NUOVO COLLEGAMENTO DI TRASPORTO PUBBLICO TRA L’ISTITUTO CLINICO HUMANITAS E IL CENTRO CITTA’

 

 

 

Firmato il protocollo d’intesa tra Ferrovia Circumetnea, Humanitas Istituto Clinico Catanese e il vicino centro commerciale Centro Sicilia, che permetterà il collegamento giornaliero dalla stazione Metro di Nesima, a partire dal 7 giugno

Misterbianco – Humanitas Istituto Clinico Catanese “si avvicina” alla città grazie al Protocollo d’intesa siglato con Ferrovia Circumetnea e il partner Centro Sicilia, il vicino centro commerciale in Contrada Cubba. Un bus navetta dedicato, in partenza ogni giorno, dal lunedì al sabato, dalla stazione metropolitana di Nesima con fermate presso l’ospedale e il centro commerciale. Tredici corse giornaliere, a partire dalle ore 7:00 e fino alle 19:00 con cadenza ogni sessanta minuti, permetteranno a quanti dovranno raggiungere la Struttura sanitaria a Misterbianco di avvalersi del trasporto pubblico.

I pazienti che raggiungeranno la sede di Humanitas a Misterbianco potranno usufruire del servizio gratuitamente; recandosi presso l’infopoint dell’Istituto, infatti, dietro esibizione del biglietto utilizzato riceveranno due biglietti a copertura delle tratte, sia di andata che di ritorno. Per incentivare l’utilizzo di metro e bus la direzione dell’ospedale ha scelto di estendere questa importante opportunità di trasporto a tutto il personale di Humanitas.

Quello firmato è un protocollo d’intesa sperimentale, che avrà valore tutti i giorni feriali dal 7 giugno e fino al 30 settembre, e vede la firma, oltre che di Ferrovia Circumetnea e Humanitas Istituto Clinico Catanese, anche del vicino centro commerciale Centro Sicilia, con il quale è stata avviata ormai da mesi una proficua e attiva collaborazione: dalle iniziative di screening dedicate al personale del centro e del parco commerciale, sino alla definizione di convenzione per numerosi servizi sanitari.

Quattro mesi di sperimentazione della nuova linea dunque, in attesa poi di potere contare definitivamente sul servizio giornaliero.

Si tratta di un’azione – recita la convenzione – volta ad incentivare il trasporto collettivo a favore di una mobilità sostenibile, tramite l’integrazione dei servizi urbani con quelli extraurbani. Obiettivo generale è sostenere il miglioramento delle condizioni inerenti la mobilità collettiva e di dotare il territorio di un servizio di trasporto che renda più agevole la fruizione dei servizi sociali, sanitari, ricreativi, commerciali e di svago, all’interno della Città Metropolitana di Catania”.

I bus assegnati da FCE sono nuovissimi mezzi che verranno inaugurati in occasione del lancio della nuova corsa del 7 giugno e sono dotati di elementi di modernità: computer di bordo per la localizzazione e certificazione delle corse, così da permettere al passeggero di poter conoscere con esattezza ed in tempo reale l’orario di arrivo alla fermata. All’interno, una pedana per disabile con pianale ribassato per facilitare l’accesso ed un dispositivo per il conteggio di passeggeri in entrata e uscita. I veicoli sono omologati per 102 posti ma, al momento, in ragione dell’emergenza covid-19, possono contenere fino a 50 passeggeri.

La fermata Humanitas sarà segnalata dalla presenza di una palina elettronica che comunica orari, tratte e informazioni.

Per Humanitas Istituto Clinico Catanese è un importante passo in avanti a favore della collettività locale: “Abbiamo posto particolare attenzione al fatto che ci trovassimo fuori dal centro città, impegnandoci fin dall’arrivo nella nuova sede di Contrada Cubba – fa sapere la direzione dell’Istituto – a definire una collaborazione con il gestore del trasporto pubblico FCE e adesso, in collaborazione con il vicino Centro Sicilia, faremo il possibile perché il protocollo firmato in via sperimentale, possa tradursi in un servizio definitivo dal 1 ottobre 2021”.

