Il Comune di Palagonia sciolto per “infiltrazioni mafiose” In attesa del provvedimento, l’amarezza del sindaco (ex) Salvatore Astuti

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Brutta pagina politica per Palagonia sciolto nei suoi organi per infiltrazioni mafiose. La giunta dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione locale, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Palagonia , nel Catanese e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

Amarezza del primo cittadino Salvatore Astuti :“Apprendo che il Consiglio dei ministri di ieri ha deliberato lo scioglimento delle cariche elettive del nostro comune, da questo momento decado io come sindaco, tutti i membri della Giunta e il Consiglio comunale – commenta il sindaco -. Le cariche istituzionali saranno rappresentate, per 18 mesi, da una commissione nominata appositamente che probabilmente già domani si insedierà con i poteri di sindaco, Giunta e Consiglio. Quando ho intrapreso l’esperienza da sindaco, tutto avrei potuto pensare nella vita, ma mai che mi sarei trovato a dare una notizia del genere. Scioglimento per infiltrazioni mafiose. Commentare oggi, comunque, senza aver letto le motivazioni che hanno portato a questa drastica soluzione, sarebbe, da parte mia, operazione di patetica presunzione”.

“Aspettiamo di leggere quanto è stato rilevato e a carico di chi è stato rilevato, così che ognuno di noi possa trarre le proprie conclusioni. E’ senz’altro una brutta pagina per la città e il peggiore epilogo possibile, di questa esperienza politica. Vorrei – spiega infine Astuti – in questo mio ultimo post da sindaco, ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e supportato nel corso di questa esperienza politica. Sono grato per l’opportunità che mi è stata data di servire la nostra comunità e porterò sempre con me i ricordi e gli insegnamenti di questo percorso”.

ECCO  CHI  VA A  CASA  (APPRESSO I DATI CONTENUTI NEGLI ARCHIVI DI SUD LIBERTA’ E RESI NOTI DAL COMUNE SCIOLTO PER MAFIA)

Giunta Comunale (ex)

Sindaco
51 anni

Salvatore Astuti

Il Sindaco Salvatore Astuti
Nato a Catania (CT) il 17/07/1972
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/06/2022

Titolo di Studio: Laurea
Categoria Professionale: Ingegneri, Architetti e Altri Specialisti e Tecnici in Materia di Scienze Ingegneristiche, Sicurezza e Tutela del Territorio, degli Edifici e dell’Ambiente, Qualita’ Industriale
Partito: Siamo Palagonia – Salvo Astuti Sindaco, Palagonia Nel Cuore – Salvo Astuti Sindaco, Giovani Liberi – Salvo Astuti Sindaco, Salvo Astuti Sindaco
Assessore
43 anni

Giuseppina COLOMBA

Nata a Catania (CT) il 16/02/1980
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 30/06/2022

Titolo di Studio: Laurea
Assessore
45 anni

Francesco Paolo FAVATA

Nato a Catania (CT) il 06/02/1978
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 30/06/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Esercenti o Addetti ad Attivita’ Agricole, Forestali, di Allevamento, Caccia e Pesca
Assessore
43 anni

Michele Luca Francesco LAURIA

Nato a Catania (CT) il 29/01/1980
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 30/06/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Esercenti o Addetti ad Attivita’ Commerciali o a Servizi alle Persone
Assessore
51 anni

Gaetano PICCITTO

Nato a Catania (CT) il 02/03/1972
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 30/06/2022

Titolo di Studio: Laurea
Categoria Professionale: Specialisti in Scienze Giuridiche
Assessore
62 anni

Gaetano SIPALA

Nato a Palagonia (CT) il 28/01/1961
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 30/06/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Impiegati di Amministrazioni, Organi ed Enti Pubblici

Consiglio Comunale (ex)

Consigliere
43 anni

Andrea Sebastiano ASTUTI

Nato a Catania (CT) il 19/07/1980
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Palagonia Nel Cuore – Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
50 anni

Fabrizio BRANCATO

Nato a Palagonia (CT) il 20/11/1972
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Partito: Lista Civica Insieme X Cambiare – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
68 anni

Francesco CALANDUCCI

Nato a Palagonia (CT) il 25/07/1955
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Laurea
Categoria Professionale: Specialisti e Tecnici Nelle Scienze della Salute e Addetti a Servizi Sanitari
Partito: Lista Civica Insieme X Cambiare – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
19 anni

Alessia CALCAGNO

Nata a Caltagirone (CT) il 19/10/2003
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Partito: Lista Civica Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
38 anni

Massimo DI SALVO

Nato a Catania (CT) il 16/04/1985
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Esercenti o Addetti ad Attivita’ Agricole, Forestali, di Allevamento, Caccia e Pesca
Partito: Lista Civica Giovani Liberi – Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
41 anni

Marianna FAGONE

Nata a Catania (CT) il 10/08/1981
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Palagonia Rinasce – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
49 anni

Francesco Maria Gioacchino FAZZINO

Nato a Ramacca (CT) il 21/05/1974
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Impiegati di Aziende, Imprese, Enti Economici e Soggetti di Diritto Privato
Partito: Lista Civica Voltiamo Pagina – Filetti Sindaco
Consigliere
51 anni

Tommaso GUELI

Nato a Catania (CT) il 28/12/1971
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Ingegneri, Architetti e Altri Specialisti e Tecnici in Materia di Scienze Ingegneristiche, Sicurezza e Tutela del Territorio, degli Edifici e dell’Ambiente, Qualita’ Industriale
Partito: Lista Civica La Palagonia Che Verrà – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
48 anni

Salvatore MINORE

Nato a Palagonia (CT) il 26/07/1975
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Salvo Astuti Sindaco

Consigliere
47 anni

Gaetano PICCITTO

Nato a Catania (CT) il 25/03/1976
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Palagonia Rinasce – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
50 anni

Santo ROSSITTO

Nato a Palagonia (CT) il 19/05/1973
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
35 anni

Concetta Maria Ausiliatrice SANGIORGI

Nata a Caltagirone (CT) il 24/05/1988
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Impiegati di Aziende, Imprese, Enti Economici e Soggetti di Diritto Privato
Partito: Lista Civica Insieme X Cambiare – Franco Calanducci Sindaco
Consigliere
61 anni

Bernardo VACCARO

Nato a Palagonia (CT) il 05/06/1962
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Imprenditori, Amministratori, Direttori, Gestori e Responsabili di Aziende Private
Partito: Lista Civica Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
40 anni

Lucia VACCARO

Nata a Catania (CT) il 17/03/1983
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Categoria Professionale: Impiegati di Aziende, Imprese, Enti Economici e Soggetti di Diritto Privato
Partito: Lista Civica Palagonia Nel Cuore – Salvo Astuti Sindaco
Consigliere
38 anni

Carmelo VERONICA

Nato a Caltagirone (CT) il 18/07/1985
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 27/09/2022

Partito: Lista Civica Prima Palagonia – Filetti Sindaco
Consigliere
44 anni

Giusi Veronica Stefania VITALE

Nata a Catania (CT) il 30/05/1979
Data elezione: 12/06/2022 – Data nomina: 29/08/2022

Titolo di Studio: Licenza Media Superiore
Categoria Professionale: Impiegati di Aziende, Imprese, Enti Economici e Soggetti di Diritto Privato
Partito: Lista Civica Prima Palagonia – Filetti Sindaco

 

Operazione dei Carabinieri “Anargiri 2” Coinvolte 17 persone accusate di vari reati e un gruppo criminale dedito al traffico di stupefacenti

should we legalize all drugs?

