Corte dei conti, inaugurazione Anno giudiziario- Nel 2021 126 sentenze di condanna per un importo di oltre 37 milioni di euro

 

Oggi ì 11 marzo 2022, alle ore 10,00, nell’Aula Magna dello Steri (Piazza Marina, 61), sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, si è tenuto, alla presenza delle più alte Autorità civili, militari e religiose, l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2022 della Sezione giurisdizionale per la Regione Siciliana.

Hanno svolto le relazioni il Presidente della Sezione giurisdizionale regionale, Vincenzo Lo Presti, e il Procuratore regionale ad interimGianluca Albo.
Sono seguiti gli interventi del rappresentante dell’Ordine degli Avvocati, del Presidente della Sezione regionale di controllo e del rappresentante dell’Associazione Magistrati.           Pubblichiamo i primi due interventi in sintesi.

 

Dr. Vincenzo Lo Presti  (intervento in sintesi) “

Preliminarmente, vorrei svolgere alcune brevissime considerazioni sul ruolo della Corte dei conti nell’attuale assetto costituzionale.
La nostra Costituzione assegna alla magistratura contabile l’oneroso compito di garantire, in posizione di terzietà, che la gestione delle pubbliche finanze venga effettuata in maniera oculata e trasparente, assicurando, in tal modo, che il contributo fiscale corrisposto dai cittadini onesti venga effettivamente utilizzato per proporre alla collettività i migliori servizi possibili.
Un ottimale utilizzo delle risorse disponibili è, infatti, indispensabile per lo sviluppo economico e sociale del paese e costituisce il presupposto per l’adempimento dei “…doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale…”,sanciti dall’art. 2 della nostra Costituzione.
La Corte dei conti deve, quindi, assicurare che la Pubblica Amministrazione persegua i fini determinati dalla Costituzione e dalla legge e, nello stesso tempo,operi con criteri di economicità, efficienza, imparzialità e trasparenza, così come previsto dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, che è norma direttamente attuativa dell’art. 97 della Costituzione.
Inoltre, dopo la riforma dell’art. 81 della Costituzione, la Corte costituzionale ha costantemente ribadito, in numerose pronunce, che il bilancio è un “bene pubblico” di rilevanza costituzionale che, da un lato, assicura il soddisfacimento degli interessi della comunità, nel bilanciamento tra risorse disponibili e spese destinate a finalità pubbliche, e, dall’altro, deve rendere conoscibile l’attività di gestione delle pubbliche finanze consentendo ai cittadini di valutare, in modo obiettivo e informato, se, e in che misura, gli amministratori,nello svolgimento del mandato, abbiano dato concreta attuazione a quanto promesso durante la campagna elettorale.
Oggi, l’esigenza di legalità finanziaria è particolarmente avvertita dalla collettività che, sempre più spesso, si rivolge alla Corte dei conti per segnalare fenomeni di sperpero e distrazione delle risorse pubbliche. In tale contesto, la giurisdizione contabile costituisce un indispensabile presidio per il contrasto ad ogni forma di spreco, anche in considerazione della persistenza, nonostante le numerose condanne, di fenomeni corruttivi.
Inoltre, le sentenze del giudice contabile costituiscono, per il pubblico amministratore, un’importante guida per il corretto esercizio dei compiti istituzionali e, per altro verso, la prospettiva della responsabilità amministrativa può costituire un efficace deterrente alla commissione dell’illecito erariale. Questa è probabilmente la ragione per cui oggi, la giurisdizione del giudice contabile si è estesa bel oltre la nozione tradizionale di danno erariale (inteso come mero risarcimento dei danni materiali e finanziari arrecati alla pubblica amministrazione) ricomprendendo anche la lesione di beni immateriali come il danno all’immagine della pubblica amministrazione (cagionato da comportamenti del dipendente pubblico costituenti reato) e i danni da disservizio (conseguenti a comportamenti illeciti che riducono l’efficienza amministrativa vanificando le aspettative della collettività).
Inoltre, la giurisdizione del giudice contabile ricomprende anche l’attività di soggetti estranei alla pubblica amministrazione quando questi si ingeriscano, in virtù di legge o convenzionalmente, nell’attività amministrativa, ovvero siano destinatari di contribuzioni pubbliche finalizzate alla realizzazione progetti di pubblico interesse.
*****
La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Sicilia, nel 2021, ha esaminato varie tipologie di illeciti erariali: alcuni, caratterizzati dal conseguimento di personale profitto e, quindi, aventi natura dolosa, altri, invece,caratterizzati da grave negligenza, imprudenza e imperizia nell’espletamento delle funzioni.
Per sua natura, l’illecito erariale, a differenza di quello penale, è atipico e si fonda sulla clausola generale di responsabilità secondo cui chi cagiona un danno ingiusto, con dolo o colpa, è tenuto al risarcimento in favore della amministrazione danneggiata.
Nell’esercizio della giurisdizione, i casi dedotti in giudizio, pur avendo ciascuno caratteri peculiari per il multiforme palesarsi delle condotte antigiuridiche, vengono scrutinati con riferimento ai principi fondamentali,imposti dalla Costituzione e dalle Leggi, che costituiscono la stella polare dell’agire pubblico.
Tali principi impongono la doverosa osservanza: • dell’obbligo di fedeltà e del dovere di adempiere con disciplina ed onore alle funzioni svolte; • del principio di legalità, che impone il rispetto delle leggi attributive competenze ed obiettivi per la realizzazione dell’interesse pubblico; • del principio di buon andamento, che impone l’erogazione di servizi
efficienti e rispondenti a criteri di economicità; • del dovere di imparzialità, che non consente favoritismi e discriminazioni nello svolgimento delle funzioni; • delle prescrizioni introdotte, dalla riforma costituzionale del 2012, per
assicurare l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.
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Ciò premesso, faccio presente che, nel 2021, in materia di responsabilità amministrativa, la Sezione ha pronunciato 126 sentenze nei confronti di 222 convenuti (di cui: 93 di condanna, 14 di assoluzione e 19 con altra formula).
In particolare, le sentenze di condanna, per un importo totale di € 36.875.768,20, sono state pronunciate a carico di:
– soggetti privati che hanno chiesto ed indebitamente ottenuto contributi pubblici o che ne hanno fatto un uso diverso da quello per il quale erano stati concessi, vanificandone, in tal modo, le finalità pubbliche;
– amministratori e dipendenti che hanno indebitamente disposto, a vantaggio loro o di altri, la liquidazione di indennità ed emolumenti non dovuti; – dipendenti pubblici che, violando il principio di esclusività del rapporto di pubblico impiego, hanno svolto attività professionale privata, anche in concorrenza con la struttura pubblica presso la quale prestavano servizio,o, addirittura, utilizzando mezzi e personale in dotazione a quest’ultima;- amministratori che hanno attribuito incarichi esterni per attività che dovevano essere svolte da personale in servizio presso l’Ente o, per le quali,
la legge non consentiva il ricorso a professionalità esterne;

