ATTACCO DI CRIMINALE HACKER AL DIRETTORE RAFFAELE LANZA DI SUD LIBERTA’

Foto di Hacker, immagini stock professionali RF | Depositphotos

Attacco  di criminale hacker al direttore Raffaele Lanza di Sud Libertà.  Un attacco con richiesta di riscatto (1200 euro9 pena la perdita di dati professionali.

La richiesta di denaro è in bitcoin perchè  con questo sistema pare che gli hacker riescano a mantenere l’anonimato e a sfuggire alla Giustizia penale  Noi riportiamo lo scritto del criminale hacker  perchè la Polizia giudiziaria e Carabinieri specialisti possano con la tecnologia moderna a disposizione dell’Autorità individuare il truffatore che opera montaggi con foto e video terrorizzando la popolazione. Questo è il bitcoin del criminale finora anonimo

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Ricorderemo che un  attacco hacker  aveva recentemente  colpito il Centro elaborazione dati (CED) e i sistemi informatici della Regione Lazio causando problemi molto gravi all’intera struttura informatica regionale. Per evitare la perdita dei dati sanitari di 5,8 milioni di persone, il sistema di erogazione dei servizi informatici venne temporaneamente bloccato, compreso quello della gestione della campagna vaccinale.

La piattaforma regionale per le prenotazioni rimase rimasta spenta per diversi giorni, solo nelle ultime ore, superando notevoli difficoltà tecniche, il sistema di prenotazione vaccinale venne ripristinato e  raggiungibile dal sito.

La polizia postale e il Centro nazionale anticrimine informatico pensano che i colpevoli, forse più di un gruppo di criminali informatici dall’estero,  probabilmente hanno utilizzato un sofisticato ransomware con l’obiettivo di ottenere  da gran parte di persone in vista un riscatto in bitcoin.

Il direttore di SUD LIBERTA’ Raffaele Lanza, ha espresso rammarico per questo “spionaggio” e, forse, sabotaggio sulle notizie più scottanti pubblicate. “Saremo costretti a rivedere con i nostri tecnici informatici l’intera rete del Quotidiano dove lavoriamo da diversi anni, probabilmente dando fastidio a diversi criminali e mafiosi”

 

ECCO LA LETTERA  CRIMINALE

“Ho una cattiva notizia per te.
Alcuni mesi fa sono riuscito ad accedere ai dispositivi che usi per navigare su Internet e ho cominciato a monitorare le tue attività in rete.

Ecco la sequenza degli eventi:
Qualche tempo fa ho acquistato dagli hacker l’accesso ad alcuni account e-mail (oggigiorno è abbastanza semplice procurarsi questo genere di cose online).
Ovviamente, sono riuscito ad entrare senza problemi nel tuo account di posta elettronica (omissis).

Una settimana dopo ho installato il virus Trojan nei sistemi operativi di tutti i dispositivi che usi per accedere alla tua posta.
A dire il vero non è stato affatto difficile (dato che seguivi i link dalle mail della tua posta in arrivo).
Semplice e geniale =)

Questo software mi consente di accedere ai controller dei tuoi dispositivi (per esempio, microfono, videocamera e tastiera).
Ho scaricato sui miei server tutti i tuoi dati, le tue foto e la cronologia della navigazione.
Ho accesso a messenger, ai social network, alle e-mail, alla cronologia della chat e all’elenco dei contatti.
Il mio virus aggiorna continuamente le firme (è basato sul driver), e pertanto sfugge al controllo del software antivirus.

Immagino che ormai tu abbia capito come ho fatto ad agire indisturbato, fino a questa lettera…

Mentre raccoglievo dati su di te e sul Giornale “SUD LIBERTA, che tu brillantemente dirigi e coordini, ho pensato di montare alcuni video, videomontaggi ovviamente, di scene abbastanza spinte ma con il  viso riprodotto di te, direttore antimafia ..e giornalista stimato………………………………..Non ho neanche problemi a prelevare le tue inchieste, indagini che stai facendo sulla mafia e a renderli accessibili al pubblico.
Credo proprio che non vuoi che accada una cosa del genere, ti creerebbe come giornalista  una serie di problemi seri.