  – Napoli,  Latina , Isernia, Vercelli, Melfi (PZ), Minturno (LT), Santi Cosma e Damiano (LT) e Castelforte (LT),
Definita Operazione “Anargiri 2 “.       Nella mattinata odierna, a Napoli, Isernia, Vercelli, Melfi (PZ), Minturno (LT), Santi Cosma e Damiano (LT) e Castelforte (LT), i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, con l’ausilio di elicotteristi e di unità cinofile dell’Arma e dei locali Comandi Arma competenti per territorio, hanno notificato un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 17 persone (4 in carcere, 2 agli AA.DD., 3 divieto di dimora, 8 obbligo di presentazione alla p.g.).
Le accuse rivolte agli indagati sono, in concorso tra loro ed a diverso titolo, di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzato allo spaccio nonché di porto di armi comuni da sparo illegalmente detenute.
L’ordinanza di custodia cautelare ricostruisce l’attività di spaccio di narcotico (cocaina, hashish e marijuana) effettuata da un gruppo criminale operante nel sud Pontino, e più specificatamente nel territorio di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e comuni limitrofi, cui facevano parte alcuni soggetti collegati al clan “Mendico-Antinozzi” (collegato alla più vasta organizzazione criminale del “clan dei casalesi”), la cui esistenza era stata acclarata dalla Corte di Assise di Latina a seguito di un’indagine (denominata ANNI 90) condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina.
La complessa attività investigativa convenzionalmente denominata ANARGIRI 2, è stata sviluppata dai Carabinieri del N.O.RM. – Sezione Operativa del Comando Compagnia carabinieri di Formia, anche mediante attività tecniche, dinamiche e riscontri acquisiti sul campo, ed è iniziata nel mese di ottobre 2020 per concludersi nel maggio 2021.
L’indagine ha consentito di: − appurare una fiorente attività di spaccio di droga, del tipo cocaina hashish e marijuana, nei Comuni di SS. Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno Formia e Cassino; − individuare i canali di approvvigionamento del narcotico proveniente da Napoli e Roma; − sequestrare complessivamente gr. 318,3 di cocaina, gr. 375,77 di hashish e gr. 373,81 di marijuana; − arrestare in flagranza di reato 10 persone;− denunciare in s.l. alla competente A.G. 2 persone per traffico di sostanze stupefacenti ed altre 2 persone poiché detenevano illegalmente armi comuni da sparo (una browning cal. 7.65, una Ruger cal. 380 ACP ed un Revolver Taurus cal. 410);− segnalare alle competenti autorità amministrative diverse persone per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.

Scaletta Zanclea (ME), l’adesione alla società “Messina Acque” non rientra nell’ambito di controllo della Corte dei conti. Ecco i motivi

La Procura Generale della Corte dei conti torna alla carica: chiesta la ...

 

Questa la delibera del Comune e appresso le osservazioni dell’Organo di controllo contabile. 

