Super Green pass in vigore dal 6 dicembre: accerchiata la fascia dei No Vax tra i cinquanta e 65 anni che rifiutano il vaccino per rischio “Trombosi”

GREEN PASS – Comune di Vanzaghello

 

Super green pass in Italia dal 6 dicembre anche in zona bianca.  La certificazione , nata per arginare i contagi covid della quarta ondata, come stabilisce il decreto varato dal Consiglio dei ministri, è a disposizione di chi è vaccinato contro il covid o di chi è guarito dal coronavirus.

Non spetta a chi risulta negativo a un tampone e ha una durata di 9 mesi anziché 12. Il Super Green pass serve per accedere a una serie di attività – dagli spettacoli agli eventi sportivi, per entrare nei bar e nei ristoranti al chiuso, partecipare a feste ed entrare nelle discoteche – e sarà indispensabile anche in zona bianca fino al 15 gennaio 2022. Inoltre il Green pass, legato anche a un tampone negativo, viene esteso agli alberghi, agli spogliatoi per l’attività sportiva, i treni regionali e interregionali, i mezzi pubblici locali.   Sostanzialmente anche i più irriducibili No Vax saranno costretti a vaccinarsi per poter usufruire dei servizi italiani.   I  dubbi restano alla fascia di età compresa tra cinquanta e 65 anni. Dovranno rischiare.  Timore-è il coro unanime della fascia No Vax- dell’effetto collaterale di coagulazione del sangue e , quindi di quasi certa trombosi o paralisi di una parte del corpo, quando va bene. In ipotesi estrema il decesso con tutti i debiti che la famiglia del defunto sarà costretta a saldare. Non si deve dimenticare che tutti noi firmiamo -come per gli interventi operatori- una dichiarazione di scarico responsabilità del Centro vaccinale e, quindi dello Stato.       Nessun risarcimento in caso di decesso .

I no vax in Italia sono meno di quanto si pensi (e si legga) - Il Fatto  Quotidiano
Immagini di repertorio-Archivio Sud Libertà

IL DECRETO, LE NUOVE MISURE

Il decreto si sviluppa in quattro ambiti: obbligo vaccinale e terza dose; estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie; istituzione del Green Pass rafforzato; rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Obbligo vaccinale e terza dose – Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.

Obbligo nuove categorie – Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre, prosegue palazzo Chigi. Le nuove categorie coinvolte saranno: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.

Durata Green pass e Super green pass – Il testo approvato  prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green pass rafforzato: vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti.

Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti: Spettacoli, Spettatori di eventi sportivi, Ristorazione al chiuso, Feste e discoteche, Cerimonie pubbliche. In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato. Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.

Le altre misure sono: rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno; potenziamento della campagna di comunicazione in favore della vaccinazione. Il governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni: – è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda; – aprirà da subito la terza dose per gli under 40; – se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni, conclude il governo.

Non ci sono novità in relazione alla validità dei tamponi. “Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi” nel nuovo decreto. La durata del ‘responso’ negativo rimane di 72 ore per il molecolare e di 48 per l’antigenico.

In generale, resta in vigore il sistema dei colori con la divisione in zona bianca, gialla, arancione e rossa ed è legato soprattutto a strette ancor più incisive a livello locale, laddove l’incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale.

DRAGHI: NON VOGLIAMO CRIMINALIZZARE LA DIVERSITA’ DI VEDUTE MA SOLO CONVINCERE…

“La nostra situazione è in lieve ma costante peggioramento. Vogliamo prevenire per preservare: vogliamo essere molto prudenti per evitare rischi e per riuscire a conservare quello che gli italiani si sono conquistati”.

Il premier Mario Draghi si esprime così, sull’epidemia di covid in Italia, dopo il Consiglio dei ministri che oggi ha varato il Super green pass, in vigore in Italia dal 6 dicembre. “Abbiamo ripreso la nostra vita sociale e le interazioni, abbiamo ripreso ad essere normali: vogliamo conservare questa normalità, è questo lo spirito dei provvedimenti”.

