Afghanistan centrale del terrorismo islamico. Ghani fugge, gli Stati Uniti perdono lo scettro di “guardiani del mondo”

Talebani padroni dell'Afghanistan | L'HuffPost

 

DI  R.LANZA

Conquistata anche Kabul senza alcuna resistenza da parte delle forze di sicurezza dell’Afghanistan.   I  talebani, stavolta senza alcuna necessità di mostrarsi aggressivi,  proclameranno tra poco lo Stato Islamico.          Il presidente Ashraf Ghani fugge in Tagikistan per evitare il peggio ma non può far nulla. E’ solo  Nè il presidente aveva mai manifestato intenzione di resistenza.. Sul pennone adesso sventola la bandiera talebana.La bandiera del terrore che nessuno, secondo gli Stati Uniti, dovranno ossequiare e riconoscere.             Una conquista durata vent’anni quando si pensava che il terrorismo talebano       non avesse potuto prendere il sopravvento con il presidio militare americano e degli alleati. Un errore strategico che adesso fa dell’Afghanistan  una centrale del terrore planetario. Un presidente afghano burla che non ha  saputo testare il polso ai nemici talebani che diventavano sempre più numerosi in grado di sovvertire le istituzioni.

 CHE VERGOGNA, STATI UNITI ED ALLEATI…..

Stati Uniti che perdono l’aureola di “guardiani del mondo”. Ognuno adesso fa da  sè, Vietnam, dicono gli Americani, insegna.  Resta l’allarme terrorismo nelle città italiane. I   Prefetti dovrebbero organizzare urgentemente dei coordinamenti provinciali con le forze militari per la registrazione in appositi elenchi separati di tutti gli afghani che adesso entreranno in Italia.

Non trascuriamo che essi , anche se estranei al terrorismo, sono amici e/ parenti di talebani e  potrebbero fornire informazioni preziose ai terroristi per eccellenza  I maggiori controlli dovrebbero essere svolti in Sicilia dove in mezzo alla confusione dei profughi, questi collaboranti ai terroristi si possono confondere  E poi infine le perquisizioni domiciliari a pioggia per la ricerca di eventuali armi o notizie segrete.

Il futuro dell'Afghanistan è a rischio. E Ghani arriva da Joe Biden
L’ex Presidente Ghani fuggito dall’Afghanistan “per evitare il massacro”
Tutto il personale dell’ambasciata americana a Kabul ha lasciato la rappresentanza diplomatica, si trova presso l’aeroporto di Kabul e i militari americani garantiscono “la sicurezza del perimetro” dello scalo, ha reso noto il Dipartimento di Stato. Se i talebani-hanno comunicato gli Stati Uniti- faranno del male ad un solo soldato americano, la nostra reazione sarà dura ed immediata”

I nostri connazionali evacuati dall’ambasciata italiana di Kabul, personale diplomatico e civili, si sono imbarcati sul volo di ritorno e arriveranno questa mattina in Italia.

Nondimeno anche i cittadini tedeschi iniziano a lasciare Kabul. Personale dell’ambasciata tedesca nella capitale afghana è arrivato a Doha alle prime ore di oggi a bordo di un aereo americano. A bordo anche quattro persone della rappresentanza della Svizzera.

“I talebani ce l’hanno fatta a rimuovermi… Per evitare un bagno di sangue ho pensato che fosse meglio andare via”. Lo scrive in un post su Facebook l”ex presidente’ afghano Ashraf Ghani, che si sarebbe rifugiato in Tagikistan. “Oggi – scrive Ghani su Facebook – mi sono trovato davanti ad una scelta difficile: avrei potuto affrontare i Talebani armati che volevano entrare nel Palazzo presidenziale o lasciare il mio caro Paese a cui ho dedicato la mia vita per proteggere gli ultimi 20 anni. Se ci fossero stati ancora innumerevoli connazionali martirizzati e avessimo affrontato la distruzione della città di Kabul, il risultato sarebbe stato un grande disastro umano in questa città da sei milioni di abitanti”.