 

NAPOLI: SABATO 5 GIUGNO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE RIAPRE IL PARCO SOMMERSO DI GAIOLA E L’AREA DI BALNEAZIONE

 

Parco sommerso di Gaiola: storia, orari, prezzi, come arrivare

NAPOLI

Sabato 5 Giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente riapre il Parco Sommerso di Gaiola e l’area di balneazione pubblica. Firmato l’Accordo tra Comune di Napoli, Autorità Portuale e Ministero dell’Ambiente, attraverso L’Ente gestore del Parco Sommerso di Gaiola, che sottoscrive una collaborazione tra Istituzioni per consentire ai cittadini la fruizioni degli spazi del Parco Sommerso e della Spiaggia Pubblica .

Riapre, quindi, -informa il Comune di Napoli – al pubblico il Parco Sommerso di Gaiola, chiuso da oltre 6 mesi a seguito delle disposizioni per il contenimento della diffusione di COVID-19, che imponeva a livello nazionale la chiusura al pubblico dei luoghi della cultura, ai sensi della normativa prevista dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Sabato 5 Giugno sarà anche la ricorrenza  della Giornata mondiale dell’ambiente, data simbolica per sottolineare l’importanza vitale della tutela dell’ecosistema marino cittadino e la riapertura sarà, come per la passata stagione, all’insegna della sostenibilità, vivibilità e sicurezza. Sulla base dei dati raccolti durante la stagione scorsa, infatti, il 98% dei fruitori ha espresso grande apprezzamento sulle condizioni di vivibilità, sicurezza, pulizia e decoro dell’area, scaturite dalle misure di contingentamento degli accessi.

Ascoltando i suggerimenti degli utenti, circa il 20% suggeriva alcuni miglioramenti nel sistema di prenotazione, per migliorare sempre più la fruizione pubblica dell’area, garantendone ancor più una pluralità di accesso ai cittadini, si è provveduto a far realizzare un nuovo sistema di prenotazione che permetterà di inserire dei blocchi sulla possibilità di uno stesso utente di prenotare l’accesso per più di due turni a settimana e delle penalità per le fastidiose “prenotazioni fantasma”, ovvero le prenotazioni fatte da utenti che poi non usufruiscono dell’accesso, privando inutilmente altri utenti di posti utili.

Approfittando della chiusura al pubblico imposta dalle misure anti COVID-19, in questi mesi, con un importante lavoro del Comune di Napoli, sono stati effettuati importanti lavori, non più procrastinabili, al muro di contenimento del terrapieno che costeggia la lunga pedamentina di accesso al Parco che si diparte da Discesa Gaiola. Inoltre sono stati realizzati, a cura del Parco, i necessari lavori di risanamento e messa in sicurezza della banchina del porticciolo danneggiata dalle mareggiate. Nel frattempo in questi giorni i volontari del CSI Gaiola onlus si sono mobilitati per ripulire spiaggia e scalinatella, invasa da rovi e cespugli dopo il lungo periodo di chiusura. Confermati quindi i due turni di accesso (9:00-13:00 e 14:00-18:00) con sistema di prenotazione online all’indirizzo https://www.areamarinaprotettagaiola.it/prenotazione , ma il numero di bagnanti per turno è stato portato a 100 per un totale quindi di 200 bagnanti al giorno.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alle Pari Opportunità con Delega al mare, Francesca Menna:” Il nuovo sistema di prenotazione, che verrà anche sperimentato sulla spiaggia delle Monache, garantirà ancor più un accesso plurale e democratico ai cittadini all’insegna della sostenibilità ambientale in un luogo unico della nostra Città.” ” Siamo felici che proprio all’interno di una Riserva marina e Parco archeologico sommerso, grazie ad una sana collaborazione istituzionale si sia trovata la chiave per dimostrare la possibile convivenza tra fruizione pubblica, tutela del patrimonio e sicurezza dei cittadini.” afferma il Direttore del Parco Sommerso, Maurizio Simeone

 

MATTARELLA: “GRATITUDINE PER CHI HA SACRIFICATO LA PROPRIA VITA PER L’ITALIA..”