“La situazione italiana oggi è sotto controllo, siamo in una delle migliori situazioni in Europa grazie essenzialmente alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole. Voglio ringraziare gli italiani che hanno aderito alla campagna e coloro che stanno aderendo alla terza dose”, dice Draghi, che ha ricevuto la terza dose: “L’ho fatta”.

“Quelle che sembravano delle diversità di posizione prima del Cdm poi durante il Cdm sono sparite, infatti la decisione è stata presa in modo unanime”, dice Draghi riferendosi al varo del Super green pass. “E’ molto importante, per ricucire questa contrapposizione tra chi si vaccina e chi non si vaccina, che il governo sia compatto, senza cedimenti. La mancanza di compattezza viene poi utilizzata come scusa per l’evasione dall’obbligo, per la contrapposizione, per la tensione. Non bisogna sottovalutare né criminalizzare la diversità di vedute e comportamenti, bisogna cercare di convincere. Perché questa riconciliazione avvenga è il successo di questa iniziativa. Ve lo ricordate il Natale dell’anno scorso? Vogliamo conservare un Natale come quello che c’era prima della pandemia?”

Il sorriso degli infelici e le criticità ancora irrisolte, barriera nella mobilità dei bambini

ASSOCIAZIONE CATANESE “IL SORRISO DI RICCARDO”, UNA BATTAGLIA LUNGA 13 ANNI

 

 

BAMBINI CON DISABILITÀ: IL SEGGIOLINO OMOLOGATO IN AEREO È UN DIRITTO

Maria Tersa Tripodi, presidente della Onlus: «In viaggio senza travel chair: una criticità irrisolta che rappresenta una vera e propria “barriera” nella mobilità dei nostri figli»

Tutelare il diritto alla mobilità di tutti i passeggeri, in particolare dei soggetti più fragili – i bambini con gravi disabilità – è la battaglia portata avanti da tredici anni a questa parte dall’associazione catanese “Il sorriso di Riccardo”. Garantire l’inclusività, soprattutto in situazioni segnate dalla malattia e dalla speranza di una cura, è la priorità di tantissime famiglie costrette troppe volte a spostarsi da Sud a Nord verso ospedali specializzati. E se da un lato è vero che dallo scorso agosto è entrato in vigore il provvedimento Enac per la scelta gratuita dei posti a sedere riservati ai minori con mobilità ridotta e ai loro genitori (e/o accompagnatori); dall’altro c’è ancora una criticità irrisolta che rappresenta una vera e propria “barriera” nel trasporto aereola mancanza di seggiolini posturali omologati per viaggiare in sicurezza.

«Era il 2008 quando per la prima volta contattai l’Enac, in quanto ente preposto all’attuazione della normativa per il diritto al volo dei disabili, per rappresentare le difficoltà dei bambini con problemi posturali come mio figlio Riccardo – spiega Maria Teresa Tripodi, presidente dell’associazione “Il sorriso di Riccardo” – Da allora, con l’associazione, nata dopo la morte di mio figlio e a lui intitolata, ho iniziato una battaglia di civiltà affinché i bambini come lui fossero messi in condizione di volare in sicurezza e con gli stessi diritti di tutti gli altri passeggeri. Ma purtroppo, nonostante le continue denunce, nulla è cambiato. Negli ultimi mesi abbiamo seguito il caso di due bambini siciliani con paralisi celebrale infantile che hanno rischiato di essere lasciati “a terra” da una compagnia low cost con licenza italiana. Per legge, infatti, dopo i due anni d’età, a ogni passeggero deve essere assegnato un posto a sedere, ma questi bambini hanno bisogno di seggiolini appositi per viaggiare in sicurezza. Dispositivi – denominati “Travel Chairs” – dal costo di circa 3mila euro, che molte compagnie ancora non hanno. L’unica alternativa allo stato attuale è quella, assolutamente insicura, di farli volare in braccio ai genitori».

