L’ITALIA CHE FUNZIONA AL CONTRARIO: IL GOVERNO -NORDIO -INVIA GLI ISPETTORI AL TRIBUNALE DI CATANIA DIMENTICANDO LA DOTTRINA DEI DOVERI DI UN VERO MAGISTRATO

 

 

 

Iolanda Apostolico, la magistrata in piazza. Nordio valuta l ...

 

di  Raffaele  Lanza

Carlo Nordio, magistrato e ora Ministro della Giustizia non ci sta. Anche i suoi colleghi sono infuriati al nuovo provvedimento della Apostolico.    Il ministero della Giustizia ha avviato l’accertamento preliminare nei confronti del magistrato Iolanda Apostolico, il giudice – si sa- del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo di migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. 

 

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio contro la ...

Apprendiamo di un’altra sentenza-  è il  secondo provvedimento – del  giudice Apostolico con la quale non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposti dal Questore di Ragusa.

Ma se il governo è su tutte le furie perchè contraddetto da un potere dello Stato- Magistratura di Catania – anche il magistrato catanese – l’Apostolico- non è da meno.  al centro di un vero e proprio linciaggio nazionale  dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata, ad agosto 2018, durante una protesta contro la decisione dell’allora ministro dell’interno Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi.  Ne hanno dette di tutti i colori su una giudice che in realtà – è solo la nostra modesta opinione – fa solo il suo dovere. Applica nei suoi provvedimenti una normativa europea che dispone  il contrario di quanto contenuto nel decreto governativo. Che volete?    Il giudice Apostolico  studia , come dice il Procuratore generale Dott  Carmelo Zuccaro “ha sempre fatto il suo dovere” e non realizza una opinione personale con questi provvedimenti ma l’osservanza rigorosa delle normative e leggi.

Forse il “collega” Nordio ha dimenticato la dottrina dei doveri di un Magistrato?      E perche provare di sporcare i legittimi comportamenti di questa Giudice catanese con la partecipazione alla manifestazione di sensibilizzazione umana dello sbarco di questi infelici profughi?       Nè risulta che abbia lanciato invettive o rivolto espressioni offensive alla Polizia presente all’epoca dei fatti.

 

 

Tribunale Catania tra i finalisti del premio europeo 'Bilancia cristallo'  per il progetto sui migranti | Formez PA

Tribunale di Catania: qui gli ispettori di Nordio faranno il loro ingresso per “studiare il caso Apostolico”  Il Procuratore G. dott Carmelo Zuccaro ricorda:

Il  Giudice Apostolico fa solo il suo dovere e siamo preoccupati di questa eccessiva attenzione.   mediatica “

 

Governo ignorante sotto il profilo giuridico o in palese malafede?      Nel primo caso fra gli esperti consulenti della Presidenza dovrebbero esserci dei legali specialisti in materia europea.  Nel secondo caso -più probabile-  assistiamo all’esercizio di una prova di forza del governo – che ricorda -spiace dirlo visto che la Meloni è donna attivissima e capace –  il periodo di Mussolini, o di Hitler : “pallottole!” contro il giudice Jolanda Apostolico ,di  autentica fucilazione mediatica.    Ora arrivano persino gli ispettori al Tribunale di Catania.  Applauso al Ministro (“magistrato”) Nordio che ha sempre esaltato  – ma solo a parole – l’indipendenza della Magistratura quando era giudice interessato alla politica. Parla della deontologia dell’Apostolico , però forse dimentica la sua.   .

Altra nota che  fa davvero piangere. I primi quattro migranti liberati con il provvedimento del giudice Apostolico si sono visti rigettare la richiesta d’asilo. E adesso sarebbero irreperibili. Liberi di fare  qualsiasi cosa in Italia .Domenica scorsa un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti.