Risolviamo la questione in questo modo:
Mi invii 1200 EUR (l’equivalente in bitcoin secondo il tasso di cambio al momento del trasferimento dei fondi),
e una volta che la transazione sarà completata, cancellerò immediatamente tutte queste porcherie di montaggi da me creati.
Dopodiché ci dimenticheremo l’uno dell’altro. Ti prometto anche che disattiverò e cancellerò il software dannoso dai tuoi dispositivi e da SUD LIBERTA’. Fidati di me, mantengo sempre la parola data.

È un accordo equo e il prezzo è basso, considerando che sto monitorando il tuo profilo e il tuo traffico da qualche tempo ormai.
Nel caso in cui non sapessi come acquistare e trasferire i bitcoin, puoi fare una ricerca usando un motore di ricerca qualsiasi.

Questo è il mio wallet bitcoin: 17iaJ5n8ctL74Y7u5Gj1avHchYGDJ7T7Ni

Hai meno di 48 ore a partire dal momento in cui apri questa e-mail (precisamente 2 giorni).

Cose che devi evitare di fare:
*Rispondermi (Ho creato questa e-mail all’interno della tua casella di posta e generato l’indirizzo del mittente).
*Cercare di mettere al corrente la polizia o i carabinieri. Inoltre, non pensare di dirlo ai tuoi amici.
Se lo scopro (come puoi vedere, non è così difficile, dato che ho il controllo su tutti i tuoi sistemi) – il tuo video diventerà immediatamente di domino pubblico.
*Cercare di rintracciarmi – è completamente inutile. Tutte le transazioni in criptovaluta sono anonime.
*Cercare di reinstallare il SO o di sbarazzarti dei tuoi dispositivi. Anche questo è inutile, poiché tutti i video sono stati salvati su server remoti.

Cose di cui non devi preoccuparti:
*Che io non riesca a ricevere i tuoi fondi.
– Non temere, li vedrò immediatamente, una volta che avrai completato la transazione, poiché io controllo continuamente tutte le tue attività (il mio virus trojan ha una funzione di controllo remoto,
qualcosa tipo TeamViewer).
*Che condivida i tuoi video in qualche modo dopo che avrai completato la transazione dei fondi.
– Fidati di me, non ho motivo di continuare a crearti problemi. Se davvero avessi voluto una cosa del genere, l’avrei fatto molto tempo fa!   Omissis

Ogni cosa sarà fatta nella maniera giusta!  Omissis  “

NAPOLI: APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE

Si rischiano 2 mln di disoccupati in più nel 2020 - Jobs & Skills - quoted  business

Napoli

La Giunta comunale presieduta dal Sindaco de Magistris ha approvato, -informa l’Ente, nella serata di ieri, una importante delibera che va nella direzione del sostegno alle politiche del lavoro. Dopo aver appostato le risorse necessarie durante l’approvazione del bilancio pluriennale, con questo atto si delinea un nuovo piano di fabbisogno che coniuga l’identificazione del fabbisogno del personale dell’Ente con l’esigenza di figure professionali specifiche sia per l’erogazione dei servizi sia per il miglioramento della macchina comunale.

Tra le nuove figure presenti nell’organico del Comune di Napoli un particolare riferimento va fatto per gli psicologi e gli educatori. Questa scelta – viene sottolineato dall’assessorato al personale di Palazzo San Giacomo – è in controtendenza rispetto alle scelte di tante pubbliche amministrazioni che in questi anni hanno preferito esternalizzare alcuni servizi, invece di dare un impulso alle politiche pubbliche a supporto delle fragilità e quindi della capacità dei servizi pubblici di rispondere alle esigenze dei territori.

Altro elemento rilevante è l’aver definito, seguendo la normativa Madia, le posizioni dirigenziali necessarie alle attività di direzione e coordinamento di cui necessita l’Ente, prevedendo forme di selezione che permetteranno alla nuova amministrazione di rafforzare da subito la pianta organica.

MUSICARE NASCE LA PRIMA FIERA VIRTUALE ITALIANA DEDICATA AL MONDO DELLA MUSICA 8 – 9 OTTOBRE 2021

 

 

