DISCO ROSSO AD ASSOCIAZIONE A DELINQUERE , 17 MISURE CAUTELARI PER FERMARE MOVIMENTO DI 27 TONNELLATE DI SIGARETTE

 

NAPOLI

Guai in vista per tanti contrabbandieri . Scoperti ed arrestati..I Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Napoli, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica partenopea, hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di 17 persone ritenute gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Per uno dei sodalizi è stata applicata la custodia in carcere, per sette di essi gli arresti domiciliari.Altri sette sono destinatari di divieto di dimora nella provincia di Napoli, mentre due dell’obbligo di dimora.

Nel complesso sono 67 le persone coinvolte nelle attività investigative e gravemente indiziate, a vario titolo, di aver costituito e fatto parte di sodalizi criminali attivi nella commissione di reati inerenti al contrabbando di T.L.E. provenienti dall’Est Europa e introdotti in Italia per alimentare il mercato clandestino campano.

Già sequestrati, e successivamente confiscati, anche due immobili utilizzati per lo stoccaggio dei TLE, per un valore di oltre 250.000 euro.

Tre i gruppi familiari autonomi investigati, operativi nella città di Napoli, nelle zone di Porta Nolana, Piazza Mercato, via Sant’Antonio Abate, Quartiere Forcella e nell’area metropolitana, tra Cardito, Frattaminore, Casoria e Melito di Napoli.

Tali sodalizi, inseriti in un livello intermedio nella catena distributiva delle sigarette di contrabbando, disponendo di locali adibiti a magazzini clandestini intestati a diversi prestanome, hanno gestito il mercato illegale delle sigarette canalizzando le forniture ai minutanti di posti fissi (le cosiddette “bancarelle”) secondo i differenti flussi di domanda, dipendenti dalla qualità e dai prezzi praticati.

Nel corso delle indagini, svolte tra l’estate del 2015 ed il 2017, sono stati individuati e monitorati sia gli immobili destinati a deposito (box, garage, sottoscala, appartamenti) che gli automezzi utilizzati per le consegne delle forniture di t.l.e. ai clienti: generalmente auto di piccola cilindrata ma capaci di occultare fino a 3 casse di sigarette

G20: “L’AFGHANISTAN RAPPRESENTA UNA CATASTROFE UMANITARIA”

Draghi, l'ultimo discorso come capo della BCE | Starting Finance

Al G20 straordinario sulla crisi afghana si è parlato di “catastrofe umanitaria e con l’avvicinarsi dell’inverno c’è la percezione di come la situazione stia precipitando“. Parole del  premier Mario Draghi,  al termine del G20 straordinario sull’Afghanistan.

Afferma il premier: “Al vertice “da quasi tutti è emersa la necessità di arrivare a una posizione unificata, questo si è tradotto in un mandato alle Nazioni Unite per un coordinamento nella risposta, naturalmente” in un mandato “ad agire anche direttamente. Quindi vari attori, anche l’Ue e le istituzioni finanziarie internazionali, lavoreranno sotto questo grande ombrello”.

Il G20 straordinario dell’Afghanistan “ha dato mandato all’Onu per avere una roadmap per procedere agli aiuti umanitari in modo coordinato”. E tra le “prime cose da chiedere al governo talebano è che vi sia possibilità per le Nazioni Unite ma anche per altri di poter entrare e uscire, di avere libertà di movimento” per gestire gli aiuti umanitari.

La spinta ad operare bene proviene dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen che ha annunciato uno stanziamento di un miliardo di dollari e questo è stato uno dei vari impegni a finanziare la risposta umanitaria”.

Il premier ha poi sottolineato che “occorre impedire il collasso economico del Paese Afghanistan: impedire che il sistema dei pagamenti crolli, significa cercare di salvare quel poco di sistema bancario che è rimasto”.

Inoltre, “è stato toccato da tutti il problema dei diritti delle donne, di garantire loro istruzione, di non tornare indietro 20 anni”. E “consenso ha trovato la necessità che l’Afghanistan non torni ad essere una specie di rifugio del terrorismo internazionale”

“Io lo considero un successo questo meeting – ha detto ancora il premier – perché è la prima volta che viene data una risposta multilaterale alla crisi afghana. Con una prospettiva di più lungo periodo, si può dire che il multilateralismo sta tornando come uno schema di lavoro dei Grandi” del pianeta.