Nascita dell’Emirato islamico

 La dichiarazione della nascita dello Stato islamico verrebbe fatta dal palazzo presidenziale.     Le dichiarazioni attuali sono rassicuranti rispetto al passato in cui i Talebani per imporre l’attenzione del mondo non esitavano “a tagliare ,pubblicamente, la gola agli ostaggi americani  ed alleati”    Affermano: “Assicuriamo alle persone in Afghanistan, in particolare a Kabul, che le loro proprietà e le loro vite sono al sicuro”, ha confermato alla Bbc un portavoce dei talebani, Suhail Shaheen. “Rispetteremo i diritti delle donne. La nostra politica è che le donne avranno accesso all’istruzione e al lavoro”, ha assicurato Shaheen. “Nessuno dovrebbe lasciare il Paese, abbiamo bisogno di tutti i talenti e di tutte le capacità, abbiamo bisogno di tutti“.

E’ partito da Kabul il primo volo che riporta in Italia i nostri connazionali dall’Afghanistan. “Il volo dell’Aeronautica Militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”, annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nella tarda serata del 15 agosto, allo Speciale Afghanistan di Radio1. L’aereo, con a bordo personale diplomatico e alcuni ex collaboratori afghani, atterrerà a Fiumicino ,oggi, 16 agosto.

Il volo trasporta “circa un centinaio di nostri connazionali”. “A bordo -spiega il ministro degli Esteri- non solo il personale dell’ambasciata, della Agenzia per la cooperazione allo sviluppo, ma anche nostri connazionali che erano in Afghanistan e hanno risposto alla chiamata della Farnesina per tornare in Italia”. 

Il volo atteso nelle prossime ore a Fiumicino “è il primo dei voli che nei prossimi giorni continueranno a decollare da Kabul” per il rimpatrio dei nostri connazionali. Cosi come succede con le altre ambasciate straniere, in Afghanistan “rimarrà un presidio diplomatico, un rappresentante del corpo diplomatico resterà e seguirà il protocollo di tutti gli altri paesi, garantendo un presidio diplomatico nell’aeroporto di Kabul”, spiega.

 

Disservizi idrici Aci Sant’Antonio, il Sindaco convocato in commissariato di Polizia per “chiarimenti”

Stop Water Mismanagement To Save Lives - IPA Newspack

 

Caruso convocato in commissariato come persona informata sui fatti: “Di vitale importanza risolvere il problema dell’acqua”

L’ultima azione del primo cittadino di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso,risale allo scorso luglio, con una lettera indirizzata al Prefetto di Catania, lettera che seguiva quella del precedente inizio di giugno,quando già le problematiche idriche nella cittadina santantonese stavano attanagliando soprattutto le frazioni, coinvolgendo una fascia di diecimila residenti.

Alle porte dell’estate il Sindaco aveva reso chiare ai concittadini le sue intenzioni, scrivendo sui social:

Al di là dei disagi generati da guasti occasionali o dagli stacchi di erogazione di energia elettrica programmati da Enel non è tollerabile dover assistere,soprattutto ogni qual volta si presenta la stagione estiva, a disservizi idrici improvvisi, ad una improvvisa e prolungata mancanza di acqua che col caldo e con l’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo diventa un peso non indifferente, che non è certo un fastidio da poco”.
Nell’ambito della sua azione volta a sollecitare chi di dovere in vista di una risoluzione, con ‘Acoset’ in testa, Caruso indicava la possibilità di utilizzare il pozzo AISA, di proprietà della ‘Sidra’,pozzo che nel passato ha servito Aci Sant’Antonio in passato e che potrebbe rappresentare una buona soluzione se la sua acqua fosse utilizzata non solo come irrigua, ma anche come potabile.

