Tragedia a Catania, bimbo di tre anni annega nella propria piscina

Quando la nonna se n’è accorta il piccolo era già morto. Disposta l’autopsia che sarà eseguita domani

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Ferragosto di tragedia a Santa Venerina, nel Catanese, dove un bambino di 3 anni è morto annegato nella piccola piscina di casa.    La nonna appena si è accorta che il nipote non dava segni di vita nella piscina, ha avvertito il 118.       Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri .

La magistratura ha disposta  l’autopsia sulla salma del piccolo, che sarà eseguita domani  16 agosto.

Dichiarazione del Presidente Mattarella nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi

Ponte Morandi

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza.

Nel quinto anniversario del crollo, con il suo tragico bilancio di vite umane annientate, con la profonda ferita inferta alla Città di Genova e alle coscienze di tutti gli italiani, la Repubblica rinnova e rafforza i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a quanti hanno visto sconvolgere la propria esistenza da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile.

Una vicenda che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l’imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell’Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili. La garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini.

Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni.

Con il sostegno del Paese intero, Genova ha saputo mettere in campo una grande reazione civile, che è divenuta forza ricostruttiva. Il nuovo Ponte San Giorgio ha saputo essere un simbolo di ripartenza e di efficace collaborazione tra istituzioni ed espressioni della società. Un risultato importante che dimostra ancora una volta come l’Italia sappia affrontare le sfide più difficili dando il meglio di sé nell’unità».

 

L’appuntamento si rinnova, l’Etna di nuovo in eruzione, l’aeroporto etneo chiuso Si spera che non ci sia pioggia di cenere

 

Spettacolo  di  fontane di lava  ben visibili dal cratere di Sud/Est dalla tarda serata di ieri

Etna in eruzione oggi, aeroporto di Catania chiude lo spazio aereo

Sembra un appuntamento .L’Etna di nuovo in eruzione. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana è evoluta in fontana di lava e sta producendo una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud. Si osserva inoltre un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est.

La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che fino alle ore 13 di oggi i settori di spazio aereo C1 e B3 rimarranno chiusi. Tutti gli arrivi e le partenze sono dunque inibiti. “Si pregano i gentili passeggeri di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea – si legge in una nota – Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’Aeroporto www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto”.   Si attende l’evolversi della eruzione con la speranza che non avvenga la rituale pioggia di cenere e lapilli

Consiglio comunale di Catania con composizione variegata, giurano consiglieri e sindaco

 

Giuramento Sindaco

Catania

Si è  insediato il Consiglio comunale eletto con le ultime consultazioni elettorali. La prima Assemblea cittadina della nuova consiliatura, presieduta dal consigliere anziano per numero di voti, Daniele Bottino, ha sancito l’ufficialità delle funzioni degli organi di governo cittadino, con il giuramento dei consiglieri,  del sindaco Enrico Trantino, e l’elezione del presidente del civico consesso, Sebastiano Anastasi (32 preferenze), del vicepresidente vicario, Riccardo Pellegrino (28 preferenze), e del vicepresidente, Salvatore Giuffrida (29).

In apertura di seduta, il presidente pro tempore Daniele Bottino ha rivolto gli auguri di buon lavoro al sindaco Enrico Trantino “che è stato scelto con una percentuale straordinariamente ampia che dà al primo cittadino e alle forze che lo sostengono un mandato pieno per affrontare le tante sfide che ci attendono”.
Dopo il giuramento del consigliere anziano si  è proseguito per ordine alfabetico (tutti presenti i 36 consiglieri), davanti ad un pubblico numeroso, in sala anche diverse autorità politiche regionali e locali.

Il sindaco Trantino, affiancato da tutta la giunta, si è rivolto all’Aula con queste parole: “Da oggi la città è pienamente costituita nel suo organismo assembleare  che rappresenterà il filtro tra la cittadinanza e l’amministrazione. Tutti abbiamo assunto l’impegno di agire nell’interesse del Comune, della Repubblica e della Regione. Rispetto ai consiglieri, io ho voluto aggiungere nel mio giuramento, così come è prescritto nell’ordinamento, anche l’obbligo di fedele lealtà alla Costituzione perché il sindaco rappresenta anche l’interfaccia tra lo stato e la città, si fa garante per i cittadini e anche per i consiglieri comunali.
Come ho detto al mio insediamento, intendo interpretare la funzione che mi è stata attribuita solo in un modo: prendendomi cura della città. Non è una carica, è un incarico, non sono delle sfumature ma  precise linee di condotta che devono ispirare l’operato di questa amministrazione. E’ una città che ha sofferto negli ultimi tempi condizioni particolari, ma se  non si è mai fatta piegare  in passato rispetto a calamità disastrose, non si farà piegare mai.

