Messina, riunione operativa stamane sulla Campagna Antincendio

 

Convocata dall’Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, si è svolta questa mattina la riunione per affrontare le questioni relative agli aspetti organizzativi della Campagna Antincendio 2021. All’incontro, cui erano state invitate a partecipare tutte le associazioni iscritte all’elenco territoriale, hanno preso parte il responsabile del Servizio di Protezione Civile ing. Giuseppe De Pasquale; gli esperti comunali per la Protezione Civile Antonio Rizzo e per il volontariato di Protezione Civile Sabrina Palumbo; il geologo assunto a tempo determinato per l’attuazione del Piano comunale di Emergenza Antonino Torre; le Associazioni ARP; Nucleo Diocesano di P. C.; Legambiente dei Peloritani e Mari e Monti 2004.

Si è concordata la convenzione da stipulare per garantire un servizio di avvistamento dinamico sul territorio e una reperibilità per il supporto a richiesta per lo spegnimento degli incendi. Sono stati comunicati ai referenti delle Associazioni che dispongono del personale formato alla lotta agli incendi, tutti i punti di approvvigionamento idrico comunicati da Amam S.p.A. e presenti sul territorio comunale. “Inizia così – ha evidenziato l’Assessore Minutoli – il conto alla rovescia per l’avvio delle attività predisposte in linea con le direttive impartite dalla locale Prefettura a seguito dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi. Raccomandiamo di attenersi alle normative di legge e al rispetto dell’Ordinanza Sindacale volta a mitigare i rischi incendi sul territorio cittadino. Una maggiore collaborazione da parte di tutti i cittadini – ha concluso l’Assessore – sarà fondamentale a limitare i rischi per la cittadinanza”.

 Messina

Festa Arma dei Carabinieri, 207 anniversario della fondazione dell’Arma

VIDEO   CARABINIERI   -CERIMONIA

Parlare dei Carabinieri significa parlare di una istituzione che ,tra le poche, funzionano davvero in Italia  Sono militari, sì, ma negli ultimi decenni, è innegabile, hanno sviluppato la loro professionalità, il linguaggio, l’umanità, l’altruismo.

Davanti a uno schieramento in formazione ridotta composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda e da un Reparto in armi, il Comandante Generale C.A. Teo Luzi ,si è rivolto a tutti i Carabinieri e agli ospiti presenti ricordando la vicinanza dell’Arma al Paese in questo difficile momento segnato dalla pandemia che ha comportato la perdita di 30 Carabinieri, mentre oltre 12.000 sono rimasti contagiati. “Nessuna delle 5.500 Stazioni Carabinieri ha cessato le proprie attività”, ha sottolineato il Gen. Luzi, evidenziando l’esempio concreto dell’originaria vocazione dell’Istituzione, che si ritrova nelle Regie Patenti del 1814 (suo atto di nascita) e sancisce la missione dell’Arma volta a garantire “il buon ordine e la pubblica tranquillità … per contribuire alla maggiore felicità dello Stato”. “La “felicità dello Stato” – ha continuato il Gen. Luzi – è un concetto che appartiene all’Arma da sempre – tanto antico quanto attuale – giunto sino ai nostri giorni intatto, per evocare il legame tra i cittadini e i “propri” Carabinieri”.

Il Comandante dell’Arma ha poi voluto rivolgere l’attenzione al futuro presentando un’Arma che oggi guarda al rilancio del Paese attraverso la tecnologia e la transizione ecologica. “C’è una sicurezza da migliorare attraverso la tecnologia e una sicurezza da preservare nonostante la tecnologia” ha ribadito il Gen. Luzi “l’impegno dell’Arma sarà sempre più rivolto allo spazio virtuale. Per imprimere efficienza a tutti i servizi, a vantaggio dei cittadini, ma anche per contrastare l’uso ostile della rete da parte della criminalità, enormemente cresciuto durante la pandemia” i Carabinieri, ha poi concluso “sono – per struttura e per capacità – la polizia ambientale, determinati a svolgere un ruolo decisivo a tutela dello sviluppo sostenibile, anche per iniziative internazionali di “diplomazia ambientale”, mettendo a disposizione di altri Paesi le competenze, davvero uniche, del comparto forestale”.