personale sanitario per risarcimenti erogati dalle strutture sanitarie a pazienti lesi da comportamenti gravemente colposi; – amministratori e dipendenti, definitivamente condannati in sede penale, che, con il loro comportamento, divulgato dagli organi di informazione, hanno gravemente leso l’immagine ed il prestigio della pubblica amministrazione; – amministratori e dipendenti che, con il loro comportamento illecito, hanno determinato la soccombenza processuale dell’Amministrazione ed il conseguente obbligo del risarcimento del danno e delle spese processuali, in favore di terzi.
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Inoltre, la Sezione, nel trascorso anno, si è anche occupata dei conti giudiziali. Il giudizio sui conti, infatti, ha per oggetto specifico l’esame delle scritture contabili cui è tenuto chiunque abbia maneggio di denaro o valori pubblici e rappresenta un efficace strumento per prevenire e fare emergere ogni irregolarità nella gestione delle risorse finanziarie pubbliche.
Nel corso del 2021, sono stati definiti 3.977 conti giudiziali, di cui 49 in udienza pubblica (con 13 sentenze che hanno posto a carico del contabile addebiti per € 33.950,20 e le restanti con formula assolutoria) e 3.928 con decreto
presidenziale di discarico; sono state, inoltre depositate dai Magistrati 2.985 relazioni di cui: 357 con proposta di discarico, 2.618 con proposta di estinzione e 10 con richiesta di deferimento al Collegio.
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Infine, in materia pensionistica, altra tradizionale competenza rientrante nella giurisdizione della Corte di conti, sono state emesse 1175 sentenze (di cui 575 di accoglimento, 276 di rigetto, e 324 con altra formula); sono state anche emanate
19 ordinanze di sospensiva e 479 ordinanze istruttorie.
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Passando adesso all’esame delle novità normative del 2021, desidero segnalare l’art. 51, c. 1, lett. h) del decreto-legge n. 77/2021, convertito in legge L. 29 luglio 2021, n. 108. Tale norma proroga, fino al 30 giugno 2023, le limitazioni della
responsabilità amministrativa, introdotte in precedenza e fino al 31 dicembre 2021, dall’art. 21 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito in legge 11 settembre 2020, n. 120.
In proposito, facendo un passo indietro, osservo che, prima della entrata in vigore del decreto-legge n. 543/1996, convertito in legge 20 dicembre 1996, n. 639,alle condotte illecite, causative di danno erariale, conseguiva il risarcimento del danno, anche in caso di colpa lieve.
A partire, invece, dalla entrata in vigore di tale ultima norma, per evitare così detta “paura della firma” la responsabilità amministrativa era stata limitata alle sole ipotesi di dolo o colpa grave (ponendo, quindi, a carico della collettività le conseguenze dannose derivanti da comportamenti lievemente colposi di pubblici amministratori e dipendenti).
In tale contesto, avallato anche dalla sentenza della Corte costituzionale n.371/98 e già fortemente limitativo della responsabilità amministrativa, aveva suscitato non poche perplessità la ulteriore limitazione della responsabilità
amministrativa introdotta, fino al 31 dicembre 2021, dall’art. 21 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito in legge 11 settembre 2020, n. 120; tale norma,infatti, aveva limitato la responsabilità amministrativa ai soli casi in cui il danno,conseguente alla condotta attiva del soggetto agente, era stato da lui dolosamente voluto (tale limitazione di responsabilità non si applicava, invece, per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente che, in tale ultimo caso,rispondeva, come in precedenza, anche per colpa grave).
Tale forte limitazione della responsabilità amministrativa, è stata ancora prorogata, fino al 30 giugno 2023, con il citato decreto-legge n. 77/2021 inoltre,sono attualmente all’esame del senato, emendamenti (presentati in relazione al
disegno di legge n. 1359) finalizzati a renderla permanente

