Ue, disco verde al Programma Fesr Sicilia 2021-27 da 5,8 miliardi “per rendere l’Isola più competitiva”

 

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Palermo,

La Commissione europea ha approvato il Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027. La dotazione finanziaria complessiva è di 5,86 miliardi di euro, di cui 4,10 miliardi provenienti dai fondi Ue e 1,76 miliardi cofinanziati dall’Italia con risorse nazionali e regionali.

Si tratta del più cospicuo programma di finanziamento europeo adottato dalla Commissione Ue nell’ambito della Politica di coesione 2021-2027. Il via libera è arrivato oggi, nel rispetto delle tempistiche comunitarie, con la Decisione Ue 9366/2022 firmata dal commissario europeo per la Politica regionale, Elisa Ferreira.

«Il Programma, predisposto dalla Regione Siciliana in collaborazione con l’esecutivo comunitario – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – promuoverà progetti di sviluppo sostenibile delle imprese e degli enti locali dell’Isola fino al 2029. Con il Pr Fesr la Regione mira alla crescita della competitività in Sicilia attraverso investimenti nella transizione verde, nella ricerca e nella digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione. Sul fronte della competitività del sistema produttivo, il Programma – aggiunge Schifani – sosterrà gli interventi, l’internazionalizzazione e l’accesso al credito delle piccole e medie imprese».

Nell’ambito del Programma si prevedono interventi volti alla decarbonizzazione e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il Pr Fesr sosterrà̀ la riqualificazione energetica di edifici pubblici e la riduzione dei consumi delle imprese anche sostenendo l’aumento della quota di energie rinnovabili. E finanzierà interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la riduzione del rischio sismico. Punta, inoltre, a migliorare la mobilità nelle aree urbane e metropolitane, attraverso la realizzazione di un sistema infrastrutturale, digitalizzato e sostenibile, sia per il traffico passeggeri che per quello delle merci.

Il Programma sosterrà, in particolare, il potenziamento del trasporto pubblico, anche attraverso il rinnovo del parco mezzi. La Regione, poi, mira a garantire adeguati livelli di protezione e inclusione sociale, investendo nell’istruzione e nella formazione e potenziando le opportunità di piena partecipazione alla vita sociale e culturale delle persone. Il Programma sosterrà, infine, la competitività̀ delle aree urbane e delle aree interne siciliane, contribuendo a ridurre i divari attraverso il finanziamento delle le strategie territoriali e il potenziamento delle governance locali.

L’approvazione della Commissione Ue è arrivata in seguito alle ultime modifiche apportate a fine settembre, che hanno interessato soprattutto i settori innovazione, ambiente e rifiuti, secondo quanto previsto dai regolamenti europei. La Regione ha provveduto, inoltre, ad adottare la Strategia regionale per l’innovazione e la Valutazione ambientale strategica, che completano il quadro di riferimento del Pr Fesr 2021-2027.

Il nuovo Programma per l’utilizzo del Fondo europeo sviluppo regionale in Sicilia per il periodo 2021-2027 è scaricabile dal sito EuroInfoSicilia al seguente link: https://www.euroinfosicilia.it/download/pr-fesr-sicilia-2021-2027-adottato-decisione-ue-n-93662022/.

Donbass: morire fino all’ultimo soldato ucraino

 

Zelensky defiantly reveals he is at his Kyiv office, 'not hiding' | The  Times of Israel

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E’ critica la situazione in “aree chiave” del Donbass orientale e “molto difficile” dopo mesi di combattimenti. Si apprende che le truppe russe hanno “distrutto” la città di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si esprime così nel consueto video con cui fa il punto sulla guerra contro la Russia.

La situazione in prima linea rimane molto difficile nelle aree chiave del Donbass – Bakhmut, Soledar, Maryinka, Kreminna… Già da molto tempo non c’è più attività sul terreno di queste aree colpite dai raid. Gli occupanti hanno effettivamente distrutto Bakhmut, un’altra città del Donbass che l’esercito russo ha trasformato in macerie bruciate“, ha aggiunto.

Ringrazio tutti i nostri eroi, tutti i soldati e i comandanti che mantengono la linea del fronte in queste direzioni, respingendo gli attacchi e infliggendo perdite significative al nemico, reagendo all’inferno che è entrato in Ucraina sotto la bandiera russa”, ha detto ancora.