Un ricordo particolare è stato rivolto dal Vertice dell’Arma al Carabiniere Vittorio Iacovacci, proditoriamente ucciso in Congo unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio. Concreta dimostrazione della silenziosa fedeltà dell’Istituzione alla Nazione che vede ogni militare mantenere fede al proprio giuramento.

Da 207 anni i Carabinieri sono al fianco degli italiani, con le Stazioni e Tenenze territoriali, a cui si affiancano, con indissolubile sinergia, le Stazioni Forestali e i Reparti Speciali che consentono la tutela e la salvaguardia della popolazione in ogni aspetto: dalla salute all’ambiente, dalla tutela della normativa del lavoro a quella del patrimonio culturale, fino al contrasto al terrorismo. Gli interessi della collettività sono costantemente tutelati da uomini e donne che, guidati dai valori dell’Arma e dalla vocazione alla salvaguardia del prossimo, hanno scelto di intraprendere la vita militare.

Il Ministro della Difesa, nel prendere la parola durante la cerimonia, ha posto l’attenzione alla circostanza che, anche nella fase di uscita dalla crisi economica e sociale, l’Arma costituirà sicuro punto di riferimento quale Istituzione a presidio della legalità … confermando la tradizione di coraggio, dedizione e sacrificio che ha caratterizzato la sua storia al servizio del Paese. L’On. Guerini, dopo avere evidenziato i brillanti risultati operativi conseguiti quale frutto di una incrollabile passione e di una costante attenzione all’adeguamento della presenza sul territorio a vantaggio delle aree maggiormente colpite da fenomeni di illegalità, ha proseguito ricordando come l’Arma, sin dalle sue origini è stata percepita non solo come una componente dello Stato, ma come lo Stato stesso tra i cittadini.

Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, ha ricordato che “I Carabinieri, attraverso il servizio di prossimità, espressione della capillare articolazione territoriale delle Stazioni, rappresentano il punto di riferimento per i cittadini”, facendo emergere che l’Arma “operando in ambito interforze e inter-agenzia risulta perfettamente integrata nello strumento militare. Essa vanta un ampio ventaglio di capacità che supportate dal bagaglio della propria tradizione, le consentono di concorrere pienamente a tutte le attività della Difesa in Patria e all’Estero”.

Nel corso della celebrazione, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi ha consegnato alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Fedele custode dei diritti garantiti dalla Costituzione, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Comando per la Tutela del Lavoro, con eccezionale senso di abnegazione, offriva prova di straordinario impegno e ammirevole dedizione nel garantire il rispetto delle norme poste a salvaguardia dei rapporti d’impiego, delle prestazioni d’opera e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Impegnato in complesse attività di controllo e investigative, il Reparto conseguiva risultati di assoluto rilievo nel contrasto allo sfruttamento illecito delle maestranze e all’odioso fenomeno della tratta degli esseri umani. Le peculiari capacità professionali maturate nel tempo e le affinate metodologie d’intervento permettevano al Reparto di affermarsi anche all’estero come autorevole modello di riferimento, riscuotendo ovunque l’ammirazione dell’opinione pubblica, delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali. Territorio nazionale ed estero, 1926 – 2020”. Un riconoscimento molto importante che inorgoglisce l’Arma che già nel 1926 aveva creato un apposito Reparto Speciale – il primo tra tutti – a tutela della dignità e sicurezza del lavoro.

Nel proseguo della cerimonia la vedova di Mario Cerciello Rega ha ricevuto dal Ministro dell’Interno, alla presenza del Ministro della Difesa, la Medaglia d’Oro al Valor Civile, tributata alla memoria del militare, assassinato a Roma il 26 luglio 2019. Successivamente, il Ministro della Difesa ha consegnato al Ten. Massimo Andreozzi la Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma per la determinazione e il coraggio dimostrati nel corso di un intervento volto a far desistere un uomo con intenti suicidari avvenuto a Mira (VE) il 09 luglio 2020.

