Catania, lotta ai Clan mafiosi Santapaola-Ercolano e arresti per 18 soggetti

operazione antidroga
Foto Stampa Polizia

 

Catania,

Operazione antimafia della Squadra MOBILE di Catania e del commissariato di Acireale che-informa un comunicato – hanno arrestato 17 persone, mentre ad un’altra è stato applicato l’obbligo di dimora, per i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, usura, violazione della normativa sul controllo delle armi.

L’indagine, iniziata nel 2019, ha consentito di documentare l’attività criminale degli indagati legati al clan mafioso “Santapaola – Ercolano” che da decenni opera nei territori di Acireale e Aci Catena, cercando di condizionarne le attività e le dinamiche socio-economiche.

I poliziotti della questura, attraverso intercettazioni telefoniche e con il contributo dei collaboratori di giustizia, hanno ricostruito l’organigramma del clan e le loro attività illecite che venivano riorganizzate in maniera più incisiva con il ritorno al comando di esponenti storici, subito dopo l’uscita dal carcere.

La riunificazione degli storici vertici criminali, non soltanto consentiva di rimodulare l’assetto dell’associazione in termini gerarchici e funzionali, ma permetteva l’immediata possibilità di riproporre sul territorio una serie indeterminata di attività criminose.

Nel dicembre 2021 sono stati arrestati due appartenenti alla famiglia mafiosa per aver preteso da un commerciante, durante una fiera, 2mila euro per comprare i panettoni per gli affiliati, a dimostrazione della forza intimidatrice del clan.

Durante l’attività investigativa gli agenti hanno sequestrato anche un’attività di autonoleggio (comprensiva dei mezzi e dei conti correnti) utilizzata dal gruppo come base logistica per le riunioni associative.

In proposito il direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina, ha commentato: “Gli arresti eseguiti oggi dalla Polizia di Stato hanno consentito di disvelare la piena operatività di una famiglia mafiosa da tempo dominante nei territori di Acireale e Aci Catena e tradizionalmente collegata al c.d. clan Santapaola. Questo sodalizio criminale era dedito al controllo del territorio massivo, soprattutto attraverso l’imposizione di estorsioni e il prestito di somme di denaro dietro corresponsione di pesanti interessi usurari. Nessuna delle ipotesi estorsive accertate dall’indagine- ha dichiarato il Prefetto –  ha formato oggetto di denuncia alle Forze dell’ordine da parte degli estorti, il che dimostra che i tempi di una presa di coscienza civica della pervasività del fenomeno mafioso nei territori oggetto di indagine appaiono purtroppo ancora lontani”.

Sequestrate specie animali molto rare in via di estinzione.La Finanza denuncia 15 persone

Maxi-sequestro in tutta Italia di specie animali e vegetali in via di estinzione. Verbalizzate 50 società

Roma,

Circa 17.000 animali acquatici tropicali e 246 coralli protetti dalla Convenzione di Washington sono stati intercettati, nel corso di 250 spedizioni commerciali intracomunitarie, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, congiuntamente ai funzionari dei Ministero della Salute e della Transizione Ecologica.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, insospettite da alcune spedizioni commerciali aventi ad oggetto “campioni”, hanno appurato che i documenti di accompagnamento non trovavano corrispondenza con il contenuto degli imballaggi, costituito da pesci tropicali, anemoni, crostacei, molluschi, spugne marine, tridacne e coralli di ogni specie prelevati dalla barriera corallina indo-australiana, sprovvisti della certificazione CITES e delle autorizzazioni sanitarie prescritte dalla normativa europea e nazionale.

In questo modo, i trafficanti avevano creato un vero e proprio “corridoio” per rifornire clandestinamente allevatori, importatori, commercianti al dettaglio e fabbricanti di acquari sparsi sul territorio nazionale.

L’operazione – che ha riguardato ben 8 regioni italiane, con l’interessamento dei competenti Posti di Controllo Frontaliero del Ministero della Salute – ha portato alla segnalazione in via amministrativa di 50 società operanti nel settore dell’acquariologia.