Gli ucraini dovranno aspettarsi interruzioni di corrente per tutto l’inverno, secondo il primo ministro Denys Shmyhal. Intervenendo durante una riunione di gabinetto il premier ha fatto notare che molte centrali elettriche hanno subito danni a causa degli attacchi russi. “Tutte le centrali termiche e idroelettriche del Paese sono state danneggiate”, ha aggiunto.

L’Autorità di bacino ha destinato per i corsi d’acqua, 2,4 milioni quali interventi di messa in sicurezza nel Siracusano

 

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L’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia ha destinato 2,4 milioni di euro al Genio civile di Siracusa, approvando i progetti definitivi di tre importanti interventi di messa in sicurezza di corsi d’acqua. Si tratta di opere necessarie a garantire il ripristino del regolare deflusso ma soprattutto a evitare pericolose esondazioni che si sono già verificate in passato e che hanno messo a repentaglio l’incolumità pubblica causando notevoli danni.
«Garantendo le risorse finanziarie per la realizzazione delle progettualità messe a punto dagli uffici del dipartimento regionale Tecnico – sottolinea il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro – prosegue la sinergia tra gli organismi regionali preposti alla tutela del territorio».
Nel dettaglio, l’importo di un milione e 850 mila euro è destinato all’intervento più corposo, sul fiume Gornalunga, affluente del Simeto, nel territorio di Lentini. Saranno effettuati lavori alle paratie sul ponte della Strada provinciale 69, effettuando la pulizia e la scerbatura di arbusti, canneti e alberi, il taglio della vegetazione ostruttiva, il ripristino e la sagomatura originaria dell’alveo, la rimozione dei detriti e sedimenti con l’eventuale loro riposizionamento lungo le sponde in rafforzamento degli argini esistenti o il conferimento in discarica. Le opere saranno realizzate in più punti: dal confine ovest con il territorio di Catania (150 metri a valle del ponte sulla Strada statale 417) fino al canale di scolo Sigonella; sul confine est tra le provincie di Catania e Siracusa e per un tratto del canale Fiumefreddo (dalla confluenza con il fiume Gornalunga fino alla confluenza con il canale Panebianco); su un tratto dello stesso canale Panebianco fino al ponte sulla strada provinciale in contrada Pezza Grande.
Il secondo intervento, invece, sarà effettuato in territorio di Sortino e avrà un costo di 275 mila euro. I lavori riguardano il ripristino del normale deflusso delle acque del torrente Ciccio e del rio Costa Giardini e il regolare funzionamento idraulico del canale Galermi, in contrada Fusco. In programma c’è anche la pulizia dell’alveo dalla vegetazione, la rimozione di tronchi, arbusti e canne trascinati dalle acque durante eventi alluvionali, la rimozione di detriti in corrispondenza di alcuni attraversamenti ferroviari e viari (ponti a 12 archi, sul rio Costa Giardini e sulla Sp 54), la riparazione e la manutenzione di un tratto in frana del canale Galermi.
Il terzo e ultimo intervento, infine, anche questo dall’importo di 275 mila euro, prevede il ripristino del deflusso delle acque del vallone Mortellaro, dallo sbocco a mare in contrada Arenella fino alla Masseria Bonavia in contrada Torre Tonda, nel territorio del Comune di Siracusa. Anche in questo caso saranno effettuati la pulizia e la scerbatura di arbusti, canneto e alberi, il taglio della vegetazione che ostruisce il corso d’acqua, il ripristino della sagomatura originaria dell’alveo e la rimozione di detriti.

 

Linea Palermo-Roma, tariffe che arrivano fino a 700 euro con l’aereo: sono impazziti?

 

2,543 Foto Ryanair, Immagini e Vettoriali

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che aveva già annunciato l’intenzione di denunciare il “cartello” tra Ita e Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori a operare su quel percorso ha comunicato che «La giunta regionale ha deliberato all’unanimità la  proposta di dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all’Antitrust, perché si possa valutare l’opportunità e poi immediatamente rivolgersi all’Autorità che vigila sulla concorrenza». 
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«È un fatto inaccettabile – prosegue Schifani – che una struttura pubblica come Ita abbia realizzato un’operazione di “cartello” con Ryanair per evitare che ci siano altri concorrenti che possano incidere sui prezzi, decidendo il rialzo delle tariffe, che arrivano fino a 700 euro. Questa è una situazione scandalosa che non può trovare accoglimento da parte delle istituzioni e che penalizza la popolazione siciliana. Noi siamo qui a tutelare i diritti dei nostri giovani e delle nostre famiglie».