Consegnato anche il Premio Annuale a sei Comandanti di Stazione, a sottolineare il ruolo nevralgico che queste realtà capillarmente diffuse in tutta Italia, svolgono in favore dei cittadini.

Il 5 giugno ricorre anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1971. Per la circostanza e per ricordare i 160 anni dell’Unità d’Italia è stato organizzato uno spettacolare e originale concerto della Banda Musicale dell’Arma sulla piana di Castelluccio di Norcia, di fronte al “Bosco Italia”, la cui forma richiama i contorni della Penisola.

Mattarella

Il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen.C.A.Teo Luzi in occasione del 207 anniversario della fondazione dell’Arma: “Con professionalità e abnegazione l’Arma dei Carabinieri si è adoperata, attraverso tutte le sue articolazioni, per contrastare l’emergenza sanitaria che ha condizionato così significativamente la vita del Paese negli ultimi 15 mesi”. 

ANCORA TENEBRE E OSCURITA’ MALAFFARE SUL “GENIO CIVILE” DI CATANIA-

 

 

Corruzione, l'Italia resta tra i Paesi peggiori ma migliora - Il Sole 24 ORE

 

DI   RAFFAELE    LANZA

 

Genio civile di Catania: ente tenebroso ,antidemocratico, campione assoluto nella città e provincia della burocrazia più spietata, simbolo della corruzione-accordo con gli ingegneri, architetti e tecnici di alti enti pubblici e noti ed importanti studi tecnici privati.   Un ente spavaldo, prepotente ed arrogante sin dalla preposizione al suo governo di funzionari-dirigenti obbedienti alla Mafia dei due governatori condannati per mafia.

Tempi non lontani, – lo denunciammo pubblicamente -quando un dirigente regionale ing Gabriele Ragusa alla guida del Genio catanese paralizzò l’ente regionale e la popolazione con richieste inusitate, confinanti nell’assurdo, utenti massacrati per le cose più semplici, tecnici  assenteisti, in libera uscita e la trasparenza uccisa giorno dopo giorno. Neppure l’Urp, l’ufficio pubbliche relazioni , previsto per legge era stato istituito come struttura se non con un ritardo ultratrentennale affidato “ad personam”.          Un giorno  nelle stanze di questo Ente si scoprì  un vagone di pratiche edilizie seppellite dalla polvere   chissà da quanto tempo , violazione palese di norme sulla Sicurezza, assenza di bagni a norma e assenza di tutto quello che era considerato elementare in materia di sicurezza pubblica  Un sindacato molto attivo dell’epoca ( Siad  )denunciò le disfunzioni  del Genio civile al Dipartimento Asl che inviò tre ispettori (alcuni ingegneri) per un sopralluogo ed accertamenti     Gli ispettori ritennero fondata la denuncia del  Siad ma l’ing.G.Ragusa riuscì ad eludere l’esposto documentato invitando – è noto a tutti i dipendenti – i tre ispettori  al bar dirimpetto in Via Lago di Nicito, a Catania per un caffè e cornetti crema insieme al rappresentante interno della sicurezza del Genio invitato dal  Ragusa al silenzio.

Poi sappiamo che il governatore Musumeci ha fatto fuori l’ex capo del Genio civile, Ragusa, per la sua lentezza di “tartaruga” nell’espletamento delle pratiche in particolare sulle opere pubbliche.  Silurato e “licenziato”, per incapacità visibile e notoria, dalla funzione di dirigente capo.

