Tutti i capi di Stato a guardare l’inferno dell’Ucraina e le sofferenze atroci di questa eroica gente

GLI  AEREI CHE NON ARRIVANO  DALLA NATO INTIMIDITA AD AIUTARE L’UCRAINA BOMBARDATA DAGLI SPIETATI RUSSI

Video -Ag…

Stamane è stato bombardato un palazzo residenziale in pieno centro a Kiev. Putin ha dato ordine di colpire il centro della città, senza pietà alcuna. L’assedio è sempre più forte, gli Stati Uniti promettono forniture militari per consentire all’Ucraina di difendersi dai russi. Idem fa la Bielorussia per le truppe russe.  La situazione è sempre più incandescente.

Apprendiamo oggi che i premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, Slovenia, Janez Jansa, e Repubblica Ceca, Petr Fiala, dovrebbero incontrare a il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.     La missione coordinata con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen  che ieri ha annunciato una nuova serie di sanzioni. Nella delegazione, secondo quanto annunciato, anche il vice premier polacco, Jaroslaw Kaczynski.

La vicepresidente americana, Kamala Harris, ha chiamato nella tarda serata di ieri il premier bulgaro, Kiril Petkov, e quello ceco, Petr Fiala, per parlare dei prossimi passi da compiere nel quadro di una strategia collettiva per fermare l’invasione russa dell’Ucraina.

“Ho avuto una conversazione telefonica con la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Ha ringraziato il governo bulgaro per gli aiuti umanitari assicurati all’Ucraina e per il nostro appoggio a quanti stanno fuggendo dalla guerra

. Harris ha sottolineato gli sforzi degli interlocutori a sostegno dell’Ucraina anche nel corso del colloquio con il premier ceco, Petr Fiala. “Mi ha rassicurato – – sul fatto che gli Stati Uniti e la NATO nel suo insieme sono determinati a difendere ogni centimetro di territorio dell’Alleanza. Harris ha anche offerto un aiuto concreto nella gestione degli effetti della guerra sulla Repubblica Ceca”.

Beni confiscati, anche alunni delle scuole fanno raccolta solidale arance della legalità.

 

Raccolta

Catania

Prosegue con grande partecipazione di volontari la raccolta solidale di arance provenienti da un terreno confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Catania, che su iniziativa dell’assessore Michele Cristaldi ha aperto le porte del vasto agrumeto di contrada Jungetto alle associazioni cittadine disponibili a raccogliere i frutti e consegnarli agli enti di assistenza e beneficenza del territorio, con l’ausilio del personale e dei mezzi della protezione civile comunale.

Tra i raccoglitori d’eccezione, una cinquantina di alunni dell’Istituto scolastico comprensivo Nazario Sauro-Giovanni XXIII di Catania, che lo scorso venerdì hanno <<rastrellato>> quasi mille kg di arance; agrumi rigorosamente contrassegnati dal bollino del Comune di Catania per tracciare la provenienza da un terreno confiscato alla mafia, che una volta trasportati presso l’istituto scolastico, sono stati distribuiti a tutti i 1704 alunni della scuola.

“Il maltolto viene restituito alla collettività -ha detto l’assessore Cristaldi che anche venerdì scorso ha partecipato alla raccolta– non sfugge il valore pedagogico dell’azione poiché nella lotta alla criminalità centrale è il ruolo delle nuove generazioni per diffondere una cultura della concreta lotta alla mafia. E’ necessario avvicinare i giovani alla legalità -ha aggiunto Cristaldi- per far sì che possano diventare adulti liberi in grado di rispettare il prossimo e le regole della convivenza civile”.

Insieme ai ragazzi e agli insegnanti della scuola Nazario Sauro-Giovanni XXIII alla raccolta ha preso parte anche padre Salvatore Interlando, Cappellano della Polizia di Stato della provincia di Catania e Parroco della Chiesa “Santi Cosma e Damiano”, nell’omonimo quartiere dove diversi beni immobili sono stati confiscati alla mafia e destinati a scopi sociali. Il sacerdote ha distribuito parte del raccolto nella sua parrocchia, facendo tornare a casa i partecipanti alla Santa Messa con un’arancia dell’agrumeto, simbolo di legalità.

La raccolta solidale di arance, del tipo tarocco e navel, continuerà nei prossimi giorni con altre associazioni che già si sono prenotate fino a esaurimento degli oltre ventimila chilogrammi disponibili sugli alberi dei cinque ettari di agrumeto, la metà dei quali già distribuiti gratuitamente a fini sociali.

