Missili russi sulla città di Leopoli

Video You tube (La Repubblica)

 

Missili russi su Leopoli questa mattina, una delle città che pensava di passare indenne dalla guerra.  Neanche gli accorati appelli di Papa Francesco e dell’intero mondo cristiano fermano Putin che forse vuole entrare nella storia come il governante intento a riunire l’impero russo.. Il sindaco della città dell’Ucraina occidentale, parlando di cinque attacchi missilistici russi. Andriy Sadovyi ha spiegato sul social  di aver inviato sul posto i servizi incaricati. ”Cinque potenti attacchi missilistici su obiettivi civili dell’antica Leopoli europea”, conferma quindi  il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che ”i russi continuano ad attaccare barbaramente le città ucraine dall’alto, dichiarando cinicamente al mondo intero il loro ‘diritto’ di uccidere gli ucraini”.

 

Rinvenute bombe della 2 guerra mondiale

 © ANSA
Foto Agenzia bombe 2 guerra mondiale

I Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide, a seguito di una segnalazione da parte di un cittadino, in Contrada Fondi, hanno rinvenuto otto bombe a mano della seconda guerra mondiale in pessimo stato di conservazione. 
I militari dell’Arma, dopo aver messo in sicurezza la zona, hanno richiesto l’intervento di personale specializzato del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Catania che ha fatto brillare gli ordigni.
I Carabinieri della Stazione di Avola, sempre su segnalazione pervenuta da un cittadino, hanno invece rinvenuto in un casolare diroccato in Contrada Faldino, oltre 900 munizioni cal. 6,5 del 1934. Le cartucce, in pessimo stato di conservazione, si ritiene siano state abbandonate in quel luogo alla fine della seconda guerra mondiale. Il munizionamento è stato sequestrato in attesa che venga disposta la distruzione da parte dell’Autorità Giudiziaria.  

Messaggio del Presidente Mattarella a Sua Santità Papa Francesco in occasione della festività della Santa Pasqua

Foto di Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato Sua Santità Papa Francesco il seguente messaggio:

«Santità, nella festività della Santa Pasqua mi è gradito rivolgerLe, a nome del popolo italiano e mio personale, sentiti e cordiali voti augurali.

In questo tempo di profonda inquietudine i più fondamentali diritti umani vengono tragicamente calpestati, in Ucraina così come in molte altre regioni del mondo. La guerra di aggressione, somma negazione di quegli imprescindibili vincoli di fratellanza sui quali si fonda l’umana convivenza, continua in queste settimane a seminare lutti indicibili, a separare famiglie, a violare l’innocenza dei più piccoli e fragili.

Tuttavia, lo spirito pasquale rinnova nelle coscienze l’invito a mantenere viva la speranza e saldo l’impegno per una pace fondata sulla giustizia, mentre il messaggio che Vostra Santità instancabilmente diffonde a difesa della dignità della persona costituisce per tutti, credenti e non credenti, una feconda fonte di ispirazione all’impegno per l’altro e verso l’altro.

Con il vivo auspicio che l’appello a rifuggire dalla violenza possa essere accolto dall’intera famiglia umana – e nello spirito di profonda amicizia che unisce l’Italia alla Sede Apostolica – Le rinnovo le espressioni della massima considerazione per il Suo alto Ministero, pregandoLa di accogliere gli auguri di tutti gli italiani e miei personali per la Santa Pasqua e per l’ormai prossima ricorrenza del Suo onomastico.»

 

 

 Roma, 17/04/2022 (II mandato Mattarella)

Napoli, agguato ad un ragazzo di 25 anni, ucciso con otto colpi di pistola

Maxi sequestro di droga, in un container 700 chili di cocaina
Il ragazzo ucciso aveva a che fare con il mondo della droga

 

Napoli,

Un ragazzo di 25 anni è stato ucciso ieri sera a Napoli a colpi di arma da fuoco. Il corpo del giovane, con precedenti per droga, è stato trovato dai carabinieri della Compagnia di Bagnoli intorno alle 23.45 in una Fiat 500 in piazza Gabriele d’Annunzio vicino allo stadio “Diego Armando Maradona”.