Il guaio peggiore è che il Viminale, il governo, intendono impugnare alla svelta questi provvedimenti giudiziari.   E ci riusciranno ed usciranno da questi episodi ancora più forti e prepotenti di prima. Ma insomma signori questa Italia funziona davvero al contrario?   O la politica italiana non  ha perso la sua caratteristica principale : di fare teatro su un palcoscenico di “pagliacci”

Turismo, Amata:«In Sicilia un incremento del 5,8 vale a dire 13 milioni di presenze nei primi nove mesi dell’anno»

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Palermo

Incremento delle presenze turistiche in Sicilia del 5,8% nei primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie soprattutto all’effetto trainante degli stranieri che scelgono le bellezze dell’Isola per le loro vacanze. Sono i dati forniti dall’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, nel corso della conferenza stampa nello stand della Regione Siciliana al TTG Travel Experience di Rimini. Prima dell’incontro con i giornalisti, il ministro del Turismo Daniela Santanché ha visitato lo stand della Regione.

L’assessore è fiduciosa che il trend positivo proseguirà per i mesi conclusivi del 2023, anche grazie all’attuazione del Programma triennale di sviluppo turistico che punta molto alla destagionalizzazione. «Ritengo sia determinante la diversificazione dell’offerta turistica che guardi ad una visione integrata e complementare – sottolinea Amata – privilegiando segmenti quali il turismo naturalistico, che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree naturali, e vanno in questo senso le numerose iniziative attuate nel corso degli ultimi mesi».

I numeri, seppur provvisori, relativi al periodo gennaio-settembre 2023 rilevano ben 13.384.851 presenze che, confrontate con lo stesso periodo del 2022 (12.649.477), fanno segnare una variazione positiva del 5,8%. Percentuale destinata a crescere perché alcune strutture non hanno ancora trasmesso tutte le informazioni relative alle presenze. Molto incoraggiante la componente straniera (+18,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2022) che ha trainato l’andamento dei flussi turistici nell’Isola. Infatti, in valore assoluto, nei primi nove mesi del 2023 le presenze straniere ammontano a 6.293.300, pari al 97,7% delle presenze straniere dell’intero anno 2022 (6.443.933 a consuntivo 2022).

Così come nel 2022, nei primi nove mesi del 2023, il comparto alberghiero, con oltre 9 milioni 500 mila presenze (+4,3% sullo stesso periodo del 2022), domina il panorama della ricettività dell’Isola, ma resta soddisfacente anche il dato dell’extra-alberghiero che, con quasi 3 milioni 800 mila presenze nel 2023, registra un +9,9% circa sullo stesso periodo del 2022.

Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedesca, ma nel periodo post-pandemico si è assistito a una decisa avanzata degli americani che, per il secondo anno consecutivo, si collocano al terzo posto nella graduatoria regionale delle provenienze straniere. 

L’analisi dei flussi pone, inoltre, in evidenza come, rispetto allo stesso periodo del 2022, nei mesi di bassa stagione la Sicilia abbia registrato un deciso incremento del numero di presenze, specie straniere, superiori a quelle dei mesi estivi. Si tratta di un dato in qualche modo nuovo, che conferma il successo della strategia e l’impegno adottati dall’amministrazione regionale. La destagionalizzazione è certamente uno degli obiettivi della programmazione delle politiche del turismo di una destinazione storicamente “balneare ed estiva”, promuovendo e sostenendo manifestazioni culturali, musicali e artistiche capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico italiano e straniero. 

 

 

Mattarella consegna i Premi “Presidente della Repubblica”

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Marco Tirelli, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Michele dall’Ongaro, Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Signora Silvia Cappellini Sinopoli, madrina della Borsa di Studio in memoria del Maestro Giuseppe Sinopoli e la Signora Francesca Petrassi, madrina della Borsa di studio in memoria del Maestro Goffredo Petrassi, in occasione della cerimonia di consegna dei Premi “Presidente della Repubblica” per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaIl Presidente Sergio Mattarella con Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato e Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, in occasione della cerimonia di consegna dei Premi “Presidente della Repubblica” per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna dei Premi “Presidente della Repubblica” per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaIl Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna dei Premi “Presidente della Repubblica” per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Silvia Cappellini Sinopoli, madrina della Borsa di Studio in memoria del Maestro Giuseppe Sinopoli e la Signora Francesca Petrassi, madrina della Borsa di studio in memoria del Maestro Goffredo Petrassi

 

Si è svolta nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna dei Premi “Presidente della Repubblica” per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e delle Borse di Studio in memoria dei Maestri Goffredo Petrassi e Giuseppe Sinopoli.