Dal 2017 ad oggi, in cui si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, il Gruppo di Fiumicino ha eseguito quasi 20.000 controlli, con il sequestro, oltre agli esemplari sopra citati, di 143 specimen (20 Conchiglia Regina, 6 tartarughe terrestri, 1 zanna di ippopotamo, 12 Paroaria Coronata, 1 Caimano Nano imbalsamato, 100 accessori per abbigliamento in pelle di pitone, 1 pelle di Pitone Regius e 2 Falchi Pellegrino vivi), la denuncia di 15 persone e la segnalazione in via amministrativa di 27.

L’attività si inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto al commercio illegale di flora e fauna in via di estinzione, messo in campo presso gli scali aeroportuali della Capitale.

v i d e o –

 

 

Stop della Finanza al contrabbando di “bionde” (9 tonnellate) tra Palermo e Napoli- Sequestro e misure cautelari

Contrabbando di sigarette tra Palermo e Napoli - Eseguite misure cautelari personali
Foto Ufficio Stampa G.di Finanza

 

Palermo,

Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo -informano le Fiamme gialle -hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti di 14 soggetti, di cui 3 destinatari della misura cautelare in carcere, 8 ai domiciliari e 3 con l’obbligo di presentazione alla p.g..

Gli indagati, sulla base degli elementi probatori allo stato raccolti, sono indiziati di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette.

In esecuzione della medesima ordinanza, nei confronti di 6 soggetti sono scattati anche i sequestri preventivi delle somme di denaro individuate come ammontare del profitto del reato e quantificato in oltre 2,5 milioni di euro.

La misura patrimoniale è stata disposta per coloro che, nel corso delle attività, sarebbero stati individuati a capo dell’organizzazione dedita all’acquisto, stoccaggio e commercializzazione di ingenti partite di Tabacco Lavorato Estero di contrabbando.

L’operazione delle Fiamme Gialle palermitane nasce in prosecuzione di analoga attività che aveva portato nell’ aprile del 2021 all’arresto di ulteriori 15 soggetti responsabili delle medesime fattispecie delittuose.

Le correnti indagini, svolte dagli investigatori del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, hanno richiesto l’impiego di sofisticate strumentazioni tecniche che sono risultate fondamentali per documentare il fiorente traffico di tabacchi lavorati esteri verosimilmente posto in essere dalla societas sceleris monitorata.

L’organizzazione, gerarchicamente strutturata e radicata nel quartiere palermitano di Brancaccio, ha visto destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere due palermitani, verosimilmente il promotore del sodalizio criminale ed il suo luogotenente, e un soggetto napoletano probabile fornitore delle sigarette e punto di contatto con i broker stranieri.

Gli ulteriori associati avrebbero rivestito i ruoli di addetti al trasporto e allo stoccaggio delle “bionde” nonché di procacciatori delle autovetture che venivano utilizzate nei frequenti trasporti effettuati lungo il tragitto Napoli-Palermo sia via terra che a mezzo traghetto.

Dopo i primi sequestri operati dalle Fiamme Gialle, l’organizzazione ha iniziato ad utilizzare autovetture prese a noleggio o intestate a soggetti compiacenti; successivamente il gruppo indagato, vedendosi sempre più spesso colpito dagli interventi repressivi dei finanzieri, avrebbe cambiato il proprio modus operandi ricorrendo a corrieri che viaggiavano a bordo di autobus di linea sulla tratta Napoli-Palermo e che avrebbero occultato il prezioso carico all’interno di normali valigie da viaggio.

Una volta giunte a Palermo le sigarette sarebbero state stoccate all’interno di tre magazzini, presi in locazione da alcuni prestanome, ed ubicati in zona Corso dei Mille e Settecannoli.

L’organizzazione in breve tempo avrebbe gestito i “banchetti di vendita” nelle zone di Oreto-Stazione, Settecannoli, Borgo Vecchio, Brancaccio, Ballarò, Sperone e dello Zen.