Oggi, dopo un’azione della Prefettura catanese volta a coinvolgere gli attori della vicenda, alla luce anche di medesime questioni sollevate da altri comuni etnei, il nocciolo della questione è passato alla Polizia di Stato, che proprio sulla base di quanto sollevato da Caruso coinvolgendo la Prefettura ha avviato un’azione volta ad ottenere dei chiarimenti.


Mercoledì scorso il Sindaco santantonese è stato convocato presso il Commissariato di Acireale come persona informata sui fatti, al fine di venire a capo di questa complessa questione: “Finalmente – ha commentato – Mi è stato riferito di un intervento deciso da parte della Prefettura,e adesso speriamo bene. La situazione è definitivamente insostenibile ed
è giusto, adesso, che la questione venga affrontata come di dovere. La cosa più importante, vitale direi, è che questa annosa questione della mancanza d’acqua venga risolta. Che il problema sia imputabile ai danni scaturiti dal periodo caldo, dalle mancanze di energia elettrica, dalle carenze nei pozzi, sta diventando relativo: determinante è solo che la questione venga risolta, che l’acqua non manchi più. Non è umanamente accettabile che ci siano famiglie che da settimane sono costrette a patirne la mancanza, con ore infinite di rubinetti secchi. È ora di dire basta”.

L’estate del cantautore Maurizio Ferrandini si tinge di Horror-rock con la struggente canzone “Il buio”

 

DI LUCILLA CORIONI
Ed ecco “Il buio”, quarto singolo per Maurizio Ferrandini, il cantautore sanremese che – nei mesi scorsi – ha fatto parlare molto di sé. Si tratta di una canzone scura e intensa che, tratta dal suo album e dal suo concept-progress animato “Io non c’entro col rock”, da una parte rivela un’anima guerriera incapace di adeguarsi ma al tempo stesso inarrestabile. Si presenta come canzone d’amore, ma in realtà racconta un passaggio di vita doloroso dove la ragione vince la guerra dei sensi, mentre i termini “tesoro e amore” assumono un significato ben diverso dal consueto.
Nel buio dei sentimenti rimane accesa una debole fiamma che non si spegnerà mai, alimentata dall’eterna passione dell’autore laddove indole ed estro consentono ai fragili il riscatto sugli indifferenti illuminando i pensieri più profondi.
Il clip (notevole…) è stato realizzato utilizzando la più antica delle tecniche di animazione scomponendo le immagini in fotogrammi per colorarli uno ad uno con certosina pazienza. L’effetto finale è un fumetto che prende vita dal bianco e nero al colore in un susseguirsi di immagini tra sogno e realtà.
Maurizio Ferrandini, cinquantenne sanremese, figlio della città dei fiori e della canzonetta da mainstreamer, è in realtà uno dei tanti fratellini scomodi e mai riconosciuti dal sistema, perché non si è mai uniformato, non si è mai lasciato plasmare dalle mode e da un settore discografico che, per sua natura e storia, tende a corrompere tutti i suoi protagonisti con i generi e le sotto-categorie del pop.
I dischi, Ferrandini, nonostante i corteggiamenti di label Indie e produttori alternativi, ha sempre preferito farseli e finanziarseli da soli, a costo di renderli talmente rari da essere quasi introvabili. Oltre ad una laurea conseguita nel ramo amministrativo, fin da giovanissimo Maurizio si appassiona di grafica, di montaggio video e di liuteria, ma nel frattempo la sua arte originaria non si disperde: Ferrandini diventa polistrumentista e realizza una dozzina di album in circa 10 anni.
Nel 2020, complice il lockdown dell’emergenza sanitaria, incontra “virtualmente” il vecchio amico Luca Bonaffini col quale realizza un format in cinque puntate per Globus Television dedicate alle “storie dietro alcuni vinili d’arte”: si tratta di Mash Up Kult che, andrà in onda durante il Natale successivo, ottenendo un grande successo. Nel 2021, per lo stesso Bonaffini, realizza il videoclip de “Il futuro ero” (singolo del cantautore mantovano) e sarà proprio in quel contesto che riceverà da Luca la proposta per la pubblicazione di un album.