L’intervento del Procuratore GianLuca Albo (in sintesi)

“Abbiamo cercato di valorizzare al meglio le risorse a disposizione abbiamo creduto energicamente sul ruolo centrale della Procura contabile nel sistema anticorruzione, oggi identificato nel contrasto allo spreco delle risorse pubbliche.
Nel quinquennio vi è stato un incisivo turn-over del personale di magistratura, per i colleghi più anziani in ruolo reso necessario dal limite decennale di permanenza e per i giovani referendari reso possibile da una infausta legittimazione al trasferimento che il Consiglio di Presidenza a tutt’oggi consente prima dell’immissione in ruolo dei vincitori di concorso, così innestando un meccanismo di rotazione che si ripercuote negativamente proprio sugli uffici connotati da gravi carenze di magistrati come la Procura siciliana.
Nonostante dal 2018 la scopertura dell’organico di magistratura abbia superato il 40% e che tutti i colleghi oggi in servizio siano giovani referendari con una anzianità massima di circa 3 anni, la piccola e giovanissima squadra
siciliana non solo ha retto… ma ha fatto.
Tranquillizzo subito i presenti, non inizierò a sciorinare numeri; una eventuale curiosità statistica è agevolmente esaudibile esaminando i grafici, anche quinquennali, illustrati nella seconda parte della relazione scritta.
Sia consentita, invece, una breve analisi del progetto iniziale ancorato al principio di effettività di tutela dell’Erario, e da attuare sia con un intervento qualitativo dell’Ufficio sui fenomeni territoriali di mala gestio, sia responsabilizzando l’amministrazione nella tutela della legalità funzionale.
Sarebbe ingenuo pensare che una Procura erariale composta da cinque o sei magistrati possa neutralizzare lo spreco delle risorse pubbliche in Sicilia,ma al contempo non va sottovalutata l’efficacia deterrente dell’intervento del
pubblico ministero contabile se dedicato alle criticità di sistema e se di intervento credibile si tratti.

