Una donna di Marineo (Pa) truffa un’anziana signora che le consegna 36 mila euro (svincola polizza vita) a fronte della promessa di far lavorare il nipote

Truffa Anziani

 

 

Palermo

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale Palermo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Termini Imerese una donna di Marineo (PA) per i reati di truffa e autoriciclaggio e tre suoi familiari per il reato di riciclaggio, condotte commesse in relazione a una truffa che sarebbe stata perpetrata in danno di un’anziana signora residente nello stesso paese che, avrebbe consegnato alla principale indagata circa 36.000 €.

Le indagini sono state svolte dai Finanzieri della Compagnia di Bagheria a seguito della querela presentata dall’anziana cittadina, percettrice esclusivamente di una pensione mensile di vecchiaia. In particolare, tra il mese di settembre 2021 ed il mese di luglio 2022, la pensionata, a fronte delle promesse di inserire il giovane nipote disoccupato nel mondo del lavoro, attraverso la partecipazione a un progetto imprenditoriale in realtà inesistente, avrebbe consegnato, complessivamente 36.000 euro nelle mani della principale indagata, una donna residente a Marineo.

L’indagata si sarebbe presentata in più occasioni presso la casa dell’anziana a ritirare il denaro sempre nelle ore in cui questa era da sola, così da non far destare alcun sospetto nei familiari della vittima e, al fine di conferire una parvenza di liceità al suo operato, avrebbe anche rilasciato all’anziana dei buoni di consegna delle somme di volta in volta cedute.

In una circostanza, l’anziana avrebbe addirittura svincolato una polizza vita pur di consegnare quanto richiesto. I passaggi di denaro sono stati ricostruiti dalle Fiamme Gialle sulla base della documentazione detenuta dall’anziana signora e di quanto emerso dagli accertamenti bancari eseguiti sui conti correnti della sospettata, attraverso i quali è stato possibile anche ricomporre le successive fasi di reimpiego e occultamento di parte della provvista illecita, condotte per le quali la donna è stata segnalata per il reato di auto-riciclaggio e tre suoi familiari per quello di riciclaggio.

Nello specifico, la donna, disoccupata e priva di qualsiasi fonte di reddito legittima, dopo aver ricevuto le somme dall’anziana signora, avrebbe posto in essere operazioni di reimpiego o trasferimento, depositando sui propri conti correnti e sulla propria carta di credito ricaricabile complessivamente € 14.072,00, frutto del reato di truffa aggravata; la stessa avrebbe poi versato il provento illecito su strumenti finanziari dai quali sarebbero stati tempestivamente regolati pagamenti ed eseguiti trasferimenti finanziari verso soggetti terzi. Parte dei proventi sarebbe stata inoltre trasferita a tre familiari della principale indagata che, benché consapevoli della critica situazione economica della donna, dopo aver ricevuto le provviste di origine fraudolenta avrebbero proceduto all’acquisto di beni mobili di vario genere, anche fornendo, al momento della fatturazione, dati non veritieri, aspetto che è stato ritenuto indicativo di una volontà dissimulatoria circa la reale provenienza del denaro impiegato.

L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Termini Imerese, si inserisce nell’ambito delle linee strategiche dell’azione del Corpo, mirate a rafforzare la lotta contro l’illegalità economico-finanziaria e al recupero dei patrimoni illecitamente conseguiti, al fine di garantire una costante tutela dei cittadini, specie di quelli appartenenti alle fasce deboli. 