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Accompagnato dal ministro Guerini e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, Mattarella ha passato in rassegna lo schieramento interforze. Al termine della cerimonia, il passaggio delle Frecce tricolori.

Il messaggio di Mattarella

“Settantacinque anni fa, riconquistata la libertà, il popolo italiano poté, con il referendum del 2 giugno 1946, scegliere il proprio destino. Il voto per la Repubblica consentì all’Italia di intraprendere il percorso della democrazia, del progresso sociale, dello sviluppo. Un passaggio storico tanto atteso e fondamentale per tutti i cittadini duramente provati da una stagione di guerre e dalla dittatura. Un patto di cittadinanza sancito dal suffragio universale che, per la prima volta, includeva in maniera completa il voto femminile. Gli italiani e le italiane, insieme, per una nuova Italia. Da allora il processo di crescita e consolidamento della democrazia non si è mai interrotto e ha superato altre terribili prove, come la sfida del terrorismo”, ha detto il Presidente della Repubblica nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.
“La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all’Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui è stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice. A questo sforzo – prosegue il Capo dello Stato – hanno contribuito in maniera significativa le Forze Armate, legate alle Istituzioni della Repubblica e alla sua Costituzione dallo speciale giuramento di fedeltà. Ad esse va la riconoscenza del Paese per la dedizione al servizio e il valore dimostrati anche nella complessa e delicata situazione emergenziale che minaccia la nostra salute, il nostro benessere e il libero esplicarsi delle nostre esistenze”.
“Rinnovo, con particolare commozione, la gratitudine del popolo italiano a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia e alle loro famiglie costrette a convivere con un dolore incolmabile. La congiuntura sanitaria non consentirà, per il secondo anno di seguito, di tenere la tradizionale manifestazione nella quale si celebra anche l’abbraccio dei cittadini alle Forze Armate. Mi è grato, in loro nome, in questo giorno della Festa della Repubblica, esprimere ai militari di ogni ordine e grado e al personale civile, l’apprezzamento per l’insostituibile apporto offerto al bene comune. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”, conclude il Presidente Mattarella.

Fra poco, alle 19 la cerimonia della Festa Nazionale della Repubblica

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria per la Festa Nazionale della Repubblica

Foto Ufficio Stampa Quirinale

In occasione del 75° anniversario della Repubblica Italiana, avrà luogo oggi, alle ore 19.00, nel Cortile d’Onore del Quirinale, la cerimonia per il 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica. Il Presidente Mattarella terrà un discorso di fronte alle alte cariche dello Stato e a un nutrito gruppo di studenti delle scuole. Parteciperanno la giovane artista Frida Bollani Magoni e l’attore Cesare Bocci.

Catania Mare, Festa della Repubblica con la Spiaggia libera del Comune di Catania n.3

spiaggia libera n. 3 Etna

Foto Ufficio Stampa Comune di Catania (N.m.)

Comincia oggi mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica, l’estate dei catanesi, a ingresso gratuito, nell’arenile comunale della plaia. Con largo anticipo rispetto agli anni scorsi e con aggiuntivi servizi funzionali, ad aprire i battenti sarà la spiaggia libera numero 3,  denominata “Stromboli”.

Stabilendo un vero e proprio record per la città di Catania, i primi millecinquecento metri di spiaggia pubblica attrezzata e degli annessi parcheggi e servizio bar saranno operativi per accogliere bagnanti e patiti della tintarella, in virtù dell’ ’aggiudicazione della gara d’appalto, quinquennale, esitata nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale. Una procedura innovativa per il bando delle spiagge libere, con un sistema a punti sulla base di servizi aggiuntivi a quelli fondamentali, promossa dalla giunta Pogliese, su proposta dell’assessore al mare Michele Cristaldi. 