Partecipate, passo decisivo per fusione Sidra-Catania Rete Gas: nasce Sidrag S.p.A.

Municipio

Comune di Catania

 

Con due distinte assemblee dei rispettivi consigli di amministrazione avvenute congiuntamente a palazzo degli elefanti con la partecipazione del Comune di Catania, socio unico detentore al 100% delle azioni, rappresentato dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, alla presenza del notaio Davide Spitaleri e degli organi societari di controllo contabile, è stata decretato il passaggio decisivo della fusione per incorporazione delle aziende partecipate Sidra e Catania Rete Gas.

Dalle due aziende partecipate nasce Sidrag S.p.A, un unico gestore per l’esercizio e la distribuzione dell’acqua e della gestione della rete del gas nel territorio urbano di Catania, con le intuibili convenienze gestionali ed economiche che ne derivano, considerate anche le strategicità del mercato dei settori energetici che ne consigliano una conduzione unitaria.

La decisione si colloca nel piano di interventi per la razionalizzazione del perimetro pubblico controllato dal Comune di Catania che ha già portato alla fusione per incorporazione dell’Amt con Sostare, con cui è sorta Amts. Un programma di azioni sancito nel novembre 2018 con una delibera della giunta comunale presieduta da Salvo Pogliese che su proposta del vicesindaco e assessore alle aziende partecipate Roberto Bonaccorsi, formalizzò la proposta di riforma delle società in house al consiglio comunale che la adottò il mese successivo dello stesso anno.

Con il verbale di fusione delle due aziende pubbliche, viene dato mandato al presidente della Sidra S.p.A Fabio Fatuzzo e quello di Catania Rete Gas S.p.A. Gianfranco Todaro, di dare esecuzione alla delibera assunta di incorporazione “semplificata” della seconda azienda nella prima e di procedere agli adempimenti statutari, secondo le norme di legge e i tempi previsti per dare effettiva esecuzione.

I prossimi passaggi per definire un’articolata procedura della nascita di Sidrag S.p.A. saranno ora l’approvazione del progetto da parte dell’assemblea dei soci di entrambe le società (ovvero il Comune di Catania); l’adozione del nuovo Statuto (che di fatto sarà quello di Sidra integrato con l’oggetto sociale di Catania Rete Gas) da parte del Consiglio Comunale; l’esame congiunto con i sindacati; infine, per ultimo, l’atto di fusione notarile. Ferma restando la garanzia della tutela e dei posti di lavoro con l’applicazione dello stesso contratto collettivo nazionale di comparto Gas-Acqua, in dettaglio, il progetto prevede che la nuova società nata dall’incorporazione della Catania Rete Gas in Sidra, gestisca congiuntamente l’attività connessa alla gestione dell’acqua pubblica e della rete per la distribuzione del metano, con un unico soggetto giuridico che diriga in maniera coordinata le politiche dei servizi di base di pubblica utilità, di concerto con l’Amministrazione comunale, come già avviene in molte altre città italiane. 

I vantaggi dell’unificazione delle due partecipate oltre a eliminare i costi di un altro Cda, infatti, riguardano l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse umane e strumentali, con la regia singola delle complesse azioni necessarie a garantire una gestione unitaria dei mezzi e delle risorse umane e strumentali, adeguata e funzionale alla complessità dell’area urbana e metropolitana di Catania, nei settori strategici dell’energia e dell’approvvigionamento idrico e del gas.   

Zelensky:”Putin è un criminale, non vuole la pace, ma la distruzione dell’Ucraina. Oggi siamo noi nel mirino, domani la Russia potrà attaccare la Nato…”

 

E’ un grande massacro, e la Nato sta a guardare, nessuno dell’Occidente- intimidito e un pò vigliacco , muove un dito per sostenere l’Ucraina in una lotta impari

Aerei russi che padroneggiano nei cieli dell’Ucraina e contraerea ucraina molto precisa e forte. E la Nato sta ancora a guardare. Bombardamenti russi hanno colpito un centro di produzione di aeromobili Antonov e un palazzo di 9 piani: almeno due morti. Cnn: Russia ha chiesto a Cina droni e assistenza economica

Russia e Ucraina: è guerra - Focus.it

Guerra Ucraina-Russia, inizierà alle 10.30 ora di Kiev, le 9.30 in Italia, il nuovo round di negoziati, questa volta in collegamento video.