Esplosi almeno otto colpi calibro 9 contro la vittima. Sulla salma, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, sarà eseguita l’autopsia. Indagini sono ora in corso da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Napoli e del Nucleo Operativo dei carabinieri della compagnia di Bagnoli.

Le armi arrivano troppo tardi all’Ucraina che paga un prezzo troppo alto in termini di vite umane

Kiev: “Armi arrivano tardi e non quelle che chiediamo”

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Si teme carenza di armi e munizioni per gli ucraini

Le armi necessarie all’Ucraina per resistere all’invasione russa arrivano troppo tardi, l’Ucraina paga un prezzo troppo alto in termini di perdite di vite umane e, nell’urgenza, l’Europa manda quelle che Kiev non ha chiesto. E’ la denuncia ribadita dal consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, che spiega: 1) L’Ucraina chiede armi all’Europa. 2) Gli europei sostengono gli appelli ai loro governi. 3) L’Ue dà le armi all’Ucraina, non quelle che noi chiediamo. 4) Le armi ci mettono troppo ad arrivare”. Conclusione: “La democrazia non vincerà giocando questo gioco. L’Ucraina ha bisogno di armi, non tra un mese. Adesso”.

Sussiste intanto una crescente preoccupazione americana per la possibilità che gli ucraini si trovino a corto di munizioni per rispondere alla prevista offensiva russa nell’est del paese. Washington sta affrettando l’invio di  cannoni 18 obici da 155 mm con 40mila munizioni d’artiglieria, ma anche questo carico rischia di non bastare.
Il ministro della Difesa Lloyd Austin e il capo degli Stati maggiori riuniti, generale Mark Milley, sono impegnati ogni giorno in telefonate con le controparti nella regione per incoraggiare un rapido invio di altre munizioni. All’inizio della settimana, il Pentagono ha organizzato una riunione con i Ceo degli otto principali produttori di armamenti per valutare come armare più velocemente l’Ucraina, senza provocare carenze nella difesa degli Stati Uniti e i Paesi alleati. 

Messina,Progetto di variazione territoriale sull’istituzione del Comune autonomo Montemare.

Consultazione referendaria domenica 12 giugno 2022

Il Commissario ad acta Vincenzo Raitano, nominato dalla Regione Siciliana per l’indizione del Referendum Montemare, con decreto commissariale n. 15, di oggi, venerdì 15, ha indetto per domenica 12 giugno 2022 la consultazione referendaria recante “Progetto di variazione territoriale riguardante l’istituzione del comune autonomo Montemare, ex XII e XIII quartiere del Comune di Messina” avente il seguente quesito: “Volete che le frazioni corrispondenti al territorio dell’ex XII e XIII quartiere del Comune di Messina siano elette in comune autonomo con la denominazione di Comune autonomo Montemare?”.

La votazione avrà luogo domenica 12 giugno 2022, dalle ore 7 alle 23, in concomitanza con i cinque referendum popolari abrogativi dichiarati ammissibili con sentenze della Corte Costituzionale e con le elezioni amministrative che interesseranno il Comune di Messina.

Tribunale Palermo: Misure di prevenzione antimafia – Confisca definitiva di beni per oltre 100 milioni di euro

Misure di prevenzione antimafia - Confisca definitiva di beni per oltre 100 milioni di euro

 

Palermo,

Il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio di F. G., classe ’56, divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione, per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo.