Grazie a questo nuovo approccio amministrativo, nelle tre spiagge libere vi saranno facilitazioni per l’accesso dei diversamente abili alle strutture balneari, attività di animazione per adulti e bambini, adeguamento delle strutture esistenti, sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti, aree di sgambettamento per cani, ma anche altri servizi completamente nuovi, come il wifi sugli spazi sabbiosi per l’accesso alla balneazione, approntati rispettando gli obblighi del distanziamento anticovid. L’apertura anticipata della spiaggia libera n.3, quasi alla fine del viale Kennedy, nei pressi della zona di San Francesco La Rena, rappresenta l’anteprima di un’offerta rinnovata e migliorata grazie al sistema di aggiudicazione di valutazione del rapporto qualità/prezzo e dunque con l’obbligo a eseguire tutti i nuovi servizi richiesti dal Comune; l’azienda appaltatrice Stella Polare Srl di Catania, gestirà i cinque mila metri complessivi delle tre spiagge libere, sino a tutto il 2025, senza costi per le casse pubbliche, che anzi introiteranno gli oneri concessori previsti dal bando.  Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è avviare entro pochi giorni anche nelle altre due strutture comunali i servizi di spiaggia libera gratuita: la  numero due “Vulcano” e successivamente la numero uno “Etna” in modo che prima del 15 giugno siano tutte operative e funzionali.  

Grazie all’impegno dell’assessore Cristaldi, dei dirigenti e dei funzionari preposti -ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – abbiamo superato le improvvisazioni del passato -ha aggiunto il primo cittadino- abbiamo migliorato i servizi per il mare cittadino, con accesso gratuito e prestazioni adeguate a chi vuole godere con tutti i confort del nostro litorale sabbioso. Per cinque anni non vi sarà bisogno di alcuna procedura di affidamento, che nel passato ha ritardato l’apertura delle nostre spiagge libere, per consentire a tutti di godere del nostro splendido litorale con strutture e servizi qualificati e soprattutto con tempi certi di apertura, come mai accaduto prima. Già lo scorso anno eravamo riusciti a offrire servizi ottimali,  ma miglioriamo ancora di più grazie a modalità di trasparenza e valutazioni di merito oggettivo, per garantire la funzionalità per l’accesso libero a gratuito al mare del nostro litorale sabbioso”.

Seppur con le tante incognite connesse al Covid – ha spiegato l’assessore Cristaldi – ci siamo mossi per tempo e con una prospettiva di lungo termine, secondo un preciso indirizzo del sindaco Pogliese,  con nuovi meccanismi di affidamento, per aumentare ancora di più i servizi e le funzionalità delle nostre spiagge libere comunali. Già lo scorso anno, nonostante le particolari difficoltà organizzative per via delle prescrizioni anti contagio le nostre spiagge libere sono state portate a modello in tutta la Sicilia,  con servizi aggiuntivi a quelli tradizionali di bagni, docce e salvataggio, che nulla hanno da invidiare agli stabilimenti balneari a pagamento”.

Cristaldi ha anche reso noto che nei giorni scorsi, ignoti, nottetempo hanno tranciati i cavi dell’alimentazione della corrente elettrica della spiaggia libera n.3 “Stromboli” che mercoledì aprirà i battenti, causando un guasto che è stato immediatamente riparato; sull’episodio i rappresentanti della ditta appaltatrice hanno sporto denunzia all’Arma dei Carabinieri.

Giovedì mattina, inoltre, sul lungomare di roccia lavica, avranno inizio i lavori per realizzare l’accesso per i disabili nel borgo di San Giovanni Li Cuti. Anche questa struttura, verrà realizzata con un nuovo sistema che ne aumenta la sicurezza e gli spazi per i meno fortunati.