Nuovo video di Zelensky: "Abbiamo migliaia di prigionieri russi"
Zelensky richiede aerei alla Nato perchè la distruzione dell’Ucraina non avvenga totalmente sotto gli occhi dell’indifferente Nato e dell’Occidente che si limita a manifestazioni di sostegno nelle  città europee. Ma il massacro di soldati, civili, bambini, distruzioni di ospedali continua senza pietà da parte dei russi.
– Almeno due persone sarebbero morte nel quartiere di Obolon, a Kiev, dove stamani sarebbe stato colpito un edificio residenziale di nove piani. Secondo il giornale  The Kyiv Independent,  altre tre persone sono state trasportate in ospedale.

 – Anche droni, nel quadro di un sostegno militare, e assistenza economica. E’ quello che Mosca avrebbe chiesto alla Cina dopo l’invasione russa dell’Ucraina secondo notizie riportate dalla Cnn che cita due funzionari Usa dopo che il Financial Times ha rivelato che Mosca avrebbe chiesto a Pechino di fornire equipaggiamento militare fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

La Cnn precisa che secondo una delle sue fonti la Cina ha risposto alla richiesta russa, ma il funzionario non è entrato nel dettaglio della risposta. Si apprende anche che oggi  a Roma è previsto un incontro tra il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, e Yang Jiechi dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese e capo della Commissione esteri del Comitato centrale del Pcc.

Studio Fondazione :in Sicilia la spesa più alta d’Italia per gli stipendi corrisposti al proprio personale

Quelli che hanno detto no alle tangenti. Dieci storie (non tutte recenti)
In Sicilia fenomeni di spesa fuori del comune

 

L’Aquila, Agrigento ed Enna sono i capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nella spesa per gli stipendi corrisposti ai dipendenti a tempo determinato. Tanto da ricevere il rating C, il più basso nella speciale classifica elaborata  dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).

Per questa voce di spesa relativa al personale, nel 2020, L’Aquila ha speso 2.011.105,66 euro, Agrigento 2.645.794,44 ed Enna 1.012.589,92.

Se si considera, invece, la spesa in valori assoluti per pagare i dipendenti a tempo, la più elevata si registra a Milano (12.228.394,32 euro), Napoli (11.402.464,16), Bologna (7.940.843,90), Genova (7.020.404,53), Trieste (5.326.611,65), Torino (5.023.821,18), Firenze (4.803.387,19), Venezia (4.016.813,48). Al contrario, sempre in valori assoluti, a spendere di meno sono: Massa (54.796,23), Salerno (50.731,44), Imperia (47.422,02), Campobasso (41.846,25), Como (41.731,83), Carbonia (27.164,43), Vibo Valentia (22.735,69).

La Sicilia è la Regione italiana che, in valore assoluto, spende di più per gli stipendi corrisposti al proprio personale a tempo indeterminato: 424.921.240,66 euro nel 2020, cifra che la porta ad avere il rating peggiore, la C, per questa voce specifica. 

Seguono, nell’ordine: Sardegna 132.638.269,71; Lazio 122.992.992,12, Friuli Venezia Giulia 119.922.729,86; Campania 114.857.126,68; Valle d’Aosta 113.430.718,69. Sotto la soglia dei 100.000.000 troviamo: Emilia-Romagna 86.460.031,07; Piemonte 83.270.307,33; Toscana 74.916.909,53; Puglia 69.982.769,19; Lombardia 65.510.875,48; Veneto 60.502.087,08; Calabria 60.370.491,28; Marche 47.935.716,16; Abruzzo 46.693.208,02; Basilicata 36.569.310,41; Liguria 36.510.735,70; Umbria 28.462.517,03; Trentino Alto Adige 18.487.636,34 e Molise che, con 12.265.325,50, è la Regione che in valore assoluto spende meno per questa voce relativa al personale.

Ucraina: ucciso noto giornalista americano a Irpin dai russi, stava girando immagini all’uscita dei cittadini

Immagine di copertina

 

Ora vengono uccisi anche i giornalisti “nemici” della Russia.Brent Renaud, giornalista statunitense, è stato ucciso da soldati della Russia a Irpin, in Ucraina. L’informazione è stata fornita dal  capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all’uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

Sui social sono state diffuse immagini di un accredito di Renaud intestato al New York Times. Renaud non era però in missione in Ucraina per il NYT, scrive Cliff Levy, vice ‘managing editor’ del quotidiano americano, nonché ex capo dell’ufficio di corrispondenza di Mosca.
Brent Renaud, nato il 2 ottobre 1971 nel Tennessee, era un eccezionale documentarista e fotografo che ha iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York e la successiva guerra in Afghanistan. Per il New York Times, ha seguito il terremoto di Haiti, la guerra alla droga in Messico e ha prodotto la serie TV “Off to War”, su un’unità della Guardia Nazionale dispiegata in Iraq.