Vado via con l’auspicio che l’entusiasmo del giovane Ufficio di cui mi è stato affidato il coordinamento si sia tradotto nella percezione per le amministrazioni e gli amministratori siciliani che la Procura della Corte dei conti se interviene lo fa efficacemente; a tale efficacia è affidata la tenuta generalpreventiva del sistema anticorruzione.
Un’idea dell’intervento di sistema anche sui cc.dd. macro-danni all’Erario-Funzione richiede qualche dato numerico di riferimento.
Nel quinquennio 2017-2021 sono state depositate 495 citazioni con valore ponderale medio di 1,74 con cui sono stati convenuti 1.105 soggetti per una contestazione complessiva di euro 179.078.474,34 di danno erariale.
Non indicherò, comprensibilmente, i casi concreti ma le categorie di azioni sulle quali i Giudici hanno avallato l’operato della Procura siciliana: indebita percezione o mala gestio di contributi pubblici di rilevantissimo importo; vendite e locazioni di immobili pubblici in condizioni svantaggiose per l’ente; inerzia nella riscossione dei canoni demaniali; mala gestio dei beni confiscati alla criminalità organizzata; incompatibilità assoluta e relativa nello svolgimento di incarichi esterni; erogazione ingiustificata di emolumenti; violazione del principio di omnicomprensività della retribuzione; indennità di posizione e di risultato sine titulo; gravi disservizi; ricorso ingiustificato a dirigenti esterni, consulenze, esperti e nomine fiduciarie; violazione del divieto di assunzione di personale; minori entrate per inerzia funzionale; mala
gestio fondi gruppi parlamentari e consulenze ufficio di presidenza; mala gestio enti funzionali e società in house; acquisti di beni e servizi in violazione del principio di economicità; danni indiretti per andamento anomalo degli
appalti, violazione del procedimento e della sua tempistica, aggiudicazione illegittima, errori sanitari, violazione dei diritti del dipendente; sanzioni pecuniarie e interdittive per dissesto dell’ente; strumentalizzazione illecita di
funzioni e danni all’immagine per gravi episodi di infedeltà funzionale; azioni revocatorie.
Come già detto, oltre ai traguardi raggiunti ci sono anche quelli mancati e tra questi rimane il rammarico per l’esito infausto delle azioni intraprese per il c.d. danno da abusivismo edilizio ancorato alla perdita delle indennità di
occupazione degli immobili abusivi, per le difficoltà a intervenire efficacemente, anche per ragioni interpretative, sulla mala gestio del “sistema rifiuti” nonché su una fattispecie sanzionatoria molto diffusa nei comuni dell’Isola, quale quella prevista dal comma 4 dell’articolo 148 D.lvo 165/2001 per l’omessa istituzione o per l’inadeguatezza dei controlli interni.
La Procura non vive solo di azioni ma è anche momento di impulso e sintesi di problematiche interpretative, alcune delle quali hanno avuto rilievo generale per la Corte dei conti.
Nel quinquennio sono 35 le pronunce delle Sezioni Unite della Corte di cassazione adite dalle difese che invocavano l’insussistenza della giurisdizione: la legittimazione della Procura contabile siciliana è stata sempre confermata dal Giudice della giurisdizione ad eccezione di un isolato caso che riguardava una società regionale.
Inoltre, con l’avallo della prospettazione della Procura regionale siciliana sono stati definiti i ricorsi avverso provvedimenti di sospensione del giudizio adottati dalla locale Sezione di primo grado e annullati dalle Sezioni Riunite
della Corte dei conti.
In particolare, nell’ordinanza 3/2017, le Sezioni Riunite hanno affermato che “la sospensione si risolve comunque in un diniego di giustizia, sia pure temporaneo”.
La più recente ordinanza 5/2020 del Collegio della nomofilachia haritenuto pienamente vigente l’istituto della separazione delle cause offrendo in motivazione pregevoli spunti ricostruttivi del rapporto tra codice di giustizia contabile e principi generali del processo civile.
Da ultimo per cercare di superare interpretazioni asistematiche dove la propensione per soluzioni innovative sembra aver prevalso sul tradizionale – e doveroso – obbligo di ragionevolezza del sillogismo giudiziale, la Procura
regionale ha dato impulso a una proposta di deferimento di questione di massima e di questione di diritto condivisa dal Sig. Procuratore Generale, il quale ancora una volta ringrazio per la vicinanza umana oltre che tecnica riservata all’Ufficio siciliano. È stato quindi formalizzato l’atto di deferimento alle Sezioni Riunite adite d’ufficio ex art. 114, comma 3, c.g.c., per la risoluzione del seguente quesito: “se con il rito sanzionatorio previsto dagli articoli 133 e ss.
c.g.c. possa valutarsi solo l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dai commi 5 e 5 bis dell’articolo 248 D.lvo 267/00 o possa accertarsi anche la connessa misura interdittiva prevista dai medesimi commi quale effetto ope legis della condotta sanzionata.”
Non si conosce ad oggi la soluzione del quesito, ma certo è che la Procura siciliana ha rivendicato chiarezza e ragionevolezza……..

 

 

Napoli,i problemi dei ciechi e degli ipovedenti in commissione comunale Politiche sociali

Centro aperto «Le casette»: l'incontro tra ragazzi e Unione Italiana Ciechi  ed Ipovedenti - La voce del Trentino

 

Napoli,

La Commissione Politiche sociali presieduta da Massimo Cilenti- informa una nota emessa dal Comune- ha incontrato il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Napoli, Mario Mirabile, per un confronto sulle criticità e sulle azioni possibili per assicurare una città maggiormente vivibile per i non vedenti e per agevolare un percorso d’inserimento lavorativo così come previsto dalla Legge 113/1985.