Il Regolamento (CE) N.1107/2006 del  5 Luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo, sancisce “la possibilità di viaggiare in aereo a condizioni simili a quelle degli altri cittadini, senza esserne escluse se non per motivi giustificati di sicurezza previsti dalla legge”. In applicazione di tale Regolamento – che rispetta i diritti e osserva i principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – i vettori sono tenuti a fornire assistenza (senza costi addizionali per il passeggero) con l’impiego di personale adeguatamente formato e attrezzature necessarie, sia in aeroporto che a bordo degli aeromobili.

«In tale contesto – continua Maria Teresa Tripodi – l’Enac è stato individuato, con decreto ministeriale 24 luglio 2007 n. 107/T, quale Organismo responsabile dell’applicazione del Regolamento e ha elaborato, congiuntamente alle Associazioni coinvolte e agli Operatori del settore, la circolare GEN 02-B del 13 maggio 2021 di attuazione del Regolamento stesso. Ma purtroppo la situazione non è mai cambiata. Una condizione che risulta particolarmente grave per i bambini siciliani disabili che devono recarsi in altre regioni e, a volte, anche in altri Paesi, per sottoporsi a interventi terapeutici non disponibili nella regione di residenza.Per i giovani passeggeri affetti da PCI, occupare un posto senza adeguati accorgimenti e ausili è praticamente impossibile, oltre che pericoloso. I genitori sono costretti ad affidarsi alla sensibilità e al buon senso del comandante di volo e chiedere che sia loro consentito, quantomeno al di fuori del decollo e dell’atterraggio, in via del tutto eccezionale, di tenere il figlio in braccio con cintura aggiuntiva, come accade per i passeggeri “infant” al di sotto dei due anni. Una situazione assurda che non può essere più consentita. Per non parlare dei problemi che insorgono nel momento in cui il bambino, cresciuto, non riesce più a stare in braccio al genitore. Tutto questo potrebbe essere facilmente risolto se le compagnie aeree che servono gli scali siciliani e perché no, quelli nazionali, si dotassero di uno strumento, omologato e presente nei manuali di volo, già utilizzato da numerose compagnie di mezzo mondo – una per tutte la British Airways – che costituisce una sorta di seggiolino da auto da inserire nel posto destinato al piccolo disabile e che consentirebbe al bambino di viaggiare in assoluta sicurezza. Ci appelliamo ancora una volta alla responsabilità degli Enti preposti – conclude Tripoli – affinché accolgano il nostro grido d’aiuto. Noi continueremo a lottare al fianco dei nostri genitori e dei loro figli. Per vincere finalmente una vera e propria battaglia di civil».

Non solo scarpette rosse domani per la giornata contro la violenza sulle donne ma anche la maglia “sole MAI”

 

Raffaella Tavazza VP e Ad di Locauto e la testimonial di ActionAid Italia Claudia Gerini

 

La maglia in limited edition disegnata dalla designer Momusso per sostenere la campagna Call4Margherita per la tutela dei diritti delle donne

Non solo scarpette rosse per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne che ricorre giovedì 25 novembre. Nasce per iniziativa di un gruppo di imprenditori la maglia “soleMAI” per sensibilizzare sul tema della parità di genere. A disegnarla Martina Lorusso, in arte Momusso, illustratrice pop, prossima ai trenta, che, attraverso le sue opere, dà voce a sentimenti ed emozioni. A supportare il progetto Locauto azienda italiana, attiva nel settore del noleggio di auto e veicoli commerciali, in collaborazione con il brand italiano della moda, Twinset.Il progetto nasce dall’unione delle parole: “sole” e “MAI”, affinché le donne non siano mai più sole e vittime di violenza. Un’immagine, che Locauto ha voluto declinare non solo attraverso la campagna social che accompagna l’intero progetto, ma creando una speciale t-shirt limited edition, disponibile sul sito del marchio Twinset. Il ricavato della vendita verrà interamente destinato alla campagna Call4Margherita, per sostenere i progetti del programma di tutela dei diritti delle donne, promossi da ActionAid Italia.