Nel corso delle indagini sono stati inoltre denunciati ulteriori 20 soggetti, sequestrati oltre 530 kg. di TLE e arrestati 5 soggetti in flagranza di reato in 4 differenti occasioni.

La ricostruzione effettuata dalle Fiamme Gialle palermitane avrebbe fatto emergere un presunto traffico di oltre 9 tonnellate di sigarette in soli 7 mesi (giugno 2019/gennaio 2020) trasportate da Napoli a Palermo.

Dalle attività tecniche sarebbero emersi anche gli ingenti guadagni dell’organizzazione che avrebbe acquistato le sigarette sulla piazza napoletana a 21 euro a “stecca”, rivenduta nel capoluogo palermitano all’ingrosso a 28 euro e al dettaglio a 35 euro.

Il giro d’affari complessivamente ricostruito si attesterebbe oltre i 2 milioni e mezzo di euro.

L’odierna operazione di servizio testimonia la costante attenzione dalla Guardia di Finanza a tutela degli interessi economici finanziari dell’Unione Europea. In tale ambito rientra l’azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di sigarette che ancor oggi rappresenta un crimine diffuso e costituisce una minaccia per i bilanci dell’Unione Europea e degli Stati nazionali ma anche un potenziale pericolo per la salute dei cittadini.

-V I D E O –

 

INCREDIBILE MA VERO: LA CASSAZIONE ANNULLA DUE SENTENZE DI CONDANNA AL LEGHISTA CALDEROLI DI (GRAVISSIMA) DIFFAMAZIONE A kYENGE (EX MINISTRO)

Roberto Calderoli- Esce dal tunnel giudiziario. Vittoria della difesa legale-Immagine Archivi Sud Libertà

 

La Corte di Cassazione ha annullato le sentenze di condanna di primo e di secondo grado nei confronti del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli per diffamazione aggravata dall’odio razziale per le offese all’ex ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge.    Un motivo formale,ha cambiato completamente il significato offensivo dell’imputato politico. Insomma una vittoria della difesa legale perchè l’offesa c’è stata e realizzava pienamente il reato di diffamazione. 

Nel 2013, durante una festa della Lega Nord, Calderoli aveva rivolto pesanti offese nei confronti dell’allora ministro del Governo Letta, per le quali è stato condannato in primo e secondo grado a Bergamo.

Secondo i giudici della Cassazione, non è stato riconosciuto a Calderoli il legittimo impedimento a comparire in udienza per motivi di salute. “Credo sia un fatto rilevante la cancellazione senza rinvio di tutte e due le sentenze – commenta Calderoli – ora attendiamo le motivazioni della Cassazione per poterne sapere di più”.

Vittoria della difesa legale ma l’offesa l’abbiamo sentita tutti.  “Rivedere oggi quella condanna mi lascia un po’ di amaro in bocca, anche in termini politici: quattro anni e qualche mese fa avrei potuto essere individuato come presidente del Senato e i grillini misero il veto perché avevo questa condanna”. “La cosa mi ha ferito molto – aggiunge Calderoli – anche perché mi ero scusato, perché ero stato il primo a riconoscere che era stato un brutto episodio. L’ho vissuta male sia in termini di condanna e anche in termini politici, quindi vedere oggi quella condanna un po’ di amaro in bocca lo lascia”.

Non c’è che dire. Quando si dice, trovati un buon avvocato e fai una preghiera al Cielo. Qui, Calderoli, l’ha davvero trovato e si è pure scusato. Che buffo!

 

Messina, discoteca abusiva della zona nord sottoposta a sequestro giudiziario .Era priva dei requisiti di legge

 

Messina,

Era da alcune settimane che gli uomini della sezione Annona della Polizia Municipale- comunica l’Ente – erano sulle tracce di una discoteca abusiva della zona nord che stava realizzando ormai da tempo intrattenimenti danzanti, soprattutto con giovani anche di minore età, riuscendo ad eludere i controlli delle forze dell’ordine.

