Trasformazione dei Centri storici: gli architetti catanesi a lezione dal Maestro pluripremiato spagnolo Andres Canovas

Catania, sabato 20 novembre, ore 9.00, Palazzo della Cultura

 

Andrés Cánovas Alcaraz

Nella foto d’Archivio Andres Canovas

Evento promosso dall’Ordine, dalla Fondazione degli APPC e dal Comune di Catania, in collaborazione con Inarch Sicilia

 

CATANIA

Conservazione e trasformazione dei centri storici: Architettura sempre più al centro della programmazione e delle iniziative legate all’evoluzione urbana, in un periodo che guarda al green e all’ecosostenibilità, così come previsto nei piani europei e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Da qui la necessità di un confronto a livello locale, nazionale e internazionale, che vede protagonisti l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Catania (presidente Sebastian Carlo Greco) e la sua Fondazione (Eleonora Bonanno), promotori – con il Comune del capoluogo etneo con la collaborazione di Inarch Sicilia – dell’incontro “Andres Canovas (ACM Arquitectos): Luoghi e persone”.

L’evento avrà luogo il prossimo 20 novembre alle ore 9,00 a palazzo della Cultura: la città etnea aprirà le porte all’architetto pluripremiato spagnolo, cogliendo l’occasione per dibattere su alcuni progetti contemporanei di respiro internazionale e sulla sua opera “Andreas Canovas. Architetture per la città antica e contemporanea”, dando vita a un confronto costruttivo per l’architettura e per la città di Catania. Saranno presenti il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore ai Beni Culturali Barbara Mirabella, il presidente OAPPC CT Sebastian Carlo Greco, la presidente della Fondazione Eleonora Bonanno e Franco Porto, in rappresentanza di Inarch Sicilia.

Gli interventi dei relatori saranno quelli di: Simona Calvagna (Università di Catania), Zeila Tesoriere (Università di Palermo) e Marina Tornatore (Università di Reggio Calabria), moderati da Fabio Guarrera (Università di Palermo).

Chi è Andres Canovas (ACM Arquitectos)

Canovas è direttore del Dipartimento di Architettura della Scuola Tecnica Superiore di Madrid (ETSAM). Ha tenuto corsi e conferenze in più di trenta università in tutto il mondo. Con il suo lavoro nei pressi dell’Imbarcadero di Hornillo ha vinto il Premio Nazionale per il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali 2012, assegnato dal ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport del Governo spagnolo. Lo stesso progetto è stato selezionato per il Premio Mies van der Rohe. Tra gli altri riconoscimenti: il Premio Luis Moreno Mansilla, il Premio Santiago Amón, il Premio Umicor, il Premio di Architettura della Regione di Murcia, il Premio della Comunità di Madrid, il Premio Internazionale di Architettura CSCAE e il Premio COAM. In totale sono 150 i premi e le menzioni in concorsi di architettura, sia nazionali, che internazionali. Il suo lavoro – Andreas Canovas. Architetture per la città antica e contemporanea – è stato pubblicato ed esposto ampiamente in tutto il mondo e raccolto in quattro monografie. Con il suo studio ACM Arquitectos è stato autore del padiglione della Spagna per Expo Dubai 2020.

 

Asta Collezionismo, la stecca da biliardo di Ernest Hemingway verrà battuta all’asta con Art La Rosa

NEL 1948 “CARAMBOLA” PER LA PIÙ BELLA D’ITALIA INCORONATA DA TOTÒ COSÌ HEMINGWAY PERSE LA SUA INSEPARABILE STECCA DA BILIARDO

A DICEMBRE IN ASTA CON ART LA ROSA

CATANIA –

A sessant’anni dalla sua morte (2 luglio 1961), al termine di un’esistenza avventurosa, turbolenta, enigmatica e intensa, Ernest Hemingway rimane una delle personalità più influenti della letteratura americana.

Oltre allo scrittore; oltre al giornalista e cronista di guerra; oltre al Nobel che lo lega alla memoria di tutti; ogni singolo avvenimento della sua vita è stato ben raccolto e documentato da numerosi biografil’insofferenza interiore amplificata dall’alcol; l’avventura in Africa come cacciatore; le cicatrici della guerra, gli atterraggi aerei di fortuna; le ferite che lo segnarono lungo il corso dei suoi anni più difficili.