 

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente, presente in oltre 45 paesi che agisce contro la povertà e l’ingiustizia. In Sicilia è attiva con 6 progetti. A Palermo con “OpenSpace” per ridurre la povertà educativa attraverso il miglioramento dell’accesso a un’istruzione inclusiva. I destinatari sono 1244 studenti secondaria primaria e secondaria. A Catania, con il progetto “Fare spazio” per innescare un processo rigenerativo nel difficile quartiere di San Berillo. Ad Agrigento con il progetto “Fontanelle Civic Lab”, nel quartiere periferico della città, per impegnare i giovani selezionati in un percorso articolato di attivismo civico.«Da sempre Locauto è attiva nelle attività CSR – commenta Raffaella Tavazza, vicepresidente e AD di Locauto – sin dal primo momento ho creduto in questa operazione di advocacy per ActionAid Italia e, grazie al contributo e alla disponibilità dimostrata da Twinset, abbiamo potuto concretizzare il nostro impegno per l’eliminazione di un fenomeno che, purtroppo, non smette di essere un’emergenza pubblica».«La violenza contro le donne è un problema globale che non ha purtroppo confini – spiega Katia Scannavini, vice segretaria generale ActionAid Italia – 1 donna su 3 in Italia e nel mondo subisce violenza fisica o psicologica: un fenomeno che tocca le donne di ogni paese, cultura, condizione economica e sociale ma che non viene affrontato con efficacia da politiche nazionali. ActionAid è al fianco delle donne con progetti di tutela dei diritti e siamo felici che Locauto si mobiliti per darci il suo supporto, un aiuto prezioso per combattere insieme la violenza di genere».«Quando gli amici di Locauto ci hanno proposto di prendere parte a questa bellissima iniziativa non abbiamo esitato un istante – dichiara Alessandro Varisco CEO Twinset – e da subito ci siamo messi a disposizione per realizzare un prodotto in edizione limitata che potesse aiutare, concretamente, ActionAid Italia nella sua battaglia quotidiana su questo tema così delicato».Locauto Group è un’azienda italiana, con oltre 40 anni di esperienza nel settore del noleggio a breve, medio e lungo termine di auto e veicoli commerciali, e 70 filiali nei principali aeroporti, stazioni ferroviarie e centri cittadini. Dal 2013, Locauto è partner per l’Italia della multinazionale Enterprise Holdings, leader mondiale nel noleggio auto. Nel 2016 è stata la prima società di noleggio in Europa a lanciare Locauto Elefast, il primo noleggio digitale interamente full self-service per gestire il noleggio in autonomia senza tempi di attesa direttamente da app mentre nel 2020 lancia lo Smart Check-in, per ridurre al minimo i tempi di attesa ritirando l’auto noleggiata direttamente in parcheggio nella massima sicurezza ed igiene possibile.

Giornata contro la violenza sulle donne: presentati a Catania nel Palazzo della Cultura flash mob delle scuole e libro. Giovedì 25 l’incontro “Segnali di aiuto”

 

CATANIA

Un flash mob “messo in scena” nel Palazzo della Cultura di Catania  dai ragazzi di undici scuole cittadine ha levato alto il grido delle nuove generazioni contro la violenza sulle donne.

La toccante performance tra musica, teatro e reading, sullo sfondo di scenografici e inquietanti manichini di cartone, è stata realizzata nell’ambito delle iniziative  promosse dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Barbara Mirabella, in occasione della  giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il messaggio del flash mob è stato rafforzato con la presentazione del libro “Il più bel giorno della mia vita” della scrittrice Pina Mazzaglia, incentrato proprio sul tema della violenza domestica e del femminicidio.