“Ho invitato tutti a cercare di lavorare il più possibile insieme, soprattutto sulla risposta della crisi umanitaria per permettere di superare le inevitabili differenze di vedute di politica estera. Su questo non ci sono diversità” ha affermato Draghi.

“Si è anche parlato della necessità di coinvolgere i paesi limitrofi. Occorre dare ordine e visibilità a movimenti migratori, al momento non c’è un coordinamento” .

Nella gestione della crisi afghana “il coinvolgimento dei paesi vicini è essenziale, è un tema che oggi è stato sollevato soprattutto dalla Russia ma è accettato da tutti. C’è piena consapevolezza che le regioni di contorno all’Afghanistan siano coinvolte, questo avviene in tanti modi e sta già avvenendo: in migliaia, forse milioni di migranti sono andati a finire nei paesi vicini e questi paesi, senza desiderarlo, sono chiamati a gestire una realtà totalmente nuova e che non è finita. Queste migrazioni continueranno, perciò e importante rispondere quanto prima a questa situazione”.

“Il governo italiano ha assicurato l’uscita dall’Afghanistan di circa 5mila persone – ha ricordato il presidente del Consiglio – Anche la Germania e il Regno Unito hanno fatto molto. Un’opera significativa, ma non è sufficiente, ci sono ancora molti collaboratori. Le Nazioni Unite stanno cercando di ottenere dal governo dei talebani, dal governo afghano, di organizzare dei corridoi” umanitari.

“Vorrei concludere con un invito molto sentito. Invito tutti voi a lavorare insieme per non abbandonare l’Afghanistan. Nonostante le tante differenze che ci caratterizzano, non dobbiamo accettare questa catastrofe. ….”

“SOLVENTI ALLA FRUTTA”: IL PROGETTO CATANESE DELL’ITI CANNIZZARO AL MAKER FAIRE ROME 2021

La dirigente scolastica Pina Montella: «Un percorso educativo che consente di instradare i giovani nei settori della produzione eco-innovativa e del consumo sostenibile”.

 

 

CATANIA 

 

Un progetto formativo ed educativo, con un occhio di riguardo alla green chemistry (la chimica sostenibile): è con “Solventi alla Frutta” che l’Istituto Tecnico Industriale Cannizzaro di Catania ha partecipato al Maker Faire Rome 2021, evento dedicato alle tecnologie e alle innovazioni, che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi.

Protagonisti della trasferta gli studenti della classe V A – indirizzo “Chimica dei Materiali” – impegnati nella la realizzazione di un solvente prodotto con le bucce di agrumi siciliani, in sostituzione dei più comuni solventi sintetici. Un prodotto naturale ed ecocompatibile, a basso impatto ambientale nei processi di smaltimento, perfettamente in linea con le indicazioni della Green Economy tracciate dalla Comunità Europea per ridurre le emissioni e l’aumento della temperatura globale.

Un percorso curriculare ed extracurriculare nato da un’idea della professoressa Angela Percolla, pienamente avallato dalla dirigente scolastica Pina Montella. A guidare i ragazzi il professore Giacomo Anselmo, che ha accompagnato a Roma due giovani studenti in rappresentanza del gruppo di lavoro: Mauro Mocci e Simone La Rosa.

«Un progetto portato avanti durante l’anno scolastico – spiega Anselmo – e che proseguirà con ulteriori studi e approfondimenti per migliorarne il rendimento e la realizzazione, che avviene attraverso l’estrazione di olii essenziali e un processo di “deterpenizzazione”, effettuato estrapolando specifiche biomolecole: i terpeni. Un solvente che sostituisce quelli di uso comune e vede molti campi di applicazione, dalle vernici utilizzabili nella bioedilizia alla cosmetica.