 

LA CULTURA PER L’EDITORIA INDIPENDENTE, VALORE AGGIUNTO DELLA GUARDIA COSTIERA,CHE PRESENTA LA COLLANA “STORIE DI MARE” CURATA DAL COMANDO

 

 

 

 

La Guardia costiera ha preso parte, per la prima volta, a Più libri più liberi, la fiera Nazionale della piccola e media editoria, in programma dal 7 all’11 dicembre presso il Nuovo Centro Congressi di Roma “La Nuvola”.

Una vetrina d’eccezione per l’editoria indipendente, teatro della presentazione della collana di libri “Storie di Mare”, curata dal Comando Generale della Guardia Costiera in collaborazione con le Edizioni All Around, nata dalla volontà di dare profondità e memoria alla tradizione marittima del nostro Paese, raccontando il mare in maniera completamente trasversale: da un punto di vista narrativo, tecnico, divulgativo, storico.

All’evento, moderato dal Comandante Cosimo Nicastro, Direttore editoriale della collana e Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, ha preso parte l’Ammiraglio Massimo Seno, Capo del Reparto Affari Giuridici e Servizi d’Istituto. L’Ammiraglio Seno, portando il saluto del Comandante Generale, Ammiraglio Nicola Carlone, ha sottolineato il carattere culturale dell’iniziativa, che si rivolge soprattutto ai più giovani: ” “Storie di mare” è un’idea editoriale opportuna e necessaria per parlare di valori e cultura, soprattutto in un Paese a forte vocazione marittima come l’Italia, ma anche per raccontare episodi meno conosciuti, ma altrettanto significativi e meritevoli di essere ricordati e portati all’attenzione di tutti”.

Tematiche, queste, che hanno introdotto l’ultima pubblicazione della collana, dal titolo “Porti“, scritto dalla giornalista Renata Mambelli, presentata negli spazi della fiera, dal Comandante Nicastro, che ne ha curato, tra l’altro, l’introduzione: “C’è una armonia antica nei porti – ha affermato il Comandante Nicastro – una storia che parte da lontano, dagli approdi battuti dagli eroi di Omero, fino ad arrivare al presente e guardare al futuro, all’innovazione tecnologica, alle navi senza equipaggio. Il porto non è una mera stazione mercantile, ma è anzitutto un luogo di conoscenza, di cultura, di incontro. Questo libro, scritto dieci anni fa, ci porta ai quattro angoli del pianeta alla scoperta di dieci porti apparentemente diversi ma, invece, con caratteristiche comuni: una bitta d’ormeggio per unire mare e terra e un’amministrazione pubblica, le Capitanerie di porto nel caso italiano, che sovrintende alla sicurezza di questa macchina complessa. Nei porti e dai porti – ha poi continuato il Comandante – passano le sfide del presente e del futuro. Il mondo cambia velocemente, e con esso anche i porti. Si pensi alle banchine elettrificate stanno diventando una realtà, con le tecnologie che sono destinate ad avere un ruolo fondamentale nel futuro prossimo. Pensiamo alla National Maritime Single Window, che investe in prima linea la Guardia Costiera italiana, e mira a semplificare e armonizzare le procedure amministrative applicate al trasporto marittimo attraverso l’istituzione dell’uso generalizzato della trasmissione elettronica delle informazioni, nonché la razionalizzazione delle formalità di dichiarazione per le navi in arrivo e in partenza dai porti dell’Unione europea. L’interfaccia marittima europea unica, che si perfezionerà nel 2025, sarà costruita proprio a partire dal modello italiano, attraverso un processo – ci tengo a sottolinearlo – che vedrà protagonista proprio il Corpo delle Capitanerie di porto. A quella data avremo, dunque, un linguaggio informatico uguale per tutti, un “esperanto digitale” made in Italy di cui non possiamo che essere fieri e orgogliosi.”

Nel corso dell’evento sono intervenuti Giampiero Cazzato e Marco Di Milla, autori del libro “Navi mute“, che racconta la storia del Comandante della Guardia costiera Natale De Grazia, scomparso in circostanze misteriose mentre indagava su un traffico illecito di rifiuti radioattivi nel Mediterraneo; Marina Viola, autrice di “Incanto nel blu“, che offre una panoramica a 360° sulle Aree Marine Protette del nostro Paese, sulle quali la Guardia Costiera esercita compiti di sorveglianza e controllo, per conto del Ministero dell’Ambiente.