L’argomento sarà trattato in modo più  approfondito giovedì 25, a partire dalle 9.30, quando   il sindaco Pogliese e l’assessore Mirabella, sempre nel Palazzo della Cultura,  daranno l’avvio all’incontro con le scuole  dal titolo “Violenza sulle donne. Segnali di aiuto per la prossima generazione”, che vedrà la partecipazione del  prefetto Maria Carmela Librizzi, della consigliera regionale di parità Margherita Ferro e di  rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’università, delle associazioni.

E’ stata l’assessore Mirabella ad accogliere stamani sulla “scena” allestita nella sala conferenze di Palazzo Platamone gli alunni/attori delle scuole Brancati, Cavour, Coppola, Diaz-Manzoni, Malerba, Parini, Pestalozzi, S. Giorgio, S. G. Bosco e Vittorino da Feltre, accompagnati dagli insegnanti, e coordinati dalla responsabile delle attività parascolastiche della Pubblica Istruzione, Giusy Balsamo, e dalle animatrici scolastico-culturali della Sezione Didattica Pari Opportunità. L’evento ha coronato la chiusura del progetto  “Il futuro è rosa, donne & cambiamenti” realizzato nelle scuole elementari e medie con il coinvolgimento di oltre 600 alunni.

Insieme con il sindaco Pogliese  – ha detto l’assessore Mirabella – abbiamo fortemente voluto introdurre nelle scuole iniziative e programmi di sensibilizzazione su questo drammatico tema perché  riteniamo fondamentale trasmettere alle nuove generazioni, attraverso una istituzione di primaria importanza come la scuola, i valori del rispetto reciproco, della libertà, e spronare al ripudio di ogni forma di violenza”.

“Dal primo gennaio ad oggi – ha continuato l’assessore – nella città di Catania si sono registrate  2.500 denunce, il che può voler dire che in 22.500 non hanno denunciato.  A voi ragazzi dico: avete la fortuna di frequentare le scuole della nostra città che hanno dirigenti e insegnanti straordinari, che vi tracciano la strada corretta, per qualsiasi  situazione di difficoltà non tenete tutto chiuso in voi stessi o nella cerchia dei vostri coetanei ma parlate con i vostri insegnanti, parlate con i genitori, con i vostri medici pediatri, che vi proteggeranno in maniera affettuosa”.

Lo sguardo verso un orizzonte di consapevolezza e di rigenerazione, che lasci alle spalle il come eravamo, è stato rimarcato nel corso della presentazione del  libro di Pina Mazzaglia “Il più bel giorno della mia vita”. Sono intervenuti con l’autrice, dopo l’introduzione dell’assessore Mirabella, l’avvocato Maria Elena Parisi, la presidente del Centro Antiviolenza Thamaia Onlus di Catania, Anna Agosta, il direttore letterario della casa editrice Prova d’Autore di Catania, Mario Grasso, Giovanna Zizzo, madre della piccola Laura Russo vittima di femminicidio, che ha portato la propria testimonianza. .

 

 

 

Messina: Mostra “Caravaggio ritratti dell’anima…”: dal 6 dicembre l’esposizione nel Transatlantico di Palazzo Zanca

 

Dal 6 dicembre prossimo nel Transatlantico di Palazzo Zanca, per ricordare Caravaggio nell’anno in cui si celebra il 450esimo anniversario della sua nascita, sarà visitabile una mostra “silenziosa”.

L’iniziativa, promossa dall’Assessore alla Cultura Enzo Caruso e curata dall’esperto comunale di arte contemporanea Alex Caminiti, prevede una personale dell’artista campano Alessandro Follo, caratterizzata da una carrellata di volti, figure, e posture di una intensa straordinarietà. Follo, intende raccontare l’evoluzione del genere ritratto, traendo spunto dal realismo noto nei capolavori assoluti di Caravaggio. 

“Un vero piacere scoprire il lavoro di un artista di nuova figurazione che oltre a dimostrare abilità creativa, riesce con le sue opere a porsi umilmente al pubblico con verità e sincerità”, ha affermato  l’esperto Caminiti.