Oggi la nuova vicenda legata all’inchiesta della Procura di Catania sulla gestione degli appalti del Genio civile che ha affidato le indagini alle Fiamme gialle autori delle perquisizioni. alle abitazioni dei dirigenti e di Zuccarello   Cambiano i nomi ma la sostanza è sempre quella.     La corruzione in questo ente è sempre dietro l’angolo. E si profilano guai di non poco conto per aver  scoperto la Finanza denaro in quantità nella casa del dipendente     Naturalmente l’attuale dirigente capo Zuccarello, anche se ha presentato le dimissioni dalla funzione, dovrà rendere conto agli inquirenti di questa circostanza

Non c’è dubbio che occorrono norme più severe di vigilanza su questi Enti, sulle procedure di affidamento perchè la trasparenza è sempre stata presa a calci in culo sia dal Genio civile che dall’ente fratello, per presenza tecnica e rilascio autorizzazioni, della Soprintendenza etnea , Polo e isolette periferiche della provincia.  Trscurando naturalmente enti autonomi, come l’Istituto Incremento Ippico, dove sono in corso denunce penali per “distrazione” di finanziamenti ( come l’Istituto Vacanza contrattuale, già pagata parzialmente dai vertici,  l’Ersu di Catania e Palermo, dove i giornalisti hanno illecitamente “gonfiato” le loro indennità , nel silenzio della dirigenza di Palermo incompetente sulla materia, senza controllo alcuno dei finanziamenti distribuiti dalla Regione.   Insomma una Sicilia dove il malaffare e l’oscurità sembrano prendere il sopravvento

 

Assegno unico, figli 2021, da luglio

 

Assegno unico figli 2021, via libera da luglio con l’ok del governo Draghi. Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi ha dato il via libera alla norma ponte per l’assegno unico universale alle famiglie, che consente di renderlo valido da luglio a dicembre 2021 (poi la misura diventerà strutturale e più estesa, ndr) per chi non goda già di assegni familiari e con un Isee che non dovrebbe superare il tetto dei 50mila euro.

Assegno Unico figli 2021 da luglio: quali sono i reali importi per le  famiglie? | ScuolaInforma

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando spiega: “Dal primo luglio anticiperemo l’assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee”,

A chi spetta l’assegno?  Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito.

L’assegno unico familiare consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Inoltre, l’assegno ha un valore massimo di 250 euro, in base all’Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia.

Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza.

Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:– è iscritto all’università;– è un tirocinante;– è iscritto a un corso professionale; – svolge il servizio civile;– svolge un lavoro a basso reddito.

Secondo una simulazione effettuata recentemente dal Gruppo di lavoro Arel/Feg/Alleanza per l’infanzia l’assegno rischia in alcuni casi un ‘taglio’ dell’importo rispetto ai 250 euro. L’assegno -come credito di imposta o accredito mensile- ingloberà le agevolazioni attualmente esistenti e sarà legato all’Isee. Secondo lo scenario prospettato l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21.

Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un’Isee sotto i 30 mila euro. L’importo dell’assegno diminuisce se si alza l’Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni. 

Contratti a tempo determinato nella P.A. (Processi)per i giovani: presto il reclutamento

Disoccupazione record e crollo ore lavorate, in Italia post-Covid più colpiti sono giovani e donne

Il  nuovo dl reclutamento pone “le premesse normative per la realizzazione delle due riforme trasversali previste dal Pnrr: la pubblica amministrazione e la giustizia”. 

Il decreto legge con misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l’efficienza della giustizia approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro della giustizia Marta Cartabia segue quelli già approvati, relativi alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla semplificazione, e costituisce così “il terzo pilastro dell’assetto normativo che consentirà la piena attuazione del Piano. Le norme introdotte definiscono percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per il reclutamento di profili tecnici e gestionali necessari”.

Il decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.

Per le alte specializzazioni – come i dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea – è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento”, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Le amministrazioni potranno quindi procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali.

Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, si prevede l’inserimento sul “Portale del reclutamento” in un apposito elenco vincolato al possesso di determinati titoli di qualificazione professionale. Ai fini dell’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni dovranno chiamare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. I criteri seguiti dovranno essere pubblicati sul sito internet delle amministrazioni competenti.