“Ad oggi  – ha dichiarato il Direttore della collana – sono già otto i libri di storie di mare pubblicati. Tra questi anche “Affondate le navi”, della giornalista Donatella Alfonso, dedicato a Enrico Roni, Comandante della Capitaneria di porto di Savona che l’8 settembre del ’43, prese la decisione di far allontanare il naviglio militare, per non consegnarlo ai tedeschi, a rischio della propria vita; “Il giorno del diavolo“, di Maurizio Piccirilli, che racconta il naufragio della nave London Valour conclusosi con l’eroico salvataggio di 38 membri dell’equipaggio della motovedetta della Capitaneria genovese; e ancora “Silurate”, del professor Luciano Zani, che ha fatto luce sulla storia del piroscafo Santa Lucia, affondata il 24 luglio del ’43, mentre navigava verso le isole ponziane; Sotto le stelle del Giglio” di Salvatore De Mola, autore e sceneggiatore, tra gli altri, della serie “Montalbano” che a dieci anni dal naufragio della nave Costa Concordia ripercorre, in chiave romanzata, gli avvenimenti di quella notte, anche attraverso le testimonianze e l’esperienza dei soccorritori; Il navigar dei Santi” del giornalista Giuseppe Mazzarino, che ci porta a conoscere la Puglia, da sempre crocevia, storico e metaforico, fra Oriente e Occidente e approdo di Santi venuti dal mare, attraverso il culto delle processioni a mare, che vede nel ruolo di garante della sicurezza le Capitanerie di porto.”

 

Biancavilla, ispezione al mercato, formaggi privi di tracciabilità: verbali e sequestri

 

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Foto C.F.Siciliano

 

Dieci agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana coordinati dal Noras (Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia), affiancati da cinque medici del dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp etnea, hanno condotto ieri un’operazione di controllo dei prodotti alimentari a Biancavilla .   Sono stati notificati sette verbali, eseguitio due  sequestri di merce e 7.500 euro di sanzioni. In particolare, è stata dedicata attenzione ai prodotti caseari. L’Asp di Catania, infatti, ha ricevuto una segnalazione sanitaria dai colleghi dell’Emilia Romagna e sono stati attivati i protocolli previsti per la sicurezza alimentare.

Il caso è nato dalla segnalazione di un cittadino, rientrato nella regione settentrionale, che ha accusato problemi di salute, presumibilmente dopo aver consumato prodotti caseari acquistati proprio al mercato di Biancavilla.

Durante l’ispezione  si sono registrate parecchie irregolarità che hanno portato al sequestro di più di 250 kg di formaggi freschi e stagionati, privi di documenti che ne attestassero la provenienza come previsto dalla normativa europea sulla tracciabilità della merce.

«I controlli sulla tracciabilità delle merci –ha affermato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana– sono a tutela del consumatore finale, ma soprattutto dei produttori e degli stessi commercianti. Essi rappresentano, infatti, una garanzia a salvaguardia della qualità dei prodotti quindi del lavoro di migliaia di siciliani che con loro impegno mantengono vive tradizioni secolari e contribuiscono alla tutela e allo sviluppo dei nostri territori».

  

 

 

 

Sisma di magnitudo 4.1 registrato in Sicilia- Stamani sopralluogo tecnico

 

 

I terremoti – lescienzesite

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Una nuova scossa di terremoto in Sicilia non ha lasciato dormire tranquilli i siciliani.

 Un sisma di magnitudo 2,9 è stato registrato oggi   a 5 chilometri a nord est di Rosolini, in provincia di Siracusa. La scossa, alle 4.46, è stata localizzata a una profondità di 8 chilometri secondo le comunicazioni  dall’Ingv.

Un altro terremoto di magnitudo 4.1 con epicentro tra i comuni di Mazzarone (Catania), Chiaramonte Gulfi e Acate, nel Ragusano., era stato registrato ieri alle 21,16. Stamani sopralluogo tecnico per verificare  eventuali danni. 