 

Esce il secondo “capitolo discografico” di Flavio Oreglio & Staffora Bluzer

DI     LUCILLA CORIONI

Fresco di pubblicazione on line, non poteva mancare – per i collezionisti della musica d’autore contemporanea e storica – la nuova opera discografica di Flavio Oreglio realizzata a quattro mani con gli Staffora Bluzer, anche su supporto fisico.Secondo capitolo del progetto Anima Popolare, un work in progress voluto e ideato insieme a Luca Bonaffini (qui in veste di produttore) nel 2018, racchiude un percorso e conserva i sentimenti e le idee che l’hanno generato.

“Milano OltrePop”, titolo azzeccatissimo, come avrebbe detto Pierangelo Bertoli “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” sarà reperibile dal 26 agosto prossimo, anche su CD.
Tre, dunque, i mondi artistici che convergono in questo lavoro: cabaret, canzone d’autore e musica prog, ambiti frequentati nel corso degli anni che rivelano in questo disco la loro complementarietà e coerenza come frammenti di un unico puzzle che una volta ricomposto mostra un’immagine unica, chiara e definita.
Ci sono tante Milano in questo disco… C’è la Milano della tradizione popolare (El magnan, La povera Rosetta) e la Milano degli anni ’30 che ne amplia i confini con le canzoni di Giovanni D’Anzi (El biscella), c’è la Milano degli anni ’60 che mentre rispolvera queste radici (El me gatt di Ivan Della Mea) getta le basi dell’innovazione con un occhio ai poeti della beat generation e l’altro ai canoni del jazz e della nuova canzone francese. Così facendo, racconta personaggi e piccole storie di periferia (Il Riccardo di Gaber-Simonetta, Faceva il palo, Ma poi di Valdi-Jannacci) e regala perle di filosofia minimalista (Se l’è un cojon di Brassens-Svampa-Amodei). Nel giro di poco tempo si passa dal linguaggio surreale di Cochi e Renato (La canzone intelligente, ultimo grido dell’approccio originario) alla nuova cultura coltivata nei neonati teatri off e in altri ritrovi e che si manifesterà in brani come La radio di Eugenio Finardi o Stranamore di Roberto Vecchioni, testimonianze di un avvenuto cambiamento dei modelli di riferimento che si sovrappone ai precedenti. Milano conserva il suo spirito di là dai codici espressivi. Gli echi d’oltreoceano e d’oltralpe si accavallano, a volte prendono vicendevolmente il sopravvento, o tornano ciclicamente a ripresentarsi (Sorrisi e lacrime). In questo panorama di rielaborazioni trova perfetta collocazione anche il brano Non c’è Milano di Stefano Covri e Fabrizio Canciani.
Ospiti del progetto, Enrico Intra, Cochi Ponzoni, Paolo Tomelleri, Umberto Faini, Fabio Treves e Alex “Kid” Gariazzo, Ricky Gianco, Roberto Vecchioni, Alberto Fortis, Lucio “violino” Fabbri, Germano Lanzoni, Alberto Patrucco, David Riondino e Roberto Brivio, scomparso recentemente a cui Oreglio e Staffora hanno dedicato l’album.

Scomparso Gino Strada, fondatore di Emergency

 

Addio a Gino Strada, fondatore di Emergency,  aveva solo  73 anni. “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più – ha scritto Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, in un post su Facebook – Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”.

Addio a Gino Strada, è morto a 73 anni il fondatore di Emergency: "Perdita  enorme per il mondo intero, la sua presenza bastava a farci sentire più  forti". Il cordoglio della politica,

Il nostro amato Gino è morto questa mattina. È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di Emergency. ‘I pazienti vengono sempre prima di tutto’, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose. Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano. Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri” il ricordo dello staff di Emergency. “È morto felice. Ti vogliamo bene Gino”.

