Internet veloce, ( sindaci dei comuni permettendo )conclusi lavori a Villarosa. Falcone: «Crescono aree penalizzate»

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«Lo sviluppo della rete a banda ultra larga in Sicilia procede secondo i piani proiettando soprattutto le aree più periferiche verso un’autentica integrazione digitale. Anche per il centro di Villarosa si completa la realizzazione della rete in fibra ottica ultraveloce e assume particolare rilievo che sia proprio l’Ennese, la provincia spesso più penalizzata, a mettersi alle spalle il digital divide grazie alla sinergia fra Regione, Infratel e Open Fiber. Quando un territorio può contare su una rete Internet di ultima generazione, si accresce la qualità della vita di famiglie e professionisti, nonché l’attrattività verso imprese e investimenti».
Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, commentando la conclusione degli interventi di realizzazione della nuova rete in fibra ottica nell’ambito del “Piano banda ultra larga”, gestito da Infratel, società del ministero delle Imprese e del made in Italy, e attuato da Open Fiber sotto il coordinamento della Regione Siciliana, attraverso l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica (Arit). Come da dati di Open Fiber, la rete ultraveloce oggi disponibile a Villarosa raggiunge 2.608 unità immobiliari attraverso le tecnologie ftth (fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici) e fwa (fixed wireless access). «Nei prossimi giorni, attraverso l’Arit, faremo il punto su lavori e interventi in corso – prosegue Falcone – anche nell’ottica di programmare l’ulteriore estensione delle reti Internet veloci in Sicilia e coprire ancora di più le aree a fallimento di mercato, come da impegno del governo Schifani e come auspica anche l’Europa».

Pakistan, vandalizzate le chiese cristiane

 

IncendiatI e vandalizzati  luoghi di culto cristiani a Jaranwala, nell’est del Paese.. La   reazione violentissima dopo un presunto atto blasfemo contro il Corano (strappo di alcune pagine). La polizia ha arrestato più di cento persone.

 La folla, fomentata da estremisti, ha distrutto alcune chiese e quanto in esse era contenuto – Le Bibbie all’interno delle chiese sono state bruciate e fedeli costretti a lasciare le loro case.

La polizia del posto  è sembrata incapace di tenere sotto controllo la situazione.  Non si registrano feriti.

Si apprende che le  pagine strappate sarebbero state visionate da un leader religioso locale che avrebbe incitato la popolazione musulmana a reagire. Secondo ricostruzioni immediate, a essere colpite sono state tre chiese presbiteriane, una chiesa cattolica, una chiesa della Full Gospel Assembly e un’altra dell’Esercito della salvezza. Ma il numero degli edifici di culto attaccati è di 21.

Il primo ministro pakistano ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar ha dichiarato : “Sono sconvolto dalle immagini, saranno presi provvedimenti severi contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze”, ha scritto l’esponente politico sui canali social, aggiungendo che “a tutte le forze dell’ordine è stato chiesto di arrestare i colpevoli e consegnarli alla giustizia. Siate certi che il governo pakistano – ha concluso – è al fianco dei nostri cittadini su base paritaria”. Nella notte la polizia provinciale ha poi reso noto con un comunicato che oltre 100 persone sono state arrestate in relazione agli attacchi contro la comunità cristiana..

Il presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, l’arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi, monsignor Joseph Arsad, ha condannato l’ accaduto di  Jaranwala rivolgendo un appello al governo del Punjab affinché vengano presi immediati provvedimenti contro gli autori degli attacchi. “Questi incidenti – ha scritto in una nota diffusa dalla diocesi e ripresa da Asianews – aprono la strada all’insicurezza per le minoranze che vivono in Pakistan. I nostri luoghi di culto e la nostra gente non sono al sicuro. Vi sia un’indagine trasparente su questo tragico indicente in modo che sia ristabilito il primato della legge e della giustizia e si costruisca – si legge – una società migliore nell’armonia e nel rispetto delle religioni”.