Sono intervenuti il Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Maestro Michele Dell’Ongaro, il Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Maestro Marco Tirelli, e il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Prof. Roberto Antonelli.

Il Presidente della Repubblica ha consegnato i “Premi Presidente della Repubblica” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per l’anno 2020 alla Fondazione Stauffer e per l’anno 2021 alla Prof.ssa Maria Tipo; dell’Accademia Nazionale di San Luca per l’anno 2020 all’Arch. Fabrizio Barozzi e per l’anno 2021 al Maestro Francesco Clemente; dell’Accademia Nazionale dei Lincei per l’anno 2020 al Prof. Gaetano Scoca e per l’anno 2021 al Prof. Silvio Garattini.

Il Presidente della Repubblica ha inoltre consegnato le Borse di Studio in memoria del Maestro Goffredo Petrassi per l’anno 2020 al Maestro Simone Cardini e per l’anno 2021 al Maestro Sunghyun Lee, e in memoria del Maestro Giuseppe Sinopoli, per l’anno 2020 al Maestro Giovanni Andrea Zanon e per l’anno 2021 al Maestro Stefano Andreatta.

Erano presenti il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Vice Presidente del Senato, Anna Rossomando, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Dopo Palermo, anche Catania con le sue piazze di spaccio sgominata dai Carabinieri

Ieri i Carabinieri di Palermo sgominavano le piazze di spaccio di Palermo oggi è la volta di Catania con le sue piazze  gestite dai clan che utilizzano anche i minori

L’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Catania con il supporto di reparti nelle province di Messina, Siracusa, Palermo e Udine, ha condotto, stamane all’alba,  al fermo di 46 persone.

Oltre 200 i militari impiegati nel blitz. I reati contestati a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.   Spaccio  del Clan  Nizza,  Santapaola-Ercolano. Nei confronti dei minorenni indagati Il Gip ha disposto il trasferimento dei minorenni in una comunità mentre un soggetto sarà condotto in un istituto penitenziario 

Le indagini, coordinate dalla Procura di Catania e condotte dal Nucleo operativo della Compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa, da marzo 2021 ad aprile 2022, hanno consentito, con l’operazione ‘Malerba’, di  fermare l’attività dei   vari clan criminali che gestivano numerose piazze di spaccio a San Giovanni Galermo, in particolare in via Capo Passero.

Si apprende che l’attività criminale era organizzata in diversi turni orari nell’arco dell’intera giornata, con una copertura h 24, Imponente il giro d’affari illecito, stimato in 240mila euro al giorno, prevalentemente destinati al  mantenimento dei detenuti mafiosi e delle loro famiglie, garantito dai circa 2.500 clienti giornalieri, alla ricerca di droga.

L’orrore dei bambini decapitati Fa venire il vomito la guerra di Hamas con i suoi demoni

 

Coro unanime dell’Ue: Israele ha il diritto di rispondere all’attacco di Hamas e di avviare l'”offensiva totale” nella Striscia di Gaza . L’operazione prende forma e ottiene il placet di  Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, che nel messaggio dalla Casa Bianca riafferma senza alcuna esitazione: “Siamo con Israele, siamo con Israele”.

Intanto ad oggi si registrano almeno 1.200 morti provocati da Hamas, più di 900 le persone che hanno perso la vita a Gaza sinora .

Le forze armate israeliane, dopo la mobilitazione di 300mila riservisti, si preparano all’offensiva contro la Striscia dopo aver neutralizzato i terroristi sul proprio territorio: sarebbero 1500 i miliziani uccisi e ora, con la neutralizzazione dell’allarme interno, si passa alla fase successiva. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant,  afferma di aver ”allentato tutte le restrizioni e abbiamo ripreso il controllo dell’area”.