Carabinieri, operazione antidroga in provincia di Palermo, due arresti

droga

 Palermo – Partinico (PA),
I Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno arrestato due persone, quarantenni, già note alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Continuano incessanti i controlli dei militari del comune in provincia di Palermo finalizzati alla repressione del traffico di stupefacenti. Nella prima circostanza, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa di uno dei due indagati, in una zona limitrofa al centro abitato, rinvenendo ben occultate otto buste in plastica contenenti ciascuna un chilogrammo di marjuana già essiccata.
Nella seconda situazione, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione, nelle pertinenze dell’abitazione dell’altro indagato, nel centro del paese, recuperando quasi 18 chili della medesima sostanza.
Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, sono stati ristretti presso le rispettive abitazioni in attesa dell’udienza di convalida; la droga sequestrata è stata trasmessa al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo, per le analisi qualitative e ponderali.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato gli arresti disponendo, altresì, per entrambi l’apposizione del c.d. braccialetto elettronico;
Entrambi gli indagati sono risultati percettori del reddito di cittadinanza e pertanto sono state avviate le procedure per l’immediata sospensione del beneficio.

Stamane il trasferimento di 600 migranti sulla nave militare Mimbelli verso Augusta

Sbarco migranti Reggio Calabria

 

Sbarchi all’infinito a Lampedusa. Sono 3.593 i migranti presenti questa mattina all’hotspot dell’isola. Tra loro ci sono 289 minori non accompagnati. Dopo il record di sbarchi dei giorni scorsi nelle ultime 24 ore nella notte non si sono registrati nuovi arrivi.

L’operazione attuale prevede in maniera continua i controlli e i  trasferimenti dei migranti dall’hotspot. Stamattina -si apprende – si prevede il trasferimento di 600 migranti sulla nave militare Mimbelli destinazione Augusta. Previsto poi il trasferimento di 500 persone con la Nave Galaxy con destinazione Porto Empedocle. Altro  trasferimento di 448 migranti a bordo della nave Lampedusa si prevede da cala Pisana con destinazione Trapani. Previsti, infine, per oggi 4 voli di 70 persone per un totale di 280 migranti.

A causa degli incendi in Sicilia in tilt tutto il sistema aeroportuale

Nuova immagine per l'aeroporto di Trapani – Italiavola & Travel

 

L’aeroporto di Trapani – comunica la direzione – resta chiuso per un vasto incendio

. Le fiamme sono divampate in un vallone che costeggia le piste dello scalo di Birgi. La società Airgest, che gestisce lo scalo di Trapani-Birgi, ha disposto la sospensione di tutte le operazioni di aviazione civile per l’incendio che si è sviluppato nelle campagne circostanti, lato mare, e che si sta propagando all’interno del sedime aeroportuale lato pista.

Sono in corso le operazioni di spegnimento con mezzi antincendio dei militari dell’aeronautica, tra cui un elicottero. “Stiamo collaborando con l’aeronautica militare e i vigili del fuoco per il contenimento dei danni – dice il presidente di Airgest, Salvatore Ombra –

La struttura, fortunatamente, allo stato attuale, non è stata sfiorata, abbiamo comunque emesso un avviso per l’interruzione di tutti i voli fino a che le fiamme non saranno domate e la pista ispezionata. Questa stagione degli incendi sta mettendo a dura prova tutto il sistema aeroportuale”.

Un altro rogo ha costretto i soccorritori a sgomberare la Tonnara di Scopello, circa 200 turisti sono stati portati in salvo via mare. Chiusa la statale 119 di Gibellina sempre per un incendio nei pressi di Alcamo.

Solidarietà per le minacce al Sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova

 

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Palermo

l presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha telefonato al sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, per esprimerle solidarietà e vicinanza per le minacce ricevute durante un controllo nei mercati rionali della città del Palermitano per verificare il rispetto delle regole e del decoro urbano.
«Ho voluto personalmente testimoniare al sindaco Terranova il sostegno mio e dell’intera giunta regionale di governo – dice Schifani – all’azione di affermazione dei valori di legalità e di rispetto delle regole che stanno alla base del vivere civile, incoraggiandola ad andare avanti. Sono certo che Maria Terranova non si farà intimidire da simili atti inqualificabili e inaccettabili».

