LE IMPRESE DEL SUD PERDONO LA FIDUCIA NELLE BANCHE E DIMINUISCONO LE RICHIESTE DI CREDITO

L’ANDAMENTO DELLE RICHIESTE DI  CREDITO IN ITALIA, IN SICILIA

In atto  il numero delle richieste di credito alle banche  è diminuito del -14,5% ma il saldo complessivo resta comunque positivo rispetto ai livelli pre-pandemia (+5,9% il confronto con il 2019). Mentre  le imprese individuali nel 2021 hanno fatto segnare una contrazione delle richieste del -25,3% contro il -7,5% delle società di capitali.
Si è registrato pure  aumento dell’importo medio richiesto, che nell’ultimo anno si è attestato a 105.109 Euro (+29,36% rispetto agli 81.256 Euro del 2020) nell’aggregato di società di capitali e ditte individuali. Per le società di capitali il valore mediamente richiesto è risultato pari a 139.846 Euro (+24% rispetto al 2020) a fronte dei 38.464 Euro delle imprese individuali (+27,3%).
E’ l’ultima edizione del Barometro CRIF sul credito alle imprese, basato sul patrimonio informativo di EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF.
“L’analisi dell’andamento delle richieste di credito presentate dalle imprese nel corso del 2021 ha visto un progressivo riallineamento sui livelli pre-Covid. Nello specifico, dopo un 2020 in cui le imprese avevano fortemente accentuato la richiesta di finanziamenti per raccogliere le risorse necessarie a compensare il drammatico crollo dei flussi di cassa, avvalendosi anche delle garanzie dello Stato, negli ultimi trimestri la situazione è andata via via normalizzandosi” dicono gli esperti del settore
La Sicilia, dallo studio CRIF emerge come nell’anno appena concluso la dinamica risulti in calo, seppur più attenuata rispetto al trend nazionale, con una variazione del numero di finanziamenti richiesti del -10,0% rispetto all’anno precedente.
A livello provinciale, come al livello regionale, le richieste hanno registrato una diminuzione generalizzata, con una flessione meno accentuata a Ragusa, Enna e Trapani, rispettivamente pari a -5,5%, -5,8% e -6,1%, seguite da Catania, con -8,1%. Chiudono la classifica regionale le provincie di Messina (-13,2%) e Agrigento (-15,9%).
Riguardo  l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese, invece, con 61.933 Euro la Sicilia si colloca ben al di sotto della media nazionale (105.109 €). Questo potrebbe essere determinato sia da una minore tensione delle imprese sul fronte della liquidità, sia dalla tendenza a richiedere importi più contenuti, sia dalla preponderanza di richieste presentate da aziende di piccola e piccolissima dimensione. Il valore più elevato si registra a Trapani, con 71.425 Euro mediamente richiesti, seguita da Ragusa, con 71.279 Euro, Catania, con 68.299 Euro, e da Caltanisetta, con 67.100 Euro.
Tra le province siciliane, Palermo, con 61.069 Euro mediamente richiesti, scivola al 90° posto assoluto nel ranking nazionale.

Arrestate cinque persone per corruzione,accesso abusivo sistema informatico, truffa, dai Carabinieri di Bagheria

Carabinieri: chi sono e che cosa fanno - CM Junior
Indagini dei Carabinieri di Bagheria

 

Bagheria

Associazione per delinquere finalizzata alle truffe e sostituzione di persona, fabbricazione di documenti falsi, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio ed accesso abusivo ad un sistema informatico, queste le accuse nei confronti   persone arrestate dai Carabinieri di Bagheria.

Il provvedimento è stato emesso nel corso delle indagini preliminari condotte dal gip di Palermo, su richiesta della Procura. Documentate 18 truffe, commesse nell’arco di quasi un anno per un valore complessivo stimato in circa mezzo milione di euro. Indagate anche altre sette persone che avrebbero ‘prestato’ la propria fotografia per la materiale fabbricazione di documenti falsi, poi utilizzati nelle varie fasi delle truffe.

