Raid di aerei in corso su Gaza: “Colpiti 800 obiettivi Hamas”. Oltre 700 morti

 

 

Bombardamenti ancora in corso nella Striscia di Gaza . le Forze della difesa israeliana  affermano di aver colpito nella notte oltre 500 obiettivi e spiegano che ”obiettivo è quello di distruggere le capacità del gruppo terroristico di Hamas”.

Ma ”nelle ultime 20 ore le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno condotto quattro raid aerei nella Striscia di Gaza nel quale sono stati colpiti 800 obiettivi”

A 48 ore dall’attacco lanciato da Hamas, in sei insediamenti del sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza sono dunque ancora in corso combattimenti tra le Forze di difesa israeliane  e i miliziani. Si apprende anche che i  combattimenti sono in corso a Be’eri, Kfar Aza, Nirim e Alumim, . Alcuni terroristi impegnati negli scontri si trovavano in Israele dopo l’attacco preliminare di sabato, mentre altri hanno attraversato il confine negli ultimi due giorni.  Una colonna di carri armati israeliani sta per raggiungere la Striscia di Gaza

Altra sentenza a firma del Giudice Cupri.L’autonomia dei magistrati è indiscutibile ma nel corso dell’attività occorrono “coerenza, deontologia e saggezza”

 

 

 

Catania

Altra sentenza giudiziaria clamorosa a Catania dopo quella a firma del giudice Apostolico. Il tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di sei migranti a Pozzallo, disposto dal questore di Ragusa. Il provvedimento  firmato dal giudice Rosario Cupri, un collega del giudice Iolanda Apostolico del 29 settembre che ha rigettato un’analoga richiesta nei confronti di quattro tunisini nel centro di accoglienza sconfessando di fatto il decreto del governo.

             LA NORMATIVA EUROPEA IGNORATA  DAL GOVERNO NAZIONALE

Motivazioni:         Esiste una sentenza  della Corte di giustizia dell’Ue, come “il trattenimento di un richiedente protezione internazionale”  e si rivela “una misura coercitiva che priva tale richiedente della sua libertà di circolazione e lo isola dal resto della popolazione, imponendogli di soggiornare in modo permanente in un perimetro circoscritto e ristretto”. “Ne discende  che il trattenimento costituendo una misura di privazione della libertà personale è legittimamente realizzabile soltanto in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge”.

Ma di più:   anche una sentenza della  Corte di Cassazione ha stabilito a riguardo che “la normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale” Il Tribunale sottolinea che “la richiesta di protezione internazionale non è soggetta ad alcuna formula sacramentale” e che nel caso del 37enne tunisino la sua domanda “doveva essere esaminata al suo ingresso alla frontiera di Lampedusa” e la sua richiesta “sottoscritta a Ragusa non può essere trattata come procedura di frontiera”.

“Come già affermato da precedenti decisioni di questo tribunale in procedimenti di convalida di trattenimenti riguardanti cittadini tunisini e le cui motivazioni sono condivise da questo giudicante – osserva ancora il giudice Cupri– la norma prevede una garanzia finanziaria che non si configura, in realtà, come misura alternativa al trattenimento bensì come requisito amministrativo imposto al richiedente prima di riconoscere i diritti conferiti dalla direttiva 2013/33/Ur, per il solo fatto che chiede protezione internazionale”.

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della 73ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

 

Il Presidente Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«L’intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori.

Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure.

La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona.

Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione».

Bilancio vittime che sale, oggi 350 morti, nel tremendo attacco di Hamas contro Israele. Dispersi 750 israeliani

 

Sale a  350 morti il bilancio dell’attacco di Hamas contro Israele   Trenta vittime sono militari. Quasi 2mila i feriti, mentre sono 750 gli israeliani che risultano ancora dispersi dopo l’attacco. Molti, tra cui anche donne e bambini, sarebbero stati rapiti dai miliziani. Sono invece 400 i palestinesi che sono stati uccisi Secondo il ministero della Sanità dell’enclave palestinese, quasi duemila persone sono rimaste ferite.

Si apprende anche che la parte armata di  al-Qassam, di Hamas, ha annunciato che ”è in corso un attacco contro Sderot con un centinaio di missili”. Si tratta, affermano i miliziani, di un’azione ”in risposta all’attacco contro una moschea di Gaza” e contro ”abitazioni” nell’enclave palestinese condotto dall’esercito israeliano.

Oggi si sa di una nuova incursione nel sud di Israele, nella zona di Eshkol. . Le Forze di difesa israeliane (Idf), che insieme alle unità speciali si stanno dirigendo nell’area, hanno riferito che le forze navali hanno sventato un tentativo di infiltrazione di cinque terroristi a Zikim Beach. L’esercito ha condiviso un video in cui si vede la neutralizzazione dei miliziani.