“Con nota acquisita al prot. C.d.c. n. 5988 del 14 luglio 2023, il Comune di Scaletta Zanclea (ME) ha trasmesso a questa Sezione, ai sensi dell’art. 5, comma 3, TUSP, la deliberazione del Consiglio comunale n. 32 del 27 giugno 2023, avente ad oggetto: “Adesione alla costituenda società “MESSINACQUE S.P.A.”. Approvazione dello statuto della società “MESSINACQUE S.P.A.” per la gestione del servizio idrico integrato dell’ATO Messina unitamente allo schema di patti parasociali e di regolamento per il controllo pubblico congiunto”. Dalla documentazione acquisita in atti è possibile ricostruire la vicenda in esame nei termini di seguito esposti.
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Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e, in particolare, la Parte Terza disciplina in maniera organica il Servizio Idrico Integrato (SII).
Il Servizio Idrico Integrato, a norma dell’art. 141, comma 2, del d. 1gs. 152/2006, consiste nell’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo principi di efficienza efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie; ai sensi dell’art. l42, commi 2 e 3, del D.lgs.152/2006, le Regioni esercitano le funzioni e i compiti ad esse spettanti nel quadro delle competenze costituzionalmente determinate e nel rispetto delle attribuzioni statali di cui al comma 1, ed in particolare provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio.
Gli Enti Locali, attraverso l’ente di governo dell’ambito di cui all’articolo 148, comma 1,svolgono le funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione e relativo controllo, secondo le disposizioni della parte terza del d. lgs. 152/2006.
Ai sensi dell’art. 147 del d.lgs. 152/2006, comma I, “i servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle Regioni in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36.
Il comma 2 dello stesso art. I47 prevede, inoltre, che le Regioni possono modificare le delimitazioni degli ambiti territoriali ottimali per migliorare la gestione del servizio idrico integrato, assicurandone comunque lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto, in particolare, dei seguenti principi: a) unità del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici contigui, tenuto conto dei piani di bacino, nonché della localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da consuetudine, in favore dei centri abitati interessati; b) unicità della gestione; c) adeguatezza
delle dimensioni gestionali, definita sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici.
Con D.A. 29.01.2016 dell’Assessore Regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità, in attuazione dell’art. 3, comma 1, della L.R. 11 agosto 2015 n. 19, sono stati individuati i confini dei nove ambiti territoriali ottimali, in coincidenza con la delimitazione già esistente ai sensi del D.P.R.S. n. 11 del 16.05.2001 e successivo D.P.R.S. n 16 del 29.09.2002 e, pertanto, per quanto attiene all’A.T.I. di Messina, coincidente con i limiti territoriali del Libero Consorzio Comunale di Messina, ivi compreso il Comune di Scaletta Zanclea.
L’art. 149 bis del d. lgs. n. 152/2006 stabilisce che “l’ente di governo dell’ambito, nel rispetto del piano d’ambito di cui all’articolo 149 e del principio di unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente, all’affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica”.
L’art. 149 del D.Lgs. n. 152/2006 individua nel Piano d’Ambito, la cui approvazione compete all’Ente di Governo dell’Ambito, lo strumento di pianificazione infrastrutturale ed economico-finanziario della gestione del SII.
Con l’art. 14 del D.L n. 115/2022, rubricato “Rafforzamento della governance della gestione del servizio idrico integrato”, è stato previsto che “Gli enti di governo dell’ambito che non abbiano ancora proceduto all’affidamento del servizio idrico integrato in osservanza di quanto previsto dall’articolo 149 bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, adottano gli atti di competenza entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
Qualora l’ente di governo dell’ambito non provveda nei termini stabiliti agli adempimenti di cui al comma I, il Presidente della Regione esercita, dandone comunicazione al Ministro della transizione ecologica e all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, i poteri sostitutivi, ponendo le relative spese a carico dell’ente inadempiente, affidando il servizio idrico integrato entro sessanta giorni”.
Nel caso di specie, inerente al Comune di Scaletta Zanclea, le attività di pianificazione e affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato vengono svolte dall’ATI Messina,del quale fanno parte tutti i Comuni del territorio provinciale, ad eccezione dei Comuni di Alì, Antillo, Basicò, Floresta, Frazzanò, Leni, Limina, Malfa, Malvagna, Mojo Alcantara,Motta D’Affermo, Roccafiorita, Raccuja, Santa Marina Di Salina, Tripi e Ucria, ai quali, è stata riconosciuta la gestione autonoma del S.I.I. ex articolo 147, comma 2 bis del D. Lgs n.152/2006.
Non avendo l’ATI Messina proceduto all’affidamento del SII al gestore unico entro i termini indicati dall’art. 14 del D.L. n. 115/2022, il Presidente della Giunta Regionale Siciliana, con proprio decreto n. 501 del 4/l/23, nell’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla medesima norma, ha nominato un commissario incaricato dell’espletamento di tutte le attività utili a pervenire all’affidamento del servizio in favore del gestore unico del SII per l’intera ATO.
L’ATI Messina con deliberazione n. 2 del 26 maggio 2023, ha adottato l’aggiornamento del Piano d’Ambito di cui all’art. 149 del d.lgs. n. 152/2006.
L’articolo 4 comma 2 del D. Lgs 175 del 2016 (TUSP), prevede che: “Le amministrazioni pubbliche possono, direttamente o indirettamente, costituire società e acquisire o mantenere partecipazioni in società esclusivamente per lo svolgimento, tra le altre, dell’attività di produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;”Con deliberazione commissariale n. 3 del 26/5/2023, assunta con i poteri dell’ATI Messina,il Commissario di nomina regionale ha approvato la forma di gestione del SII da attuare nell’ATO Messina, individuata nella gestione a mezzo di società a capitale misto ai sensi dell’art. 16 del D. Lgs. n. 201/2002;
La relazione ex art. 14 del D. Lgs. n. 201/2022 ed il PEF allegato, approvati con la predetta delibera dal Commissario, illustrano diffusamente le ragioni a fondamento della scelta della forma di gestione, nonché gli elementi caratteristici e gli indicatori di sintesi della gestione che sarà affidata mediante ricorso al partenariato pubblico/privato, con particolare riguardo all’oggetto ed alla compagine sociale della costituenda società, all’efficienza
gestionale ed alla sostenibilità economico-finanziaria della scelta operata.
Con deliberazione commissariale n. 4 del 26/5/2023, assunta con i poteri dell’ATI Messina,il Commissario di nomina regionale ha approvato gli schemi di statuto della società di gestione del servizio, di patti parasociali per la disciplina dei rapporti soci pubblici/socio privato, di regolamento per l’esercizio del controllo pubblico congiunto sulla società mista.
Ai sensi dell’art. 149 bis, comma 1, del d. lgs. 152/2006, recante i principi in materia di affidamento del servizio, l’ente di governo dell’ambito (nella specie, come detto, il Commissario nominato per l’esercizio dei poteri sostitutivi di cui all’art. 14 del D.L. n.115/2022), nel rispetto del piano d’ambito di cui all’articolo 149 del d. lgs. 152/2006 e del principio di unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo procedendo, conseguentemente,all’affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica;
Nel delineato contesto normativo, in capo ai singoli Comuni non residua alcun potere di autodeterminarsi sull’organizzazione e sulla gestione del servizio idrico integrato, essendo ogni competenza al riguardo riservata all’ATI Messina, quale Ente di Governo dell’Ambito e, per essa, al Commissario nominato con DPRS n. 501 del 4/1/2023.
La scelta di ricorrere all’affidamento della gestione del S.I.I. dell’ATO Messina in favore di una società a capitale misto e a controllo pubblico, in particolare la “Messinacque Spa”,rientra tra quelle previste sia dalle norme di settore in materia di servizio idrico integrato (D.lgs. n. 152/2006, art. 149 bis) che, più in generale, dalla legislazione in tema di servizi pubblici locali di rilevanza economica (d.lgs. n. 201/2011, art. 14) e di società a partecipazione pubblica (D. Lgs. n. 175/2016).
A tal fine, il Commissario incaricato, in via sostitutiva, dell’esercizio dei poteri ordinariamente spettanti all’ATI Messina, ha trasmesso la bozza di statuto della Società “Messinacque Spa”, lo schema di patti parasociali e lo schema di regolamento per il controllo congiunto, per la relativa approvazione da parte di tutti i Comuni ricompresi nell’ATO Messina, con esclusione dei comuni di Alì, Antillo, Basicò, Floresta, Frazzanò, Leni, Limina,Malfa, Malvagna, Mojo Alcantara, Motta D’Affermo, Roccafiorita, Raccuja, Santa Marina Di Salina, Tripi e Ucria, ai fini della loro adesione alla società di gestione, in vista dell’espletamento della gara a doppio oggetto per la selezione del socio privato di minoranza ed il conseguente perfezionamento della procedura di affidamento del servizio.
Il Comune di Scaletta Zanclea ha ritenuto, però, con la delibera c.c. n. 32 del 27 giugno 2023 di non aderire alla costituenda società “Messinacque Spa”, e pertanto di non approvare lo statuto della stessa società, unitamente allo schema di patti parasociali e di regolamento per il controllo pubblico congiunto, né conseguentemente di sottoscrivere le relative azioni in conformità ai provvedimenti amministrativi adottati ed adottandi dal Commissario in sostituzione dell’ATI Messina, quale ente di governo dell’ambito per la pianificazione e organizzazione del Servizio Idrico Integrato e per l’affidamento della relativa gestione.
Considerato in DIRITTO  —Una volta descritta compiutamente nei suddetti termini fattuali l’operazione societaria sottoposta al vaglio della magistratura contabile, occorre preliminarmente appurare se sussistano, nella fattispecie, i presupposti normativi che legittimano questa Sezione a pronunciarsi, ex art. 5, comma 3, TUSP, sull’atto deliberativo inviato dal Comune di Scaletta Zanclea.
L’art. 5, comma 3, del d. lgs. n. 175 del 2016 (recante “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, nel prosieguo, per brevità, TUSP), come recentemente modificato dall’art. 11 comma 1, lett. a), della legge n. 118 del 2022 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) prevede che l’atto deliberativo di costituzione di una società o di acquisizione di una partecipazione, diretta o indiretta, sia trasmesso dall’Amministrazione pubblica procedente (come definita dall’art. 2, comma 1, lett. a, TUSP) alla Corte dei conti,che delibera entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento in ordine alla conformità
dell’atto a quanto disposto dai commi 1 e 2 del medesimo articolo 5, nonché dagli articoli 4,7 e 8, con particolare riguardo alla sostenibilità finanziaria e alla compatibilità della scelta con i princìpi di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azione amministrativa.