Il procedimento di prevenzione ha tratto origine dalle risultanze delle indagini eseguite tra il 2006 ed il 2008 dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – G.I.C.O, nel cui contesto F. risultava indagato per la sua contiguità a “Cosa Nostra”, in particolare alle famiglie mafiose di Acquasanta e San Lorenzo, a cui si sono aggiunte successivamente dichiarazioni convergenti di numerosi collaboratori di giustizia, nonché le risultanze della corrispondenza sequestrata in occasione degli arresti dei boss.

Assolto nel primo grado di giudizio, il F. veniva condannato in appello alla pena di anni nove di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (a seguito del ricorso in Cassazione, la Suprema Corte ha rinviato gli atti alla Corte d’Appello, che non si è ancora pronunciata).

Sulla base delle evidenze acquisite veniva quindi instaurato uno specifico procedimento di prevenzione nell’ambito del quale è stata ricostruita la “storia economico – finanziaria” dell’importante gruppo imprenditoriale nella disponibilità del F., leader in provincia di Palermo nel settore della grande distribuzione e dei prodotti per la casa e l’igiene.

Secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, il proposto:

  • avrebbe utilizzato, nella gestione della sua attività di commercializzazione di detersivi, anche risorse finanziarie di C. L. P., figlio del boss S., e di altri esponenti del mandamento di San Lorenzo;
  • si sarebbe interposto nella titolarità di immobili ad uso commerciale, in realtà riferibili alla famiglia mafiosa di Carini;
  • avrebbe immesso nelle proprie società 400 milioni di lire riconducibili alla famiglia dell’Acquasanta;
  • sarebbe stato, fin dagli albori della sua iniziativa imprenditoriale, “a disposizione” di “Cosa Nostra”, garantendo ritorni economici e assunzioni a familiari di uomini d’onore;
  • grazie ai suoi rapporti con le articolazioni territoriali della mafia, avrebbe potuto espandersi economicamente nei territori da esse controllate.

Inoltre, all’atto dell’arresto di P. e dei L. P. furono trovati dei “pizzini” il cui contenuto avrebbe avvalorato la contiguità del F. con la mafia, a cui garantiva posti di lavoro e corrispondeva periodicamente ingenti somme di denaro a titolo di ripartizione degli utili.

Gli approfondimenti economico – patrimoniali hanno fatto emergere, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, l’immissione di capitali nelle aziende da parte del proposto e dei suoi familiari per valori sproporzionati rispetto alle loro capacità reddituali dichiarate e uno sviluppo imprenditoriale significativo proprio nelle aree territoriali di riferimento delle famiglie mafiose ritenute “vicine”.

Nel 2012 il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, facendo proprie le ricostruzioni effettuate dai finanzieri, ritenne ricorrenti gli elementi per considerare l’imprenditore soggetto socialmente pericoloso in quanto appartenente, anche se non partecipe, al sodalizio mafioso in ragione delle molteplici e radicate relazioni con esponenti di vertice dell’organizzazione e, per questo, dispose il sequestro dell’intero patrimonio riconducibile al proposto.

All’esito dell’iter processuale, è ora intervenuta la definitività della confisca dei seguenti beni: quote societarie di 6 imprese operanti nel settore della grande distribuzione di detersivi, proprietarie di 4 complessi immobiliari a destinazione commerciale (ipermercati) e industriale (centro distribuzione merci), con sedi a Palermo e Carini; 4 conti correnti; 13 terreni; 16 appartamenti ubicati nella città di Palermo; 2 ville di lusso in località Tommaso Natale e Sferracavallo, per un valore complessivo attualmente stimato in oltre 100 milioni di euro.