Ma c’è anche un Ernest Hemingway inedito. È l’uomo dal grande fascino, che ha collezionato quattro mogli e un numero imprecisato di relazioni sentimentali. È l’Hemingway corteggiatore e amante, sensibile alla bellezza femminile, che nel 1948 si scontrò con Antonio De Curtis, il nostro Totò, a Stresa, per il tanto contestato verdetto di Miss Italia.

La maschera tragicomica più rappresentativa d’Italia faceva parte della giuria del Concorso di Bellezza che allietava gli anni del Dopoguerra sulle rive del Verbano. Al Regina Palace Hotel sfilavano i canoni estetici di una femminilità che non c’è più: tra bikini castigati e taglie morbide, vinse quell’edizione la triestina Fulvia Franco: 1 metro e 66 centimetri per sessanta chili di beltà, il vantaggio legato all’appartenenza di una città al confine con la Jugoslavia divenuta “territorio libero” e l’avallo politico di un’Italia tutta da ricostruire.

Hemingway era sbarcato il giorno prima a Genova e scelse di recarsi proprio lì, per un viaggio amarcord tra le stanze del Des Iles Borromées, dove aveva ambientato alcune delle pagine di “Addio alle armi”, ispirato alla sua esperienza di militare in Italia. Fu lui che la sera prima della finale del Concorso, decise di scommettere sulla bolognese Ornella Zamperetti, poi arrivata seconda tra polemiche, querelle giudiziarie e intentate richieste d’indennizzo.

Nella sala da biliardo del suo hotel, tra superalcolici e partite di carambola, dopo aver scommesso ai microfoni dei giornalisti, proprio col fratello dell’aspirante Miss Italia lo scrittore nordamericano mise in gioco la sua stecca da biliardo, quella che lo aveva accompagnato lungo tutta la sua giovinezza, puntando però tutto sulla scelta perdente. Accadimento citato anche tra le pagine del libro di Andrea Di Robilant: “Autunno a Venezia. Hemingway e l’ultima musa” (Corbaccio editore).

Ed è proprio quella stecca – con la dedica “… al mio giovane amico Arnaldo, in onore della sua bellissima sorella Ornelia” – che verrà battuta all’asta da Art La Rosa nel mese di dicembre. La Casa d’Aste siciliana (Catania), che oggi si rivolge soprattutto ai mercati americani e cinesi, ha acquisito il prezioso oggetto dalla famiglia Zamperetti, che lo ha a sua volta ereditato.

«Mio padre, Arnaldo Zamperetti, aveva accompagnato la sorella Ornella a Stresa per il concorso, di nascosto dai genitori che erano completamente all’oscuro della partecipazione della figlia – racconta Aldo Zamperetti- Hemingway passò la notte tra la tavola da biliardo e il bar dell’hotel Des Iles Borromées, dove alloggiava anche mio padre. E quella notte, il famoso scrittore e il giovane farmacista bolognese strinsero amicizia, tra fiumi di alcool, racconti di guerra e partite al biliardo. Mio padre, reduce da pochi anni dai campi di battaglia nordafricani di El Alamein e Casserine e da una ritirata nel deserto di tremila chilometri in compagnia di una tribù di donne Tuareg, aveva molto da raccontare all’autore di “Addio alle armi”. Hemingway era certo della vittoria della bolognese, ma mio padre era convinto al contrario della sconfitta, in quanto l’avversaria sul campo Fulvia Franco era triestina e c’erano tutti i motivi politici per favorire lei. Così quella notte fu messa in palio la stecca da biliardo di Hemingway contro la forte cifra per i preziosi alcolici trangugiati dai due sino al mattino. Vinse la triestina e l’inseparabile stecca dello scrittore famoso passò al giovane farmacista bolognese. Un regalo importante, accompagnato da un mazzo di rose, fu fatto recapitare da Hemingway a Ornella».

 

Molto sangue corre ancora sulla rotta del Mediterraneo. Altre dieci persone perdono la vita su un barcone per soffocamento

 

In 99 soccorsi da Geo Barents. Msf: “Morti per soffocamento dopo 13 ore alla deriva”

Altri 450 lasciati alla deriva. In mare tornano i barconi

Ancora tragedie nel Mediterraneo. E’ destino che molto sangue corra sulla rotta del Mediterraneo prima che i Paesi europei si rendano davvero conto che anche la vita di un migrante ha eguale valore agli altri cittadini d’Europa e del mondo.