Napoli ,nulla da fare per Tartaglia, boss di spicco del clan Orlando-Polverino . I Carabinieri lo catturano

 

 Napoli – Castel Volturno (CE)
Per delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Napoli, informiamo che a poco meno di 24 ore i Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna si ripetono e scovano l’ennesimo latitante. Siamo a Castel Volturno e i fatti ricordano avvenimenti e vicende sanitarie “siciliane”.
Il latitante è il 47enne Luigi Carandente Tartaglia. L’uomo è ritenuto esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, operante a Marano di Napoli e aree limitrofe e referente sul comune di Quarto.
I Carabinieri di Castello di Cisterna – coordinati dalla DDA Partenopea – sono sulle sue tracce da marzo del 2022, giorno in cui è stato emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per una condanna complessiva di 14 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa.
Le ricerche avevano portato in una zona collinare tra Marano e Quarto. Una villa immersa nel verde con diverse botole che consentivano di nascondersi all’occorrenza ma anche la sauna per i momenti di relax. L’uomo però non era stato trovato e l’ultimo tentativo di catturarlo risale allo scorso 5 agosto quando, durante un inseguimento, Carandente Tartaglia fuggì dopo aver speronato e ferito un equipaggio dei Carabinieri del Nucleo Investigativo che a bordo di uno scooter dell’Arma lo aveva individuato e aveva tentato di fermarlo.
Le indagini per trovarlo, però, non sono mai cessate e i Carabinieri erano a conoscenza delle abitudini del latitante, anche delle sue necessità sanitarie. L’uomo, infatti, aveva problemi cardiaci e i militari da tempo monitoravano gli archivi informatici del sistema sanitario nazionale. L’”alert” qualche giorno fa quando è emerso un intervento al cuore nell’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno. I Carabinieri hanno fatto accesso nell’ospedale e sul lettino, dopo l’intervento, hanno trovato il latitante. Il 47enne si era fatto ricoverare fornendo un nome e un documento falso. La sua situazione sanitaria è monitorata costantemente. L’arrestato, infatti, è piantonato in ospedale.

L’Italia fornisce all’Ucraina 120 cannoni con obici ricondizionati

 

L'effetto dei cannoni italiani: "Così' stanno distruggendo i russi" - ilGiornale.it

Conflitto Ucraina -Russia.   L’Italia ha fornito all’Ucraina 120 obici semoventi M109 che erano stati dismessi e che poi sono stati ricondizionati. La Marconi Industrial Services, una società privata lombarda specializzata nella revisione di mezzi militari, ne ha riparati e modernizzati gratuitamente sette, come ha informato Armen Melik un rappresentante della società in Ucraina…

Il costo per riparare un obice, ha fatto notare Melik, è di circa 3 milioni di euro. L’importo totale degli aiuti supera quindi i 20 milioni di euro. Le forze armate ucraine li avrebbero già ricevuti.

Forbes Ucraina ha anche riferito che Angelo Adriano, amministratore delegato della Marconi, ha inviato una lettera al ministro della Difesa ucraino, assicurando che la sua azienda è pronta a fornire ulteriore supporto tecnico agli obici, fornire pezzi di ricambio ed effettuare ulteriori ammodernamenti.

Archeologia Sicilia, Scarpinato: «Ritrovata a Selinunte antica sima con testa di leone»

 