Le indagini, condotte dalla Compagnia di Bagheria tra dicembre 2019 e agosto 2020, hanno svelato l’esistenza di un’associazione criminale dedita a truffe seriali a danno di numerosi istituti di credito. Gli indagati avrebbero proceduto al furto d’identità di ignare vittime, generalmente facoltosi professionisti in pensione, attraverso cui, mediante la contraffazione dei loro documenti d’identità e la creazione di documentazione falsa, sarebbero state avviate pratiche di finanziamento (di importo compreso tra i 12.000 e gli 80.000 euro) per l’acquisto di autovetture che poi sarebbero state subito rivendute a terzi, acquisendo ulteriori profitti illeciti.

   Coinvolti anche il Comune di Palermo e la Regione siciliana, il primo con l’Ufficio Anagrafe del Comune di Palermo , il secondo per  un funzionario del Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale della Regione Siciliana tra le cinque persone arrestate questa mattina dai carabinieri di Bagheria

Si apprende che l’’impiegato del Comune avrebbe avuto l’incarico di fornire le generalità delle vittime necessarie per mettere in atto la sostituzione di persona (dati anagrafici, stato civile, numero dei documenti di riconoscimento).

Il sistema per l’operatore comunale era semplice, accedeva abusivamente ai sistemi informatici che usava per ragioni di servizio e in cambio riceveva somme di denaro. Il funzionario della Regione invece, già interdetto dai pubblici uffici perché condannato per truffa, avrebbe più volte fornito il numero di telefono fisso del proprio ufficio, da indicare nella stipula del contratto a garanzia del finanziamento, per far fronte ad eventuali chiamate di controllo degli istituti di credito, così da poter assicurare telefonicamente che i richiedenti fossero dipendenti regionali. Altre sette persone sono indagate in stato di libertà. Le indagini hanno permesso di accertare 18 truffe, commesse nell’arco di quasi un anno, per un valore complessivo stimato in circa mezzo milione di euro.

Lanciato con successo il Razzo/satellite “Cosmo SkyMed” con contributo italiano che garantisce servizi di monitoraggio del pianeta

 

Il decollo è avvenuto questa notte alle 00.11 italiane dalla base di Cape Canaveral Air Force Station a bordo del vettore Falcon 9 della società americana SpaceX

 

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Cosmo-SkyMed ce l’ha fatta. Dopo diversi rinvii, dovuti anche al maltempo, il lancio del secondo satellite della nuova generazione è avvenuto dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral, con un razzo Falcon 9 della SpaceX: arriveranno così a sei i satelliti Cosmo SkyMed attualmente in orbita e l’Italia potrà avere un sistema per l’osservazione della Terra ancora più all’avanguardia. L’obiettivo principale è fornire molti più dati per misurare l’impatto dei cambiamenti climatici e monitorare la gestione delle risorse naturali grazie a una sempre maggiore risoluzione

Spazio: lanciato il satellite Cosmo-SkyMed per l'osservazione della Terra-  Corriere.it
Il satellite -Razzo Cosmos Skay Med

ASI– Con il secondo satellite della costellazione, il sesto in orbita, saranno ampliate l’operatività e le capacità complessive dell’intera costellazione Cosmo-SkyMed, in linea con gli obiettivi prefissati dall’Asi e dal Ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto, nel ruolo di committenti, l’intero programma di sviluppo.

-Afferma il  presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. “Il lancio del secondo satellite della nuova generazione Cosmo-SkyMed rappresenta un ulteriore importante passo per assicurare la continuità e il consolidamento di una straordinaria infrastruttura, un’eccellenza tecnologica Italiana riconosciuta a livello mondiale, capace di garantire i più sofisticati servizi di monitoraggio e osservazione del nostro pianeta” – 

“La seconda generazione – osserva Saccoccia- è infatti caratterizzata, grazie ai significativi investimenti dell’Asi e della Difesa Italiana, da nuove funzionalità, migliori prestazioni e maggiore flessibilità di utilizzo che abilitano innovativi servizi ed applicazioni per la crescita economica e sociale del nostro Paese”.

 – “Uno dei punti di forza del settore spaziale e aerospaziale del nostro Paese è la completezza della sua filiera industriale e della ricerca”.   

