Mattarella alla cerimonia di cambio del Comandante dei Corazzieri

Il Presidente Sergio Mattarella alla Caserma del Reggimento Corazzieri, accolto dal Gen. C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Gen. B. Luciano Magrini, Comandante del Reggimento Corazzieri cedente e dal Col. Rino Coppola, Comandante del Reggimento Corazzieri subentrante, in occasione della cerimonia, di cambio del Comandante del Reggimento Corazzieri

Il Presidente Sergio Mattarella alla Caserma del Reggimento Corazzieri, accolto dal Gen. C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Gen. B. Luciano Magrini, Comandante del Reggimento Corazzieri cedente e dal Col. Rino Coppola, Comandante del Reggimento Corazzieri subentrante, in occasione della cerimonia, di cambio del Comandante del Reggimento Corazzieri

Il Presidente Sergio Mattarella accompagnato dal Gen. SA Gianni Candotti, Consigliere per gli Affari Militari, dal Gen. C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Gen. B. Luciano Magrini, Comandante del Reggimento Corazzieri cedente e dal Col. Rino Coppola, Comandante del Reggimento Corazzieri subentrante, passa in rassegna il reparto d’onore schierato, con Bandiera e banda

 

Il Presidente Sergio Mattarella accompagnato dal Gen. SA Gianni Candotti, Consigliere per gli Affari Militari, dal Gen. C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Gen. B. Luciano Magrini, Comandante del Reggimento Corazzieri cedente e dal Col. Rino Coppola, Comandante del Reggimento Corazzieri subentrante, passa in rassegna il reparto d’onore schierato, con Bandiera e banda

 

Il passaggio dello Stendardo tra il Gen. B. Luciano Magrini, Comandante del Reggimento Corazzieri cedente e il Col. Rino Coppola, Comandante del Reggimento Corazzieri subentrante

di cambio del Comandante del Reggimento Corazzieri e Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica cedente e subentrante

 

Un momento della cerimonia di cambio del Comandante del Reggimento Corazzieri e Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica cedente e subentrante

Il Presidente Sergio Mattarella con alcuni corazzieri in congedo

 

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,- si apprende – ha partecipato ieri, presso la caserma “Alessandro Negri di Sanfront”, alla cerimonia di cambio del Comandante del Reggimento Corazzieri tra il Generale di Brigata Luciano Magrini e il Colonnello Rino Coppola.

Catania, Madre e figlia arrestate per flagranza del reato di estorsione con un blitz dei Carabinieri di Mascalucia- “Il cavallo di ritorno”

Risultati immagini per estorsione

Archivi -Sud Libertà

Catania –
I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno arrestato in Catania due donne di 56 e 20 anni, del posto, madre e figlia entrambe con precedenti di polizia, per il reato di “tentata estorsione in concorso”. La vicenda trae origine da una denuncia di furto di una lancia Ypsilon, presentata al Comando Arma da parte di una coppia di turisti laziali di 23 e 21 anni, in vacanza nell’isola da qualche giorno. 
La sera del furto i fidanzati, alloggiati presso un B&B di Mascalucia, desideravano cenare con specialità catanesi, decidendo di provare un ristorante nei pressi di Piazza Ursino. Dopo aver parcheggiato la loro auto lungo via San Cristoforo, i due ragazzi si erano quindi goduti la cucina locale, tuttavia al momento di ritornare presso il loro alloggio, avevano dovuto ingerire un “amaro boccone”. La loro vettura infatti era stata rubata. Spaesata e non sapendo come rientrare presso il B&B, la coppia si era subito rivolta al ristoratore, spiegandogli cosa fosse accaduto.
In quel frangente, i due ragazzi venivano avvicinati dalla donna 50enne, che dopo averli condotti al proprio tavolo, dove era in attesa la sua complice, aveva spiegato loro “di essere della zona” e di conoscere bene “il contesto”, per cui li avrebbero aiutati a ritrovare l’automobile, dietro compenso di 500 €. Le due fornivano pertanto un numero di cellulare ai malcapitati turisti, chiedendo di essere richiamate la mattina seguente, per fornirgli i dettagli sulle modalità di ritiro del veicolo.
La coppia a quel punto, fingeva di accettare quella “cavallo di ritorno”, rivolgendosi al contrario ai militari della Tenenza di Mascalucia per segnalare l’accaduto. Questi ultimi concordavano quindi con l’Autorità Giudiziaria la strategia di contrasto a quella condotta criminale, decidendo di monitorare le fasi dell’organizzazione dell’incontro e della riconsegna del mezzo, attraverso chiaramente la collaborazione dei ragazzi, per poi intervenire nella flagranza del reato.
Nelle vicinanze del luogo fissato per l’incontro, presso Porta Garibaldi- zona Fortino di Catania, i militari dell’Arma hanno pertanto predisposto un servizio di “osservazione discreta”, grazie al quale hanno potuto seguire tutti i momenti della riconsegna dell’auto da parte delle donne. In particolare le due, giunte sul posto a bordo del veicolo rubato, si sono divise i compiti, per cui la mamma è rimasta sul mezzo, mentre la figlia si è avvicinata ai fidanzati. Tuttavia il loro progetto criminoso è bruscamente sfumato non appena è scattato il blitz dei Carabinieri, che le hanno bloccate con loro grande stupore. L’arresto è stato convalidato dal GIP etneo, che ha disposto per le due donne la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’autovettura è stata riconsegnata integra alla giovane coppia, che ha espresso parole di plauso e ringraziamento per la disponibilità, vicinanza e professionalità dimostrata nei loro confronti dai Carabinieri… 