La novella normativa precisa che, qualora la Corte dei conti non si pronunci entro il termine prescritto di sessanta giorni, l’Amministrazione possa procedere alla costituzione della società o all’acquisto della partecipazione.
Il comma 4 dell’articolo in esame puntualizza che, in caso di parere in tutto o in parte negativo, ove l’Amministrazione pubblica interessata ritenga di procedere egualmente, la stessa è tenuta a motivare analiticamente le ragioni per le quali intenda discostarsi dal parere della magistratura contabile e a dare pubblicità, nel proprio sito internet istituzionale, a tali motivazioni.
La rivisitata funzione assegnata alla Corte dei conti è stata oggetto di recente esame da parte delle Sezioni riunite in sede di controllo (deliberazione n. 16/SSRRCO/QMIG/22 e n.19/SSRRCO/QMIG/2022), che ne hanno individuato la ratio nell’esigenza di sottoporre a scrutinio i presupposti giuridici ed economici della scelta amministrativa, prima che la stessa venga attuata mediante gli strumenti del diritto privato.

Come è noto, infatti,l’esercizio dell’autonomia contrattuale da parte di un soggetto pubblico attraverso il diritto  societario – sia in fase di creazione di un nuovo soggetto di diritto, sia in sede di acquisizione di una partecipazione in un’entità già esistente – è un processo che si articola in due fasi: la prima ha carattere pubblicistico ed è finalizzata a pervenire alla determinazione della volontà dell’ente di acquisire la veste di socio in uno dei tipi societari ammessi dal TUSP; la
seconda, avente rilevanza privatistica, è volta a tradurre in attuazione la determinazione adottata in via amministrativa, attraverso gli strumenti del diritto societario (quali l’atto costitutivo e lo statuto, il contratto di acquisto della partecipazione in via diretta o mediante aumento di capitale).
La funzione attribuita alla Corte dei conti dalla novella legislativa si colloca proprio nel passaggio tra le due fasi, con il chiaro intento di sottoporre ad esame i presupposti giuridici ed economici della scelta dell’Amministrazione, prima che la stessa venga attuata mediante gli strumenti del diritto privato. Ciò “in ragione delle rilevanti conseguenze che la nascita di un nuovo soggetto societario o l’intervento pubblico in una realtà già esistente determina sotto molteplici
profili” (Corte dei conti, Sezioni riunite in sede di controllo, deliberazione n.16/SSRRCO/QMIG/22).
La verifica della Corte dei conti ex art. 5, comma 3, TUSP, interviene, pertanto, su un atto deliberativo che, per conseguire gli effetti finali ai quali è preordinato, ossia la costituzione di una società o l’acquisizione di una partecipazione societaria, necessita della stipulazione,a valle, dell’atto negoziale di costituzione o di acquisto.
Prima di essere attuato con gli strumenti privatistici, tale atto deliberativo necessita del vaglio positivo della magistratura contabile ovvero del decorso infruttuoso del termine assegnato per il controllo in esame (l’art. 5, comma 3, TUSP prevede testualmente: “qualora la Corte non si pronunci entro il termine” di sessanta giorni dal ricevimento, “l’amministrazione può procedere alla costituzione della società o all’acquisto della partecipazione di cui al presente articolo”).
La funzione attribuita alla Corte dei conti in detta materia trova collocazione, dunque, nel momento di passaggio tra le due fasi (pubblicistica e privatistica) che scandiscono il percorso di costituzione di una nuova società o dell’acquisizione di partecipazioni in realtà societarie esistenti da parte della pubblica amministrazione.
Ciò premesso, in termini generali, in ordine alla fisionomia della nuova forma di controllo coniata dal legislatore in materia di partecipazioni pubbliche, occorre ora soffermarsi sulla sussistenza dei presupposti soggettivi e oggettivi che legittimano, nella fattispecie,l’intervento della magistratura contabile.
Quanto all’ambito soggettivo, considerato che il TUSP, attraverso il combinato disposto degli artt. 1, comma 1, e 2, comma 1, lett. a), riconduce nel proprio campo applicativo “le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, i loro consorzi o associazioni per qualsiasi fine istituiti, gli enti pubblici economici e le autorità di sistema portuale”, risulta di totale evidenza, alla luce di quanto precisato, che il Comune di Scaletta Zanclea sia assoggettato alle disposizioni del TUSP, e che, quindi, sia tenuto ad osservare,per quel che rileva in questa sede, le disposizioni di cui agli artt. 4, 5, 7 e 8 TUSP, ai fini della
costituzione di una società a partecipazione pubblica o dell’acquisto di partecipazioni in società già costituite.
Ed invero, l’atto deliberativo in esame è stato adottato dal Consiglio comunale del Comune di Scaletta Zanclea (art. 7, comma 1, lett. c, del TUSP).
Con riferimento, invece, al presupposto oggettivo, l’art. 5, comma 3, TUSP enuncia puntualmente le tipologie di atti che devono essere trasmessi all’esame della Corte dei conti, vale a dire quelli aventi ad oggetto la “costituzione di una società a partecipazione pubblica”(incluse quelle miste pubblico-privato, disciplinate dal successivo art. 17) e di “acquisto di partecipazioni, anche indirette” da parte di Amministrazioni pubbliche (per “partecipazione”deve intendersi “la titolarità di rapporti comportanti la qualità di socio in società o la titolarità di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi”, come da definizione contenuta
nell’art. 2, lett. f), del medesimo TUSP).
L’art. 5, comma 3, TUSP ha limitato, letteralmente, il proprio ambito oggettivo di applicazione ai soli due momenti (la costituzione di una società e l’acquisto di
partecipazioni) in cui l’Amministrazione pubblica entra per la prima volta in relazione con una realtà societaria, nuova o già esistente, assumendo la qualifica di socio.
Nella fattispecie, la deliberazione sottoposta al vaglio della magistratura contabile non integra una partecipazione da parte del Comune di Scaletta Zanclea alla costituzione di una società a partecipazione pubblica.
Il quadro normativo, già richiamato in fatto, è chiaro nell’imporre ai singoli enti locali l’adesione all’Ente di governo dell’ambito, che assemblearmente delibera anche la forma di gestione del servizio idrico integrato (costituzione societaria e affidamento qui in esame), la quale, pertanto, rispetto al singolo ente partecipante è legislativamente vincolata (Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Molise, n. 17/2023/PASP), salve talune eccezionali e residuali ipotesi di “gestioni del servizio idrico in forma autonoma” motivate dalla particolare natura del contesto sociale o naturalistico, ovvero “comuni montani con popolazione inferiore a 1.000” (art. 147, comma 2 bis del D.lgs. n. 152/2006).