Prosegue la corsa al rialzo dei prezzi -incontrollati- del carburante Speculazione dappertutto

 

Archivi -Sud Libertà  -(Immagine di repertorio)

 

Contestazioni da tutte le parti.  Richiesta di sanzioni anche ai singoli distributori.La verde ha raggiunto al self la media di 2,019 euro in autostrada: per un pieno ci voglio 6,6 euro in più rispetto a maggio. Più 8,9 euro un pieno di gasolio. Associazioni consumatori sul piede di guerra

Prosegue la corsa al rialzo dei prezzi del carburante. Se il prezzo medio della benzina ha raggiunto al self la media di 2,019 euro in autostrada, su molte tratte la verde in modalità servito sfiora i 2,5 euro al litro. Rialzi che, tra esodo e controesodo, porteranno secondo le stime circa 2,2 miliardi di euro nelle casse dello Stato per effetto delle accise e dell’Iva sui carburanti.

Non ci stanno  le associazioni dei consumatori, con Assoutenti, che non solo torna a denunciare gli evidenti rincari dei prezzi alla pompa, ma segnala anche come gli aumenti proseguano nonostante il calo delle quotazioni petrolifere. Secondo un monitoraggio alle ore 9 di oggi sulla base dei dati comunicati dai gestori allo stesso Mimit, sono infatti numerosi gli impianti sulle autostrade che, alla data odierna, vendono la benzina (servito) a 2,499 euro al litro, e a oltre 2,4 euro il gasolio. Ma al di là delle autostrade, i listini stanno aumentando su tutta la rete.

In soli tre mesi, da maggio ad oggi, un litro di benzina è rincarato in media di 13,2 centesimi, il gasolio costa addirittura 17,7 centesimi in più. Questo significa da un lato che un pieno di verde costa 6,6 euro in più rispetto a maggio, +8,9 euro un pieno di gasolio, dall’altro che le casse statali stanno guadagnando miliardi di euro attraverso Iva e accise grazie ai rincari dei carburanti. Un aumento quello degli ultimi giorni che si verifica nonostante il calo del petrolio, le cui quotazioni sono scese sia per il Brent che per il Wti.

CODACONS, DENUNCIA CONTRO MEF

Il Codacons presenta oggi una denuncia nei confronti del ministero dell’Economia e delle finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio ai danni dei consumatori, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana. Lo si legge in una nota dell’associazione, che torna ad attaccare sul caro-carburanti. “Dopo il sedicesimo aumento di seguito del costo dei carburanti, che l’esecutivo a quanto pare non giudica allarmante, considerandolo al netto delle accise”, afferma il Codacons, “è davvero incredibile assistere alla scena di un governo che si prende meriti che non esistono e arriva a fare i conti senza le accise, nel goffo tentativo di convincere i cittadini che la situazione è sotto controllo. Tutto questo mentre gli italiani, ormai rassegnati al salasso, si ritrovano dissanguati alla pompa di benzina”.

Qualcuno deve ricordare al ministro e al governo che le famiglie non pagano il prezzo depurato dalle accise ma quello reale: devono sopportare un prezzo medio di 2 euro al litro, quasi 3 euro nelle peggiori delle ipotesi, senza che nessuno finora sia stato capace di fermare l’arrampicata dei prezzi”, prosegue l’associazione. “L’incoerenza, insomma, regna sovrana: se per il governo la colpa è delle accise, ora la promessa di cancellarle, fatta in abbondanza negli anni passati da diversi esponenti del governo attuale, è sparita nel nulla. Un circo dell’assurdo di cui fanno le spese, al solito, gli italiani”.

 Federcontribuenti: ”Il prezzo della benzina potrebbe essere ridotto di 20 centesimi al litro senza nessuna conseguenza negativa sulle casse dello Stato”.  ”Operazione verità” sulla composizione del prezzo dei carburanti alla pompa. L’associazione di difesa dei cittadini e delle imprese presenterà una campagna di sensibilizzazione sull’aumento dei carburanti con lo slogan “Metà del tuo pieno va in tasse allo Stato”, con una grafica stampata su un adesivo che sarà attaccato su molte pompe di benzina.

Le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura.

Una situazione che peggiora il deficit competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

Il gap logistico italiano comporta un aggravio di spesa superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola – continua Coldiretti – lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema dei trasporti risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy.

ll bilancio della Polizia ferroviaria a Ferragosto, oltre 58 mila persone controllate

Il bilancio della Polizia ferroviaria a Ferragosto

 

 

Il weekend di ferragosto non ferma le l’operato dei poliziotti della Polizia ferroviaria che, durante questo periodo di partenze per le vacanze ha potenziato i propri servizi. In questi giorni il bilancio delle attività svolte evidenzia i dati dei controlli effettuati: sono state 58.088 le persone controllate, 15 gli arrestati, 131 gli indagati e 179 sanzioni amministrative elevate, di cui 80 in materia di sicurezza ferroviaria.