ANTONELLO CRACOLICI NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA PARLAMENTARE:LUCI ED OMBRE

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Palermo,

«Al nuovo presidente della Commissione regionale d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, Antonello Cracolici, ai due vice presidenti, Ismaele La Vardera e Riccardo Gennuso, le mie congratulazioni e i miei auguri di buon lavoro».
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito dell’elezione dei vertici dell’organismo parlamentare in seno all’Assemblea regionale siciliana.    
«Portino avanti le loro indagini  – aggiunge Schifani – con spirito critico e imparzialità, come si conviene a un’istituzione super partes che agisce al servizio dei siciliani. Il governo regionale è pronto alla massima collaborazione. Legalità e contrasto alle mafie sono una nostra priorità».
        CHI   E’   ANTONELLO  CRACOLICI           -LUCI    ED  OMBRE –   CONDANNATO IN PRIMA BATTUTA DALLA CORTE DEI CONTI  PER I PASTI CONSUMATI AL BAR DELL’ARS E PER IL LEASING DI DUE AUTO DA SOGNO                  NON E’ POSSIBILE DARE LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA AD UN POLITICO SUL QUALE ALEGGIANO QUESTE OMBRE
Fondi ai Comuni siciliani, Cracolici “Soldi a 10 giorni da elezioni”, Falcone “Piano si farà” - BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia
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Nato a Palermo nel 1962. Laureato in Economia e management ed in Economia aziendale. Abilitato Dottore Commercialista e revisore legale. Ispettore dell’Inps. La passione per la politica-afferma Cracolici in questa sua nota – ha segnato la mia vita fin da quando ero ragazzo, a 15 anni sono entrato a far parte dei movimenti studenteschi per la pace e contro la mafia. Ho fatto il segretario della Fgci di Palermo e della Sicilia. Sono stato segretario dei Democratici di Sinistra, prima della Federazione di Palermo e poi della Sicilia. Sono tra i fondatori del PD in Sicilia e sono componente della Direzione Nazionale del partito.
Ho iniziato il mio impegno istituzionale nel Consiglio di quartiere a Pallavicino, poi negli anni ’90 consigliere comunale a Palermo, capogruppo ed assessore al Bilancio al Comune di Palermo.

Sono stato eletto per la prima volta all’Ars nel 2001 e da allora sono sempre stato rieletto al Parlamento regionale rivestendo diversi ruoli istituzionali da deputato di opposizione e da esponente di governo: sono stato più di una volta componente della commissione Sanità, della commissione Bilancio e della commissione Affari istituzionali, che ho anche guidato da presidente nel corso della XV legislatura.

Nel corso delle mie prime due legislature all’Ars (2001/2006 e 2006/2008, erano gli anni del governo Cuffaro) prima da segretario regionale dei Democratici di Sinistra e poi da capogruppo dei DS ho portato avanti battaglie importanti, come quando sono riuscito a bloccare la “vendita degli ospedali siciliani” o quando, in seguito ad una attenta battaglia d’aula, ho determinato l’abolizione dell’Agenzia delle Acque e dei Rifiuti, un “carrozzone” che allora aveva raggiunto gli onori della cronaca per sprechi e clientele.

Nella seguente legislatura (2008/2012) da capogruppo del PD sono stato tra i promotori di un percorso politico che arrivò a frantumare il centrodestra siciliano, permettendo nella legislatura successiva al centrosinistra (2012/2017) di arrivare al Governo della Regione, anni durante i quali sono anche stato presidente della commissione Affari Istituzionali all’Ars e poi assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.

Nell’ultima legislatura (2017/2022) da parlamentare di opposizione ho portato avanti iniziative importanti a difesa delle categorie produttive, delle fasce sociali più deboli, a sostegno di chi ha continuato a credere nelle potenzialità e nel futuro della nostra Sicilia. Ma mi sono anche battuto, in più di una occasione, per scoperchiare le inadeguatezze del governo Musumeci sia in ambito finanziario che in materia sanitaria, soprattutto in relazione alla gestione in Sicilia dell’emergenza Covid che ho seguito in prima linea anche nella qualità di componente della commissione Sanità dell’Ars.

LE  SPESE  PAZZE  ALL’ARS _

ARCHIVI  -SUD LIBERTA’ – Antonello Cracolici, ex capogruppo del Pd all’Ars all’epoca di quando era  assessore all’Agricoltura,ha pure riportato una  condanna dalla Corte dei conti a risarcire 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura.