Blitz imponente a Roma e a Napoli: 800 uomini controllano e perquisiscono ” i Quartieri Spagnoli” , identificano e fermano i veicoli sospetti Anche un elicottero

 

Foto Ag-Comando C.

 

Blitz ad Alto Impatto a Roma e Napoli. Dall’alba di oggi, 7 settembre,  oltre 800 uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza utilizzati nella vasta operazione. I controlli e le perquisizioni  avvengono in particolare nei quartieri di Tor Bella Monaca a Roma e Montecalvario, nei Quartieri Spagnoli di Napoli.

L’obiettivo delle interforze impiegate è di ripristinare la legalità in zone ad alta densità criminale per garantire ai cittadini una rafforzata presenza sul territorio delle forze dell’ordine. Le operazioni prevedono numerose perquisizioni per la ricerca di armi e droga.

Sembra una scena di guerra.A Roma l’attività, pianificata in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura e coordinata dalla Questura di Roma, a cui prende parte anche la Polizia Locale di Roma Capitale, è localizzata nel quartiere di Tor Bella Monaca dove le perquisizioni sono legate alla ricerca di armi e droga in oltre 80 appartamenti in via dell’Archeologia. In corso anche un’operazione di bonifica delle aree verdi vicine ai palazzi. Oltre a poliziotti, carabinieri e finanzieri sono in campo gli agenti di Roma capitale, i vigili del fuoco e gli operatori dell’Ama. Il blitz è monitorato dall’alto da un elicottero.

Il messaggio che traspare dall’operazione è molto chiaro: sembra finito il tempo in cui i Clan mafiosi e camorristici comandavano in assoluto sui quartieri poveri e popolari.

A Napoli blitz nel quartiere Montecalvario, precisamente nella zona dei cosiddetti Quartieri Spagnoli per perquisizioni e identificazione di persone e veicoli sospetti.

Rimuovere i souvenir di stampo mafioso in vendita sui traghetti linea Messina e Villa S.Giovanni

Assessore alle Attività Produttive - On. Edmondo Tamajo

 

Palermo

«Non posso che essere d’accordo con l’iniziativa del collega di giunta Alessandro Aricò per rimuovere i souvenir di stampo mafioso in vendita sui traghetti tra Messina e Villa San Giovanni». Lo dice l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo.

«Questi gadget – aggiunge Tamajo – riportano immagini e scritte lesive della dignità dei siciliani onesti e laboriosi. Non si può accettare l’idea di rappresentare una parodia grottesca e di basso profilo dell’Isola per attrarre i turisti, consegnando un’immagine fortemente negativa che allude palesemente alla violenza e alla criminalità. Dopo stragi, vittime e impegno per isolare la cultura mafiosa, è triste constatare che la stessa e i suoi simboli possano diventare protagonisti, sia pure ironicamente, di vari souvenir».

«Rivolgo un appello ai commercianti di tutta la Sicilia perché evitino di vendere una tipologia di prodotti che oltre a essere offensiva, è irrispettosa e mortificante nei confronti della Sicilia intera. È un gesto importante per affermare la totale estraneità a qualunque versione dell’apologia del fenomeno mafioso e offrire la giusta immagine dell’Isola», conclude l’assessore.