Frutto dell’esperienza di 22 anni di attività nel settore musicale e della voglia di ripresa, nasce MusiCare la prima fiera virtuale progettata interamente in Italia e pensata per rilanciare la musica ed il mercato degli strumenti musicali.
Organizzata e prodotta dalla AMD communication, MusiCare si terrà nei giorni 8 e 9 Ottobre 2021 con l’intenzione di sostenere l’artigiano ed il musicista così come la grande azienda di settore.L’evento dell’anno coinvolgerà tutti gli attori della scena musicale italiana ed estera, rispecchiando ogni aspetto, sia visivo che organizzativo, di una classica fiera in presenza alla quale siamo abituati ad assistere. Il visitatore si troverà di fronte ad una struttura ben definita con l’ingresso al Polo Fieristico, alla Lobby Principale con delle vele pubblicitarie vivendo un’atmosfera espositiva totalmente assimilabile alla realtà grazie all’utilizzo di immagini vettoriali che richiamano alla mente emozioni già vissute.Dalla Hall Centrale è anche possibile avere una panoramica globale dell’evento fieristico. Un colpo d’occhio in grado di trasmettere la grandezza dell’evento con un primo impatto visivo importante che mette in risalto brand ed espositori già al primo ingresso.

Il visitatore potrà assistere alle sessioni Live programmate oppure chiedere informazioni all’Info Point. Il tutto attraverso dei click in punti preventivamente organizzati attraverso i quali accedere direttamente allo stand di suo interesse ed entrando in contatto con l’espositore attraverso chat, video conferences, webinar e live shows. Partecipando a una fiera online il numero dei potenziali contatti può decuplicarsi rispetto a una fiera in presenza, un vantaggio commerciale non indifferente con la possibilità di raggiungere professionisti in ogni angolo del mondo. Partecipare è uno dei modi migliori per generare nuovi contatti, fare affari e trasformare la tua attività in un successo.

 

La AMD communication è un’agenzia di comunicazione nata nel 2001 dall’esigenza di gestire il successo delle riviste www.planet-drum.come www.guitar-nbass.com, prime riviste online in Italia dedicate al settore degli strumenti musicali nate nel 1999. Oggi, nonostante i tempi difficili causati dalla pandemia di coronavirus, abbiamo investito in una nuova struttura polivalente e siamo collegati in rete a livello globale. Abbiamo stretti legami con gli attori del nostro settore e serviamo in modo efficiente gli interessi commerciali dei nostri
. La nostra gamma completa di servizi, sia in loco che online, garantisce ai clienti una qualità e una flessibilità costantemente elevate durante la pianificazione, l’organizzazione e la gestione dei loro eventi e, più in generale, delle loro esigenze di marketing. Stiamo ampliando la nostra competenza digitale con nuovi modelli di business e nuovi servizi comprendendo l’affitto degli studi per la creazione di contenuti audio/video, produzione artistica, realizzazione di aree espositive, costruzione di campagne marketing.

Nuovo album dal vivo e controcorrente di Luca Bonaffini :« Campo Ligure, 25 luglio 2021 »

DI  LUCILLA CORIONI

Terza pubblicazione in questo 2021 di rinascita, per Luca Bonaffini (cantautore e scrittore mantovano classe 1962) che – in occasione del suo ultimo tour – ha co-prodotto con Long Digital Playing Srl un album « tutto live ».
Certo che si aspetta un disco dal vivo con « the best » dell’artista, potrebbe restare stupito, perplesso o deluso, normalmente ; al contrario, « Campo Ligure – 25 luglio 2021 » è l’ennesima anomalia, controcorrente e anti-mainstream che il pubblico Bonaffiniano vorrebbe : nove brani, dei quali la maggior parte sono omaggi ai grandi cantautori italiani (solo alcuni…) scomparsi, cantati dalla bravissima Mara Tinto.
Mara, vocalist piemontese, incanta con la sua voce potente ed eclettica gli ascoltatori, riproponendo capolavori di Tenco, De André, Battiato, Jannacci, Battisti. Condivide infine con Luca Bonaffini, una splendida inedita versione dell’indimenticabile «Chiama piano » e due chicche de « Il paracadute di Taccola » (ultima fatica di Bonaffini) ovvero il singolo « il futuro ero » e « quando l’amore si faceva in bianco e nero ».
Troviamo Roberto Padovan al pianoforte e tastiere, Davide Vevey alla chitarra elettrica, Tony Raiola al basso e Paolo Narbona alla batteria.
Dal 1 ottobre, rigorosamente online
Note d’autore
Compositore di musiche e autore di testi per canzoni, Luca Bonaffini si è affermato intorno alla fine degli anni Ottanta come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama Piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri.
Ha pubblicato, come cantautore, diversi album aventi un unico filo conduttore, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il Premio Rino Gaetano (1988) Targa critica giornalistica e il Premio Quipo (1999) al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale); ha partecipato al Festival del Teatro Canzone  Premio Giorgio Gaber (2005) e due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012). Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro La notte in cui spuntò la luna dal monte (edito da PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli.
Nel 2015 Mario Bonanno ha pubblicato un libro dedicato ai suoi trent’anni di carriera, intitolato “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” (edito da Gilgamesh editrice).