Gallant aggiunge che verrà “cambiata la realtà” della Striscia di Gaza, dove si vedrà “il prezzo che sarà pagato”  per i crimini commessi da Hamas contro la popolazione israeliana. ”Hamas voleva un cambiamento a Gaza” e questa ”cambierà di 180 gradi rispetto a quanto pensava. Hamas si pentirà, Gaza non tornerà più quella di prima. Chiunque venga a decapitare, uccidere donne, sopravvissuti all’Olocausto, lo elimineremo con tutte le nostre forze e senza compromessi”

L’orrore più grande è rappresentato dai bambini decapitati senza pietà, i terroristi girano casa per casa, uccidono e distruggono. Si apprende anche che . Israele avrebbe rifiutato la proposta dell’Egitto, che si è proposto per provare a mediare e favorire una de-escalation.

. Hamas, d’altra parte, all’interno della Striscia sarebbe solo un nemico Sono presenti altre formazioni, a cominciare dalla jihad islamica, che non hanno risorse e armi paragonabili a quelle di Hamas ma possono opporre una resistenza di non poco conto e rappresentare un problema in più per le forze israeliane..

Isole minori, contratto Regione-Fincantieri per nuova nave da produrre a Palermo lunga 140 metri,capace di 1000 persone e 200 automobili.

 

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Palermo

Un nuovo traghetto, di totale proprietà della Regione Siciliana e interamente “made in Sicily”, svolgerà il servizio di collegamento con Lampedusa e Pantelleria. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, hanno firmato oggi a Palazzo d’Orleans, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, il contratto per la costruzione di un nuovo traghetto (ropax classe A), per un importo a base d’asta di quasi 120 milioni di euro.
«La firma di questo contratto – ha detto il presidente Schifani – rappresenta una svolta per i collegamenti con le isole minori della Sicilia. La nostra è la prima Regione in Italia a mettere in campo i fondi che il ministero dei Trasporti ha destinato ai collegamenti via mare ed è la prima a essere totalmente proprietaria di un traghetto. Miglioreremo gli standard qualitativi e di sicurezza dei trasporti navali per Lampedusa e Pantelleria, con una nave moderna e che garantisce grande attenzione anche al rispetto dell’ambiente. Diamo una risposta concreta ai residenti e a quanti devono raggiungere le isole per motivi di lavoro o per turismo. Esprimo particolare soddisfazione, inoltre, per il fatto che la nuova unità sarà interamente realizzata nei cantieri di Palermo. È la conferma della grande qualità professionale delle maestranze dello stabilimento palermitano che ho avuto modo di constatare personalmente, un patrimonio che è giusto valorizzare in un settore strategico quale quello della cantieristica navale».
Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: «L’aggiudicazione di questo ordine rappresenta un test importante per Fincantieri. In un comparto industriale che nel tempo si è trasferito in cantieri asiatici, abbiamo l’opportunità di riportare in Italia la produzione di traghetti, riabilitare le nostre competenze storiche nel settore e dimostrare la capacità di essere competitivi garantendo al contempo i più alti standard produttivi, con benefici in termini di operatività e sostenibilità che arriveranno fino all’utente finale. Punto di forza del nostro progetto sono, ancora una volta, le tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale, che intercettano le esigenze della transizione energetica, destinate a delineare il settore del trasporto marittimo di domani».
La nuova unità sarà interamente realizzata nel cantiere navale di Palermo, sarà consegnata nel 2026 e servirà le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria. Il traghetto avrà una lunghezza di circa 140 metri e circa 14.500 tonnellate di stazza lorda. Potrà raggiungere i 19 nodi di velocità massima e una capacità di 1.000 persone e 200 automobili a bordo. Dato da sottolineare, l’unità si distinguerà per le tecnologie di propulsione installate. Sarà dotato di un motore dual fuel, ovvero alimentato a diesel e gas naturale liquefatto, il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala, che abbatte significativamente le emissioni di ossido di azoto e di zolfo. Disporrà inoltre di un impianto fotovoltaico che, grazie all’accumulo di energia in un gruppo batterie, garantirà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.
«Siamo riusciti, con il presidente Schifani, a ottenere – ha dichiarato l’assessore Aricò – che Fincantieri realizzasse per intero la nave nel cantiere di Palermo: una nave “Made in Sicily” al 100%, che consentirà alla Regione di dotarsi di un ulteriore mezzo di trasporto per le isole siciliane, oltre a rilanciare il settore della cantieristica navale siciliana. La nave sarà dotata di stabilizzatori simili a quelli delle piattaforme petrolifere che consentiranno di attraccare anche in caso di condizioni meteo proibitive. La firma di oggi completa il lavoro avviato dal mio predecessore Marco Falcone e attuato da questo governo. È un risultato straordinario: la Sicilia è la prima Regione in Italia ad aver commissionato una nave, finanziata ai sensi della legge 208/2015 che istituisce un fondo finalizzato all’acquisto diretto per il miglioramento del trasporto pubblico. La Regione avrà la possibilità, come previsto dal bando, di esercitare l’opzione per la realizzazione di una seconda imbarcazione».