Con l’assessore all’Urbanistica Cosenza si sta progettando l’installazione di semafori sonori nella zona di via Santa Teresa, e altre iniziative sono in programma con fondi privati, ma è più su vasta scala che vanno tenute presenti le esigenze dei disabili, e dei non vedenti in particolare, nella progettazione e nella ristrutturazione delle infrastrutture cittadine, a cominciare dalle strade. Criticità ci sono anche, ha continuato Mirabile, nel rispetto delle quote di assunzioni previste dalla legge. Infine, occorre affrontare la situazione di crisi degli Istituti cittadini preposti alla cura dei ciechi ed ipovedenti, il Colosimo e il Martuscelli; quest’ultimo, da 8 anni sotto gestione commissariale.

Per il consigliere Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) occorre pensare ad una Fondazione per i ciechi e fare una ricognizione, presso le partecipate comunali innanzitutto, per verificare il rispetto della quota riservata ai non vedenti nelle assunzioni. L’argomento è stato ripreso da Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) e da Iris Savastano (Forza Italia) che ha anche preannunciato una specifica interrogazione sul rispetto delle quote di assunzioni in Acqua Bene Comune e proposto un approfondimento sui fondi del PNRR destinati a percorsi di autonomia per persone con disabilità. Bianca Maria D’Angelo (Gruppo Maresca) ha auspicato che sia restituito alla città al più presto il centro Martuscelli ed ha aderito alla proposta di una verifica del rispetto delle quote presso le partecipate.

Il  presidente Cilenti ha annunciato prossimi approfondimenti con gli assessori competenti sia sul tema della rimozione delle barriere senso-percettive che sulle problematiche dell’inclusione lavorativa di ciechi e ipovedenti.

Catania, Biblioteca Bellini: prossimo al traguardo il progetto “Leggo Racconto Scrivo”

 

E’ pronta a tagliare il traguardo degli importanti obiettivi raggiunti la “comunità educante” messa insieme dalla Biblioteca “Vincenzo Bellini” dell’assessorato alla Cultura,  con il progetto “Leggo Racconto Scrivo” finanziato dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura.

L’innovativo “cantiere” promosso dall’assessore Mirabella e dalla direzione Cultura, con il responsabile Paolo Di Caro e la titolare della posizione organizzativa Sabina Murabito, è stato realizzato nei mesi scorsi, con chiusura prevista in primavera, insieme con le associazioni Manomagia e Le Città Invisibili. Coinvolto anche il liceo scientifico “Principe Umberto” (IV A/S)  nell’ambito di un progetto scuola lavoro.
Attraverso un variegato percorso di eventi, workshop e laboratori, l’iniziativa, che sarà presentata nell’ambito di una delle “giornate speciali” del progetto prevista il 19 marzo, ha contribuito ad avvicinare alla lettura bambini e ragazzi in età scolare, a contrastare la povertà educativa, a favorire la frequentazione delle aule della biblioteca come luoghi di condivisione, crescita, confronto, relazioni.
Con la partecipazione attiva di bambini, adolescenti, famiglie di tutti i quartieri cittadini, associazioni, volontari, enti pubblici e privati, sono state “messe a segno” una serie di coinvolgenti iniziative in biblioteca, nelle scuole, negli istituti socio-assistenziali per minori, e persino negli spazi del libroscambio dell’autobooks che nell’ultima domenica di febbraio è tornato a “presidiare” piazza Università con un eccezionale riscontro di appassionati di libri di tutte le età.
  Il ventaglio di azioni mirate ha annoverato incontri con scrittori e poeti, letture, ascolto di musica, giochi con i libri supportati dall’utilizzo di smatphone e tablet, workshop dedicati all’arte. Con l’Officina della Memoria Verghiana si è approfondito lo studio sui documenti inediti del Fondo Verga ospitati nell’archivio storico del Comune di Catania.  Molto partecipati anche gli incontri con un arbitro di calcio focalizzati sul rispetto delle regole attraverso l’analisi del regolamento del gioco.  

 

Particolare cura è stata posta nella realizzazione, da parte dei piccoli studenti, di un libro di fiabe della tradizione orale in Braille per i bambini ipovedenti e non vedenti, che hanno tra l’altro trovato nella biblioteca Bellini nuove strumentazioni, aperte alla libera fruizione grazie al progetto, e iniziative utili a una completa integrazione. Il libro, realizzato con il carattere easy reading, contiene le fiabe “Roccomomò” e “Il seme perduto” corredate di  illustrazioni  da poco pubblicate in un pregevole formato cartaceo (Splen edizioni) e presto disponibili come ebook.
Di rilievo istituzionale la stesura definitiva e la sottoscrizione del Patto locale per la lettura, predisposto dall’Amministrazione comunale già dal 2020 in quanto azione fondante per la città di Catania insignita della qualifica di “Città che legge” dal Cepell, il Centro per il libro e la Lettura istituito dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali.
Il Patto costituisce uno strumento fondamentale per dare impulso alle politiche di promozione del libro finalizzate a rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa attraverso una stabile collaborazione tra soggetti pubblici e privati, istituzioni culturali, università, cittadini e altri attori sociali che individuano nella lettura una risorsa strategica per la città.