Un progetto che si muove nella direzione green, presentato all’interno dell’evento che unisce scienza, hi-tech e soluzioni ecocompatibili. «Un traguardo che gratifica noi e i nostri ragazzi – ha sottolineato la preside Montella – questo evento per il Cannizzaro, per tutto il mondo scolastico siciliano, rappresenta un’importante vetrina, che consente il dialogo con grandi aziende del settore a livello globale. I nostri laboratori sperimentali hanno attirato l’attenzione di imprenditori moldavi, con cui – siamo certi – avvieremo uno scambio nei prossimi mesi. Ci tengo a sottolineare che il progetto “Solventi alla Frutta” – che individua nelle risorse del territorio nuove possibilità di utilizzo economico e sostenibile dei prodotti agricoli locali – è stato interamente autofinanziato dalla scuola, grazie a un’attenta e oculata gestione delle risorse».

Ancora una volta, la teoria si interseca con la pratica, attraverso un percorso educativo e di sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente, che consente di instradare i giovani nei settori della produzione eco-innovativa e del consumo sostenibile.

Dal 15 Ottobre obbligo di esibire il certificato verde: un comunicato di Palazzo Chigi

Green pass, ecco come ottenerlo con l'app Io - la Repubblica

 

Cambiano le cose in Italia fra pochi giorni  Green pass obbligatorio sul lavoro dal prossimo 15 ottobre, il presidente del Consiglio Mario Draghi, su proposta del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha adottato con Dpcm le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde COVID-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni. Ne dà notizia Palazzo Chigi in una nota. Nella nota, la presidenza del Consiglio ricorda che  il certificato verde diventerà d’obbligo sul posto di lavoro.

STELLA BASSANI, ARTISTA CHE CON LA MUSICA VUOL RICOSTRUIRE L’ALBERO E IL GIARDINO DELLA VITA

 