Dieci persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. Partite dalle coste della Libia su un barcone sovraffollato, segnalato da Alarm Phone e Seabird, insieme ad altre 99 soccorse di Geo Barents. Quando la nave di Medici senza frontiere ha raggiunto la carretta del mare a circa 30 miglia dalle coste libiche per i 10 non c’era più niente da fare. “Sul fondo della barca di legno sovraffollata, 10 persone sono state trovate morte”, .

“Dieci morti evitabili. Come gli altri 1.225 che hanno perso la vita nell’attraversare il Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Dieci persone morte per soffocamento, dopo 13 ore alla deriva in mare. La micidiale rotta centrale del Mediterraneo. Come possiamo accettarlo nel 2021?”..

E’ un neonato di 10 mesi il migrante più giovane a bordo di Geo Barents. Dopo l’ultimo soccorso sono 186, tra cui molte donne e bimbi piccoli, le persone che si trovavano sulla nave umanitaria. “Molti di loro sembrano traumatizzati dall’orrenda prova – -. Stavano andando alla deriva in mare per ore, temendo per le loro vite. Devono essere portati in salvo al più presto”.

 

Arrestato ad Agrigento un cittadino di 51 anni che deve scontare 15 anni di carcere per traffico di droga

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Immagine di repertorio
Agrigento
I Carabinieri della Stazione di Santa Elisabetta, su segnalazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia –Divisione Si.Re.Ne.- hanno arrestato un cittadino di 51 anni, imprenditore, che da qualche giorno era ritornato nel proprio paese di origine dopo un periodo trascorso in Germania.
L’uomo era destinatario di un provvedimento di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche poiché ritenuto responsabile di traffico di sostanze stupefacenti. Fatti commessi in Germania lo scorso anno. L’uomo, che è stato rintracciato dopo rapide ricerche sul territorio dai Militari dell’Arma dovrà scontare 15 anni di reclusione. Al termine delle formalità di rito lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione della competente A.Giudiziaria.

 

Tromba d’aria a Ragusa, una vittima, un commerciante di 58 anni

Spaventosa tromba d'aria e grandinata a Marinella di Selinunte, paura nel  Trapanese

 

Maltempo in Sicilia, oggi una vittima nel Ragusano. Un uomo di 53 anni è rimasto ucciso  colpito in pieno da una tromba d’aria a Modica. In corso accertamenti da parte di polizia e carabinieri. La tromba d’aria ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, sempre nel Ragusano, vicino al distributore Lukoil.

Chiusa la strada provinciale 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi per la presenza in carreggiata di materiale di copertura volato dai tetti di alcune botteghe e finito sulla strada. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, la Polizia e i tecnici comunali. 

Lievi i danni a Catania e la parte più orientale. Al momento in cui scriviamo in queste zone la perturbazione sembra cessata  e il sole incoraggia ad uscire dalle case
Il sindaco di Modena, Ignazio Abbate è sconcertato da tanto disastro e dalla vittima della tromba d’aria..”C’è un disastro, soprattutto nella zona dell’entroterra, nelle campagne dove vivono 15mila persone. Le case sono state sventrate, ci sono danni enormi e purtroppo anche una vittima, un commerciante di 53 anni,  scaraventato a terra”.
Alberi caduti, muretti di contenimento crollati, strade trasformate in fiumi e case scoperchiate: eccolo lo scenario che si presenta adesso nella cittadina del Ragusano, che nei giorni scorsi era riuscita a contenere i danni delle violente precipitazioni.

“Dalle 6 alle 7.30 ha piovuto con un’intensità mai vista – ha aggiunto -, cadeva grandine grossa come un uovo. Una cosa impressionante. I danni maggiori sono stati prodotti dalla tromba d’aria, forse neppure unico evento. Attività produttive e case sono distrutte, con tetti e infissi divelti. Fortunatamente il maltempo ha risparmiato il centro storico”.

Le zone più danneggiate  sono quelle di Serrameta, Trebalate, Bosco, Sant’Elena e Frigintini. “Sono decine e decine le famiglie con le case distrutte – afferma  ancora il sindaco -. Poco fa mi hanno chiamato per segnalarmi una coppia ferita. Sono marito e moglie trasferiti al pronto soccorso di Modica e Ragusa: la loro casa è stata sventrata, addirittura dentro è stato scaraventato un albero di ulivo”.