La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti presieduta da Luciana Savagnone ha condannato Antonello Cracolici capogruppo del Pd a risarcire la Regione 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura. La sentenza della magistratura contabile seguì- ricorderemo – quelle a carico di Bufardeci, Musotto, Leontini, De Luca, Maira e Fiorenza. La richiesta della Procura era superiore a 400 mila euro.

. Oltre a spese per i pasti consumati al bar e alla buvette dell’Ars, regali, convegni e acquisto di copie di libri e giornali, c’era anche il leasing di due auto: una Mercedes e una Audi.

Per Cracolici tutti i componenti del gruppo dovevano rispondere delle spese “in aderenza alle previsioni del regolamento – SPIEGA CHIARAMENTE QUELLA SENTENZA-  – erano stati adottati annualmente bilanci preventivi e consuntivi, tutti coloro che avevano concorso all’adozione dei documenti di programmazione delle spese e dei rendiconti”.

Da qui Cracolici,  aveva chiesto- si ricorderà dalle cronache – l’ampliamento della platea dei convenuti con la chiamata in causa di tutto il gruppo consiliare nel corso della XV legislatura: Roberto Ammatuna, Giuseppe Apprendi, Giovanni Barbagallo, Mario Bonomo, Roberto De Benedictis, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Digiacomo, Antonino Di Guardo, Michele Donato Donegani, Davide Faraone, Massimo Ferrara, Cataldo Fiorenza, Michele Galvagno, Baldassare Gucciardi, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Vincenzo Marinello, Bruno Marziano, Bernardo Mattarella, Camillo Oddo, Filippo Panarello, Giovanni Panepinto, Salvino Pantuso, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Francesco Rinaldi, Calogero Arturo Speciale, Salvatore Termini, Gaspare Vitrano.

Ma non per i giudici della Corte dei conti, visto che nel regolamento è stabilito che “il presidente è responsabile della gestione finanziaria del gruppo”. Per quanto riguarda le auto in leasing, una Mercedes Classe S 320 e un’Audi A6, per 164 mila euro, non c’è danno erariale anche se il presidente Luciana Savagnone, il relatore Roberto Rizzi e Giuseppa Cernigliaro componente stigmatizzano la scelta: “Non v’è dubbio che, soprattutto in un contesto caratterizzato da una congiuntura economica per molti versi drammatica, da un crollo della fiducia nei confronti degli apparati rappresentativi e da tensioni sociali profonde la scelta di utilizzare due lussuose autovetture per svolgere compiti istituzionali appaia, a livello di impressione epidermica, di complicata metabolizzazione”.

Sono tutte da risarcire, circa 346 mila euro, le altre spese: 73 mila euro alla buvette dell’Ars; 50 mila euro per un ricorso presentato dal 2008 da Rita Borsellino e altri per l’annullamento delle elezioni del 13 e 14 aprile; 49 mila euro per regali, gratifiche, brindisi augurali pasquali e per l’acquisto di copie di libri e del mensile Agrisicilia e diversi acquisti di fiori per cerimonie funebri.

Nella voce convegni ne figurano due dell’allora deputato regionale Davide Faraone: 6 mila euro per un convegno sugli impianti sportivi di Palermo e 3 mila euro per l’agenda digitale del Comune di Palermo. Tra le spese contestate dai giudici, anche quelle sostenute per i sondaggi elettorali, circa 28 mila euro, e a sostegno delle campagne referendarie, quasi 9 mila euro.

 

LA  DIFESA DI ANTONELLO CRACOLICI:  “LE SPESE ERANO UNA SPESA “IMPROPRIA” COMPRESI  I BIGLIETTI D’AUGURI…”

“Depositata al tempo  la sentenza della Corte dei conti che riguarda il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Ars nella scorsa legislatura – Affermò  Cracolici -. Nella qualità di capogruppo sono stato condannato per spese pari a 346.317 euro, circa 200 mila in meno rispetto alla cifra inizialmente contestata. Sono turbato per questo giudizio che arriva dopo la richiesta di archiviazione in sede penale e per le cui contestazioni il gruppo parlamentare del Pd ha fornito ogni minuziosa attestazione relativa alle spese sostenute, producendo il tutto in giudizio”.

