, è stato piantato in sua memoria nel 2010.

Alla presenza del vice capo vicario della Polizia, Vittorio Rizzi, dei familiari di Giuliano e del prefetto e questore di Palermo, Maria Teresa Cucinotta e Leopoldo Laricchia, è stata deposta una corona d’alloro in via Francesco Paolo Di Blasi, sotto alla lapide che ricorda il vile attentato. In suo suffragio è stata inoltre celebrata una messa nella chiesa di San Giuseppe Cafasso.

 

boris giuliano

 

Il prefetto Rizzi, infine, ha fatto visita al “Museo della memoria” all’interno dei locali della Squadra mobile di Palermo, dove è stato riprodotto lo studio originale di Boris Giuliano e nel quale vengono ricordati tutti gli investigatori palermitani della Polizia di Stato uccisi dalla mafia.

A Messina, la questura, insieme al comitato cittadino “100 Messinesi per Messina 2MILA8”, ricorderà Boris Giuliano con la deposizione di una corona di fiori in via Natoli, sotto alla targa apposta in memoria del Primo dirigente della Polizia di Stato e con una messa presso la chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado.

 

Falso trading online: truffa da 87mila euro,la denuncia di un catanese e sequestro deposito in criptovalute

 

postale trading online

Allettato dalla prospettiva di facili guadagni millantati telefonicamente da una persona che si presentava come operatore finanziario specializzato nel trading online, si è ritrovato ad essere vittima di una truffa per circa 87mila euro.

Quando l’uomo, residente a Catania, si è reso conto di essere stato raggirato, ha denunciato tutto alla Polizia postale, che ha avviato l’attività investigativa al termine della quale i poliziotti del Centro operativo sicurezza cibernetica (Cosc) hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari, di un deposito di criptovalute.

Gli investigatori hanno anche individuato i responsabili della frode, realizzata attraverso il falso trading online.

postale logo nuovo

 

Si tratta di uno dei primi sequestri di monete virtuali effettuato nel nostro Paese e costituisce un importante passo in avanti nel contrasto dei crimini finanziari online, i cui autori spesso utilizzano questo tipo di moneta per evitare di essere identificati.

La vittima, dopo aver effettuato i primi versamenti, aveva iniziato a visualizzare sulla falsa piattaforma di trading online ingenti profitti che, per essere capitalizzati, avrebbero dovuto essere integrati con altro denaro. Indotto in una sorta di circolo vizioso, l’uomo aveva iniziato a investire ulteriori, rilevanti somme fino a quando si è reso conto della truffa.

Le indagini della Postale di Catania hanno ricostruito la blockchain (letteralmente catena di blocchi), cioè un database distribuito che registra le transazioni condivise tra più nodi di una rete, riuscendo ad individuare il deposito di criptovalute dove di trovavano i proventi illeciti, e gli autori della truffa online.