 

Blitz interforze al Parco Verde di Caivano (Napoli): decine di perquisizioni e sequestro di armi , droga ed autovetture prive di assicurazione

 

 

 

SEQUESTRATO ANCHE UN ” ALTARINO”

Napoli

 Apprendiamo da un Comunicato della Finanza che la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno svolto ieri mattina una vasta operazione, con modalità “Alto Impatto”, nel quartiere “Parco Verde” di Caivano (NA) e nelle località limitrofe dove sono state effettuate decine di perquisizioni. All’esito delle predette attività sono state denunciate tre persone per contrabbando di tabacchi lavorati esteri poiché trovate in possesso di oltre 5 kg di tabacchi lavorati esteri privi del marchio del Monopolio di Stato.

Sono stati, inoltre, sequestrati 14000 euro a due soggetti, altri 30000 euro, due ordigni, di cui uno rudimentale, oltre 170 cartucce di vario calibro, 3 armi bianche, di cui una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco, 5 bilancini di precisione, circa 408 grammi di hashish, 375 grammi circa di marijuana e circa 28 grammi di cocaina; inoltre, in un appartamento in disuso, sono stati rinvenuti diverso materiale per il confezionamento per la droga, una pistola replica e numerose munizioni.

Ancora, personale della Polizia Metropolitana, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, ha sequestrato un “altarino”. Sono stati, inoltre, eseguiti controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili ivi ubicati anche con ausilio della Polizia Metropolitana. In particolare, sono state identificate 141 persone, controllati 110 veicoli e sequestrate 10 autovetture, di cui 9 poiché prive di copertura assicurativa ed una perché risultata rubata a Macerata lo scorso 23 agosto; sono state, altresì, contestate 11 violazioni del Codice della Strada, ritirate 7 patenti di guida e 4 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione.

Le operazioni di questa mattina rappresentano una forte risposta delle istituzioni pubbliche alle gravi situazioni emerse nella cronaca recente. Per questa attività sono stati impiegati oltre quattrocento operatori delle differenti forze ed uffici di polizia, tra cui Squadra Mobile di Napoli, Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo, Commissariato di “Afragola”, Compagnia Carabinieri di Caivano, Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna, Nucleo Investigativo Carabinieri di Castello di Cisterna, Aliquote Primo Intervento Carabinieri, Gruppo Pronto Impiego Napoli, Gruppo Giugliano in Campania e Gruppo di Frattamaggiore Guardia di Finanza, con il contributo del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, Reparto Prevenzione Crimine, Reparto Volo, Unità Cinofile, Sezione della Polizia Stradale, Reparto Mobile, Unità Operative di Primo Intervento, Polizia Metropolitana di Napoli e Vigili del Fuoco.

Quando i furbetti mettono in dubbio i crediti di imposta: scoperti interventi “fantasma” per bonus facciate

 

Reggio Calabria

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, stanno dando esecuzione ad un provvedimento che dispone il sequestro preventivo di oltre 52 milioni di euro di crediti d’imposta, frutto di una articolata frode perpetrata nell’ambito del cosiddetto “bonus facciate”.

Si tratta di indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Locri e ora a Roma a seguito di trasmissione degli atti per competenza territoriale. Il provvedimento di sequestro, già emesso dal GIP del Tribunale di Locri, è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Roma.

Fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – risultano al momento indagati, a vario titolo, 31 soggetti per indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa a danno dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio.

Sono 37 le società finora coinvolte, tra prime e seconde cessionarie del credito. Lo scopo finale sarebbe stato quello di monetizzare parte dei crediti ricevuti presso sportelli di intermediari finanziari dislocati sul territorio nazionale.

L’operazione scaturisce dalla denuncia presentata da parte di alcuni proprietari di appartamenti di un condominio della provincia di Reggio Calabria, rivoltisi alle Fiamme Gialle del Gruppo di Locri dopo aver notato, all’interno dei propri cassetti fiscali, la presenza di crediti di imposta, connessi ad agevolazioni finalizzate a interventi di recupero edilizio, da loro mai richiesti né tantomeno realizzati. I citati crediti sono risultati ceduti a 4 imprese con sede a Roma (RM) ed a San Cesareo (RM).