Sono felice di vedere un consiglio comunale con una composizione variegata ma nello stesso tempo con una nutrita presenza di donne e di giovani, il che mi lascia sperare in un rapporto fattivo, non di collaborazione, perché il consiglio comunale deve essere anche la sentinella della città E quindi non chiedo che ci sia una sorta di accondiscendenza rispetto alle nostre scelte, anzi, l’Amministrazione può scegliere bene nel momento in cui ci sia anche un dissenso, ragionato, motivato, perché a quel punto dovrei essere capace di esprimere una sintesi. E’ inevitabile che ci saranno anche posizioni di dissenso strumentale, a partire dalla politica, ma vorrei anche che cominciasse a passare un nuovo modo di interpretare la politica come attività al servizio della città e non al servizio del conseguimento di posizioni di vantaggio personale. Io dico sempre che quel che mi ha spinto a questo passo è il fatto di credere che noi dobbiamo proiettarci al futuro. Noi paghiamo una condizione di inaridimento progressivo della nostra società per effetto della fuga dei tanti nostri figli, di tanti giovani che vanno a studiare e a lavorare fuori e guardiamo con una certa tenerezza ma anche con preoccupazione ai  più piccoli, a coloro i quali saranno protagonisti della Catania di domani. Io spero che nell’azione di ciascuno dei consiglieri comunali così come dei miei colleghi di giunta, ci sia la consapevolezza  del fatto che le difficoltà potranno sì costituire un limite ma non dovranno mai costituire un alibi. Noi abbiamo un obiettivo, che è quello di cercare di dare una risposta , di far rinascere una città che è troppo piegata nella logica della rassegnazione, è una città in cui molti nostri concittadini credono sempre meno alla possibilità che questa città risorga come ha fatto in passato dalle proprie ceneri.

Abbiamo il bisogno di superare questa indolenza, questa pigrizia, questo voler rimandare il rispetto dei propri doveri  perché si pensa che non ne valga la pena. Una cosa che diremo sempre, è che  l’amministrazione non potrà mai risolvere i problemi se la città non comprende che ha un ruolo attivo.  Lo dobbiamo a una comunità che ha bisogno di credere in se stessa, ma nello stesso tempo sa quanto sia meravigliosa Catania. Non dimentichiamolo mai questo e agiamo solo nell’interesse di questa città”.

Sebastiano Anastasi è stato riconfermato nella carica di presidente rivestita nell’ultimo periodo della scorsa consiliatura, con 32 preferenze (un voto è stato espresso per  Barbagallo, uno per Caserta, uno per Ciancio, più una scheda bianca).
“Si appresta finalmente a ripartire il Consiglio comunale – ha dichiarato  Anastasi – Si tratta di un  organo che ha un ruolo importantissimo per la città, quello di ascoltare ogni singolo cittadino, oltre che ogni singolo collega all’interno dell’aula consiliare. Non sempre nella scala dei bisogni della città è facile realizzare quanto chiede la cittadinanza. E’ molto difficile fare il consigliere comunale oggi, perché  le funzioni  e i bilanci dei comuni sono stati drasticamente ridotti,  ma noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo far prevalere la logica dei freddi numeri che tende a trasformarci in semplici ratificatori. E’ con sommo rispetto che assumo l’impegno con l’aula consiliare, con la città, con l’amministrazione comunale, con tutti affinché questo consiglio possa esser volano propulsore di idee costruttive e di confronto,
 

Vicepresidente vicario è stato eletto Riccardo Pellegrino con 28 preferenze (un voto per Vullo, uno per Bonaccorsi Damien, uno per Caserta, tre schede bianche e due nulle).
Vicepresidente Salvatore Giuffrida, con 29 preferenze (un voto per Bonaccorsi Damien, uno per  Barbagallo, uno per  Caserta, uno Vullo, tre schede bianche).
Dopo un breve saluto e ringraziamento da parte di Pellegrino e Giuffrida, il presidente Anastasi ha invitato tutti i consiglieri a presentare quanto prima le dichiarazioni riguardanti i capigruppo ed eventualmente anche i vice, per la prima conferenza dei capigruppo e le costituzioni delle varie commissioni consiliari.