 

Catania, Ambiente: sequestrata cava abusiva in zona vincolata

 

I Carabinieri del NOE di Catania, nella prosecuzione delle attività di controllo nel settore delle cave predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale, con la collaborazione dei militari del Comando Stazione di Santa Lucia del Mela, hanno proceduto, nei giorni scorsi, a effettuare un’attività ispettiva in una cava di calcarenite sita in contrada Zara di Santa Lucia del Mela.
Dopo aver riscontrato che vi era in atto la conduzione delle attività di estrazione del materiale inerte, i militari sono intervenuti bloccando un operaio, originario del luogo, che si alternava nella conduzione di un escavatore e di un camion con il quale il materiale estratto dal sito veniva trasferito presso l’impianto di frantumazione della stessa Ditta, posto a valle, a qualche Km di distanza. 
All’atto della verifica dei documenti esibiti dal titolare della società è emerso che lo stesso era in possesso di un’autorizzazione ad estrarre materiale rilasciata dal Distretto Minerario di Catania ma che le attività di scavo erano state condotte, da diversi anni a questa parte, su un’area completamente diversa da quella autorizzata, a ridosso dell’argine destro del sottostante torrente Floripotena. 
Particolarmente grave la situazione di fatto riscontrata in quanto l’area interessata dagli scavi abusivi condotti sul fianco ripido del costone della montagna risulta sottoposta a due distinti vincoli di natura paesaggistica. E’ risultata essere stata violata anche la fascia di rispetto che tutela i torrenti ed i corsi d’acqua. 
La verifica dell’area provvista di autorizzazione ha fatto emergere che sulla stessa non era presente alcuna traccia di escavazioni ed era ricoperta dalla vegetazione.
Al termine delle operazioni l’area di cava abusiva, che risulta aver interessato una superficie di circa 38.000 mq. è stata posta sotto sequestro preventivo unitamente ad un escavatore ed un autocarro trovati sul posto, risultati utilizzati per l’estrazione ed il trasporto del materiale estratto abusivamente, 
Dell’avvenuto sequestro ne è stata data immediata notizia al Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Barcellona il quale ha inoltrato gli stessi all’Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Barcellona, con richiesta di convalida, che è stata successivamente concessa.
Del suddetto provvedimento di sequestro sono stati informati il Distretto Minerario di Catania, la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, nonché lo stesso Comune di Santa Lucia del Mela per l’emanazione dei provvedimenti di competenza legati alla messa in sicurezza dell’area per il reale pericolo di frane, di cui è stata trovata evidente traccia di episodi pregressi.
Il titolare dell’azienda e proprietario dei mezzi, di anni 52, del luogo, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per il reato di attività abusive di scavo condotte su area sottoposta a vincolo paesaggistico e per deturpamento di bellezze naturali.

 

 

Comune di palermo: trasmessa nuova Ordinanza per estendere lo spazzamento meccanizzato notturno ad altri Quartieri della città”

 

Spazzamento meccanizzato a Palermo ma i residenti lasciano le auto  parcheggiate: più di 60 multe - Giornale di Sicilia
Spazzamento meccanizzato- Archivi Sud Libertà

Palermo,

Dal 26 aprile prossimo, con il supporto dell’AMAT palermitana e della Polizia Municipale, il servizio di spazzamento meccanizzato notturno attraverso l’istituzione di zone di rimozione temporanea (come già fatto con l’ottava Circoscrizione).

La necessità di implementare l’Ordinanza Sindacale n° 646 del 26 agosto 2020 (limitata alla ottava Circoscrizione) con vie e Piazze insistenti su altre Circoscrizioni – spiega l’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso – nasce dalle numerose richieste pervenute alla RAP da parte della cittadinanza residente negli altri Quartieri visti i risultati positivi ottenuti nei Quartieri dell’ottava Circoscrizione. Nel merito, dopo avere condiviso il progetto con i Presidenti delle Circoscrizioni al tempo non ricomprese nella Ordinanza Sindacale 646/2020, si è provveduto nelle scorse ore – aggiunge Caruso – a trasmettere all’Amministrazione Comunale la necessaria proposta di Ordinanza Sindacale con allegato l’elenco delle nuove strade da ricomprendere nel circuito dello spazzamento meccanizzato notturno”.