La sospensione di due attività non in regola effettuate nei mesi addietro dagli uomini della Polizia Commerciale aveva spinto il gestore ad effettuate sempre più frequentemente serate danzanti nel proprio locale, anche grazie alla complicità degli organizzatori (PR) che dietro il corrispettivo di lauti compensi (nell’ambiente si parla della metà dell’incasso) sono in grado di spostare centinaia di ragazzi da un locale all’altro facendo spesso la fortuna di questa o dì quell’altra attività.

Se a ciò si aggiunge che le serate si svolgevano senza alcun timore di eventuali controlli della capacità ricettiva della struttura, sulla somministrazione di alcolici a minori e senza operare alcuna fiscalizzazione degli incassi, con personale non in regola e con addetti alla sicurezza non iscritti nell’apposito albo, si comprende bene perché la concorrenza dei locali in regola (la Polizia Annonaria assicura che ne esistono tanti e altrettanti con l’apertura imminente dei lidi balneari stanno richiedendo le debite autorizzazioni) era sbaragliata.

Non a caso, sempre negli ambienti della movida, stava prendendo sempre più convinzione che detto locale, ove gli organizzatori ed i gestori riuscivano a collocare anche 600/700 persone a serata, sarebbe stato quello più in voga della stagione estiva 2022. E’ stata però sottovalutata la capacità investigativa degli uomini della Polizia Annonaria brillantemente guidati dal neo Comandante del Corpo Stefano Blasco che in due distinte operazioni hanno posto fine a questo stato di illegalità, con il compiacimento dei tanti locali in regola che adesso potranno fornire il miglior servizio possibile alla clientela. Il cerchio ormai giovedì scorso si era già chiuso, sopralluoghi mirati e indagini sui social avevano consentito di individuare il locale.

Da un breve controllo negli archivi della Polizia Annonaria è stata individuata la gestione della struttura ma ancor più grave era quanto appurato dagli investigatori, apprendere cioè che a carico dell’attività vi erano due provvedimenti interdittivi del 2020, tutt’oggi in vigore, uno emesso dal Comune di sospensione dell’attività di somministrazione ed uno della Questura di Messina di inibizione dell’attività danzante. Per tali ragioni nella mattinata di giovedì sono stati apposti i sigilli al locale, così come previsto dai suddetti dispositivi. Nonostante ciò il gestore e gli organizzatori decidevano di proseguire nell’organizzazione di una serata, ancorché abusiva, violando i vincoli del dispositivo. Scattava quindi nella serata di venerdì scorso un nuovo blitz da parte degli uomini dell’Annona durante il quale, accertando la violazione dei sigilli, si poneva sotto sequestro giudiziario l’intera pista da ballo fatta da attrezzature e ambienti di oltre 200 metri quadrati con sigilli apposti ai luoghi di somministrazione abusiva, alle cucine, ai varchi di ingresso della struttura.

Sarà ora l’Autorità Giudiziaria, tempestivamente informata dei fatti, a decidere se applicare ulteriori provvedimenti restrittivi atteso che il gestore è stato segnalato all’Autorità per reati che vanno dalla mancanza di agibilità dei locali, alla violazione di sigilli, alla doppia inottemperanza dei provvedimenti emessi dalle Autorità preposte.

Messaggi di compiacimento sono stati espressi dal Comandante Blasco e dal suo Vicario Commissario Giovanni Giardina per la brillante attività investigativa degli uomini della Polizia Annonaria coordinati dall’ispettore capo Giuseppe Cifalà, in sinergia con la squadra dell’ispettore Cosimo Peditto; soddisfazione estesa anche dai numerosi esercenti di analoghe attività che da oggi potranno misurarsi con i loro colleghi nel rispetto dei principi di lealtà e sana concorrenza.