Il testo, al fine di consentire la selezione di manager qualificati, autorizza, esclusivamente per il periodo di attuazione del Pnrr e soltanto per le amministrazioni titolari di interventi, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. Potranno essere poi superati i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro.

Il decreto fissa fino al 40 per cento di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al Pnrr. La Commissione europea, infatti, chiede che le competenze acquisite dalle pubbliche amministrazioni non vadano disperse dopo il 2026, ma che contribuiscano al rafforzamento della capacità amministrativa. Sono previsti, inoltre, percorsi di mobilità verticale per il personale della pubblica amministrazione, volti a valorizzare le conoscenze tecniche e le competenze di carattere trasversale (manageriale e gestionale) sviluppate dai dipendenti nel corso della propria attività lavorativa.

Per i giovani, si potenziano i canali di accesso qualificati, attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella p.a. Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del Pnrr, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez Pa, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna).

Per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del Pnrr, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del Pnrr e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.

Le figure reclutate saranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, tra le amministrazioni centrali titolari degli interventi. Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità.

Per le attività di monitoraggio e rendicontazione del Pnrr, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato potrà avvalersi di un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale fino a un importo massimo di euro 50.000 lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di 250.000 euro per l’anno 2021 e di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026. Le restanti amministrazioni potranno avvalersi di un analogo contingente, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di euro 4 milioni per l’anno 2021 e di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.

 TRANSIZIONE DIGITALE:286  NUOVI  ESPERTI

Per il supporto alla transizione digitale, all’innovazione e alla cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti. Queste risorse aggiuntive andranno a rafforzare l’unità dedicata alla progettualità del Pnrr e a costituire le sette squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio. Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata ad assumere a tempo determinato un contingente di personale di 67 unità.

NUOVI ADDETTI NEI PROCESSI

Per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, il Ministero della Giustizia è autorizzato ad avviare le procedure di reclutamento di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo, nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo. Analogamente, per assicurare la celere definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa è autorizzata, in deroga alle norme vigenti, ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all’Ufficio per il processo.

“Villa Dante in Sport” a Messina: martedì,8, conferenza Stampa di presentazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla presenza del Sindaco Cateno De Luca, nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 8,

alle ore 10,30, a Villa Dante, la Presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini illustrerà il progetto “Villa Dante In Sport”, realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e l’Università degli Studi Messina.

All’incontro prenderanno parte il Rettore Salvatore Cuzzocrea; Salvatore Mussoni e Francesco Giorgio rispettivamente, Presidente Regionale e Delegato Provinciale del CIP; Enzo Falzone e Cristina Correnti VicePresidenti CONI Sicilia; Alessandro Arcigli Direttore tecnico della Nazionale Italiana Paralimpica di Tennistavolo.

Presenti inoltre rappresentanti della Protezione Civile comunale, delle Federazioni e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche che sono stati coinvolti alla realizzazione del progetto.
L’iniziativa, rivolta alle persone con disabilità e ai ragazzi che si trovano in situazioni di disagio, è finalizzata a favorire l’inclusione sociale e dare l’opportunità ai partecipanti di cimentarsi in diverse discipline sportive, seguiti da tecnici specializzati mesi a disposizione dal CIP, dalle Federazioni paralimpiche e dalle Associazioni sportive del territorio.

manifestazione La manifestazione sportiva sarà articolata su quattro giornate e prenderà il via venerdì 11, dalle 15 alle 19, all’interno di Villa Dante, dove i ragazzi potranno praticare ben diciassette discipline sportive dall’atletica leggera, al calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, sitting volley, tiro con l’arco, pallamano e ancora tennistavolo, nuoto, cinofilia, vela, windsurf, pugilato, kick boxing, muai thai, judo e tiro a volo.

Il programma dell’evento proseguirà sabato 12, dalle 9 alle 13; lunedì 14, dalle 15 alle 19; e si concluderà martedì 15, dalle 15 alle 19.