Sequestrati bar e beni per oltre un milione di euro ad un noto Clan mafioso peloritano

 

 

MESSINA

 

 Operazione Antimafia denominata “Provinciale”. Finanzieri del Comando Provinciale di Messina stanno dando esecuzione ad una misura cautelare personale e reale nei confronti di S.S. cl. 95, figlia del noto boss messinese S.S. cl. 75, con contestuale sequestro di due bar in centro cittadino, beni immobili e mobili per un valore stimato di oltre 1 milione di euro.

S.S. cl. 75, figlio di R., fratello dello storico boss L.S., poi divenuto collaboratore di giustizia, è recentemente balzato agli onori della cronaca nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “PROVINCIALE” con la quale, tra l’altro, nel decorso mese di aprile 2021, veniva disarticolata l’operatività criminale del gruppo facente capo al predetto ed ai suoi membri storici, A.M. cl. 74, C.C. cl. 81, C.L. cl. 77 e S.A. cl. 84, operante nel territorio del centro cittadino, presso il “Rione Ariella”, meglio conosciuto come “Fondo Pugliatti”.

In tale ambito, le indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ed eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. della Guardia di Finanza peloritana avevano documentato come il gruppo mafioso investigato costituisse un importante riferimento cittadino per le scommesse illecite, tanto da spuntare commissioni del 40% sugli incassi delle scommesse, forte anche di consolidati rapporti con dirigenti maltese del settore, rilevando, altresì, anche pericolose connessioni con esponenti della politica locale.

Che si trattasse di un importante clan mafioso, del resto, si acquisiva anche in occasione del funerale del padre di S.S. cl. 75 allorquando, ad aprile 2020, in pieno primo lockdown, destò scalpore la modalità per rendere omaggio al defunto, in violazione di tutte le norme anti Covid all’epoca vigenti.

L’odierno provvedimento di custodia cautelare interviene a valle del recente riconoscimento, da parte del Tribunale del Riesame (peraltro non revocato dalla Suprema Corte di Cassazione adita dagli indagati), dell’esistenza ed autonoma operatività del clan mafioso facente capo allo S.S. cl. 75, inizialmente ritenuto subordinato al clan facente capo a L.D.G. cl. 70.

Nel merito, su appello della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, con specifico riferimento ai rapporti tra lo S.S. cl. 75 e il L.D.G. cl. 70, il Riesame affermava come non vi fosse sudditanza del primo nei confronti del secondo, bensì i loro rapporti fossero caratterizzati da un “rapporto di non belligeranza…in forza del quale il referente di un gruppo criminale interviene nei momenti di difficoltà attraversati dal gruppo concorrente…”, così disponendo l’aggravamento della misura cautelare nei confronti dei partecipi del clan A.M. cl. 74 e S.A. cl. 84, inizialmente posti ai domiciliari e poi associati, nel mese di settembre 2021, rispettivamente, alla casa Circondariale di Messina e Caltanissetta.

Nella medesima direzione, la circostanza come il gruppo facente capo a S.S. cl. 75 appoggiasse, nelle elezioni del 2018, candidati diversi da quelli appoggiati dal gruppo mafioso facente capo al L.D.G. cl. 70: gruppi mafiosi autonomi, dotati di autonomo spessore e carisma criminale, come tali riconosciuti dalle altre consorterie e dalla comunità.

Le odierne misure, invece, sempre disposte dal competente G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia peloritana, vedono indagata e destinataria degli arresti domiciliari la figlia S.S. cl. 95 del boss S. (da ritenere innocente fino a sentenza passata in giudicato), per intestazione fittizia di realtà societarie, beni immobili ed autovetture, in realtà riferibili occultamente al padre.

Più in particolare, secondo ipotesi d’accusa, comunque basate su imputazioni provvisorie e che dovranno trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, proprio al fine di eludere le disposizioni in materia di misure patrimoniali previste dal Codice Antimafia, ovvero di agevolare la commissione di altri delitti, quali ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, la donna avrebbe assunto fittiziamente la titolarità di tali attività commerciali, ubicate nel centralissimo Corso Cavour di Messina e note per essere meta preferita della movida giovanile.