 Le forze di difesa israeliane hanno ”ripreso il controllo di 22 località nel sud” che erano state invase dai militanti di Hamas, ma li stanno ancora affrontando in otto località. L’obiettivo principale,  è quello di confermare che “quelle comunità sono libere da terroristi”.

 

 

Solidarietà dell’Italia allo Stato di Israele

 

discorso scrivania

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, il seguente messaggio:

«Ho appreso con profonda costernazione la notizia dell’attacco che dall’alba di questa mattina ha coinvolto diverse regioni dello Stato di Israele.

In queste drammatiche circostanze giungano a Lei, Signor Presidente, e a tutti i cittadini israeliani le espressioni della solidarietà dell’Italia.

Siamo sinceramente vicini al lutto delle famiglie delle vittime e auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo ristabilimento. Desidero altresì ribadire la più ferma e convinta condanna di questo proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la  prospettiva di una pace duratura – da tutti auspicata e avvertita come necessaria – tra israeliani e palestinesi». 

 

Tensione nel mondo. Ci mancava solo la guerra di Hamas-pioggia di missili – contro Israele. Disconnessa la Striscia di Gaza dalla rete elettrica israeliana

 

Il ministero degli Esteri d’Israele sulla pioggia di missili  su Israele : I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele”.    Anche Netanyahu -vicepremier – si sofferma che si tratta di una azione di guerra suggerita  dall’Iran e come ci sia “un doppio crimine di guerra”,  si spara contro dei civili e si usano “i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”. Sono oltre 5mila i razzi lanciati sul territorio israeliano dalla Striscia di Gaza con diverse incursioni e scontri armati.

Il bilancio delle vittime è grave. I morti sarebbero 100 per ora, ma esso è destinato a salire, mentre i feriti sarebbero al momento 740. Circa 50 israeliani sono tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas nel kibbutz di Beeri, vicino al confine con la Striscia di Gaza, ha riferito l’emittente israeliana N12.

Il ministro della sicurezza nazionale di Israele Ben-Gvir ha firmato l’ordinanza che dichiara lo stato di emergenza, concedendo ampi poteri alla polizia. Mentre il ministro israeliano dell’Energia Yisrael Katz ha firmato un ordine per disconnettere la Striscia di Gaza dalla rete elettrica israeliana.

Israele fornisce circa due terzi del fabbisogno elettrico della Striscia, e il restante terzo è prodotto nella centrale elettrica di Gaza. Gaza sperimenta una carenza di energia anche quando viene rifornita di elettricità da Israele, e ora si prevede che la carenza peggiorerà notevolmente.  Preoccupazioni nel mondo.

Infrastrutture, commissaria Ue per le riforme Elisa Ferreira visita il cantiere della stazione Politeama di Palermo

 

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Visita al cantiere della stazione “Politeama” dell’anello ferroviario di Palermo della commissaria Ue per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira, accompagnata dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e dai rappresentanti di Rfi che hanno illustrato il progetto.

«La fermata Politeama – dice l’assessore Aricò – è strategica per la città ed estremamente attesa dai palermitani e da tutti coloro che si muovono all’interno del tessuto cittadino perché darà la possibilità di muoversi rapidamente anche per raggiungere il centro. L’opera è stata realizzata con un investimento totale di circa 180 milioni, di cui poco più di 45 milioni finanziati dalla Regione Siciliana, e il resto con fondi europei: i lavori si concluderanno entro il 2023 e l’apertura, prevista nel 2024, rappresenterà una tappa fondamentale per il completamento dell’anello ferroviario. Il governo Schifani sta lavorando a stretto contatto con Trenitalia e Rfi proprio per implementare la mobilità cittadina e regionale con l’utilizzo del treno».

Il Premio Nobel per la pace alla giornalista iraniana Mohammadi per” l’enorme sofferenza e lotta per i diritti delle donne e contro la pena di morte”

 

Il premio Nobel per la pace del 2023  all’iraniana Narges Mohammadi  ,nelle foto , per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran”. La lotta della 51enne attivista e giornalista iraniana è portata avanti “a fronte di un’enorme sofferenza”, ricordano le sue tante condanne e frustate che “mentre ora parliamo è detenuta in carcere”.

Mohammadi sta pagando “un tremendo costo personale” per la sua lotta

Mohammadi, detenuta nel famigerato carcere di massima sicurezza di Evin, è stata arrestata 13 volte, condannata cinque, a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate. Il Comitato Nobel ha sottolineato “il tremendo costo personale” che sta pagando l’attivista di 51 anni per sua “coraggiosa lotta” per i diritti delle donne e contro la pena di morte.