Messina, Ponte sullo Stretto:” Necessaria una reazione di popolo del Meridione..”

Infrastrutture al Sud e Ponte sullo Stretto: Quali e quanti benefici…?”. È stato il tema del convegno tenutosi oggi, venerdì 4, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca organizzato dal Rotary Club Messina, Kiwanis Distretto Italia – San Marino, dall’Associazione Centro Studi Diodoro e E-Campus Università. Alla cerimonia di apertura dei lavori è intervenuto il Sindaco Cateno De Luca, dopo i saluti istituzionali e i ringraziamenti per l’invito a partecipare si è soffermato sulle ultime notizie relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Proprio stanotte nel corso dell’ennesima riunione di Commissione è stata definita – ha riferito il Sindaco De Luca – la relazione per evidenziare gli elementi scientifici che portano ahimè, alla non realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Da tempo assistiamo al cosiddetto ‘festival delle fesserie sul Ponte’, poiché a partire da, è meglio fare il Tunnel al Ponte a tre campate, ciò che è emerso qualche ora fa è veramente inverosimile cioè, tra 15-20 anni non oltre, la Sicilia si unirà alla Calabria e dunque il Ponte non è più necessario realizzarlo, per cui questi convegni diventano inutili. Ecco perché le nostre iniziative politiche insieme a questi convegni diventano addirittura un incubo.

Vi ringrazio ancora una volta per l’invito, in quanto anche voi per l’ennesima volta portate al centro dell’attenzione la necessità di realizzare questa importante opera. Intendo esprimere il mio pensiero sotto il profilo politico e per certi aspetti socio – economico, non mi permetto di entrare nel merito degli aspetti tecnici. Sotto il profilo politico quest’opera – ha sottolineato De Luca – rappresenta un delitto di Stato, da quel momento in cui una legge cancella con il governo allora Monti ciò che era stato fatto concretamente perché eravamo quasi ormai all’apertura dei cantieri. Un provvedimento anomalo collegato ovviamente ai poteri forti dell’Europa del nord cioè a quelli che sono i poteri legati alla potenza e alla politica dei loro porti che riescono ad intercettare le merci provenienti dal canale di Suez. Noi invece, mancando le infrastrutture ferroviarie, l’alta velocità che consentono ai nostri porti di diventare punti di riferimento, di conseguenza non siamo nelle condizioni di potere fare una sana concorrenza al nord Europa. Per cui è chiaro che c’è un interesse forte che si è sostituito a quello che nel 2006 aveva portato a coniare definitivamente il corridoio Berlino- Palermo.

Tralasciando questo aspetto dal punto di vista politico in merito alla nostra rappresentanza meridionale in Parlamento – ha continuato il Sindaco – superato lo Stretto questa si consegna al nemico, e chi continua ad agire contro la realizzazione del Ponte lo considero un nemico. E’ indispensabile mostrare la nostra forza meridionalista che declini in termini chiari ciò che è necessario per il Sud, ma ad oggi ancora non si è riusciti. Non si può parlare di Ponte solo qualche anno prima delle elezioni e una volta fatte le elezioni regna il silenzio totale. Lo scandalo a cui abbiamo assistito di recente con il Recovery plan è quello che il Ponte non si poteva inserire perché non previsto nel cronoprogramma relativo al collaudo di questa infrastruttura. Di conseguenza noi riceviamo dall’Europa quasi 200 miliardi perché esiste il Meridione, riconoscono al sud delle risorse con l’obiettivo di tentare il livellamento socio-economico per superare il divario tra nord e sud.

Quindi il 70 per cento di quelle risorse sono state assegnate perché c’è il meridione, e non è altrettanto vero che sono state attribuite al sud il 40 per cento di queste risorse, in quanto a monte ci sono progetti già coperti da appositi finanziamenti che sono stati definanziati e rimessi in circolazione in quel 40 per cento, e quindi a mala pena del Recovery plan se arriverà a noi, circa il 15%, è già una fortuna. Questo è il trattamento che hanno riservato al Sud.