L’articolo 3-bis decreto-legge n. 138 del 2011, convertito nella legge 14 settembre 2011, n.148, stabilisce, al comma 1-bis, che “le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica…, di scelta della forma di gestione,… di affidamento della gestione e relativo controllo sono esercitate unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei istituti o designati ai sensi del comma 1 del presente articolo cui gli enti locali partecipano obbligatoriamente”.
Nel particolare caso del servizio idrico, come già illustrato in fatto, “gli enti locali, attraverso l’ente di governo dell’ambito di cui all’articolo 148, comma 1, svolgono le funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione e relativo controllo…gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale partecipano obbligatoriamente all’ente di governo dell’ambito, individuato dalla competente regione per ciascun ambito territoriale ottimale, al quale è trasferito l’esercizio delle competenze ad essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche… L’ente di governo dell’ambito, nel rispetto del piano d’ambito di cui all’articolo 149 e del principio di unicità della gestione per
ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente, all’affidamento
del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L’affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall’ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale” (articoli 142, comma 3, 147, comma 1, e 149-bis,comma 1, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
Tale esegesi è confermata dalla giurisprudenza amministrativa, secondo cui il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l’obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall’ente d’ambito (in tal senso, Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza 10 novembre 2021, n. 7476).
Anche a livello regionale, la legge Regione Sicilia 11 agosto 2015, n. 19, in particolare all’art.3 commi 2 e 3, prevede analoghe disposizioni, attribuendo all’assemblea territoriale idrica il compito di scegliere la forma di gestione del servizio idrico integrato.
In tema di affidamento del servizio idrico sono stati, infatti, ribaditi i precetti espressi dalle leggi che regolano la materia, affermandosi, in particolare, l’obbligo di adesione all’autorità d’ambito da parte dei vari comuni interessati e il principio per cui spetta all’ente di governo individuare la figura gestoria più opportuna mediante la quale provvedere alla gestione del servizio idrico integrato (v. anche Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza 5 settembre 2005,n. 4478).
In relazione, invero, all’obbligo partecipativo, va evidenziato che le disposizioni di riferimento sopra citate lo prevedono espressamente, sicché il singolo comune non è più competente e legittimato a costituire in proprio alcuna società o struttura consortile a cui affidare, con gara o meno, la gestione del servizio idrico

Si tratta di una funzione fondamentale il cui esercizio deve essere garantito ai fini della tutela ambientale e della fruizione accessibile delle risorse idriche da parte della collettività amministrata.
Questa Corte ha, altresì, già avuto modo di precisare ulteriormente che siccome l’affidamento della gestione spetta all’ente di governo, come sopra evidenziato, il Comune non può sottrarsi agli obblighi, anche di natura finanziaria, correlati all’erogazione del servizio da parte del gestore adducendo generiche incompatibilità; sul punto è utile ricordare il principio sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 275/2016, secondo il quale “E’ la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa applicazione” (Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il
Piemonte, n. 108/2022/PAR).
Spetta, dunque, all’ente locale, anche in applicazione del principio contabile della programmazione di cui al D.lgs. n. 118/2011, allegato 4/1, stanziare le risorse necessarie per l’esercizio di questa funzione fondamentale, in considerazione del fatto, tra l’altro, che si tratta di una spesa ampiamente prevedibile (Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, cit.).
Ciò nonostante, il Collegio prende atto che il Comune di Scaletta Zanclea ha deliberato di non aderire alla costituenda società “Messinacque Spa”, e pertanto di non approvare lo statuto della stessa società, unitamente allo schema di patti parasociali e di regolamento per il controllo pubblico congiunto, né conseguentemente di sottoscrivere le relative azioni in conformità ai provvedimenti amministrativi adottati ed adottandi dal Commissario in sostituzione dell’ATI Messina, quale ente di governo dell’ambito per la pianificazione e organizzazione del Servizio Idrico Integrato e per l’affidamento della relativa gestione.
Pertanto, la deliberazione comunale di cui si discorre non rientra nell’ambito oggettivo di applicazione del controllo ex art. 5, commi 3 e 4, TUSP.
Alla luce delle suesposte considerazioni, il Collegio ritiene che l’operazione delineata non rientri nell’ambito oggettivo di applicazione del controllo intestato a questa
Sezione dall’art. 5, commi 3 e 4, TUSP, in quanto non determina la costituzione di una società a partecipazione pubblica o l’acquisto di partecipazioni in società già costituite.
Tutto ciò premesso e considerato,P.Q.M.
La Sezione di controllo per la Regione Siciliana dichiara il non luogo a provvedere in merito
alla deliberazione dell’Organo consiliare del Comune di Scaletta Zanclea (ME) n. 32 del 27
giugno 2023, per le ragioni esposte in parte motiva;
DISPONE
che, a cura della Segreteria, copia della presente deliberazione sia comunicata entro cinque
giorni dal deposito al Comune di Scaletta Zanclea (ME), ai sensi dell’articolo 5, comma 4,
TUSP.
1
Rammenta l’obbligo di pubblicazione della presente pronuncia, entro cinque giorni dalla
ricezione, sul sito internet istituzionale, al Comune di Scaletta Zanclea (ME), ai sensi del
suddetto comma 4………”

A RICORDO DI COLORO CHE -NEL 1956- NELLA MINIERA DI CARBONE DI BOIS DU CAZIER PERSERO LA VITA 262 MINATORI

 

Missione del Ministro Antonio Tajani nel 67° anniversario della tragedia di Marcinelle

Ministero Affari esteri e Cooperazione internazionale

Comunicazione Ministeriale

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, parteciperà  oggi ’8 agosto, alla presenza dei Reali del Belgio, alla 67ma commemorazione della tragedia di Marcinelle, in Belgio. In quel giorno del 1956, nella miniera di carbone del Bois du Cazier, persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani.

È la prima volta che un Vice Presidente del Consiglio italiano partecipa alla cerimonia che ha luogo ogni anno nella periferia di Charleroi cui solo poche volte, in passato, è intervenuto un nostro Ministro degli Esteri. La presenza di Tajani alle celebrazioni è volta a sottolineare l’importanza che il Governo attribuisce tanto all’emigrazione storica, quanto a quella dei nostri giorni.  Così commenta una comunicazione della Farnesina -Ministero

“Il sacrificio dei nostri nonni a Marcinelle e in tanti altri luoghi ci deve rendere orgogliosi per lo straordinario contributo degli emigrati italiani allo sviluppo dei Paesi in cui arrivarono”, ha osservato il Vicepremier, “ma deve farci riflettere anche sulla nuova emigrazione”. Secondo Tajani – che ha disposto recentemente anche la riapertura di un Consolato indipendente a Bruxelles per il rafforzamento dei servizi ai cittadini – “i nostri connazionali all’estero sono Ambasciatori dell’Italia nel mondo, in quanto sono portatori della nostra cultura e dei nostri valori, così come delle nostre eccellenze imprenditoriali, tecnologiche e scientifiche”.

Dopo la commemorazione che avrà luogo al sito della miniera, la quale si aprirà coi tradizionali 262 rintocchi di campana e proseguirà con un sorvolo di due Tornado dell’Aeronautica Militare italiana, il Vice Presidente del Consiglio renderà omaggio al Monumento alle vittime. Successivamente, incontrerà una rappresentanza della comunità italiana e assisterà alla presentazione di un progetto scolastico in corso nelle scuole belghe e italiane dal titolo “Belgio Chiama Italia”, finalizzato a una rilettura in chiave attuale della tematica dell’emigrazione e a rafforzare la cultura identitaria nelle nuove generazioni.