Gli accertamenti hanno consentito di appurare che le 4 imprese “prime cessionarie”, tutte amministrate dallo stesso soggetto attualmente indagato, risultavano avere accettato cessioni di crediti inesistenti, per un ammontare di € 52.026.930,00, da parte di nr. 160 cedenti “ignari”. Le 4 società “prime cessionarie”, hanno provveduto a monetizzare parte del predetto credito cedendo la restante parte ad altre 33 società “seconde cessionarie”, con sedi ricadenti su tutto il territorio nazionale, che hanno proceduto a loro volta a monetizzare parte dei crediti.

L’attività costituisce chiara testimonianza del costante impegno profuso dalla Procura della Repubblica di Locri e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria nel contrasto alle più articolate forme di frode ed ai fenomeni illeciti perpetrati a danno del bilancio dello Stato, al fine di garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e le imprese.

Sulla pista dell’assassino dell’infermiera uccisa a coltellate a Roma

 

Ancora violenze brutali sulle donne L’omicidio in via Giuseppe Allievo, la vittima è un’infermiera di 52 anni. L’ex compagno -in un primo momento non rintracciabile -in questura insieme ad altre persone

 

Polizia in via Giuseppe Allievo, Roma, davanti al palazzo dove è stata trovata morta Rossella Nappini - Adnkronos /Facebook
Polizia in via Giuseppe Allievo, Roma

Il corpo di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni uccisa a coltellate nell’addome  a Roma, è stato portato nel quartiere Trionfale-Primavalle dopo le ore 20. La vittima è stata ritrovata nell’androne di un palazzo di via Giuseppe Allievo in un lago di sangue.

Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Roma. Gli agenti della Polizia di Stato, con il supporto degli operatori dell’Ama, hanno scandagliato i cassonetti dell’immondizia nell’area intorno al palazzo alla ricerca di elementi, molto probabilmente dell’arma del delitto. A quanto si apprende, gli investigatori non escludono nessuna pista, compresa quella passionaleL’ex compagno della donna è intanto sentito in questura insieme ad altre persone per ricostruire quanto accaduto.

Dai primi accertamenti sembra che la vittima sia stata accoltellata più volte all’addome. Il cadavere è stato rinvenuto questo pomeriggio alle 17.00. Sopralluogo nel pomeriggio del pm di Roma Claudia Alberti, del gruppo di magistrati della Procura che si occupano delle violenze di genere.

Non parlano i residenti del palazzo per “rispetto della vittima”. Chi parla è l’amministratore del condominio (civico 63), Paolo Tedesco, che, chiamato da un condomino dopo il delitto, è in queste ore in Questura per la deposizione.

Sembra che il corpo dell’infermiera sia stato scoperto da due studenti:..

Il dittatore Kim da Putin per la fornitura di armi e nuove forme di cooperazione

Kim Jong-un lancia il missile più potente mai testato: "Può colpire tutto  il mondo"

Archivi -Sud Libertà

l ministero della Difesa russo ha annunciato oggi di aver distrutto tre droni ucraini nella regione di Mosca e nella regione di Kaluga, nei pressi della capitale. Queste le ultime news di oggi, martedì 5 settembre, sulla guerra Ucraina Russia. 

Il ministero riferisce che “la mattina del 5 settembre è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco terroristico con droni contro obiettivi russi. Gli aerei senza pilota sono stati distrutti dalla difesa aerea sul territorio del distretto di Istra, nella regione di Mosca, e nella regione di Kaluga”

Il traffico aereo nei due principali aeroporti di Mosca di Vnukovo e Sheremetevo, così come quello di Zhukovksy, temporaneamente sospeso dopo l’abbattimento dei droni, è ripreso normalmente, ha annunciato l’Agenzia federale del trasporto aereo.

Altro appunto novità Il  leader nordcoreano Kim Jong – si apprende – ha in prpogramma un incontro con il Presidente Russo Putin  a breve per discutere di possibili forniture di armi alla Russia per la guerra in Ucraina e di altre forme di cooperazione.      I due dittatori hanno tante affinità in comune.

  Una nota curiosa.  Kim ricorrerebbe al treno blindato come mezzo di trasporto per recarsi da Pyongyang a Vladivostock, sulla costa Pacifica, ad incontrare il leader del Cremlino.

Agricoltura in Sicilia, bandi per 267,5 milioni per lo sviluppo locale.

 

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Palermo

Un investimento da 267,5 milioni di euro destinato a favorire l’insediamento di nuovi agricoltori e di giovani, a migliorare la viabilità rurale, ad agevolare la diversificazione aziendale e attuare le strategie per lo sviluppo locale.