Vigili del fuoco, volontari di protezione civile, forze dell’ordine sono già al lavoro. “Stiamo facendo una prima conta dei danni, anche se nelle zone colpite dalla tromba d’aria continua a piovere. Nelle campagne c’è un metro d’acqua. Stiamo cercando di liberare le strade da fango e detriti per raggiungere chi è rimasto isolato e portare i soccorsi. La città e soprattutto le zone interne sono in ginocchio”. L’appello  alla cittadinanza: “State a casa. Non uscite se non strettamente necessario”.

Nella provincia di Siracusa dopo le piogge e le raffiche di vento iniziate già nella serata di ieri, è allerta arancione e ancora una volta è Augusta il luogo più criticoIl paese è isolato con le vie di ingresso e di uscite allagate. Decine le richieste alla protezione civile di case allagate con cinquanta centimetri di acqua. Scuole chiuse così non solo ad Augusta ma in tanti altri paesi della provincia aretusea come Priolo, Melilli, Palazzolo Acreide, Ferla, Buccheri, Buscemi, Sortino. A Siracusa, invece, le scuole sono regolarmente aperte.

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha disposto la chiusura delle scuole. E lancia un appello ai cittadini: “Uscite di casa solo per necessità’. “Considerate le gravi condizioni meteo che da stanotte impattano sulla nostra città e gli effetti sulla viabilità – dice -, vista la forte grandinata delle scorse ore ai fini di effettuare operazioni di ricognizione di eventuali danni in corso ho firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi”.

ARTIFERA, il progetto siciliano nato per produrre e promuovere l’arte dei nostri giorni

Frutto dell’incontro fra una galleria d’arte, tre cantine e alcuni artisti emergenti contemporanei

ARTIFERA è il nome di fantasia ideato per il nuovo progetto concepito dalla siciliana galleria d’arte contemporanea SACCA. Esso vedrà il via a fine novembre (il 28) e prevede il coinvolgimento di tre cantine co-finanziatrici nella realizzazione di una collezione limited edition di cassette d’artista e una mostra nella sede della galleria (a Pozzallo, nel ragusano) con opere dei cinque artisti invitati.

Il titolo trae ispirazione dall’aggettivo vinifero (ciò che produce vino) altresì presente, nella sua declinazione al femminile, nel nome scientifico della vite (vitis vinifera). ARTIFERA pertanto vuole denotare un processo che produce arte, alludendo al tempo stesso al mondo del vino. Un progetto ideato e curato da Giovanni Scucces (storico dell’arte e giornalista) e reso possibile grazie alla collaborazione e al lavoro sinergico fra la sua galleria SACCA (Pozzallo), gli artisti Giuseppe Costa (1980, Palermo/Milano), Marilina Marchica (1984, Agrigento), Gabriele Salvo Buzzanca (1986, Barcellona Pozzo di Gotto/Venezia), Federico Severino (1990, Milano/Catania/Torino), Giuseppe Vassallo (1990, Palermo) e le aziende vitivinicole Di Giovanna (Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia), Frasca (Modica) e Quignones (Licata).

Con ARTIFERA, quindi, l’arte incontra il vino in una collezione di cassette d’artista a tiratura limitata (25 o 35 esemplari per tipo + 5 p.d.a.) costituite da multipli d’arte ripresi con interventi manuali dagli artisti e da essi numerati e firmati. Un cofanetto in legno contenente due pregiate bottiglie di ciascuna cantina, prezioso e al tempo stesso accessibile a tutti, pensato per gli amanti dell’arte più raffinata e del buon vino. Ciascuna opera è realizzata su un coperchio estraibile in legno cosicché sarà possibile esporla unitamente al cofanetto o separatamente (con o senza cornice). Un’edizione che sicuramente non sfuggirà ai collezionisti di arte e a quelli del vino.

Numerose sono le testimonianze che ci giungono sul “nettare degli dei”, risalenti già ad alcuni millenni prima di Cristo. Svariate attestazioni ci arrivano da egizi, greci, romani e diverse citazioni sono presenti nella letteratura classica e nelle Sacre Scritture. E come non ricordare le tante raffigurazioni fornite da alcuni fra i maggiori artisti di ogni tempo relative al vino e al suo dio, Bacco (o Dìoniso per i greci). Inoltre la vite (e di conseguenza il vino) è una pianta presente in tutti i continenti (fatto escluso l’Antartide per ovvie ragioni climatiche), quindi ci piace pensare che sia qualcosa di “universale” come lo è, senza dubbio, l’arte.