 Afferma ancora  Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca:  “Questa autonomia strategica- prosegue Messa- ha permesso di sviluppare, negli anni, capacità ed expertise di forte competitività internazionale e proprio in questo contesto è stata concepito e realizzato Cosmo-SkyMed. Grazie ai satelliti di Seconda generazione avremo una qualità dei dati ottenuti ancora migliore e la possibilità, per esempio, di continuare a studiare, con precisione e puntualità sempre maggiori, i trend dei processi naturali e antropici che la comunità scientifica italiana e internazionale stanno monitorando da più di un decennio proprio attraverso questa costellazione”.

Aggiunge la titolare del Mur:”Dovendo affrontare transizioni ecologiche e cambiamenti climatici, agire su questo fronte e investire nella ricerca può rivelarsi determinante” ..

Afferma Lorenzo Guerini, ministro della Difesa: – “La costellazione di satelliti COSMO-SkyMed di seconda generazione costituisce una risorsa di fondamentale importanza per la Difesa, grazie alle capacità di osservazione della Terra in qualsiasi condizione meteorologica”.  ” Inoltre a livello strategico, consentirà alla Difesa di avere un quadro informativo costantemente aggiornato dei potenziali fattori di rischio e la tempestiva valutazione della situazione operativa, al fine di supportare il processo decisionale per operare le scelte più opportune”.

“Con questo programma l’industria nazionale spaziale conferma la propria posizione di leadership nello sviluppo dei sistemi ad alta tecnologia, in particolare radar e sensori ad altissima risoluzione. Questo risultato è frutto della forte sinergia tra università e industria, corroborata dalle competenze dei nostri tecnici civili e militari, nonché dalla proficua osmosi di esperienze e conoscenze tra Difesa e Agenzia Spaziale italiana, patrimonio da mantenere e valorizzare negli anni per presidiare la sovranità tecnologica nazionale. Il programma Cosmo-SkyMed rappresenta, inoltre, una opportunità importante per future ulteriori cooperazioni in ambito internazionale” aggiunge ancora il ministro della Difesa.

Afferma Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la Transizione digitale :- “Il lancio del nuovo satellite della seconda generazione della costellazione di Cosmo-SkyMed dimostra tutta l’ambizione italiana nel campo dell’Osservazione della Terra e la nostra straordinaria competenza nei payload radar (Sar)”.

Una competenza – osserva Colao- fatta di grandi capacità industriali (quali Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio) ma anche dal contributo di numerose Pmi nazionali e un ecosistema di soggetti pubblici e privati estremamente dinamico e competitivo. In virtù delle  due generazioni di satelliti Cosmo-SkyMed riusciamo a migliorare la qualità delle informazioni critiche e rendere più veloce la trasmissione dei dati”.

Colao ricorda che “i 5 satelliti in orbita, dal 2008 a oggi hanno acquisito 2 milioni di immagini, monitorando 7 miliardi di chilometri quadrati, circa 14 volte l’intera area del pianeta, riusciamo inoltre a sviluppare un numero maggiore di applicazioni in aree strategiche quali i cambiamenti climatici, l’agricoltura di precisione, il controllo delle infrastrutture critiche, la gestione delle emergenze (incendi, terremoti, inondazioni), la sicurezza marittima e il controllo delle coste e grazie a Telespazio e Asi i dati Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo”.

 

Green pass, le nuove regole e la consapevolezza che il mondo oggi appartiene ai virus

 

Green pass Italia nei negozi e obbligo vaccinale per gli over 50, nuove regole da oggi 1 febbraio con la stretta anti Covid decisa dal governo. Da oggi il certificato verde base – che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid ma anche con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido – sarà necessario anche per andare negli uffici postali, in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette.  Intanto si apprende che la pandemia è in fase calante e si nutre molto ottimismo per il prossimo futuro

Samantha Cristoforetti
Spot di Samantha Cristoforetti

Gli uffici pubblici, Gli uffici finanziari e le attività commerciali (ossia i negozi)sono già predisposti per l’ingresso con il green pass. Ma le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Il Green pass non servirà dunque per entrare in tutti i negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati.

Il governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi “esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”. Anche le esigenze di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo.

Sempre da oggi scattano le sanzioni per tutti gli over 50 (salvo chi ne è esentato per motivi di salute) che non sono vaccinati contro il covid: per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, infatti, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Dal 15 febbraio prossimo, inoltre, il nuovo decreto introduce l’obbligo di Green pass rafforzato o Super green pass per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età che accederanno ai luoghi di lavoro. “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.