Ritorno discografico per Stella Bassani, icona contemporaneadell’ebraismo musicale pop, che – classe 1970, mantovana – ci regala 7 tracce nuove.
7 canzoni, dunque, tutte in ebraico che spaziano dalla tradizione dell’antico testamento per raggiungere i songwriter del Novecento, celebrando la Storia e le storie di un popolo controverso e spesso tragicamente perseguitato.
« Ha Yikkar » che sottotitola « l’essenziale in studio » è un album « ponte », o meglio di passaggio, rigorosamente unplugged (quasi solo voce e chitarra, con qualche arricchimento sonoro solo nel brano d’apertura) che ha lo scopo di trasportare l’ascoltatore nella Erez Israel (la terra promessa) in tutta la sua essenza e semplicità.
Inoltre ci piace leggere tra le righe che l’essenziale, la cosa fondamentale,e il minimalismo sono i binari di ripartenza per un mondo che, travolto da Covid e lockdown, riparte dalle radici per ricostruire l’albero e il giardino della vita.
Capolavori di bellezza come « Hine keinei avadim» e « Rachem », si affiancano a tre omaggi dedicati all’indimenticabile Naomi Shemer (« Lu Yehi », « Od Lo Avavti Dai », « Al Kol Eleh ») per celebrare il KInneret con la tradizionale « Eretz Eretz Eretz » e la Storia del popolo ebraico con « Ava Nagila ».
Dal 10 ottobre 2021, in distribuzione sulle maggiori piattaforme digitali.
Note d’autore
Stella (Iolanda Elena) Bassani inizia fin da bambina a girare con il nonno Cesare Galli, polistrumentista e direttore d’orchestra, nonché fondatore della Fisorchestra di Verona, respirando musica e diventandone piano piano parte integrante. Gira con lui l’Italia, la Svizzera, la Francia e altri paesi, ben presto imparando anche il significato del palco, del musicista e del pubblico. Crescendo inizia a scoprire il pianoforte, il solfeggio, la chitarra e soprattutto la voce. Soprano, con un’inclinazione naturale verso le note lunghe, inizialmente viene introdotta al canto lirico che, però ben presto, abbandona perché troppo competitivo e rigido.
Stella ama anche la danza, il movimento fisico, il ballo.
Infatti, attraverso le feste tradizionali della Comunità organizzate dal padre Italo (attivissimo a livello locale, nazionale e internazionale) conosce la MUSICA TRADIZIONALE EBRAICA, antica e religiosa, ma soprattutto laica e vivace, tipica della terra mediorientale che ha conosciuto in Europa e nel mondo diverse contaminazioni.
Dopo la scomparsa del nonno e anche del padre (il quale, dopo essere scampato al genocidio della shoah e che nel dopoguerra diventò Presidente della Comunità Ebraica di Mantova dal 1973 al 1985, all’età di soli cinquant’anni restò gravemente paraplegico a causa di un ictus) Stella Bassani – dopo essersi occupata per oltre dieci anni della cura del papà – decide di intraprendere un viaggio spirituale, e materiale, di conoscenza verso il suo popolo, facendosi da sola.
Israele, l’Olocausto, il dolore ancestrale e la rabbia per ogni tipo di genocidio e discriminazione, la portano verso la sua lingua (l’ebraico) e la canzone popolare.
Nel gennaio 2012, riceve una targa a Roma per l’impegno sociale, al Campidoglio, in occasione dell’evento ambientalista “UN BOSCO PER KJOTO” e viene invitata a numerose manifestazioni per LA GIORNATA DELLA MEMORIA.
Nel gennaio 2013 pubblica il suo primo album, intitolato I GIARDINI DI ISRAEL, ed è subito un successo.
Le maggiori associazioni e riviste ebraiche accolgono il progetto come importante e coraggioso, in un momento estremamente complicato dal punto di vista internazionale.
L’album viene presentato nelle maggiori città italiane come Milano, Roma, Siena, Brescia, Mantova e Parma.
Il repertorio di Stella Bassani è però ben più ampio: è stata invitata nelle maggiori feste tradizionali e ricorrenze. Come ad esempio a Verona – Giornata Europea della Cultura Ebraica 2013 e al Festival della Canzone Ebraica a Milano nel 2014.
Il 9 novembre 2014 è uscita la ristampa di “I GIARDINI DI ISRAEL” con un nuovo titolo “TRA PACE E MEMORIA”, dedicato al 25° anniversario della CADUTA DEL MURO DI BERLINO.
Nel 2015 ha partecipato al Festival Ascoli Holy Music, festival internazionale della musica per la preghiera, duettando con il trio gospel Anno Domini.
Nel 2019 ha realizzato il singolo ” Vi hu da leolam teshev”, cover del brano originale israeliano, riproponendo in versione dance con arrangiamento di Dave Rodgers, presentandolo in tour in molte città d’Italia. Il 10 ottobre 2021, dopo aver incontrato l’Ambasciatore di Israele a un evento dedicato all ‘Alyiah Bet ligure, partecipa alla Giornata Europea della Cultura Ebraica di Sabbioneta (MN) con lo show concept “Dialoghi musicali” presentando il suo secondo album “Ha Yikkar”, prodotto da Long Digital Playing Srl e distribuito sulle piattafome on line in oltre 200 Stati del mondo.

 

NO VAX, GREEN PASS, SQUADRISMO E SCONTRI CON LA POLIZIA

 

Guerra e scontri duri con le forze dell’ordine nella capitale, la sede del sindacato Cgil sotto assedio. La condanna di Draghi. Corteo anche a Milano

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Scontri a Roma nella giornata della manifestazione no green pass, con l’assalto alla sede della Cgil.  La situazione è degenerata nel pomeriggio, con la tensione già in Piazza del Popolo, affollata da migliaia di persone. “Assassini, assassini” hanno urlato i partecipanti, circa diecimila. “Vogliamo le dimissioni di Draghi e Mattarella”, l’urlo dal palco.

Una parte dei manifestanti ha raggiunto la sede romana della Cgil. Migliaia di persone si sono accalcate sotto le finestre della sede del sindacato, tra slogan e striscioni. “Nessuno può toglierci il lavoro che ci siamo conquistati onestamente e duramente”, “Landini dimettiti”, i cori rivolti all’indirizzo del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. L’assedio ha sfondato l’ingresso della sede, come documentato dai video diffusi sui social. Intanto, altri gruppi si sono diretti verso Montecitorio, arrivando a poche decine di metri da palazzo Chigi, lanciando petardi e bombe carta. In serata, nuovi momenti di tensione a via del Corso, con barricate alzate da chi ha utilizzato sampietrini, transenne e bidoni dei rifiuti.