Messina, evasione fiscale internazionale – Scoperto dalla Finanza un ” tesoro “nascosto in un Sham trust

 

Evasione fiscale internazionale - Scoperto un tesoretto nascosto in un Sham trust

 

 

Prosegue l’impegno della Finanza alla scoperta degli illeciti.I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a provvedimenti di perquisizione e sequestro emessi, rispettivamente, dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale di Messina, relativamente ad una maxi frode fiscale, per un valore di oltre 7,5 milioni di euro, per la quale sono stati colpiti da misura ablativa conti correnti, rapporti bancari, quote societarie, nonché beni immobili, tra cui quelli in dotazione ad un trust di diritto maltese.

Un importante intervento contro l’evasione fiscale internazionale che costituisce, vieppiù nell’attuale periodo di auspicata ripresa dell’economia, un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, minando il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, penalizzando l’equità e sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

Le attività sono il frutto di complesse investigazioni condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, sotto l’egida della Procura della Repubblica peloritana che – secondo ipotesi investigativa – hanno permesso di disvelare plurime evidenze relative ad un articolato meccanismo fraudolento, ideato e realizzato da un noto imprenditore messinese (A.G. cl. ’68), per il tramite di una società con sede in Messina (M.S. srl) operante nel settore delle pulizie di edifici, con il consapevole coinvolgimento di un fidato sodale e prestanome (S.R. cl. ’55), finalizzato a sottrarsi al pagamento delle imposte sul reddito e sul valore aggiunto.

I due soggetti e la società risultano indagati per omessa ed infedele dichiarazione dei redditi, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, nonché in ordine ad ipotesi di falso in bilancio, autoriciclaggio e per non aver predisposto modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati tributari e riciclatori.

Si tratta di operazioni illecite strutturate nell’arco di quasi un decennio che, per la loro realizzazione, hanno coinvolto anche diverse altre società, tutte riconducibili al medesimo gruppo imprenditoriale, operanti nei più svariati settori commerciali (edile, delle pulizie, dei trasporti e della grande distribuzione), con lo scopo di ottenere illeciti guadagni derivanti dalla mancata dichiarazione e pagamento delle imposte.

Più in particolare, l’articolato stratagemma oggi represso è stato realizzato attraverso un solo formale e fittizio spostamento della sede della società investigata a Milano, di fatto invece domiciliata a Messina, nonché attraverso complessi artifizi contabili ad hoc predisposti, volti a dissimulare la relativa realtà economica, finanziaria e patrimoniale.

Nel dettaglio, la società in parola, dopo aver maturato un elevato debito tributario nei confronti dello Stato, derivante dalla sistematica evasione fiscale realizzata negli anni, veniva meticolosamente svuotata delle proprie consistenze finanziarie ed economiche, attraverso più azioni giustificate come operazioni infragruppo o cessioni di rami aziendali a favore di una new company, avente il medesimo oggetto sociale della società oggetto di depauperamento, il tutto al fine di impedire all’Amministrazione Finanziaria l’effettivo recupero delle somme evase.

Un vorticoso giro di trasferimenti finanziari tra plurime società costituenti l’importante gruppo imprenditoriale facente capo all’imprenditore messinese, smascherato solo mediante una puntuale e comparata analisi dei flussi bancari e della documentazione amministrativo-contabile della principale realtà societaria oggetto d’indagine, nonché valorizzando il patrimonio informativo disponibile al Corpo quale centrale presidio del sistema antiriciclaggio.

In tale contesto, con lo scopo di blindare il tesoretto sottratto alla tassazione fiscale accumulato nel corso degli anni, veniva costituito un trust di diritto maltese, nel quale confluiva il patrimonio illegittimamente accumulato.

Gli intenti fraudolenti ed elusivi, per i quali secondo ipotesi investigativa è stato costituito il trust, traspaiono, tra l’altro, come testualmente affermato dal G.I.P. nel provvedimento emesso, dalla “trasmigrazione fittizia all’estero dei beni (immobili e quote societarie) del G. […] si evince infatti che i beni rimangono sostanzialmente nella disponibilità del nucleo familiare […] era intendimento dell’imprenditore porre a riparo il proprio patrimonio dalle temute azioni giudiziarie, intendimento attuato piegando un istituto giuridico legale per finalità illecite.”