 

Putin bombarda la capitale Kiev, minaccia gli Stati Uniti e con il suo tipico linguaggio orroico cade in un delirio di onnipotenza

 

E’ la volta di Kiev Diverse esplosioni sono state avvertite nella capitale dell’Ucraina Kiev all’alba di oggi. Il comunicato è a firma del  sindaco della città, Vitali Klitschko,  nel 102esimo giorno di guerra. “Diverse esplosioni si sono udite nei distretti di Darnytsky e Dniprovsky. I roghi provocati si stanno ora estinguendo”

Ucraina, uccisi 10 civili in coda per il pane a nord di Kiev - Ultima Ora -  ANSA
Kiev sotto pressione dei Russi spietati ed assassini di civili

Oggi intanto prendono il via nel Baltico esercitazioni militari della Nato con la partecipazione di 14 Paesi alleati, oltre che di Svezia e Finlandia, 7mila militari, 75 aerei, 45 navi. Le manovre di Baltops 2022 dureranno fino al 17 del mese.

Guerra in Ucraina, la prossima settimana il terzo incontro dei colloqui di  pace - La Voce
I due leader, Zelenski e Putin ancora lontani da un negoziato di pace.

Intanto il presidente ucraino Volodomir Zelensky, informa che dall’inizio della guerra “113 chiese sono state distrutte o danneggiate dai bombardamenti da parte della Russia. Tra loro ci sono chiese sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale, ma non hanno resistito all’occupazione russa”. Ieri è stato bombardato l’Eremo di Ognissanti della Santa Dormizione di Sviatohirsk Lavra nel Donetsk, dove si erano rifugiate 300 persone: 4 sono morte.

Dalla Russia e dall’ambasciata sovietica arrivano le accuse di fare propaganda russofoba

E mentre Putin usa il suo inaccettabile linguaggio – orroico in tutto – a gli Usa (“Armi americane all’Ucraina? Le stiamo schiacciando come noci”), Mosca accusa l’Italia di portare avanti una campagna anti-Russia.

Aumentano “i sentimenti russofobi” in Italia, sui media c’è “un’aperta campagna antirussa”, ha denunciato l’ambasciata di Mosca a Roma  pubblicando stralci del rapporto del ministero degli Esteri russo “sulle violazioni dei diritti dei cittadini russi e dei connazionali all’estero”.

 

Ucraina, proseguono i bombardamenti russi - Il Sole 24 OREAndate nei rifugi". Kiev piomba nel terrore: "I russi sono a 20 km" -  ilGiornale.it

“Il lancio da parte della Federazione Russa di un’operazione militare speciale per denazificare e smilitarizzare l’Ucraina e proteggere la popolazione civile del Donbass ha avuto un impatto piuttosto forte sulla situazione dei cittadini russi e dei connazionali che vivono in Italia – si legge -. Il rifiuto e persino l’aggressione nei confronti dei rappresentanti della Russia e della diaspora di lingua russa provengono principalmente dai membri della vasta comunità ucraina”.

Il rapporto ricostruisce tutta una serie di episodi – dal lancio di vernice rossa contro l’ingresso dell’ambasciata a Roma al trattamento riservato a una studentessa russa dell’università di Bologna da parte di un medico, che “ha cacciato la ragazza dall’ufficio, sostenendo che ‘non gli piaceva’ il presidente russo – fino alla “grande campagna lanciata in Italia contro la cultura russa e i suoi rappresentanti, che ha portato a una serie di sgradevoli incidenti”. Primo fra tutti la cacciata dal teatro alla Scala del direttore d’orchestra Valery Gergiev.

“È anche noto il rifiuto di servire cittadini russi, compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche da parte di singole banche italiane – accusa ancora il rapporto -. Ci sono stati casi in cui i clienti russi sono stati informati della loro intenzione di chiudere un conto bancario e gli è stato chiesto di ritirare il loro saldo in contanti in una delle filiali bancarie. I rifiuti vengono registrati anche nell’apertura di conti o nell’emissione di carte di debito su presentazione di documenti comprovanti la cittadinanza russa. I dipendenti della banca non confermano tali decisioni per iscritto, facendo riferimento a istruzioni interne in relazione ai cittadini di Russia e Bielorussia”.