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale

 

discorso scrivania

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale ha inviato al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il seguente messaggio:

«Le malattie mentali sono patologie dai cui rischi i malati devono essere protetti con cure appropriate.

Nonostante i molteplici strumenti di tutela, sono ancora numerosi i Paesi in cui le persone affette da patologie di salute mentale vengono discriminate e private della loro dignità, escluse dalla partecipazione alla vita sociale e politica delle comunità in cui vivono e dal diritto di decidere delle proprie vite e delle cure necessarie.

Le disfunzioni mentali sono circondate da un silenzio frutto del pregiudizio e questo non fa altro che alimentare il disagio.
Sono rischi che interpellano un numero crescente di adolescenti e giovani, già messi a dura prova dalla crisi della pandemia e dall’affacciarsi in Europa dei conflitti armati degli ultimi anni.
È responsabilità comune promuovere politiche di prevenzione, di presa in carico precoce, inclusione e sostegno, fornendo ai ragazzi gli strumenti per crescere in salute e alle loro famiglie il giusto supporto.
Godere di una buona salute mentale è condizione per esercitare liberamente i diritti fondamentali della persona».

Disco rosso dei Carabinieri e del Giudice al volume di affari -circa 5000 euro giornalieri-nelle tre piazze di spaccio-quartiere Sperone- di Palermo

droga

Archivi -Sud Libertà

Palermo

I militari del Comando Provinciale Carabinieri hanno dato stamane esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 18 indagati (15 in carcere, 3 obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria).

Le indagini, condotte da giugno a settembre del 2021 dai carabinieri delle Stazioni di Acqua dei Corsari e di Brancaccio, hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine ai reati di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Le investigazioni, sviluppatesi attraverso una mirata attività tecnica con monitoraggio ed osservazione delle varie fasi dello spaccio, grazie anche all’ausilio di telecamere nascoste nei luoghi destinati alla vendita e cessione, nonché a puntuali riscontri eseguiti su strada, hanno consentito di:

  • dimostrare l’operatività di tre piazze di spaccio, tutte attive nel quartiere Sperone di Palermo (anche nelle immediate adiacenze di Istituti Scolastici), nelle quali gli indagati, protetti da vedette, avrebbero smerciato al dettaglio hashish, cocaina, crack e marijuana, avvalendosi di pusher, talvolta anche minorenni;
  • ricostruire il modus operandi degli spacciatori i quali, con compiti ben definiti, si sarebbero occupati dell’approvvigionamento dello stupefacente, dell’occultamento della sostanza, delle cessioni al dettaglio e della raccolta dei proventi dello spaccio;
  • acclarare che le piazze di spaccio erano operative durante l’intero arco orario della giornata, con più spacciatori – anche minorenni – che si avvicendavano organizzandosi su turni;
  • raccogliere indizi di colpevolezza a carico di complessivi 36 indagati (di cui 18 destinatari di misura cautelare e 4 minorenni) tutti già noti alle forze dell’ordine;
  • stimare un volume di affari di circa 5000 euro giornalieri;
  • monitorare oltre 9 mila cessioni di sostanza stupefacente, segnalando oltre 150 persone -provenienti dal territorio dell’intera provincia – alla competente Prefettura quali assuntori di stupefacenti;
  • arrestare 3 persone in flagranza di reato e denunciarne altre 6;
  • sequestrare oltre 1,5 kg. di sostanze stupefacenti (cocaina, crack, hashish e marijuana).