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Palermo
Una testa di leone in marmo prezioso intatta e in perfetto stato di conservazione. È un’antica sima, ovvero l’estremità superiore del tetto di un tempio, rinvenuta a Selinunte dall’archeologo Jon Albers durante le ricerche condotte dall’Università di Bochum.
La sima appena scoperta – il cui restauro sarà avviato nei prossimi mesi, a cantiere aperto, con la collaborazione di esperti tedeschi e italiani – sarà esposta da sabato 26 agosto all’antiquarium del Baglio Florio nel Parco archeologico di Selinunte. Si tratta di un reperto archeologico imponente, alto circa 62 centimetri per un peso di oltre 250 chili. In passato erano state rinvenute alcune decorazioni molto grandi, circa 70 centimetri d’altezza, provenienti dal Tempio di Eracle ad Agrigento e dal Tempio della Vittoria a Himera, realizzate in calcare locale di alta qualità, ma questa è sicuramente più preziosa data la sua fattura in marmo importato dalle isole greche, forse da Paros.
Un materiale estremamente raro, se si considera che nel IV secolo a.C. queste decorazioni erano realizzate in terracotta e successivamente in pietra. La sima aveva la doppia funzione di abbellire il tempio e di raccogliere l’acqua piovana che poi veniva fatta defluire da beccucci a forma di testa di leone. «Questa è una scoperta straordinaria, se si pensa che sono soltanto nove i templi del V secolo con una sima in marmo greco in tutta l’Italia meridionale e in Sicilia – afferma l’assessore ai Beni Culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – e lascia presupporre che Selinunte abbia ancora tanto da raccontarci.
Anche lo stesso fatto che sia stata ritrovata nella zona portuale e negli immediati dintorni del quartiere delle fornaci dell’antica città, permette di avanzare ipotesi sia sui contatti commerciali della città che sulle capacità tecniche degli abitanti». Sebbene il blocco sia conservato molto meglio rispetto ad altri simili reperti, non risulta del tutto completato per la mancanza del caratteristico beccuccio per l’acqua; manca anche la criniera posteriore del leone e la decorazione nella parte superiore della lastra non è stata terminata.
Proprio per queste condizioni, la sima non solo fa ipotizzare l’esistenza di un tetto in marmo finora sconosciuto in Sicilia, ma permette anche di comprendere meglio i processi di produzione di questi elementi architettonici. La presentazione del prezioso reperto ritrovato è in programma sabato 26 agosto alle 16 all’antiquarium del Baglio Florio nel Parco archeologico di Selinunte, alla presenza di Ortwin Dally, direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, dell’archeologo Jon Albers e del direttore del Parco di Selinunte, Felice Crescente. Il Baglio Florio sarà visitabile anche domenica mattina, approfittando dell’ultima alba teatrale.

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla giornata conclusiva della 44° edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli – “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”

 

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella a Rimini accolto da Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna,Rosa Maria Padovano, Prefetto di Rimini
Chiara Bellini, Vice Sindaco di Riminiin occasione della giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

l Presidente Sergio Mattarella a Rimini accolto da Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna,Rosa Maria Padovano, Prefetto di Rimini Chiara Bellini, Vice Sindaco di Riminiin occasione della giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Bernhard Scholz, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS, alla giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

 

Il Presidente Sergio Mattarella alla giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

 

Il Presidente Sergio Mattarella alla giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

 

Il Presidente Sergio Mattarella alla giornata conclusiva della 44a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

 

 

 

Bisca clandestina a Caserta centro. Denunciate 20 persone e sequestrati oltre 45mila euro

Scoperta bisca clandestina ai giardini Melis a Cornigliano

 Caserta – Santa Maria Capua Veter

Una bisca clandestina protetta da un sistema di scatole cinesi, quella in cui nelle prime ore dell’alba hanno fatto irruzione i Carabinieri della locale Compagnia.

L’accesso alla sala giochi scoperta in via Francesco Lugnano a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, era protetto da più porte blindate e da anticamere che, in caso di arrivo delle forze dell’ordine, avrebbero consentito ai presenti di nascondere il denaro e le puntate di gioco. La tempestività d’intervento dei carabinieri però non ha dato scampo al gestore della bisca, un sessantaduenne di Caserta, ed ai 19 presenti, provenienti dalle province di Napoli e Caserta, i quali sono stati subito bloccati ed identificati.
Nel corso della perquisizione sono stati recuperati denaro contante, assegni e un orologio di pregio per un valore di oltre 45.000,00 euro. Parte delle banconote da destinare alle puntate sul tavolo da gioco erano state nascoste in barattoli di vernice, in borselli e nella parte posteriore di alcuni mobili ivi presenti.
Le venti persone identificate sono state denunciate in stato di libertà e dovranno rispondere di esercizio di giochi d’azzardo e partecipazione agli stessi.

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