Appalti pubblici, contrasto alla corruzione e illegalità nella Pubblica Amministrazione: domani la sigla di un protocollo d’intesa tra il Comune di Messina e il Comando della Guardia di Finanza

 

Domani, mercoledì 24, alle ore 16, nella Sala Falcone Borsellino a Palazzo Zanca, nel corso di un incontro, aperto alla stampa, il Sindaco Cateno De Luca e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, Colonnello Gerardo Mastrodomenico, sigleranno un Protocollo d’intesa in materia di contrattualistica pubblica e prestazioni sociali agevolate.

L’intesa è finalizzata a sancire la collaborazione interistituzionale al fine di rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici, connessi alla contrattualistica pubblica, con l’obiettivo di intercettare possibili violazioni in tema di spesa pubblica, buon andamento della pubblica amministrazione e accesso alle prestazioni sociali agevolate.

Scoperto dai Carabinieri un deposito per l’essiccazione della droga. Due arresti

Tipi di marijuana - provenienze varietà e caratteristiche

Lotta alla droga Jacurso è il borgo da tutti conosciuto quale eccellenza del gelato artigianale ma due giovani fratelli del posto, poco più che ventenni, si stavano invece dedicando ad un altro tipo di redditizia attività artigianale ovvero coltivare cannabis indica più comunemente conosciuta come marijuana. Hanno dovuto fare però i conti con i Carabinieri della Compagnia di Girifalco che, coadiuvati dal fiuto infallibile dei cani antidroga “Black” e “Brigi” in servizio al Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno posto fine all’attività illecita.  
Alle prime luci dell’alba di ieri i Carabinieri hanno bussato alla porta di casa dei due fratelli jacursesi, rispettivamente di 20 e 23 anni, per eseguire un controllo e, al termine della perquisizione domiciliare hanno rinvenuto 20 kg di marijuana in fase di essiccazione, un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento tra cui, addirittura, una macchina per il sottovuoto. Il tutto ben occultato in diversi luoghi all’interno di una abitazione rurale in uso ai due giovani.
Insomma, una vera e propria attività a conduzione familiare quella che si sono trovati davanti i Carabinieri, che oltre all’ingente quantità di droga, che avrebbe potuto portare un guadagno illecito di più di 100 mila euro, hanno rinvenuto anche un fucile calibro 20 senza marca, oggetto di furto nel 2014 e abilmente nascosto con una cartuccia inserita e pronto all’uso su un lato del camino, nonché ulteriori 51 cartucce di vario calibro nascoste in svariati posti della casa. I due fratelli avevano forse intenzione di proporsi quali referenti dello smercio della marijuana nel loro paese e in quelli limitrofi.
L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di reato dei due giovani jacursesi che risponderanno davanti al Tribunale di Lamezia Terme del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di arma e ricettazione.

 

 

Terza dose in anticipo, No Vax irriducibili non credono al vaccino che ,in alcuni casi ha procurato “trombosi”

 

 Regioni – “compattissime” –  in pressing e il governo “riflette”  dopo l’incontro di ieri tra l’esecutivo e le Regioni contestatrici.                          Sembra delinearsi l’opportunità di un coordinamento generale, cabina di regia viene chiamata,  e  la convocazione del Consiglio dei ministri a seguire, che Palazzo Chigi spera di tenere tra domani o al più tardi giovedì.

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Immagine di repertorio

L’ipotesi sul tavolo è quella di rimodulare la durata del certificato e tutelare le cosiddette ‘due G’ ovvero guariti e vaccinati secondo la formula mutuata dalla Germania: un ‘super’ documento verde, quindi, che consenta solo a queste due categorie di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attività ludiche limitazioni  che stringerebbero maggiormente gli spazi ai No vax ed irriducibili contrari al vaccino. Si profilano già annunciate manifestazioni dei No Vax contro l’esecutivo..