I servizi istituzionali, in concomitanza con le partenze estive, sono stati intensificati con l’impiego di 2353 pattuglie nelle stazioni e 273 a bordo treno. 534 i convogli ferroviari presenziati.

I servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti ai danni dei viaggiatori sono stati 83, 28 i minori non accompagnati rintracciati e restituiti alle famiglie o collocati in comunità, 20 gli stranieri trovati in posizione irregolare.  

Controlli rafforzati anche durante l’operazione straordinaria “Stazioni sicure”, programmata in occasione delle maggiori partenze nel week end di Ferragosto.

Durante queste attività, alle quali hanno preso parte anche Unità cinofile e le pattuglie del Reparto prevenzione crimine, hanno riguardato in particolare 527 stazioni. 16.572 le persone controllate, 2 arrestati, 28 indagati, oltre 4.425 i bagagli ispezionati e 70 le sanzioni elevate.

Nerone anticiclone africano ritorna in Italia e non risparmierà il Sud. Ma c’è anche Poppea (moglie di Nerone) che può provocare un’escalation termica

 

Nerone ritorna ,l’anticiclone  non vuol lasciare  l’Italia. Secondo le previsioni meteo di oggi, nei prossimi giorni si rinforzerà ulteriormente  con picchi di caldo fino a 40 gradi e passa

Dove sarà più prevalente ?  Un pò dappertutto l’Italia e soltanto sui settori alpini e più occasionalmente sugli Appennini si potranno sviluppare dei temporali, specie su Trentino Alto Adige e sul Cadore.  La sofferenza inizierà dopodomani  venerdì 18. quando  l’anticiclone africano Nerone  invierà ulteriore aria calda dall’Africa provocando  un’escalation termica 

I valori massimi al Centro-Nord toccheranno picchi di 37-39°C come a Firenze, Roma, Bologna, Prato, Terni, Pavia, Alessandria, Rovigo. Valori superiori sono attesi invece sulle zone interne della Sardegna.

Ma il Sud non è risparmiato da Nerone   .. Le colonnine di mercurio anche qui  raggiungeranno  i 40°C  così  in Toscana e in Pianura Padana. .   Il caldo di Nerone probabilmente proseguirà nella sua tremenda azione di scioglimento dei ghiacciai alpini

Gli esperti informano che una attenuazione si verificherà verso il 26-27 del mese…  Perchè ?  Arriverà         Poppea -moglie di Nerone nella storia- a fare il resto cioè una possibile perturbazione atlantica carica di temporali violenti .  Sembrerebbe  un’ipotesi  quest’ultimo punto. Vedremo nei prossimi giorni

 

Raffica di sbarchi a Lampedusa Interventi del Prefetto di Agrigento Romano e del Questore Ricifari che fa da mediatore con i migranti

Migranti: tensioni a Porto Empedocle, stop ad arrivi da Lampedusa

Guardia costiera salva  migranti  sbarcati sulle barchette

 

Raffica di sbarchi a Lampedusa.    Difficile gestire pure gli oltre 1.100 migranti presenti o ammassati  che chiedono  la consegna di panini e acqua. Qualcuno di loro, urlando, ha provato a scavalcare la recinzione che li separava dai viveri. 

Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono riuscite a intervenire  limitandosi a dare dei colpi di manganello sui cancelli per non creare tensioni

Sul posto sono intervenuti anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano e il questore Emanuele Ricifari. che ha fatto da mediatore con i migranti. 

A  Porto Empedocle, è stato attivato un secondo centro di pre-identificazione all’interno del palasport Hamel,      Il il prefetto ha bloccato i trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa dove ci sono al momento 2278 migranti. Ieri, con i due traghetti di linea, sono state spostate a Porto Empedocle 548 persone.

Durante la notte quattro sbarchi con complessivi 155 sudanesi, somali, ivoriani, egiziani, nigeriani, e guineani…

Le barche, tutte salpate da Sfax in Tunisia, sono state soccorse dalla  motovedetta Cp310 della Guardia costiera.    Complessivamente si sono registrati nell’isola ,ieri,  14 approdi con un totale di 531 persone.

 Il trasferimento è avvenuto all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 2.278 ospiti.