Ciascun artista ha agito secondo il proprio gusto e stile, in totale libertà, lungi dall’idea di proporre opere “didascaliche”. Coinvolgere il mondo del vino e delle aziende vitivinicole è stato un modo per dare atto della tendenza che negli ultimi anni vede coniugare il settore dell’arte a quello dell’enologia (e più in generale un modo per rendere manifesto il beneficio che si può trarre dall’unione fra aziende e arte), oltre che per dar seguito all’idea stessa di SACCA, cioè unire più realtà eterogenee per creare contaminazione e relazioni inaspettate.

E proprio questo è accaduto con ARTIFERA: 5 artisti e 3 cantine, sotto la guida della galleria, hanno messo in piedi un progetto nuovo che confluirà in una mostra-evento in cui verranno esposti alcuni lavori degli artisti coinvolti, unitamente alle opere uniche e ai multipli che ne sono venuti fuori. Nella serata inaugurale, inoltre, verranno presentati anche i vini di ciascuna cantina scelti per il progetto.

Coniugare arte contemporanea e vino può rappresentare un ulteriore modo per promuovere la cultura artistica e il territorio in maniera nuova, diversa, valorizzando anche l’arte del nostro tempo, portandola nel quotidiano e in ambienti più familiari, in modo da evitare un’eccessiva autoreferenzialità e raggiungere anche coloro che non solo soliti frequentare i luoghi ad essa deputati. In questa maniera si attua un vero e proprio processo di sensibilizzazione del pubblico. Un pubblico trasversale ed eterogeneo attento alla qualità, sia essa riscontrabile in un’opera d’arte o in un vino.

Appuntamento fissato per domenica 28 novembre alle ore 17 presso la galleria SACCA a Pozzallo per il vernissage della mostra e la presentazione delle cassette d’artista e dei vini abbinati. Saranno presenti le cantine e gli artisti coinvolti. La mostra potrà essere visitata fino all’8 gennaio 2022 dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 e i martedì e giovedì anche di mattina dalle 10 alle 13.

 

‘Ndrangheta, maxi blitz in diverse città italiane : oltre 100 arresti per associazione mafiosa….

Nella Giornata per le vittime di mafia, il messaggio del cardinale Bassetti  a Libera - Vatican News

Archivio -Sud Libertà

La ‘Ndrangheta in ginocchio  in diverse città italiane. Oltre cento misure cautelari emesse dalle Procure distrettuali antimafia di Reggio Calabria, Milano e Firenze, sono state notificate dalla Polizia di  Reggio Calabria con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine  a conclusione di articolate indagini nei confronti di boss di spicco  della   Ndrangheta operanti in stretto accordo tra loro…..

Le investigazioni,, nell’ambito delle quali è stata sequestrata oltre una tonnellata di cocaina importata dal Sudamerica, hanno posto in luce l’attività criminosa di  persone di origine calabrese provenienti dalla Piana di Gioia Tauro, presunti appartenenti alla cosca Molè, attivi anche in Lombardia e in Toscana, e con ramificazioni internazionali.

I reati contestati sono associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, autoriciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione.

Il filone milanese delle indagini è stato condotto dalla Polizia e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como.

I Carabinieri presentano il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2022

 

Ecco il Calendario Storico dei Carabinieri 2022 (video)

 Roma,
Ieri pomeriggio, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, sono stati  presentati il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2022 dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. 
Il Calendario dell’Arma, pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta al secondo conflitto mondiale, risulta essere un interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Con una tiratura che ormai da molti anni supera il milione di copie, l’edizione 2022 prosegue il cammino intrapreso due anni fa continuando ad arricchire racconti di narrativa contemporanea con pregiate tavole di maestri della “transavanguardia”. Quest’anno viene celebrato il Regolamento Generale che risale al 1822 e da allora, immutato nei valori ma sempre aggiornato con integrazioni susseguitesi in questi due secoli, guida l’agire dei Carabinieri. Preziosa cornice sono le tavole realizzate dall’artista Sandro Chia, uno dei principali esponenti della Transavanguardia, accompagnate dagli intriganti testi di Carlo Lucarelli, scrittore, autore di programmi, sceneggiatore e conduttore che, grazie al suo talento con la sua prosa incisiva ha trasformato vicende reali in toccanti storie.
Presentato il calendario storico dell'Arma dei Carabinieri: "Una sintesi  dell'Italia" - IVG.it
 