Le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico e la Digos della Questura di Roma hanno fermato e identificato numerose persone nei cui riguardi sono in atto valutazioni sulla loro posizione per individuare la loro esatta responsabilità in merito alle violenze, come fa sapere la questura di Roma.

Il bilancio è di quattro persone arrestate ma sono in corso serrate attività dirette a individuare altre responsabilità degli altri fermati, fra i quali c’è anche il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, come è noto sorvegliato speciale che ha violato numerose prescrizioni. Alcuni appartenenti delle forze di polizia sono rimasti feriti in occasione dei tafferugli, sottolineano da San Vitale, ”continuando il servizio con grande spirito di abnegazione”.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi “condanna le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane”, si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi nella giornata caratterizzata in particolare dai disordini a Roma, dove si è tenuta una manifestazione No Green Pass. “

Tensione anche a Milano, con circa 5000 persone in piazza. Il flusso indisciplinato dei manifestanti ha deviato da corso Buenos Aires tentando in più punti di forzare i cordoni di polizia per raggiungere la stazione Centrale. Dopo ripetuti tentativi, i manifestanti hanno raggiunto il piazzale della stazione cercando di accedere all’interno per bloccare il traffico ferroviario. La polizia ferroviaria ha presidiato alcuni varchi di accesso e ha chiuso gli altri evitando l’ingresso dei manifestanti che hanno creato problemi al traffico nella zona.

LA GARA SPORTIVA DI EQUITAZIONE NON CANCELLA LA DISPERAZIONE DEI DIPENDENTI SILURATI DALLA REGIONE

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La Sicilia si conferma ancora una volta punto di riferimento per il mondo dei cavalli al centro dell’area mediterranea. Da oggi  al 10 ottobre, sui campi gara del Centro equestre del Mediterraneo di Ambelia, a Militello Val di Catania (CT), riflettori puntati sulla Coppa degli Assi, evento agonistico riconosciuto a livello internazionale, organizzato dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia e promosso dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli.

La 36esima edizione del concorso, dopo dieci anni, torna a validità internazionale con le competizioni CSI1* e CSI2* dove i campioni del salto ostacoli si sfideranno per un montepremi complessivo di 90mila euro.

Durante la tre giorni agonistica si tengono , inoltre, le tappe di due concorsi nazionali targati Fieracavalli: il Gran Premio 123×123nato nel 2018 per celebrare le 120 edizioni della manifestazione, e l’Italian Champions Tour, primo circuito itinerante di salto ostacoli a squadre su tutto il territorio nazionale che vedrà la sua finale alla fiera scaligera, in programma dal 4 al 7 e dal 12 al 14 novembre 2021.

«Anche questa edizione della Coppa degli Assi – afferma l’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina in una nota – conferisce prestigio alla tradizione siciliana dello sport equestre. La rinnovata collaborazione che il governo Musumeci ha voluto con Fieracavalli di Verona ci consente di guardare al futuro con sempre maggiori ambizioni. Lo splendido impianto di Ambelia si appresta ad ospitare la popolare gara, ma stiamo lavorando affinché anche l’impianto della Favorita, a Palermo, possa essere presto riaperto al pubblico per creare un asse fra i due poli dell’Isola».

Rinomato per essere uno dei più prestigiosi e longevi concorsi ippici internazionali d’Italia, la Coppa degli Assi in oltre quarant’anni di storia ha visto i migliori binomi del salto ostacoli mondiale calcare lo storico campo della Favorita, a PalermoDal 1976, anno della sua istituzione, nomi del calibro dell’azzurro Raimondo D’Inzeo, degli inglesi David Broome e Harvey Smith, del fuoriclasse brasiliano Nelson Pessoa – uno dei più grandi cavalieri di tutti i tempi -, dell’elvetico Willi Melliger, del francese Michel Robert o ancora dell’austriaco Anton Martin Bauer, si sono guadagnati l’ambìto Gran Premio.

Oggi la manifestazione sportiva sta finalmente riconquistando il suo valore internazionale grazie ad un’intensa attività di collaborazione tra il comitato locale e la Federazione Italiana Sport Equestri.