    Su disposizione della Prefettura di Agrigento, fra poco la polizia inizierà a scortare, a piccoli gruppi, verso il porto 600 nordafricani che verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle.
    Stessa destinazione per i 150 che verranno invece spostati in serata. Ieri, cercando di alleggerire le presenze nell’area di pre-identificazione del porto Empedoclino, i trasferimenti da Lampedusa erano stati sospesi dal prefetto.
   

L’Etna continua a dare spettacolo, fontana di lava e una nube eruttiva

 

Immagini spettacolari dell’eruzione dell’Etna

 

Catania

L’ Osservatorio etneo ha riscontrato un aumento del tremore vulcanico con ampie oscillazioni nell’area sommitale, spaziando tra il cratere Sud-Est e una zona ad est dei crateri centrali ad un’altezza compresa tra 1.700 e 2.900 metri sopra il livello del mare.

L’attività stromboliana – si apprende – si  è evoluta in fontana di lava  e ha causato una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud.  Conseguentemente cenere e lapilli in diverse parti della Sicilia orientale

E’ presente attività degassamento dai crateri Bocca Nuova e Sud-Est.      La Protezione civile regionale comunica di stare allerta per la possibile crescente attività vulcanica

Tripoli, scontri tra due milizie, 27 morti e 106 feriti

 

Tripoli : 27 morti e 106 feriti il bilancio degli scontri tra due milizie che si susseguono  da lunedì sera    Si apprende che dopo ore è tornata la calma a seguito del rilascio di un comandante di uno dei due gruppi, il cui arresto aveva scatenato le violenze. La comunicazione proviene dai  servizi di emergenza nella capitale libica, senza precisare se tra le vittime degli scontri tra la Forza speciale di deterrenza e la Brigata 444 ci siano solo militanti o anche civili.

Le violenze erano esplose due giorni fa dopo che la Forza speciale di deterrenza, che controlla l’aeroporto Mitiga e una parte della strada che porta a est, ha fermato il comandante della Brigata 444 Mahmoud Hamza, che viaggiava in quell’area.

Gli scontri sono cessati ieri sera dopo un accordo raggiunto con il governo di unità nazionale del premier Abdul Hamid Dbeibah, in base al quale Hamza – giù ufficiale della Forza di deterrenza e figura chiave nella mediazione tra i diversi gruppi armati a Tripoli – è stato rilasciato e consegnato a una parte neutrale, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Lana.

Napoli, la Finanza sequestra oltre 37 mila articoli contraffatti –

Napoli

Sono oltre 37 mila gli articoli contraffatti e non sicuri sequestrati nella settimana prima di Ferragosto dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, in città e sul territorio provinciale, nel corso di controlli volti alla repressione del fenomeno soprattutto presso le località turistico/balneari.

All’esito dei 36 interventi, 19 responsabili sono stati segnalati alla locale Camera di Commercio per violazioni amministrative mentre 14 sono i segnalati alle competenti Autorità Giudiziarie per i reati di frode in commercio, ricettazione e violazioni della normativa in materia di diritti d’autore. Gli articoli sequestrati sono oltre 37 mila, tra accessori per l’estetica e bigiotteria, prodotti per la casa, capi di abbigliamento, calzature e consolle per videogiochi, quest’ultimi con un numero considerevole di giochi eseguibili.

In particolare i finanzieri della Compagnia di Pozzuoli, in 3 distinte operazioni di servizio, tra Lago Patria e Pozzuoli, in materia di sicurezza prodotti, hanno sequestrato complessivamente oltre 20.000 prodotti tra bigiotteria e giocattoli. Al termine dell’attività 3 responsabili sono stati segnalati amministrativamente alla locale Camera di Commercio.

Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli, nel corso di vari interventi eseguiti nel centro storico cittadino e nei pressi della stazione Garibaldi, nei confronti di ditte individuali e attività improvvisate, hanno sequestrato circa 8.500 articoli non sicuri, tra collane, bracciali, anelli e piercing. 6 responsabili sono stati segnalati alle competenti Autorità, 4 penalmente e 2 amministrativamente.

I militari del Gruppo P.I. e del II Gruppo di Napoli, hanno sequestrato complessivamente 133 consolle per videogiochi con all’interno circa 29 milioni di giochi “piratati”.

Tutte le operazioni rientrano in un più ampio piano provinciale di attività svolte dalla Guardia di Finanza di Napoli finalizzate al contrasto degli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri e/o contraffatti e persegue un duplice obiettivo: salvaguardare l’economia legale e gli imprenditori onesti, cui si affianca l’imprescindibile esigenza di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori.