L’INCONTRO GOVERNO-REGIONI

Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga  afferma: “Premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive” quanto hanno chiesto infatti le Regioni al governo durante il vertice di ieri. “Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato” ma “il governo ora farà le proprie valutazioni e le porterà in Consiglio dei ministri”. In ogni caso, “prima del Cdm ci sarà un ulteriore confronto con le Regioni”, che il presidente ha definito “compattissime” sin dall’inizio della pandemia e “indipendentemente dalla collocazione geografica o dal colore politico”.

E il fronte delle regioni si è in effetti presentato unito all’incontro col governo, chiedendo a gran voce che i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e dietro restino i no vax. Eventuali strette andrebbero quindi misurate sui ‘ribelli’ del vaccino: non paghino tutti gli italiani, la richiesta dei governatori. Fino alla possibilità di superare la famosa divisione per ‘colori’, lasciando fuori dalla vita sociale solo i no vax ‘premiando’ gli altri, chi ha scelto la scienza per uscire dalla pandemia.

I PROSSIMI PASSI: TERZA DOSE ANTICIPATA GREEN PASS UNDER 12….

Ma in atto vi sarà solo l’anticipo della terza dose: non sei ma cinque mesi.. C’è l’ok dell’Aifa e del Comitato tecnico scientifico, quindi la ‘sforbiciata’ sui tempi del cosiddetto ‘booster’ ci sarà. Per il resto, tutto verrà deciso nelle prossime ore, anche se viene dato quasi per scontato che l’obbligo vaccinale non toccherà solo personale sanitario e Rsa -come è stato finora- ma con ogni probabilità verrà esteso anche ad altre categorie più a contatto col pubblico.

Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d’età del Green pass che dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni, possibile motivo di scontro con la Lega e Matteo Salvini che, su questo, ha già detto di essere “nettamente contrario”. Non pare esserlo invece il governo, che nelle prossime ore sarà chiamato a decidere insieme al super Green pass.

”   ESCLUSO PER ORA IL ‘ LOCKDOWN PER NON VACCINATI”

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata intanto delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlere di lockdown per non vaccinati. Ma, con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni – ha spiegato -, di un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni.

 

Super Green Pass e non vaccinati all’esame tecnico ,tra alcuni minuti-alle 18- tra Governo e Regioni

 

Inutile illudersi, presto dovremo fare i conti con i No Vax | L'HuffPost

Super green pass all’esame tecnico  del  governo e regioni in programma oggi, tra alcuni minuti,  alle 18 sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa.

A Palazzo Chigi  garantiscono la presenza la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non interverrà all’incontro il premier Mario Draghi, perché, viene spiegato, si tratta di un confronto “a livello tecnico”. Le Regioni prenderanno parte alla riunione in videocollegamento.

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato”.

Ieri Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente :Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti” questo paese”, dice Massimiliano Fedriga,

Appuntamento “Artifera””, il 28 Novembre alla Galleria Sacca di Pozzallo ,progetto nato per promuovere l’arte dei nostri giorni