Gino Strada era nato a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, nel 1948. “Un cittadino sestese che è diventato uno straordinario cittadino del mondo”, è il commiato del Comune, che “si stringe attorno alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene”. E ancora: “A nome di tutta Sesto, vogliamo dirti grazie per essere sempre stato in prima linea, per aver portato aiuto a milioni di persone vittime di guerre e di povertà e per aver lottato instancabilmente a favore della pace“.

Una nota di palazzo Chigi: “Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha appreso con tristezza della morte di Gino Strada. Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione ‘Emergency’, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo“.

Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino” ha comunicato su sui social  il leader del M5S Giuseppe Conte.

Riqualificazione territorio-cuore Aci Sant’Antonio: consegna del nuovo salotto cittadino

Centro storico, riaperta al traffico veicolare la via Regina Margherita.

Caruso: “Un piccolo, importante, passo in avanti”

A seguito del completamento dei lavori di riqualificazione della sede stradale, con Ordinanza numero 87 del 10 agosto 2021 il Sindaco, Santo Caruso, ha disposto la riapertura al traffico veicolare della via Regina Margherita, il cuore di Aci Sant’Antonio.
Oggetto di riqualificazione, come il resto del centro storico santantonese, la strada era stata chiusa il 2 febbraio scorso, e la circolazione aveva subito variazioni di volta in volta alla luce dell’avanzamento dei lavori.

Dopo il completamento della posa del basolato lavico, che ha compreso anche la sistemazione della segnaletica orizzontale, la via è stata riaperta,mentre i lavori continuano ad andare avanti.
Stiamo cambiando in meglio il volto del centro cittadino – ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi – e il prospetto da Palazzo Cantarella alla piazza Maggiore mostra già parte dell’arricchimento della bellezza del nostro territorio. Adesso attendiamo che l’avanzamento dei lavori giunga al termine, con l’arredo e il verde, per consegnare ai santantonesi il nuovo salotto cittadino”.
Il primo cittadino-Caruso-  pone in luce  l’importanza trasversale dell’intervento: “Il traffico veicolare deve adesso riprendere il suo ordinario corso sulla strada. Ovviamente non tutti i lavori sono completati, però è un passo in avanti in più che ci rende felici. Sappiamo bene che la chiusura ha comportato dei disagi, soprattutto per le attività commerciali che insistono su questa via, ma l’arricchimento complessivo che conferisce un intervento del genere viene fruito dalla cittadinanza a tutti i livelli, a trecentosessanta gradi, e sono certo che quando l’intervento giungerà al termine sarà ancora più evidente l’importanza di una tale scelta”.

Afghanistan invivibile e sempre più instabile, domina la violenza e la criminalità talebana

 

Afghanistan addio. La guerra più lunga degli Usa, il ventennio inutile |  L'HuffPost

Afghanistan invivibile I Talebani conquistano anche Lashkar Gah, importante città nel sud dell’Afghanistan, capoluogo della provincia più grande del Paese, Helmand. Nell’avanzata di ieri, i Talebani hanno preso la seconda e la terza città più grandi dell’Afghanistan, Kandahar e Herat, dove fino a qualche settimana fa erano dispiegati i militari italiani.

L'Occidente ha perso la guerra in Afghanistan e i talebani hanno vinto

Sono così 14 i capoluoghi delle 34 province afghane caduti nelle mani dei Talebani in una settimana. La presa di Kandahar, città di 651mila abitanti, è strategicamente e simbolicamente importante, poichè è considerata la roccaforte dei Talebani.

Tutte le forze governative afghane hanno lasciato la città e si sono rifugiate nelle caserme del 205esimo battaglione, hanno riferito alla dpa i deputati Gul Ahmad Kamin e Arif Noorzai. La ritirata è avvenuta dopo duri combattimenti con le forze talebane avvenuti intorno e nella città nelle ultime 3 settimane.