 Oltre all’Italia, arriveranno cavalieri dalla Grecia, dalla Germania e dalla Colombia. Tra gli iscritti anche Francesco Franco, già nell’albo d’oro del concorso grazie alla conquista del titolo nel 2009.

Nelle ultime tre edizioni, a causa dell’inagibilità temporanea del Centro Ippico della Favorita, il concorso si è spostato da Palermo a Catania, dove la Regione Siciliana ha attivato un forte piano di recupero e miglioramento della Tenuta di Ambelia che ospita il Centro Equestre del Mediterraneo, nato con l’ambizione di far ritornare la Sicilia il punto di riferimento del mondo equestre del centro-sud Italia. La struttura é immersa in un’area di 50 ettari impreziosita da ulivi secolari ed è gestita dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia che qui cura la riproduzione e all’allevamento di centinaia equidi, contribuendo al mantenimento delle razze autoctone del Purosangue OrientaleSanfratellanoAnglo-Orientale, dell’asino Ragusano e Pantesco.

               LA  MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEI SETTE DIPENDENTI SILURATI DALLA REGIONE

La restaurata Tenuta Ambelia location della Fiera Mediterranea del Cavallo: "La Regione pensi ora ad avviare il rilancio" | BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia

DI      R.LANZA

In questo contesto storico e paesaggistico unico si inserisce la Coppa degli Assi, “una prestigiosa manifestazione al cui indiscusso valore sportivo oggi si aggiunge l’importante valenza culturale del luogo che la ospita, richiamando un pubblico non solo di appassionati, ma anche di curiosi, amanti dei cavalli, giovani e famiglie”.

La gara -aggiorniamo le giornate sportive – si rivela occasione di rilievo per una manifestazione dei dipendenti dichiarati in “disponibilità” e con l’80 per cento dello stipendio.    Già altre volte-ricorderemo- i  sette (erano otto ma un dipendente recentemente è venuto a mancare)  lavoratori avevano espresso la  vibrata protesta a Tenuta Ambelia affiancati da diversi sindacalisti per una vicenda che-come SUD LIBERTA’ ha ampiamente pubblicato nei dettagli – rappresenta una topica della Regione siciliana. E una vergogna dell’Ars e dei suoi parlamentari con esclusione del gruppo pentastellato autore di un intervento-interpellanza  per  risolvere l’inusitata questione.

Oggi i sindacati -CGIL- UIL- SADIRS  si ripropongono in vetrina ma ancora una volta “raccontano” la storia dei dipendenti  ma non hanno proposte  concrete per chiudere questo vergognoso capitolo.    Sono autori di un volantino che ricorda la vicenda in maniera identica al precedente comunicato – già da noi pubblicato -al quale hanno cambiato solo la data e mese ed è davvero superfluo quindi  ripubblicarlo.      Un modo di fare sindacato che è quello tipico in Sicilia, per salvare le apparenze e dire a tutti: “Oilà, io ero presente..”          Ma le occasioni perdute  per fare goal,discutiamo in termini calcistici, erano davvero tante ….. Errori che i sindacalisti non intendono riconoscere forse anche per la facile responsabilità da addossare agli altri protagonisti …

Sarà bene che i sette dipendenti studino altre soluzioni concrete visto che la pianta organica della Regione siciliana si è svuotata di migliaia e migliaia dipendenti tra istruttori, funzionari e dirigenti e il governo “promette” assunzioni a valanga nei vari Dipartimenti il cui potere clientelare si è esteso ulteriormente con gli incarichi a “consulenti, esperti, dipendenti” collocati – con sindacalisti regionali “bendati”- negli uffici di comando della Regione

La Sicilia e il resto del Paese da oggi nella fascia di colore bianca

 

Con il passaggio della Sicilia dalla zona gialla, con limiti e misure più restrittive, alla zona bianca, tutto il Paese si ritrova oggi nella  fascia di colore bianca.

Ministro Speranza: “Numeri da epidemia in corso, servono prudenza e  gradualità"

L’annuncio del passaggio in area bianca per la Sicilia  dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Ho appena firmato l’ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca” ha comunicato il ministro della Salute, invitando tutti a “continuare su questa strada”.