Le misure urgenti del Consiglio dei ministri ma che Dio aiuti gli italiani per l’incremento dei tassi mutui variabili che ha portato ad un rialzo del costo denaro

 

 

 

 

Disco verde del  Consiglio dei ministri  al decreto legge recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici (dl Asset).    Sì pure al “prelievo sugli extraprofitti delle banche, limitato al 2023”. La misura, portata in Cdm dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è stata illustrata in conferenza stampa dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Gli introiti andranno all’aiuto per i mutui prima casa e al taglio delle tasse”, ha spiegato il leader della Lega definendo il provvedimento una “norma di equità sociale”. “Non stiamo parlando di qualche manciata di milioni ma –  si possono ipotizzare alcuni miliardi”.

L’incremento dei tassi della Banca centrale europea “ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese” mentre “non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi, in questo gap, si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche“, ha detto Salvini, illustrando le norme varate in Consiglio dei ministri.

Sui mutui a tasso variabile non è chiaro come si v uole intervenire a beneficio dei titolari se è stata espressa questa volontà. Resta la preoccupazione di chi ha stipulato negli anni scorsi un mutuo a tasso variabile

Il dl Asset varato dal Cdm interviene a regolare il settore dei taxi: “Si conferisce ai comuni la possibilità di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio soprattutto per fronteggiare periodi di straordinario incremento della domanda, con una durata, in ogni caso, non superiore ai dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici mesi per esigenze di potenziamento del servizio. Le licenze possono essere rilasciate in favore dei soggetti già titolari di licenza, che possono poi valorizzarle attraverso affidamento anche a titolo oneroso a terzi purché in possesso dei requisiti”.

“I comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana e i comuni sede di aeroporto internazionale potranno bandire un concorso straordinario per il rilascio di licenze aggiuntive in misura non superiore al 20 per cento di quelle esistenti. Queste licenze però saranno vincolate alla disponibilità di un veicolo elettrico o ibrido. Per chi vorrà ci saranno incentivi per l’uso delle auto green. Infine si promuove il ricorso alla possibilità di turnazioni integrative e doppia guida, ampliandola a livello nazionale”, si legge ancora in una nota del Mit.

H  a affermato il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, in conferenza stampa., ”pensiamo di aver frenato questa asta dei voli, che si determina in alcune condizioni, quando vi è la massima delle richieste e un arbitrio che non sarà più consentito realizzare”..

”Per quanto riguarda i ‘cari voli’ – ha spiegato – siamo intervenuti con due misure: sarà stabilito un tetto massimo per nuove gare dei servizi pubblici per le isole. Per quello che è già vigente noi abbiamo determinato che abbiamo individuato nell’algoritmo che di fatto realizza una sorta di asta dei voli che consente la proliferazione dell’utente, che siano dichiarati prassi commerciale scorretta se porta pregiudizio per l’utente. Questo nel caso dei voli per le isole e nel caso vi siano situazioni emergenziali come l’alluvione in Emilia Romagna”.

“Per permettere l’assunzione di tecnici dall’alta professionalità per il Ponte sullo Stretto di Messina si prevede la deroga al tetto dei compensi previsti per amministratori e dipendenti pubblici in linea con quanto già fatto per il Giubileo o Anas 2.0”, come spiega  la nota del Mit. “La norma riguarda la necessità di reperire super esperti massimamente competenti, provenienti anche da aziende come Anas e da Rfi (Rete ferroviaria italiana), per le quali non è previsto il limite”

Il Cdm interviene sul caro materiali: ha previsto circa 1 miliardo di euro per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l’alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi Pnrr. Si tratta di Milano – Verona, Milano – Venezia, Terzo valico di Giovi.

“Si esclude il settore dell’autotrasporto merci dalle competenze dell’Art, l’autorità dei trasporti, con la conseguente soppressione del contributo annuale da parte degli autotrasportatori, per venire incontro alla crisi del comparto”. E’ questa una delle norme di competenza Mit a cui il Cdm ha dato il via libera. Sul fronte del Tpl, invece, il governo ha deciso di razionalizzare il riparto dei fondi per il trasporto pubblico locale in maniera “più coerente con l’effettiva rilevazione dei servizi da parte delle Regioni”

Ha affermato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm.”In tempi ristretti abbiamo approvato nell’ambito del decreto all’articolo 10 e 11 due interventi che permettono di ristorare le imprese vinicole colpite dalla peronospora con un primo intervento di 1 milione e invece interveniamo sul settore della pesca per cercare di alleviare le criticità indotte quest’anno da una proliferazione esponenziale del granchio blu”. . Si tratta di “un granchio particolarmente aggressivo giunto da altri mari nell’Adriatico ma anche nel Tirreno”

“Queste criticità prevedono lo smaltimento dell’animale e altri interventi che stiamo strutturando per creare una condizione di filiera che metta al riparo nei prossimi anni, in termini strategici, da una evoluzione ancora più rischiosa di questo animale”..

Si istituisce un apposito ‘Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni’, dedicato alla messa in sicurezza e manutenzione delle strade, ponti e viadotti comunali: 50 milioni dal 2023 al 2025 nello stato di previsione del Mit. La nota del dicastero di Porta Pia spiega come “potranno presentare richieste di contributo i comuni fino a 5000 abitanti per interventi dal costo non superiore a 150 mila euro”.

“Si sopprime il controllo del Consiglio superiore dei lavori pubblici: la verifica della progettazione potrà essere affidata a organismi di controllo accreditati ai sensi della normativa europea. Ciò permetterà di realizzare, tra l’altro, opere come la A11, l’A14 , la A1, A 13, A14 , la Gronda di Genova e il passante di Bologna”. A prevedere una “semplificazione per i progetti” è una norma del dl Asset approvata dal Cdm.

Altra  misura è stata illustrata dal ministro Urso.”Se un’impresa delocalizza prima dei 10 anni dovrà restituire gli incentivi”. ”Nel decreto è prevista l’estensione a 10 anni del termine per il recupero degli incentivi per le grandi imprese che delocalizzano”,..

In arrivo misure di estensione della golden power. ”Nel caso di trasferimento all’estero di tecnologia particolarmente critica, anche quando questo trasferimento si avvenga infra gruppo, si autorizza l’esercizio dei poteri speciali quando gli atti e le operazioni riguardino intelligenza artificiale, macchinari per la produzione di semiconduttori, cybersecurity, tecnologia aerospaziale, stoccaggio di energia, quantistica e nucleare”..

”Nel caso di investimenti esteri superiori a 1 miliardo sarà possibile nominare un commissario di governo che faciliterà e coordinerà la tempestiva ed efficace realizzazione delle misure atte a realizzare quell’investimento”. E’ un’altra delle misure illustrata dal ministro per le Imprese e contenuta nel decreto legge Asset e investimenti approvato dal Cdm.