Un piccolo Kolossal d’arte, frutto dell’incontro fra una galleria d’arte, tre cantine e alcuni artisti emergenti contemporanei
ARTIFERA è il nome di fantasia ideato per il nuovo progetto concepito dalla siciliana galleria d’arte contemporanea SACCA. Esso vedrà il via a fine novembre (il 28) e prevede il coinvolgimento di tre cantine co-finanziatrici nella realizzazione di una collezione limited edition di cassette d’artista e una mostra nella sede della galleria (a Pozzallo, nel ragusano) con opere dei cinque artisti invitati.Il titolo trae ispirazione dall’aggettivo vinifero (ciò che produce vino) altresì presente, nella sua declinazione al femminile, nel nome scientifico della vite (vitis vinifera).ARTIFERA pertanto vuole denotare un processo che produce arte, alludendo al tempo stesso al mondo del vino. Un progetto ideato e curato da Giovanni Scucces (storico dell’arte e giornalista) e reso possibile grazie alla collaborazione e al lavoro sinergico fra la sua galleria SACCA (Pozzallo), gli artisti Giuseppe Costa (1980, Palermo/Milano), Marilina Marchica (1984, Agrigento), Gabriele Salvo Buzzanca (1986, Barcellona Pozzo di Gotto/Venezia), Federico Severino (1990, Milano/Catania/Torino), Giuseppe Vassallo (1990, Palermo) e le aziende vitivinicole Di Giovanna (Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia), Frasca (Modica) e Quignones (Licata).
Con ARTIFERA, quindi, l’arte incontra il vino in una collezione di cassette d’artista a tiratura limitata (25 o 35 esemplari per tipo + 5 p.d.a.) costituite da multipli d’arte ripresi con interventi manuali dagli artisti e da essi numerati e firmati. Un cofanetto in legno contenente due pregiate bottiglie di ciascuna cantina, prezioso e al tempo stesso accessibile a tutti, pensato per gli amanti dell’arte più raffinata e del buon vino. Ciascuna opera è realizzata su un coperchio estraibile in legno cosicché sarà possibile esporla unitamente al cofanetto o separatamente (con o senza cornice). Un’edizione che sicuramente non sfuggirà ai collezionisti di arte e a quelli del vino.Numerose sono le testimonianze che ci giungono sul “nettare degli dei”, risalenti già ad alcuni millenni prima di Cristo. Svariate attestazioni ci arrivano da egizi, greci, romani e diverse citazioni sono presenti nella letteratura classica e nelle Sacre Scritture. E come non ricordare le tante raffigurazioni fornite da alcuni fra i maggiori artisti di ogni tempo relative al vino e al suo dio, Bacco (o Dìoniso per i greci). Inoltre la vite (e di conseguenza il vino) è una pianta presente in tutti i continenti (fatto escluso l’Antartide per ovvie ragioni climatiche), quindi ci piace pensare che sia qualcosa di “universale” come lo è, senza dubbio, l’arte.Ciascun artista ha agito secondo il proprio gusto e stile, in totale libertà, lungi dall’idea di proporre opere “didascaliche”. Coinvolgere il mondo del vino e delle aziende vitivinicole è stato un modo per dare atto della tendenza che negli ultimi anni vede coniugare il settore dell’arte a quello dell’enologia (e più in generale un modo per rendere manifesto il beneficio che si può trarre dall’unione fra aziende e arte), oltre che per dar seguito all’idea stessa di SACCA, cioè unire più realtà eterogenee per creare contaminazione e relazioni inaspettate.E proprio questo è accaduto con ARTIFERA5 artisti e 3 cantine, sotto la guida della galleria, hanno messo in piedi un progetto nuovo che confluirà in una mostra-evento in cui verranno esposti alcuni lavori degli artisti coinvolti, unitamente alle opere uniche e ai multipli che ne sono venuti fuori. Nella serata inaugurale, inoltre, verranno presentati anche i vini di ciascuna cantina scelti per il progetto.Coniugare arte contemporanea e vino può rappresentare un ulteriore modo per promuovere la cultura artistica e il territorio in maniera nuova, diversa, valorizzando anche l’arte del nostro tempo, portandola nel quotidiano e in ambienti più familiari, in modo da evitare un’eccessiva autoreferenzialità e raggiungere anche coloro che non solo soliti frequentare i luoghi ad essa deputati. In questa maniera si attua un vero e proprio processo di sensibilizzazione del pubblico. Un pubblico trasversale ed eterogeneo attento alla qualità, sia essa riscontrabile in un’opera d’arte o in un vino.Appuntamento fissato per domenica 28 novembre alle ore 17 presso la galleria SACCA a Pozzallo per il vernissage della mostra e la presentazione delle cassette d’artista e dei vini abbinati. Saranno presenti le cantine e gli artisti coinvolti. La mostra potrà essere visitata fino all’8 gennaio 2022 dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 e i martedì e giovedì anche di mattina dalle 10 alle 13. .
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