RAP ha previsto giornalmente, dal lunedì al venerdì, due itinerari di spazzamento con l’ausilio di almeno una spazzatrice ad itinerario con al seguito un moto – lambro per la rimozione dei rifiuti solidi urbani abbandonati. Tutte le vie calendarizzate saranno comunque oggetto di monitoraggio preventivo per eventuali rimozioni di rifiuti ingombranti che possano ostacolare il passaggio dei mezzi RAP. L’obiettivo di Rap è quello di poter consentire nel tempo (nel momento in cui dovesse rientrare la precarietà delle risorse umane) almeno un passaggio/mese nelle 135 vie inserite nel suddetto piano, per uno sviluppo complessivo di circa 50 KM.

Ho chiesto all’Azienda un ulteriore sforzo; sono consapevole della circostanza che dovrei poter effettuare maggiori interventi – precisa l’Amministratore Unico di RAP – o una migliore frequenza di interventi, ma in questo momento il progetto in parola è il massimo che possiamo garantire per dare risposte alla città”.

Oltre alle attività di ripristino del decoro urbano ed interventi contro le discariche abusive, l’Azienda, dalla prossima settimana, sarà impegnata, insieme all’Amministrazione comunale, alla Prima Circoscrizione ed alla SRR Palermo Area Metropolitana, anche ad estendere la raccolta differenziata in altre zone della città:

Nello specifico: Il 19 aprile p.v. sarà avviata, come da Ordinanza Sindacale n. 31 del 29/3/22,  la raccolta differenziata per le attività commerciali nelle aree comprese nel quadrilatero delimitato dalle vie Maqueda, Roma, Cavour, Piazza Giulio Cesare e le utenze commerciali prospicienti corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra la via Roma e la via Matteo Bonello (Prima Circoscrizione).

Il 18 maggio p.v., sarà esteso il sistema di Isole Ecologiche Mobili, già sperimentato su Borgo Molara (O.S. n°306 del 20/11/2018), anche per la via Paruta ed aree limitrofe (via dell’Acacia, via Due Vanelle, via dei Fiori, via Lenin Mancuso, via Anna Magnani, via Turi Pandolfini, via Filippo Paruta, via Federico Paulsen, via Domenico Russo, via Saitta, Cortile Saitta, via Saitta Longhi, via Santa Venera, via Cesare Terranova , via Santicelli, Piazzale Montalto Ciaccio, Piazzale Carpino, via Oneto Maio). In questo caso saranno coinvolti dal servizio di raccolta differenziata n°: 6217 residenti, 2397 famiglie e 380 circa attività commerciali ( Quarta Circoscrizione).

 

Da domani, a Catania, corso utilizzo defibrillatore per 26 operatori commerciali e giovani atleti

 

defibrillatore
Nella foto dell’Ufficio stampa comunale, il defibrillatore portatile

 Domani giovedì 14 e  venerdì 15 aprile, dalle ore 14 alle 19,  la sala Coppola di Palazzo degli Elefanti ospiterà il corso gratuito di primo soccorso e utilizzo del defibrillatore promosso dalla Commissione consiliare Sanità e organizzato dall’associazione “La Forza di Christian” su iniziativa dei genitori di Christian, Elvira Salerno e Davide Blandini. Il corso è rivolto a tredici operatori commerciali di Catania, che hanno in custodia nei sei municipi i defibrillatori installati dal Comune, e a tredici ragazzi della squadra Enjoy Project presieduta dal medico Manlio Grimaldi.

L’iniziativa è supportata dalla Commissione presieduta da Sara Pettinato in collaborazione  con il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione, che ha messo a disposizione la sala del municipio.  L’organismo consiliare preposto alla Sanità ha integralmente sposato il progetto, nell’ambito di un percorso più ampio realizzato con iniziative volte a  favorire un cambiamento culturale in tema di prevenzione, con attività di sensibilizzazione ma anche di formazione sul primo soccorso dedicate in particolare ai più  giovani.

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