La notizia dell’uccisione “è – per la Casa Bianca- orribile e scioccante”. “L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo”, dice il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”.

Il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn ha riferito :.”Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network immagini dei nostri militari, delle loro attrezzature o di qualsiasi cosa che indichi la loro posizione. È molto importante”, dice intanto in un video il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn.

Indagini per la posa di un cavo sottomarino a fibre ottica “BlueMed”:come devono essere svolte le attività a mare

 

Ordinanza della Capitaneria di Porto

                                                                                   Messina,

Un cavo sottomarino a fibre ottica “BlueMed” a mezzo nave Fugro Gauus sarà posato su disposizione della Capitaneria di Porto di Messina  per indagini preliminari.. In considerazione della necessità di regolamentare, per quanto di competenza dell’Autorità Marittima, il transito delle unità navali nello specchio acqueo interessato dalle indagini, per garantirne il regolare svolgimento ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, la Capitaneria di Porto rende noto che , sino a mercoledì 30 marzo, saranno effettuate delle indagini preliminari per la successiva posa di un cavo sottomarino a fibre ottica BlueMed lungo le congiungenti aventi le seguenti coordinate: da punto 1 a punto 2, Lat. 38° 23’, 03’ N, Lat. 38° 22’, 95’ N, Long. 015° 25.87’ E Long. 015° 25 26’ E.

Le attività a mare saranno svolte dalla nave “Fugro Gauss” mediante l’utilizzo di uno strumento trainato Sonar Mag/Side Scan. Nel periodo indicato tutte le unità in navigazione nella zona di mare costituente “Area di indagine” dovranno mantenersi ad una distanza minima di 300 metri dalla nave “Fugro Gauss”, impegnata nelle attività di indagine e non dovranno, in alcun modo, ostacolare o intralciare le attività in corso di svolgimento. Tutte le unità in navigazione, in prossimità degli specchi acquei interessati dalle indagini, dovranno procedere a velocità ridotta, valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo, prestando particolare attenzione alle segnalazioni che potrebbero provenire dalla nave “Fugro Gauss”. Non sono soggette al predetto divieto le unità navali adibite ad un pubblico servizio che abbiano necessità, non prorogabile, di accedere all’area in ragione delle finalità istituzionali perseguite dall’ente di appartenenza.

I trasgressori alla presente ordinanza, oltre ad essere ritenuti responsabili di eventuali danni cagionati a cose e/o persone, incorreranno sempre che il fatto non costituisca reato più grave, alle sanzioni previste dagli articoli 1164, 1174 e 1231 del Codice della Navigazione, e dall’art. 53 D. Lgs.  18 Luglio 2005, n° 171, cosi come modificato dal Decreto Legislativo n. 229 del 03/11/2017.

Sospese dal Cga le nomine dei commissari per le Camere di commercio

 

Supercamera del Sud Est addio, Catania da sola, 5 province insieme
Camera di commercio di Catania

Sospese le nomine dei commissari per le Camere di commercio di Catania e quella unica per Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani: il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) ha accolto un ricorso che  sospende il  decreto con con cui il Ministero per lo Sviluppo economico aveva elencato  i commissari di gestione.

Secondo il Cga le nomine sono state fatte prima che di fatto venissero istituite le due nuove CamCom.

 

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Santoro attiva le procedure per ospitare da stanotte ventitré profughi della guerra in Ucraina

 

Messina,

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, d’intesa col dirigente del Dipartimento Servizi alla Persona e alle Imprese Salvatore De Francesco e la responsabile del Servizio Sociale Professionale Sara Tornesi,-comunica l’Ente peloritano–  ha attivato tutte le procedure necessarie per ospitare dalle prossime ore ventitré profughi della guerra in Ucraina (cinque adulti e diciotto minori) in una struttura cittadina convenzionata ed adeguata alle esigenze di accoglienza. L’obiettivo, nei limiti del possibile, è ricevere il gruppo in un’unica struttura in modo tale che i minori possano rimanere tutti insieme, evitando loro ulteriori carichi di separazione.
Considerata la necessità di far fronte alle eccezionali esigenze connesse all’accoglienza di cittadini ucraini in arrivo sul territorio comunale in conseguenza del conflitto bellico in atto in Ucraina, – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro – e a seguito della Circolare della Prefettura di Messina dello scorso 9 marzo, si è ritenuto di ospitare sul nostro territorio cittadini provenienti dall’Ucraina giunti in ordine sparso, accolti da familiari o conoscenti e tramite associazioni che organizzano arrivi programmati”.
Per fronteggiare l’esodo di nuovi arrivi di minori il Comune di Messina ha censito all’interno delle strutture convenzionate ulteriori posti disponibili. Per il percorso di ingresso e di accoglienza, a partire da lunedì 14, è stata predisposta con funzioni ridotte la riapertura del COC (Centro operativo comunale), cui spetterà la cabina di regia dell’attuale emergenza. Le istituzioni coinvolte nel sistema di accoglienza sono il Comune (servizio sociale professionale – Azienda Messina Social City), l’Asp (Unità Covid 19 – Dipartimento Prevenzione), la Questura (immigrazione e anticrimine), la Scuola, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Garante dell’Infanzia, gli enti gestori di Comunità di accoglienza per minori convenzionate e dei progetti SAI e la Caritas.