A seguire, si sono inventati il ‘fondino’, peccato che pure in quest’ultimo non hanno introdotto il Ponte sullo Stretto e tutto continua serenamente a tacere. Noi sicuramente, dobbiamo organizzarci perché questa impostazione non ha dato risultati, è necessaria una reazione di popolo del meridione al fine di essere livellati ad avere tutte le opportunità per essere competitivi. Basta – ha concluso il Sindaco de Luca – ad essere lì pronti a chiedere con un cappello in mano”.

Il programma dei lavori è proseguito con gli interventi di Agata Rinciari, presidente Kiwanis Peloro, Tonino Brancato, chairman del convegno, Piero Luccisano, testimonial per il Centro Studi Diodoro e il Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Messina Giovanni Moschella. In qualità di relatori hanno partecipato Enzo Siviero, Rettore Università e-Campus su “Connessioni Mediterranee”; Giovanni Mollica, imprenditore e appassionato meridionalista ed esperto di trasporti con “Il ponte e le reti ten-ti”; Fernando Rizzo presidente Rete Civica per le Infrastrutture del Mediterraneo su “Recovery Fund, i fondi assegnati per il Meridione e la violazione dei diritti umani dello Stato centrale”; Salvatore Sciliberto, chair distrettuale “Mantenimento e sviluppo”.

A conclusione dei lavori gli interventi di Francesco Garaffa, segretario Kiwanis Distretto Italia- San Marino; Alfredo Buttafarro, Lgt. Kiwanis Divisione I Sicilia Due Mari Valdemone; e Maura Magni, governatore Kiwanis Distretto Italia-San Marino.

Reggio Calabria, Fiamme gialle sequestrano oltre una tonnellata di cocaina

 

Operazione antidroga - Maxi sequestro di oltre una tonnellata di cocaina

Reggio Calabria,

Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e i funzionari antifrode dell’Ufficio ADM di Gioia Tauro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia,  diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, coadiuvato dal Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci.hanno individuato e sequestrato 1.126 chili di cocaina purissima nello scalo portuale calabrese.

Attraverso una complessa ed articolata attività di analisi di rischio e riscontri fattuali su oltre 2.100 contenitori provenienti dal continente sudamericano, i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari doganali, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono riusciti ad individuare lo stupefacente abilmente occultato in un container carico di banane proveniente dall’Ecuador.

La sostanza stupefacente sequestrata, di qualità purissima, avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando un introito alla criminalità organizzata di circa 225 milioni di euro.

Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative.

 

Medici Catania, nuova piattaforma online per reperibilità medici di famiglia e pediatri

 

foto Press- Il Presidente dell’Ordine dei medici di Catania dr Igo La Mantia

NUOVE OPPORTUNITA’ ANCHE PER I GIOVANI”

CATANIA –

Con l’obiettivo di garantire una più efficace e semplice reperibilità di medici interessati e disponibili ad effettuare sostituzioni di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Catania ha messo a disposizione degli iscritti una piattaforma informatica per rendere più agevole la trasmissione dei flussi di informazioni.

Un’iniziativa nata su proposta della consigliera OMCeO Adriana Di Gregorio – e accolta da tutto il Consiglio – che consentirà soprattutto ai giovani neoabilitati e specializzandi di effettuare il turnover professionale, avviando una collaborazione tra vecchie e nuove generazioni.

«Sul sito dell’Ordine dei medici  (www.ordinemedct.it) è già presente un elenco di colleghi disponibili (hanno già aderito in 200) a effettuare sostituzioni presso i molteplici studi dislocati sul territorio provinciale – spiega il presidente dell’Ordine etneo Igo La Mantia – questa è una delle tante proposte professionali e formative che l’Ordine sta promuovendo per i giovani, ampliando le proposte che ci vedono al fianco di tutti i colleghi che si affacciano a questa splendida professione. Contestualmente daremo un contributo, in questo caso, a chi magari cerca un collaboratore per il proprio studio».