“Se le autorità iraniane prenderanno la giusta decisione la rilasceranno così che potrà essere qui per ritirare il premio a dicembre”, ha detto la presidente del comitato dei Nobel di Oslo Berit Reiss-Andersen. Il Premio Nobel alla dissidente iraniana, ha aggiunto, “è anche un riconoscimento alle centinaia di migliaia di persone che hanno protestato contro le politiche di discriminazione e oppressione contro le donne del regime teocratico”.

“Speriamo questo sia un incoraggiamento a continuare il loro lavoro nelle forme che il movimento troverà più adatte”, ha aggiunto, sottolineando che il premio per la pace all’attivista in carcere Narges Mohammadi è “in primo luogo e soprattutto un riconoscimento ad un intero movimento in Iran di cui Mohammadi è leader indiscussa”. “.

Il Presidente Mattarella a Porto per la 18° Riunione informale del Gruppo Arraiolos

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i Capi di Stato per la XVII riunione del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la prima sessione di lavoro su: “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina” ,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la seconda sessione di lavoro su: “La strada verso l’imminente elezione del Parlamento Europeoe altre sfide dell’Unione Europea”,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa occasione  del XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa occasione  del XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -informa il Quirinale- ha partecipato, a Porto, alla diciottesima Riunione informale del Gruppo Arraiolos, che riunisce i Capi di Stato senza funzioni esecutive dell’Unione Europea.

Erano presenti i Presidenti di Bulgaria, Rumen Radev, Croazia, Zoran Milanovic, Slovenia, Natasa Pirc Musar, Estonia, Alar Karis, Finlandia, Sauli Niinistö, Grecia, Katerina Sakellaropoulou, Ungheria, Katalin-Novák, Irlanda, Michael Higgins, Lettonia, Edgars Rinkēvičs, Malta, George Vella e Polonia, Andrzej Duda.

Nel corso della Riunione si sono svolte due sessioni di lavoro: la prima, in mattinata, dedicata al tema “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”; la seconda sessione, al termine della colazione di lavoro offerta dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, incentrata su “La strada verso l’imminente elezione del Parlamento Europeo e altre sfide dell’Unione Europea”.

Al termine, i Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni stampa congiunte.

A margine dei lavori, il Presidente Mattarella ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente della Repubblica di Bulgaria, Rumen Radev.

Il Presidente della Regione Sicilia,Schifani, incontra la commissaria Ue Ferreira: «Piena collaborazione per uso risorse europee»

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Palermo

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto oggi, a Palazzo d’Orleans, la commissaria Ue per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira per un confronto sull’utilizzo dei fondi europei e sui progetti già finanziati. L’incontro è durato circa un’ora e si è svolto in un clima cordiale all’insegna della piena collaborazione istituzionale.

«La politica di coesione – ha sottolineato il governatore – è cruciale per fare fronte alle condizioni di svantaggio territoriale, come ad esempio l’insularità, che per la Sicilia comporta un onere di circa 6 miliardi di euro l’anno, ovvero una “tassa” occulta di circa 1.200 euro per ogni cittadino siciliano». Schifani ha, quindi, lanciato una proposta per l’arcipelago delle Pelagie: «Per Lampedusa e Linosa è necessaria un’azione di supporto specifica e al riguardo potrebbe essere adottato anche in Sicilia il modello di programmazione “Isole minori Egeo Sud” già operativo in Grecia». 

Nella prossima programmazione, ciclo 2021-2027, ci saranno a disposizione per l’Isola 12 miliardi di euro tra fondi dell’Ue e quelli del Fondo Sviluppo e coesione. «Per poter finalmente aggredire in modo efficace alcune delle problematiche più rilevanti che affliggono il territorio regionale – ha evidenziato il presidente – c’è ancora del lavoro da fare e su questo fronte gli uffici della Regione sono pienamente impegnati. Mi riferisco in particolare al settore dei rifiuti, idrico e dei trasporti».

Schifani ha ricordato che la Regione è impegnata in questo momento anche nella chiusura della programmazione 2014/2020, la cui attuazione è stata in parte rallentata, negli scorsi anni, dall’emergenza Covid e dal conflitto russo-ucraino. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata – ha concluso il presidente -, in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».

La manovra “correttiva” è stata messa a punto con l’individuazione e l’introduzione di misure per oltre 800 milioni di euro, a sostegno, innanzitutto, dei cittadini (bonus energia famiglie) e delle imprese siciliane (bonus energia, contributo a fondo perduto per le imprese, fondo di garanzia per gli investimenti), duramente colpiti dagli eventi nefasti del recente passato. Misure anche per la tutela del territorio, attraverso la lotta al dissesto idrogeologico e al potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque, per agevolare l’uscita della Sicilia dalla procedura di infrazione attivata dall’Ue.

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