Seppur in una fase cautelare – che solo attraverso il contraddittorio tra le parti e le decisioni di Giudici ulteriori e diversi rispetto al G.I.P., si potrà trasformare in una decisione definitiva in ordine alle responsabilità sino ad ora ipotizzate – le fonti di prova assicurate al procedimento sono state considerate dal competente Giudice confermative del fumus della commissione dei gravi reati finanziari ipotizzati, così disponendo l’odierna misura cautelare reale fino alla concorrenza di complessivi euro 7.763.128,61.

Nel merito, quindi, sono stati sottoposti a sequestro i conti correnti e i rapporti bancari facenti capo sia alle persone fisiche (A.G. cl. ’68 e S.R. cl. ’55) sia alla persona giuridica investigata, nonché la maggioranza delle quote della società proprietaria di un noto centro commerciale del capoluogo peloritano e decine di prestigiosi immobili di una società di costruzione locale, il tutto conferito ad hoc, come “dotazione”, nel citato trust di diritto maltese.

L’operazione odierna rientra nell’ambito dell’intensificazione dei controlli e del monitoraggio della onesta libertà di impresa, nel cui ambito le aziende dovrebbero confrontarsi in un clima di assoluta e leale concorrenza.

 

Autismo, Aci Sant’Antonio e il Centro “Autos” insieme nei percorsi di riabilitazione

 

Caruso: “Un aiuto che significa arricchimento per tutti”

Il Comune di Aci Sant’Antonio al servizio dei percorsi di riabilitazione: questo l’obiettivo dell’Ente che ieri mattina, nella persona del Sindaco, Santo Caruso  insieme all’Assessore alle Politiche Sociali Antonio Scuderi e alla consigliera Agata Spinto ha incontrato il dottor Giovanni Panebianco, direttore del centro ‘Autos’ di Aci Sant’Antonio.
I centri ‘Autos’ offrono servizio semiresidenziali a carattere continuativo per adolescenti con disturbo dello Spettro Autistico, intendendo la riabilitazione come strategia di intervento multidisciplinare volta ad abilitare le carenze fisiche, psichiche e sensoriali: nel corso dell’incontro è stato messo a punto il progetto “Qualcosa …in Comune” che prevede il coinvolgimento degli ragazzi ospiti del centro santantonese e che consisterà in una serie di incontri durante i quali le loro potenzialità e i loro talenti verranno valorizzati.
Teatro del progetto sarà la Villa Comunale, divenuta nel corso degli ultimi anni, in maniera via via più incisiva, vero centro di aggregazione della comunità: sarà un luogo che i giovani partecipanti impareranno a sentire come proprio, accompagnati da personale qualificato; un luogo nel quale andranno a dipingere di rosso  la panchina  dedicata alle vittime di violenza e nel quale daranno un tocco di colore alle casette in legno che saranno installate e che ospiteranno i libri donati dall’Associazione ‘I gomitoli di Annina’.
Inoltre, forti della specializzazione in attività di fluoro vivaismo (che portano avanti con dedizione ed impegno), si renderanno utili per ripristinare il percorso sensoriale che anni fa fu realizzato nel corso di un progetto di alternanza scuola lavoro con gli studenti delle scuole superiori del comprensorio.
“È una prima attività, questa, con la quale ci si prefigge l’obiettivo di coinvolgere, includere e crescere – ha dichiarato l’assessore Scuderi – Ogni membro della comunità ha il diritto di vivere il proprio territorio secondo le proprie potenzialità e di sentirsi un elemento unico e imprescindibile per la sua crescita e il suo miglioramento.
Certamente un percorso nel quale si tende ad una abilitazione nuova di quanto è visto come carente sotto il profilo sensoriale o psichico si presta all’apertura di quelli che possono essere considerati nuovi mondi, e poter farne parte per noi è motivo d’orgoglio”.
Il primo cittadino evidenzia la valenza dell’iniziativa: “Questo tipo di affiancamento, di aiuto, rappresenta un arricchimento per tutti. Una crescita tanto per i ragazzi quanto per la comunità che sta loro accanto. Sono molto felice di poter contribuire a mettere Aci Sant’Antonio accanto agli ospiti del centro ‘Autos’, perché è indubbio che fare bene in questo senso significa fare bene in uno dei modi più alti per la società. E poi è un motivo in più, e che motivo, per valorizzare ancora la Villa Comunale, sempre più protagonista in questi anni, e che a breve diverrà cuore pulsante della nostra comunità”.