Adesso tutta l’Italia è in zona bianca, abbiamo fatto un altro passo in avanti” ma “nessuno nel mondo dice che ne siamo fuori, la lotta al virus è ancora una partita aperta e delicata” . Il ministro soffermandosi sulla ripresa economica, ha spiegato: “La crescita del 6% la fai se metti il Paese in sicurezza dalla pandemia. Stiamo entrando nella quarta settimana dalla riapertura delle scuole, possiamo parlare di tenuta, ma per un bilancio degli effetti è presto”.

Continuiamo a tenere l’attenzione alta, perché c’è l’incognita varianti. Ora abbiamo i vaccini e l’Rt è a 0,83. Ma in Gran Bretagna ci sono 40.000 casi al giorno e mille morti in Russia. “.

SIBEG CON MAREVIVO PER UNO SPECIALE “BLUE DAY”

 

120 i dipendenti coinvolti in una giornata di sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente e la pulizia delle spiagge

Catania,

 Si è tenuto oggi uno speciale “Blue Day”, le giornata dedicata alla sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente e sull’importanza della conservazione dell’ecosistema marino, realizzato da Sibeg Coca-Cola con Marevivo.

Per la prima volta i dipendenti dello stabilimento catanese sono stati coinvolti da Marevivo in una giornata di formazione sulle tematiche di protezione ambientale, pulizia delle spiagge e riciclo. Durante la giornata i dipendenti hanno infatti avuto l’opportunità di dare il proprio contributo nell’aiutare a preservare le bellezze costiere attraverso un semplice gesto di pulizia delle due spiagge libere (n. 1, 2 e 3) della Plaia, recuperando rifiuti abbandonati ed aiutando a riciclarli correttamente per dare loro una seconda vita.

«Guanti, abbigliamento comodo, scarpe chiuse e mascherine: oggi si lavora fronte-mare a all’aria aperta per dare un contributo fattivo a sostegno dell’ambiente. Un’iniziativa importante che vede il coinvolgimento di 120 persone – sottolinea l’Amministratore delegato Sibeg Luca Busi – un percorso avviato per tutelare questo splendido litorale, meta di tantissimi turisti e cittadini. Nella sola mattinata di oggi abbiamo raccolto 73 sacchi per un totale di 858 chili di plastica: un vero successo. Ringrazio anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania Fabio Cantarella per la visita istituzionale. Sibeg è impegnata da anni con tantissime iniziative “green” che coinvolgono lo stabilimento e i processi produttivi, ma ciò che ci sta più a cuore è la cultura ambientale, fatta di piccoli gesti che possono realmente aiutare a fare la differenza».   

L’iniziativa rientra nel progetto “Blue Activities”, ideato e realizzato da Marevivo con il supporto non condizionato di The Coca-Cola Foundation, che negli ultimi anni ha visto l’Associazione ambientalista impegnata in numerose azioni di pulizia del litorale italiano, coniugate ad attività di educazione all’ambiente e alla sostenibilità.

La collaborazione su “Blue Day” si inserisce all’interno della strategia di sostenibilità di lungo periodo di Coca-Cola, chiamata World Without Waste, che include chiari obiettivi globali per eliminare lo spreco. Nel contesto di questo programma, entro il 2025 tutte le confezioni prodotte a livello globale da The Coca-Cola Company saranno completamente riciclabili: in Italia questo obiettivo è già stato raggiunto e sono tutte 100% riciclabili. Inoltre, nel 2021 Coca-Cola ha fatto un ulteriore passo per promuovere ancora più concretamente l’economia circolare ed il riciclo, introducendo sul mercato italiano le nuove bottiglie realizzate con il 100% di plastica riciclata (rPET) per diversi marchi nel suo portafoglio prodotti, per un totale di 150 milioni di confezioni realizzate nel 2021. Un ulteriore passo avanti è stato fatto anche sull’imballaggio secondario, quello non a diretto contatto con il prodotto, con la recente introduzione di KeelClip™, l’innovativo sistema di imballaggio in carta 100% riciclabile, che permette di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine. Inoltre, dopo Fanta, è stato rimosso il colore anche dalle bottiglie di Sprite, al fine di rendere più facile il riciclo in nuove bottiglie trasparenti.