L’agenda 2022, sempre più richiesta, attraversa le espressioni pittoriche delle maggiori tradizioni stilistiche sino al fumetto. 
Durante la manifestazione, oltre a essere presentate anche altre due sempre più apprezzate opere editoriali: il Calendarietto da tavolo 2022, dedicato al tema “Carabinieri… persone e territorio” e il Planning 2022 che racconta lo “Squadrone Eliportato Cacciatori”, è stato presentato il nuovo sito dell’Arma dei Carabinieri www.carabinieri.it profondamente rinnovato grazie ad una nuova interfaccia e ricco di nuovi contenuti.

Giunta Pogliese: sostituzioni assessori, polemiche, dimissioni, “fiducia di partito”

beddu!

 

CATANIA

“Avvicendamento” nella giunta Pogliese, il primo a quasi tre anni e mezzo dall’insediamento dell’esecutivo comunale.

Il sindaco Salvo Pogliese ha nominato Andrea Barresi, assessore, al posto di Alessandro Porto. Il Capo dell’Amministrazione, nell’annunciare che nei prossimi giorni gli assegnerà le deleghe, ha ringraziato Alessandro Porto per l’impegno profuso.

Andrea Barresi, 38 anni, avvocato civilista, al suo terzo mandato di consigliere comunale, il più votato alle ultime elezioni amministrative di Catania, con oltre 1900 preferenze,      ha annunciato che lascerà lo scranno nell’assemblea cittadina per assumere in esclusiva quello di assessore.

Al consiglio comunale gli subentrerà Sonia Agata Sofia, medico dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, prima dei non eletti nella lista “In campo con Pogliese”.   

 

L'assessore leghista Fabio Cantarella si è dimesso. «Sono un uomo di  partito: è venuta meno la fiducia» - MeridioNews

L’operazione politica ha creato tuttavia turbolenze interno alla giunta Pogliese: si apprende infatti che  l’assessore all’Ecologia, Fabio Cantarella ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta dopo aver avuto, indubbiamente, un incontro col segretario regionale del partito di Salvini, Nino Minardo che appena ieri con una nota ufficiale aveva fortemente criticato il primo cittadino per la sostituzione dell’assessore Alessandro Porto col neo assessore Andrea Barresi.

 

Rifiuti, assessore Catania: "Cara Lucarelli a Sicilia non serve aiuto ma  autonomia"

«Sono un uomo di partito,  il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro – ha affermato Cantarella (nella foto sopra)-  e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io». «La sostituzione – ha aggiunto –  non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il Sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore».

Truffa di organizzazione catanese e agrigentina alla Regione Lazio, 4 arresti, 16 società e Fondazioni sequestrate

Law in Action - StraightNews

Archivio -Sud Libertà

Regione Lazio presa di mira da una organizzazione truffaldina che,   attraverso un vorticoso giro di società, Fondazioni e associazioni sul territorio nazionale e su quello di altre 4 paesi comunitari ed extracomunitari, si arricchiva illecitamente ed eludeva i controlli.

Al momento la Guardia di finanza di Catania sta, dunque, eseguendo, in tre regioni italiane e in altri quattro Paesi europei, un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone nell’ambito di un’inchiesta della Procura etnea su truffe alla Regione Lazio.

Sono accusate, con altri 11 indagati, di associazione a delinquere, truffa allo Stato, truffa, riciclaggio e autoriciclaggio.

OPERAZIONE “MONEYBACK”

In corso di esecuzione un sequestro nei confronti di 16 tra società e fondazioni con sede a Catania, Roma, Milano e Agrigento e a disponibilità finanziarie per oltre 500 mila euro. L’operazione, che è stata chiamata ‘Moneyback’, interessa anche Germania, Malta, Svizzera e Regno Unito. Siu tratta, dunque, di due paesi comunitari (Germania e Malta) e due extracomunitari ovvero Svizzera (che non ha mai aderito all’Unione europea) e Regno Unito (che ne è uscito di recente)

In Sicilia l’indagine non riguarda solo Catania, centrale in questa operazione, ma anche Agrigento dove sono in corso sequestri beni, perquisizioni e acquisizioni documentali utili al prosieguo delle indagini come avviene un po’ dappertutto dove la Finanza – con successo- ha posto la sua attenzione investigativa

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