Liberato Brusca, detto “U verru”-il porco- il Killer/mostro che diede l’ordine di sciogliere il piccolo Di Matteo nell’acido

MAFIA:  RISCHIO DI INCONTRARE PER STRADA IL “MOSTRO” LIBERATO  GIOVANNI BRUSCA

 

Un'immagine d'archivio di Giovanni Brusca.

 

PRESIDENTE MATTARELLA: USI I POTERI SPECIALI PER ESPELLERE BRUSCA DALL’ITALIA. LO RICHIEDONO MOTIVI DI SICUREZZA URGENTI

 

DI      R.LANZA

Si dice che nel Vangelo Gesù perdona i peccatori. Ma per il pentito Giovanni Brusca, l’ex boss di San Giuseppe Jato,che fece uccidere il bambino strangolare e disciogliere Di Matteo, l’affermazione evangelica ci sembra azzardata.. Ha finito di scontare la pena e da oggi l’ex killer di Cosa nostra che il 23 maggio 1992 azionò il telecomando per la strage di Capaci è un uomo libero. Girerà per le strade e nessuno potrà obiettare alcunchè.  Risponderà:”Ho scontato la “pena”        Era soprannominato “u verru” (il porco) ed è stato  scarcerato per effetto della legge del 13 febbraio del 2001 in virtù della  quale per lo Stato italiano ha finito di scontare la propria pena detentiva.   Collaborando e con la giustizia ha ottenuto gli sconti di pena previsti dalla legge.

Quando venne pubblicata la notizia che la sua compagna e il figlio erano sottoposti alle misure urgenti di protezione riservate ai familiari dei collaboratori di giustizia, l’allora difensore del boss,” l’avvocato Vito Ganci, rivelò di avere ricevuto dal suo assistito confidenze su un ”complotto” in cui voleva coinvolgere uomini delle istituzioni. Brusca aveva rivelato tra l’altro, il nome dell’ex presidente della Camera Luciano Violante. Si trattava di un piano ideato dallo stesso Brusca per screditare l‘antimafia, i collaboratori di giustizia e creare difficoltà in importanti processi di mafia. . Ma a svelare il piano del falso pentimento fu il fratello, con il quale Giovanni Brusca si era accordato a gesti durante un’udienza di un processo, affinchè anch’egli si fingesse pentito e sostenesse quello che il fratello dichiarava. In seguito lo stesso Giovanni Brusca ha ammesso la circostanza”

Che dire, la sicurezza pubblica è minata, nè basterà che questo feroce Killer/mostro sia vigilato  ore 24/24 . E’ una mina vagante che potrebbe esplodere da un momento all’altro e un pensiero ricorrente nella mente dei Prefetti italiani per rispettare l’ordine pubblico. Intanto il Presidente Mattarella può valutare, per motivi di alta sicurezza, l’espulsione dall’Italia di questo soggetto che nulla ha di umano  Urgentissima l’espulsione se non si vuole provocare una ribellione pubblica.

 

Dichiarazione di Maria Falcone, sorella del Giudice ucciso: “Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata – – Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso.

La stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle rivelazioni di Brusca, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue” afferma Maria Falcone.

“Sono indignata, sono veramente indignata. Lo Stato ci rema contro. Noi dopo 29 anni non conosciamo ancora la verità sulle stragi e Giovanni Brusca, l’uomo che ha distrutto la mia famiglia, è libero. Sa qual è la verità? Che questo Stato ci rema contro. Io adesso cosa racconterò al mio nipotino? Che l’uomo che ha ucciso il nonno gira liberamente?…”.