 

Zelenski: ” Paghiamo il prezzo della libertà calpestata a costo della vita” -Troppa indifferenza -omesso intervento militare aereo – da parte dell’Occidente

 

Le parole di Zelensky | Vanity Fair Italia
Zelensky duro con l’Occidente che di fronte alla morte di tanti innocenti si volta dall’altra parte

 

Il presidente dell’Ucraina è pronto a vendere cara la pelle e il prezzo pagato con la vita dagli ucraini sarà modello di esempio per tutti quei popoli che un giorno, inevitabilmente in coerenza con il modus operandi dei dittatori, subiranno una invasione per l’egemonia del potere di espansione. Solo allora, avverte Zelenski, penserete a noi ,alla nostra sofferenza e al l’intervento aereo mancato che ha provocato con il bombardamento aereo russo un disastro totale  e la perdita di tanti bambini e tante famiglie

Volodymyr Zelensky è pronto a parlare direttamente con Vladimir Putinma “non scenderà a compromessi” durante “questi negoziati”. “Siamo pronti a parlare con Putin quando vuole”, ha detto alla Cnn il numero due dell’ufficio del presidente ucraino, Igor Zhovkva, all’indomani del fallimento dei colloqui ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, i primi dall’invasione russa del Paese.

Secondo Zhovkva, sebbene Zelensky fosse pronto per una soluzione diplomatica, “l’ultima cosa che ho sentito da loro”, dai russi, “è stato che dobbiamo continuare a lavorare con il formato delle due delegazioni”. Ma, ha avvertito, “anche gli accordi raggiunti durante questi negoziati non vengono rispettati”.

“Nessuno esclude un incontro tra Putin e Zelensky, è concettualmente possibile, ma prima i negoziatori devono fare la loro parte”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa.

Peskov, , ha escluso un incontro tra Putin e Zelenski “solo per il fatto di avere una conversazione”. “Devono incontrarsi per ottenere risultati”, ha detto.

“Le posizioni della Russia sono note, sono state formulate chiaramente e presentate ai negoziatori ucraini – ha insistito all’indomani dei colloqui in Turchia tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev -. Attendiamo formulazioni reciproche”.

Vendeva on line cuccioli di cane e poi si rendeva irreperibile. Arrestata.

Alimentazione del Cucciolo di Cane: 7 Cose da Sapere - Robinson Pet Blog
I Carabinieri della Stazione di Santo Stefano di Camastra hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una donna per i reati di truffa aggravata, sostituzione di persona ed indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.

Le attività investigative effettuate dai Carabinieri hanno permesso di accertare molteplici episodi di truffa commessi dalla donna su tutto il territorio nazionale, mediante un collaudato “modus operandi” che consisteva nel pubblicare su noti siti internet annunci relativi alla vendita di cuccioli di cani di varie razze, rendendosi irreperibile una volta acquisita la somma pattuita per la vendita mediante bonifico bancario o ricarica postepay.

Al termine delle formalità di rito pertanto la donna è stata arrestata e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposta agli arresti domiciliari.

 

 

“Già 180 famiglie palermitane hanno dato disponibilità ad accogliere chi fugge dalla guerra”

Foto
Nella foto l’assessore alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo

Palermo,

“In una nota l’assessore alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo, Cinzia Mantegna, informa   

Da quando l’Assessorato alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo ha istituito la mail  specifica dedicata per far fronte all’emergenza profughi provenienti dall’Ucraina – il 28 febbraio scorso – sono pervenute circa 15 segnalazioni di richiesta di aiuto per ricongiungimento familiare o segnalazioni di persone in difficoltà nel tentativo disperato di raggiungere il confine e trovare via di scampo. Si tratta di donne o giovani rifugiati in ricoveri, non in grado di mettersi in viaggio.

Questi casi sono stati opportunamente segnalati alla Prefettura e alla CRI per un tempestivo raccordo. Per quanto riguarda Palermo stiamo provando a gestire questa fase di emergenza con attento ascolto ai bisogni di chi fugge dalla guerra, rispettando le richieste di aiuto, connettendole con la rete di solidarietà manifestata da cittadini e famiglie. Le disponibilità di famiglie palermitane ad accogliere nelle proprie case o sostenere la spesa per l’alloggio sono alla data di oggi circa 180, anche se si stima che le 600 persone con cittadinanza ucraina che vivono in città ospiteranno almeno 4/5 persone: ad oggi, infatti, sono numerosi i nuclei  familiari arrivati informalmente, in gran parte  mamme e bambini, per ricongiungersi alle famiglie o a connazionali.