Afghanistan: talebani si dichiarano non a conoscenza dei colloqui di pace -  Arabpress

Di fronte “all’evolversi della situazione di sicurezza” gli Stati Uniti riducono ulteriormente il personale civile a Kabul e “accelerano i tempi” del ponte aereo per portare fuori dall’Afghanistan gli interpreti e gli altri afghani che hanno collaborato con le forze Usa. iIn un altro comunicato si afferma: ” gli Stati Uniti rimangono impegnati per la sicurezza e la stabilità dell’Afghanistan di fronte alla violenza dei Talebani”, Blinken e Austin hanno poi “ribadito che gli Usa rimangono impegnati a mantenere forti relazioni diplomatiche e di sicurezza con il governo afghano”. E hanno discusso con Ghani gli ultimi sviluppi sul terreno, con le nuove conquiste dei Talebani, “gli sforzi per ridurre la violenza e le iniziative diplomatiche in corso”. 

Scoperta frode internazionale a Messina dalle Fiamme gialle ai danni dell’UE e della Regione Sicilia

 

MESSINA

Articolate indagini delle Fiamme gialle di Messina,dirette dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), nella persona del Procuratore Capo dr. Emanuele Crescenti, hanno scoperto una strutturata frode ai danni del bilancio dell’Unione Europea e della Regione Siciliana, dando esecuzione ad una misura cautelare personale, nonché al sequestro del profitto illecito pari a 180 mila euro, nonché di un impianto fotovoltaico, del valore oltre 230 mila euro.

L’operazione conferma l’attenzione della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e della Guardia di Finanza di Messina, quale forza di polizia a competenza generale in materia economico-finanziaria, alla sempre più necessaria tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e nazionali, così recuperando ingenti risorse indebitamente sottratte alle finalità di interesse pubblico, per le quali erano state originariamente destinate.

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Patti, coordinate dal Sost. Proc. Emanuela Scali, sviluppavano complesse investigazioni rispetto ad una articolata frode internazionale, finalizzata ad indebitamente intercettare contributi pubblici, comunitari e regionali, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007/2013, in relazione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio di Montalbano Elicona (ME).

In tale ambito, secondo ipotesi investigativa, emergevano responsabilità penali nei confronti di tre soggetti, un imprenditore ed un ingegnere, messinesi, ed una imprenditrice catanese, quest’ultima dimorante a Enna, indagati a vario titolo per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed autoriciclaggio. Più in particolare, anche all’esito di perquisizioni locali e complesse analisi documentali e bancarie, emergeva come un ingegnere messinese, L.F.S. cl. 77, gestisse, di fatto – attraverso un trust amministrato da una società fiduciaria – una società maltese, secondo ipotesi investigativa esistente solo cartolarmente, del tutto priva di personale dipendente e di una reale struttura operativa, e come tale schermo giuridico estero fosse stato utilizzato per consentire ad un imprenditore messinese, A.A. cl. 81, operante nella coltivazione di frutti oleosi, non solo l’evasione delle imposte, ma soprattutto di beneficiare di un contributo AGEA per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

A tal fine, si accertava l’emissione di fatture fittizie per oltre 130 mila euro, asseritamente per l’acquisto di materiali e prestazioni d’opera.

Analogamente, le indagini documentali, integrate da ulteriore attività istruttoria, consentivano di attribuire analogo comportamento anche all’imprenditrice catanese, C.M. cl. 40, la quale, con le medesime finalità, emetteva nei confronti dell’A.A. cl. 81 fatture in tutto o in parte false per oltre 70 mila euro, per la compravendita di due mezzi agricoli.

In altri termini, la fittizia documentazione così prodotta veniva annotata nel computo metrico allegato alla domanda per l’ottenimento del pagamento del contributo, presentata dall’A.A. cl. 81 all’Assessorato Regionale all’Agricoltura della Regione Sicilia, inducendo pertanto in errore i relativi funzionari e così ottenendo l’ingiusto profitto, peraltro corrisposto, di circa 180 mila euro sui 237 mila euro di spesa ammessa.