 

 

 

 

Catania, maltrattava – e aggrediva – la propria compagna Il Giudice convalida l’arresto dell’uomo e la permanenza in carcere

 

Archivi -Sud Libertà (immagine di repertorio)

 Catania –
I Carabinieri della Stazione di Librino hanno arrestato un 32enne del posto, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia in danno della compagna. I militari sono intervenuti in seguito alla richiesta d’aiuto, avanzata dalla donna ad un’avventrice dell’esercizio commerciale, mediante l’ormai noto gesto convenzionale della mano aperta con il pollice chiuso sul palmo e le dita che vanno a chiudersi su di esso.
Gli immediati accertamenti hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire la dinamica dei fatti, avvalendosi tra l’altro delle immagini tratte dagli impianti di videosorveglianza presenti sul posto, nonché della testimonianza dei presenti. È emerso che l’uomo, dopo aver fatto compere con la donna, l’ha dapprima pesantemente insultata per aver comprato un mobile difficilmente trasportabile in macchina e, successivamente, l’ha aggredita afferrandola per i capelli e strattonandola.
La 48enne ha confidato ai militari di aver già denunciato l’uomo per le medesime ragioni nel mese di aprile dell’anno scorso, richiedendo in quell’occasione di essere collocata in struttura protetta, salvo successivamente cambiare idea e ritornare con il compagno. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto disponendo nei suoi confronti la permanenza in carcere.

Petizione popolare sul salario minimo legale Schlein e Conte partono per la raccolta delle firme

 

D’accordo le  opposizioni alla raccolta delle firme sul salario minimo. Spiega sui social  Elly Schlein, segretaria del Partito democratico: “Se pensi anche tu che in Italia sia necessario fissare un salario minimo, mettici una firma! Abbiamo bisogno del vostro supporto. È semplice, è immediato, basta firmare su https://www.salariominimosubito.it o nei banchetti alla Festa dell’Unità”…

“Ancora in queste ore, da alcuni esponenti di governo è arrivata una netta chiusura al salario minimo legale – comunica Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle – Venerdì a Palazzo Chigi, dopo mesi di dibattito in Parlamento, la presidente Meloni non ha fatto alcuna controproposta: coinvolgere il Cnel di Brunetta, che peraltro in passato si è pubblicamente espresso contro questa misura, è solo un modo per gettare la palla in tribuna mentre 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori continuano a percepire paghe da fame.
La nostra proposta di introdurre un salario minimo di 9 euro lordi l’ora è in Parlamento, e malgrado i tentativi della maggioranza di boicottarla non ci fermiamo! Da oggi potrete combattere insieme a noi questa battaglia, firmando la petizione popolare che lanciamo ufficialmente oggi insieme alle altre forze di opposizione per far sentire al governo la voce dei cittadini che non hanno voce, come i 20mila che lo scorso 17 giugno a Roma si sono radunati per dire ‘Basta vite precarie'”. “Qui di seguito il link con tutte le istruzioni. Vi chiedo di firmare la petizione e di contribuire a diffonderla tramite i vostri contatti. Facciamo sentire la nostra voce!”, conclude il leader pentastellato lanciando la petizione.

Bonus energia, “arrivano aiuti europei per 3484 aziende richiedenti in Sicilia» Ma le famiglie?

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«Grazie all’approvazione della Commissione europea, tutte le 3.484 imprese che hanno presentato istanza per il Bonus energia Sicilia riceveranno il sostegno previsto dal bando». Lo dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commentando il via libera che la Commissione Ue ha dato al regime di aiuti di Stato da 150 milioni di euro per sostenere le imprese dell’Isola messe in difficoltà dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Si tratta del bando pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive lo scorso 31 dicembre, già finanziato con risorse del Poc 2014-2020 e ora anche del Fesr 2014-2020, e destinato alle aziende attive in Sicilia in tutti i settori (eccetto agricoltura primaria, pesca e settore bancario) per compensare l’aumento dei costi di gas ed elettricità nel 2022.

«Il Bonus energia Sicilia è stato fortemente voluto dal mio governo – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani –. Adesso l’approvazione da parte della Commissione europea consente di fornire questo sostegno alle imprese messe in ginocchio dal caro bollette del 2022, aiutandole così a superare le difficoltà finanziarie determinate dalle conseguenze del conflitto ucraino. È un risultato importante poter riuscire a soddisfare tutte le richieste presentate dalle aziende, senza lasciare fuori nessuno».