Scompare Francesco Alberoni lo studioso dell’amore e dell’erotismo

 

Francesco Alberoni il sociologo dei movimenti collettivi non è più tra noi.  Con la  di “sociologia dei consumi” cominciò a indagare il fenomeno allora nascente del divismo.  Alberoni ha studiato per tutta la sua vita professionale l’innamoramento e le dinamiche che regolano l’amore. Nel 1979 pubblicò il saggio “Innamoramento e amore” (Garzanti) che, tradotto in 24 lingue, ha avuto un tale successo da farlo diventare a livello mondiale il sociologo della fenomenologia dell’amore, l’indagatore dei misteriosi meccanismi per cui nasce il legame tra due esseri che si scelgono.

Nel 1968 Alberoni diventa rettore dell’Università di Trento, rimanendo in carica per un biennio fino al 1970. Visiting Professor di sociologia all’Università di Losanna, è poi professore ordinario di sociologia all’Università di Catania, per poi passare nel 1978 all’Università Statale di Milano. Infine è stato rettore dal 1997 al 2001 della Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano.

Nato il 31 dicembre 1929 a Piacenza, Francesco Alberoni si laurea in medicina all’Università di Pavia con una tesi sulla psicologia della testimonianza. Subito dopo si trasferisce all’Università Cattolica Milano, diventando assistente di padre Agostino Gemelli e compie importanti ricerche nel campo della probabilità soggettiva. Libero docente in psicologia (dal 1960) e in sociologia (dal 1963) alla Cattolica, nel 1963 pubblica “L’elite senza potere” (Vita e Pensiero), una ricerca sociologica pionieristica sul divismo.

Nel 1964 diventa professore ordinario di sociologia sempre alla Cattolica e nello stesso anno pubblica “Consumi e società” (Il Mulino) sull’analisi dei consumi e dei consumatori e sulla nascita delle tecniche di marketing, tanto da fare di lui il fondatore della sociologia dei consumi in Europa.

Prima e dopo quel libro conduce ricerche sulla sociologia dei consumi per Bassetti ed è consulente di molte imprese di pubblicità, l imprenditori. E’ consulente di molti imprenditori come Piero Bassetti (ha seguito l’invenzione di prodotti come il Piumone e il lenzuolo Perfetto); Anna e Carlo Bonomi alla Postal Market e alla Miralanza; Giuseppe Stefanel per il lancio della sua catena di negozi; Nicola Trussardi per la strategia di comunicazione; Pietro Barilla per il lancio del Mulino Bianco.

Dalla seconda metà degli anni ’60 Alberoni conduce studi nel campo della sociologia delle passioni individuali e collettive e, in particolare, dei movimenti collettivi: pubblica “Statu nascenti. Studi sui processi collettivi” (Il Mulino, 1968) e “Classi e generazioni” (Il Mulino, 1970). Il testo identificato come pietra angolare della costruzione del pensiero sociologico di Alberoni è il libro “Movimento e istituzione” (Il Mulino, 1977): il concetto sviluppato nel libro gravita attorno alla definizione dello stato nascente, la “condizione nascente”, il momento in cui la leadership, le idee, la comunicazione si fondono dando origine al movimento.

Nel 1979 pubblica il libro “Innamoramento e amore” (Garzanti), sviluppando ed approfondendo il modello teorico già esposto negli anni precedenti, secondo il quale l’innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone. Ma lo fa in modo sistematico, usando il più possibile il linguaggio stesso della letteratura amorosa e non un astratto gergo psicoanalitico o sociologico. Il libro di matrice scientifica, proposto con un nuovo linguaggio, ha avuto subito un grande successo presso il grande pubblico, in Italia e all’estero, diventato da bestseller un longseller nel suo genere.

Nel 1984 scrive “L’amicizia” (Garzani) e, nel 1986 “L’erotismo” (Garzanti), dove mette a confronto soprattutto l’erotismo maschile e femminile. Negli anni successivi continua ad approfondire lo studio dei sentimenti amorosi. Nel libro “Il volo nuziale” (Garzanti, 1992) esamina gli innamoramenti divistici delle preadolescenti e delle adolescenti per i loro divi e, più in generale, la tendenza femminile a cercare oggetti erotici superiori. Fa, poi, esposizione sistematica dei tipi di legami affettivi, della formazione e della evoluzione della coppia in “Ti amo” (Garzanti, 1996).