Seppur in una fase cautelare – che solo attraverso il contraddittorio tra le parti e le decisione di Giudici ulteriori e diversi rispetto al GIP si potrà trasformare in una decisione definitiva in ordine alle responsabilità sino ad ora ipotizzate – i convergenti elementi indiziari raccolti dalle Fiamme Gialle pattesi e condivisi dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, sono stati adeguatamente vagliati dal competente Giudice del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che, all’esito, ha ritenuto le “articolate consecuzioni di una serie di false fatturazioni inerenti un rapporto tra soggetti fittizi”, “riconducibili ad un unico centro decisionale, anche per mezzo di società di Malta”, un chiaro indice di pericolo di reiterazione delittuosa da parte dell’ingegnere messinese, cui veniva conseguentemente applicata la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di ingegnere e l’attività imprenditoriale, per un periodo di 12 mesi.

Con il medesimo provvedimento, inoltre, il medesimo Giudice, su conforme richiesta della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, disponeva anche il sequestro finalizzato alla confisca dei circa 180 mila euro indebitamente ottenuti.

Ancora, nel medesimo ambito, sempre i Finanzieri della Tenenza di Patti hanno altresì sottoposto a sequestro, con separato provvedimento del Giudice del Tribunale e su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, anche l’impianto fotovoltaico con annesso biotrituratore, del valore di stima pari ad oltre 230 mila euro.

Aci Sant’Antonio: il 20 e il 27 agosto attivo un punto di vaccinazione a Palazzo Cantarella

 

Il Sindaco  Caruso: “Crediamo nella vaccinazione che in Sicilia non è ancora a un livello adeguato .Noi offriamo un’pportunità da cogliere”

Continuano le campagne per promuovere la vaccinazione contro il Covid-19 soprattutto fra chi nutre ancora dubbi e timori.
A Palazzo Cantarella venerdì 20 e venerdì 27 agosto-informa un Comunicato stampa- sarà possibile ricevere il vaccino Pfizer dalle 18:00 in poi, con possibilità di prenotazione chiamando il numero 095.7010029 oppure scrivendo un messaggio alla pagina facebook ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio.
Il Sindaco, Santo Caruso, pone l’accento su questa importante iniziativa: “Vaccinarsi è fondamentale in questo momento: sappiamo bene come i dati dei ricoveri parlino chiaro, mettendo in evidenza come i contagi fra i vaccinati siano bassissimi, e i casi gravi quasi inesistenti. È indubbio, quindi, che l’unica arma attualmente a disposizione per l’intero pianeta sia la vaccinazione, che se non è realmente in grado di combattere, è almeno in grado prevenire.
La Sicilia – ha continuato il primo cittadino – ha appena scansato il rischio di cadere in zona gialla, cosa che avrebbe comportato gravi conseguenze per il comparto economico, e questo rischio è chiaramente connesso al numero di vaccinazioni che purtroppo per la nostra Regione non è ancora a un livello adeguato. Offrendo Palazzo Cantarella come punto di prossimità per le vaccinazioni speriamo di dare un piccolo contributo alla campagna nazionale, in modo da offrire la possibilità a chi si trova in questo territorio di usufruire di questa opportunità,magari fugando dubbi e incertezze con una seria chiacchierata con chi ha i mezzi per discutere di questa importante tematica. Di certo è un’opportunità da cogliere”.

INFERNO INCENDI E CALDO “MARZIANO” NEL SUD D’ITALIA

 

Inferno Sud Italia. In fiamme  la Calabria e la Sicilia, dove oggi si registrano altre vittime. A pomeriggio avanzato di ieri erano già 32 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia.

Incendi, danni 'incalcolabili' in Sardegna. Fiamme anche in Abruzzo e  Sicilia. Ogni anno un problema sempre più grave. Ma di chi è la colpa? - Le  Nostre Notizie®

CALABRIA

La situazione più critica in provincia di Reggio Calabria, dove da oltre una settimana bruciano varie località dell’Aspromonte. Un uomo  oggi a Mammola, nel territorio del comune di Grotteria,è stato  travolto dalle fiamme nel tentativo di salvare le proprie proprietà ed i propri animali. Pochi gironi fa, nel comune di San Lorenzo, erano invece stati trovati i corpi carbonizzati di un uomo e di una donna, morti nel disperato tentativo di salvare il loro uliveto.