La Commissione ha rilevato che il bonus è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione degli aiuti di Stato adottato per accelerare la transizione verde e ridurre le dipendenze dai combustibili fossili: in particolare, l’aiuto non supererà i due milioni di euro per azienda e sarà concesso entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, il regime di aiuto è stato valutato come necessario, appropriato e proporzionato. «Un risultato importante – aggiunge Tamajo – raggiunto anche grazie a un lavoro di squadra tra i dipartimenti Attività produttive e Programmazione che hanno lavorato su questa misura insieme con l’Ufficio legislativo e legale».

Il cinismo e l’indifferenza al suicidio dirigono la vita nelle carceri: Nordio vuol creare”una detenzione differenziata….” Sì, ma quando?

 

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio al termine della visita al carcere le Vallette di Torino :”Compatibilmente con le risorse che abbiamo, cercheremo soprattutto quella che vorrei chiamare una detenzione differenziata: tra i detenuti molto pericolosi e quelli di modestissima pericolosità sociale ci può essere una situazione intermedia che, a mio avviso, può essere risolta con l’utilizzo di molte caserme dismesse e che hanno spazi meno afflittivi”. 

sovraffollamento carcere
 Archivi  -Sud Libertà
Il Guardasigilli dove si è recato nel penitenziario torinese all’indomani della morte di due detenute, una delle quali, nigeriana di 42 anni e madre di un bambino affetto da autismo, si è lasciata morire di fame rifiutando cibo e ricoveri dal momento della sua carcerazione avvenuta nel mese di luglio.

Affermano i familiari e le associazioni : “Cinismo e stanchezza purtroppo dirigono la vita in carcere. Nel caso della detenuta morta di inedia, nonostante l’impegno degli operatori, non si è trovata altra forma di sostegno che non recluderla in un reparto psichiatrico. Lei voleva solo avere l’opportunità di stare vicina a suo figlio di 4 anni affetto da autismo. 

Tre donne morte nel carcere di Torino nel giro di poco più di un mese è allarmante — Non si risolve però il tutto andando a colpire gli operatori di base come fossero capri espiatori. Bisogna rivoluzionare un sistema, quello carcerario, afflitto da una visione pre-moderna. Bisogna aumentare i rapporti con l’esterno, rendere quotidiane le telefonate, assicurare anche d’estate vita nelle sezioni. La pena è la reclusione in carcere non la reclusione in cella, dove a volte le persone sono costrette a stare, in ambienti disadorni e malmessi anche 20 ore su 24″.

Rinascita della Venere, oggi sit-in del Comune di Napoli: assistenza ai deboli

 

 

Napoli

Il Comune di Napoli ha deciso, in accordo con Fondazione Pistoletto, di adoperarsi affinché la città possa godere nuovamente di una delle più importanti e rappresentative opere di arte contemporanea del panorama italiano.

L’Amministrazione in merito ribadisce che non sosterrà alcuna spesa diretta. La ricostruzione sarà curata dallo stesso maestro Pistoletto.

Quest’opera per il maestro ha un forte valore simbolico nel rappresentare l’attenzione alle persone che come Isaia – considerato autore dell’incendio dell’opera – necessitano di assistenza e sostegno. Lo spirito della “Rinascita della Venere” è proprio questo.

In questa prospettiva, quindi, il Comune di Napoli attraverso il Garante dei Detenuti di Napoli Don Tonino Palmese ha aderito al sit-in che si terrà a Napoli domani 12 agosto alle ore 11 a sostegno di Simone Isaia organizzato da Iod edizioni, Pastorale Carceraria della Chiesa di Napoli, Associazione Liberi di volare, Chiesa Evangelica Libera di Casalnuovo, United Colors of Naples, Tribunale 138.

Al sit-in dal titolo “Cure, non carcere per Simone Isaia” ha aderito anche il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello.

Queste le motivazioni all’adesione: “Aderiamo come Garanti dei detenuti, regionale e del Comune di Napoli, alla sentita e apprezzata iniziativa che si terrà a sostegno di Simone Isaia ritenendo che le istituzioni da noi rappresentate, in ambito dei diritti dei detenuti, stanno attentamente monitorando dal punto di vista giudiziario, esistenziale e anche familiare, la vicenda che vede sotto accusa il giovane Simone. Infatti, il dialogo avviato con la difesa, la famiglia, il mondo del volontariato, la comunità di accoglienza e lo stesso penitenziario, ci conferma la giusta richiesta di un approfondimento che tenga conto della condizione salutare di Simone.