Imprenditori, titolari di società di rifiuti, in stato di fermo per gestione illecita di rifiuti. 11 provvedimenti cautelari

Archivi -Sud Libertà

Napoli
Alle prime ore di stamattina, nelle province di Napoli, Milano, Roma, Brindisi, Isernia, Chieti, Caserta, Frosinone e Salerno, i militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a nr. 11 provvedimenti cautelari personali, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia dello stesso capoluogo, a carico di altrettanti imprenditori, titolari di aziende di trasporto e società di intermediazione, operanti nel settore della gestione dei rifiuti, gravemente indiziati per i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies c.p.), riciclaggio e autoriciclaggio (art. 648 bis e ter c.p.), gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva (art. 256 commi 1 e 3).
L’indagine che costituisce l’esito di una complessa manovra investigativa, focalizzata sul fenomeno degli abbandoni di rifiuti speciali pericolosi e non, condotta dal Nucleo Operativo Ecologico di Salerno e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, ha consentito di accertare a carico degli indagati, colpiti dall’applicazione della misura coercitiva, reiterate azioni finalizzate a porre in essere illecite attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
In particolare gli indagati, mediante l’utilizzo di automezzi, all’uopo noleggiati presso società terza estranea ai fatti, con mezzi fraudolenti, consistenti, da un lato, nella sostituzione delle targhe di immatricolazione con altrettante targhe riprodotte ed intestate ad un consorzio di trasporto rifiuti (estraneo ai fatti), dall’altro nella redazione di formulari di identificazione rifiuti riportanti dati falsi relativi al sito di smaltimento, ricevevano da ignare società produttrici di rifiuti speciali non pericolosi – in prevalenza rifiuti urbani misti – e rifiuti speciali pericolosi – in prevalenza miscele bituminose – provenienti dai rifacimenti dei manti stradali, per una quantità complessiva accertata pari a circa 7.000 tonnellate, per illegalmente smaltirli, mediante l’abbandono all’interno di un
capannone in provincia di Frosinone (RM), su alcuni terreni agricoli in provincia di Bari e Brindisi e Lecce, nonché all’interno di una ex area industriale in provincia di Salerno.
La genesi delle indagini veniva occasionata dal rinvenimento, nel Comune di Sora (FR), di un capannone industriale colmo di rifiuti speciali in balle, costituiti da residui dell’attività di recupero/trattamento dei RSU. Le successive attività investigative, condotte dalla P.G. operante, permettevano di individuare le aziende produttrici dei rifiuti e le società di trasporto responsabili dell’illecito traffico.
Nel dettaglio, le evidenze investigative hanno consentito di suddividere l’indagine in tre fasi, tratteggiate in relazione alla tipologia e alla destinazione finale dei rifiuti illecitamente gestiti:
– una 1^ fase riguarda la gestione di complessive 860 tonnellate circa di rifiuti speciali (plastiche e gomme frammiste a residui di RSU), raccolti presso alcune imprese campane e illecitamente abbandonati nel citato capannone di Sora (FR), regolarmente preso in affitto da uno degli indagati;
– una 2^ fase riguarda la gestione di complessive 126 tonnellate circa di rifiuti speciali (residui del trattamento dei RSU), provenienti da impianti di recupero della Campania e della Puglia, successivamente abbandonati in territorio pugliese su alcuni terreni e perfino, in una circostanza, nel parcheggio di un supermercato;
– una 3^ fase, infine, riguarda la gestione illecita di complessive 6.000 tonnellate circa di diverse tipologie di rifiuti speciali anche pericolosi, provenienti da produttori di area campana, abbandonati lungo arterie stradali secondarie o terreni incolti.
Gli approfonditi accertamenti investigativi, svolti con la predisposizione di specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento e attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, permettevano di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale.
Circa 7.000 (settemila) tonnellate sono state le quantità stimate di rifiuti smaltiti mediante attività di abbruciamento, interramento e occultamento in aree agricole e capannoni industriali, che avrebbero consentito agli indagati di trarne un ingiusto profitto per un importo complessivo stimato in circa 1.000.000,00 Euro.
Le somme così introitate, al fine di occultarne la provenienza illecita, erano poi oggetto da parte degli indagati di illecite operazioni finanziarie di riciclaggio.
Oltre ad eseguire le 11 ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti in carcere e domiciliari, venivano altresì sequestrate le quote delle nr. 2 società, i cui titolari sono ritenuti tra i principali organizzatori del traffico di rifiuti. Nel corso delle indagini erano già stati sequestrati il capannone di Sora (FR), alcuni rimorchi carichi di rifiuti abbandonati in una area di parcheggio di un supermercato di Mesagne (LE) e una ex area industriale nel Comune di Pontecagnano (SA).
L’odierna operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia manovra che l’Arma dei Carabinieri, attraverso i Reparti speciali per la Tutela Ambientale, ha adottato nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata ambientale e nelle attività di prevenzione degli illeciti ambientali e del traffico di rifiuti sul territorio nazionale e comunitario.