“Per quanto riguarda l’attrazione degli investimenti esteri nel nostro Paese, per rafforzare gli strumenti che abbiamo messo in atto dall’inizio della legislatura, sarà possibile, su iniziativa del nostro ministero, nominare commissari straordinari di governo, per assicurare il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria per la tempestiva ed efficace realizzazione nel caso di investimenti esteri superiori a 1 miliardo”…

”Anticipiamo alcune misure urgenti, che saranno più compiutamente definite nel piano nazionale per la microelettronica, destinando a questo settore 700 milioni di euro in credito d’imposta maggiorato per la ricerca e lo sviluppo di semiconduttori”.

 

Carabinieri e Giudice d’accordo,applicazione Codice rosso, divieto di avvicinamento e braccialetto anti stalking per monitorare la persona violenta

Stalking, arriva il braccialetto elettronico che monitora i persecutori

Archivi -Sud Libertà

 Trapani –
I Carabinieri della Stazione di Trapani hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal GIP di Trapani su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 67enne del luogo.
L’odierno provvedimento compendia le risultanze investigative dei Carabinieri  condivise dall’autorità giudiziaria, avviate a seguito della denuncia presentata dalla coniuge convivente. La donna si era infatti rivolta al Comandante della locale Stazione raccontando di essere vittima di episodi di maltrattamento, asserendo di aver subito anche aggressioni fisiche e minacce che il marito avrebbe posto in essere in stato di alterazione psico-fisica dovuto all’assunzione di alcolici.
Magistrati e Carabinieri hanno subito applicato il Codice Rosso e, in tempi ristrettissimi, hanno svolto tutti gli accertamenti necessari che hanno portato all’odierno provvedimento. All’uomo, immediatamente rintracciato dai militari dell’Arma, su disposizione del Giudice, è stato applicato anche un braccialetto anti stalking.
Ricorderemo qui che la nuova tecnologia del braccialetto elettronico  permette infatti da una parte di monitorare tutti gli spostamenti del “disturbatore”, dall’altra di avvertire la vittima dell’eventuale presenza ravvicinata dell’aggressore, mediante uno speciale dispositivo in dotazione alla persona “stalkerizzata”: in questo caso si produce immediatamente un allarme captato dal centro di monitoraggio, dalla questura , da tecnici e dai Carabinieri. A questo punto la centrale può mettersi in contatto con l’indagato per verificare se stia progettando un’aggressione mentre la vittima può contattare le forze dell’ordine in qualsiasi momento.–Questa  tecnologia in Italia è già attiva dal 2009 a Madrid, dove i femminicidi sono scesi del 33% (del 19% nell’intera Spagna) e dove tutte le persone monitorate non sono più state vittima di violenza. Ma, oltre al reato di stalking, sono molti altri gli ambiti in cui questa nuova tecnologia potrebbe rivelarsi utile: la violazione dei domiciliari e il Daspo non rispettato in primis. 

Autostrada Messina-Palermo, finalmente riapre il tratto tra Campofelice e Buonfornello che era chiuso dal mese di settembre 2022

 

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Finalmente ci siamo.  La comunicazione proviene dalla Regione sicilia.  “È stato riaperto venerdì pomeriggio alle 18 il tratto dell’autostrada A-20 Messina-Palermo tra Campofelice e Buonfornello, che era chiuso dal mese di settembre 2022. Il Consorzio autostrade siciliane ha completato i lavori di riqualificazione delle barriere laterali, necessari per la sicurezza degli automobilisti in transito.

 «Finisce quindi la limitazione del traffico ad una sola carreggiata – spiega l’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Aricò – e ritorna pienamente fruibile senza limitazioni una tratta particolarmente importante per i flussi turistici da e per la vicina Cefalù».

 

Sinergia del Comune di Palermo con l’Autorità portuale per migliorare la viabilità

 

 

   L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia,  ha firmato un accordo con il Comune di Palermo per migliorare dal prossimo dieci agosto la viabilità delle strade attigue al porto di Palermo..

Il progetto è relativo alla “Programmazione e alla progettazione degli interventi per la riqualificazione delle aree di interfaccia città-porto e per la dotazione di servizi alla cittadinanza” che, superati alcuni impedimenti amministrativi, è diventato operativo. Per decongestionare il sistema viario urbano limitrofo al porto commerciale (via Crispi, via dell’Arsenale), e far fronte a esigenze straordinarie determinate, soprattutto, dal rilevante flusso di mezzi pesanti diretti all’imbarco o provenienti dallo sbarco, a tutela della sicurezza della circolazione stradale e dell’incolumità pubblica, è stata elaborata una strategia che prevede il controllo e la regolazione della viabilità e delle soste dei veicoli nelle strade immediatamente adiacenti al perimetro portuale, in prossimità dei varchi portuali (Sammuzzo, Santa Lucia, Colombo), con la previsione di eventuale rimozione forzata dei veicoli. In particolare, con cadenze prestabilite secondo il calendario vigente, verranno pianificati servizi nelle ore e nelle giornate di maggior afflusso di autotrasportatori, auto o taxi in occasione dell’approdo di navi da crociera.

Roberto Lagalla
Nella foto il sindaco del comune di Palermo

L’importo complessivo annuo presunto per i servizi, a carico dell’Adsp del Mare di Sicilia occidentale, sarà all’incirca di 100 mila euro, e tiene conto dei costi dovuti per l’impiego di veicoli e personale di diverso ruolo della polizia municipale. “Siamo consapevoli – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – dei disagi che creano ai passeggeri e ai cittadini i lavori impattanti dell’anello ferroviario e quelli di grande infrastrutturazione in corso nell’area portuale, le cui conseguenze si aggravano nei periodi di alta stagione, anche a causa di chi non rispetta le regole. Sono, però, percorsi obbligati per raggiungere un risultato all’altezza delle nostre ambizioni di traffico. I vigili avranno il compito di multare i mezzi che occupano spazio con soste inappropriate, intasando ulteriormente la viabilità”.

“L’accordo tra il Comune e l’Autorità portuale – commenta il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – sull’impiego delle pattuglie dei vigili urbani nell’area del porto rappresenta un importante tassello della collaborazione tra i due Enti che ha l’obiettivo di garantire una migliore fruizione della zona di via Crispi, dove si sono già visti i primi impegni concreti di questa amministrazione con i lavori di messa in sicurezza del sottopasso che da anni necessitava di interventi massicci a tutela dell’incolumità dei cittadini. L’accordo dimostra come sia molto stretto il legame e la sinergia del Comune con l’Autorità portuale e di questo ringrazio il presidente Monti per la sua massima disponibilità e l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta che ha lavorato all’elaborazione di questo provvedimento. Per il Comune il porto deve avere un ruolo strategico per la città e il suo turismo e i lavori per la riqualificazione dell’interfaccia vanno proprio nella direzione di dare un nuovo e più moderno volto a Palermo”.

Palermo-   Archivi -Sud Libertà

 

I lavori di interfaccia, che stanno interessando il tratto compreso tra il varco Amari e il varco Santa Lucia – consistono nella realizzazione di un dispositivo che ridefinisce il confine tra il porto e la città, che sarà costituito da ampi spazi adibiti a verde pubblico, passeggiate e terrazze sopraelevate, anch’esse destinate alla fruizione pubblica e a funzioni commerciali e che, al contempo, consentono di assolvere alla funzione di piattaforma logistica di imbarco/sbarco passeggeri in condizioni di maggiore funzionalità e sicurezza.