Nel corso delle indagini tecniche nel tempo effettuate è emerso, infatti, come il padre prendesse decisioni autonome, senza minimamente interpellare la figlia, solo formale titolare, come nel caso in cui rimproverava telefonicamente il sodale A.M. cl. 74 addirittura per aver fatto rispondere al telefono il banconista, disponendo anche di licenziarlo: “Ma quello che ca…risponde a telefono, lui si deve stare dietro al banco… va e rimproveralo.… non deve rispondere lui al telefono…cos’è questo bordellino….lunedì se ne deve andare…troppo babbo è”.

Ancora, parimenti, emergeva come al boss S.S. cl. 75 fosse rimessa anche la gestione economica degli esercizi di ristorazione oggi sottoposti a sequestro: “… gli dobbiamo dare una stretta alle spese…… sono due giorni che faccio spese in continuazione e non va…”.

Tali convergenti elementi indiziari, uniti ad una analitica ricostruzione delle disponibilità patrimoniali acquisite nell’ultimo ventennio dal boss S.S. cl. 75 e dai componenti del suo nucleo familiare – finalizzato a verificare la compatibilità delle disponibilità patrimoniali rispetto alle lecite capacità reddituali dichiarate – e che restituivano un quadro di evidente sperequazione tra gli incrementi patrimoniali rispetto al reddito legittimamente prodotto, consentivano al competente Giudice di disporre l’odierno provvedimento.

In tal senso, quindi, venivano condivise le richieste formulate dalla Procura della Repubblica di Messina, ritenendo la donna un mero “schermo” del padre, consapevole del rischio di incorrere in provvedimenti di sequestro in relazione alla sua caratura criminale.

Più in particolare, il provvedimento di sequestro oggi eseguito dalle Fiamme Gialle ha avuto ad oggetto, oltre ai due bar, anche una quota pari al 25% di una s.r.l.s., con sede a Messina ed operante del settore della consulenza pubblicitaria, n. 2 fabbricati pure siti a Messina, n. 1 autoveicolo e denaro contante pari ad € 15.000,00, il tutto per un valore complessivo di stima pari a 1,1 milioni di euro.

Ancora una volta, con l’operazione odierna, il Tribunale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Messina, oltre ad infliggere un ulteriore colpo ad uno dei più noti clan mafiosi di Messina, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla collettività onesta, reprimendo le condotte illecite a tutela della buona, regolare e sana libertà di impresa degli operatori economici.

Aci Sant’Antonio: Orazio Torrisi, consigliere della maggioranza subentra al dimissionario Giuseppe Santamaria.

Consiglio Comunale, Orazio Torrisi subentra a Giuseppe Santamaria. 

 

Nella foto  Orazio Torrisi

Sindaco: “Lieto di accogliere un nuovo nome fra le fila dei consiglieri”

Si registra un cambio fra le fila dei Consiglieri Comunali di maggioranza: come ratificato dallo stesso civico consesso, a seguito delle dimissioni del Consigliere Giuseppe Santamaria si è provveduto all’insediamento di Orazio Torrisi, cinquantatreenne santantonese.“Sono felice e, prima ancora, onorato di ricoprire questa carica”, ha dichiarato il neoconsigliere, cha ha poi aggiunto: “È un prestigio, ma certamente anche un onere. Farò in modo di ricambiare quanto mi è stato dato facendomi approdare al Consiglio Comunale: sarà un impegno costante, votato al massimo risultato per Aci Sant’Antonio”.
Il consigliere dimissionario, Santamaria, ha precisato: “Ho maturato questa decisione a seguito del grande impegno che con sempre maggiore vigore sto profondendo nell’ambito dell’Amministrazione Caruso, con la quale si stanno portando avanti, da tempo, una serie di iniziative per cambiare in meglio il volto di Aci Sant’Antonio, in termini di servizi, vivibilità, decoro urbano. Si tratta di un passo importante per il quale auguro il meglio al nuovo consigliere”.
Il Sindaco, Santo Caruso, si associa agli auguri: “Faccio un in bocca al lupo a Orazio Torrisi, sono lieto di accogliere un nuovo nome fra le fila dei consiglieri. Sono certo che il suo apporto sarà importante, frutto di un impegno che saprà mettere a disposizione del Consiglio e, prima ancora dei santantonesi tutti. C’è bisogno di senso di responsabilità e di capacità di mettersi al servizio degli altri, e di sicuro sono doti che non mancheremo di vedere nel corso dei prossimi mesi”.