I cinque bandi pubblicati nel sito del dipartimento regionale dell’Agricoltura – quattro a firma del direttore generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta, uno (sulla viabilità rurale) a firma del direttore generale dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo – nell’ambito del Piano strategico della Politica agricola comune (Pac) 2023/27, mettono in campo un piano d’investimento d’importanza strategica per lo sviluppo dell’agricoltura siciliana, secondo le direttrici individuate dall’assessore regionale Luca Sammartino.

«Si tratta di un grande piano d’investimenti specificamente indirizzato ai giovani siciliani che, finalmente, dà loro strumenti e risorse per investire e diventare protagonisti nell’agricoltura.  – afferma l’assessore Sammartino – Un settore che oggi sta vivendo una profonda trasformazione, tanto nei processi produttivi che in quelli organizzativi, sicuramente influenzati dalle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico e da una maggiore consapevolezza del valore della sostenibilità. In questo contesto, già oggi molti giovani imprenditori agricoli stanno fornendo il loro contributo alla crescita del valore delle produzioni siciliane con il loro patrimonio di idee, di competenze, di capacità innovativa, consentendo alla nostra agricoltura, forte di una qualità media che non ha eguali, di essere sempre più competitiva nei mercati nazionali e internazionali.

Con queste misure – conclude l’assessore – contiamo di portarne molti altri a investire in un settore che sempre di più si sta affermando come modello di riferimento per lo sviluppo dell’economia siciliana».

Andando nel dettaglio dei bandi, 78 milioni sono previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori (dai 18 ai 40 anni) con la finalità di offrire opportunità e strumenti per attrarli nel settore agricolo e per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali sia in termini economici e sociali, con particolare riguardo all’acquisizione di conoscenze; 20 milioni per i nuovi agricoltori (da 41 a 60 anni); 28 milioni per la diversificazione rurale, per incentivare gli investimenti nell’agriturismo, nell’agricoltura sociale, nelle attività educative e didattiche e nella trasformazione dei prodotti agricoli; 65 milioni di euro per la viabilità rurale e, per concludere, 76,5 milioni di euro per l’attuazione di strategie di sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire l’occupazione e l’inclusione sociale nelle aree rurale, consentendo la nascita di nuove imprese e la diversificazione delle attività con particolare attenzione al ruolo delle donne e dei giovani, di innalzare la qualità della vita, di promuovere il patrimonio forestale, storico, naturale, architettonico, puntando su un’offerta turistica integrata.

41° anniversario dell’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa: dichiarazione del Presidente Sergio Mattarella

 

Il Presidente Sergio Mattarella depone una corona d’alloro in Via Isidoro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Il 3 settembre 1982 a Palermo la mafia assassinava il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, ferendo mortalmente l’agente Domenico Russo.

Nel ricordo di quel tragico evento, l’intera comunità nazionale si stringe intorno agli ideali costituzionali di libertà, solidarietà e giustizia testimoniati, sino al sacrificio della vita, dall’impegno nelle istituzioni di Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Nominato Prefetto di Palermo, seppe portarvi la preziosa esperienza maturata negli incarichi precedenti, lottando con determinazione, in un contesto particolarmente difficile, per l’affermazione dei valori della legalità.

Carlo Alberto Dalla Chiesa intuì le potenzialità dell’azione della Pubblica Amministrazione per contrastare, insieme all’azione della Magistratura e delle Forze di Polizia, le pretese criminali di controllo dei territori. Il suo esempio interpella oggi la coscienza civica e la responsabilità personale di coloro che ricoprono pubbliche funzioni, chiamati a costituire un efficace argine all’illegalità, alla corruzione e alle infiltrazioni criminali nel tessuto amministrativo ed economico.

Il quarantunesimo anniversario dell’attentato di via Isidoro Carini richiama l’intero Paese a uno sforzo corale nell’impegno di lotta alla mafia. Tutta la società italiana deve sentirsi coinvolta: le istituzioni, le agenzie educative, il mondo delle associazioni.

Dal contributo di tutti, dall’efficacia delle azioni di contrasto e di prevenzione, dai germi di consapevolezza che la società, le famiglie, la scuola, il terzo settore sapranno far sbocciare nelle giovani generazioni, dipendono la stabile affermazione della cultura della legalità e lo sviluppo di durature prospettive di progresso economico e sociale.

Con questo spirito, rinnovo alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica».