Fuggono all’alt dei finanzieri: arresti

Napoli,

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nel corso della costante attività di controllo economico del territorio, hanno arrestato, in tre distinti interventi, quattro responsabili, per resistenza a Pubblico Ufficiale e contrabbando di sigarette.

In particolare, nel corso di una prima operazione, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego hanno arrestato un 21enne che aveva tentato di fuggire con la propria autovettura all’alt dei finanzieri.

Invece di rispettare il segnale dei militari, il veicolo ha accelerato e proseguito la propria rocambolesca corsa, mettendo in pericolo gli stessi finanzieri, nonché gli altri autisti e pedoni, cercando in modo spericolato di darsi alla fuga con l’obiettivo di seminare la pattuglia, che in stretto raccordo con la Sala Operativa ha subito iniziato l’inseguimento.

Il percorso della vettura, condotta a velocità eccessiva e incurante della sicurezza stradale, ha interessato la zona del rione Traiano e i quartieri Soccavo e Fuorigrotta del capoluogo, dello stadio “Diego Armando Maradona” finché il fuggitivo, dopo aver tamponato un’altra auto, è stato raggiunto dai militari.

Il giovane guidatore è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre che segnalato al Prefetto per possesso di alcune decine di grammi di hashish e per violazioni al Codice della Strada; il mezzo sul quale viaggiava è stato sequestrato poiché tra l’atro già sottoposto a fermo amministrativo e sprovvisto di copertura assicurativa.

Nel corso di un secondo intervento, le Fiamme Gialle del Gruppo di Nola hanno tratto in arresto ad Ottaviano un 62enne e un 32enne sorpresi con un veicolo commerciale a scaricare in un garage 660 kg. di sigarette.

Infine, il Gruppo di Torre Annunziata ha tratto in arresto a Boscoreale un 46enne, peraltro già arrestato nel mese di aprile ad Ercolano per fatti analoghi, mentre trasportava nel vano del suo autocarro circa 50 kg di sigarette di contrabbando.

Papa Francesco proclama dieci nuovi santi: un’ovazione nella Piazza S.Pietro

Papa Francesco proclama dieci nuovi santi: ovazione dei fedeli in piazza  San Pietro
Papa Francesco proclama dieci nuovi santi

Roma

Un’emozione forte oggi la dà Papa Francesco alla lettura dei nuovi Santi. Dieci nuovi santi – sei uomini e quattro donne – sono stati proclamati dPapa Francesco. Da giorni le loro immagini campeggiano sui grandi arazzi affissi alla facciata della basilica di San Pietro. In piazza .affollatissima – la messa è presieduta dal Pontefice sul sagrato con migliaia di fedeli dalle nazioni d’origine dei nuovi santi: quindi oltre che dall’Italia, patria di cinque canonizzandi, anche dalla Francia (tre), India e appunto Olanda (uno ciascuna).

Non poteva mancare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha salutato per la prima volta il Pontefice dopo la rielezione, e dopo l’appuntamento mancato a Firenze lo scorso 27 febbraio, quando Francesco diede forfait causa malanno al ginocchio destro

Tra i nuovi santi, spiccano i nomi del religioso francese Charles de Foucauld (1858-1916), visconte di Pontbriand, esploratore del Sahara e studioso della lingua e cultura dei Tuareg, pioniere del dialogo con civiltà e fedi diverse. E del prete olandese Titus Brandsma (1881-1942), martire del nazismo, giornalista di testate cattoliche che non mancò di opporsi agli occupanti hitleriani e finì internato a Dachau, dove fu ucciso con un’iniezione di acido fenico. Una petizione promossa da alcuni giornalisti olandesi lo ha proposto al Papa come nuovo co-patrono della categoria, insieme a San Francesco di Sales. C’è anche il primo beato indiano, Lazzaro detto Devasahayam (1711-1752), ex ufficiale assassinato da un gruppo di soldati a causa della sua conversione al cristianesimo.

Gli altri sono tutti religiosi: i francesi Cesar De Bus (1544-1607), fondatore della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, e Marie Rivier (1768-1838), fondatrice delle Suore della Presentazione di Maria. Quindi i cinque italiani: il sacerdote bergamasco Luigi Maria Palazzolo (1827-1886), fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle; il prete napoletano Giustino Maria Russolillo (1891-1955), fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni; la piemontese morta in Uruguay Maria Francesca di Gesù Rubatto (1844-1904), fondatrice della Suore Terziarie Cappuccine di Loano; la palermitana Maria di Gesù Santocanale (1852-1923), fondatrice delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes; e la veneta Maria Domenica Mantovani (1862-1934), in religione Giuseppina dell’Immacolata, co-fondatrice e prima superiora dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia.