Sanità, a Librino consegna di due defibrillatori a società sportive nel ricordo di giovani morti improvvisamente

 

ciao

Nell’area attigua al campo San Teodoro di Librino, è stato consegnato un defibrillatore all’associazione “I Briganti ASD Onlus” e un altro strumento rianimatore all’associazione Masterball Academy, dove giocava il ventenne Christian Blandini, morto improvvisamente mentre si trovava a casa.

Grazie alla generosità dei benefattori, che desiderano restare anonimi, sono stati donati due defibrillatori, con il desiderio, espresso da quest’ultimi, che sempre più  persone, soprattutto i giovani,  possano frequentare un Corso di Primo Soccorso che preveda anche la possibilità di apprendere l’utilizzo del defibrillatore.

Sono stati presenti: l’ assessore allo sport, Sergio Parisi, la Presidente della quarta Commissione Sanità, del Comune di Catania, Sara Pettinato, i Presidenti di entrambe le associazioni sportive destinatarie dei defibrillatori, Davide ed Elvira,  rispettivamente, padre e madre di Christian, Antonio, padre di Raffaele Barresi, che da tempo sostiene questa causa della diffusione dei defibrillatori.

 

 

 

Caltanissetta: sequestrato un fondo agricolo con mille piante di marijuana e 40 kg di droga. Un arresto

 

Prosegue senza soste l’attività dei finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta che  hanno scoperto e sequestrato, in un fondo agricolo di circa 4000mq sito nella periferia di Gela, 1000 piante di marijuana in avanzato stato di maturazione e 40 kg di sostanza stupefacente dello stesso tipo già essiccata e pronta all’uso.

L’intera piantagione di cannabis è stata individuata dalle fiamme gialle del Gruppo di Gela nel corso delle operazioni quotidiane di controllo del territorio. Il sospetto dei finanzieri è prontamente ricaduto sul proprietario terriero, visto adoperarsi con fare circospetto all’interno delle serre insistenti sul fondo agricolo.

Le immediate perquisizioni hanno permesso di individuare 1000 piante di marijuana alte circa due metri, per un peso complessivo di circa 1.500 kg, ed ulteriori 40 kg della stessa sostanza già essiccata e pronta per essere venduta.

Il responsabile, originario di Gela, è stato tratto in arresto e posto a disposizione della locale Procura della Repubblica.

Lo stupefacente sequestrato dalle Fiamme Gialle, qualora immesso in vendita, avrebbe fruttato oltre 3,5 milioni di euro.

L’attività di servizio svolta quotidianamente dalla Guardia di Finanza è rivolta tanto alla lotta al traffico internazionale e allo spaccio di sostanze stupefacenti, pericoloso soprattutto per i cittadini più giovani, quanto al contrasto dell’illecito arricchimento da parte delle organizzazioni criminali.

LA SICILIA CHE FUNZIONA PER LO SVILUPPO: LA SIBEG GARANTISCE CIRCA IOOO POSTI LAVORO

L’Ad Luca Busi: «Nonostante la pandemia abbiamo confermato il nostro ruolo-chiave per lo sviluppo territoriale»

Luca Busi, amministratore delegato di Siberg

CATANIA –

«Un identikit chiaro della nostra azienda, che fa emergere con forza il valore di Sibeg, misurando non solo l’impatto economico, ma anche quella resilienza che ci ha fatto reagire a una crisi che ha travolto il sistema-Paese. Non solo non abbiamo indietreggiato di un passo, ma siamo addirittura riusciti a fare uno scatto in avanti, cogliendo le opportunità offerte dalla ripresa». Così Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg – azienda che dal 1960 produce, imbottiglia e sviluppa tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia – commenta i dati emersi dallo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management, che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia, includendo il ruolo fondamentale di Sibeg in Sicilia, nell’anno 2020.

Con i suoi 33 milioni di euro (pari allo 0,04% del Pil regionale), generati e distribuiti nell’Isola e calcolati sommando stipendi, contratti di forniture, imposte e contributi fiscali versati, la storica azienda catanese lo scorso anno ha garantito 964 posti di lavoro (pari allo 0,07% degli occupati in Sicilia), creati direttamente o indirettamente attraverso il suo indotto. «Un risultato per nulla scontato – commenta Busi – non solo per il freno dettato dalla pandemia, ma anche per la vicenda legata all’introduzione di Sugar e Plastic Tax, che da quasi due anni si trascina dietro incertezza e sfiducia, innescando ragionamenti che spingono al depotenziamento e certamente non danno impulso alla crescita. L’entrata in vigore delle tanto discusse tasse inciderebbe infatti su ogni dinamica virtuosa, fino ad oggi preservata dalla voglia di generare sviluppo e fare impresa in un territorio complesso come il nostro».

