“LE RESPONSABILITÀ NEL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA E DELL’INSOLVENZA”

Catania, Chiostro di Levante Monastero Benedettini: convegno venerdì 2 (ore 16.00) e sabato 3 luglio 2021 (ore 16.30)

Corona virus, per il bonus da 600 euro serve il PIN dell'INPS

Evento nazionale organizzato da Ordine dei Commercialisti e Ordine degli Avvocati di Catania, Osservatorio sulle crisi d’impresa e Scuola di Alta Formazione dei commercialisti della Sicilia

 

CATANIA –

Cause, responsabilità e strumenti di allerta della crisi d’impresa, ma anche soluzioni di intervento per prevenire i casi di insolvenza. Sono questi i delicati temi al centro del convegno organizzato dall’Ordine dei dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Catania, dall’Osservatorio sulla crisi d’impresa, dall’Ordine degli Avvocati di Catania e dalla Scuola di Alta Formazione dei commercialisti della Sicilia.

Una due giorni – domani,venerdì e sabato 3 luglio 2021 – che, dopo mesi di webinar e collegamenti online, finalmente si svolgerà in presenza (con tutte le misure di sicurezza previste dalla legge) al Chiostro di Levante del Monastero dei Benedettini di Catania.

Tanti i relatori di alto profilo che approfondiranno gli argomenti relativi alle responsabilità di figure interne ed esterne nel complesso percorso che dovrebbe portare all’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa, emanato con decreto legislativo n. 14 del 2019.

Il programma prevede 4 sessioni: si inizia alle ore 16.00 di giorno 2 luglio, con i saluti istituzionali. Saranno presenti: il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, il presidente della Corte d’Appello di Catania Domenica Motta, il presidente del Tribunale di Catania Francesco Saverio Maria Mannino, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Rosario Pizzino e il coordinatore dell’Osservatorio sulle Crisi d’Impresa Massimo Ferro.

Spazio, quindi, alla prima sessione “Le responsabilità nell’impresa: assetti adeguati e indicatori della crisi” coordinata dal professore ordinario di Diritto Commerciale UniCT Enrico Macrì. A seguire, “La tutela del mercato e le azioni di responsabilità”, sessione moderata da Mario Libertini, professore emerito di Diritto Commerciale della Sapienza di Roma. I lavori riprenderanno il giorno seguente alle 16,30 con la sessione “Le responsabilità dei soggetti esterni: organismi di composizione della crisi, creditori qualificati, attestatore”, coordinata dall’avvocato dell’Ordine etneo Marcello Marina. A chiudere, alle ore 18.00, focus su “Le responsabilità dei soggetti interni: commissario, curatore, comitato dei creditori e giudice delegato”, con il coordinamento di Stefania Pacchi, professore ordinario di Diritto Commerciale dell’Università di Siena.

Interverranno: Andrea Foschi (Componente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti); Marco Spadaro (avvocato dell’Ordine di Siracusa), Lucia De Bernardin (Giudice delegato del Tribunale di Catania); Paolo Piscitello (Professore ordinario di Diritto Commerciale Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli), Guido Romano (Vicecapo di Gabinetto del Ministro della Giustizia); Renato Bricchetti (Presidente di sezione della Corte di Cassazione); Eduardo Campese (Consigliere della Corte di Cassazione); Danilo Galletti (Professore di Diritto Commerciale dell’Università di Trento); Antonia Mussa (Giudice delegato del Tribunale di Torino).

A chiusura il concerto dell’orchestra giovanile Falcone Borsellino della Fondazione “La città invisibile”, diretta dal maestro Semaias Botello.

 

“DURC FALSI” IN CASSA EDILE, ANCE CATANIA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE  

 

Costruzione Con Le Gru Di Palazzo Multipiano Fotografia Stock - Immagine di  appartamento, metallo: 138618610

CATANIA 

 Durc falsi alla Cassa edile del capoluogo etneo: Ance Catania – attraverso l’avvocato Giampiero Torrisi del Foro di Catania – chiederà di costituirsi parte civile, dopo le anomalie emerse a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. «La nostra posizione rimane sempre la stessa: netta e chiara agli occhi di tutti – spiega il presidente dell’Associazione dei costruttori etnei Rosario Fresta – non abbiamo mai pensato di indietreggiare di un passo nei confronti di una vicenda che getta ombre sull’ente che riunisce imprenditori edili e sindacati di categoria. Il nostro obiettivo adesso è ritrovare quella fiducia, quell’equilibrio e quella serenità che consenta a tutti di lavorare nella direzione della trasparenza e nel rispetto delle regole. La legalità è un valore assoluto che non si declina a piacimento, per cui agiremo a 360 gradi facendo largo alla meritocrazia, con una gestione economica oculata. Insomma, useremo la diligenza del buon padre di famiglia fatta di impegno, rigore e onestà ».

Sta per nascere un nuovo Movimento anticorruzione con un leader del carisma di Giuseppe Conte

Grillo, lo strappo definitivo con Conte: “Lui non può risolvere i problemi del M5s. Non ha visione politica né capacità manageriale”. E torna da Casaleggio: “Votazione del direttorio su Rousseau”

Grillo        non si rende conto  che sta demolendo lentamente quella creatura tanto amata dal mondo giovanile  dal web

 

“Io ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo, gli chiedo solo di non dire falsità sul mio conto e sul mio operato“. Così l’ex premier Giuseppe Conte ai giornalisti dopo il video del garante Cinquetelle con la sua versione sulla rottura con l’ex premier. “Io e Grillo – ha continuato – abbiamo una fittissima corrispondenza documentale, se lui mi autorizza sono disposto a pubblicarla perché agisco sempre in trasparenza. Grillo ha chiesto più che una diarchia politica“.

Afferma Giuseppe Conte :”Quando viene chiesta la rappresentanza internazionale, il coordinamento della comunicazione, quando viene chiesto di condividere tutte le scelte degli organi politici – vicepresidenti, componenti dei comitati – quando finanche viene chiesto di concordare e autorizzare addirittura i contratti allo staff di segreteria io credo che sia più che una diarchia ed è umiliante. Quindi lo statuto non è secentesco, è medievale da questo punto di vista“.        Intanto sembra impossibile-dopo la dichiarazione di Grillo – ricucire il rapporto. A questo punto è prevedibile una scissione all’interno del M5S, anche Vito Crimi sta per lasciare e seguire Conte nel nuovo progetto politico

Grillo ha perduto lucidità, razionalità,vuol mettere le mani dappertutto, vuol fare il comandante in assoluto , un comportamento non più condivisibile dagli iscritti e dai deputati pentastellati che stanno offrendo solidarietà all’avv Conte

Se resto in campo? Sicuramente c’è tanto sostegno dai cittadini,prosegue l’ex premier, abbiamo fatto un progetto politico, ho lavorato 4 mesi a questo progetto e non vedevo l’ora di condividerlo… Questo progetto politico evidentemente non lo voglio tenere nel cassetto, perché non può essere la contrarietà di una singola persona a fermare questa proposta politica che ritengo ambiziosa e utile anche per il Paese”.