 

Truffa -Superbonus- per indebita percezione dei crediti d’imposta

 

 

Truffa per indebita percezione di crediti d’imposta (cd. Superbonus 110%) per circa 4 milioni di euro

 

Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Sezione Seconda della Procura della Repubblica di Napoli, la Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Aversa ha dato esecuzione, nella giornata odierna, a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli nei confronti di persona ritenuta gravemente indiziata dei seguenti delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.

In particolare l’indagato, quale amministratore di fatto di una impresa edile, avrebbe posto in essere un’operazione fraudolenta finalizzata alla maturazione di inesistenti crediti di imposta collegati alla realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e antisismica rientranti nel cd. Superbonus 110% da eseguirsi su fabbricati risultati di fatto inesistenti, per un importo pari a € 3.796.320,00.

Superbonus, la stretta mette in crisi il settore edile - ilGiornale.it

Tale somma sarebbe stata poi trasferita su conti correnti intestati a prestanomi, in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza del denaro dall’ipotizzata truffa.

Con la suddetta ordinanza è stato anche disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro costituente il profitto del reato ovvero di beni di valore equivalente nella disponibilità dell’indagato.

SUD DIMENTICATO: OCCORRE APRIRE LE PORTE DELL’OCCUPAZIONE AI GIOVANI DISOCCUPATI CHE FUGGONO, SPECIE IN SICILIA, IN GERMANIA

 

 

 

Signor presidente della Repubblica,

Signor presidente del Consiglio,

Signor presidente della Camera,

Autorità tutte,

mentre in questi mesi preparavo questa iniziativa, mentre questa mattina aspettavo il vostro arrivo, pensavo che non c’è nulla di più bello per una donna del Sud, nata e cresciuta nell’Italia del Sud, che conosce l’orgoglio ma anche la fatica di essere meridionale, della possibilità di poter lavorare concretamente per la propria terra.

Di potersi impegnare per cambiare le cose e riuscire a ottenere risultati concreti.

È un privilegio enorme, ne sono consapevole e questo guida ogni giorno il mio lavoro.

Così come sono consapevole che la vostra presenza qui è una testimonianza di straordinaria attenzione per questo territorio, ma anche un’assunzione di responsabilità verso venti milioni di cittadini italiani, che troppo spesso negli ultimi tempi hanno avvertito la Repubblica e le sue istituzioni come lontane dalle loro vite, che si sono sentiti privati di diritti e opportunità che altrove sono riconosciuti a tutti.

Oggi siamo qui per dire che quella stagione è chiusa. Oggi si apre un’altra stagione.

 

Se siamo qui oggi, non è per l’ennesimo convegno “a tema” sul Sud, ma per marcare l’inizio di quella stagione che si è aperta nel 2021, grazie alle ingenti risorse provenienti dall’Unione Europea – e so bene di trovarmi in una condizione molto più favorevole rispetto a quella nella quale si sono trovati molti miei predecessori, che ringrazio per il testimone che mi hanno trasmesso.

Ma quella stagione si è aperta anche perché abbiamo fatto una precisa scelta di campo: affrontare i problemi e risolverli, anziché usarli per fare propaganda o polemica. E ci siamo ispirati a una visione meridionalista concreta, fattiva, operosa, orgogliosa, ben distante dal meridionalismo disfattista e rivendicativo che per troppi anni ha tenuto prigioniero il Sud e ha alimentato sfiducia e rassegnazione.

Insomma, tengo a sottolineare che c’è un “prima” e un “dopo” la data del 30 aprile 2021, quando il nostro Piano di Ripresa e Resilienza è stato presentato all’Europa.

Per la prima volta, il tema dei divari territoriali è stato posto non come rivendicazione di una parte del Paese contro l’altra, ma come “questione nazionale”, come urgenza nazionale. Una questione non meridionale, ma nazionale, da affrontare e risolvere per far ripartire l’intero Paese, scartando il modello della “locomotiva”, dove poche regioni trainano e tutte le altre vanno a rimorchio.

Come ci ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo discorso alle Camere riunite, il giorno del suo giuramento – cito testualmente – dobbiamo costruire «un Paese che cresca in unità. In cui le disuguaglianze, territoriali e sociali, che attraversano le nostre comunità vengano meno».

Per la prima volta – lo ricordava il Presidente Draghi – abbiamo quantificato, messo in evidenza, vincolato al Sud all’interno del PNRR una quota percentuale di investimenti superiore rispetto alla popolazione residente e rispetto al PIL prodotto: il 40 per cento del totale delle risorse territorializzabili, circa 82 miliardi di euro.

 

Non sono numeri scritti sulla carta, ma sono in alcuni casi cantieri già aperti, come quelli sulla linea ferroviaria Napoli-Bari, o sulla Palermo-Messina-Catania, o l’importante intervento nel porto di Gioia Tauro. O cantieri che apriranno nelle prossime settimane e prossimi mesi, come i tanti investimenti infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali, oppure per aprire nuove scuole, asili nido, palestre, mense scolastiche, per cui abbiamo già ripartito i fondi.

Per la prima volta, abbiamo varato un grande piano di modernizzazione infrastrutturale per cancellare l’isolamento “fisico” che ha condannato e condanna tutt’oggi all’arretratezza interi territori del Mezzogiorno. Vogliamo portare ovunque modernità, vogliamo portare ovunque collegamenti sia fisici che digitali. Per questo investiamo nelle reti ferroviarie, nelle reti idriche, nelle connessioni logistiche, nella diffusione della banda ultralarga.

Ancora, investiamo nella creazione di decine di ecosistemi dell’innovazione, luoghi di ricerca e contaminazione tra università e impresa.

Sosteniamo l’internazionalizzazione e la competitività delle imprese meridionali.

Irrobustiamo la sanità del Sud, il suo sistema di istruzionedigitalizziamo la sua pubblica amministrazione.

Favoriamo la transizione ecologica ed energetica.

Finanziamo, grazie a un uso intelligente dei Fondi della Coesione – un uso addizionale e complementare, come ci viene richiesto dall’Europa – interventi che con i fondi europei non potevamo finanziare, come la viabilità stradale e gli aeroporti.

Un tema a cui tengo molto: per la prima volta cancelliamo l’odioso principio della “spesa storica” che ha alimentato, anno dopo anno, discriminazione e diseguaglianza. Un principio in base al quale, per esempio, un comune come Giugliano, con 120mila abitanti, ha le risorse per un solo asilo nido e un solo assistente sociale, mentre una città lombarda delle stesse dimensioni di Giugliano – per esempio, Monza – ha le risorse per 8 asili nido 32 assistenti sociali.

Bene, grazie all’approvazione e al finanziamento in Legge di Bilancio del primo Livello Essenziale delle Prestazioni per gli asili nido e gli assistenti sociali – cui abbiamo aggiunto quello per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità – da qui al 2027 Giugliano avrà le risorse per assumere gli stessi assistenti sociali e per aprire gli stessi asili nido di Monza. Solo quest’anno, il Comune godrà di circa 800mila euro in più per servire 105 bambini rispetto ai soli 20 dello scorso anno.

 

Questo varrà per Potenza, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania, varrà per Napoli. Lo dico al sindaco, che è qui presente: Napoli soltanto quest’anno avrà circa 4 milioni di euro in più per accompagnare al nido 500 bambini che fino all’anno scorso il posto nel nido non lo avrebbero trovato.

Credo che questo sia un cambiamento importante, che porterà giustizia e diritti a migliaia di bambini e alle loro famiglie, che consentirà a migliaia di donne del Mezzogiorno di cercare e trovare un lavoro, o di tenersi stretto quello che faticosamente sono riuscite a conquistare, affrontando con decisione anche la piaga della bassa occupazione femminile al Sud.

Ancora, per la prima volta abbiamo finalmente attivato e reso operative le Zone Economiche Speciali, delineando una precisa visione di sviluppo.

 

In mille convegni, il Sud è stato definito “piattaforma logistica nel Mediterraneo”. Noi quella piattaforma oggi la realizziamo grazie a importanti investimenti nei porti – 1,2 miliardi – e grazie alla riforma e all’infrastrutturazione delle Zone Economiche speciali, che sono il “cuore” della nostra scommessa di sviluppo. Luoghi dove sarà finalmente conveniente, più facile, più rapido investire grazie a una burocrazia ridotta e a una tassazione agevolata.

E qui lo dico ai tanti investitori presenti o collegati da remoto: approfondite le opportunità che si aprono nelle ZES. Per chi investirà in quelle aree ci sarà un unico numero di telefono da chiamare, quello dei Commissari straordinari che abbiamo già nominato; un’unica autorizzazione da richiedere al posto della miriade di pareri, concessioni, autorizzazioni, nulla osta necessari prima; un unico sportello digitale cui connettersi per risolvere ogni problema.

Potrei continuare a lungo, ma credo che questa elencazione sia già stata abbastanza lunga.

Potrei ricordare l’impulso che abbiamo dato alla Strategia Nazionale delle Aree interne, abbiamo sbloccato cantieri fermi dal 2017. Potrei ricordare anche l’impulso dato ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, che finanziano e finanzieranno importanti investimenti strategici infrastrutturali in molte aree del Mezzogiorno. Potrei ricordare il sostegno alla capacità operativa degli Enti locali. Ma mi fermo, perché quello che conta è la scelta di fondo, il messaggio che mi auguro passi anche attraverso questa due-giorni.

Dimenticatevi il Sud che è esistito fino a ieri. Ne sta nascendo un altro, più giusto, più moderno, più efficiente, più “europeo”, più collegato, capace di offrire pari diritti e pari dignità ai suoi cittadini, ma anche di attrarre investimenti nazionali e internazionali.

I nuovi scenari determinati prima dalla pandemia, poi dalla guerra in Ucraina, la crisi energetica, la crisi dell’agroalimentare, la necessità e l’opportunità di reindustrializzare l’Europa, rendono il Mezzogiorno l’asset più importante su cui investire in questo momento

È al Sud che le rinnovabili hanno maggiori margini di sviluppo e maggiore resa.

È al Sud che dovremo immaginare di collocare i nuovi rigassificatori per trasformare il gas naturale liquefatto che viene e verrà sempre di più dall’America e da altri Paesi del mondo.

È il Sud che dovrà essere messo nelle condizioni di attrarre nuovi investimenti industriali, in un’epoca in cui si ridurranno le catene globali del valore e dovremo riportare in Europa produzioni che in passato troppo entusiasticamente avevamo lasciato in Cina e in Asia.

È il Sud che deve rafforzare il suo ruolo di interlocutore privilegiato con i Paesi del Mediterraneo.

 

È il Sud a essere un hub energetico naturale per il gas in arrivo da Africa e Medio Oriente, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa.

Queste sono sfide politiche, prima ancora che energetiche, industriali e commerciali, che possono assegnare al Sud un profilo strategico decisivo nei nuovi equilibri geopolitici mondiali.

Noi vogliamo attrezzare il Sud per vincere queste sfide, stiamo attrezzando il Sud per vincere queste sfide.

Questo è il nostro obiettivo, questo è il nostro impegno, che ovviamente richiederà nei prossimi anni continuità nell’azione di governo e anche una classe dirigente nazionale e locale all’altezza di questa sfida.

In questo nostro impegno, sarà di straordinario valore il Libro Bianco che tra poco sarà presentato dal dott. Valerio De Molli.

È una ricerca importante, molto approfondita e articolata, che non nasconde criticità e problemi, che conosciamo benissimo e per i quali siamo ogni giorno al lavoro. A mio avviso, sfata tre grandi luoghi comuni della cosiddetta “questione meridionale”.

 

Primo, il Sud Italia è – lo vedrete dai numeri – una realtà molto più vivace e competitiva di quello che si crede. Cito solo un esempio: nella classifica delle esportazioni hi tech, il Sud – in proporzione al totale delle esportazioni – è quarto nel Mediterraneo, appena dopo Israele. Qualcuno ha mai sentito parlare del Sud come esportatore di tecnologia, anziché di arretratezza? Questi sono gli aspetti da potenziare e da comunicare con efficacia.

 

Secondo. A lungo si è discusso e si discute dell’assenza di una “politica industriale” per il Mezzogiorno. Forse non tutti si sono resi conto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un grande strumento di politica industriale e noi l’abbiamo utilizzato per disegnare la nostra visione di politica industriale per il Paese e, naturalmente, il Mezzogiorno. L’Italia e il suo Sud come polo della trasformazione e distribuzione dell’agroalimentare italiano, come hub logistico ed energetico del Mediterraneo, centro di innovazione tecnologica e scientifica, luogo attrattore di turismo e nuovi residenti. Ancora, l’Italia del Sud come ponte necessario tra l’Europa e il Continente più giovane e promettente, l’Africa.

 

Terzo. Per anni abbiamo sentito ripetere che il Sud era un problema da affrontare, “una domanda” a cui dare risposte. Ogni dato presentato nel Libro Bianco ci dice che questa impostazione va totalmente capovolta.

Il Sud può essere la risposta alle tante questioni che interrogano la politica e la società italiana. Il Sud può essere la soluzione al problema della bassa crescita italiana.

Il governo ha scelto, consapevolmente, questo indirizzo. E la presenza qui a Sorrento di tanti ministri, oltre che del presidente Draghi, conferma la larga condivisione per questa scelta. Questa è la nostra grande scommessa. Io sono certa che uniti, soltanto uniti, potremo vincerla.

Ringrazio ancora tutti voi per essere qui, per partecipare a questo evento.

Benvenuti al Primo Forum Internazionale del Mediterraneo. Benvenuti a Sorrento. Benvenuti nel cuore del Mediterraneo. Benvenuti nel nuovo Sud che stiamo costruendo.

 

 

Zes, insediato il comitato Sicilia orientale.Trampolino di lancio per l’economia siciliana

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Palermo,

«L‘assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso della riunione del comitato di indirizzo della Zes Sicilia orientale convocata oggi ad Augusta dal commissario straordinario del Governo, Alessandro Di Graziano, nella sede dell’Autorità del Sistema portuale del mare Sicilia orientale ad Augusta ha avuto occasione di dichiarare:

“. Le Zes sono pienamente funzionanti. Oggi si mette un tassello importante al puzzle delle Zone economiche speciali, dal momento che abbiamo insediato il comitato di indirizzo della Sicilia orientale, che è di fatto la struttura di governo della stessa e che concretamente consentirà la reale partenza delle Zes siciliane».  «Siamo soddisfatti del fatto che delle 69 Zes presenti in Europa, due sono siciliane grazie all’impegno del governo Musumeci – spiega ancora  l’assessore Turano –.

Con la norma approvata all’Ars, le SuperZes oggi costituiscono un reale trampolino di lancio per l’economia siciliana, su cui il governo regionale sta puntando con ulteriori agevolazioni fiscali parametrate ai ricavi delle vendite e delle prestazioni derivanti dall’attività svolta dall’impresa. L’obiettivo è incrementare gli investimenti produttivi nella regione e attrarre nuovi capitali da parte di imprenditori interessati a localizzare nell’Isola le loro aziende».

Il comitato di indirizzo della Zes Sicilia orientale si compone, oltre che del commissario straordinario di Governo, Di Graziano, e dell’assessore alle Attività produttive, Turano, anche del presidente dell’Autorità del Sistema portuale del mare Sicilia orientale, Francesco Di Sarcina, del presidente dell’Autorità del Sistema portuale Stretto, Mario Mega, del rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri, Giuseppe Assenza, del rappresentante del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Roberto Liotta, e del rappresentante dell’Irsap, Salvatore Maugeri. «Già la composizione del comitato individua le opportunità di relazione e di indirizzo che si possono dare alla Zes Sicilia orientale – dichiara il commissario Di Graziano –

Lo strumento permette già oggi di avere approvato tre convenzioni con i due principali istituti di credito nazionali, Unicredit e Intesa, e con Irfis, l’istituto finanziario più rilevante in Sicilia: si tratta di strumenti da consegnare agli imprenditori per agevolarli ulteriormente negli investimenti». Nel corso della riunione è stato approvato il regolamento interno del comitato di indirizzo della Zes Sicilia orientale e sono state sottoscritte le convenzioni con gli istituti di credito e finanziari. La presentazione del comitato di indirizzo relativo alla Zes Sicilia occidentale è prevista per il prossimo 25 maggio a Palermo.

Due operai precipitano da un ponteggio sulla A19 Palermo-Catania. Uno muore. Problema sicurezza lavoro.

L'autostrada Palermo-Catania spezzata in due: lavori per 7 giorni tra Enna  e Caltanissetta - Giornale di Sicilia
Foto Archivi SUD LIBERTA’

 

Sicurezza sul lavoro. Il tema, tanto dibattuto e ricordato recentemente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ritorna attuale.   Un grave incidente sul lavoro si è verificato sull’autostrada A19 Palermo-Catania, all’altezza di Enna, dove due operai sono precipitati da un ponteggio, da un’altezza di oltre 5 metri sotto il viadotto Mulini. La centrale operativa del 118 di Caltanissetta ha inviato l’elisoccorso. All’arrivo del mezzo uno dei due operai era già morto, mentre l’altro è stato trasportato all’ospedale di Enna per un grave trauma addominale.

Il Tribunale con il  magistrato di turno  dr. Orazio Longo ha disposto il sequestro del cantiere e l’invio del medico legale per l’esame esterno del cadavere. La vittima è Vincenzo Martorana di Villabate (Palermo), mentre il ferito, trasportato in elisoccorso all’ospedale Umberto I di Enna per un grave trauma addominale è un 63enne di Caccamo (Palermo).

Indagini dei Carabinieri per ricostruire l’accaduto:  secondo una prima ricostruzione il ponteggio che viene usato per risalire i piloni del cavalcavia, si sarebbe staccato facendo precipitare nel vuoto i due operai sotto il viadotto Mulini, in direzione Catania. Quando il medico rianimatore del 118 e gli altri soccorritori della centrale operativa di Caltanissetta sono arrivati, i due operai si trovavano ai piedi del cavalcavia.

Autostrada A19 chiusa tra S.Caterina Villarmosa a Enna per brillamento  piloni viadotto Salso

«Siamo addolorati dinanzi a quella che sembra configurarsi come una nuova tragedia sul lavoro in Sicilia. Esprimo a nome di tutto il governo regionale un commosso cordoglio ai familiari di Vincenzo Martorana, l’operaio deceduto oggi in un cantiere dell’autostrada A19, fra Enna e Caltanissetta – ha detto  l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana, Marco Falcone -. Siamo, inoltre, in grande apprensione per le condizioni di salute del suo collega 63enne, anch’egli coinvolto nella caduta da un ponteggio al viadotto Mulini. Al lavoratore ferito auguriamo di superare presto le conseguenze dell’incidente».

«Le morti sul lavoro – ha aggiunto – rappresentano un terribile monito a cui tutti dobbiamo dar seguito, dalla Regione alle grandi aziende pubbliche come Anas, impegnandoci al massimo per aumentare la sicurezza nei cantieri».

Colpita una nave della Marina russa, esultano i combattenti ucraini

Nave russa colpita al largo di Odessa, esulta la marina ucraina: «Il nemico  si è ritirato di nuovo»

L’Ucraina – ha reso noto Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa – comunica di aver colpito una nave della Marina russa dedita alla logistica vicino all’Isola dei Serpenti nel Mar Nero. 

“Grazie alle azioni dei nostri marinai la nave di supporto Vsevolod Bobrov ha preso fuoco: è una delle più recenti della flotta russa“, ha affermato Bratchuk spiegando che la nave si sta dirigendo verso la Crimea.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo messaggio ha dichiarato:”  La sconfitta strategica della Russia” in Ucraina è ormai ”evidente agli occhi del mondo intero”, “La Russia semplicemente non ha il coraggio di ammetterlo”, ha detto Zelensky definendo “codardi” i militari russi che stanno “cercando di nascondere la verità dietro gli attacchi di missili, aerei e artiglieria”.

 

Gennaro Rispoli presidente dell’Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli – sito Unesco

Video (Uff.Stampa) -Valorizzazione Centro storico-Sito Unesco

Napoli,

Presieduta dalla presidente del Consiglio Comunale Vincenza Amato, si è svolta oggi la prima riunione dell’Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli – sito Unesco.

Presenti, insieme al Sindaco Gaetano Manfredi e ai presidenti delle Municipalità 2 Roberto Marino, 3 Fabio Greco e 4 Maria Caniglia, membri di diritto dell’Osservatorio, tutti i componenti dell’organismo, eletti dal Consiglio comunale nella seduta del 15 aprile scorso: per la maggioranza, Maria Grazia Vitelli (Partito Democratico), Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde), Gennaro Rispoli (Napoli Libera), Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea), Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco), Claudio Cecere e Demetrio Paipais (Movimento 5 Stelle) e Massimo Pepe (Azzurri Noi Sud Napoli Viva).