Un impegno costante, quello di Sibeg, che da sempre si contraddistingue per il profondo legame con il territorio di appartenenza: le risorse generate in Sicilia e destinate alle famiglie (10,1 mln di euro), alle imprese (22,6 mln di euro) e allo Stato (0,03 mln di euro), rappresentano un ottimo risultato, in un periodo già complesso e aggravato dalle chiusure del canale Horeca. Partendo dai “fatti”, lo studio racconta e inquadra il contributo apportato, ogni giorno, dalle donne e dagli uomini del sistema Coca-Cola in Sicilia: «Sibeg con i suoi 313 dipendenti diretti oggi detiene oltre il 62% del valore del mercato delle bevande gassate nella regione – continua Busi – dallo studio emerge inoltre che, se la nostra presenza venisse meno, la crescita del tasso di disoccupazione in Sicilia salirebbe dello 0,3%. La pandemia ha ovviamente avuto un impatto economico su ogni anello della filiera, facendo registrare anche in Sibeg una contrazione delle risorse di 2,9 mln di euro rispetto al 2019, ma siamo comunque riusciti a rimanere accanto a famiglie, bar e ristoranti, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività dedicate. Accanto al ruolo di Sibeg, si riconferma l’impegno del Sistema Coca-Cola in Sicilia, grazie anche al supporto non condizionato di The Cola-Cola Foundation con numerosi progetti a sostegno della filiera agrumicola, promossi dal Distretto Agrumi di Sicilia, con l’Università di Catania e l’Alta Scuola Arces».

L’analisi di SDA Bocconi ha evidenziato inoltre la particolare attenzione alla sostenibilità ambientale di Sibeg, che dispone di un impianto di trigenerazione che permette di produrre in maniera autonoma il 50% del fabbisogno di energia elettrica, abbassando le emissioni di CO2 di oltre 1000 tonnellate l’anno; e che utilizza solo energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%. Sibeg è stata inoltre tra le prime aziende a dotare la sua forza commerciale di una flotta 100% elettrica, mettendo a disposizione della comunità un’infrastruttura per le colonnine di ricarica. Anche durante l’emergenza sanitaria Sibeg non ha fatto mancare il suo sostegno donando 80mila euro al Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e di prodotti Coca-Cola alla Protezione Civile.

CATANIA 

«Un identikit chiaro della nostra azienda, che fa emergere con forza il valore di Sibeg, misurando non solo l’impatto economico, ma anche quella resilienza che ci ha fatto reagire a una crisi che ha travolto il sistema-Paese. Non solo non abbiamo indietreggiato di un passo, ma siamo addirittura riusciti a fare uno scatto in avanti, cogliendo le opportunità offerte dalla ripresa». Così Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg – azienda che dal 1960 produce, imbottiglia e sviluppa tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia – commenta i dati emersi dallo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management, che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia, includendo il ruolo fondamentale di Sibeg in Sicilia, nell’anno 2020.

Con i suoi 33 milioni di euro (pari allo 0,04% del Pil regionale), generati e distribuiti nell’Isola e calcolati sommando stipendi, contratti di forniture, imposte e contributi fiscali versati, la storica azienda catanese lo scorso anno ha garantito 964 posti di lavoro (pari allo 0,07% degli occupati in Sicilia), creati direttamente o indirettamente attraverso il suo indotto. «Un risultato per nulla scontato – commenta Busi – non solo per il freno dettato dalla pandemia, ma anche per la vicenda legata all’introduzione di Sugar e Plastic Tax, che da quasi due anni si trascina dietro incertezza e sfiducia, innescando ragionamenti che spingono al depotenziamento e certamente non danno impulso alla crescita. L’entrata in vigore delle tanto discusse tasse inciderebbe infatti su ogni dinamica virtuosa, fino ad oggi preservata dalla voglia di generare sviluppo e fare impresa in un territorio complesso come il nostro».