La piattaforma informatica può essere consultata dai medici interessati nell’Area Riservata del sito dell’OMCeO alla voce “Elenco sostituti MMG/PLS” – suddivisi per distretto – alla quale è possibile accedere tramite username (numero di iscrizione) e password personali. L’elenco verrà periodicamente aggiornato in modo da dare la possibilità a tutti gli interessati di richiedere l’inserimento.

«È importantissimo che i giovani colleghi facciano “rete” con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta – ha specificato la consigliera Adriana Di Gregorio, promotrice del progetto – perché per molti di loro questa sarà la professione del futuro. Inoltre, è fondamentale creare una collaborazione territorio-ospedale, partendo proprio dalle nuove generazioni».

L’inserimento nella lista non prevede alcuna graduatoria: infatti gli iscritti verranno contattati direttamente dai medici di medicina generale e/o pediatri di libera scelta che vorranno essere sostituiti.

Luca Busi (SIBEG):” il rilancio delle nostre aziende passa dall’abolizione della Sugar Tax.”

Pubblicato decreto attuativo: filiera delle bevande e PMI a rischio

 

foto dell’Ad Sibeg Luca Busi

 


Luca Busi (Sibeg): «Il rilancio delle nostre aziende passa dall’abolizione di questa nuova tassa. Grazie a Musumeci e Armao per aver deciso di sostenere l’economia sana dell’Isola»

 

«Il decreto attuativo della Sugar Tax, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, arriva come un fulmine a ciel sereno: dopo tante rassicurazioni da parte del Governo, a fronte della sfiducia degli imprenditori e della perdita di liquidità dettata dall’emergenza che ha depotenziato il sistema, questa notizia sembra quasi uno sgambetto fatto durante la corsa verso un’auspicabile ripresa economica».

Così l’amministratore delegato di Sibeg Luca Busi ha commentato il provvedimento del ministero dell’Economia e delle Finanze che contiene le modalità attuative dell’imposta fissata per il prossimo 1° gennaio. Ribadendo la preoccupazione espressa pochi giorni fa da Assobibe, Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di bevande analcoliche, l’azienda che imbottiglia Coca-Cola in Sicilia scende nuovamente in campo per manifestare il disappunto su una vicenda che ha tenuto sul filo del rasoio tantissime Pmi italiane, oggi schiacciate dalla crisi.

«Come fare a guardare con ottimismo al futuro? Oggi ci stiamo rialzando per riprendere in mano bilanci e fatturati, preservando posti di lavoro e cercando di spingere nuovamente sull’acceleratore dello sviluppo – continua Busi – l’ultima e l’unica soluzione che ormai ci resta è sperare nell’azione legale portata avanti dalla Regione Siciliana, che già l’anno scorso, appresa la notizia di Sugar e Plastic Tax, si è attivata per impugnare la legge di Bilancio 2020 dello Stato davanti alla Consulta, contestando – tra l’altro – quattro punti (articolo 1, commi 309, 316, 661 e 875) che “violano alcuni articoli della Costituzione e dello Statuto della Regione Siciliana” e che sono fortemente penalizzanti per il nostro territorio».

«Oltre al Covid, c’è un’altra emergenza inderogabile da affrontare: le tasse – continua Busi – il settore l’anno scorso ha subito una contrazione del volume di vendite del -40% e il recupero delle perdite, secondo diversi studi, dovrebbe avvenire non prima della fine del 2022. Non è possibile pensare di inserire un balzello con un impatto medio del + 27% in questo momento così critico. Chiediamo alla Regione Siciliana di andare avanti a difesa dei suoi imprenditori: un sentito grazie va al presidente Nello Musumeci, all’assessore Gaetano Armao e a tutto il governo siciliano, per aver deciso di sostenere l’economia sana dell’Isola».