L’asse viario della via Crispi, lungo il quale si sviluppa l’intervento di riqualificazione, è una importante arteria urbana interessata da un notevole traffico automobilistico e di veicoli commerciali e anche da un notevole flusso pedonale di cittadini, passeggeri e croceristi. L’attuale sezione stradale comprende due carreggiate separate da un ampio spartitraffico con aiuola centrale e marciapiedi laterali che però, di fatto, sono per la gran parte inutilizzati ed inutilizzabili.

“L’Adsp, che ha a cuore il miglioramento delle condizioni di fruibilità e funzionalità delle aree portuali e di quelle urbane strettamente collegate – riprende Monti – attiverà un tavolo tecnico con il Comune per sviluppare un progetto di riconfigurazione dello spartitraffico esistente in via Crispi e per eseguire i relativi lavori, con una soluzione architettonicamente integrata con l’intervento di interfaccia, piantumando nuovi alberi e adeguando la superficie della sede stradale, in modo da consentire l’incremento del numero o della larghezza delle corsie esistenti, a tutto beneficio della viabilità urbana”.

Marcello de Angelis: “La vicenda sulla strage di Bologna mi ha colpito perchè è stato indicato mio fratello-già- morto-esecutore della strage. I colleghi giornalisti mi hanno infangato e rovinato l’intera vita..”

 

Chiarimento del responsabile comunicazione della Regione Lazio: “In merito alla quarantennale ricerca della verità sulla strage l’unica mia certezza è il dubbio”  –  Tutti hanno diritto alla verità e bisogna rispettare gli altri

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Negli ultimi giorni ho espresso delle riflessioni personali sul mio profilo social, che sono invece diventate oggetto di una polemica che ha coinvolto tutti. Intendo scusarmi con quelli – e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine – a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili”. Lo scrive in un post su Facebook Marcello de Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, in merito alle polemiche provocate da un intervento sul massimo social  in cui si diceva certo dell’innocenza degli ex Nar Fioravanti, Mambro e Ciavardini, condannati in via definitiva per l’eccidio.

”Ho altresì il dovere di fare chiarezza su affermazioni che possono essere fraintese per l’enfasi di un testo non ponderato, ma scritto di getto sulla spinta di una sofferenza interiore che non passa ed è stata rinfocolata in questi mesi. I colleghi giornalisti che quotidianamente e pubblicamente mi definiscono un ex-terrorista – pur nella consapevolezza del fatto che non sono mai stato condannato per nessun atto criminale o gesto di violenza – infangano il mio onore e mi negano la dignità di una intera vita. Perché un terrorista è una persona schifosa e vile. Ho servito e rappresentato le istituzioni democratiche per anni e ne ho il massimo rispetto, così come per tutte le cariche dello Stato, che da parlamentare ho contributo ad eleggere e che oggi sostengo come cittadino elettore. Fra queste e prima di tutte, la Presidenza della nostra Repubblica”.

”In merito alla più che quarantennale ricerca della verità sulla strage di Bologna, l’unica mia certezza è il dubbio. Dubbio alimentato negli anni dagli interventi autorevoli di alte cariche dello Stato come Francesco Cossiga e magistrati come il giudice Priore e da decine di giornalisti, avvocati e personalità di tutto rispetto che hanno persino animato comitati come ‘E se fossero innocenti’. Purtroppo sono intervenuto su una vicenda che mi ha colpito personalmente, attraverso il tentativo, fallito, di indicare mio fratello, già morto, come esecutore della strage. Questo episodio mi ha certamente portato ad assumere un atteggiamento guardingo nei confronti del modo in cui sono state condotte le indagini. Esprimo quindi dubbi, così come molti hanno espresso dubbi sulla sentenza definitiva contro Adriano Sofri senza per questo essere considerati dei depistatori o delle persone che volessero mancare di rispetto ai familiari del commissario Calabresi”.

“Per tutte le vittime – continua de Angelis – della folle stagione dei cosiddetti anni di piombo e dei loro familiari ho il massimo rispetto, vieppiù per chi sia finito sacrificato innocentemente in eventi mostruosi come le stragi che hanno violentato il nostro popolo e insanguinato la nostra Patria massacrando indiscriminatamente. Nel ribadire il mio rispetto per la Magistratura, composta da uomini e donne coraggiosi che si sono immolati per difendere lo Stato e i suoi cittadini, ritengo – scrive ancora De Angelis – che tutti abbiano diritto ad una verità più completa possibile su molte vicende ancora non del tutto svelate”.

”Ho appreso che l’attuale governo, completando un percorso avviato dai governi precedenti, ha desecretato gli atti riguardanti il tragico periodo nel quale si colloca la strage del 2 agosto 1980: mi auguro che l’attento esame dei documenti oggi a disposizione permetta di confermare, completare e arricchire le sentenze già emesse o anche fare luce su aspetti che, a detta di tutti, restano ancora oscuri”.

”Ribadisco le mie profonde scuse nei confronti di chi io possa aver anche solo turbato esprimendo le mie opinioni. Anche se rimane un mio diritto, prima di scrivere e parlare bisogna riflettere sulle conseguenze che il proprio agire può avere sugli altri. Viviamo per fortuna in una società civile in cui il rispetto degli altri deve essere tenuto in conto almeno quanto la rivendicazione dei propri diritti”.

L’aeroporto di Catania torna “alle condizioni di normalità” Riapre il terminal A

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Dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani dopo il via libera arrivato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile. «Avevamo preso questo impegno con i siciliani e con tutti i turisti che in queste settimane visitano la nostra Isola: da oggi ritorna operativo il Terminal A dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania-Fontanarossa.

L’ordinanza dell’Enac, adottata pochi istanti fa dopo le opportune verifiche e analisi e con le opportune prescrizioni per il personale, permette allo scalo di tornare immediatamente, già da questa sera, alle condizioni di normalità».

. «Si tratta- aggiunge – di un risultato raggiunto grazie alla solidarietà istituzionale e allo spirito di collaborazione dimostrati da tutti gli enti coinvolti – prosegue il governatore – che hanno accolto il nostro appello per arrivare rapidamente a una soluzione. Voglio ringraziare chi in queste settimane si è speso senza sosta per raggiungere questo obiettivo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, ha seguito da vicino con spirito di servizio e concretezza ogni fase dell’emergenza, il personale dell’Enac e il suo presidente Pierluigi Di Palma per l’attenzione con cui hanno seguito tutta la vicenda e i vertici della Sac.

Un ringraziamento particolare va anche al ministro della Difesa Guido Crosetto e all’Aeronautica militare che, con il suo supporto logistico, ha contribuito a mitigare i disagi per i viaggiatori. Il ritorno alla piena operatività dell’aeroporto rappresenta anche una garanzia per l’intero settore turistico siciliano che continueremo a sostenere in accordo con il governo nazionale che ha dimostrato grande attenzione nei momenti più difficili».

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