Secondo le direttive ministeriali, inoltre, si è costituita una cabina di regia coordinata dal Comune di Palermo e dalla Prefettura.

Alla riunione hanno partecipato la Questura-Ufficio Immigrazione, l’ASP, il Commissario Covid, l’Università, Caritas e CRI, UNCHR ed enti del Terzo settore che ieri mattina hanno partecipato alla riunione convocata dal Prefetto. Si sta realizzando un protocollo operativo con il Commissario Costa per garantire all’arrivo in aeroporto il rispetto del protocollo sanitario previsto dalle normative”.

 

M’illumino di meno: venerdì a Catania le iniziative del XVIII evento nazionale per la sostenibilità

 

M'illumino di meno

 

Catania,

Pedalare, rinverdire e migliorare” è anche a Catania  il tema centrale della XVIII edizione di M’illumino di meno, Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, ideata e promossa dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar” di RAI Radio 2 con Rai per il Sociale, e focalizzata quest’anno sulla  valorizzazione del ruolo delle piante e della mobilità dolce nella riduzione dell’inquinamento atmosferico. 
Il comune di Catania ha aderito al tradizionale appuntamento con una serie di iniziative artistico-culturali e di sostenibilità ambientale che si svolgeranno  venerdì 11 marzo in collaborazione con associazioni di settore, enti, cittadini, scuole. 
Il  calendario degli eventi prevede, incentrato sul tema della sostenibilità ambientale e del  risparmio energetico, lo spegnimento dalle ore 18.30 alle ore 20.30, contestualmente alla messa in onda della trasmissione  “Caterpillar”, delle luci di Piazza Duomo, della facciata del Palazzo degli Elefanti e dei candelabri di Piazza Università, siti particolarmente rappresentativi della città.
In ambito artistico-culturale, nel Palazzo della Cultura, alle ore  16.30,  sono previste attività di intrattenimento culturale sul Palazzo dal titolo “Curiosità ed aneddoti”; alle ore 17, visita della mostra “WarholBanksy”, con biglietto ridotto per l’occasione (info whatsapp: 331 9178544);
in Piazza Duomo, dalle ore 18.30 alle ore 20.30, in prossimità del monumento dell’elefante,  attività artistico-culturale di promozione del risparmio energetico attraverso la collocazione di un suggestivo cubo sulle cui facce sono incise frasi famose che verranno proiettate, grazie ad una sorgente luminosa interna a batteria, sui muri dei palazzi quando l’illuminazione pubblica della Piazza sarà spenta (attività ideata e realizzata dal Liceo Artistico Statale “Emilio Greco” di Catania).
Le iniziative di mobilità sostenibile organizzate da FIAB Catania – MONTAinBIKE Sicilia A.S.D. prevedono, per le vie della città,  dalle ore 17,45 alle ore 20.30 due tour e passeggiate ciclistiche:
 1° raduno dei partecipanti in Piazza Trento alle ore 17,45 con partenza alle ore 18.00 per arrivare, lungo un percorso prestabilito, in Piazza Duomo alle ore 18.15 (in concomitanza con lo spegnimento delle luci alle ore 18.30).
 2° raduno in Piazza Duomo alle ore 19.15 con partenza alle ore 19.30 per una passeggiata ciclo-culturale che interesserà una serie di siti di particolare valenza culturale del centro storico per ritornare nuovamente in Piazza Duomo alle ore 20.15 (in contemporanea alla riaccensione dell’illuminazione pubblica per le ore 20.30).

Per sensibilizzare sulle buone pratiche di mobilità sostenibile, la FCE e l’AMTs, metteranno a disposizione gratuitamente servizi e linee del trasporto pubblico locale: dalle ore 15.30 alle ore 22.00,  la linea Librino Express dell’Amts, e dalle ore 17,00 alle ore 21.00 la metropolitana,  consentiranno dalla periferia di raggiungere, in maniera sostenibile, i siti delle manifestazioni.

Il Corpo di Polizia Municipale garantirà la vigilanza e l’ordine pubblico nell’ambito di tutte le attività in calendario.

Catania,Castello Ursino: sabato presentazione “Francesco Contrafatto. Una mostra affettiva”