“La trasmissione di informazioni sugli eventi che si svolgono nel mondo viene effettuata esclusivamente sulla base di fonti occidentali o ucraine. Questo approccio parziale – si denuncia – ha un’influenza chiave sull’atteggiamento degli italiani nei confronti dei cittadini russi che vivono in Italia, così come degli immigrati di lingua russa dall’ex Unione Sovietica”. Infine, secondo l’ambasciata russa a Roma, “le decisioni delle organizzazioni regionali italiane di interrompere o sospendere la cooperazione con le associazioni partner russe, così come le minacce in arrivo contro le stesse associazioni russe e i loro singoli membri, testimoniano anche la crescita dei sentimenti russofobi nella società italiana“.

 

Di Maio apre a un 'tagliando' per il Reddito di cittadinanza

Il Ministro agli Esteri Luigi  Di Maio ha risposto così:

In Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-Russia, i media hanno solo raccontato le crudeltà commesse dall’esercito russo”. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio risponde così, in una nota, al post dell’ambasciata russa a Roma che, pubblicando stralci di un rapporto del ministero degli Esteri sulle “violazioni dei diritti dei cittadini russi e dei connazionali all’estero”, denuncia un'”aperta campagna antirussa sui media italiani”. “Basta con questa mistificazione della realtà e con le provocazioni” avverte.

“I media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia, e dall’inizio di questa atroce e sanguinosa guerra che Putin sta portando avanti in Ucraina, hanno raccontato i fatti in modo professionale, con inviati sul campo che hanno rischiato la vita per documentare i tragici fatti – scandisce il ministro -. Tutto questo, mentre in Russia è vietato parlare di guerra, mentre vengono censurate le immagini terrificanti di civili ucraini uccisi dalle bombe russe, mentre manifestanti russi vengono arrestati perché si oppongono alla guerra”.

“Con la Russia bisogna tenere un canale aperto di dialogo, perché solo la Russia può portarci alla pace, ed è quello che stiamo facendo. Al tempo stesso, però – ammonisce – i nostri mezzi d’informazione non possono prendere lezioni di giornalismo dalla Russia, né tantomeno ricevere minacce”. “L’Italia rispetta il popolo russo, che nulla c’entra con le folli scelte di Putin, e continuerà sempre a rispettarlo. Putin si sieda al tavolo delle trattative e metta la parola fine a questa guerra”

Domani in Sicilia arriva il grande caldo: rischi a Palermo e a Catania

Sicilia, in arrivo il super caldo: punte di 39 gradi in alcune province -  PalermoLive
Arriva in anticipo il grande caldo – La Sicilia domani a 39/40 gradi

Domani rischi per la salute se non si adotteranno opportuni accorgimenti .Allerta caldo un pò dapertutto  e, in  5 città in particolare : Roma, Perugia, Rieti, Frosinone e Campobasso.

Per questi capoluoghi, il ministero della Salute prevede il bollino rosso (livello tre), il massimo dell’allerta per l’afa: “Condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”, riporta il bollettino del caldo del ministero della Salute.

AVVISO meteo per FORTE E PROLUNGATA ONDATA di CALDO AFRICANO, AFA e DISAGIO  FISICO « 3B Meteo

Bollino arancione, sempre domani, con livello di allerta due per: Latina, Palermo e Catania. Il bollino arancione indica “condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili”.

Napoli,macabro ritrovamento di un cadavere decomposto in sacco di plastica

Napoli, la "lista dei carabinieri corrotti" raccontata dal pentito: "Loro  sono Starsky & Hutch, ricevevano dal clan 1500 euro a testa" - Il Fatto  Quotidiano
Napoli, immagine dei Carabinieri -Archivi Sud Libertà

 

 

Napoli,

Macabro ritrovamento nel napoletano. Il cadavere di un uomo è stato trovato in un sacco di plastica in un fondo agricolo in via Molino a Scisciano. Il corpo è in parziale stato di decomposizione.

Sono in corso indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna per chiarire l’accaduto e procedere all’identificazione con informativa dettagliata all’Autorità Giudiziaria.