La Giunta regionale ha deliberato la richiesta al Governo di dichiarazione dello stato di emergenza “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”.  “si procederà, con successivi atti, alla quantificazione dei danni derivanti dagli eventi, a seguito di apposita ricognizione che verrà effettuata presso i Comuni interessati”.

Il territorio della Calabria – riferisce un comunicato– è stato diffusamente interessato, già a partire dal mese di giugno 2021, da un numero estremamente rilevante di incendi boschivi e di interfaccia che hanno provocato ingenti e gravi danni all’intero ecosistema regionale, ivi comprese le colture agricole, gli allevamenti, gli insediamenti civili, rurali ed industriali. In particolare nelle ultime settimane di luglio e in quella di agosto si è assistito a una drammatica recrudescenza dei fenomeni, che hanno messo in concreto e immediato pericolo sia il patrimonio boschivo – anche quello vetusto, oggetto di tutela dell’Unesco – che quello abitativo e produttivo, con il proliferare di incendi di interfaccia che hanno provocato ingenti danni alle cose nonché, circostanza ancor più grave, la perdita di vite umane”. “Tuttora insiste, in tutta la regione – una situazione di criticità tale da aver indotto il presidente della Giunta, unitamente al direttore generale del dipartimento di Protezione civile a richiedere al presidente del Consiglio dei ministri, lo stato di mobilitazione nazionale“.

REGGIO CALABRIA

. Incendi attivi anche oggi nei Comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Caulonia, Gioiosa ionica e Cardeto”. . Si teme anche per il Santuario di Polsi. Ieri  chiuso al traffico la Sp1 nel tratto dello Zomaro. “. “In Prefettura è stato attivato il Coc (centro operativo comunale). Anche Reggio Calabria ha richiesto  la dichiarazione dello stato di calamità per il risarcimento dei danni

SICILIA

Ancora allerta rossa per la giornata di giovedì 12 agosto, sulla Sicilia sia per il picco del caldo africano, davvero anomalo e afoso, come raramente si verifica in queste zone,  sia per il rischio incendi. La Protezione civile regionale ha diffuso un bollettino con allerta al massimo livello per tutte le province ad eccezione di quella di Messina, in arancione. Bollino rosso anche per le ondate di calore sulla provincia di Palermo dove le temperature percepite toccheranno i 39/45 gradi.

L’eroe Andrea Di Stefano di Paternò

L’aiuto nello spegnimento di un ‘incendio divampato in contrada Ponte Barca, a Paternò, in provincia di Catania, è costato la vita ad un giovane che col  suo trattore  si è ribaltato mentre percorreva la strada provinciale. La vittima è il giovane Andrea Di Stefano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118. “Apprendo con grande dolore della tragica scomparsa del giovane Andrea Di Stefano che con l’intenzione di dare una mano nello spegnere l’incendio divampato in contrada Ponte Barca a Paternò ha perso la vita – commenta il sindaco di Paternò Nino Naso – .

 GIARRATANA E PERGUSA

Un vasto incendio sta devastando il territorio di Giarratana, in provincia di Ragusa. Le fiamme sono divampate in contrada Calaforno e si stanno rapidamente propagando spinte dal vento caldo. Alcune case sono state evacuate. . Il sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta ha anche attivato i volontari del gruppo Alfa e chiesto l’intervento dei mezzi aerei.
Incendi anche nel siracusano, a Sortino e nel bosco fuori Ferla, e a Pergusa, nell’ennese, dove le fiamme minacciano le abitazioni e alcune case di villeggiatura sono state evacuate per precauzione. Insomma la Sicilia sta diventando davvero un pezzo di terra bruciata dalle fiamme, al momento un angolo dell’Inferno.