Locandina Mostra

Catania

Sabato 12 marzo alle ore 10, nel Castello Ursino, sarà presentata alla stampa l’esposizione “Francesco Contrafatto. Una mostra affettiva” promossa dal Comune di Catania insieme con Commapartners e gli eredi dell’artista. La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 marzo, con inaugurazione alle ore 11, sino al 13 maggio.
All’incontro di sabato saranno presenti l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella, il figlio dell’artista, Toti Contrafatto, e i nipoti Ciccio Contrafatto e Alberto Fabbiano che hanno curato l’allestimento e guideranno i giornalisti nella speciale visita lungo un itinerario espositivo che attraversa quattro sezioni: pittura, scultura, scenografia, incisioni.
In vetrina dipinti – oli su tela, incisioni, chine-  sculture, bozzetti di scena e materiale fotografico legati al Teatro Stabile di Catania e strumenti di lavoro.
La rassegna ripercorre per intero l’opera di Francesco Contrafatto, scomparso nel 2015 dopo una lunga carriera dedicata all’arte nel territorio di Catania che ne conserva importanti testimonianze anche in grandi opere monumentali, come i cicli di affreschi diffusi nei palazzi catanesi a cominciare dal Palazzo degli Elefanti, e evidenziati nella mostra attraverso apposite riproduzioni.
In occasione dell’incontro con la stampa saranno presentate inoltre le iniziative culturali e sociali, anche con finalità benefiche,  collegate all’esposizione.

Zelensky: “Chiudete i cieli adesso, tanti bambini sotto le macerie dell’ospedale pediatrico, sembra che Voi dell’Occidente stiate perdendo l’umanità”

 

“Mariupol. Attacco diretto delle truppe russe all’ospedale pediatrico”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblica un video che documenta la devastazione nell’ospedale pediatrico di Mariupol bombardato dalla Russia. “Persone sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Questa è atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice nell’ignorare il terrore? Create subito la no fly zone, fermate subito gli omicidi! Potete farlo. Qui si sta perdendo l’umanità”.

Il massacro continua sotto gli occhi di tutti i Paesi dell’Europa.    Ancora fermi e spaventati dal dittatore Putin per le ritorsioni.  Ma quante atrocità..

UN PIANO STRATEGICO PER LA CULTURA A NAPOLI. INTERVENTO DEL SINDACO MANFREDI

 

Napoli,

Il Comune come coordinatore di tutte le iniziative in città e non solo come agente culturale, questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale in previsione della redazione Piano strategico della politica culturale in città. Ne ha parlato oggi il sindaco Gaetano Manfredi in commissione Cultura, presieduta da Luigi Carbone.

Il sindaco ha illustrato i punti strategici fondamentali del Piano, che verranno presentati lunedì 14 marzo presso il Teatro Mercadante di Napoli: una relazione costruttiva con tutte le istituzioni culturali attive in città; la definizione di una scala di interventi che si estenda dalle Municipalità all’Area metropolitana; una programmazione degli eventi che tenga conto dei tempi del turismo, basata su una comunicazione efficace; investimenti nella filiera formativa in ambito culturale e potenziamento dell’industria creativa per la nascita di imprese culturali; manutenzione, identità e nuovi modelli di gestione dei siti culturali comunali e ma anche progetti di compartecipazione pubblico/privato per la valorizzazione dei siti minori; potenziamento del rapporto con l’ educazione e la crescita sociale sviluppando, ad esempio, la rete delle biblioteche cittadine, luogo di elaborazione e confronto per le giovani generazioni.

L’idea per i prossimi due mesi, ha concluso il sindaco, è quella di avviare una progettazione culturale condivisa e aperta alla dimensione internazionale. Vocazione, strategia e programmazione sono le parole chiave del documento programmatico che la Commissione ha presentato al sindaco per l’elaborazione del Piano strategico per la cultura.

Nel dibattito Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha ricordato la necessità di investire sul recupero e la valorizzazione dei monumenti simbolo della città, espressione della sua cultura più alta. Per Toti Lange (Misto) è necessario istituire una ‘sportello unico per la cultura’ capace di rispondere alla complessa sfida che la città dovrà vivere nei prossimi anni in campo culturale. Annamaria Maisto (Azzurri Noi Sud Napoli Viva) ha apprezzato che sia finalmente arrivato il momento di un approccio sistemico alla cultura in città, capace anche di attivare virtuosi processi economici.

Rosario Palumbo (Cambiamo!) ha parlato di metodo e visione quali elementi strategici per la valorizzazione culturale dell’intero territorio, anche delle aree meno conosciute. Alessandra Clemente (Misto) ha chiesto di vigilare attentamente sulle forme di gestione pubblico/privato dei siti culturali e e sul rapporto tra cultura e legalità, proponendo l’istituzione di un Festival culturale organizzato nei beni confiscati alla camorra.

Di rilancio di iniziative musicali quali il Festival di Napoli ha parlato Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea), mentre Pasquale Esposito (Partito Democratico) ha indicato negli investimenti nelle Municipalità e in grandi attrattori culturali le armi per valorizzare la dimensione policentrica della città. Iris Savastano (Forza Italia) ha evidenziato la necessità di investire su comunicazione e promozione degli eventi culturali in città e Pasquale Sannino (Napoli Libera) ha concluso sulla necessità di recuperare i siti culturali periferici e i siti naturali.