Sempre da lunedì 14, presso il Centro “Mai più ultimi” nei locali di Palazzo Satellite, in Piazza della Repubblica – Stazione Centrale, sarà operativo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, lo Sportello di segretariato sociale – emergenza Ucraina, a cura di operatori dell’Azienda Messina Social City, con funzione di raccolta dati personali e punto informazioni, ai sensi della circolare prefettizia dello scorso 9 marzo 2022. Le operazioni di accoglienza dei minori saranno coordinate dalla responsabile Tornesi e dall’assistente sociale Giovanna Isaja, in raccordo con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Messina Andrea Pagano.

Zelensky:” La nostra lotta per la libertà contro l’invasione della Russia che uccide i bambini è anche la Vostra lotta, Europa. Non dimenticateci…..”

Noi ucraini vi siamo grati”. Così il presidente Volodymyr Zelensky in collegamento con la piazza di Firenze e le altre piazze europee che hanno manifestato contro l’invasione della Russia in Ucraina. Zelensky ha chiesto alla piazza di ricordare il numero “79”, quello dei bambini ucraini finora rimasti uccisi a causa della guerra.

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Oggi potrebbe essere l’ultimo momento per noi, oggi e mai più, come per i 79 bambini ucraini uccisi, le 79 famiglie ucraine distrutte” dai russi, ha detto il presidente ucraino in collegamento maxvideo a Firenze.

“Settantanove famiglie hanno perso la cosa più preziosa, ma devono continuare a lottare e combattere per il futuro”  Lottare, ha continuato, è ciò che “dobbiamo fare tutti”, affinché “questo numero 79 non aumenti e l’Europa non dimentichi l’Ucraina”.

Viviamo in Ucraina una guerra terribile. L’Europa non ha visto questa guerra dai tempi della II Guerra Mondiale

 “Questa guerra non è stata iniziata da noi”,  denunciando un'”invasione cinica e crudele della Russia”. E’ una “guerra contro il popolo ucraino, contro le persone pacifiche e sincere che voi – ha affermato – sono convinto, avete conosciuto negli anni della nostra indipendenza”.

Le forze russe distruggono gli ospedali in Ucraina “per non far generare figli ucraini” ha denunciato il presidente ucraino. I russi, “uccidono i bambini”, è “odio”, nei giorni dell’invasione “hanno distrutto ospedali, scuole, asili nido, università, quartieri residenziali”, con “bombardamenti a tappeto” e perfino le chiese e le piazze come la vostra” sono state colpite. Le città ucraine “sono circondate”, ha denunciato ancora, i russi “vogliono distruggerci”.

Questa guerra – ha scandito – non è solo contro il nostro popolo, contro gli ucraini”, ma è “contro quei valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere, vivere, non uccidere come fanno i militari russi sulla nostra terra”. “Voi capite perché siamo diversi? Perché noi viviamo e loro uccidono. Noi siamo quelle 79 vite e loro sono quei 79 morti”, ha incalzato, ripetendo ancora il numero dei bambini ucraini finora rimasti uccisi, secondo le autorità ucraine, a causa dell’invasione russa.

L’Ucraina deve “stare insieme” alla Comunità europea, perché questo “ci difenderà e rafforzerà l’Europa” e “fermerà la guerra per sempre” ha affermato ancora in collegamento con la piazza di Firenze. L’ingresso dell’Ucraina in Europa dimostrerà che “quelle 79 vite non sono state tolte invano”, ha aggiunto. “L’Ucraina vuole la pace in Europa e l’Europa ha bisogno di scegliere, deve scegliere l’Ucraina nel nome della pace e di tutti noi”, ha detto Zelensky, che ha concluso il suo intervento con “gloria all’Ucraina!”.

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