Ribadisco di essere convinto di aver sempre gestito le risorse del gruppo in maniera corretta al punto da lasciare, alla fine della scorsa legislatura, un avanzo nei conti di circa 800 mila euro: cosa che non era mai accaduta in precedenza. Voglio sottolineare un altro aspetto che considero importante: non mi si accusa di aver messo ‘un solo euro in tasca’ né di non aver spiegato come è stato speso ogni singolo euro. Si è voluta addebitare la responsabilità al rappresentante del gruppo parlamentare non per spese sostenute nell’interesse personale ma per una ‘interpretazione postuma’ sulla coerenza delle spese sostenute dal Pd all’Ars rispetto alle finalità istituzionali dei gruppi parlamentari. Tra queste, ad esempio, il costo di sondaggi per valutare l’attività del gruppo tra i cittadini, piccole spese sostenute in occasione della campagna referendaria sull’acqua pubblica e sul nucleare, il costo del buono pasto riconosciuto ai dipendenti del gruppo, il costo delle spese legali per intervenire nel procedimento che avrebbe fatto interrompere la legislatura e quindi cancellato l’esistenza del gruppo, il costo di acquisti di pubblicazioni e promozione delle leggi fatte approvare all’Ars, le spese di rappresentanza sostenute da decenni e che improvvisamente costituiscono ‘spesa impropria’, compresi i biglietti di auguri natalizi a firma del capogruppo”.

NOTA   DEL  DIRETTORE  DI SUD LIBERTA’   R. LANZA ALL’ON CRACOLICI

No, non è possibile On Cracolici, affidare la Presidenza di una Istituzione così importante come la Commissione Antimafia parlamentare della Regione in presenza di queste ombre.   Salve diverse sue battaglie ed interventi politici ma così facendo si  gettano ombre ulteriori sulla Regione Siciliana oltre che sull’Istituzione antimafia.

Spiace dott Cracolici ma è lo spirito e la sua disinvoltura  che non possiamo condividere per l’omessa vigilanza di ex capogruppo   sui soldi pubblici  tratti dal bilancio dell’Ars per cose (inutili  n.d.r.)  che i parlamentari avrebbero  potuto benissimo acquistare- comprese le consumazioni al bar, vergogna- con la loro forte indennità di parlamentare della Regione Sicilia .

 

Un Procuratore della Repubblica Giovanni Ilarda, designato dalla Regione Sicilia commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale,

 

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Foto/Im.Reg.Sicilia

 

Palermo,

La Regione Sicilia punta sui Procuratori della Repubblica di lungo corso per avere maggiore garanzia di successo e di immagine .Su proposta dell’assessore alle attività produttive Edy Tamajo, la giunta regionale ieri  pomeriggio-comunica la Regione Sicilia – ha designato infatti il magistrato palermitano in quiescenza Giovanni Ilarda, commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale. Ilarda, già procuratore generale della Repubblica di Trento, è stato ispettore generale capo del ministero della Giustizia.

Trattandosi di una nomina esterna, il provvedimento passerà all’esame della competente commissione all’Ars per la.formulazione del relativo parere. Il giudice Ilarda sostituisce l’avvocato Achille Peritore, il cui mandato è scaduto nei giorni scorsi “. 

Caltanissetta-Gela,forse ci siamo,adesso ci sono tutti i pareri compresa l’intesa tra presidente della Regione e commissario straordinario

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Foto/Im. Comunicato stampa Reg.Sic.

 

Palermo,

Firmata l’intesa Stato-Regione per i lavori sulla Caltanissetta-Gela. È stato formalizzato infatti, l’accordo tra il presidente della Regione Renato Schifani, e il commissario straordinario dell’opera Raffaele Celia: la legge prevede, che per le opere commissariate sia necessario questo passaggio in vista del progetto definitivo. 
 
«Si tratta di un passaggio importante che permetterà di completare l’iter per approvare il progetto definitivo dell’opera – spiega il presidente Schifani – e dalla Regione è arrivata immediata la firma dell’accordo: tra gli obiettivi programmatici del mio governo c’è quello di accelerare gli iter burocratici, soprattutto quando si tratta di opere fondamentali per il territorio».
Il progetto riguarda i lotti 7 e 8 della strada statale 626 Valle del Salso (più conosciuta come Caltanissetta-Gela) e il completamento della tangenziale di Gela tra la strada statale 117 bis e la stessa Ss 626.
L’opera, commissariata con Dpcm del 5 agosto 2021, ha già ricevuto tutti i pareri necessari attraverso una conferenza di servizi e adesso occorrerà perfezionare gli atti relativi al finanziamento e approvare il progetto definitivo.