Per l’opposizione Iris Savastano e Domenico Brescia (Forza Italia), Rosario Palumbo (Cambiamo!) e Alessandra Clemente (Misto). Su proposta del presidente della commissione Cultura Luigi Carbone, è stato eletto presidente dell’Osservatorio il consigliere Gennaro Rispoli (con 15 voti a favore e un astenuto). Vice presidenti sono state elette Maria Grazia Vitelli, per la maggioranza, e Iris Savastano per la minoranza (con 14 voti a favore e due astensioni). L’Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli – Sito UNESCO ha il compito di accompagnare l’amministrazione Comunale nell’attuazione delle scelte politiche in materia di valorizzazione e di conservazione del Centro storico. Rappresenta un’istanza di dialogo e di concertazione per facilitare l’appropriazione da parte della cittadinanza di tutte le problematiche inerenti la difesa del patrimonio UNESCO.

 

Elogi agli infermieri e potenziata la rete del Ssr ma i problemi della categoria restano perenni e cancrenosi

La denuncia degli infermieri del Lazio: "Problemi negli ospedali, bombe  pronte a esplodere" - DIRE.it
Elogi agli infermieri ma i problemi della categoria restano perenni e cancrenosi

Palermo

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo al Teatro Politeama a Palermo al secondo congresso nazionale della Federazione ordini professioni infermieristiche.ha affermato: ..”
“Rivolgo un tributo agli oltre ottanta infermieri caduti durante la pandemia, che vanno ricordati per avere dimostrato grande attaccamento al lavoro, scrupolo e responsabilità. Il governo regionale ha proceduto alla stabilizzazione di migliaia di infermieri, al reclutamento di altre migliaia con l’utilizzo delle graduatorie a tempo indeterminato. Adesso stiamo lavorando per consentire l’accesso alla formazione, visto che aumenta la richiesta di personale infermieristico nelle case di comunità, nelle strutture private».
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Al 31 dicembre scorso sono quasi 4 mila gli infermieri assunti di ruolo nelle 18 Aziende del Servizio sanitario regionale, la maggior parte (il 30%) frutto di procedure di stabilizzazione rispetto alle quali l’assessorato della Salute ha adottato appositi atti di indirizzo per favorire l’incremento delle dotazioni organiche.

Un ulteriore importante meccanismo di reclutamento, la condivisione delle graduatorie a tempo indeterminato ha consentito la contrattualizzazione di circa 1.500 unità. Un centinaio, inoltre, sono i professionisti ritornati in Sicilia grazie al meccanismo della mobilità extra regionale. Restano ancora da concludere presso le Asp di Palermo e Catania, infine, le “procedure di bacino” che dovrebbero consentire l’immissione in servizio di ulteriori mille unità di infermieri «per raggiungere così – ha proseguito il governatore – l’obiettivo fissato all’inizio della legislatura di potenziare la rete del Servizio sanitario regionale, di almeno cinquemila persone. La Regione ha immediatamente dato attuazione anche al reclutamento della figura dell’infermieri di famiglia (circa 700 unità in più) con un rilevante aumento del tetto di spesa del personale delle Asp».
«Sono qui – ha aggiunto ancora Musumeci – per dire grazie agli infermieri, il loro contributo è essenziale. Noi siamo al fianco di questa categoria, come lo siamo stati negli anni passati e sono convinto che possiamo guardare con ottimismo al futuro, perché, se il peggio è già alle nostre spalle, abbiamo solo il dovere di consolidare le presenze, di dare una prospettiva di futuro a tanti giovani, di procedere al raggiungimento di un tasso di formazione degno delle sfide che questa professione entusiasmante comporta».

Truffa dello specchietto

Offende la polizia sui social: 'Maiali'. Denunciato dai carabinieri - La  Provincia - LaPressa.it
Archivi -SUD LIBERTA’
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Roma
Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Parioli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato due uomini di 31 e 36 anni, già noti per analoghi reati, gravemente indiziati di aver tentato di compiere la cosiddetta truffa dello specchietto ai danni di un anziano romano. 
A seguito della segnalazione al 112, da parte del portiere di un palazzo dove la vittima risiede, i militari sono riusciti a bloccare i due indiziati mentre stavano per ricevere la somma contante di 250 euro dalla vittima, un pensionato romano di 79 anni. La vittima completamente ignara stava pagando quello che gli era stato ingiustamente addebitato come un danno all’auto dei due uomini.
E’ stato il custode dello stabile ad accorgersi che qualcosa non andava ed ha subito dato l’allarme al 112. Grazie al tempestivo intervento della pattuglia dei Carabinieri i due sono stati bloccati qualche istante prima di ricevere la somma contante pattuita per il presunto incidente. Per entrambi l’arresto è stato convalidato ed è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora. 

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