Un impegno costante, quello di Sibeg, che da sempre si contraddistingue per il profondo legame con il territorio di appartenenza: le risorse generate in Sicilia e destinate alle famiglie (10,1 mln di euro), alle imprese (22,6 mln di euro) e allo Stato (0,03 mln di euro), rappresentano un ottimo risultato, in un periodo già complesso e aggravato dalle chiusure del canale Horeca. Partendo dai “fatti”, lo studio racconta e inquadra il contributo apportato, ogni giorno, dalle donne e dagli uomini del sistema Coca-Cola in Sicilia: «Sibeg con i suoi 313 dipendenti diretti oggi detiene oltre il 62% del valore del mercato delle bevande gassate nella regione – continua Busi – dallo studio emerge inoltre che, se la nostra presenza venisse meno, la crescita del tasso di disoccupazione in Sicilia salirebbe dello 0,3%. La pandemia ha ovviamente avuto un impatto economico su ogni anello della filiera, facendo registrare anche in Sibeg una contrazione delle risorse di 2,9 mln di euro rispetto al 2019, ma siamo comunque riusciti a rimanere accanto a famiglie, bar e ristoranti, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività dedicate. Accanto al ruolo di Sibeg, si riconferma l’impegno del Sistema Coca-Cola in Sicilia, grazie anche al supporto non condizionato di The Cola-Cola Foundation con numerosi progetti a sostegno della filiera agrumicola, promossi dal Distretto Agrumi di Sicilia, con l’Università di Catania e l’Alta Scuola Arces».

L’analisi di SDA Bocconi ha evidenziato inoltre la particolare attenzione alla sostenibilità ambientale di Sibeg, che dispone di un impianto di trigenerazione che permette di produrre in maniera autonoma il 50% del fabbisogno di energia elettrica, abbassando le emissioni di CO2 di oltre 1000 tonnellate l’anno; e che utilizza solo energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%. Sibeg è stata inoltre tra le prime aziende a dotare la sua forza commerciale di una flotta 100% elettrica, mettendo a disposizione della comunità un’infrastruttura per le colonnine di ricarica. Anche durante l’emergenza sanitaria Sibeg non ha fatto mancare il suo sostegno donando 80mila euro al Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e di prodotti Coca-Cola alla Protezione Civile.

 

In Svizzera le coppie gay potranno unirsi “in matrimonio”

 

In Italia 100 mila figli di coppie gay, la nostra battaglia è appena  iniziata” - La Stampa

In Svizzera vincono i sì al referendum sui “matrimoni gay”. Dopo una lunga battaglia, in Svizzera le coppie gay potranno unirsi in matrimonio. E’ stata infatti approvata l’iniziativa il Matrimonio per tutti con il 64,10% dei “sì” contro il 35,9% di “no”. La partecipazione si è attestata al 51,92%, con un’affluenza elevata in particolare nelle città.

Il risultato delle urne è stato – come era previsto – piuttosto netto, e il testo è stato approvato in tutti i cantoni, anche quelli storicamente conservatori. A Glarona è stato ad esempio accolto con il 61,12% dei voti, e a Nidvaldo il “sì” ha raggiunto il 61,57%.

In Ticino i favorevoli sono risultati il 52,92%, con una partecipazione del 47,95%, nei Grigioni il 62,75%, con una partecipazione del 47,72%. Il Matrimonio per tutti ha avuto particolarmente successo a Basilea Città con un’approvazione del 73,96%. Il cantone più “timido” è risultato invece Appenzello Interno, con “solo” il 50,82% di “sì”.

Con l’approvazione del testo, le coppie omosessuali che hanno optato per l’unione domestica registrata potranno convertirla in matrimonio. Sarà possibile l’adozione di figli e le lesbiche potranno accedere alla banca dello sperma. Donazioni anonime di sperma e ovuli, cosi come le cosiddette madri surrogate, rimarranno vietate. La nuova norma permetterà anche la naturalizzazione facilitata.

Il comitato dei favorevoli al Matrimonio per tutti ha definito il risultato odierno alle urne “un’importante pietra miliare della storia dei diritti in Svizzera”.

Per il benessere dei bambini è un “giorno nero”, ha sostenuto la consigliera nazionale Monika Rüegger (UDC/OW), del comitato di oppositori. A suo dire, i bimbi ora non hanno più diritto a crescere con un padre e una madre.

Un’importante pietra militare della storia dei diritti in Svizzera” ha detto Maria von Känel, copresidente del comitato per il “sì” al Matrimonio per tutti. .