Da sx Cantarella e Busi

 

The Coca-Cola Foundation

Fondata nel 1984, The Coca-Cola Foundation ha investito oltre 1,2 miliardi di dollari in tutto il mondo per proteggere l’ambiente, sostenere l’emancipazione femminile e migliorare il benessere generale delle persone e delle comunità.

Coca-Cola in Italia

Operiamo in Italia dal 1927, oggi contiamo 6 stabilimenti e oltre 2.000 dipendenti. Il nostro portfolio comprende 40 prodotti, dalle bevande gassate ai tè, dalle acque alle bevande vegetali e il 60% dei prodotti dell’azienda è a ridotto, basso o nullo contenuto calorico.

Coca-Cola HBC Italia

Coca-Cola HBC Italia è il principale produttore e distributore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia. Impiega circa 2.000 dipendenti e opera attraverso 5 stabilimenti: 3 dedicati alla produzione di bevande situati a Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE) e 2 siti di imbottigliamento di acque minerali, quello di Fonti del Vulture situato a Rionero in Vulture (PZ) e quello di Lurisia a Roccaforte Mondovì (CN). Impegnata nel campo della responsabilità sociale d’impresa, Coca-Cola HBC Italia pubblica ogni anno un Rapporto Socio-Ambientale in cui documenta le attività svolte per la comunità, nel mercato, in campo ambientale e sul posto di lavoro.

SIBEG

Sibeg in Sicilia è sinonimo di Coca-Cola. La società dal 1960 produce, imbottiglia e distribuisce tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company. Grazie alla sua struttura organizzativa interna, forte di circa 350 dipendenti, e al capillare indotto occupazionale – di circa 1000 persone – dallo stabilimento di Catania ogni giorno partono dai 30 autotreni (bassa stagione) ai 100 autotreni (alta stagione), con prodotti che vengono consegnati (direttamente o tramite distributori) a circa 16.500 punti vendita dell’intera Isola. Sibeg, con una quota di mercato nel canale Modern Trade (GDO) pari a circa il 54%, rappresenta uno dei principali attori dello sviluppo e dell’innovazione dell’economia siciliana.

 

 

Due giornalisti -dissidenti Maria Ressa e Dmitry Muratov- vincono il Nobel per la Pace 2021

I giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il Premio Nobel per  la pace 2021

Maria Ressa e Dmitry Muratov, giornalisti dissidenti

Due giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il premio Nobel per la Pace 2021. L’annuncio è stato fatto oggi, venerdì 8 ottobre, a Oslo, dalla presidente della Comitato per il Nobel norvegese, Berit Reiss-Andersen. Le candidature, quest’anno, erano oltre 300.
I due hanno ricevuto questo riconoscimento per il loro impegno nel «salvaguardare la libertà di parola, una condizione fondamentale per la democrazia e la pace».

Dmitry Muratov è caporedattore del giornale d’inchiesta russo Novaya Gazeta , la testata per la quale scriveva la giornalista russa Anna Politkovskaya uccisa nel 2006.

Maria Ressa, cittadina filippina naturalizzata statunitense, è la cofondatrice del sito di notizie Rappler, noto per le sue inchieste sull’operato del governo del presidente Rodrigo Duterte soprattutto in relazione alla cosiddetta «guerra alla droga».

Ricorderemo che lo scorso anno il premio era andato al   world Food Programme per gli sforzi compiuti nella lotta contro la fame nel mondo.

Nei giorni scorsi erano stati assegnati i premi Nobel per la Medicina ( a David Julius and Ardem Patapoutian per le scoperte sui recettori per la temperatura e il tatto) , per la Fisica (a Giorgio Parisi e a Svukuro Manabe e Klaus Hasselmann),, per la Chimica (a Benjamin List e David Mac Millan, ingegneri delle molecole e per la Letteratura (ad Abdulrazak Gurnah)

Il premio Nobel per la Pace è l’unico assegnato in Norvegia, e non in Svezia, ed è anche l’unico che può essere assegnato a organizzazioni e non solo a singoli individui.