 

 

Patrick Zaki: “Il mio sostegno è alla Palestina in difficoltà, alla verità e alla giustizia…”

 

Nel conflitto Israele-Palestina nessuno può essere ritenuto come filo-Hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas”. Patrick Zaki afferma le sue idee, dopo le critiche ricevute da diversi utenti per la posizione assunta dopo l’attacco sferrato da Hamas contro Israele. Zaki, studente dell’università di Bologna detenuto in Egitto tra il 2020 e il 2021, in un post nei giorni scorsi aveva definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu “un serial killer” che “cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili”.

“Sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metterà in una situazione problematica, soprattutto perché tutti i media internazionali sono pro-Israele e non parlano della grave crisi umana che c’è dall’altra parte. La mia priorità sarà sempre la vita dei civili, condannerò sempre qualsiasi violenza contro i civili in tutto il mondo, ma così facendo sarò sempre dalla parte dei deboli e contro il fascismo e l’occupazione”…..

Sono stato e continuerò a essere un fervente sostenitore della causa palestinese e del diritto del popolo palestinese a riconquistare le proprie abitazioni e terre – sottolinea – le quali nel corso della storia sono state violentemente depredate. Le politiche razziste e di colonizzazione del governo di Netanyahu costituiscono la radice dello stato di guerra apparentemente perenne in cui ci troviamo ora, con il tragico risultato della perdita di migliaia di vite civili, tra cui donne e bambini innocenti. Il mio impegno è da sempre e invariabilmente guidato dalla tutela dell’umanità e dei diritti umani. Non potrò mai avallare né giustificare atti di violenza o omicidi. Al contrario, sostengo con fermezza il diritto della popolazione palestinese a resistere e a difendersi, distaccando tale difesa dalle politiche religiose conservatrici ed oscurantiste di Hamas“.

Giudicare gli eventi attuali in Palestina senza tenere conto della lunga storia della questione palestinese e delle sue radici, senza inserirli in un contesto storico – conclude – equivale a una visione distorta e parziale della realtà. Questa prospettiva è ingiusta e necessita di una riconsiderazione critica. Il mio sostegno è rivolto al popolo palestinese in difficoltà, alla verità e alla giustizia dovunque esse siano necessarie, e la mia posizione rimarrà dalla parte degli oppressi e di tutti i civili che hanno perso la vita. L’Unione Europea deve usare i suoi principi sui diritti umani condannando la violenza da ambo i lati, bisogna fermare questa guerra e salvare vite umane. Esprimo il mio pensiero e le mie preghiere per gli italiani coinvolti in questo conflitto, con la speranza che possano rimanere al sicuro e riabbracciare presto i loro cari”.