Pertanto, il nostro impegno continuerà nel sostenere la possibilità di ribadire che se dovessero esserci le condizioni per una “pena alternativa” ci sarà sicuramente il nostro sostegno. Auspichiamo che i magistrati competenti, nel corso delle indagini, laddove offrano nuove ed efficaci garanzie di tutela della collettività, possano rimodulare la misura custodiale in atto, consentendo a Simone di affrontare e risolvere il disagio personale, che certamente ha avuto un ruolo determinante in questa triste vicenda”.

 

I CARABINIERI DELL’ARTE RECUPERANO 266 REPERTI ARCHEOLOGICI SMERCIATI DAI TRAFFICANTI NEGLI USA DEL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO

Archivi -Sud Libertà  (Immagine di repertorio)

 Roma – New York 

I Carabinieri -il Comando – informa che l’8 agosto 2023, a New York, presso la sede della Procura Distrettuale di Manhattan (DAO), alla presenza del Procuratore Alvin L. Bragg, sono stati restituiti all’Italia decine di reperti archeologici di pregevole valore, stimati approssimativamente sul mercato mondiale dei beni culturali in svariate decine di milioni di euro.
L’eccezionale risultato è stato conseguito grazie alle incessanti indagini svolte dai Carabinieri dell’Arte, in collaborazione con la Procura newyorkese. Nel dettaglio sono stati individuati negli USA i beni culturali restituiti, la cui provenienza illecita è stata inequivocabilmente dimostrata dalle attività investigative dei Carabinieri i quali, in collaborazione con la Procura di Manhattan, ne hanno ottenuto il sequestro e l’odierna restituzione al nostro paese.
Inoltre, i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) rimpatriano:
– 70 lotti (che constano complessivamente di 145 pezzi) facenti parte della procedura fallimentare a carico del cittadino inglese Robin Symes, localizzati grazie alle indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – mirate a contrastare il traffico internazionale di beni culturali. Le attività sono poi sfociate anche in una procedura extragiudiziale e in una causa civile, condotta in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura attraverso l’Avvocatura Generale dello Stato, finalizzata alla restituzione dei beni al patrimonio indisponibile dello Stato italiano;
– 65 manufatti, già in collezione alla “Menil Collection Museum” di Houston (USA), in restituzione spontanea da parte dell’ente proprietario al Ministero della Cultura, essendo stata accertata dai Carabinieri TPC la provenienza da scavi clandestini in aree archeologiche del territorio italiano e l’esportazione illecita.
Tale inestimabile patrimonio archeologico era giunto negli Stati Uniti negli ultimi decenni del secolo scorso poiché smerciati dai grandi trafficanti internazionali senza scrupoli, oggi finalmente riportati a casa dai Carabinieri dell’Arte in collaborazione con la Procura newyorkese e i colleghi della Homeland Security Investigations (HSI). Presenti alla cerimonia il Console Aggiunto d’Italia a New York, Dott. Cesare Bieller, il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, il Vice Procuratore del DAO di Manhattan, Colonnello Matthew Bogdanos, e lo Special Agent in Charge HSI, Ivan J. Arvelo.
Tutti i reperti, rientrati in Italia con spedizione diplomatica, appartengono a un arco temporale che va dall’età Villanoviana (IX/VIII sec a.C.), alla civiltà etrusca (VII/IV sec. a.C.), alla Magna Grecia (V/III sec. a.C.) fino all’età romana imperiale (I-II sec d.C.).
L’importante recupero odierno è stato conseguito grazie alla vincente collaborazione tra Italia e USA nel settore, un ambito nel quale i Carabinieri dell’Arte e il District Attorney’s Office di New York, in particolare attraverso il coordinamento delle indagini negli USA svolto dall’Assistant District Attorney NY, Colonnello Matthew Bogdanos, hanno consolidato una cooperazione di impareggiabile efficacia nel mondo, consentendo l’eccellente risultato che si celebra oggi.
Il ritorno in Italia di tale pregiata e inestimabile bellezza culturale è anche il frutto della incessante sinergia tra i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e il Ministero della Cultura, guidato dal Capo del Dicastero, Prof. Gennaro Sangiuliano, nei quali si eleva con fierezza la passione e l’impegno per la tutela del patrimonio culturale.

 

 

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