LE TELECAMERE INCHIODANO GLI AUTORI DELLO SMALTIMENTO RIFIUTI DA DEMOLIZIONE SULLA SPIAGGIA

 

Foto rifiuti e denuncia all’Autorità giudiziaria degli autori

 

Messina,

È accaduto nella zona sud della città di Messina: un trasportatore su commissione di un cittadino, anch’egli successivamente identificato, ha conferito un carico di rifiuti da demolizione nella spiaggia, senza preoccuparsi minimamente del danno ecologico arrecato. Telecamere e indagini degli agenti del reparto di Polizia Ambientale del Corpo di Polizia Municipale di Messina, alla guida del comandante Stefano Blasco, hanno permesso di individuare il responsabile ed il mezzo utilizzato per l’illecito smaltimento. Adesso i due soggetti dovranno rispondere dei reati di cui agli artt. 256 D.Lgs 152/06 e artt. 54- 1161 Codoce della Navigazione.

Sia l’area demaniale, oggetto di abbandono, che l’autocarro sono stati posti sotto sequestro. Probabilmente dietro il gesto sconsiderato vi era l’intenzione di realizzare un piano inclinato per l’alaggio delle barche. Grande soddisfazione espressa dal vicario Giovanni Giardina per il lavoro svolto dagli uomini degli Ispettori Cosimo Peditto e Giacomo Visalli impegnati quotidianamente nell’attività di controllo del territorio di contrasto all’abbandono di rifiuti, che in poche ore sono riusciti ad individuare i responsabili ed assicurarli alla giustizia.
La bonifica dell’area, una volta dissequestrata, sarà a carico degli stessi.

Catania: finalmente rimossi 700 tonnellate di rifiuti.

 

Assessore Barresi: ”Cittadini riprendano differenziata porta a porta”

discariche

Catania,

Un 2 giugno di intenso lavoro per gli operatori della raccolta dei rifiuti – comunica l’Ente Comune – con l’azione degli autocompattatori per rimuovere la spazzatura dalle strade a causa del blocco dell’accesso alla discarica. In poche ore, grazie al piano di recupero dell’ordinarietà messo a punto nell’emergenza, in sinergia dalle aziende Ecocar, Supereco e Dusty con il coordinamento della Direzione Comunale Ecologia e gli indirizzi di accelerare al massimo, dell’assessore Andrea Barresi;  circa settecento tonnellate di rifiuti sono già stati riversati nella discarica di Lentini, eliminando le situazioni più pesanti che rischiavano di sfociare nella crisi igienico sanitaria in alcune zone della Città.

Nel mirino degli operatori della raccolta nelle prossime ore ci saranno le postazioni, vere e proprie micro discariche, dove gli accumuli rimasti, circa 600 tonnellate, verranno rimosse, perché l’obiettivo ora è azzerare tutto entro sabato mattina. Gradualmente si sta anche provvedendo al lavaggio e alla sanificazione delle aree in cui si è persino riversato il percolato una nociva sostanza, causata dalla spazzatura e dalle alte temperature di questi giorni.

“Ringrazio di cuore tutte le squadre al lavoro che ho seguito personalmente nelle attività notturne e diurne di recupero della pesante situazione anche nel giorno festivo -ha spiegato l’assessore Barresi-. E’ fondamentale completare l’opera, perché bisogna riprendere senza altri intoppi la raccolta differenziata porta a porta che abbiamo esteso anche a Picanello, Ognina e nel Lungomare. La rimozione dei cassonetti programmata da settimane in quei quartieri purtroppo è coincisa con la chiusura della discarica, un’evenienza che ha bloccato sul nascere il nuovo step. Serve – ha aggiunto Barresi- riprendere subito a depositare i rifiuti differenziati davanti alla propria abitazione già a partire da domani, secondo le frazioni e gli orari indicati nel calendario. Rivolgo un nuovo appello ai cittadini a depositare i rifiuti in modo corretto, perché i controlli della Polizia Locale saranno stringenti con decine di pattuglie sguinzagliate nel territorio per superare le resistenze dei cittadini a separare giornalmente la spazzatura. Un gesto tanto semplice quanto importante che significa meno costi, rispetto dell’ambiente e tutela del contesto urbano e noi tutti dobbiamo convincerci che è assolutamente indispensabile proseguire in questo percorso”.

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